LAURA PEPE MASSIMO VILARDO VIDEO LEGO DISCO CORSO DI LINGUA LATINA 1 Premessa Con Video, lego, disco ci siamo proposti di realizzare un obiettivo ambizioso: rendere agli studenti facile, piacevole e stimolante l’apprendimento della lingua e, più in generale, della cultura latina. Ognuna delle 35 unità che complessivamente compongono i due volumi del corso, infatti, si apre con dei dialogi, rappresentati sotto forma di vignette, che trattano la vita di Giulio Cesare, dalla sua infanzia alla sua morte, e che hanno come protagonisti ricorrenti sia personaggi della familia di Cesare (la madre Aurelia; gli schiavi Sosia e Rufa; le sorelle; la figlia; le diverse mogli) sia le personalità importanti con cui egli dovette confrontarsi (Cicerone, Catone, Catullo, Pompeo, Bruto, Cleopatra, per citare solo i più importanti). Questi dialogi sono stati ricostruiti con la massima precisione storica – attingono infatti a tutte le fonti disponibili della vita di Cesare – e riproducono inoltre le strutture sintattiche e lessicali effettivamente utilizzate dagli autori del tempo. Ogni dialogo, costruito sul tema grammaticale che dà il titolo all’unità, è reso più facilmente comprensibile dalla grafica delle vignette e dalle voci di attori professionisti, che si possono ascoltare tramite il supporto multimediale allegato. Infine, la palaestra che segue ogni dialogus contiene una serie di esercizi grazie ai quali lo studente verrà guidato non solo a capire e tradurre il testo, ma anche a individuare le regole grammaticali che gli danno forma. Tali regole possono essere ancora una volta meditate e apprese con maggiore consapevolezza nella seconda parte di ogni unità. Qui, infatti, il metodo seguito ritorna tradizionale: ogni regola è esemplificata nelle normali batterie di esercizi presenti nelle grammatiche latine, e comunque ripartiti in una grande varietà di tipologie. Le due parti – quella basata su un apprendimento “naturale” del latino e quella più tradizionale –, benché possano essere trattate come del tutto indipendenti l’una rispetto all’altra, sono in realtà tra loro legate da una fitta serie di riferimenti incrociati: nei dialogi sono infatti costanti i rimandi a brani di versione presenti nella parte tradizionale, utili come approfondimenti delle diverse tematiche trattate. Ogni pagina di dialogo, inoltre, contiene una panoramica sul contesto storico della sua ambientazione, e ospita poi al suo interno approfondimenti che traggono spunto da un tema o da un termine presenti nelle vignette. Tali approfondimenti possono trattare uno specifico argomento culturale (“storia e cultura”) oppure tracciare la storia e l’evoluzione del significato di una parola, dalle sue origini alla sua sopravvivenza e al suo valore in italiano e nelle altre lingue romanze contemporanee (“parole in cammino”). Completa l’opera un volume di grammatica, che sarà utile soprattutto come manuale di riferimento e di consultazione. Gli autori Completano il volume 4 tipologie di strumenti multimediali (accessibili sul sito www.libropiuweb.it). • audio et video: animazioni in Flash dei dialoghi a fumetti con audio recitato da attori e traduzione attivabili e disattivabili a comando • repetita: ripasso della teoria (lezioni di morfologia interattive e flashcards per il ripasso della sintassi) • exercitia: esercizi autocorrettivi • verba manent: flashcards per la memorizzazione del lessico Le animazioni dei dialoghi e le flashcards di lessico sono disponibili per l’insegnante anche su cd-rom per uso LIM off line. Indice Ripasso di analisi logica e del periodo Il latino: nozioni preliminari Analisi logica Elementi base della frase I complementi Esercizi 1 1 1 3 Analisi del periodo La subordinazione La coordinazione Esercizi 4 4 5 6 Parte 1 - Dialogi Unità 1 Le parti del discorso La funzione logica Casi, declinazioni e generi del latino L’alfabeto latino e la pronuncia La divisione in sillabe e la quantità sillabica Le regole dell’accento Esercizi Parte 2 - Grammatica La prima declinazione i - dialogus primus 12 Aureliae familia parole in cammino Mamma, mater, domina, 12 Palaestra 14 Il presente indicativo di sum ii - dialogus secundus 16 De gemmis storia & cultura I gioielli a Roma, 16 Palaestra 1a. La prima declinazione 1b. Esercizi 24 24 2a. Particolarità della prima declinazione 2b. Esercizi 25 26 3a. Indicativo, imperativo e infinito presente di sum; dativo di possesso; complemento di stato in luogo 27 operatività 18 Per tradurre il dativo di possesso, 27 3b. Esercizi 28 il punto sulla grammatica Il presente indicativo attivo iii - dialogus tertius 20 De puellis, ancillis et... hyaena storia & cultura Nomi di schiavi, di uomini, di donne, 20 Unità 2 22 Usi dell’ablativo iv - dialogus quartus 36 De cena Palaestra 38 Il presente indicativo passivo v - dialogus quintus 40 De dominis, ancillis, catellis et gallinis parole in cammino I... discendenti degli schiavi romani, 40 3 Palaestra 42 La seconda declinazione vi - dialogus sextus 54 De Caio et paedagogo storia & cultura La Gallia, 54 Palaestra 56 Gli aggettivi della prima classe vii - dialogus septimus 60 Ancillarum dialogus de paedagogo il punto sulla grammatica Gli aggettivi e il loro uso, 63 Gli aggettivi pronominali viii - dialogus octavus 64 De Athenis et Roma storia & cultura Grecia e Roma a confronto, 64 Palaestra IV La ricerca delle parole sul vocabolario, 34 44 45 2a. Complementi di luogo 2b. Esercizi 45 46 3a.Indicativo e infinito presente delle coniugazioni passive; complementi di agente e di causa efficiente 3b. Esercizi 48 49 operatività Impariamo a tradurre, 52 1a. La seconda declinazione 1b. Esercizi 68 69 2a. Particolarità della seconda declinazione 2b. Esercizi 71 72 il punto sulla grammatica I complementi di luogo con i nomi della seconda declinazione, 72 3a. Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali 66 74 Gli aggettivi e il vocabolario, 74 3b. Esercizi 62 30 32 1a. Usi dell’ablativo semplice; cum e ablativo 1b. Esercizi operatività parole in cammino Barbarus, 60 Palaestra L’apposizione, 29 4a. Indicativo, imperativo e infinito presente delle coniugazioni attive 4b. Esercizi operatività Palaestra storia & cultura I Romani a tavola, 36 Unità 8 8 9 9 10 10 11 il punto sulla grammatica 76 Il complemento di qualità, 77 Indice Lessico 1 Le parole della scuola 81 Parte 1 - Dialogi Unità 4 L’imperfetto indicativo attivo ix - dialogus nonus Parte 2 - Grammatica 82 Facetiae parole in cammino Dal malocchio al fascino, 82 il punto sulla grammatica Palaestra 84 L’imperfetto indicativo passivo x - dialogus decimus 86 De ovis et pusillis storia & cultura Dall’infantia alla senecta, 86 Palaestra 1a.Imperfetto indicativo di sum e delle coniugazioni attive 1b. Esercizi 88 di argomento, 93 90 91 Il complemento 2a. Imperfetto indicativo delle coniugazioni passive 2b. Esercizi 94 95 il punto sulla grammatica Il complemento di materia, 97 operatività Per una traduzione “fluente”, 97 3a. Complementi di tempo e proposizioni temporali 98 I diversi valori della preposizione per, 99 operatività I diversi valori di cum, ubi e ut, 99 operatività 3b. Esercizi Unità 5 Riepilogo 1 103 La terza declinazione xi - dialogus undecimus 106 114 Regole generali per risalire al nominativo dei sostantivi della terza declinazione, 116 De piratis Palaestra 108 La terza declinazione xii - dialogus duodecimus 110 1b. Esercizi 116 2a. Particolarità della terza declinazione 2b. Esercizi 121 122 il punto sulla grammatica latine, 124 Ad Marii aedes il punto sulla grammatica parole in cammino I baci latini, 110 6 1a. La terza declinazione operatività parole in cammino Dal calculus ai calcoli, 106 Unità 99 Palaestra 112 Il futuro indicativo attivo xiii - dialogus tertius decimus 128 De cursu honorum storia & cultura Politici in carriera, 128 130 Il futuro indicativo passivo xiv - dialogus quartus decimus 132 La proposizione causale, 125 1a. Futuro indicativo di sum e delle coniugazioni attive 1b. Esercizi operatività Palaestra Le principali preposizioni 136 137 Schema essenziale: i pronomi personali, 138 Il periodo ipotetico di I tipo, 138 il punto sulla grammatica 2a. Futuro indicativo delle coniugazioni passive 141 2b. Esercizi 142 De Saturnalibus storia & cultura I Saturnalia, 132 Unità 7 Palaestra 134 Gli aggettivi della seconda classe xv - dialogus quintus decimus 146 1a. Gli aggettivi della II classe operatività De mensibus 154 Gli aggettivi e il vocabolario, 154 1b. Esercizi 155 2a. Participio presente 2b. Esercizi 160 161 storia & cultura Il calendario romano, 146 Palaestra 148 Il participio presente xvi - dialogus sextus decimus 150 De fato storia & cultura Le Parche, dee del destino, 150 Palaestra 152 Lessico 2 Le parole della famiglia 167 operatività Il participio in funzione verbale: traduzione implicita e traduzione esplicita, 162 il punto sulla grammatica Un costrutto particolare: l’ablativo assoluto con participio presente, 163 operatività Ablativi assoluti senza verbo, 164 V Indice Parte 1 - Dialogi Unità 8 La quarta declinazione xvii - dialogus septimus decimus Parte 2 - Grammatica 168 Senatusconsultum de muribus storia & cultura Carthago delenda est!, 168 Palaestra 170 La quinta declinazione xviii - dialogus duodevicesimus 172 De Scauri funere 1a. La quarta declinazione 1b. Esercizi 176 177 il punto sulla grammatica I complementi di luogo con domus, 178 operatività Alcune espressioni ricorrenti con i nomi della IV declinazione, 178 2a. La quinta declinazione 2b. Esercizi 180 181 Il significato di res, 182 Res e gli aggettivi neutri, 182 il punto sulla grammatica Sostantivi composti, sostantivi e aggettivi indeclinabili, 184 operatività parole in cammino La “persona”, 172 operatività Palaestra 174 Riepilogo 2 187 I numerali e il calendario I numerali Numerali cardinali Numerali ordinali operatività Unità 9 190 190 190 Prospetto riassuntivo 191 Il calendario Esercizi 192 193 194 1a. Il perfetto indicativo di sum e delle coniugazioni attive 1b. Esercizi 202 204 2a. Il perfetto indicativo delle coniugazioni passive 208 I numeri romani, 191 Il perfetto indicativo attivo xix - dialogus undevicesimus De Mithridate parole in cammino La “curia”, 194 Palaestra 196 Il perfetto indicativo passivo xx - dialogus vicesimus 198 De Mario et Sulla il punto sulla grammatica 2b. Esercizi storia & cultura Optimates e populares, 198 Unità 10 Palaestra 200 Il piuccheperfetto indicativo xxi - dialogus unus et vicesimus 214 De Marii exilio storia & cultura La perduellio, 214 216 Il futuro II xxii - dialogus alter et vicesimus 218 Palaestra 220 Il participio perfetto xxiii - dialogus vicesimus tertius 232 1a. Il piuccheperfetto e il futuro II indicativo di sum e delle coniugazioni attive 1b. Esercizi 222 223 Il latino e l’anteriorità, 224 2a. Il piuccheperfetto e il futuro II indicativo delle coniugazioni passive 2b. Esercizi 226 227 1a. Il participio perfetto 240 I participi, il rapporto di tempo e la traduzione italiana, 240 