Scolmatore Ruviego
SCOLMATORE RUVIEGO - Tratto 4
da via Castellana alla foce nell’Osellino
La lunghezza totale è di 13,8 km.
- con solo l’escursione Tessera - Collettore Trego e ritorno è di 15,6 (13,8 + 1,8) km.
- con solo la “Variante Punta lunga” è di 16,8 (13,8 + 3,0) km.
- con ambedue le escursioni è di 18,6 (13,8 + 3,0 + 1.8) km.
Lunghezza con gli avvicinamenti: 16,2 (13,8 + 2,4) km.
Esplorazione fatta tra maggio e settembre 2013
Vedi (o scarica) le cartine di questo percorso
§§§
La fine del 3° tratto del Ruviego (vedi itinerario) era segnata dal suo interramento nei pressi di via
Brendole, alla Gazzera; il Rio riemerge dopo la Tangenziale: ma qui cambia denominazione
prendendo quella descrittiva di Canale Scolmatore, a sua volta distinto nei vari tratti in “Canale San
Giuliano”, “Canale Bazzera”, ecc.
Si dirige quindi, scoperto e rettilineo, verso Nord, incrocia il Marzenego al “Sostegno”, si interra
nuovamente e riemerge alla rotonda di via Castellana vicina alla Tangenziale.
§§§
Alla rotonda di via Castellana, punto di partenza di questo 4° tratto di itinerario, si arriva da
Mestre con l’autobus ACTV linea 20 e 21 che si ferma proprio prima della rotonda.
Da qui prendiamo a destra (Nord) per via Santa Chiara, e quando questa curva a destra, prendiamo
invece alla nostra sinistra (Ovest) il sottopassaggio ciclopedonale che permette di andare oltre la
tangenziale. Qui troviamo il primo approccio (fugace) con il Ruviego riemerso: un grazioso
ponticello (il 1°). (km. 0,3)
A sin.: Il ponte ciclopedonale che accede al sottopasso della Tangenziale (a sinistra)
Già da qui già si può notare la qualità più caratteristica del canale: il suo aspetto suggestivo,
rigoglioso di vegetazione e ricco di chiaroscuri che lo accompagneranno per buona parte del
suo corso.
Gli argini però sono chiusi da un cancello, e si devono subito abbandonare.
Scavalcando il cancello infatti, dopo aver costeggiato il retro della scuola Munaretto, si
entrerebbe in una proprietà privata della ditta Agotherm che costruisce piscine. Peccato
perché anche qui il Ruviego sarebbe bello.
Pagina 1 di 16
Scolmatore Ruviego
Proseguiamo quindi lasciandoci alle spalle il Ruviego e raggiungendo via del Gazzato, che
prendiamo verso destra (Nord). Si sbocca sulla via Caravaggio: a destra (Est) abbiamo la rotonda e
poi la via Da Terrazzano verso Mestre, prima della quale scorre il Ruviego. Per raggiungerlo però
c’è bisogno di qualche attenzione: infatti la via Caravaggio è priva di marciapiedi e il traffico è
abbastanza sostenuto (km. 1,0 ).
La scelta migliore sarà imboccare l’argine destro, per fare questo bisogna attraversare le due corsie
di via Caravaggio (il che è facilitato dalla strisce bianche), ma poi bisogna continuare contromano
accostati al guardrail verso la rotonda finche non si trova una stretta interruzione dello stesso:
approfittarne e avviarsi sulla riva destra del Ruviego, fino al suo interramento sotto una laterale di
via Borgo Pezzana.
A sin.: La stretta apertura del guardrail che ci permette di raggiungere l’argine.
Questo passaggio richiede la dovuta attenzione. Volendo evitarlo, è però possibile prendere
la strada che inizia proprio davanti al passaggio pedonale: poco più avanti, tenendosi sulla
destra, sui arriva facilmente all’argine sinistro. L’inconveniente è che si raggiunge la laterale
di via Borgo Pezzana sotto la quale si interra il canale, ma per procedere bisogna scavalcare
un reticolato.
A sin.: Come si vede non sarebbe impossibile
superare la recinzione e raggiungere la via
Borgo Pezzana. Ma l’altro argine è libero e
preferibile.
