PROGRAMMA GENERALE DI SVILUPPO
Nel sistema di governo degli Enti Locali i principi di
programmazione, valutazione, controllo e rendicontazione
sono oggi l’inevitabile percorso di buona amministrazione
nella gestione di:
Serve alla politica
per realizzare le sue promesse elettorali,
per comunicarle e
per promuovere il consenso
BILANCIO
PERSONALE
SERVIZI
RAPPORTI CON I CITTADINI
Controllo
strategico
La programmazione trova poi nel Bilancio il momento
in cui il politico declina le sue scelte e decisioni in
azioni concrete, compatibili con l’assetto, i limiti e le
disponibilità economico-finanziarie dell’Ente.
ADEGUATE
Deve essere una rappresentazione veritiera e corretta
perché è un impegno nei confronti dei cittadini
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PROGRAMMA GENERALE DI SVILUPPO
… alle AZIONI
Si parte dal
MANDATO …
… per arrivare …
CONCRETE
visione futura della realtà territoriale che si amministrerà
valori di riferimento
finalità ed obiettivi di gestione
risultati attesi




ECONOMICO - FINANZIARI
SOCIALI
AMBIENTALI
CULTURALI
definizione dei tempi di realizzazione dei programmi e dei progetti
individuazione delle fonti di finanziamento:
l’Ente Locale è oggi chiamato a reperire sempre più spesso mezzi propri e
sempre meno trasferimenti statali o indebitamento, con la conseguente
necessità di perseguire una programmazione pluriennale che riesca a
CALIBRARE, PER LA DURATA DEL MANDATO, gli impegni e gli obiettivi politici
Evitare che i tempi lunghi di realizzazione spingano l’attuazione
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dei progetti di mandato oltre il termine dello stesso
PROGRAMMAZIONE DI MANDATO …
... un processo normativo frammentario da ricomporre
Art. 13 del D.Lgs. 170/2006
Linee programmatiche di governo
PGS
(art. 46, c. 3 T.U.E.L.)
Sono presentate al Consiglio Comunale
Nell’attuale assetto normativo non c’è
alcun collegamento (normativo) con il
programma elettorale
Art. 3, c.5 L. 81/93
PGS
documento obbligatorio ex
art. 165 c. 7 del TUEL e
dell’art. 13 del D. Lgs.
170/2006
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IL CONFRONTO CON LA PLATEA
Come tradurre il programma di mandato in Piano Generale di Sviluppo?
Quali vantaggi per l’amministrazione?
Quali per la struttura burocratica?
Quali per i soggetti terzi portatori di interesse (cittadini - imprese associazioni?
Il PGS si può schematicamente rappresentare come
uno sviluppo dei processi su tre livelli
DIREZIONE GENERALE
PGS
Strategia aziendale
Consiglio
L’organo tecnico fornisce le
informazioni proponendo strategie:
•Organizzative
•Finanziarie
•Partecipative
RPP
+
Bilancio di previsione
Strategia funzionale
Consiglio e Giunta
PEG
Strategia dei servizi
Giunta ed
Organi Tecnici
CONTROLLO STRATEGICO
• CONTROLLO DELLA VALIDITA’ DELLE SCELTE OPERATE
• RIFORMULAZIONE DELLE DECISIONI SE NON PIU’ ORIENTATE ALLA PIANIFICAZIONE IN ATTO
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• COSTANTE VERIFICA DELLE RISORSE A DISPOSIZIONE
Quali vantaggi per l’amministrazione?
Questo sistema di trasparente pianificazione degli obiettivi strategici,
rimodulati nel tempo per adattarli alle reali necessità ed ai vincoli
normativi ed economico-finanziari, se VERITIERA e costruita in un sistema
CREDIBILE, può creare ampio consenso, perché rivela:
COSA
QUANDO
COME
CHI (soggetto politico o funzionario)
Spiega agli elettori perché le cose non si fanno o quando si faranno
Quali vantaggi per la struttura burocratica?
Passaggio da una responsabilità del procedimento (approccio
burocratico) ad una responsabilità di risultato (approccio gestionale),
finalizzato a garantire all’ente un equilibrio economico, finanziario e
sociale di lungo periodo
Affidare alle unità organizzative degli obiettivi gestionali che
discendono direttamente dal PGS e quindi direttamente ricollegabili
ai desiderata dell’Amministrazione
Possibilità di verifica degli stessi, sviluppati in programmi e progetti,
nella delibera di approvazione della Salvaguardia degli Equilibri di
Bilancio
Coinvolgimento di tutti gli attori del sistema Enti Locali
QUALI VANTAGGI PER I CITTADINI?
Individuazione di momenti e strumenti della pianificazione
negoziata e della partecipazione di soggetti esterni
Creazione di sinergie positive:
evita sforzi separati finalizzati ad obiettivi diversi sullo stesso
territorio, comportando così una riduzione dei tempi di attuazione
dei programmi
Lettura trasparente dell’attività politica e burocratica a partire dai
programmi fino alla loro concreta attuazione
SVILUPPI PER IL PGS
In ossequio al principio di sussidiarietà orizzontale, sempre più le politiche dell’ente sono
attuate con il coinvolgimento diretto dei soggetti esterni all’amministrazione. In
tale logica è importante sviluppare un modello organizzativo a rete che favorisca la
convergenza di obiettivi e la cooperazione sinergica tra soggetti pubblici e privati che
operano sul territorio.
