I L’ISTITUTO THE INSTITUTE LA NASCITA DELL’ISTITUTO CENTRALE DEL RESTAURO L ’idea di un Istituto Centrale del restauro (ICR) si concretizza nel 1938 durante il Convegno dei Soprintendenti in Roma, cui partecipano Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi. Fondato ufficialmente nel 1939 sul progetto redatto da Argan e da Brandi, il Regio Istituto Centrale del Restauro nacque con lo scopo di promuovere l’attività del restauro dall’ambito della pratica empirica a metodo d’intervento interdisciplinare basato sull’integrazione di restauratori, storici ed esperti scientifici. Esso trovò collocazione nell’ex Palazzo Cesarini Borgia vicino al Colosseo. Fin dal momento della sua fondazione l’Istituto fu dotato di un complesso di laboratori e uffici che diventeranno il prototipo di qualsiasi centro di restauro basato su moderni presupposti di integrazione fra attività pratica, scientifica, di documentazione e di studio:un laboratorio di restauro; un gabinetto di fisica e radiologia; un gabinetto di chimica; un gabinetto fotografico; un archivio per la documentazione dei restauri; una biblio- Nasce il Regio Istituto Centrale del Restauro con la Legge n.1240 The Regio Istituto Centrale del Restauro was established with law no. 1240. he idea of a Istituto Centrale del restauro (ICR) arose in 1938 during the Conference of Superintendents in Rome whose participants included Giulio Carlo Argan and Cesare Brandi. Founded officially in 1939, based on the project drawn up by Argan and Brandi, the Regio Istituto Centrale del Restauro was set up with the aim of directing restoration activities away from the field of empirical practices towards an interdisciplinary methodology based on the integrated efforts of restorers, historians and scientific experts. The original seat was in the ex Palazzo Cesarini Borgia near the Colosseum. From the outset, the Institute was equipped with a complex of laboratories and offices which would become the first example for restoration centres based on the modern idea of integrating practical work, scientific surveys, documentation, studies and research. The Institute had a restoration laboratory; physics and radiology sections; chemistry lab; photographic laboratory; archives for the documentation of restoration projects, All’atto della fondazione viene istituita la scuola: un corso triennale con il rilascio di un diploma finale che abilita all’esercizio della professione di restauratore. Il percorso formativo triennale è integrato da un corso annuale di perfezionamento con attestato finale di esercizio alla professione di restauratore. The act of foundation included a training school with a threeyear course leading to a final diploma entitling the holder to exercise the profession of restorer. The three-year training course was integrated with an annual masters’ course with final certificate for the profession of restorer. 1941 scientific results and discussions took place by means of the Bollettino dell’ICR founded by Cesare Brandi in 1950. After a period of interruption, the publication of the Bulletin started again in 2000 under Michele Cordaro, one of Brandi’s pupils and then-director of the ICR. The fundamental text that describes and illustrates in detail Brandi’s ideas about restoration is the Teoria del restauro which was published in 1963. The work is profoundly innovative in terms of Brandi’s view of restoration as the “methodology of recognition for a work of art in its physical consistency and its dual aesthetic and historical function with regard to handing it on to the future.” In 1972, the Carta del restauro was published, reflecting the Institute’s achievements over the years; it was also issued as a ministerial circular with the aim of establishing uniform criteria for the restoration and conservation of the artistic heritage. In 2008, the name of the ICR was changed to the Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR). GIOVANNI URBANI PASQUALE ROTONDI PASQUALE ROTONDI PAOLO E LAURA MORA PAOLO AND LAURA MORA Nato a Siena intraprende studi umanistici e giuridici, iniziando la sua carriera nel 1930 presso l’amministrazione delle Antichità e Belle Arti e le sue Soprintendenze. In stretta collaborazione con Argan, Brandi affrontò i fondamenti teorici della definizione restauro delle opere d’arte ed architettura. In questo periodo