Che cosa è e a cosa serve
un GIS?
Dare una definizione di GIS non è immediato. Può essere utile analizzare
l’acronimo GIS per capire di cosa stiamo parlando: italianizzando la sigla,
otteniamo SIG, da cui:



Sistema (insieme di parti che interagiscono tra
loro): complesso di strumenti e risorse, non
solo informatici ma anche umani.
Informativo (produce informazioni, dati):
ovvero che, a partire da dati grezzi, è in grado
di fornire un’informazione.
Geografico (fa riferimento al territorio):
ovvero relativo a fenomeni, entità, oggetti
localizzati sulla superficie terrestre.
In realtà un Sistema Informativo Geografico può essere considerato sotto
molti aspetti e, di conseguenza, si possono dare di esso diverse definizioni.
Esistono essenzialmente tre modi diversi di considerare un GIS:

Dal punto di vista strumentale.

Dal punto di vista dell’archiviazione dati.

Dal punto di vista organizzativo.
Il punto di vista strumentale considera il GIS come un “utensile
elettronico” nelle mani del cartografo:

“Un sistema per catturare, archiviare,
controllare,
manipolare,
analizzare
e
rappresentare dati che sono spazialmente
riferiti alla Terra”
(Dipartimento dell’Ambiente)
Il punto di vista dell’archiviazione dati vede il GIS come banca in cui sono
immagazzinate le informazioni relative a fenomeni ed entità geografiche:

“Qualunque insieme di procedure manuali o
computerizzate usate per archiviare o
manipolare dati riferiti geograficamente”
(Aronoff, 1989)
Il punto di vista organizzativo può essere probabilmente considerato come il più
completo, che abbraccia anche i precedenti due. Infatti in questo caso, non si
considera solamente lo strumento o il sistema di archiviazione, ma anche tutto il
contorno fatto di apparecchi informatici, metodologie e personale esperto addetto
al suo funzionamento.

Un insieme complesso di componenti
(hardware, software, umane) per acquisire,
processare, analizzare, immagazzinare e
restituire in forma grafica dati riferiti ad un
territorio.
E’ opportuno soffermarsi brevemente su due concetti che in generale
costituiscono le basi di un GIS: il dato e l’informazione.

Un dato è una semplice
registrazione (grezza) di fatti,
oggetti o fenomeni che sono alla
base di ogni ricerca.

Un’informazione è
definibile
come un insieme di dati collegati
tra loro con lo scopo di fornire
nozioni adeguate a raggiungere un
determinato obiettivo.
Georeferenziazione
Informazioni
che hanno un riferimento nello spazio
(si posizionano nello spazio secondo un sistema di
riferimento)
GEOREFERENZIAZIONE
processo attraverso il quale un oggetto viene
posizionato su una carta secondo un sistema di
coordinate
Componenti di un GIS
Persone
Software
Dati
GIS
Procedure
Hardware
Hardware
Costituisce l’unità centrale (Personal
Computer) e permette di acquisire e restituire
dati di tipo grafico.
Software
E’ il motore di un sistema informativo, in
quanto garantisce gran parte della funzionalità
e permette di realizzare procedure specifiche
per diversi campi applicativi
Procedure applicative
Vengono sviluppate all’interno del software
GIS o all’esterno, usufruendo di apposite
funzioni, attraverso l’uso di linguaggi di
programmazione, per l’acquisizione dei dati e
la relativa restituzione, per la gestione e
l’aggiornamento degli archivi
Banca dati

Indica un archivio di dati, riguardanti uno
stesso argomento o più argomenti correlati tra
loro, strutturato in modo tale da consentire la
gestione dei dati stessi (il loro inserimento, la
ricerca, la cancellazione ed il loro
aggiornamento) da parte di applicazioni
software.
Componente umana
E’ costituita dai componenti dell’organico
tecnico per la gestione del sistema, dagli
utilizzatori diretti, dagli utenti indiretti, dai
decisori.
Il dato geografico

La natura del dato geografico è duplice: esso è
caratterizzato da una parte spaziale che mostra
la sua localizzazione nello spazio (geometria) e
i rapporti con gli altri dati geografici
(topologia) e da una parte non spaziale che
elenca le altre proprietà del dato (attributi).

La parte spaziale (componente grafica) del
dato è rappresentata comunemente da elementi
grafici disposti nello spazio. Possono essere
linee, punti, poligoni (struttura vettoriale),
celle quadrate adiacenti le une alle altre
(struttura raster).
Struttura Vettoriale

La struttura vettoriale individua gli elementi del territorio
rappresentandoli fisicamente come:
- punti (pozzi, pali, alberi)
- linee (curve di livello, fiumi, strade)
- poligoni (laghi, edifici, città)
I dati vettoriali sono dati geometrici memorizzati attraverso le
coordinate x, y dei punti e linee che li compongono.
La struttura vettoriale è funzionale alla descrizione di elementi
conclusi (con propria dimensione e spazio geografico), ma
meno pratico per descrivere informazioni che variano
continuamente come la morfologia del suolo o i costi di
accessibilità di un ospedale.
Esempio di immagine vettoriale
Struttura raster



La struttura raster organizza i dati in una matrice di
celle (quadrate, esagonali o triangolari) rappresentanti
ciascuna uno specifico valore
I valori associati ad ogni cella possono esprimere sia
informazioni di tipo grafico (colore, tono di grigio,
ecc), sia di tipo descrittivo (temperatura, pendenza,
ecc).
La struttura raster è utile per rappresentare elementi
continui.
Confronto immagini vettoriali e raster
Esempio immagine raster

La parte non spaziale (componente tematica) è
immagazzinata in tabelle costituite da colonne
e righe.
Un GIS è in grado di gestire in modo perfettamente integrato
dati di tipo raster, vettoriali (elementi grafici) che
alfanumerici (tabelle di dati).
Il GIS realizza le mappe mediante sovrapposizione di diversi layers
tematici memorizzati i quali vengono messi in relazione tra loro.
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Che cosa è ea cosa serve un GIS