I
L’ISTITUTO
THE INSTITUTE
LA NASCITA DELL’ISTITUTO CENTRALE DEL RESTAURO
L
’idea di un Istituto Centrale del restauro
(ICR) si concretizza nel 1938 durante il Convegno dei Soprintendenti in Roma, cui partecipano Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi.
Fondato ufficialmente nel 1939 sul progetto redatto da Argan e da Brandi, il Regio Istituto Centrale del
Restauro nacque con lo scopo di promuovere l’attività del restauro dall’ambito della pratica empirica a
metodo d’intervento interdisciplinare basato sull’integrazione di restauratori, storici ed esperti scientifici.
Esso trovò collocazione nell’ex Palazzo Cesarini Borgia
vicino al Colosseo. Fin dal momento della sua fondazione
l’Istituto fu dotato di un complesso di laboratori e uffici che
diventeranno il prototipo di qualsiasi centro di restauro
basato su moderni presupposti di integrazione fra attività
pratica, scientifica, di documentazione e di studio:un laboratorio di restauro; un gabinetto di fisica e radiologia;
un gabinetto di chimica; un gabinetto fotografico; un
archivio per la documentazione dei restauri; una biblio-
Nasce il Regio Istituto
Centrale del Restauro
con la Legge n.1240
The Regio Istituto
Centrale del Restauro was established
with law no. 1240.
he idea of a Istituto Centrale del restauro (ICR) arose in 1938 during the Conference of Superintendents in Rome whose participants included Giulio Carlo Argan and Cesare Brandi. Founded officially
in 1939, based on the project drawn up by Argan and
Brandi, the Regio Istituto Centrale del Restauro was set
up with the aim of directing restoration activities away
from the field of empirical practices towards an interdisciplinary methodology based on the integrated efforts
of restorers, historians and scientific experts. The original seat was in the ex Palazzo Cesarini Borgia near the
Colosseum. From the outset, the Institute was equipped
with a complex of laboratories and offices which would
become the first example for restoration centres based
on the modern idea of integrating practical work, scientific surveys, documentation, studies and research. The
Institute had a restoration laboratory; physics and radiology sections; chemistry lab; photographic laboratory;
archives for the documentation of restoration projects,
All’atto della fondazione
viene istituita la scuola:
un corso triennale con il
rilascio di un diploma finale
che abilita all’esercizio della
professione di restauratore.
Il percorso formativo triennale è integrato da un corso
annuale di perfezionamento con attestato finale di
esercizio alla professione di
restauratore.
The act of foundation included
a training school with a threeyear course leading to a final
diploma entitling the holder
to exercise the profession of
restorer. The three-year training
course was integrated with an
annual masters’ course with final certificate for the profession
of restorer.
1941
scientific results and discussions took place by means
of the Bollettino dell’ICR founded by Cesare Brandi in
1950. After a period of interruption, the publication of
the Bulletin started again in 2000 under Michele Cordaro, one of Brandi’s pupils and then-director of the ICR.
The fundamental text that describes and illustrates in
detail Brandi’s ideas about restoration is the Teoria del
restauro which was published in 1963. The work is profoundly innovative in terms of Brandi’s view of restoration as the “methodology of recognition for a work of
art in its physical consistency and its dual aesthetic and
historical function with regard to handing it on to the
future.” In 1972, the Carta del restauro was published,
reflecting the Institute’s achievements over the years;
it was also issued as a ministerial circular with the aim
of establishing uniform criteria for the restoration and
conservation of the artistic heritage. In 2008, the name
of the ICR was changed to the Istituto Superiore per la
Conservazione ed il Restauro (ISCR).
GIOVANNI URBANI
PASQUALE ROTONDI
PASQUALE ROTONDI
PAOLO E LAURA MORA
PAOLO AND LAURA MORA
Nato a Siena intraprende studi umanistici e giuridici, iniziando la sua carriera nel
1930 presso l’amministrazione delle Antichità e Belle Arti e le sue Soprintendenze.
In stretta collaborazione con Argan, Brandi affrontò i fondamenti teorici della definizione restauro delle opere d’arte ed architettura. In questo periodo i fondamenti
crociani della sua teoria diedero sempre
più spazio alla filosofia e storiografia tedesche ed austriache. Nel 1939 diviene il
primo direttore del neonato Istituto Centrale del Restauro di Roma. Dopo la guerra Brandi sollecita i restauratori a trovare
soluzioni pratiche ai numerosi problemi
inerenti il restauro, primo fra tutti quello
della reintegrazione delle lacune, di cui
approfondisce negli anni la sua teoria
critica. Un altro punto di forza della direzione di Brandi consiste nell’integrazione
interdisciplinare tra i diversi protagonisti
del restauro: restauratori, storici, esperti
scientifici e della documentazione.
