Temi strategici per la protezione dell’ambiente e la
promozione di uno sviluppo sostenibile dello spazio MED
Working group
Protezione civile e rischi naturali
Bologna 26 Novembre 2006
Vincenzo Trivigno
REGIONE BASILICATA
Analisi SWOT PO MED
Ambiente
Punti di forza:

Uno spazio mediterraneo che concentra
importanti risorse naturali (biodiversità,
paesaggio, ecc.)

Esistenza di cooperazione nella gestione dei
territori regionali e rurali sui temi della protezione
e valorizzazione dell’ambiente

Una forte domanda locale di servizi ed
un’accresciuta conoscenza delle risorse naturali
Punti di debolezza :

Degrado delle zone vulnerabili (Riserve naturali,
piccole isole, coste, spazi naturali…)

Inquinamento dell’aria e dell’acqua a causa delle
concentrazioni urbane

Sfruttamento intensivo del suolo e uso improprio
delle risorse naturali

Diminuzione della risorsa acqua

Scarsa efficienza energetica rispetto alla media
europea

Insufficiente uso delle energie rinnovabili
Opportunità:

Sviluppo dei sistemi di valutazione e protezione
dell’ambiente

Potenziale importante di sviluppo delle energie
rinnovabili
Minacce :

Inquinamento ambientale dovuto ad un aumento
dei flussi turistici, all’utilizzo di fertilizzanti ed ai
rifiuti urbani

Insufficienti sistemi di controllo dell’uso del suolo
(nuove costruzioni in particolare nelle zone
costiere)

Rischi elevati di catastrofi naturali (inondazioni,
siccità …)

Rischi elevati di incidenti marittimi dovuti
all’aumento del traffico merci nel Mediterraneo

Desertificazione progressiva di alcuni territori
Strategie del programma MED
• ASSE PRIORITARIO II: Protezione dell’ambiente e promozione
di uno sviluppo territoriale sostenibile
• protezione e valorizzazione delle risorse naturali, del patrimonio
e della loro dimensione culturale; tra queste risorse acqua
rappresenta la posta più importante per lo spazio MED e deve
essere l’oggetto di una gestione migliore e di un uso più
razionale (applicazione della Direttiva quadro sull’acqua)
• Promozione delle energie rinnovabili e miglioramento
dell’efficienza energetica per la riduzione dei gas serra e limitare
i cambiamenti climatici
• Prevenzione dei rischi marittimi e rafforzamento della sicurezza
marittima: elaborazione di strategie integrate transnazionali e
messa in campo di strumenti di prevenzione e d’intervento
condivisi tra Stato e Regioni (con particolare riferimento al ruolo
della Protezione civile)
• Prevenzione e contrasto dei rischi naturali: concertazione sugli
strumenti di osservazione e di intervento, miglioramento delle
tecniche e delle normative nazionali e regionali
Obiettivo 2.3. : Prevenzione dei rischi marittimi e
rafforzamento della sicurezza marittima
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Il Mediterraneo è un’importante spazio di transito che accoglie un terzo del traffico
marittimo mondiale.
Il 20% del traffico di petroliere si svolge nel Mediterraneo: gli effetti degli incidenti causati
da petroliere e il gran numero di attività industriali costiere generano sversamenti di
sostanze pericolose
Questi rischi necessitano di una migliore gestione delle attività industriali, di migliori
sistemi di osservazione di comunicazione e di scambi di esperienze a scala di bacino. Si
tratta di ottimizzare le capacità di reazione oordinata tra i diversi paesi in caso d’incidenti
Esempi di azioni possibili:
Promuovere iniziative transnazionali per lo sviluppo di sistemi di osservazione, d’analisi e
di comunicazioni in grado di migliorare la conoscenza sui rischi
Elaborazione di strategie transnazionali e di piani d’intervento in grado di migliorare il
coordinamento e lo scambio di dati tra autorità competenti in materia marittima;
Rafforzamento della cooperazione tra servizi nazionali di protezione civile
Promuovere l’uso di nuovi strumenti di osservazione integrati con il sistema Galileo;
coordinamento delle azioni di sorveglianza e valutazione dell’inquinamento nelle aree
marine protette
Sostegno ad azioni transnazionali congiunte concernenti la prevenzione, l’allerta, gli
interventi, il controllo, la gestione dei rischi derivanti dai trasporti marittimi a dalle attività
industriali
Sostegno ad azioni transnazionali per lo scambio e la capitalizzazione delle risorse e
degli strumenti (mezzi tecnici, tecnologie innovative, scambi di competenze…)
Obiettivo 2.4: Prevenzione e lotta contro i rischi naturali
•
•
•
•
•
•
•
•
Lo spazio MED è particolarmente esposto ai rischi naturali (incendi dei boschi, siccità,
desertificazione, rischio sismico …) aggravati dai cambiamenti climatici (precipitazioni
scarse, tempeste, inondazioni, innalzamento del livello del mare, erosione costiera …)
Questi rischi oltrepassano i limiti geografici regionali e nazionali e possono costituire un
grave danno per le attività umane. I sistemi di osservazione e d’intervento, incluso
l’adeguamento delle politiche settoriali, devono adeguarsi all’evoluzione di qquesti rischi
per meglio prevenire le situazioni di crisi
Esempi di azioni possibili:
Integrazione di strumenti comuni d’osservazione, di valutazione, comunicazione e
diffusione delle informazioni a livello transnazionale; sviluppi di nuove applicazioni a
partire dal sistema Galileo; valutazione della vulnerabilità delle aree naturali protette;
valutazione delle conseguenze dei cambiamenti climatici;valutazione del rischio
inondazioni, sismico, incendi; previsione dei rischi legati al mare ed agli spazi fragili
(tsunami, terremoti, innalzamento livello del mare …)
Messa in campo di strumenti comuni di osservazione, valutazione e comunicazione dei
rischi legati alle attività antropiche; sviluppo e scambio di pratiche innovative per la
riduzione dei rischi legati all’urbanizzazione costiera e la desertificazione delle aree
interne; promuovere gli strumenti di pianificazioni in grado di contrastare l’erosione del
suole e le frane
Sostegno alla condivisione dei mezzi d’intervento; promozione di sistemi di
coordinamento transnazionale tra servizi operativi
Sviluppo di piani di gestione dei rischi di catastrofi naturali; sviluppo di strategie per
anticipare le conseguenze dei cambiamenti climatici
Sviluppo di standard comuni e armonizzazione di norme
Working Group Protezione civile e rischi naturali
• Coordina Vincenzo Trivigno – Dipartimento
Presidenza Giunta della Regione Basilicata
• Contributi:
– Paolo Galli - Dipartimento di Protezione Civile nazionale “Rischio sismico nell’area mediterranea: l’esperienza della
Protezione Civile Nazionale
– Vincenzo Lapenna – Consorzio TeRN (Tecnologie per le
Osservazioni della Terra e i Rischi Naturali) “Il cluster
tecnologico della Regione Basilicata sulle Osservazioni della
Terra ed i Rischi Naturali”
– Valerio Tramutoli – Università di Basilicata “Rischio incendi
nell’area mediterranea: l'esperienza del gruppo di lavoro del
progetto STOP FIRE”
Scarica

Slides intervento Vincenzo Trivigno - Fondi Europei 2007-2013