Questo tratto del Ruviego, seguito finalmente non da una strada che lo fiancheggia, ma
direttamente dai campi, è molto piacevole. Le piante sulle rive sono varie e belle, alcune
bacche rosse sono decorative, il tutto insomma è molto agreste, anche se il rumore della
Pagina 2 di 16
Scolmatore Ruviego
tangenziale è assolutamente presente e abbastanza forte, creando un singolare contrasto tra
l’ambiente visivo e quello sonoro.
Continuiamo quindi sulla stradina che copre il canale, e che in pochi metri sbocca in via Borgo
Pezzana,. Su questo stesso incrocio arriva da Ovest anche il Rio Storto (vedi Itinerario Rio Storto Link) che qui si interra a sua volta. (km. 1.5)
A sin.: La chiusa che controlla il Rio Storto, che qui si immette nel Ruviego ancora
tombinato. In fondo i primi edifici del quartiere commerciale Auchan.
Inizia qui un tratto travagliato del Ruviego: Quando riemerge, resiste per nemmeno 100 m. e poi
ancora per tre brevissimi tratti intervallati da ampie aree di parcheggio. Noi lo possiamo seguire per
un breve tratto e solo virtualmente percorrendo la via Maderna (chiusa al traffico delle auto) e poi la
via Terraglio (una laterale).
A sin.: I blocchi di cemento impediscono il traffico automobilistico all’inizio di via
Maderna che costeggia il Ruviego. Sulla sinistra una pista ciclabile.
La zona è occupata da diversi concessionari e officine automobilistiche, sfavillanti di vetrate
e di cromature: è il margine orientale del quartiere commerciale Auchan. L’esagerazione
della superficie asfaltata è qui proprio sconsolatamente evidente.
Qui è necessaria una deviazione (di circa 1 km) abbastanza noiosa e sulle strade trafficate: prendere
il Terraglio verso sinistra (Nord), superando la Clinica Villa Salus ed il suo bel parco, e alla prima
rotonda girare a destra (Est); continuate per mezzo giro; non imboccate la corsia di via Martiri della
Libertà verso Est, ma attraversate le due corsie (con attenzione: non ci sono passaggi pedonali):
finalmente si vede il Ruviego che riappare al di là del guardrail facilmente superabile. (km. 3.1)
Pagina 3 di 16
Scolmatore Ruviego
A sin.: Il Terraglio vicino a Villa Salus. Da qualche parte il Ruviego lo attraversa. Vediamo
anche qui il trattamento così spesso riservato ai fossati: cemento e nessuna pulizia.
NB. Google Maps chiama questo tratto di canale “Canale di San Giuliano”.
A sin.: Dopo la rotonda di via martiri della Libertà, il Ruviego riaffiora. Di qui avrà
un corso più tranquillo e agreste.
Comincia qui la parte più gradevole, quella propriamente campestre, del Ruviego. Le sponde
sono dotate di una vegetazione bella, ricca, ombrosa. Una vera gradevole sorpresa, un
percorso fluviale spesso più suggestivo di altri corsi più titolati, soprattutto per la continuità
e l’omogeneità del suo aspetto. Penso che ciò sia dovuto all’artificialità del suo alveo (le cui
condizioni peraltro mi sembrano buone); ma una volta che ci si rende conto della sua
funzione, e accettato questo manufatto come utile alla gestione idrologica del territorio, la
sua artificialità non è poi così pesante. In ogni caso, percorrere il suo corso è indispensabile
per vedere l’assetto agronomico delle campagne che circondano Mestre da vicino.
L’acqua però non è limpida: anzi è di colore grigio - marrone (la visita è stata fatta però
dopo un lungo periodo di piogge).
Scegliamo l’argine sinistro.
Pagina 4 di 16
Scolmatore Ruviego
L’erba degli argini è tagliata, probabilmente a cura del Consorzio. Sulla destra lasciamo un
deposito di camper, una delle ultime vestigia urbane che il Ruviego percorre.
Dopo aver lasciato gli svincoli troviamo un ponticello di via Berna (il 2°) che ci permette il cambio
di riva, per evitare prevedibili ostacoli. (km. 3,76).
E’ anche una possibile via di fuga. (45,517357 12,252145)
Siamo quindi sull’argine destro.
Ancora qualche decina di metri e abbiamo un altro ponticello agricolo (il 3°) e un altro ancora di
Via Vallon (il 4°). (km. 4,16)
A sin.: Il ponte di via Vallon. La fermata dell’autobus non è però più in funzione.