Born in Siena, Cesare Brandi undertook
humanistic and juridical studies before
starting his career in 1930 with the administration of Antiquities and Fine Arts and its
superintendence offices. Together with Giulio Argan, Brandi established the theoretical foundations for restoring works of art
and architecture. During this period, the basic concepts of his theory, under the influence of philosopher Benedetto Croce, also
gave ample space to German and Austrian
philosophy and history. In 1939 he became
the first director of the newly-founded Istituto Centrale del Restauro in Rome. After
the war, Brandi challenged restorers to find
practical solutions to the many problems inherent in restoration, first and foremost the
question of reintegrating lacunae, a subject
which he would examine more deeply in
his critical theory. Another strongpoint of
Brandi’s guidance was the interdisciplinary
integration between the various restoration
figures: restorers, historians, scientific experts and documentation specialists.
Dopo studi classici nel 1945 Urbani entra
all’Istituto Centrale del Restauro in qualità di allievo. Nel 1947 si laurea in Storia
dell’Arte con Lionello Venturi. Nel 1960,
assieme a Licia Vlad Borrelli e Joselita Raspi Serra inizia a raccogliere e ordinare le
lezioni di Cesare Brandi, in vista della pubblicazione della Teoria del restauro (1963),
che diventerà testo fondante di critica del
restauro in Italia e nel mondo. Nell’Istituto
Urbani percorre la carriera di restauratore, successivamente di funzionario storico
dell’arte, fino a rivestire, dal 1973, la carica
di direttore. In qualità di direttore pubblica
il testo “Problemi di conservazione” nel
quale evidenzia la necessità di ripensare
l’attività dell’Istituto come riorganizzazione del sistema della tutela programmata.
Nel 1975 dirige il progetto per la redazione del “Piano pilota per la conservazione
programmata dei beni culturali in Umbria”.
Nel 1983 si dimette dalla direzione dell’ICR. Negli anni successivi prosegue la sua
attività nel settore, fondando nel 1990 la
rivista “Materiali e Strutture”.
After classical studies, Giovanni Urbani
entered the Istituto Centrale del Restauro
in 1945 as a pupil. In 1947 he graduated in
art history under Lionello Venturi. In 1960,
together with Licia Vlad Borrelli and Joselita Raspi Serra, he began to collect and
collate Cesare Brandi’s lectures, prior to
the publication of the Teoria del restauro
(1963) which would become the basic critical text on restoration in Italy and abroad.
In the Institute, Urbani began his career as
a restorer, then as art historian, leading to
his appointment as director in 1973. As director, he published a book entitled Problemi di conservazione in which he highlighted the need to rethink the Institute’s
activities by reorganising the maintenance
and protection system. In 1975 he was in
charge of the project for drawing up the
“Pilot plan for the scheduled conservation
of cultural heritage items in Umbria”. In
1983 he left the ICR but continued his activities in the field by founding the magazine Materiali e Strutture in 1990.
Pasquale Rotondi, nasce nel 1909. Allievo di
Adolfo Venturi, nel 1932 si laurea in lettere a
Roma. Nel 1933 è funzionario presso la Soprintendenza di Ancona. Dal 1939 al 1945 è
Soprintendente alle Gallerie e alle Opere d’Arte delle Marche. In questo periodo che coincide con lo scoppio della seconda guerra
mondiale, Rotondi è incaricato dal Ministro
dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai,
di porre in sicurezza il maggiore numero di
opere d’arte. Rotondi coordinerà per l’intero periodo del conflitto, tutte le operazioni
di messa in sicurezza con il trasporto delle
opere presso la Rocca di Sassocorvaro posta nelle vicinanze della città di Urbino. La
Rocca divenne così, il cuore dell’Operazione
Salvataggio’ di 10.000 capolavori dell’arte
italiana. Dal 1961al 1973 è stato Direttore
dell’Istituto Centrale del Restauro.