i fondamenti crociani della sua teoria diedero sempre più spazio alla filosofia e storiografia tedesche ed austriache. Nel 1939 diviene il primo direttore del neonato Istituto Centrale del Restauro di Roma. Dopo la guerra Brandi sollecita i restauratori a trovare soluzioni pratiche ai numerosi problemi inerenti il restauro, primo fra tutti quello della reintegrazione delle lacune, di cui approfondisce negli anni la sua teoria critica. Un altro punto di forza della direzione di Brandi consiste nell’integrazione interdisciplinare tra i diversi protagonisti del restauro: restauratori, storici, esperti scientifici e della documentazione. Born in Siena, Cesare Brandi undertook humanistic and juridical studies before starting his career in 1930 with the administration of Antiquities and Fine Arts and its superintendence offices. Together with Giulio Argan, Brandi established the theoretical foundations for restoring works of art and architecture. During this period, the basic concepts of his theory, under the influence of philosopher Benedetto Croce, also gave ample space to German and Austrian philosophy and history. In 1939 he became the first director of the newly-founded Istituto Centrale del Restauro in Rome. After the war, Brandi challenged restorers to find practical solutions to the many problems inherent in restoration, first and foremost the question of reintegrating lacunae, a subject which he would examine more deeply in his critical theory. Another strongpoint of Brandi’s guidance was the interdisciplinary integration between the various restoration figures: restorers, historians, scientific experts and documentation specialists. Dopo studi classici nel 1945 Urbani entra all’Istituto Centrale del Restauro in qualità di allievo. Nel 1947 si laurea in Storia dell’Arte con Lionello Venturi. Nel 1960, assieme a Licia Vlad Borrelli e Joselita Raspi Serra inizia a raccogliere e ordinare le lezioni di Cesare Brandi, in vista della pubblicazione della Teoria del restauro (1963), che diventerà testo fondante di critica del restauro in Italia e nel mondo. Nell’Istituto Urbani percorre la carriera di restauratore, successivamente di funzionario storico dell’arte, fino a rivestire, dal 1973, la carica di direttore. In qualità di direttore pubblica il testo “Problemi di conservazione” nel quale evidenzia la necessità di ripensare l’attività dell’Istituto come riorganizzazione del sistema della tutela programmata. Nel 1975 dirige il progetto per la redazione del “Piano pilota per la conservazione programmata dei beni culturali in Umbria”. Nel 1983 si dimette dalla direzione dell’ICR. Negli anni successivi prosegue la sua attività nel settore, fondando nel 1990 la rivista “Materiali e Strutture”. After classical studies, Giovanni Urbani entered the Istituto Centrale del Restauro in 1945 as a pupil. In 1947 he graduated in art history under Lionello Venturi. In 1960, together with Licia Vlad Borrelli and Joselita Raspi Serra, he began to collect and collate Cesare Brandi’s lectures, prior to the publication of the Teoria del restauro (1963) which would become the basic critical text on restoration in Italy and abroad. In the Institute, Urbani began his career as a restorer, then as art historian, leading to his appointment as director in 1973. As director, he published a book entitled Problemi di conservazione in which he highlighted the need to rethink the Institute’s activities by reorganising the maintenance and protection system. In 1975 he was in charge of the project for drawing up the “Pilot plan for the scheduled conservation of cultural heritage items in Umbria”. In 1983 he left the ICR but continued his activities in the field by founding the magazine Materiali e Strutture in 1990. Pasquale Rotondi, nasce nel 1909. Allievo di Adolfo Venturi, nel 1932 si laurea in lettere a Roma. Nel 1933 è funzionario presso la Soprintendenza di Ancona. Dal 1939 al 1945 è Soprintendente alle Gallerie e alle Opere d’Arte delle Marche. In questo periodo che coincide con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Rotondi è incaricato dal Ministro dell’Educazione Nazionale Giuseppe Bottai, di porre in sicurezza il maggiore numero di opere d’arte. Rotondi coordinerà per l’intero periodo del conflitto, tutte le operazioni di messa in sicurezza con il trasporto delle opere presso la Rocca di