Possibile via di fuga (45,518274 12,257048). Dirigendosi verso destra (Sud) per 1,3 km
si arriva a via Don Sturzo dove si può prendere l’autobus ACTV linea 2.
Poco più avanti un altro ponticello ancora (il 5°).
Il paesaggio si fa sempre più interessante: si incontra qualche piccolo vigneto familiare e
grandi campi coltivati a soia. Un gruppetto di case sulla destra (servite da una laterale di via
Vallon) non presentano ostacoli al passaggio.
Poco dopo c’è da passare la ferrovia Venezia - Trieste: ciò non presenta alcuna difficoltà e la
visibilità dei binari è ottima, ma comunque prestare la massima attenzione. Continuiamo sull’argine
destro.
A questo punto il canale svolta decisamente verso Nord Est, e incontra subito dopo la rotonda di
Via Ca’ Solaro che incrocia la via Pasqualigo. (km. 5,1)
Questa è una via di fuga. (45.516572,12.266632)
Pagina 5 di 16
Scolmatore Ruviego
Se si prende la strada a sinistra (Nord Ovest) si va al Forte Cosenz; a destra (Sud-Est) invece
si va verso Favaro. La via Pasqualigo proviene da Sud, cioè da Mestre, e si dirige a Nord
verso un complicato groviglio di strade.
I filari di alberi sulle sponde sono interrotti ogni centinaio di metri per permettere l’accesso
all’acqua in caso di necessità.
A sin.:
Un esempio di accesso libero sulla destra.
Preferiamo anche qui l’argine destro perché poco avanti si nota l’immissione da sinistra di un
canale fortemente irreggimentato da alti argini in cemento.
Qui il Ruviego compie un’ampia conversione verso destra (Est). Dopo un ennesimo ponticello
agricolo (il 7°) il corso diventa rettilineo.
Anche qui lo sguardo corre gradevolmente su ampi spazi: campi coltivati a foraggio, o a
granoturco. Sullo sfondo si vede il campanile di Favaro, utile per non perdere il senso della
posizione nel territorio. Piccoli vigneti familiari interrompono le coltivazioni estensive.
A sin.: Piccoli vigneti, sempre a dimensione familiare. Un buon bianco interrompe
talvolta i filari di clinto.
Più avanti sulla destra si incontra una piantagione particolare: un grande campo di pannelli solari,
che non sono più così rari. Sull’altra riva si stende il Bosco di Mestre, facendo un singolare
contrasto tra i due modi di utilizzare il terreno.
Pagina 6 di 16
Scolmatore Ruviego
A sin.: Un campo... fotovoltaico. L’erba cresce male (per ora) sotto i pannelli che se
ben sistemati potrebbero togliere solo il 15% di sole al terreno.
A fianco del campo fotovoltaico corre un canale artificiale che passa sotto il Ruviego: è il
canale Vesta (ufficialmente il Collettore C.U.A.I.) che congiunge il poco distante
potabilizzatore di Favaro con il fiume Sile con un percorso di quasi 11 km.
Un altro ponticello agricolo (l’8°): si nota un cancello che chiude la riva destra: passiamo perciò
sulla sinistra e qui troviamo un cartello che indica un percorso ippico che attraversa il Bosco di
Mestre, che qui ha uno dei suoi ingressi, il “Prai”. Più tardi il bel percorso si riaccosterà ai margini
del bosco.
A sin.: L’entrata “Prai” del Bosco di Mestre. Un cartello indica un percorso ippico.
Ancora qualche decina di metri e l’argine è interrotto dalle ultime abitazioni di Favaro.
Pagina 7 di 16
Scolmatore Ruviego
A sin.: Una delle poche case sull’argine sinistro. Il passaggio è chiuso quindi conviene
girare a sinistra dopo il fico.
Prendiamo perciò sulla sinistra (Nord) passando per i bordi delle coltivazioni, e poi subito a destra
fino alla via Altinia; ancora pochi passi a destra (Sud) (ponte n. 9) ritroviamo l’argine sinistro del
Ruviego lungo il quale riprendiamo il cammino. (km. 6,8)
Via di fuga. (45,517211 12,284503 )- Autobus ACTV linea 4 e 19
Non ci sono state particolari difficoltà in questa piccola deviazione. Tuttavia è da notare che
ancora una volta, sui due lati del canale, la fascia di rispetto demaniale è stata privatizzata.