Pasquale Rotondi was born in 1909. As a
student under Adolfo Venturi, he graduated in literature from Rome University in
1932. In 1933 he joined the Ancona Superintendency as an official. From 1939
to 1945 he was Superintendent of galleries and works of art for the Marches Region. In this period, coinciding with the
outbreak of world war two, Rotondi was
appointed by the Minister of Education,
Giuseppe Bottai, to protect and safeguard
as many works of art as possible. For the
duration of the war, Rotondi co-ordinated all the rescue and safety operations
by transporting the works to the Rocca di
Sassocorvaro located near the city of Urbino. The Rocca therefore became the focal
point of the Rescue Operation for around
10,000 Italian works of arts. From to 1973
he was Director of the Istituto Centrale del
Restauro.
Paolo Mora è stato conservatore capo e professore
presso l’Istituto Centrale del
Restauro. Lui e sua moglie
Laura, anche lei professore
presso il medesimo Istituto,
hanno curato la formazione
di generazioni di restauratori
intervenendo di persona su i
maggiori capolavori dell’arte
italiana e facendosi portatori
nel mondo, delle metodologie
del restauro italiano. I Mora
insieme allo storico dell’arte
Paul Philippot, hanno scritto
negli anni ’70 La Conservation
des peintures murales, un
testo, ancora oggi, di fondamentale riferimento per tutti i
conservatori.
Paolo Mora was head conservator and senior lecturer
at the Istituto Centrale del Restauro. He and his wife Laura
(who also taught at the Institute) were responsible for
training generations of restorers, taking an active part
in restoring several masterpieces of Italian art and becoming ambassadors around
the world for the methodologies of Italian restoration.
In the 1970s, together with
art historian Paul Philippot,
Paolo and Laura Mora wrote
a treatise on La Conservation
des peintures murales which
is still a basic work of reference for all conservators.
18 ottobre 1941
L’ICR viene ufficialmente inaugurato
The ICR was officially inaugurated
on 18 October 1941.
1940
level. The ICR officially started its activities in 1942 with
a public exhibition of restored paintings. In August 1942
the first restoration worksite was set up in the Basilica
di San Francesco ad Assisi, where the ICR continued to
operate for many years in the two basilicas. Work began
again in 1944 with the restoration of frescoes by Lorenzo da Viterbo in the Mazzatosta Chapel at the church
of Santa Maria della Verità, Viterbo. The early history
of the ICR in the immediate post-war period and throughout the 1950s, is marked by the restoration of Caravaggio’s large paintings in Sicily. Major projects also
included the restoration of the Annunciazione by Antonella da Messina (in Syracuse), and starting in 1953 the
large wooden altarpiece of the Maestà by Duccio in Siena cathedral. Starting in 1948, Cesare Brandi undertook a number of missions abroad on behalf of UNESCO.
This marked the start of ICR’s activities of consultancy
and restoration work in other countries, which are still
one of its main features today. The divulgation of ICR’s
GIOVANNI URBANI
Esplode la Cleaning controversy a seguito dell’esposizione di alcuni quadri
puliti presso i laboratori della
National Gallery di Londra.
The “Cleaning controversy”
arose following the display
of some paintings restored
in the laboratories of the
National Gallery in London.
Consegna di 4 ambienti del Convento
dei Frati Minimi, presso il Colosseo
Assignment of four
floors in the ex-convent of Frati Minimi,
near the Colosseum.
1939
and a library. The architecture and the layout were designed by Silvio Radiconcini. The school run by the Istituto Centrale del Restauro was also set up at the time of
foundation and represented a completely new approach to the training of restorers in Italy and abroad which,
up until then, had been considered merely as craft-work
carried out in a workshop. The innovation came about
through the desire to provide training that was both humanistic and scientific, according to the vision of the
multidisciplinary approach to restoration. The Institute’s
statute provided for a three-year course leading to the
award of a final diploma entitling the holder to exercise the profession of restorer. The regulations applying
the law were only issued in the post-war period (1955)
but nothing changed in the running of the school which by then was well underway. In 1997, as a result of
changed training requirements, new regulations were
introduced and, within the space of ten years, the school was able to organise four-year courses at university
CESARE BRANDI
La tavola della Maesta di Duccio in partenza da Siena, al centro Cesare Barndi attorniato dai suoi
collaboratori/ Panel painting of Duccio’s Maestà leaving Siena, in the middle cesare Brandi with his
collaborators
Paolo Mora con gli allievi dell’ICR ad Assisi// Paolo Mora with the ICR’s students at Assisi
1942
1943
1944
Si tiene il primo corso
della scuola
The training school’s
first course was
held.
1945
1946
1947
1948
Viene fondato da Cesare
Brandi il Bollettino dell’ICR.
Nel secondo fascicolo vi
comparve l’articolo di Brandi
“Sulle Vernici e velature” che
si inseriva nella cosiddetta
Cleaning controversy.