operatività De numero regum 1b. Esercizi parole in cammino Una strana parentela: oratori, oracoli e baci, 232 il punto sulla grammatica Palaestra 234 L’ablativo assoluto xxiv - dialogus vicesimus quartus 236 241 Il supino e i suoi usi, 242 2a. L’ablativo assoluto con il participio perfetto 244 Come tradurre l’ablativo assoluto di senso negativo, 245 operatività De Venere et Marte 2b. Esercizi storia & cultura La castità delle Vestali, 236 VI temporali, 211 Ancora sulle proposizioni operatività I tempi verbali nelle subordinate temporali, 229 storia & cultura Incrociare le dita, 218 11 209 il punto sulla grammatica operatività Palaestra De Cinnae iure iurando Unità Participio perfetto e supino, 208 Palaestra 238 Lessico 3 Le parole della politica 249 Forme particolari di ablativo assoluto senza soggetto, 246 operatività 245 Indice Riepilogo 3 251 Parte 1 - Dialogi Unità 12 Il congiuntivo xxv - dialogus vicesimus quintus Parte 2 - Grammatica 254 De Marii septimo consulatu parole in cammino Il segreto degli auspici, 254 operatività Palaestra 256 Le finali e le consecutive xxvi - dialogus vicesimus sextus 258 De ludo equestri storia & cultura Sposarsi, a Roma, 258 Unità 13 1a. Il congiuntivo presente e imperfetto di sum e delle coniugazioni attive e passive 1b. Esercizi Palaestra 260 Il congiuntivo perfetto e piuccheperfetto xxvii - dialogus vicesimus septimus 272 De nuptiarum praeparatione storia & cultura Una toga per ogni occasione, 272 Il congiuntivo esortativo, 264 Accenno al periodo ipotetico, 265 il punto sulla grammatica 2a. Proposizioni subordinate al congiuntivo: finali, completive, consecutive 2b. Esercizi 266 268 operatività Consigli per distinguere e tradurre finali e consecutive, 269 1a. Il congiuntivo perfetto e piuccheperfetto di sum e delle coniugazioni attive e passive 1b. Esercizi il punto sulla grammatica 280 281 Congiuntivo perfetto Palaestra 274 e imperativo negativo, 282 Il cum più congiuntivo xxviii - dialogus duodetricesimus 276 2a. Il cum più congiuntivo 2b. Esercizi De nuptiis 262 263 il punto sulla grammatica Ancora sul periodo ipotetico dell’irrealtà: il congiuntivo piuccheperfetto, 282 operatività 284 285 I diversi valori di cum, 287 parole in cammino Nozze al maschile, nozze al femminile, 276 Unità 14 Palaestra 278 Il comparativo xxix - dialogus undetricesimus 290 De Sullae reditu 1b. Esercizi Palaestra 292 Il superlativo xxx - dialogus tricesimus 294 De Sullae proscriptionibus 300 Il comparativo assoluto, 301 2a. Particolarità di comparativo e di superlativo 303 2b. Esercizi 304 il punto sulla grammatica Palaestra 296 Riepilogo 4 309 I pronomi personali xxxi - dialogus unus et tricesimus 312 De Sulla et Caesare parole in cammino “Mangiare”, 312 Palaestra 314 Le infinitive xxxii - dialogus alter et tricesimus 316 De Sullana clementia il comparativo, 306 L’avverbio e i suoi gradi, 305 Le frasi finali con il punto sulla grammatica Gli avverbi rafforzativi di comparativi e superlativi, 307 1a. I pronomi personali, il determinativo di terza persona is, ea, id, il riflessivo e i possessivi 1b. Esercizi 320 322 2a. Gli infiniti e le infinitive 2b. Esercizi 325 326 Verbi impersonali e frasi soggettive, 327 Consigli per la traduzione delle infinitive, 327 il punto sulla grammatica La costruzione del verbo iubeo, 328 operatività storia & cultura Il vino nell’antichità, 316 Palaestra operatività il punto sulla grammatica parole in cammino Vendere “all’asta” - “Esagerare”, 294 15 298 Particolarità nell’uso latino di comparativo e superlativo, 300 operatività parole in cammino I molti nipoti del senior latino, 290 Unità 1a. I gradi dell’aggettivo e dell’avverbio operatività 318 Lessico 4 Le parole del matrimonio e del divorzio 331 VII Indice Parte 1 - Dialogi Unità 16 I pronomi dimostrativi e determinativi xxxiii - dialogus tricesimus tertius Parte 2 - Grammatica 332 1a. I pronomi dimostrativi e determinativi 340 Differenze tra idem e ipse, 341 il punto sulla grammatica I pronomi neutri, 342 operatività De corona civica storia & cultura La barba e i capelli di Cesare, 332 Palaestra 334 Le concessive xxxiv - dialogus tricesimus quartus 336 1b. Esercizi 342 2a. La frase concessiva 2b. Esercizi 344 345 1a. I pronomi relativi e relativo-indefiniti e le subordinate relative 356 De sumptuosis epulis apud Caesarem parole in cammino Ministri e maestri, 336 Unità 17 Palaestra 338 I pronomi relativi xxxv - dialogus tricesimus quintus 348 De piratarum patientia operatività Differenze tra quicumque e “chiunque”, 357 1b. Esercizi storia & cultura I pirati e la percezione dell’“altro”, 348 Palaestra 350 Le relative improprie xxxvi - dialogus tricesimus sextus 352 357 Usi particolari del pronome relativo: nesso relativo e prolessi del relativo, 359 operatività 2a. Le proposizioni relative improprie 2b. Esercizi 362 363 1a. I pronomi interrogativi e la frase interrogativa diretta 1b. Esercizi 374 375 2a. La frase interrogativa indiretta 2b. Esercizi 378 378 De Rhodiensium Colosso storia & cultura Le sette meraviglie del mondo antico, 352 Unità 18 Palaestra 354 Le interrogative dirette xxxvii - dialogus tricesimus septimus 366 Actio in Verrem parole in cammino Il diritto e la zuppa, 366 Palaestra 368 Le interrogative indirette xxxviii - dialogus duodequadragesimus 370 De Lucinae negata ope il punto sulla grammatica dei verbi quaero e peto, 379 storia & cultura Gli epiteti degli dei romani, 370 Palaestra Unità 19 I pronomi indefiniti xxxix - dialogus undequadragesimus 372 386 De Iuliae et Corneliae funere Le interrogative disgiuntive, 379 3a. Il participio futuro e la perifrastica attiva 3b. Esercizi 382 383 1a. I pronomi e gli aggettivi indefiniti: “qualcuno”, “nessuno” 394 il punto sulla grammatica e negazioni, 395 storia & cultura Elogio dell’ottima moglie (purché morta!), 386 Pronomi indefiniti 1b. Esercizi Palaestra 388 I pronomi indefiniti negativi xl - dialogus quadragesimus 390 De Hispanica quaestura Palaestra 392 Lessico 5 Le parole della morte e del funerale 405 Riepilogo 5 406 Lessico essenziale 410 395 Pronomi neutri seguiti da aggettivo neutro o da sostantivo, 396 il punto sulla grammatica 2a. I pronomi e gli aggettivi indefiniti: “tutto”, “altro”; i correlativi il punto sulla grammatica storia & cultura La terra oltre la terra, 390 VIII il punto sulla grammatica Significato e costruzione 2b. Esercizi 399 I composti di uter, 399 400 Indice web audio et video audio et video audio et video audio et video verba manent verba manent verba manent verba manent repetita repetita repetita repetita exercitia exercitia exercitia Il latino: nozioni preliminari exercitia • Gli elementi costitutivi della parola • Formazione delle parole Unità •Aureliae familia •De gemmis •De puellis, ancillis et... hyaena • Lessico 1 • Lessico 2 • Lessico 3 • Lessico 4 • Lessico 5 • La I declinazione • I declinazione • Presente indicativo di sum • Presente indicativo delle coniugazioni attive • Imperativo presente • Dativo di possesso e complementi in dativo Unità •De cena •De dominis, ancillis, catellis et gallinis • Lessico 6 • Lessico 7 • Lessico 8 • Lessico 9 • Lessico 10 • Il presente indicativo • Complementi di luogo • Presente indicativo delle coniugazioni passive • Complementi di agente e causa efficiente, causa, mezzo, compagnia, modo Unità •De Caio et paedagogo •Ancillarum dialogus de paedagogo •De Athenis et Roma • Lessico 11 • Lessico 12 • Lessico 13 • Lessico 14 • Lessico 15 • Lessico 16 • La II declinazione • Gli aggettivi della I classe • II declinazione: maschili e femminili in -us, neutri in -um • II declinazione: maschili in -er e -ir • Aggettivi della I classe Unità •Facetiae •De ovis et pusillis • Lessico 17 • Lessico 18 • Lessico 19 • Lessico 20 • L’imperfetto indicativo • Imperfetto indicativo di sum e delle coniugazioni attive • Imperfetto indicativo delle coniugazioni passive • Complementi di tempo Unità •De piratis •Ad Marii aedes • Lessico 21 • Lessico 22 • Lessico 23 • La III declinazione • III declinazione: imparisillabi • III declinazione: parisillabi • III declinazione: neutri • Proposizioni subordinate all’indicativo: causali e temporali Unità •De cursu honorum •De saturnalibus • Lessico 24 • Lessico 25 • Il futuro indicativo • Futuro indicativo di sum e delle coniugazioni attive • Futuro indicativo delle coniugazioni passive • Imperativo futuro Unità •De mensibus •De fato • Lessico 26 • Lessico 27 • Lessico 28 • Gli aggettivi della II classe • Aggettivi della II classe Unità •Senatusconsultum de muribus •De Scauri funere • Lessico 29 • Lessico 30 • Lessico 31 • Lessico 32 • La IV declinazione • La V declinazione • IV declinazione • V declinazione Unità •De Mithridate •De Mario et Sulla • Lessico 33 • Lessico 34 • Lessico 35 • Il perfetto indicativo • Perfetto indicativo di sum e delle coniugazioni attive • Perfetto indicativo delle coniugazioni passive • Supino 1 2 3 4 5 6 7 8 9 IX Indice web audio et video audio et video audio et video verba manent verba manent verba manent verba manent repetita repetita repetita repetita exercitia exercitia exercitia exercitia Unità •De Marii exilio •De Cinnae iure iurando • Lessico 36 • Lessico 37 • Lessico 38 • Il piuccheperfetto e il futuro II attivo • Il piuccheperfetto e il futuro II passivo • Piuccheperfetto indicativo delle coniugazioni attive • Futuro II indicativo delle coniugazioni attive • Piuccheperfetto indicativo delle coniugazioni passive • Futuro II indicativo delle coniugazioni passive Unità •De numero regum •De Venere et Marte • Lessico 39 • Lessico 40 • La costruzione della frase latina • Ablativo assoluto Unità •De Marii septimo consulatu •De ludo equestri • Lessico 41 • Lessico 42 • Lessico 43 • Il congiuntivo presente • Il congiuntivo imperfetto • Congiuntivo presente delle coniugazioni attive • Congiuntivo imperfetto delle coniugazioni attive • Congiuntivo presente delle coniugazioni passive • Congiuntivo imperfetto delle coniugazioni passive • Proposizioni finali • Proposizioni completive • Proposizioni consecutive Unità •De nuptiarum praeparatione •De nuptiis • Lessico 44 • Lessico 45 • Lessico 46 • Il congiuntivo perfetto e piuccheperfetto attivo • Il congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivo • Congiuntivo perfetto delle coniugazioni attive • Congiuntivo piuccheperfetto delle coniugazioni attive • Congiuntivo perfetto delle coniugazioni passive • Congiuntivo piuccheperfetto delle coniugazioni passive • Cum più congiuntivo Unità •De Sullae reditu •De Sullae proscriptionibus • Lessico 47 • Lessico 48 • I gradi di comparazione • Comparativo degli aggettivi e degli avverbi • Superlativo degli aggettivi e degli avverbi Unità •De Sulla et Caesare •De Sullana clementia • Lessico 49 • Lessico 50 • Lessico 51 • I pronomi personali, riflessivi, possessivi • L’infinito • Pronomi personali e aggettivi possessivi • Proposizioni infinitive e morfologia dell’infinito Unità •De corona civica •De sumptuosis epulis apud Caesarem • Lessico 52 • Lessico 53 • Lessico 54 • I pronomi dimostrativi e determinativi • Pronomi e aggettivi dimostrativi • Pronomi e aggettivi determinativi • Proposizioni concessive Unità •De piratarum patientia •De Rhodiensium Colosso • Lessico 55 • Lessico 56 • Lessico 57 • I pronomi relativi • Pronomi relativi e proposizioni relative proprie • Proposizioni relative improprie Unità •Actio in Verrem •De Lucinae negata ope • Lessico 58 • Lessico 59 • I pronomi interrogativi • Il participio • Il supino • Pronomi e aggettivi interrogativi • Proposizioni interrogative dirette • Proposizioni interrogative indirette • Participio (presente e perfetto: ripasso; futuro e perifrastica attiva) Unità •De Iuliae et Corneliae funere •De Hispanica quaestura • Lessico 60 • Lessico 61 • Lessico 62 • Lessico 63 • I pronomi indefiniti • Pronomi e aggettivi indefiniti 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 X audio et video PARTE DIALOGUS sextus VI ● ● La seconda declinazione 1 Dialogi Osservazioni Argomenti • Nomi maschili in -us e in -er e nomi neutri (tutti i casi fatta eccezione per dativo sing. e pl. e abl. pl.) • Aggettivi della I classe (nom. sing. m. f. n.) con accenno agli aggettivi sostantivati • Complementi di moto a e da luogo In queste vignette si trovano: - alcuni sostantivi della II declinazione maschili (nom. sing. -us /-er) e neutri (nom. sing. -um); la loro declinazione diverge, al singolare e al plurale, solo al nom., acc., voc. (“casi diretti”). Nel neutro, peraltro, questi casi sono sempre uguali (escono in -um al sing, in -a al pl.) - alcuni aggettivi, sempre concordati in genere, numero e ● caso al nome a cui si riferiscono, e usati o come nomi del predicato (es. tu Galla es, 4 ) o come agg. sostantivati (es. Galli barbari sunt, 5 ); barbarorum instrumenta, 10 ) - due già noti complementi con preposizione: il moto da luogo, con a/ab e abl. (ab Hiberia) ovvero, con i nomi di città, con l’ablativo semplice (Athenis, Bononia, Mediolano); e il moto a luogo, con ad e acc. (ad ludum). audio et video De Caio et paedagogo verba manent repetita STORIA & CULTURA Unità 3 DRAMATIS PERSONAE: Caius Iulius, puer • Sosia, paedagogus • Rufa, ancilla • Lydia, ancilla • coqua exercitia In questo dialogus compare per la prima volta il protagonista della nostra vicenda, il piccolo Gaio Giulio (Cesare); e viene inoltre introdotta la figura del pedagogo, ossia di colui che curava l’educazione – non però l’istruzione, perché questo era compito del magister, “maestro” – dei ragazzi. I pedagoghi erano in genere schiavi, dotati tuttavia di una certa cultura: come Sosia, protagonista di questo e dei dialoghi che seguiranno, il quale, originario di Atene, vanta la sua cultura greca; una cultura in effetti molto raffinata, che egli contrappone a quella, molto meno complessa, di tutti gli altri popoli. n La Gallia na (l’Italia settentrionale, che stava cioè “al di qua delle Alpi”). La prima era detta anche comata per il fatto che i suoi abitanti erano soliti portare comae, “chiome”, particolarmente lunghe; la Gallia Cisalpina, invece, era nota anche come togata perché sin da tempi molto antichi aveva fortemente risentito dell’influenza di Roma, e aveva pertanto adottato lo stile di vita tipico dei Romani (tra cui l’abitudine di indossare la toga, tipica veste Con il termine Gallia i Romani facevano riferimento a un’area geografica molto vasta: essa comprendeva innanzitutto la Gallia Transalpina (ossia quella parte della Gallia che si trovava “al di là delle Alpi”, e che corrispondeva al territorio oggi occupato da Francia, Svizzera, Belgio e Lussemburgo); e inoltre la Cisalpi54 • quinquaginta quattuor • Lessico UNITà 11 Sostantivi I declinazione blanditia, -ae: dolcezza Bononia, -ae: Bologna conserva, -ae: compagna di schiavitù disciplina, -ae: educazione, stile di educazione gallinula, -ae: gallinella Hiberia, -ae: Spagna lingua, -ae mathematica, -ae philosophia, -ae Rufula, -ae: storpiatura di Rufa scientia, -ae: conoscenza Sostantivi II declinazione Maschili conservus, -i: compagno di schiavitù deus, -i dominus, -i: padrone filius, -i 3 verba manent historiographus, -i: storico liberi, -orum (solo pl.): figli ludus, -i: gioco, scuola magister, -stri: maestro mathematicus, -i mundus, -i paedagogus, -i: pedagogo philosophus, -i puer, -i: bambino pullus, -i: pulcino servus, -i: schiavo Neutri aurum, -i: oro (cfr. aureo) bellum, -i: guerra centrum, -i ferrum, -i instrumentum, -i: strumento lignum, -i: legno, bastone Mediolanum, -i: Milano theatrum, -i verbum, -i: parola romana). Diverse tribù galliche erano poi stanziate sul territorio dell’Italia peninsulare: ancora oggi stanno a testimoniarlo i nomi di diverse città tra cui per esempio Bologna, antica Bononia, così chiamata a seguito dell’occupazione dei Galli Boi; o Senigallia, antica Sena Gallica, che era capitale dei Galli Sénoni. Nell’Europa continentale, poi, popolazioni gallico-celtiche erano stanziate anche al di là dei Pirenei, nel territorio dell’odierna Sostantivi III declinazione caput: “capo”, nell’espressione tipica caput mundi ( 3 ) Aggettivi I classe barbarus, -a, -um Gallus, -a, -um: Gallo (della Gallia) Graeculus, -a, -um (spregiativo di Graecus): grecuzzo Graecus, -a, -um: greco infandus, -a, -um: orribile litteratus, -a, -um: colto Verbi castigo, -as, -āre continĕo, -es, -ēre: trattengo corrĭgo, -is, -ĕre: correggo delīro, -as, -āre: sono pazzo institŭo, -is, -ĕre: educo tego, -is, -ĕre: copro, proteggo vado, -is, -ĕre Parti invariabili at: ma (congiunzione) hic: qui (avv. di luogo) ideo: perciò (avverbio) ita: così (avverbio) nonne: forse che…? (presuppone risposta affermativa) num: forse che…? (presuppone risposta negativa) recte: correttamente, bene (avverbio) si: se (congiunzione) tantum: soltanto (avverbio) ubique: ovunque (avv. di luogo) unde: da dove (avverbio) Spagna, patria dei Celtiberi (per questo ancora oggi chiamiamo “iberica” la penisola spagnola), e in quello dell’attuale Portogallo, abitato dai Lusitani; oltre la Manica, i Galli vivevano anche in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda. A seguito di alcune spedizioni, i Galli si erano spinti a oriente, verso il territorio asiatico, ed erano giunti a occupare una regione attualmente compresa nella Turchia (detta Galazia da Galati, nome greco dei Galli). • quinquaginta quinque • 55 PARTE DIALOGUS sextus VI ● ● 1 Palaestra 1 Dopo aver letto con attenzione il testo delle vignette, completa la traduzione delle frasi. 1. Ecce Sosia, Cai Iuli paedagogus. 2. Athenae centrum Graeciae sunt. 3. Roma caput mundi est. 4. Athenae centrum Graeciae et mundi sunt. 5. Athenae sunt mundi cauda. 6. Sosia conservus tuus est, Rufa. 7. Rufa Sosiae conserva est. 8. Graecorum scientia ubique cognoscitur. 9. Num Galli nesciunt ferrum? 10. Galli servorum scientiam sciunt. 11. Sosia magister non est, at paedagogus. 12. Paedagogi domini liberos ad ludum ducunt. 13. Paedagogi domini liberos corrigunt. 14. Ligno et ferula pueros castigo. 15. Lignum barbarorum instrumentum est. 16. Lignum et ferula barbarorum instrumenta sunt. 17. Sosia ligno pueros instituit. 18. Sosia non blanditiis verborum pueros instituit. 19. A Sosia pueri ligno instituuntur. 20. Rufa gallinula est: nam pullos tegit. 2 Ecco Sosia, pedagogo di Gaio Giulio. Atene è ……………… della Grecia. Roma è capitale ………………………… Atene è ………………………………… Atene è ……………… del mondo. Rufa, ………………………………… Rufa è ………………………………… …………… è conosciuta ovunque. Forse che i Galli……………………? I Galli conoscono l’arte …………… Sosia non è un ……………………… …………….. portano …………… i figli …………… I pedagoghi correggono ………… …………… i bambini ……………… Il bastone è strumento …………… Il bastone e la sferza sono ………………… Sosia educa ………………………… Sosia non educa ………… con …………… I fanciulli sono educati…………… Rufa è …………………: infatti ……………… Completa le frasi con l’aggettivo opportuno, utilizzando come riferimento il testo delle vignette. 1. Sosia Athenis venit: ergo ……………… est. • 2. Sosiae conserva, Rufa, ……………… est. • 3. Dicit coqua: “Sosia conservus ……………… est, Rufa, at ………………” • 4. Dicit Sosia: “Conserva ……………… est barbara Galla!” • 5. Respondet Rufa: “Tu, Sosia, servus ……………… es, ideo ………………” • 6. ……………… scientia ubique cognoscitur. • 7. Galli ……………… scientiam cognoscunt. • 8. Sosia ligno pueros instituit: ergo ……………… est. 3 Osserva, nelle frasi che seguono, i sostantivi sottolineati, e definisci: a. la loro funzione (complemento, nome del predicato); b. il caso latino con cui la funzione è espressa; c. il numero (sulla base delle informazioni che ricavi dal contesto e delle analogie tra le varie forme). frase funzione caso numero 1. Liberos educo. 2. Domini liberos educo. 3. Magister sum. 4. Paedagogus sum. 5. Ligno corrigo. 6. Deliras, paedagoge. c. oggetto accusativo genitivo plurale singolare c. mezzo singolare nome predicato singolare 7. Verborum blanditiis instituo. 8. Athenae centrum mundi sunt 9. Athenae centrum mundi sunt 10. Mediolano venio. singolare 11. Graecorum scientia cognoscitur. 12. Galli ferrum sciunt. 13. Galli ferrum sciunt. 14. Ad ludum pueri ducuntur 15. Gallinae pullos tegunt. 56 • quinquaginta sex • plurale La seconda declinazione 4 Traduci sul quaderno queste brevi frasi e osserva poi i termini in esse sottolineati, che sono tutti in caso nominativo. Specifica se si tratta di: a. soggetti o nomi del predicato; b. singolari o plurali; c. maschili o neutri (per numero e genere aiutati con il lessico fornito all’inizio del dialogus). frase funzione numero genere 1. Caius Iulius venit. 2. Athenae mundi centrum sunt. 3. Tu servus es. 4. Galli barbari sunt. 5. Galli barbari sunt. 6. Paedagogus sum. soggetto singolare maschile 7. Magister non sum. 8. Magistri docent. 9. Paedagogi non docent. 