VISIONARIO del Friuli Venezia Giulia <<LAUDATO SI’>> La terra violata e i poveri Udine, 6 ottobre 2015, ore 18.00 - cinema Visionario, via Fabio Asquini, 33 “Intersezioni fra Laudato si’ ed Economia solidale “ Intervento di Ferruccio Nilia Una precisazione Esistono diverse “economie altre” rispetto all’economia dominante, quella neoclassica che, nella sua traduzione politica, viene definita “neoliberista”. Si parla di economia keynesiana, di economia civile, di economia del bene comune, di green economy, ecc. Nel mio intervento parlerò delle “intersezioni” fra Laudato si’ (LS) ed economia solidale (ESD), nella versione più coerente con la “teoria della decrescita” in quanto, più delle altre correnti di pensiero e di azione, presuppone una “rottura epistemologica”, si configura come nuovo paradigma. Il Paradigma dominante La rottura, il salto di paradigma di LS ed ESD avviene prima di tutto sul concetto di “crescita”, ovvero sull’idea di uno sviluppo unico e lineare, deterministico, in analogia con le leggi della meccanica classica. Secondo questa concezione il progresso scientifico e la scienza economica sono entrambi soggetti a leggi “naturali”, quindi ineluttabilmente veri. La rottura epistemologica A livello delle scienze esatte la rottura epistemologica è stata provocata dalla fisica quantistica e dalla teoria della relatività. Sul versante della scienza economica la rottura più evidente (quindi non unica) è stata prodotta da N. Georgescu-Roegen, che ha falsificato i fondamenti teorici dell’economia mainstream dimostrando, attraverso il secondo principio della termodinamica, che “non è possibile uno sviluppo infinito in un pianeta finito” Le intersezioni fra LS e ESD Le intersezioni fra LS e ESD sono sostanzialmente tre: 1. Sul piano epistemologico, nel rifiuto del riduzionismo, specie quando si esamina e si interviene sul “vivente”; 2. Sul piano analitico, condividendo la valutazione che l’attuale crisi è sistemica: ambientale, sociale, economica, valoriale. Essa trova il suo motore nel circuito perverso fra tecnoscienza ed economia finanziarizzata; 3. Sul piano propositivo, nella riduzione dei consumi, nella riduzione delle logiche di mercato e della concestrazione delle ricchezze, nella creazione di comunità auto ed eco sostenibili. Prime intersezioni di LS con ESD LS 86 - ………Per questo, abbiamo bisogno di cogliere la varietà delle cose nelle loro molteplici relazioni. …….. LS 109 - Il paradigma tecnocratico tende ad esercitare il proprio dominio anche sull’economia e sulla politica. L’economia assume ogni sviluppo tecnologico in funzione del profitto, senza prestare attenzione a eventuali conseguenze negative per l’essere umano. e poi continua 110. La specializzazione propria della tecnologia implica una notevole difficoltà ad avere uno sguardo d’insieme. La frammentazione del sapere assolve la propria funzione nel momento di ottenere applicazioni concrete, ma spesso conduce a perdere il senso della totalità, delle relazioni che esistono tra le cose, dell’orizzonte ampio, senso che diventa irrilevante. Questo stesso fatto impedisce di individuare vie adeguate per risolvere i problemi più complessi del mondo attuale, soprattutto quelli dell’ambiente e dei poveri, che non si possono affrontare a partire da un solo punto di vista o da un solo tipo di interessi. Una scienza che pretenda di offrire soluzioni alle grandi questioni, dovrebbe necessariamente tener conto di tutto ciò che la conoscenza ha prodotto nelle altre aree del sapere, comprese la filosofia e l’etica sociale. …… Commento Nella “Guida alla lettura” della LS, Cristina Simonelli” osserva: “ Anche se papa Francesco non vi si riferisce esplicitamente, alcuni passi dell’enciclica cercano un dialogo con diverse teorie economiche, come quelle cosiddette della decrescita, del dono, della green economy …… ….Bergoglio vuole sottolineare che nessuno di noi, per la