Non sarebbe difficile far rispettare queste normative, magari istituendo un servitù di
passaggio per usi di manutenzione e pronto intervento, e per uso turistico. Non si avrebbe
nessun danno né alla proprietà né alla privacy dei proprietari.
NB. Da qui in poi Bing Mappe chiama il Ruviego “Canale Bazzera”. Questo nome è usato anche in
siti ufficiali, come pure “Canale Scolmatore”
Almeno per il primo tratto si può seguire il Ruviego sull’argine sinistro lungo una strada parallela
(la breve via Ca’ Mocenigo).
Pagina 8 di 16
Scolmatore Ruviego
A sin.: Esempio di appropriazione radicale delle fasce di rispetto sulle sponde dei fiumi. La
via Mocenigo (a sin.) ricorda le fondamenta a Venezia.
Dopo un centinaio di metri da via Altinia si trova un ponte (il 10°) che porta sulla destra ad alcune
abitazioni, ed un altro (l’11°) dopo altri 150 metri.
Dalla via Altinia fino a questo punto il Ruviego scorre “allo scoperto”: la rive sono spoglie,
gli argini di calcestruzzo arrivano al livello della strada. La corrente c’è, lentissima; l’acqua
arriva a una trentina di centimetri dalla massima portata. Il canale scolmatore mi sembra
quindi stia svolgendo il suo lavoro, dopo le frequenti piogge dei giorni passati.
Ai due lati del fiume si stendono degli immensi campi di soia e di granoturco, una vista
davvero spettacolare. Ai confini comincia anche il “Bosco di Zaher”, che fa parte del
sistema dei Boschi di Mestre. E’ un tratto molto piacevole, pieno di sfumature di colori caldi
(siamo alla fine dell’estate), e suggestivo nell’andamento ondulato delle piantumazioni.
Si arriva infatti ad una laterale della via Ca’ Colombara (che porta lo stesso nome), dove si trova
uno degli ingressi del Bosco di Mestre, corredato di cartelli informativi e una chiusa controlla
l’immissione del Collettore di Favaro (vedi Itinerario Anello Favaro - Ruviego - Favaro Link). (km.
7,8)
A sin.: I cartelli che illustrano il Bosco di Mestre e le sue possibilità di passeggiate a piedi,
in bici e a cavallo.
Una escursione piacevole potrebbe essere uno degli itinerari proposti dai cartelli
informativi.
Quanto alla chiusa in lucido e splendente acciaio, prima o poi si dovrà ricorrere alla
Sovrintendenza ai Beni Paesaggistici...
Pagina 9 di 16
Scolmatore Ruviego
A sin.: La chiusa del Canale di Favaro che qui si immette nello Scolmatore. Lo sfavillante
acciaio poco si intona con l’ambiente e la funzione.
Via di fuga: Ponte 12° - 45.514136,12.296488
Proseguire da questo punto non è semplice: l’argine destro sembra impraticabile per la
folta vegetazione (può però essere possibile percorrere il margine del campo coltivato contiguo).
Anche l’argine sinistro poggia su un grande campo coltivato, è privo di sentiero ed è dotato
anch’esso di vegetazione cespugliosa consistente. Il percorso si presenta disagevole e tutto sommato
anche non essenziale.
L’inconveniente è infatti facilmente aggirabile dirigendosi sulla strada asfaltata dove siamo arrivati
verso destra (Sud) fino ad incontrare la via Colombara principale, prendere a sinistra (Est) e dopo
un’altra curva a sinistra si ritrova il Ruviego sotto il 14° ponte (il 13° ponte si trova nel tratto che
abbiamo aggirato). (45.513038,12.303464). Questa deviazione è abbastanza breve: solo 700 m.
Da questo punto di osservazione, il Ruviego conferma il suo carattere spettacolare. Le fitte
siepi di alberi di altro fusto, i cui rami si piegano fino quasi a toccare l’acqua, che si
distendono sulle due rive ne fanno un quadro pittoresco ma non lezioso.
A sin.: Poter avvicinare direttamente i corsi d’acqua ha sicuramente un notevole
valore formativo e ricreativo.