10. Lignum barbarorum instrumentum est. 11. Lignum barbarorum instrumentum est. 12. Lignum et ferula barbarorum instrumenta sunt. Ora, ordina i termini nella griglia sottostante a seconda che si tratti di maschili singolari o plurali, di neutri singolari o plurali, e individua le terminazioni specifiche di ciascun caso (il nominativo singolare maschile presenta due uscite possibili). caso, genere, numero termini individuati terminazione nom. masch. sing. Caius Iulius, ……………, ……………, magister Galli, …………, …………, ………… …………, …………, ………… ………… -…… // -er -…… -…… -…… nom. masch. pl. nom. neutro sing. (=acc./voc. neutro sing.) nom. neutro pl. (=acc./voc. neutro pl.) 5 Analizza nelle vignette la funzione logica dei termini, e indica poi, trascrivendoli nello schema sottostante e distinguendo tra singolare e plurale: a. i complementi di specificazione, che il latino esprime con il genitivo; b. i complementi oggetto e i complementi con preposizione (ad, per esempio), che il latino esprime con l’accusativo; c. i complementi (mezzo, luogo) che il latino esprime con l’ablativo; d. i vocativi. singolare genitivo accusativo ablativo plurale 1 Cai Iuli 5 (2 volte) ………… 2 …………, ………… 7 ………… 3 ………… 10 …………, ………… 8 ………… 3 linguam 6 …………, …………, ………… 5 ………… 8 ………… 6 ………, ………, ………, ……… 9 (2 volte) ………… 7 ………, ………,………, ………, ……… 11 ………… 8 ad ………… 12 ………… 4 ………, ………, ab ………… 1 (2 volte) ………… 9 ………, ………… 2 ………… 10 (2 volte) ………… 10 ………… • quinquaginta septem • 57 UNITà 3 PARTE DIALOGUS sextus VI ● ● 1 Palaestra singolare vocativo plurale 1 ……… 2 ……… 3 ………, ……… 8 ……… 9 ………, ………, ……… 10 ……… 11 ………, ……… 12 ……… Ora, eliminando i termini appartenenti alla prima declinazione con tema in -a, trascrivi di seguito nella griglia i termini rimanenti, appartenenti alla seconda declinazione, individuando poi le desinenze specifiche di ciascun caso e di ciascun numero. genitivi sing. Cai Iuli, ……… (2 volte), ……… genitivi pl. ……… (2 volte), ………, ………, ……… accusativi sing. ………, ………, ………, ………, ……… accusativi pl. ………, ………, ……… (2 volte), ……… ablativi sing. ………, ……… (3 volte) desinenza genitivo sing. (comune a maschile e neutro) desinenza genitivi pl. (comune a maschile e neutro) desinenza accusativo sing. (comune a maschile e neutro) desinenza accusativo pl. (solo maschile) desinenza ablativo sing. (comune a maschile e neutro) -i -…… -…… -…… -…… Attenzione: un discorso a parte merita il vocativo singolare della II declinazione; esso, nei maschili in -us, esce di regola in -e, ma talvolta anche in -i: nella 11 , per esempio, si incontra fili mi. Nel neutro, invece, il vocativo è sempre uguale al nominativo: bellum, “guerra”, voc. bellum, “o guerra”. 6 Sulla base degli schemi ottenuti negli esercizi 4 e 5, trascrivi le terminazioni di ciascun caso finora incontrato della II declinazione. singolare plurale maschile: -i neutro: - accusativo X maschile: - neutro: - ablativo X nominativo maschile: -us/-er neutro: -um genitivo dativo X 7 Sulla base delle desinenze individuate nei due esercizi precedenti, trascrivi nella griglia questi sostantivi della II declinazione nei casi richiesti, fornendo anche la traduzione. sostantivo significato caso traduzione caso traduzione deus, -i ludus, -i puer, -i bellum, -i verbum, -i dominus, -i “dio” gen. s.: dei gen. pl.: abl. s.: acc. s.: gen. pl.: acc. pl.: “del dio” acc. pl.: deos acc. s.: gen. pl.: nom. pl.: gen. s.: nom. pl.: “gli dei” (ogg.) 58 • duodesexaginta • La seconda declinazione sostantivo significato pullus, -i theatrum, -i filius, -i servus, -i mundus, -i 8 caso gen. pl.: gen. s.: acc. s.: nom. pl.: gen. s.: traduzione caso traduzione abl. s.: acc. s.: acc. pl.: abl. s.: acc. s.: Completa le desinenze dei sostantivi. 1. Athenae mund…… centrum sunt. • 2. Paedagogus domini liber…… corrigit. • 3. Rufa gallinula est et pull…… tegit. • 4. Galli serv…… scientiam cognoscunt. • 5. Galli theatr…… nesciunt. • 6. Deliras, paedagog…… • 7. Magist……, non paedagog…… docent. • 8. Lign….. et ferula pueros instituis. • 9. Lignum et ferula barbar…... instrument…… sunt. • 10. Quid times, fil…… mi? 9 Basandoti sul contenuto delle vignette, rispondi alle seguenti domande. 1. Quis est Sosia? Sosia Cai Iuli paedagogus est. 2. Unde paedagogus venit? Paedagogus ……………… venit. 3. Quid sunt Athenae (Sosiae sententia)? Athenae centrum ………………………………… 4. Quid sunt Athenae (Rufae sententia)? Athenae ………… mundi tantum sunt: nam Roma caput …………… 5. Quid Galli sciunt (Rufae sententia)? Galli ferrum, …………………………………………………… 6. Quid Galli sciunt (Sosiae sententia)? Galli …………… scientiam ……………… 7. Estne Sosia magister? Sosia non…………………, sed ……………………… 8. Quid faciunt magistri? Magistri ………………………… 9. Quid faciunt paedagogi? Paedagogi domini ……………………………… 10. Quomodo pueri instituuntur (Sosiae sententia)? Pueri ……………… et ferula ………………… 11. Quomodo* pueri instituuntur (Rufae sententia)? ……………………… blanditiis……………… 12. Num Graeci barbari sunt? ………………………… non sunt! 13. Nonne Sosia barbarus est? …………………………! 14. Num gallinae Gallorum feminae sunt? Gallinae ………………………………! 15. Quid Caius timet? Caius Sosiae ……………………………… * Quomodo: “come…?” • undesexaginta • 59 UNITà 3 PARTE DIALOGUS septimus VII ● ● PAROLE IN CAMMINO Unità 3 Gli aggettivi della prima classe 1 Dialogi Osservazioni ● In queste vignette incontreremo, oltre ai casi rimanenti della II declinazione, diversi aggettivi della prima classe, caratterizzati, al nominativo, dalle uscite -us (talvolta -er, come in pulcher), -a, -um. Questi aggettivi seguono la seconda declinazione al maschile e al neutro, la prima declinazione al femminile, e sono sempre concordati in genere, numero e caso al sostantivo a cui si riferiscono. Nel dialogus sono inoltre ricorrenti alcune strutture particolari: - predicativi dell’oggetto, ossia termini che, posti nello stesso caso del sostantivo a cui si riferiscono, servono a definire ● Argomenti • Completamento dei casi della II declinazione (dativo sing. e pl. e abl. pl.) • Aggettivi della I classe in che modo, come giudichiamo una cosa o una persona (es. Paedagogum pulchrum puto, “giudico il pedagogo [come?] bello”); - aggettivi sostantivati, al maschile (come nel dialogus precedente) e al neutro (es.: absurda dicis, “dici cose assurde”); - nella frase quid dico absurdum? ( 5 ) va rilevata la concordanza dell’aggettivo absurdum (accusativo neutro singolare) con il pronome quid (anch’esso accusativo neutro singolare; noi diciamo invece “che cosa dico di assurdo?”, ossia usiamo, dopo il pronome interrogativo, un complemento di specificazione. Ancillarum dialogus de paedagogo DRAMATIS PERSONAE: Rufa, ancilla • Lydia, ancilla • coqua n Barbarus Il termine barbarus, da cui l’italiano “barbaro”, non è originario della lingua latina: esso deriva infatti dal greco bárbaros, parola con un’origine e un significato molto particolare. I Greci, infatti, avevano coniato bárbaros come termine onomatopeico per designare tutte le persone che non parlavano la lingua greca: il suono incomprensibile che essi emettevano assomigliava, dunque, 60 • sexaginta • audio et video verba manent repetita exercitia a un confuso bar-bar. Ben presto, tuttavia, le ragioni della differenza divennero anche culturali: i “barbari”, oltre a non parlare il greco, non conoscevano né condividevano la cultura greca. E poiché i Greci erano ben consapevoli e fieri dell’altezza delle loro conoscenze – come il pedagogo Sosia sottolinea con grande orgoglio –, essere “barbari” significava in effetti essere rozzi e incivili. “Barbari” per antonomasia, per i Greci, erano i Persiani, la cui diversità in negativo si estendeva peraltro anche al campo politico: Lessico UNITà 12 Sostantivi I declinazione figura, -ae: aspetto Sostantivi II declinazione animus, - i, m.: animo, coraggio dolus, -i, m.: furberia, inganno 3 verba manent Aggettivi I classe absurdus, -a, -um bonus, -a, -um foedus, -a, -um: turpe malus, -a, -um: cattivo pravus, -a, -um: malvagio pulcher, -chra, -chrum: bello stultus, -a, -um verus, -a, -um mentre le città della Grecia, rette da oligarchie o da democrazie, erano libere, in Persia, al contrario, tutti gli abitanti erano sudditi di un potentissimo e dispotico sovrano, il “Re dei Re”. Divenuta caput mundi, Roma assimilò per buona parte la cultura greca e, con essa, anche l’idea del “barbaro”: fu così che i Romani, essi stessi “barbari” agli occhi dei Greci, finirono per considerare “barbari” tutti gli estranei alla lingua e alle istituzioni latine (fatta tuttavia eccezione per i Greci, per evidenti ragio- Verbi afficio, -ĭs, -ĕre: provvedere di (è sempre seguito dall’ablativo) capio, -ĭs, -ĕre: prendere, raggirare, sedurre facio, -ĭs, -ĕre: faccio, rendo puto, -as, are: giudico, ritengo verbero, -as, -are: percuotere Pronomi quid?: che cosa? (pronome interrogativo nom. sing. neutro) ni di rispetto). “Barbari”, per i Romani, furono soprattutto i Galli, che essi ritenevano inferiori per cultura, istituzioni politiche, addirittura per il modo di vestire (giacché essi erano soliti portare dei pantaloni, in luogo della ben più solenne toga romana). Greci e Romani finirono con il designare come “barbaro” lo straniero che, per più versi, essi ritenevano “inferiore”. E in questa accezione degenere il termine è stato recepito nella nostra lingua; che, non a caso, contrappone alla “barbarie” la “civiltà”. • sexaginta unus • 61 PARTE DIALOGUS septimus VII ● ● 1 Palaestra 10 Dopo aver letto con attenzione il testo delle vignette, completa la traduzione delle frasi latine di seguito elencate. 1. Paedagogus stultus, at pulcher est. 2. Tu quoque stulta es. 3. Stultae ergo estis. 4. Tu paedagogum stultum putas. 5. Paedagogum pulchrum putatis. 6. Paedagogi dolis capimini. 7. Cur nos stultas putas? 8. Sosia absurda dicit. 9. Pulchrum non putas Sosiam quia stultus est. 10. Nonne stulti pulchra figura afficiuntur? 11. Sosia malos pueros ligno verberat. 12. Pravi animi figuram foedam faciunt. 13. Paedagogus figuram non pulchram habet. 14. Verborum tuorum dolis non capimur. 15. Absurda dico, sed vera. Il pedagogo è stolto ma bello. Anche ……………………………………… Dunque ……………………………………… Tu giudichi ……………… il ……………… Voi giudicate ……………………………… Siete raggirate dagli …………………… Perché ……………… noi…………………? Sosia dice …………………………………… …………………… Sosia perché……………… Non è forse vero che …… sono dotati ……… …………… percuote i ………………………… ……………… rendono turpe ………………… …………………………………………… aspetto. Non …………… dagli inganni delle tue ………… ……………… cose ……………, ma ………… 11 Osserva queste espressioni delle vignette, che contengono il costrutto del dativo di possesso; dopo aver sottolineato in ciascuna di esse il nominativo (con un tratto) e il dativo (con due tratti) traducile, prima alla lettera, poi in modo più elaborato e corretto, secondo le indicazioni fornite a p. 27. 1. Num animus bonus paedagogo est? Forse al pedagogo è un animo buono? ➼ Forse …………… ha ……………… 2. Pulchrae figurae animis bonis tantum sunt. …………………………………… ➼ …………………………………… 3. Paedagogo animus pravus est. ………………………………………… ➼ …………………………………………… Ora trascrivi di seguito i termini in dativo della II declinazione che hai individuato in ciascuna frase precedente, individuando anche le terminazioni e specificando quale è singolare e quale plurale. 1. ……………… 2. animis bonis 3. ……………… terminazione: -……… terminazione: -……… terminazione: -……… numero: ……… numero: ……… numero: ……… 12 Sulla base del contesto trascrivi di seguito i termini della II declinazione in caso ablativo che compaiono nelle vignette indicate, individuando poi le loro terminazioni e specificando quale è singolare e quale plurale. 1.: 3 ……………… terminazione: -……… numero: ……… 2.: 7 ……………… terminazione: -……… numero: ……… 3.: 11 ……………… terminazione: -……… numero: ……… 13 Completa ora lo schema di p. 58 con le terminazioni di dativo e ablativo individuate negli esercizi 11 e 12. singolare nominativo maschile: - plurale neutro: - maschile: - neutro: - maschile: - neutro: - genitivo dativo accusativo ablativo 14 Distribuisci nello schema sottostante i seguenti termini: instrumenta (sogg.) - paedagogum - magister - verba (c. ogg.) - ligno (c. mezzo) - animis (c. termine) - barbarorum - pueros - Galli (sogg.) - mundi (c. spec.) - dolis (c. mezzo) - centrum - philosopho (c. termine) 62 • sexaginta duo • Gli aggettivi della prima classe singolare nominativo maschile: - plurale neutro: - maschile: - neutro: - maschile: - neutro: - genitivo dativo accusativo ablativo 15 Completa, concordando l’aggettivo al sostantivo, quindi specifica genere, caso e numero e traduci (se esistono diverse possibilità, indicane una sola). 