Sassocorvaro posta nelle vicinanze della città di Urbino. La Rocca divenne così, il cuore dell’Operazione Salvataggio’ di 10.000 capolavori dell’arte italiana. Dal 1961al 1973 è stato Direttore dell’Istituto Centrale del Restauro. Pasquale Rotondi was born in 1909. As a student under Adolfo Venturi, he graduated in literature from Rome University in 1932. In 1933 he joined the Ancona Superintendency as an official. From 1939 to 1945 he was Superintendent of galleries and works of art for the Marches Region. In this period, coinciding with the outbreak of world war two, Rotondi was appointed by the Minister of Education, Giuseppe Bottai, to protect and safeguard as many works of art as possible. For the duration of the war, Rotondi co-ordinated all the rescue and safety operations by transporting the works to the Rocca di Sassocorvaro located near the city of Urbino. The Rocca therefore became the focal point of the Rescue Operation for around 10,000 Italian works of arts. From to 1973 he was Director of the Istituto Centrale del Restauro. Paolo Mora è stato conservatore capo e professore presso l’Istituto Centrale del Restauro. Lui e sua moglie Laura, anche lei professore presso il medesimo Istituto, hanno curato la formazione di generazioni di restauratori intervenendo di persona su i maggiori capolavori dell’arte italiana e facendosi portatori nel mondo, delle metodologie del restauro italiano. I Mora insieme allo storico dell’arte Paul Philippot, hanno scritto negli anni ’70 La Conservation des peintures murales, un testo, ancora oggi, di fondamentale riferimento per tutti i conservatori. Paolo Mora was head conservator and senior lecturer at the Istituto Centrale del Restauro. He and his wife Laura (who also taught at the Institute) were responsible for training generations of restorers, taking an active part in restoring several masterpieces of Italian art and becoming ambassadors around the world for the methodologies of Italian restoration. In the 1970s, together with art historian Paul Philippot, Paolo and Laura Mora wrote a treatise on La Conservation des peintures murales which is still a basic work of reference for all conservators. 18 ottobre 1941 L’ICR viene ufficialmente inaugurato The ICR was officially inaugurated on 18 October 1941. 1940 level. The ICR officially started its activities in 1942 with a public exhibition of restored paintings. In August 1942 the first restoration worksite was set up in the Basilica di San Francesco ad Assisi, where the ICR continued to operate for many years in the two basilicas. Work began again in 1944 with the restoration of frescoes by Lorenzo da Viterbo in the Mazzatosta Chapel at the church of Santa Maria della Verità, Viterbo. The early history of the ICR in the immediate post-war period and throughout the 1950s, is marked by the restoration of Caravaggio’s large paintings in Sicily. Major projects also included the restoration of the Annunciazione by Antonella da Messina (in Syracuse), and starting in 1953 the large wooden altarpiece of the Maestà by Duccio in Siena cathedral. Starting in 1948, Cesare Brandi undertook a number of missions abroad on behalf of UNESCO. This marked the start of ICR’s activities of consultancy and restoration work in other countries, which are still one of its main features today. The divulgation of ICR’s GIOVANNI URBANI Esplode la Cleaning controversy a seguito dell’esposizione di alcuni quadri puliti presso i laboratori della National Gallery di Londra. The “Cleaning controversy” arose following the display of some paintings restored in the laboratories of the National Gallery in London. Consegna di 4 ambienti del Convento dei Frati Minimi, presso il Colosseo Assignment of four floors in the ex-convent of Frati Minimi, near the Colosseum. 