Pagina 10 di 16
Scolmatore Ruviego
Ricordiamo che queste piante svolgono una funzione non solo estetica ma anche di
contenimento delle eventuali piene . Essendo però l’alveo cementificato ed impermeabile, il
ruolo di fitodepurazione viene a mancare. Per questo l’orientamento tecnico e normativo
attuale è quello di rinaturalizzare i corsi d’acqua, togliendo tra l’altro i rivestimenti in
cemento.
Questa breve deviazione sulla strada asfaltata porta anche qualche buona conseguenza: a
parte gli esempi di architettura privata di stile diverso ma comunque piuttosto “su”,
soprattutto si possono gustare (nella stagione giusta) delle ottime more di rovo (scheda nella
sezione Centimetri zero [link]. Anzi ne troveremo altre in abbondanza più avanti, lungo la
strada sterrata (ma non polverosa), senza traffico automobilistico, e poco frequentata anche
da viandanti golosi.
Procediamo sull’argine destro, su cui si stende ora una larga strada sterrata ed erbosa.
Sembra qui di essere in mezzo al mare, un mare di soia. A sinistra immense distese di un
intenso colore verde scuro, con all’orizzonte qualche campo di granoturco, che invece
prevale sulla destra.
Il dibattito sulla coltivazione e sugli usi della soia è tuttora molto aperto, specie per i
problemi medici legati alla alimentazione umana ed animale, e alla grande convenienza per i
coltivatori delle sue varianti OGM (coperte però da brevetto). Anche sulla soia potete vedere
una scheda nella sezione Centimetri zero [link].
Anche il frumento geneticamente modificato crea grandi preoccupazioni e dibattiti. Questi
sono aspetti inquietanti, che non si riesce a dimenticare nemmeno di fronte allo spettacolo
paesaggistico che offrono le loro coltivazioni.
Lungo il percorso, guardando verso Sud oltre le cime del granoturco, si può scorgere la
Torre di Tessera, eccezionale per la sua antichità (è del XII secolo) e per il fascino che ne
deriva, che ci dà un punto di riferimento geografico, storico e antropologico.
A sin.: Un immenso campo si granoturco. In fondo la Torre Campanaria di Tessera
del XII sec.
Alla nostra destra si nota una canale orientato Nord - Sud, ma che in questo punto si dispone
parallelamente al Ruviego attraversato in questo punto da un manufatto (ponte n. 15).
Pagina 11 di 16
Scolmatore Ruviego
Le condizioni di questo canale possono compromettere la sua funzione: è ingombro di
pannocchie cadute, vegetazione ingombrante, pareti franate, ecc. Questo non è bene perché
ogni fossato deve poter svolgere il suo compito al meglio per evitare ripercussioni gravi ed
imprevedibili in caso di emergenze idriche.
Da questo punto sulla sinistra si nota una fitta siepe di alberi (di qui può sembrare un bosco),
da cui spunta una torretta di sorveglianza di tipo militare. In realtà gli alberi delimitano il
Centro di Solidarietà Don Lorenzo Milani, quindi la torretta è probabilmente un esempio di
“archeologia militare”.
A sin.: La torretta di tipo militare non svolge più la sua originaria funzione. Sorge
infatti al limite del Centro di Solidarietà “Don Lorenzo Milani”.
Questo tratto è frequentato da bianchissime garzette, aironi grigi, e molte altre specie di
uccelli. E’ un peccato che sia difficile osservarli a riposo: si accorgono loro della nostra
presenza e scappano via prima che li possiamo avvistare.
E’ questo uno dei siti più belli che si incontrano nell’itinerario.
A sin.:
Le sterminate coltivazioni di soia, la
fattoria ombreggiata dall’albero, il cielo nuvoloso formano un’immagine di placida
bellezza.
Pochi metri dopo sulla sinistra sorge il Centro di Solidarietà. Il canale Ruviego è attraversato qui
dalla Via Pezzana, e anche qui c’è un sifone a botte dato che un altro canale (Est - Ovest questa
volta) lo incrocia: si tratta del Collettore Trego che proprio in questo punto si distingue in Coll. di
Ponente e di Levante (km. 10,5)
Pagina 12 di 16
Scolmatore Ruviego
Via di fuga (ponte n. 16 - 45.508138,12.322642)
Al Collettore Trego giungeva anche l’itinerario “Il Ruviego/Osellino da Tessera a Campalto”
(vedi descrizione del tratto - [link]). In quel caso, venendo da Tessera, e quindi percorrendo questo
argine sinistro ma in senso opposto, il passaggio si è rivelato impossibile (vedi Itinerario dedicato).