1. pueri bon-i nom. m. pl.: “fanciulli buoni” (anche gen. m. s.: “del buon fanciullo”) • 2. paedagogus pulch…… • 3. paedagogum stult…… • 4. paedagogi pulch…… • 5. animos prav…… • 6. ancillae stult…… • 7. instrumenta barbar…… • 8. animis foed…… • 9. verborum stult…… • 10. figurae foed…… • 11. magistram bon…… • 12. historiae ver…… • 13. servorum litterat…… • 14. ligno mal…… • 15. dolo bon…… Il punto sulla grammatica Gli aggettivi e il loro uso All’interno della frase, l’aggettivo – sempre concordato in genere, numero e caso al termine a cui si riferisce – può assolvere a diverse funzioni: a. innanzitutto, esso può essere usato in funzione di attributo, per esprimere una qualità intrinseca del sostantivo che qualifica. Osserva al proposito questi esempi: “lodo le fanciulle diligenti”; “le parole buone convincono il padrone”; b. in secondo luogo, l’aggettivo può avere funzione predicativa, quando descrive un modo di essere temporaneo che definisce non tanto il sostantivo, quanto, piuttosto, l’azione espressa dal verbo (predicato) della frase. Per esempio: “considero diligenti le fanciulle”; “ritengo stolto il pedagogo”; “la cattiveria fa (rende) turpe l’aspetto”. Come puoi notare dagli esempi, la funzione predicativa si trova soprattutto in dipendenza da verbi cosiddetti estimativi (che indicano, cioè, una stima, un giudizio) o con verbi come “divengo”, “faccio”, “rendo”; c. ancora, l’aggettivo può essere utilizzato come nome del predicato, in unione con sum: “il pedagogo è stolto”; “l’aspetto è bello”; d. da ultimo, l’aggettivo può essere sostantivato; in questo caso esso non accompagna il nome ma lo sostituisce: “i Galli sono nemici dei Romani”. Particolare attenzione va prestata in latino ai neutri sostantivati; talvolta, infatti, il neutro singolare assume un significato astratto (per esempio verum, da verus, -a, -um, significa “il vero”, dunque “la verità”; iustum, da iustus, -a, -um, “il giusto”, dunque “la giustizia”). Quanto all’aggettivo sostantivato neutro plurale, è opportuno renderlo in italiano con l’aggettivo corrispondente accompagnato dal sostantivo “cose”: per esempio absurda, “cose assurde”; vera, “cose vere”; multa, “molte cose”. 16 Sottolinea, nelle frasi che seguono, gli aggettivi in funzione attributiva (con un tratto), predicativa (con due tratti), di nome del predicato (con tratto non continuo), e gli aggettivi sostantivati (cerchiandoli), quindi traduci. 1. Stultas puellas puto. “Giudico sciocche le fanciulle.” • 2. Stultae puellae estis. ……………………………… • 3. Stultus paedagogus es, Sosia! ………………………………. • 4. Pulchrum paedagogum putamus. ……………………………. • 5. Nonne Sosia pulcher est? ………………………………. • 6. Absurda dico. ………………………………. • 7. Malus animus foedam figuram facit. …………………………………. • 8. Stulti pulchra figura non afficiuntur. …………………………………. • 9. Bona philosopha es, Rufa! …………………………………. • 10. Pravus animus foeda facit. …………………………………. 17 Traduci, prestando attenzione alla funzione dell’aggettivo. 1. Pulchra es, puella! • 2. Pulchra dico. • 3. Verba bona sunt. • 4. Bona facio. • 5. A foedā amor. • 6. Foeda amo. • 7. Verba tua absurda sunt. • 8. Absurda dicis. 18 Basandoti sul contenuto delle vignette, rispondi alle seguenti domande. 1. Quomodo Rufa Sosiam putat? Rufa Sosiam stultum putat. • 2. Quomodo coqua et Lydia Sosiam putant? Coqua et Lydia Sosiam ……… at ……… putant • 3. Cur Rufa Lydiam et coquam stultas putat? Quia Sosiam …………………………… • 4. Cur Rufa Sosiam pulchrum non putat? Quia ……………………………………… • 5. Cur animus bonus paedagogo non est? Quia paedagogus ……………… verberat. • 6. Suntne pulchrae figurae animis malis? Non sunt: nam pulchrae figurae ………… tantum sunt. • 7. Quomodo pravi animi figuram faciunt? Pravi animi ………………………… faciunt. • 8. Num coqua et Lydia Rufae verborum dolis capiuntur? Coqua et Lydia …………………………… • sexaginta tres • 63 UNITà 3 PARTE DIALOGUS OCTAVUs VIII ● ● Gli aggettivi pronominali 1 Dialogi Argomenti • Aggettivi pronominali • Ablativo di qualità Osservazioni ● In queste vignette sono esemplificate alcune particolarità degli aggettivi pronominali: aggettivi, cioè, che si flettono come gli aggettivi della prima classe, fatta eccezione però per il genitivo e dativo singolari, che presentano rispettivamente terminazioni in -ius e in -i, entrambe comuni a tutti i generi (es.: totius, “di tutto”; toti, “a tutto”). ● ● Nelle 7 e 8 , poi, è esemplificato un altro possibile uso dell’ablativo semplice, a indicare una particolare caratteristica di una persona (ablativo di qualità): es. vir nullo ingenio, “uomo di nessuna intelligenza”. Nella 6 compare, legata a totius, l’enclitica -ne: si tratta di una particella interrogativa che, in assenza di pronomi o avverbi interrogativi, serve solo a segnalare che si sta ponendo una domanda; pertanto, non va tradotta. audio et video STORIA & CULTURA Unità 3 De Athenis et Roma verba manent repetita DRAMATIS PERSONAE: Sosia, paedagogus • Rufa, ancilla • Caius Iulius, puer exercitia Prosegue il battibecco tra Sosia e Rufa; tema del contendere, ancora una volta, è la pretesa superiorità della cultura greca su quella romana. E mentre Sosia ricorda la straordinaria bellezza dell’acropoli di Atene (ancora oggi tappa obbligata di ogni viaggio in Grecia), Rufa snocciola i nomi degli uomini che fecero grande Roma: Scevola, l’eroe che bruciò la propria mano perché essa non era riuscita a uccidere il re nemico Porsenna; Coriolano, colui che, mentre muoveva in armi contro la sua patria Roma, fu fermato dalla madre e dalla moglie; e infine i fratelli Tiberio e Caio Gracco, importanti uomini politici romani del II sec. a.C. (vedi il brano a p. 79). n Grecia e Roma a confronto rispetto alla Grecia: tanto che il poeta Orazio, nel ricordare la conquista militare a seguito della quale, nel 146 a.C., i Romani avevano sottomesso la Grecia, aveva ammesso che “la Grecia conquistata conquistò il rozzo vincitore, e introdusse le arti nel Lazio agreste” (Graecia capta ferum victorem cepit et artes intulit agresti Latio). Non vi sono dubbi che ogni forma di arte giunse a Roma dopo che i Greci la ebbero inventata e condotta a Il battibecco presentato in questi dialoghi tra la “galla” Rufa – del tutto integrata nella società e nella civiltà romana – e il pedagogo Sosia offre un’idea molto chiara dell’accesa rivalità culturale tra la Grecia – Atene, in particolare – e Roma. Roma, in effetti, soffriva di un evidente complesso di inferiorità culturale 64 • sexaginta quattuor • Lessico UNITà 13 Sostantivi I declinazione cantilena, -ae femina, -ae: donna litterae, -arum: letteratura, cultura palma, -ae rana, -ae Scaevola, -ae, m.: Scevola Sostantivi II declinazione Capitolium, -ii, n.: Campidoglio Coriolanus, -i, m.: Coriolano clivus, -i, m.: colle dubium, ii, n. exemplum, -i, n. Gracchus, -i, m.: Gracco ingenium, -ii, n.: intelligenza, carattere 3 verba manent praeceptum, -i, n.: insegnamento templum, -i, n.: tempio Tiberius, -i, m.: Tiberio vir, viri, m.: uomo, marito Sostantivi III declinazione (solo nom.) Acropolis, -is, f.: acropoli Plato, - onis, m.: Platone Aggettivi I classe clarus, -a, -um: famoso ineptus, -a, -um: sciocco meus, -a, -um: mio multus, -a, -um nimius, -a, -um: eccessivo noster, -stra, -strum: nostro livelli eccelsi: si pensi a pittura, scultura, architettura, poesia, storia, retorica, matematica, filosofia, teatro. I Romani, tuttavia, erano troppo orgogliosi per ammettere la loro subordinazione: così, da un canto essi proclamarono che, se anche alla civiltà greca andava riconosciuta priorità cronologica, i Romani nondimeno furono straordinari nel perfezionare l’arte proveniente dalla Grecia. D’altro canto, in risposta alla raffinatezza avvertita Aggettivi pronominali alius, alia, aliud: altro (tra tanti) alter, -era, -erum: altro (tra due) nullus, -a, -um: nessuno solus, -a, -um: solo totus, -a, -um: tutto ullus, -a, -um: alcuno unus, -a, -um: uno, unico Verbi cano, -is, -ĕre: cantare repeto, -ĭs, -ĕre: ripetere rogo, -as, -are: domando a (in latino seguito dall’accusativo) sufficio, -is, -ĕre: bastare, essere sufficiente valeo, -es, -ēre: essere forte, valere Pronomi mihi: a me (dativo di ego) qui?: chi? (nominativo plurale) Parti invariabili ibi: lì (avv. di stato in luogo) -ne: particella enclitica interrogativa; vedi Osservazioni quaeso: per favore fortasse: forse (avverbio) sine: senza, prep. con l’ablativo tamen: tuttavia (congiunzione) tamquam: come (avverbio) tam … quam: tanto … quanto spesso come un po’ troppo molle dei Greci, essi non esitavano a esaltare sopra ogni altra cosa la solidità e l’integrità della loro educazione, fondata su fedeltà, patriottismo, frugalità, coraggio: erano stati i mores maiorum, ossia i costumi degli antenati, a fare di Roma il grande impero che tutto il mondo temeva e rispettava. • sexaginta quinque • 65 PARTE DIALOGUS OCTAVUs VIII ● ● 1 Palaestra 19 Dopo aver letto con attenzione il testo delle vignette, completa la traduzione delle frasi latine di seguito elencate. 1. Totius mundi Graecia gemma est. 2. Totius Graeciae Athenae gemma sunt. 3. Acropolis Athenarum gemma est. 4. Roga Sosiam, unum et solum paedagogum tuum. 5. Acropolis est alterum Capitolium. 6. Sine ullo dubio Capitolium tamquam Romae acropolis est. 7. Totius mundi soli Graeciae palmam victoriae do. 8. Foemina nullo ingenio, nullis litteris. 9. Vir nullo ingenio, nimiis litteris. 10. Solius Graeciae Plato filius est. 11. Desine cantilenam canere. 12. Praeceptis philosophorum Graeci valent. 13. Sosiae unus Plato sufficit. 14. Romani Coriolani et aliorum multorum exemplo valent. 15. Sine ullo dubio Sosia Romanam historiam nescit. 20 La Grecia è il gioiello di tutto il mondo. Atene è il gioiello ………………………… L’acropoli è ………… di ………………… Domanda …………, l’unico …………………… L’acropoli è ………………………………… Senza ………………………………………… Di…………… do alla ……… la palma ……………… Donna di nessuna …………………… Uomo…………………………………………… Platone è figlio………………………………… …………………… di cantare………………… ………………… valgono per …………………… …………… basta ……………………… Platone. ………………… valgono ……………………………… ………………… Sosia non conosce …………………… Trascrivi di seguito gli aggettivi pronominali insieme ai termini a cui questi si riferiscono. 1 totius mundi ……………… (2 aggettivi) 2 …………………………………………………………………… (4 aggettivi) 3 …………………………………………………………………… (1 aggettivo) 4 …………………………………………………………………… (2 aggettivi) 5 …………………………………………………………………… (2 aggettivi) 6 ……………… soli Graeciae …………………………………(4 aggettivi) …………………………………………………………………… (4 aggettivi) 7 9 ……………………………………………… uni et soli discipulo ……………… (5 aggettivi) …………………………………………………………………… (3 aggettivi) 11 …………………………………………………………………… (1 aggettivo) 12 …………………………………………………………………… (1 aggettivo) 8 21 Prestando attenzione al contesto del dialogus, analizza sul quaderno gli aggettivi pronominali individuati nell’esercizio precedente, specificando caso, genere e numero; traduci quindi le coppie aggettivo più sostantivo. 