1939 and a library. The architecture and the layout were designed by Silvio Radiconcini. The school run by the Istituto Centrale del Restauro was also set up at the time of foundation and represented a completely new approach to the training of restorers in Italy and abroad which, up until then, had been considered merely as craft-work carried out in a workshop. The innovation came about through the desire to provide training that was both humanistic and scientific, according to the vision of the multidisciplinary approach to restoration. The Institute’s statute provided for a three-year course leading to the award of a final diploma entitling the holder to exercise the profession of restorer. The regulations applying the law were only issued in the post-war period (1955) but nothing changed in the running of the school which by then was well underway. In 1997, as a result of changed training requirements, new regulations were introduced and, within the space of ten years, the school was able to organise four-year courses at university CESARE BRANDI La tavola della Maesta di Duccio in partenza da Siena, al centro Cesare Barndi attorniato dai suoi collaboratori/ Panel painting of Duccio’s Maestà leaving Siena, in the middle cesare Brandi with his collaborators Paolo Mora con gli allievi dell’ICR ad Assisi// Paolo Mora with the ICR’s students at Assisi 1942 1943 1944 Si tiene il primo corso della scuola The training school’s first course was held. 1945 1946 1947 1948 Viene fondato da Cesare Brandi il Bollettino dell’ICR. Nel secondo fascicolo vi comparve l’articolo di Brandi “Sulle Vernici e velature” che si inseriva nella cosiddetta Cleaning controversy. Viene pubblicato il volume “Teoria del restauro” di Cesare Brandi su iniziativa di un gruppo di allievi che raccolsero il materiale prodotto durante le sue lezioni. I principali concetti espressi sono quelli per cui il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della sua trasmissione al futuro. Si restaura soltanto la materia dell’opera d’arte e l’eventuale integrazione dovrà sempre essere riconoscibile a distanza ravvicinata. The ICR Bulletin was founded by Cesare Brandi. The second issue contained Brandi’s article Sulle Vernici e velature leading to what would be known as the cleaning controversy. Il 30 e 31 Maggio vengono consegnati i primi diplomi della scuola On May 30 and 31, the school’s first diplomas were awarded. A causa della guerra, l’anno scolastico 1942- 43 viene considerato nullo e la scuola è sospesa fino al 1944, quando viene ripreso il corso, con iscritti anche i vincitori del secondo bando. Owing to the war, the academic year 1942-43 was considered null, and courses were suspended until 1944 when courses began again, also including the winners of the second public competition. 1949 1950 1951 1952 Esce la “Carta del restauro” emessa con circolare ministeriale nell’intento di pervenire a criteri uniformi nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio artistico. PASQUALE ROTONDI 1954 Il Ministero autorizza a bandire il concorso per 4 studenti stranieri oltre gli otto studenti italiani previsti per quell’anno. The Ministry authorised a public competition for four foreign students in addition to the eight Italian students foreseen for that year. 1955 1956 Solo quest’anno viene emanato il Regolamento con l’applicazione della legge, ma nulla cambiò nella gestione della scuola ormai da tempo avviata. The Institute’s official regulations were issued that year with the application of the law, but no changes were made in the running of the school which was already underway. 1957 Nel 1943, a causa della guerra, l’ICR sospende le attività per ricoverare e mettere in sicurezza le opere e le strumentazioni scientifiche. TOMBA DELLE BIGHE (Tarquinia) TOMBA DEL TRICLINIO (Tarquinia) 1947 AFFRESCHI DI LORENZO DA VITERBO (CAPPELLA MAZZATOSTA) 1946 1958 1959 1960 1961 1962 L’ALLESTIMENTO DEGLI SPAZI ORIGINAL LAYOUT L’architetto Silvio Radiconcini concepisce al pian terreno dell’ex Convento di S. Francesco i laboratori di restauro, il gabinetto fotografico e la falegnameria. Al secondo e al terzo piano prevede rispettivamente la scuola e il laboratori scientifici. Organizza invece il terzo piano per ospitare il “cervello” dell’Istituto ovvero la direzione, l’archivio, la biblioteca e la sala d’esposizione, che doveva servire anche per testare le esperienze espositive. Il sistema di illuminazione, riscaldamento, refrigerazione e ventilazione, costituivano una novità assoluta nel settore. In the layout designed by architect Radiconcini, the restoration laboratories, photographic laboratory and carpentry workshop were located on the ground floor of the ex-Convent of St Francis. The second and third floors were occupied respectively by the training school and the scientific laboratories. The third floor was given over to the heart of the Institute – in other words, the