Viene pubblicato il volume “Teoria del restauro” di Cesare Brandi su
iniziativa di un gruppo di allievi che raccolsero il materiale prodotto
durante le sue lezioni. I principali concetti espressi sono quelli per cui
il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice
polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro. Si
restaura soltanto la materia dell’opera d’arte e l’eventuale integrazione dovrà sempre essere riconoscibile a distanza ravvicinata.
The ICR Bulletin was founded by Cesare Brandi. The
second issue contained
Brandi’s article Sulle Vernici e velature leading to
what would be known as
the cleaning controversy.
Il 30 e 31 Maggio
vengono consegnati
i primi diplomi della
scuola
On May 30 and 31,
the school’s first diplomas were awarded.
A causa della guerra, l’anno scolastico 1942- 43 viene considerato nullo
e la scuola è sospesa fino al 1944,
quando viene ripreso il corso, con
iscritti anche i vincitori del secondo
bando.
Owing to the war, the academic
year 1942-43 was considered null,
and courses were suspended until
1944 when courses began again,
also including the winners of the
second public competition.
1949
1950 1951 1952
Esce la “Carta del restauro”
emessa con circolare ministeriale nell’intento di pervenire a criteri uniformi nel
campo del restauro e della
conservazione del patrimonio artistico.
PASQUALE ROTONDI
1954
Il Ministero autorizza
a bandire il concorso
per 4 studenti stranieri
oltre gli otto studenti
italiani previsti per
quell’anno.
The Ministry authorised a public competition for four foreign
students in addition
to the eight Italian
students foreseen
for that year.
1955
1956
Solo quest’anno viene
emanato il Regolamento con l’applicazione
della legge, ma nulla
cambiò nella gestione
della scuola ormai da
tempo avviata.
The Institute’s official regulations
were issued that
year with the application of the law,
but no changes were
made in the running
of the school which
was already underway.
1957
Nel 1943, a causa della
guerra, l’ICR sospende
le attività per ricoverare
e mettere in sicurezza le
opere e le strumentazioni
scientifiche.
TOMBA DELLE BIGHE (Tarquinia)
TOMBA DEL TRICLINIO (Tarquinia)
1947
AFFRESCHI DI LORENZO DA VITERBO (CAPPELLA MAZZATOSTA)
1946
1958
1959
1960 1961 1962
L’ALLESTIMENTO DEGLI SPAZI
ORIGINAL LAYOUT
L’architetto Silvio Radiconcini concepisce al pian terreno
dell’ex Convento di S. Francesco
i laboratori di restauro, il gabinetto fotografico e la falegnameria.
Al secondo e al terzo piano prevede rispettivamente la scuola e
il laboratori scientifici. Organizza
invece il terzo piano per ospitare il “cervello” dell’Istituto ovvero la direzione, l’archivio, la biblioteca e la sala d’esposizione,
che doveva servire anche per
testare le esperienze espositive.
Il sistema di illuminazione, riscaldamento, refrigerazione e ventilazione, costituivano una novità
assoluta nel settore.
In the layout designed by architect Radiconcini, the restoration
laboratories, photographic laboratory and carpentry workshop
were located on the ground floor
of the ex-Convent of St Francis.
The second and third floors were
occupied respectively by the
training school and the scientific
laboratories. The third floor was
given over to the heart of the
Institute – in other words, the
management offices, archives,
library and display area, which
would also serve as a trial space
for real exhibitions. The systems
for illumination, heating, cooling
and ventilation were a completely new feature at that time.
PROGETTO
COPERTURA DEL
SITO HITTITA
DI KARATEPÈ
IN TURCHIA
1954-1955
ASSISI
1942-1997
Owing to the war, in 1943
the ICR suspended activities in order to protect the
works of art under restoration and the scientific
instruments.
Paolo e Laura Mora al lavoro sui frammenti della Cappella Mazzatosta/ Paolo e Laura Mora working over the frangments of
Mazzatosta Chapel
COPERTURA
DELLA VILLA
ROMANA
DEL CASALE
A PIAZZA
ARMERINA
1959
1963
1964
1965
1966
A partire da quest’anno il numero delle allieve ammesse supera
quello degli uomini e
con queste percentuali
prosegue l’accesso ai
corsi negli anni successivi.
Starting from this
year, the number
of female students
exceeded the number of male students,
and these percentages continued with
the courses in the
following years.