22 Distribuisci nella griglia sottostante le seguenti coppie sostantivo + aggettivo pronominale, quindi traducile sul quaderno: solum discipulum - alterius pueri - alterius puellae - nulla verba (c. ogg.) - nulli ancillae - alio philosopho - aliis puellis (c. term.) - uno consilio - aliī exemplo - alter magister - alios servos - totorum Gallorum - solam disciplinam - (sine) ulla gemma - alteri paedagogo singolare plurale maschile - femminile - neutro maschile - femminile - neutro nominativo genitivo dativo accusativo ablativo 66 • sexaginta sex • Gli aggettivi pronominali 23 Completa concordando l’aggettivo al sostantivo; quindi, dopo aver specificato caso, genere e numero, traduci. 1. Totius mundi (gen.)gen. sing. masch.: “di tutto il mondo” 2. Tot…… Graeciae (gen.) ……………………………………… 3. Tot…… Graeciae (dat.)……………………………………… 4. Sol…… magister ……………………………………… 5. Inept…… pueri (gen.)……………………………………… 6. Ali…… consilium (nom.) ……………………………………… 7. Alt…… Capitolio (dat.) ……………………………………… 8. (vir) null… ingenio (abl.) ……………………………………… 9. Un…… verbum (acc.)……………………………………… 10. Ali…… multorum……………………………………… 11. Sine ull…… dubio ……………………………………… 12. (femina) null… litteris ……………………………………… 13. Ali… magistro (dat.)……………………………………… 14. Bon…… discipuli (gen.) ……………………………………… 15. Sol…… paedagogus ……………………………………… 24 Completa le risposte alle seguenti domande, basandoti sul testo del dialogus. 1. Quid est acropolis (Sosiae sententia)? Acropolis est …………………… gemma. 2. Quid est in acropoli? In acropoli sunt templa ………………………………………… 3. Quid est acropolis (Rufae sententia)? Acropolis ……………………………………… 4. Cur acropolis non est alterum Capitolium (Sosiae sententia)? Quia nullum Capitolium ……………………………………… ………………… Athenarum acropolis. 5. Estne Rufa femina multo ingenio (Sosiae sententia)? Non est: nam ……………… femina …………………………………… ……………………………………………… 6. Estne Sosia vir nullis litteris (Rufae sententia)? Non est: nam………………………, sed nullo ……………………………… ………………………………………………… 7. Multine* sunt Sosiae discipuli? Non sunt: nam Caius ………………………………… 8. Quae (“quale”) cantilena a Sosia semper canitur? Sosia semper unum ………………: ………………………………………… …………………………………! 9. Valetne* Sosia multorum philosophorum praeceptis? Ita non est: nam Sosia ………………………………………………… ………………………………………… 10. Scitne* Sosia Romanam historiam? Sine ullo ……………, Sosia …………………… 11. Suntne* Gracchi ranae? ………………………………………………………………… 12. Qui sunt ergo Gracchi? Gracchi sunt clar……………vir…. Roman……………… ne*: particella interrogativa enclitica che, in assenza di pronomi o avverbi interrogativi, serve a segnalare che si sta ponendo una domanda. • sexaginta septem • 67 UNITà 3 PARTE 2 Grammatica Argomenti • La seconda declinazione • Particolarità della seconda declinazione • Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali audio et video verba manent repetita exercitia 1a. La seconda declinazione Nelle vignette abbiamo incontrato diversi termini maschili e neutri appartenenti alla seconda declinazione. Questa comprende diverse tipologie di sostantivi, e per la precisione: a. maschili e femminili con nominativo singolare in -us; b. maschili con nominativo singolare in -er; c. neutri, tutti con nominativo in -um. La declinazione di questi tre gruppi differisce soltanto nei casi cosiddetti “diretti”, ossia nominativo, accusativo e vocativo; le terminazioni degli altri casi, infatti, sono comuni a tutti i sostantivi della declinazione. Ecco, riassunte in uno schema, le terminazioni della seconda declinazione: singolare nominativo genitivo dativo accusativo vocativo ablativo plurale maschili e femminili in -us maschili in -er neutri in -um maschili e femminili in -us maschili in -er neutri in -um serv-ŭs serv-ī serv-ō serv-ŭm serv-ĕ serv-ō pu-ĕr puer-ī puer-ō puer-ŭm pu-ĕr puer-ō bell-ŭm bell-ī bell-ō bell-ŭm bell-ŭm bell-ō serv-ī serv-ōrum serv-īs serv-ōs serv-ī serv-īs puer-ī puer-ōrum puer-īs puer-ōs puer-ī puer-īs bell-ă bell-ōrum bell-īs bell-ă bell-ă bell-īs Osservazioni alla seconda declinazione 1. Il genere dei sostantivi con nominativo in -us La declinazione di maschili e femminili con nominativo in -us è identica; è perciò importante ricordare a quale genere (maschile o femminile, appunto) un sostantivo appartiene, per poter concordare opportunamente con esso un eventuale aggettivo. Il genere dei nomi è indicato, anche sul dizionario, da m. (= maschile); f. (= femminile); n. (= neutro). 2. Particolarità dei maschili in -er È importante ricordare che esistono due sottogruppi di nomi uscenti al nominativo singolare in -er: alcuni di essi, infatti, mantengono la -e- in tutta la declinazione; altri, al contrario, la perdono. Per esempio puer, che abbiamo impiegato nello schema di coniugazione, mantiene la e (pu-er, pu-e-ri, pu-e-ro ecc.); ma il già noto magister la perde (magist-er, magist-ri, magist-ro ecc.). Per sapere se un nome perde o mantiene la e nella declinazione basta osservare con attenzione l’uscita del genitivo (riportata dal dizionario): arbiter, -tri (perde la e), “arbitro”; ma socer, -eri (mantiene la e), “suocero”. 3. I nomi neutri I nomi neutri hanno una particolarità: in ciascuna declinazione, essi presentano sempre terminazioni uguali nei casi diretti, ossia al nominativo, accusativo e vocativo. Nella seconda declinazione, l’uscita dei casi diretti è -um al singolare, -a al plurale. 4. Il vocativo Come abbiamo accennato nella prima parte dell’unità (vedi p. 54), il vocativo singolare dei nomi maschili varia: esso esce infatti in -e per i sostantivi con nominativo in -us; è invece uguale al nominativo per i nomi con nominativo in -er. 68 • duodeseptuaginta • UNITà Lessico 3 14 verba manent Ai termini della seconda declinazione già presentati nelle vignette ne aggiungiamo ora altri da imparare a memoria, con alcune note utili alla loro memorizzazione. Presta attenzione all’indicazione del genere! a. Nomi simili all’italiano arbiter, -tri, m. donum, -i, n. fagus, -i, f.: faggio liber, -bri, m. mălum, -i, n.: male numerus, -i, m. oculus, i, m.: occhio periculum, -i, n. pŏpŭlus, -i, m. praemium, -i, n.: premio regnum, -i, n. ruina, -ae, f.: rovina somnus, -i, m. umbra, -ae, f. b. Nomi differenti dall’italiano ager, agri, m.: campo (cfr. agricolo) bonum, -i, n.: bene discipulus, -i, m.: allievo (obsoleto l’it. “discepolo”) equus, -i, m.: cavallo (cfr. equino) gladius, -i, m.: spada (da cui gladiatore) legatus, -i, m.: luogotenente, ambasciatore morbus, -i, m.: malattia (desueto l’it. “morbo”) nuntius, -i, m.: messaggero (obsoleto l’it. “nunzio”) 1b. Esercizi La seconda declinazione 25 oppidum, -i, n.: cittadella fortificata, città proelium, i, n.: battaglia rivus, -i, m.: fiume servus, -i, m.: schiavo simulacrum, -i, n.: statua (desueto l’it. “simulacro”) telum, -i, n.: dardo c. Nomi ingannevoli captivus, -i, m.: prigioniero consilium, -i, n.: decisione (più raramente “consiglio”) imperium, i, n.: comando, potere mālum, -i, n.: “mela” (da non confondere con mălum, n., “male”! e con mālus, f., “melo”) mālus, -i, f.: melo (da non confondere con mălum, n., “male”! e con mālum, n., “mela”) negotium, -i, n.: occupazione officium, -i, n.: dovere otium, -i, n.: tempo libero pōpŭlus, -i, f.: pioppo (da non confondere con pŏpŭlus, m., “popolo”!) socius, -i, m.: alleato studium, -i, n.: zelo Verbi committo, -is, -ĕre: affidare; (proelium): attaccare (battaglia) educo, -as, -āre: educare ludo, -is, -ĕre: giocare; scherzare veho, -is, -ĕre: trasportare (seguito dall’ablativo) exercitia Scrivi il significato di ciascun termine e declinalo poi nel caso richiesto, indicando anche di questo la tra- duzione. Es.: dolus, “inganno” abl. s. dolo, “con l’inganno” 1. officium, dat. s • 2. negotium, nom. pl. • 3. consilium, acc. pl. • 4. oppidum, gen. pl. • 5. rivus, acc. s. • 6. captivus, nom. pl. • 7. animus, dat. s. • 8. magister, abl. pl. • 9. • bellum, gen. pl. • 10. equus, abl. sing. • 11. proelium, gen. pl. • 12. telum, abl. s. • 13. numerus, acc. s. • 14. periculum, voc. pl. • 15. fagus, nom. pl. • 16. theatrum, acc. pl. • 17. templum, gen. pl. • 18. socius, dat. s. • 19. verbum, acc. pl. • 20. populus, gen. s. 26 Individua il caso e il numero dei seguenti nomi (esistono anche risposte doppie), quindi traduci in tutti i modi possibili. Es.: libros acc. pl. “i libri” (c. ogg.) 1. animi • 2. mundo • 3. deorum • 4. proelia • 5. liberis • 6. magistrum • 7. regnis • 8. verba • 9. pullus • 10. morbo • 11. pueri • 12. belli • 13. servos • 14. socii • 15. paedagoge 27 Analizza queste brevi espressioni scrivendo sul quaderno la funzione di ciascun termine, quindi traducile; volgi poi i termini sottolineati al singolare, se plurali, o al plurale, se singolari. Es.: poetae filium laudare ➼ poetae: gen. sing. (compl. spec.); filium: acc. sing. (c. ogg.); laudare: inf. pres. att. ➼ “lodare il figlio del poeta” ➼ poetarum filios laudare 1. praecepta discipulo do • 2. dolo pugnam vincere • 3. magistri consilio oboedire • 4. Romanorum legatis epistulam dare • 5. gladio perfugam necare • 6. Athenarum templum defendere • 7. puerum ligno instituere • 8. dona sociis mittere • 9. agricolae agrum colere • 10. oppidum munire • 11. filium custodire • 12. pericula Romanorum imperio nuntiare • 13. studio duci • 14. librum scribere • 15. simulacrum in Athenae templo reperire • 16. ab arbitro laudari • 17. elegantiae arbiter esse • 18. magistri verbum audire • 19. liberos ligno castigare • 20. a servo timeri • undeseptuaginta • 69 PARTE 2 Grammatica 28 Distingui nelle frasi seguenti la terminazione -is evidenziata di: a. dativo plurale; b. ablativo plurale; c. II persona singolare dell’indicativo (coniugazioni III, IV, mista); quindi traduci. dativo plurale ablativo plurale indicativo II singolare 1. Philosophiae scientia barbaris non est. 2. A magistris educantur pueri. 3. Quid Gallis non est? 4. Unde venis, Sosia? 5. Domini liberis epistulam mitto. 6. Ergo ludis, paedagoge! 7. Lignis pueri castigantur. 8. Verbis, non ligno educat mamma. 9. Magistri praeceptis discipuli non oboediunt. 10. Periculum a nautis non timetur. 11. Aurum et gemmae agricolis non sunt. 12. Poetarum verba diligis, puer. 13. In provinciis victoria nuntiatur. 14. Nescis philosophorum sententias. 29 Correggi l’errore contenuto in ciascuna di queste frasi. 1. Domini agricolorum miseriam saepe non vident. • 2. Puellae donos semper amant. • 3. Aurus et gemmae in theca non sunt. • 4. Philosophus est discipulorum magistra. • 5. Graecia centrus mundi est. • 6. Cum gladios pugnate, amici! • 7. Magistro oboedi, puere! • 8. Ageri ab agricolis coluntur. • 9. Barbarorum instrumenti lignum et ferula sunt. • 10. In Italia copia oppidarum est. 30 Completa le frasi declinando opportunamente il termine indicato tra parentesi (al nominativo singolare o plurale), quindi traduci. 