management offices, archives, library and display area, which would also serve as a trial space for real exhibitions. The systems for illumination, heating, cooling and ventilation were a completely new feature at that time. PROGETTO COPERTURA DEL SITO HITTITA DI KARATEPÈ IN TURCHIA 1954-1955 ASSISI 1942-1997 Owing to the war, in 1943 the ICR suspended activities in order to protect the works of art under restoration and the scientific instruments. Paolo e Laura Mora al lavoro sui frammenti della Cappella Mazzatosta/ Paolo e Laura Mora working over the frangments of Mazzatosta Chapel COPERTURA DELLA VILLA ROMANA DEL CASALE A PIAZZA ARMERINA 1959 1963 1964 1965 1966 A partire da quest’anno il numero delle allieve ammesse supera quello degli uomini e con queste percentuali prosegue l’accesso ai corsi negli anni successivi. Starting from this year, the number of female students exceeded the number of male students, and these percentages continued with the courses in the following years. 1967 1968 Agli inizi degli anni ’80 si cominciarono a ristrutturare e utilizzare come seconda sede per l’Istituto anche i vasti locali dell’ ex Carcere minorile di San Michele a Ripa sul Lungotevere. In the early 1980s, work began on restructuring the vast premises of the ex-prison for minors, San Michele a Ripa on Lungotevere, as a second seat for the Institute. 1969 1970 1971 1972 1973 LA SCUOLA TRAINING SCHOOL DIPINTI DI CARAVAGGIO DELLA CAPPELLA CONTARELLI DI SAN LUIGI DEI FRANCESI 1966 1974 1975 1976 1977 1978 1979 1980 1981 MAESTÀ DI DUCCIO 1953 STATUA DI BRONZO DELLO ZEUS DI UGENTO 1962-1969 Viene modificato il rango dell’istituto da Istituto Centrale per il Restauro (ICR) a Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR). The title of the Institute was changed from the Istituto Centrale del Restauro (ICR) to the Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR). The publication of the ICR Bulletin began again in 2000 after a period of interruption, as a new series edited by Michele Cordaro, one of Brandi’s ex-students. UMBERTO BALDINI 1982 1983 1984 1985 1986 MICHELE D’ELIA 1987 1988 1989 EVELINA BOREA 1990 1991 1992 1993 MICHELE CORDARO 1994 1995 1996 1997 1998 Viene varato un nuovo regolamento della scuola: i corsi assumono durata quadriennale e requisito indispensabile per l’accesso diviene il possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore. The school now has new regulations – the courses last for four years and a compulsory requisite for access is a secondary high school diploma. LABORATORI LABORATORIES 2000 2001 2002 LA SALA ESPOSIZIONI DISPLAY AREA GISELLA CAPPONI CATERINA BON VALSASSINA ALMAMARIA TANTILLO MIGNOSI 1999 Le due sedi sono unificate nei locali dell’ ex Carcere minorile di San Michele a Ripa sul Lungotevere The two seats were unified in the premises of the ex-prison for minors, San Michele a Ripa on Lungotevere. 2003 2004 2005 2006 LA DIREZIONE GENERAL MANAGEMENT 2007 2008 2009 2010 2011 2012 LA BIBLIOTECA LIBRARY DOMUS AUREA 1969: STUDI 1985-86: RESTAURO 2004-2012: RESTAURO CARTA DEL RISCHIO 1976 1990-2012 ANNUNCIAZIONE DI SIRACUSA 1953 La pubblicazione del Bollettino dell’Istituto, dopo un periodo di interruzione, viene ripresa nella veste editoriale dalla Nuova serie nel 2000 sotto la direzione di Michele Cordaro, allievo diretto di Brandi. GIOVANNI URBANI VILLA DI LIVIA 1951 RESURREZIONE DI LAZZARO 1951: PRIMO RESTAURO Viene attivata la Commissione NorMaL con il compito di individuare metodologie di studio unificate, producendo un elevato numero di “Raccomandazioni” fra le quali quella sulla conservazione dei materiali lapidei. The NorMaL Commission was convened with the task of selecting methodologies of unified study, producing a large number of recommendations on the conservation of stone materials. The “restoration charter” was issued as a ministerial circular with the aim of establishing uniform criteria in the field of restoration and conservation of the artistic heritage. Cesare Brandi’s work Teoria del restauro was published on the initiative of a group of students who collected the material produced during his lectures. The main concepts expressed are those in which restoration methodology is the moment of recognising a work of art in its physical consistency and its dual aesthetic and historical polarity, in view of transmitting it to the future. Only the material of an artwork is restored, and any integration should be recognisable from close quarters. 