1967
1968
Agli inizi degli anni ’80 si cominciarono a ristrutturare e utilizzare
come seconda sede per l’Istituto
anche i vasti locali dell’ ex Carcere
minorile di San Michele a Ripa sul
Lungotevere.
In the early 1980s, work began
on restructuring the vast premises of the ex-prison for minors,
San Michele a Ripa on Lungotevere, as a second seat for the
Institute.
1969
1970 1971
1972
1973
LA SCUOLA
TRAINING SCHOOL
DIPINTI DI
CARAVAGGIO
DELLA CAPPELLA
CONTARELLI DI
SAN LUIGI DEI
FRANCESI
1966
1974
1975
1976
1977
1978
1979
1980 1981
MAESTÀ DI DUCCIO
1953
STATUA DI BRONZO DELLO ZEUS
DI UGENTO
1962-1969
Viene modificato il
rango dell’istituto da
Istituto Centrale per
il Restauro (ICR) a
Istituto Superiore per
la Conservazione ed il
Restauro (ISCR).
The title of the Institute was changed
from the Istituto
Centrale del Restauro (ICR) to the
Istituto Superiore per
la Conservazione e il
Restauro (ISCR).
The publication of the
ICR Bulletin began again
in 2000 after a period of
interruption, as a new
series edited by Michele
Cordaro, one of Brandi’s
ex-students.
UMBERTO BALDINI
1982
1983
1984
1985
1986
MICHELE D’ELIA
1987
1988
1989
EVELINA BOREA
1990 1991 1992
1993
MICHELE CORDARO
1994
1995
1996
1997
1998
Viene varato un nuovo regolamento della scuola: i corsi
assumono durata quadriennale e requisito indispensabile per l’accesso diviene il
possesso di un diploma di
istruzione secondaria superiore.
The school now has new
regulations – the courses
last for four years and a
compulsory requisite for
access is a secondary
high school diploma.
LABORATORI
LABORATORIES
2000 2001 2002
LA SALA ESPOSIZIONI
DISPLAY AREA
GISELLA CAPPONI
CATERINA BON VALSASSINA
ALMAMARIA
TANTILLO MIGNOSI
1999
Le due sedi
sono unificate
nei locali dell’ ex
Carcere minorile di
San Michele a Ripa sul
Lungotevere
The two seats were
unified in the premises of the ex-prison for minors, San
Michele a Ripa on
Lungotevere.
2003
2004
2005
2006
LA DIREZIONE
GENERAL MANAGEMENT
2007
2008
2009
2010 2011
2012
LA BIBLIOTECA
LIBRARY
DOMUS AUREA
1969: STUDI
1985-86: RESTAURO
2004-2012: RESTAURO
CARTA DEL RISCHIO
1976
1990-2012
ANNUNCIAZIONE
DI SIRACUSA
1953
La pubblicazione del Bollettino dell’Istituto, dopo un periodo di interruzione, viene
ripresa nella veste editoriale
dalla Nuova serie nel 2000
sotto la direzione di Michele
Cordaro, allievo diretto di
Brandi.
GIOVANNI URBANI
VILLA DI LIVIA 1951
RESURREZIONE DI LAZZARO
1951: PRIMO RESTAURO
Viene attivata la Commissione NorMaL con il compito di
individuare metodologie di
studio unificate, producendo
un elevato numero di “Raccomandazioni” fra le quali
quella sulla conservazione
dei materiali lapidei.
The NorMaL Commission
was convened with the
task of selecting methodologies of unified study,
producing a large number
of recommendations on
the conservation of stone
materials.
The “restoration charter”
was issued as a ministerial circular with the aim
of establishing uniform
criteria in the field of restoration and conservation
of the artistic heritage.
Cesare Brandi’s work Teoria del restauro was published on
the initiative of a group of students who collected the material
produced during his lectures. The main concepts expressed are
those in which restoration methodology is the moment of recognising a work of art in its physical consistency and its dual
aesthetic and historical polarity, in view of transmitting it to the
future. Only the material of an artwork is restored, and any integration should be recognisable from close quarters.
