La cervice
uterina
IFO
INFORMA
10 COSE SU HPV E CANCRO DELLA CERVICE UTERINA
1. L’HPV, la cui trasmissione avviene prevalentemente
attraverso i rapporti sessuali, è un virus molto
comune in uomini e donne.
2. La maggior parte (>80%) delle persone
sessualmente attive viene in contatto con HPV
nell’arco della vita, a partire dai primi rapporti.
3. L’infezione decorre di solito senza alcun sintomo (e
pertanto non ci si accorge di averla contratta), e
molto spesso dopo 12-24 mesi il nostro sistema
immunitario se ne libera. Questa condizione si
chiama CIN1 (ovvero LSIL) e non equivale ad una
lesione pre-neoplastica, ma esclusivamente ad
un’infezione, che in giovane età non necessita
obbligatoriamente di terapia.
4. Degli oltre 150 tipi di HPV, 40 sono quelli che
infettano i genitali, e una quindicina quelli definiti
ad alto-rischio: cioè con le potenzialità di innescare
un processo biologico che conduce al cancro.
5. Il gruppo di HPV a basso-rischio, invece, sono legati
allo sviluppo di condilomi ano-genitali in entrambi
i sessi, ed altre patologie benigne.
6. Ad un’infezione che finisce spontaneamente (o che
viene trattata dallo specialista), ne può subentrare
un’altra, causato magari dal medesimo tipo virale.
In altre parole, sembra scarso il ruolo della
protezione immunitaria dopo infezione naturale.
7. Alcune volte l’infezione persiste per molto tempo
nell’organismo, e può portare ad alterazioni
cellulari a carattere progressivamente più
importante (lesioni pre-neoplastiche, definite CIN2
o CIN3, ovvero HSIL), che se non trattate possono
trasformarsi in cancro.
8. Il pap-test identifica la lesione pre-neoplastica, e il
test virale riconosce l’infezione da HPV ad altorischio. L’integrazione dei due test (co-test)
aumenta l’efficacia preventiva.
9. Avere il test virale positivo NON vuol dire avere il
cancro e nemmeno la lesione pre-neoplastica (vedi
box n.3), ma solo la necessità di fare alcuni
approfondimenti.
10. In sintesi, l’infezione da HPV è estremamente
frequente, per lo più transitoria e facilmente
riconoscibile, e il cancro della cervice ne rappresenta
solo una rara eccezione.
Centralino
Istituto
Regina
Elena:
06-52661
Caposala
Ambulatori
di Dr.
Ginecologia:
06-52665980
Coordinatori
HPV-UNIT:
L. Mariani,
Dr. A. Venuti
Commenti
suggerimenti:
Personale
Medico
HPV-UNIT:
Dr.
L. Vocaturo,
Mariani,
Dr.
Sindico,
Dott.ssa
C.e Vincenzoni,
Dr. [email protected]
G.
Dr. R.
E.
ISTITUTO
NAZIONALE
TUMORI
REGINA
ELENA
Vizza.
Via Elio Chianesi
53, RomaS.(loc.Mostacciano)
Personale
Infermieristico:
Di Paolantonio, A.
Gagliardo, R. Ora, C. Patone, E. Tomassini.
Lo screening
della cervice
uterina
La prevenzione secondaria
(pap-test e test virale)
………….
1. Counseling/informazioni sull’HPV (secondopinion) e visita pre-vaccinale
Amb. n.3 HPV-UNIT (giovedì ore 09-12)
Dr. L.Mariani; tel. 06-52665985
2. Prevenzione primaria (vaccinazione HPV)
Amb. n.2 (giovedì ore 11-13)
Dr. L.Mariani; tel. 06-52665987
3. Prevenzione secondaria (diagnostica, colposcopia)
Amb. n.3 (lun, merc, ven, ore 09-12.45)
Dr. Mariani, Sindico, Vocaturo, Vincenzoni,
Vizza; tel. 06-52665985
GUIDA
RAGIONATA
AI PERCORSI DI
PREVENZIONE:
la cervice uterina
4. Laserterapia/DTC (terapia distruttiva)
Amb. n.3 (lun, merc, ven, ore 09-12.45)
Dr. Mariani, Sindico, Vocaturo, Vincenzoni,
Vizza; tel. 06-52665985
5. Conizzazione-Elettroconizzazioni-LEEP
(terapia ablativa)
In regime ambulatoriale, ricovero o day-surgery
Dr.Congiu, Dr.Mariani, Dott.ssa Mazza,
Dr.Sindico, Dr.Vocaturo, Dott.ssa Vincenzoni,
Dott.Vizza.