1. Animi morbi non …………… (gladius), sed patientiā vincuntur. • 2. A …………… (magister) monemur. • 3. In …………… (oppidum) legatus venit. • 4. …………… (pericula) nuntiantur. • 5. In silvis …………… (fagi) et …………… (pōpuli) umbra (“ombra”) animos delectat. • 6. Petronius (“Petronio”) poeta “elegantiarum …………… (arbiter)” dicitur. • 7. Populus saepe …………… (philosophi) sapientiam laudat. • 8. Negotia non diligo, sed …………… (otium) amo. • 9. Philosophi discipuli …………… (ingenium) dona colunt. • 10. Legati ab …………… (oppidum) discedunt. • 11. Praemia puellis et …………… (pueri) damus. 31 Dopo aver individuato il soggetto della frase coniuga opportunamente il verbo tra parentesi all’indicativo presente attivo o passivo, secondo quanto suggerisce il contesto; quindi traduci. 1. Captivi catenis ……………… (vincio). • 2. Captivi servorum numerum ……………… (augeo). • 3. Ab Hispania legati …………… (venio). • 4. Legati filiae nuptiae a servis ……………… (paro). • 5. Templa non ……………… (sum) in Gallia. • 6. Templorum copia …………… (sum) Romae. • 7. Persarum regnum provinciarum copiam ……………… (habeo). • 8. A discipulis …………… (amo), philosophe. • 9. A Romanorum sociis ……………… (punio), piratae. • 10. Poeta divitias amicis ……………… (trado). • 11. Dolo et flammis Galli Romam ……………… (capio). • 12. Legatorum verba ……………… (audio) Romani. • 13. Telis equus ……………… (neco). • 14. Deae simulacrum a servis ……………… • (orno). • 15. Provinciae Romanorum imperium …………… (augeo). 70 • septuaginta • La seconda declinazione 32 Traduci in italiano. A 1. Piratae a barbaris puniuntur. • 2. Equo legatus ad oppidum vehitur. • 3. Discipuli ob superbiam a magistris monentur. • 4. Arbiter esse: hoc (“questo”) est legati officium. • 5. Ad rivi oras cum equis legati appropinquant. • 6. Sociorum oppida machinis a barbaris obsidentur. • 7. Sapientia non est verba dicere, sed consilia parare. • 8. Aurum avaritiam, litterarum studium ingenium auget. • 9. Ex ingenio bonum venit, ex invidia malum. • 10. Magister discipulos monet: nam historiam nesciunt. • 11. Philosophos existimamus sapientiae magistros. • 12. Proelium vincimus, sed in bello vincimur. • 13. A domino servi ligno puniuntur. • 14. In oppido pueri et puellae simulacrum coronis ornant. • 15. Matronae ad magistrum pueros mittunt. B 1. Legati Romam mittuntur: indutias petunt. • 2. A paedagogis pueri ad ludum ducuntur. • 3. Proelium telis et gladiis a Romanorum sociis committitur. • 4. Athenarum philosophi aurum et argentum non amant: nam malum existimant divitias et avaritiam. • 5. Legatorum consilia Gallis nuntiantur et captivi Romanis redduntur. • 6. Pueri in otio libros legunt et diligunt: discipulorum officia amant. • 7. Per insulae agros pueri ad amici villam veniunt. • 8. Discipulorum ingenium, naturae donum, magister laudat. • 9. Saepe non libri, sed vitae exempla docent. • 10. Domini et dominae saepe sapientiae exempla ancillis et servis sunt. • 11. In theatro Athenarum incolae praemia poetis dant. • 12. Patriae gloria non philosophorum, sed poetarum verbis traditur. • 13. Bella non tantum telis, hastis et gladiis, sed etiam dolo et insidiis Romani vincunt. • 14. Semper philosophorum praecepta diligere debemus. • 15. Oppidi incolae agricolarum auxilio piratarum machinas prohibent. 33 Traduci in latino. 1. Affidiamo i figli ai maestri, non ai pirati. • 2. La guerra è vinta con l’inganno del luogotenente. • 3. Con l’aiuto degli amici custodite nel bosco l’oro della città. • 4. I mali della vita sono non le malattie, ma le preoccupazioni dell’animo. • 5. Tieni lontani i pirati con le armi, non con l’oro! • 6. Le truppe dei Romani sono condotte dal luogotenente dalle coste alla città. • 7. Con zelo e sapienza i contadini coltivano il campo del padrone. • 8. Il fanciullo domanda al maestro: “che cosa è il Campidoglio?” • 9. Voi ignorate i mali della vita, e la (vostra) occupazione è soltanto il gioco. • 10. Affidiamo ai luogotenenti le preoccupazioni e i doveri della guerra. 2a. Particolarità della seconda declinazione Tra le più rilevanti particolarità della seconda declinazione ricorda: 1. Caso: a. presentano nominativo in -ir anziché in -er il sostantivo maschile vir, viri, “uomo” e i suoi composti (come triumvir, “triumviro”; decemvir, “decemviro”, ecc.); la declinazione, per il resto, è identica a quella dei sostantivi in -er che mantengono la vocale b. escono al nominativo singolare in -us, benché siano di genere neutro, i tre sostantivi pelagus, -i, “mare”; virus, -i, “veleno”; vulgus, -i, “volgo”; ovviamente, per la regola che al neutro sono uguali le terminazioni dei casi diretti, la desinenza -us si mantiene anche all’accusativo e al vocativo. Per quanto riguarda poi il termine virus, esso si declina soltanto ai casi diretti; negli altri casi, infatti, è utilizzato il suo sinonimo venenum (la declinazione sarà dunque: virus, veneni, veneno, virus, virus, veneno) c. i sostantivi con nominativo in -ĭus (m./f.) o in -ĭum (n.) presentano genitivo singolare indifferentemente in -ii o nella forma contratta -i; per esempio, auxilium, gen. auxilii o auxili; Cornelius, gen. Cornelii o Corneli d. il vocativo singolare di filius è fili; il vocativo singolare dell’aggettivo possessivo meus è mi: fili mi, “figlio mio” (cfr. Dialogus sextus, 11 , p. 55) e. particolare è, soprattutto nelle forme del plurale, la declinazione di deus, -i, “dio”: • septuaginta unus • 71 UNITà 3 PARTE 2 Grammatica nominativo genitivo dativo accusativo vocativo ablativo singolare plurale deus dei deo deum deus, dive deo dei (raro), dii, di deorum, deum deis, diis, dis deos dei (raro), dii, di deis (raro), diis, dis 2. Numero: a. alcuni sostantivi della seconda declinazione si declinano solo al singolare (cosiddetti singularia tantum, “soltanto singolari”). Si tratta di: pontus, -i, m.: mare virus, (veneni), n.: veleno pelagus, -i, n.: mare vulgus, -i, n.: plebe, gente comune (cfr. it. “volgo”) b. alcuni sostantivi della seconda declinazione si declinano solo al plurale (pluralia tantum): Argi, -orum, m.: Argo liberi, -orum, m.: figli arma, -orum, n.: armi Pompeii, -orum, m.: Pompei Delphi, -orum, m.: Delfi inferi, -orum, m.: gli dei inferi exta, -orum, n.: viscere superi, -orum, m.: gli dei del cielo 3. Numero e significato: auxilium, -i, n.: l’aiuto bonum, -i, n.: il bene castrum, -i, n.: il castello impedimentum, -i, n.: l’ostacolo locus, -i, m.: il luogo auxilia, -orum: le truppe ausiliarie bona, -orum: i beni, le sostanze castra, -orum: l’accampamento impedimenta, -orum: i bagagli (dell’esercito) loci, -orum: i passi (di un’opera letteraria); ma: loca, -orum, n.: i luoghi 2b. Esercizi Particolarità della seconda declinazione exercitia il punto sulla grammatica I complementi di luogo con i nomi di città della seconda declinazione I complementi di luogo con i nomi di città della seconda declinazione seguono le medesime regole già viste per i nomi di città della prima declinazione. In particolare, il moto a luogo è reso con l’accusativo semplice, il moto da luogo con l’ablativo semplice. Lo stato in luogo è espresso con l’ablativo semplice con i nomi plurali; 34 quanto ai nomi singolari, di essi è attestato l’antico caso locativo con terminazione in -i: Mediolanium ➼ Mediolani, “a Milano”; Brundisium ➼ Brundisii, “a Brindisi”. Il locativo, peraltro, è attestato anche per alcuni altri termini della seconda declinazione: in particolare per bellum, nell’espressione convenzionale domi bellique, “in pace e in guerra” (alternativa a domi militiaeque); e inoltre per humus, f., “terra” ➼ humi, “per terra”. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. 1. Liberi e filii sono sinonimi. 2. Deus non ha forme del plurale. 3. Il genitivo di virus è viri. 4. Virorum è genitivo plurale tanto di vir quanto di virus. 5. Pontus è di genere maschile. 6. Locus ha anche un plurale di genere neutro. 7. Castrum significa “accampamento”. 8. Auxilium presenta al plurale significato diverso rispetto al singolare. 9. Il vocativo di filius è fili. 10. La città di Delfi in latino è Delphus, -i. 72 • septuaginta duo • V F ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ ❑ Particolarità della seconda declinazione 35 Completa. 1. Il dativo singolare di virus è ………………………… 2. Il nominativo plurale di pontus è …………………… 3. Il genitivo singolare di Caius è ……………………… 4. Il genitivo plurale di deus è ………………………… 5. Auxilia significa……………………………………… 36 6. Il vocativo singolare di vir è …………………………. 7. L’accusativo singolare di vulgus è ……………………. 8. “Passi”(di un libro) si dice ……………………………. 9. Impedimentum significa ……………………………… 10. “Figli” si dice ………………………………………… Completa con la terminazione opportuna, quindi traduci. 1. Ubi es, fil… m…? • 2. Legatus Delph…… est. • 3. Tela, hastae et gladii arm…… sunt. • 4. • In Cai libro multi (“molti”) sunt loc…… clari (“famosi”). • 5. In Italia multa (“molti”) sunt loc…… clara (“famosi”). • 6. Hostias (“vittime sacrificali”) incolae super…… in templo immolant. • 7. Persae impediment…… in oppido relinquunt. • 8. Pont……. est nautarum domus (“casa”, nom. s.). • 9. Domini liber…… paedagogus instituit. • 10. Rivus impediment…… equis est. • 11. Castr…… machinis obsidemus. • 12. Ancillae familiae bon…… in thecis ponunt. • 13. Auxili…… sociis Romani in bello mittunt. • 14. Sapientia senectae et iuventae auxili…… est. • 15. Copiae in castr…… veniunt. • 16. Hostiarum ext…… aspicimus. • 17. Gemmae, pecunia aurumque stultorum (“degli stolti”) sunt d…… (deus, declinare opportunamente al pl.). • 18. A d…… (deus, declinare opportunamente al pl.) amamur. • 19. Vir…… in piratarum hastis est. • 20. A v……… (declinare opportunamente virus) matrona necatur. 37 Distingui nelle frasi seguenti la terminazione -i evidenziata di: a. genitivo singolare; b. nominativo plurale; c. vocativo plurale; d. vocativo singolare; e. imperativo, II persona singolare IV coniugazione; quindi traduci. gen. s. nom. pl. voc. pl. voc. s. imp. II s. 1. Conservi sumus. … 2. Tu quoque, Brute, fili mi. … 3. Veni, puer! … 4. Servi scientiam ignorant. … 5. Pugnare est viri officium. … 6. Triumviri in Capitolio sunt. … 7. Triumviri, populum vocate! … 8. Domini liberos corrigit paedagogus. … 9. Servi, currĭte! … 10. Ligno educantur pueri. … 11. Galli sunt barbari. … 12. Belli scientia Romanis est. … 13. Paedagogi pueros castigant. … 14. Viri consiliis oboedio. … 15. Audi, puella. … 38 Traduci. A 1. Cum auxiliis Romani bellum vincunt: nunc nuntii victoriam Romae nuntiant. • 2. Triumvirorum legatus copias in castra ducit. • 3. Argos Graecorum copiae machinis obsident. • 4. Magister discipulis libri locum legit. • 5. Insulae incolae in bello auxilium petunt. • 6. Proelium a castro socii prohibent. • 7. Times, Cai, triumvirorum dolum. • 8. Castra sociorum copiae muniunt et ibi manent. • 9. Piratae templa obsident: nunc deorum simulacra humi sunt. • 10. Philosophi vulgus, aurum et divitias non amant. • septuaginta tres • 73 UNITà 3 PARTE 2 Grammatica B 1. Socii et auxilia belli arbitri sunt. • 2. In animo bona continentur, non in divitiis. • 3. Equo legatus Argos vehitur. • 4. Superis et inferis hostiarum exta in aris ponuntur. • 5. Triumvirorum consilio proelium committitur: at dii oppidi ruinam parant. • 6. Non verbis, sed negotiis studioque pecuniam auges, fili. • 7. A matronis veneno viri necantur. • 8. Ob impedimenta perfugae Delphos non perveniunt. • 9. Cai amici Mediolani cum liberis sunt. • 10. Legatus castra copiarum auxilio munit. 