1953
Urbani a sinistra brinda con Brandi sulla destra/ Urbani and Brandi
LA SEDE ATTUALE
CURRENT HEADQUARTERS
CESARE BRANDI
1938
01_Nascita_ICR.indd 1
T
La divulgazione dei risultati scientifici e critici conseguiti dall’ICR avvenne tramite il Bollettino dell’ICR fondato
da Cesare Brandi nel 1950. La pubblicazione del Bollettino, dopo un periodo di interruzione, è stata ripresa
nel 2000 da Michele Cordaro, allievo di Brandi e direttore dell’ICR. Il testo fondamentale che illustra in un discorso organico il concetto brandiano di restauro è la
Teoria del restauro, edita soltanto nel 1963. Il testo, di
profonda innovazione critico-concettuale sviluppa il
criterio brandiano del restauro come «momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella
sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della trasmissione al futuro». Nel
1972 esce la Carta del restauro che rispecchia l’operato
dell’Istituto ed emessa con circolare ministeriale nell’intento di pervenire a criteri uniformi nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio artistico.
Nel 2008 l’ICR è diventato Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR).
CESARE BRANDI
I DIRETTORI
DIRECTORS
L’ATTIVITÀ
ACTIVITIES
corsi assunsero per la prima volta durata quadriennale.
L’ICR intraprese la sua attività inaugurando nel
1942 l’esposizione al pubblico di dipinti restaurati.
Risale all’agosto del 1942 anche l’inizio del cantiere nella
Basilica di S. Francesco ad Assisi, dove l’ICR continuerà
ad operare per decenni nelle due basiliche. Gli interventi
ripresero nel 1944 con il restauro degli affreschi di Lorenzo da Viterbo nella Cappella Mazzatosta in S. Maria
della Verità a Viterbo. Gli esordi dell’ICR sono contrassegnati, nell’immediato dopo-guerra e per tutto il corso degli anni ’50, dal restauro delle grandi tele siciliane
di Caravaggio.Fra gli interventi di maggiore risonanza,
inoltre, il restauro dell’Annunciazione di Siracusa di Antonello da Messina e a partire dal 1953 la grande ancona lignea della Maestà di Duccio del duomo di Siena.
A partire dal 1948 Brandi iniziò numerose missioni all’estero per conto dell’UNESCO. Ebbe così avvio per l’ICR una ricca attività di consulenza e di interventi nel mondo che lo caratterizza ancora oggi.
LA PRIMA SEDE
THE FIRST HEAD QUARTER
La creazione
dell’Istituto viene
concepita durante il Convegno
dei Soprintendenti all’Antichità e all’Arte
The idea for setting
up the Institute arose
during the Antiquities
and Fine Arts Superintendents’ Conference.
LA SCUOLA
TRAINING
SCHOOL
teca. Architetto dell’allestimento fu Silvio Radiconcini.
Anche la scuola dell’Istituto Centrale del Restauro fu
istituita all’atto della fondazione e rappresentò una dirompente novità nel panorama della formazione del
restauratore in Italia e all’estero, fino a quel momento condotta secondo la pratica artigianale della bottega.
L’innovazione nasceva dalla volontà di fornire una formazione che fosse allo stesso tempo umanistica e scientifica, secondo la visione multidisciplinare dell’approccio al restauro.
La legge di istituzione sanciva l’attivazione di un corso
triennale con il rilascio di un diploma finale che abilitava
all’esercizio della professione di restauratore. Il Regolamento recante l’applicazione della legge venne emanato
soltanto nel periodo post-bellico (1955) ma nulla cambiò nella gestione della scuola ormai da tempo avviata.
Nel 1997, in funzione di mutate esigenze formative venne varato un nuovo Regolamento, che solo un decennio
dopo condurrà la scuola all’attuale livello universitario. I
THE BIRTH OF THE ISTITUTO CENTRALE DEL RESTAURO
ANNUNCIAZIONE DI NANCY
1968-1969
2009-2010
BRONZI DI RIACE
1986: CHECKUP
1992-1995: RESTAURO
2009-12: MANUTENZIONE
CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI
MARCO AURELIO
1978-79: PRIME INDAGINI
1981 – 1990 RESTAURO
1985-2000: INTERVENTO SULL’AR- 1997: COPIA
CHITETTURA
2000-2001: RESTAURO
PISA
1990-2000: STABILIZAZZIONE E STUDI
2000: CANTIERE PILOTA
2003-10: RESTAURO
PAESTUM
1988
1994-2003: PRIMO INTERVENTO
2004-2011: STUDIO E MANUTENZIONE PROGRAMMATA
CASTELLEONE DI SUASA
1989-2000
ASSISI
1997-2002
MOSAICI DI CASIGNANA
2001-2012
RESTAURARE SOTT’ACQUA
2005-OGGI
RESURREZIONE DI LAZZARO
2011-2012: SECONDO RESTAURO
08/03/2013 16:37:54
Scarica

la nascita dell`istituto centrale del restauro the birth of the istituto