Si è ritenuto quindi utile evidenziare per ciascun progetto strategico tutti gli strumenti di
partecipazione e di pianificazione negoziata attivati dal Comune, per una migliore
rappresentazione della governance interistituzionale.
n relazione
al principio
sussidiarietà
orizzontale,
sempre
più
L’obiettivo
è quello di di
definire
un PGS in grado
di rappresentare
il
piano
strategico
del con
territorio
le politiche dell’ente
sono
attuate
il coinvolgimento
in cui si definiscono obiettivi condivisi da raggiungere ed ogni partecipante si assume
diretto
soggetti
esterniazioni
all’amministrazione.
tale
l’impegno dei
di realizzare
determinate
dirette al raggiungimentoIn
degli
obiettivi.
logica è importante sviluppare un modello organizzativo a
In questa logica di governance, il Comune rappresenta il
rete, che favorisca
la convergenza di obiettivi e la
soggetto promotore e coordinatore del piano strategico,
cooperazione
sinergica
tradi soggetti
pubblici
e gli
privati
che
attraverso la creazione
di momenti
partecipazione,
in cui tutti
attori possano
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esprimere proprie idee e condividere gli scenari di sviluppo.
Partecipazione e pianificazione negoziata
Il processo di inclusione e di formazione delle partnership è finalizzato a:
--> creare un consenso ampio sulle politiche di sviluppo adottate;
--> disporre di nuove risorse finanziarie, tecnologiche e informative per
l’attuazione dei programmi;
--> evitare sforzi separati e creare delle sinergie tra attori;
--> ridurre i tempi di realizzazione dei programmi;
--> ricevere contributi dall’Unione Europea che considera sempre più
l’inclusione un requisito fondamentale per il finanziamento dei progetti.
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GLI STRUMENTI A DISPOSIZIONE
Strumenti di pianificazione negoziata e di partecipazione
Accordo di programma ex art. 34 D.Lgs 267/2000 = il contratto con il quale più enti pubblici, tra i quali un soggetto promotore,
stabiliscono di regolare la realizzazione di un programma d’interventi di interesse comune. A tali accordi possono partecipare anche
soggetti privati qualora la loro partecipazione corrisponda all’interesse pubblico sotteso all’intervento del soggetto pubblico promotore.
Accordo amministrativo ex art. 14 legge 241/1990 = accordo sotto forma di contratto fra publiche amministrazioni per lo svolgimento
in collaborazione di attività di interesse comune.
Accordo ex art. 11 legge 241/1990= contratto col quale nel’ambito del procedimento l’amministrazione può concludere con i soggetti
interessati sempre nel perseguimento dell’interesse pubblico, accordi al fine di determinare il contenuto discrezionale del
provvedimento ovvero in sostituzione di questo.
Convenzione ex art. 30 D.Lgs 267/2000= convenzione fra enti locali per disciplinare lo svolgimento in modo coordinato di servizi e
funzioni
Contratto di servizio ex art. 113 T.Lgs 267/2000= contratto fra ente locale e soggetto gestore di un servizio atto a regolare le modalità
di svolgimento del servizio.
Convenzione per affidamento attività = contratto fra ente locale e soggetto affidatario atto a regolare le modalità di espletamento di
determinate attività per conto dell’ente locale o per fornire all’ente locale servizi aggiuntivi;
Accordo di collaborazione ex art. 119 t.u. 267/2000 = accordo fra ente locale ed altri soggetti (in particolare privato sociale) col quale
questi si impegnano a svolgere attività di collaborazione in via di sussidiarietà (connubio fra interesse pubblico ed interesse di soggetti
o gruppi di soggetti privati)
Contratto di sponsorizzazione = accordo col quale un soggetto privato si impegna a realizzare un opera o a compiere un servizio per
conto dell’ente locale ricavandone un vantaggio in termini di immagine.
Accordo quadro = intesa di natura programmatica fra enti pubblici anche con l’intervento di soggetti privati atto a delineare un quadro di
riferimento (cornice) entro il quale saranno in futuro sviluppati accordi attuativi di carattere attuativo ed esecutivo.
Protocollo d’intesa = atto di impegno politico programmatico fra enti pubblici e soggetti privati (di solito organismi rappresentativi di
categorie sociali) coi quali si delineano principi generali che devono informare l’attività dei medesimi relativamente ad una certa
materia o per un certo periodo di tempo.
Contratti di associazione ex art. 12 cc = atti coi quali si costituisce una associazione fra soggetti pubblici e privati per il
conseguimento di finalità di comune interesse. Sono regolate da statuti.
Tavolo negoziale o partecipato = sede di confronto fra un gruppo predeterminato di organismi rappresentativi (che accettano le regole
di funzionamento) per la definizione attuativa di scelte già pianificate.
Consulta di partecipazione = organismo rappresentativo di gruppi sociali settoriali (giovani sport,cultura,ecc.) per la formulazione di
proposte all’amministrazione o di indirizzi generali per gli organismi rappresentati con la finalità di rendere ottimale l’uso delle risorse
pubbliche e private.
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CONCLUSIONI
Strumento cardine del nuovo sistema orientato al risultato
Responsabilità direttamente collegata al conseguimento degli obiettivi
Rispetto delle risorse disponibili
Sviluppo di lungo periodo
Coglie lo spirito della c.d. riforma Brunetta (D.Lgs. 15/2009)
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