Per le prestazioni ai punti 1,3,4 telefonare al
CUP 803333 o attività intramoenia 06-52666657
La prestazione al punto 2 è previa visita prevaccinale (punto1)
La prestazione al punto 5 è previa visita
ginecologica (punto3)
A CURA DELL’HPV-UNIT
Unità Multidisciplinare per lo studio dell’HPV
La cervice
uterina
La cervice
uterina
1
Questo agile opuscolo vuole offrire informazioni sui
percorsi di prevenzione del cancro della cervice
uterina e fornire indicazioni sul significato clinico dei
test utilizzati. Ovviamente, queste informazioni
tendono a semplificare una materia molto
complessa e non sostituiscono il colloquio con lo
specialista.
ANATOMIA
La cervice
uterina
2
Almeno in via teorica, la totalità dei tumori della cervice
uterina sono prevenibili. Questo dipende, in larga parte,
dal fatto che la trasformazione neoplastica avviene di
solito nell’arco di decenni, attraverso tappe intermedie
(lesioni preinvasive, definite CIN1, CIN2, CIN3). Poiché il
collo dell’utero è ben esplorabile, le lesioni sono
diagnosticabili mediante il Pap-test e curabili mediante
terapie conservative.
Infatti, il pap-test è ancora uno dei più importanti ed
efficaci presìdi di prevenzione contro il cancro del collo
dell’utero. Il suo obiettivo è rilevare la presenza di
anomalie cellulari, in modo tale da indirizzare la donna
in un percorso diagnostico di approfondimento per
identificare le lesioni preinvasive.
La cervice uterina (detta anche collo dell’utero o
portio) è quella parte dell’utero che si affaccia nella
vagina. Per questo motivo, è facilmente esplorabile
e valutabile mediante l’inserimento dello speculum,
l’effettuazione di test e la visita ginecologica.
CAUSA
??
LESIONI
PRE-INVASIVE
CANCRO
Tuttavia, la messa a punto del pap-test è avvenuta
quando non si conosceva la genesi del cancro del collo
dell’utero. Da quando è stato accertato che questo
tumore insorge a causa dell’infezione da papillomavirus
(HPV) ad alto-rischio, è emersa la possibilità di
affiancare al pap-test un test virale, in grado di
riconoscere la presenza del virus. L’obiettivo del test
virale è quindi diverso dal pap-test, mettendo in luce la
donna con un rischio aumentato.
HPV
LESIONI
PRE-INVASIVE
DI ALTO-GRADO
CANCRO
Quindi l’associazione dei due test (pap-test e test
virale), la cui esecuzione è indicata dall’età di 30 anni in
avanti, può aumentare in modo significativo l’efficacia
protettiva dello screening.
Ricordati che anche dopo aver praticato la vaccinazione
HPV è necessario sottoporsi regolarmente allo
screening per il cancro della cervice uterina.
3
COME SI INTERPRETANO I RISULTATI DEI DUE TEST?
Pap-test negativo e HPV-test negativo
 Le cellule del collo dell’utero sono normali.
 Non c’è traccia del virus.
 Il rischio di cancro nei prossimi 3-5 anni è bassissimo.
Pap-test dubbio (ASCUS) e HPV-test negativo
 Sono presenti atipie cellulari non meglio definite.
 Non c’è traccia del virus.
 Utile ripetere i test dopo 1 anno
Pap-test anormale e HPV-test negativo
 Le cellule sono decisamente atipiche
 Non c’è traccia del virus.
 Valutare la situazione in colposcopia (eventuale biopsia)
Pap-test normale e HPV-test positivo
 Le cellule del collo dell’utero sono normali
 C’è la presenza del virus.
 La maggior parte delle donne, specie se giovani, si
libera spontaneamente del virus entro 2 anni
senza alcun danno.
 Si può optare per colposcopia immediata o rivalutare
nel tempo oppure praticare un ulteriore test dirimente.
Pap-test dubbio (ASCUS) e HPV-test positivo
 Sono presenti atipie cellulari non meglio definite
 C’è la presenza del virus.
 Valutare la situazione in colposcopia (eventuale biopsia)
Pap-test anormale e HPV-test positivo
 Sono presenti cellule anormali
 C’è la presenza del virus.
 Valutare la situazione in colposcopia (eventuale biopsia)
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Lo screening della cervice uterina La cervice uterina