propria qualità della vita …. può teorizzare che uno sviluppo esponenziale e senza limiti del mercato, sulla base del PIL, sia l’unico parametro ….” Una seconda intersezione E’ pensare e agire in termini di comunità, di priorità della vita di tutti sull’appropriazione dei beni da parte di alcuni. E’ anche lottare contro le cause strutturali della povertà, la disuguaglianza, la mancanza di lavoro, la terra e la casa, la negazione dei diritti sociali e lavorativi. E’ far fronte agli effetti distruttori dell’Impero del denaro: i dislocamenti forzati, le emigrazioni dolorose, la tratta di persone, la droga, la guerra, la violenza. …… La solidarietà, intesa nel suo senso più profondo, è un modo per fare la storia ed è questo che fanno i movimenti popolari … (discorso rivolto ai Movimenti popolari il 29/10/2014) E ancora In questo contesto, alcuni ancora difendono le teorie della “ricaduta favorevole”, che presuppongono che ogni crescita economica, favorita dal libero mercato, riesce a produrre di per sé una maggiore equità e inclusione sociale nel mondo. Questa opinione, che non è mai stata confermata dai fatti, esprime una fiducia grossolana e ingenua nella bontà di coloro che detengono il potere economico e nei meccanismi sacralizzati del sistema economico imperante. Nel frattempo, gli esclusi continuano ad aspettare. Per poter sostenere uno stile di vita che esclude gli altri, o per potersi entusiasmare con questo ideale egoistico, si è sviluppata una globalizzazione dell’indifferenza. ………….. (Evangelii gaudium 54) Una perfetta intersezione LS 179 In alcuni luoghi, si stanno sviluppando cooperative per lo sfruttamento delle energie rinnovabili che consentono l’autosufficienza locale e persino la vendita della produzione in eccesso. Questo semplice esempio indica che, mentre l’ordine mondiale esistente si mostra impotente ad assumere responsabilità, l’istanza locale può fare la differenza. E’ lì infatti che possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti. Questi valori hanno radici molto profonde nelle popolazioni aborigene. Poiché il diritto, a volte, si dimostra insufficiente a causa della corruzione, si richiede una decisione politica sotto la pressione della popolazione ….. Se i cittadini non controllano il potere politico – nazionale, regionale e municipale – neppure è possibile un contrasto dei danni ambientali. D’altra parte, le legislazioni municipali possono essere più efficaci se ci sono accordi tra popolazioni vicine per sostenere le medesime politiche ambientali. Ulteriori intersezioni LS 190. In questo contesto bisogna sempre ricordare che «la protezione ambientale non può essere assicurata solo sulla base del calcolo finanziario di costi e benefici. L’ambiente è uno di quei beni che i meccanismi del mercato non sono in grado di difendere o di promuovere adeguatamente» LS 191. Quando si pongono tali questioni, alcuni reagiscono accusando gli altri di pretendere di fermare irrazionalmente il progresso e lo sviluppo umano. (accusa rivolta sistematicamente ai “decrescenti”.ndr) Ma dobbiamo convincerci che rallentare un determinato ritmo di produzione e di consumo può dare luogo a un’altra modalità di progresso e di sviluppo. E per concludere LS 193. In ogni modo, se in alcuni casi lo sviluppo sostenibile comporterà nuove modalità per crescere, in altri casi, di fronte alla crescita avida e irresponsabile che si è prodotta per molti decenni, occorre pensare pure a rallentare un po’ il passo, a porre alcuni limiti ragionevoli e anche a ritornare indietro prima che sia tardi. Sappiamo che è insostenibile il comportamento di coloro che consumano e distruggono sempre più, mentre altri ancora non riescono a vivere in conformità alla propria dignità umana. Per questo è arrivata l’ora di accettare una certa decrescita in alcune parti del mondo procurando risorse perché si possa crescere in modo sano in altre parti. ………