E così è anche dalla parte in cui siamo ora, su ambedue le rive.
Gli argini destro e sinistro sono sbarrati con mille mezzi di fortuna: vecchie reti da letto, assi
di metallo, cancelli, perfino filo spinato, e una vegetazione lasciata inselvatichirsi rendono
ostile questo luogo, in grande contrasto con la civilissima istituzione del Centro di
solidarietà. I ragazzi del Centro che vogliono abbreviare la strada scavalcano ugualmente gli
ostacoli, mettendo a rischio l’integrità come minimo dei loro abiti.
Non ci resta quindi che deviare per via Pezzana che dopo una curva a sinistra arriva diritta sulla via
Triestina, proprio nei pressi di una fermata dell’autobus (km. 10,75).
Via di fuga. (45.504054,12.319504) Autobus n. 45 per Favaro o l’aeroporto di Tessera.
Rimane ancora scoperto il tratto del Ruviego che va da via Pezzana (Collettore Trego) alla
confluenza di via Triestina e via Orlanda (SS 14) a Tessera.
Escursione: Volendo per amor di completezza percorrere anche questo breve tratto, una
volta arrivati da via Pezzana sulla via Triestina, possiamo girare sulla sinistra (Est) fino alla
confluenza della via Orlanda, presso una piazzetta, e risalire il Ruviego fino al Collettore
Trego, presso Centro di Solidarietà, come descritto sull’itinerario riportato qui sotto. Sarà un
percorso di andata e ritorno.
[NB. Questo tratto dello Scolmatore Ruviego è stato descritto nell’Itinerario del
“Ruviego/Osellino” citato prima. Lo riportiamo qui per completezza, con le modifiche del
caso.]
<< Il tratto dello scolmatore Ruviego che vogliamo percorrere proviene da Nord. Per
accedere all’argine percorribile dalla piazzetta di Tessera, bisogna attraversare la SS. 14 e
procedere verso destra per circa 60 m; qui si entra nel parcheggio di un ristorante e
tenendosi sempre sulla sinistra si raggiunge in pochi metri la stradina che costeggia il canale.
Il ponticello sulla sinistra è chiuso. Noi procediamo dritti.
La campagna intorno è molto bella. ampia, alberata in parte fittamente in parte meno.
<< In prossimità del ponte successivo (quello di via Pezzana, km. 0,60) l’argine è chiuso da
una rete ed una siepe.
A sin.: In corrispondenza con la strada per il
Centro di Accoglienza l’argine è chiuso.
Pagina 13 di 16
Scolmatore Ruviego
Qui si incrocia un fosso profondo di difficile scavalcamento: il collettore Trego. Sulla riva opposta
corre per breve tratto sulla destra una strada asfaltata (via Pezzana) che porta ad un Centro di
Solidarietà Don Milani (dove sono ospitate però diverse altre organizzazioni assistenziali). Il Centro
ha un aspetto accogliente e consta di 11 edifici bassi e lunghi di nuova costruzione.
E’ un peccato che non si possa accedere da questa parte, perché molti ragazzi per arrivare al centro
scavalcano a Tessera e in questo punto cancelli privati e reti, attraversando i campi sulla riva opposta
del Ruviego, per evitare un più lungo giro per la strada asfaltata.
<< Da questa parte non si può procedere: ma ci riserviamo di “aggredire” il Ruviego
dall’altra direzione. [ma come abbiamo sopra riferito, anche nel verso opposto gli argini
sono sbarrati]. Ora non ci non resta che tornare indietro.
Qui incontriamo sulla sinistra un passaggio che porta ad una specie di anfiteatro, riparato da una siepe
ed alberi, destinato sembra a spettacoli teatrali o a manifestazioni varie. Adesso è adibito a
parcheggio, probabilmente durante la stagione invernale.
In fondo al teatro si può passare ad un piccolo parco attrezzato per bambini, con due piccolissimi
laghetti e qualche gioco. L’insieme è modesto, ma
abbastanza gradevole: e lo sarà di più d’estate.