1953 Urbani a sinistra brinda con Brandi sulla destra/ Urbani and Brandi LA SEDE ATTUALE CURRENT HEADQUARTERS CESARE BRANDI 1938 01_Nascita_ICR.indd 1 T La divulgazione dei risultati scientifici e critici conseguiti dall’ICR avvenne tramite il Bollettino dell’ICR fondato da Cesare Brandi nel 1950. La pubblicazione del Bollettino, dopo un periodo di interruzione, è stata ripresa nel 2000 da Michele Cordaro, allievo di Brandi e direttore dell’ICR. Il testo fondamentale che illustra in un discorso organico il concetto brandiano di restauro è la Teoria del restauro, edita soltanto nel 1963. Il testo, di profonda innovazione critico-concettuale sviluppa il criterio brandiano del restauro come «momento metodologico del riconoscimento dell’opera d’arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica, in vista della trasmissione al futuro». Nel 1972 esce la Carta del restauro che rispecchia l’operato dell’Istituto ed emessa con circolare ministeriale nell’intento di pervenire a criteri uniformi nel campo del restauro e della conservazione del patrimonio artistico. Nel 2008 l’ICR è diventato Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR). CESARE BRANDI I DIRETTORI DIRECTORS L’ATTIVITÀ ACTIVITIES corsi assunsero per la prima volta durata quadriennale. L’ICR intraprese la sua attività inaugurando nel 1942 l’esposizione al pubblico di dipinti restaurati. Risale all’agosto del 1942 anche l’inizio del cantiere nella Basilica di S. Francesco ad Assisi, dove l’ICR continuerà ad operare per decenni nelle due basiliche. Gli interventi ripresero nel 1944 con il restauro degli affreschi di Lorenzo da Viterbo nella Cappella Mazzatosta in S. Maria della Verità a Viterbo. Gli esordi dell’ICR sono contrassegnati, nell’immediato dopo-guerra e per tutto il corso degli anni ’50, dal restauro delle grandi tele siciliane di Caravaggio.Fra gli interventi di maggiore risonanza, inoltre, il restauro dell’Annunciazione di Siracusa di Antonello da Messina e a partire dal 1953 la grande ancona lignea della Maestà di Duccio del duomo di Siena. A partire dal 1948 Brandi iniziò numerose missioni all’estero per conto dell’UNESCO. Ebbe così avvio per l’ICR una ricca attività di consulenza e di interventi nel mondo che lo caratterizza ancora oggi. LA PRIMA SEDE THE FIRST HEAD QUARTER La creazione dell’Istituto viene concepita durante il Convegno dei Soprintendenti all’Antichità e all’Arte The idea for setting up the Institute arose during the Antiquities and Fine Arts Superintendents’ Conference. LA SCUOLA TRAINING SCHOOL teca. Architetto dell’allestimento fu Silvio Radiconcini. Anche la scuola dell’Istituto Centrale del Restauro fu istituita all’atto della fondazione e rappresentò una dirompente novità nel panorama della formazione del restauratore in Italia e all’estero, fino a quel momento condotta secondo la pratica artigianale della bottega. L’innovazione nasceva dalla volontà di fornire una formazione che fosse allo stesso tempo umanistica e scientifica, secondo la visione multidisciplinare dell’approccio al restauro. La legge di istituzione sanciva l’attivazione di un corso triennale con il rilascio di un diploma finale che abilitava all’esercizio della professione di restauratore. Il Regolamento recante l’applicazione della legge venne emanato soltanto nel periodo post-bellico (1955) ma nulla cambiò nella gestione della scuola ormai da tempo avviata. Nel 1997, in funzione di mutate esigenze formative venne varato un nuovo Regolamento, che solo un decennio dopo condurrà la scuola all’attuale livello universitario. I THE BIRTH OF THE ISTITUTO CENTRALE DEL RESTAURO ANNUNCIAZIONE DI NANCY 1968-1969 2009-2010 BRONZI DI RIACE 1986: CHECKUP 1992-1995: RESTAURO 2009-12: MANUTENZIONE CAPPELLA DEGLI SCROVEGNI MARCO AURELIO 1978-79: PRIME INDAGINI 1981 – 1990 RESTAURO 1985-2000: INTERVENTO SULL’AR- 1997: COPIA CHITETTURA 2000-2001: RESTAURO PISA 1990-2000: STABILIZAZZIONE E STUDI 2000: CANTIERE PILOTA 2003-10: RESTAURO PAESTUM 1988 1994-2003: PRIMO INTERVENTO 2004-2011: STUDIO E MANUTENZIONE PROGRAMMATA CASTELLEONE DI SUASA 1989-2000 ASSISI 1997-2002 MOSAICI DI CASIGNANA 2001-2012 RESTAURARE SOTT’ACQUA 2005-OGGI RESURREZIONE DI LAZZARO 2011-2012: SECONDO RESTAURO 08/03/2013 16:37:54