A sin.: Il teatro-parcheggio a Tessera
>>
Ritornati alla piazzetta di Tessera (km. 11,3 senza quest’ultima escursione) continuiamo nella
direzione opposta (cioè verso Sud, verso via Bazzera), per riprendere il corso dello Scolmatore che
passa sotto il quadrivio delle strade asfaltate. Lo troviamo dopo poche decine di metri, sulla nostra
sinistra. Sulla destra invece costeggiamo l’abitato.
Terminate le case, un ponte (il 18°) attraversa il canale (km. 11,8) e ci propone una escursione (la
chiameremo Escursione “Punta lunga”) che val la pena di accettare, anche se alla fine il sentiero
finisce e bisognerà tornare fin qui per proseguire la passeggiata sull’altra riva.
Escursione a “Punta lunga” (km. 3)
Passiamo dunque il ponticello e continuiamo sulla strada sterrata che prosegue fino ad una
curva ad angolo retto verso destra.
Qui è il punto più vicino all’aeroporto Marco Polo: se ne scorgono le infrastrutture e si possono
osservare (e sentire...) decolli ed atterraggi molto frequenti.
A sin.: Dal sentiero presso Forte Bazzera si vede il
percorso verso l’area di ristoro, un ramo della
laguna e aerei in manovra nel vicino aeroporto
Pagina 14 di 16
Scolmatore Ruviego
La strada continua diritta fiancheggiata da alberi fino ad uno spiazzo per soste e pic nic attrezzato con
tavoli e tettoie. La meta non è brutta, anzi.
Alla nostra sinistra si apre il paesaggio sempre intrigante delle barene e della laguna, qui
particolarmente caotico per lo sbocco in laguna del canale Osellino.
Giunti all’area di ristoro (km. 1,5 - km. 13,3 totali) per arrivare alla confluenza del Ruviego
nell’Osellino (meta del nostro itinerario), dobbiamo ora tornare indietro fino al ponte
precedente (km. 3,0 - 14,8 tot.). L’escursione è così conclusa.
Proseguiamo ora l’itinerario seguendo il canale sull’altra sponda, quella destra.
Poco prima che la strada curvi verso destra per seguire il canale, troveremo alla nostra destra un cancello
(aperto negli orari normali) che introduce allo spazio di competenza del forte Bazzera. Un grande parcheggio
sulla destra indica che nella buona stagione vi possono essere ospitate manifestazioni affollate. Per ora si può
approfittare di un piccolo bar e di qualche sedia per riposare. Il Forte è un po’ più avanti, ed è visitabile.
A sin.: L’entrata del Forte Bazzera, che si scorge
sullo sfondo
Continuando il cammino, il canale si allarga per permettere all’Idrovora di Tessera di fare bene il
proprio servizio: accelerare lo svuotamento del sistema idrico che le sta a monte, di cui lo
scolmatore è un elemento essenziale, come dice il nome, e di riversare le acque nella vicina laguna
attraverso la foce dell’Osellino che vedremo tra poco.
A sin.: L’idrovora di Tessera
Aggiriamo quindi l’idrovora e giungiamo proprio alla confluenza del Ruviego nell’Osellino. Alla
nostra sinistra, nell’altra riva, abbiamo l’area di sosta che abbiamo visitato nella Escursione
Punta lunga, ed è proprio qui che ha termine il Canale Scolmatore Ruviego (km. 16,8).
Pagina 15 di 16
Scolmatore Ruviego
A sin.: La confluenza del Ruviego con l’Osellino che sta
per uscire nella laguna.
Abbiamo così concluso la passeggiata della ultima parte del canale Scolmatore Ruviego, e quindi
l’itinerario è completo.
§§§
Per rientrare servendosi dei mezzi pubblici, si possono fare due cose:
1) ritornare a Tessera (km. 2,5) e prendere un autobus ACTV per Mestre.
2) proseguire lungo l’Osellino utilizzando le indicazioni dell’Itinerario “Ruviego - Osellino Campalto” che è la continuazione della presente passeggiata. (km. 2,4 fino a via Orlanda/via
Gobbi)
§§§
Pagina 16 di 16
Scarica

Scolmatore Ruviego 4 - a passi tardi e lenti