39 Traduci in latino. 1. Ci allontaniamo da Argo e giungiamo ad Atene. • 2. Le truppe giungono da Roma a Pompei. • 3. Il triumviro assedia la città. • 4. Obbediamo con zelo ai comandi dei triumviri. • 5. È un bene combattere per Roma. • 6. Il poeta biasima il volgo. • 7. Le sentinelle giungono all’accampamento. • 8. Le truppe dei Romani assediano il castello e la città con macchine da guerra. • 9. Durante (in + abl.) la guerra, gli abitanti domandano truppe ausiliarie agli alleati. • 10. Leggiamo i passi di un libro. • 11. Voi date veleno allo straniero. • 12. Uccidiamo vittime per gli dei. • 13. La ricchezza è un dono degli dei. • 14. O Gaio, allontanati da Milano! • 15. Amiamo i fiumi, i boschi e i luoghi della natura. 3a. Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali Gli aggettivi della prima classe Gli aggettivi della prima classe – così chiamati per distinguerli da quelli della seconda classe, che studieremo più avanti – presentano tre uscite, differenti rispettivamente per il maschile, il femminile e il neutro. Al maschile e al neutro gli aggettivi seguono la seconda declinazione, mentre al femminile la prima. Per quanto riguarda le uscite del nominativo singolare, possiamo distinguere tra due gruppi: a. aggettivi uscenti in -us, -a, -um, come bonus, bona, bonum, “buono”; b. aggettivi uscenti in -er, -(e)ra, -(e)rum, come sacer, sacra, sacrum, “sacro”, ovvero miser, misera, miserum: gli aggettivi di questo secondo gruppo presentano al maschile le forme tipiche dei nomi in -er della II declinazione, con vocativo singolare uguale al nominativo. Ricorda che l’aggettivo concorda sempre in genere, numero e caso con il nome a cui si riferisce, senza che sia in alcun modo rilevante la declinazione di appartenenza del sostantivo. Osserva al proposito questi esempi: stultus paedagogus, “lo stolto pedagogo” clarus poeta, “il poeta famoso” (poeta è della I declinazione, ma è maschile: l’aggettivo, pertanto, concorda nel genere) alta fagus, “l’alto faggio” (fagus è della II declinazione, ma è femminile: anche in questo caso l’aggettivo concorda nel genere). Per le diverse funzioni dell’aggettivo (attributiva, predicativa, nome del predicato, sostantivata) vedi p. 63. OPeRATiVITÀ Gli aggettivi e il vocabolario Il vocabolario registra gli aggettivi della I classe mediante l’indicazione completa del nominativo singolare maschile, e mediante le terminazioni del femminile e del neutro: singolare maschile femminile singolare maschile femminile neutro singolare maschile femminile neutro neutro Per capire, dunque, se un aggettivo con maschile in -er perde o mantiene la -e- nella declinazione, è sufficiente guardare le forme del femminile o del neutro. 74 • septuaginta quattuor • Lessico Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali 15 verba manent a. Coppie di aggettivi di significato opposto maturus, -a, -um acerbus, -a, -um iniquus, -a, -um: ingiusto aequus, -a, -um: giusto malus, -a, -um: cattivo, bonus, -a, -um malvagio obscurus, -a, -um: oscuro clarus, -a, -um: famoso verus, -a, -um falsus, -a, -um ingratus, -a, -um gratus, -a, -um maestus, -a, -um: mesto, laetus, -a, -um: lieto, triste rigoglioso parvus, -a, -um: piccolo magnus, -a, -um: grande fortunatus, -a, -um: felice miser, -era, -erum: misero, infelice prosperus, -a, -um: fortunato pauper, -era, -erum: povero tutus, -a, -um: sicuro periculosus, -a, -um sedulus, -a, -um: diligente piger, -gra, -grum vacuus, -a, -um: vuoto plenus, -a, -um: pieno b. Altri aggettivi aeger, -gra, -grum: malato altus, -a, -um: alto, profondo asper, -era, -erum: aspro callidus,-a, -um: furbo doctus, -a, -um: dotto ferus, -a, -um: feroce, selvaggio integer, -gra, -grum: integro, incolume longus, -a, -um mirus, -a, -um: straordinario multus, -a, -um sacer, -cra, -crum strenuus, -a, -um: coraggioso c. Aggettivi possessivi meus, -a, -um (il cui vocativo maschile singolare è mi: vedi sopra, p. 71) tuus, -a, -um suus, -a, um: suo, loro (riferito alla III persona tanto singolare che plurale; ha valore riflessivo, e pertanto si riferisce sempre al soggetto della frase) noster, nostra, nostrum vester, vestra, vestrum Gli aggettivi pronominali Lessico Gli aggettivi pronominali sono chiamati così perché presentano terminazioni caratteristiche della declinazione dei pronomi: in particolare, l’uscita -īus al genitivo singolare e -ī al dativo singolare, comuni a maschile, femminile e neutro. Per il resto, gli aggettivi pronominali seguono nei tre generi la declinazione degli aggettivi della prima classe. 16 Sono pronominali i seguenti aggettivi: alius, alia, aliud: un altro (tra molti) alter, -era, -erum: l’altro (tra due) uter?, utra?, utrum?: quale dei due? uterque, utraque, utrumque: l’uno e l’altro, entrambi neuter, neutra, neutrum: nessuno dei due (da cui “neutro” per indicare ciò che non è né maschile né femminile) nullus, -a, -um: nessuno verba manent ullus, -a, -um: alcuno unus, -a, -um: uno, uno solo solus, -a, -um: solo, solitario totus, -a, -um: tutto, intero Usiamo totus come esempio per la declinazione: singolare nominativo genitivo dativo accusativo vocativo ablativo plurale maschile femminile neutro maschile femminile neutro totus totīus toti totum tote toto tota totīus toti totam tota tota totum totīus toti totum totum toto toti totorum totis totos toti totis totae totarum totis totas totae totis tota totorum totis tota tota totis Osservazioni sugli aggettivi pronominali 1. Il neutro di alius è aliud (non alium!), forma mantenuta anche negli altri casi diretti (accusativo e vocativo) del singolare. 2. Alius e alter indicano, rispettivamente, l’“altro” tra molti e l’“altro” tra due; entrambi gli aggettivi possono trovarsi in correlazione: alius … alius … alius, “uno … un altro … un altro”; alter … alter, “l’uno … l’altro”; alii … alii … alii, “gli uni … gli altri … gli altri”; alteri … alteri, “gli uni … gli altri”. 3. Tutti gli aggettivi con terminazione in -ter si riferiscono a “due” cose o persone: alter (“altro tra due”); uter? (“chi tra due?”); neuter (“nessuno dei due”); uterque (“tutti e due”). 4. Dopo uter, neuter e uterque il sostantivo si accorda al singolare (l’italiano usa invece il plurale): uterque oculus, “entrambi gli occhi”; neutrius tribuni, “di nessuno dei due tribuni”; utri filio?, “a quale dei due figli?”. • septuaginta quinque • 75 UNITà 3 PARTE 2 Grammatica 5. Nullus è impiegato in latino quando nella frase non ci sono altre negazioni; in presenza di altre negazioni, o di preposizioni con valore negativo, si trova ullus. Osserva al proposito questi esempi: nullum periculum timemus, “non temiamo nessun pericolo” (in italiano usiamo due negazioni, che si rafforzano a vicenda: “non… nessun”; in latino, al contrario, due negazioni si annullano); strenui sumus nec ullum periculum timemus, “siamo coraggiosi e non temiamo alcun pericolo” (nella frase è presente la congiunzione negativa nec, seguita, pertanto, da ullus); sine ullo dubio historiam ignoras, “senza alcun dubbio ignori la storia (sine è una preposizione con valore negativo, che richiede pertanto l’aggettivo ullus). 3b. Esercizi Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali 40 exercitia Concorda opportunamente l’aggettivo della I classe indicato tra parentesi con il nome; quindi traduci. Es.: agricolae (nom.; sedulus, -a, -um) seduli ➼ “gli agricoltori diligenti” 1. magistrorum (clarus, -a, -um) • 2. servos (piger, -gra, -grum) • 3. bellum • (iniquus, -a, -um) • 4. ancillae (gen.; pulcher, -chra, -chrum) • 5. verba (absurdus, -a, -um) • 6. fili (meus, -a, -um) • 7. pueri (gen.; gratus, -a, -um) • 8. nautā (barbarus, -a, -um) • 9. fago (dat. sing.; magnus, -a, -um) • 10. piratas (ferus, -a, -um) • 11. liberi (bonus, -a, -um) • 12. discipulum (maestus, -a, -um) • 13. poeta (nom.; callidus, -a, -um) • 14. puellas (pauper, -era, -erum) • 15. bona (verus, -a, -um) • 16. mālum (maturus, -a, -um) 41 Traduci, quindi declina per iscritto le seguenti coppie aggettivo della I classe + sostantivo. 1. doctus poeta • 2. grata ancilla • 3. miser agricola • 4. strenuae copiae • 5. laeta malus • 6. sacra pōpulus 42 Analizza genere, numero e caso delle seguenti coppie aggettivo della I classe + sostantivo, quindi traduci. 1. bonă ancillă • 2. pulchrae Italiae • 3. ferā invidiā • 4. stulta bella • 5. altum pelagus • 6. strenui piratae • 7. integris puellis • 8. obscura proelia • 9. longo otio • 10. nimiā industriā • 11. pravis animis • 12. malorum praeceptorum • 13. Graecă scientiă • 14. barbaris instrumentis • 15. virus malum 43 Distribuisci in una tabella come la seguente queste coppie aggettivo della I classe + sostantivo. barbari paedagogi - pravos animos - bonum magistrum - verum morbum - pulchrarum puellarum - stulte puer! - malis ancillis - foedam figuram - bonorum instrumentorum - laetis agris - pigro agriculae - grata auxilia - Graecus nauta - pravum bellum! - pauper vulgus singolare maschile plurale femminile neutro maschile femminile neutro nominativo genitivo dativo accusativo vocativo ablativo 44 Traduci le seguenti coppie aggettivo della I classe + sostantivo, quindi volgile al singolare se plurali, al plurale se singolari. 1. prospero domino • 2. parvorum puerorum • 3. magna instrumenta • 4. falsis blanditiis • 5. plenam ollam • 6. plenum theatrum • 7. fortunatas matronas • 8. clarum oppidum • 9. mira loca • 10. mali doli • 11. magno regno • 12. pulchrae coronae • 13. ingratus advena • 14. verā historiā • 15. arbitri aequi 76 • septuaginta sex • Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali 45 Traduci in latino le seguenti coppie aggettivo della I classe + sostantivo. 1. dei campi rigogliosi • 2. i marinai coraggiosi (c. ogg.) • 3. i buoni esempi • 4. con la lunga spada • 5. nella teca vuota • 6. del maestro malato • 7. il grande mare • 8. mela matura (c. ogg.) • 9. al dotto poeta • 10. da un luogo sicuro • 11. guerre ingiuste • 12. il greco Sosia (nom.) • 13. il barbaro Sosia (acc.) 46 Unisci ogni aggettivo della I classe della colonna di sinistra con il sostantivo corrispondente della colonna di destra in modo da comporre espressioni coerenti grammaticalmente e per significato. 1. sacrum 2. laeti 3. callidis 4. miserorum 5. magnă 6. duro 7. maestam 8. piger 9. multarum 10. clarā 11. asperă a. ligno b. bellă c. ancillam d. simulacrum e. servus f. liberi g. famā h. theatră i. verbis l. agricolarum m. pōpulorum 47 Traduci queste brevi frasi; sottolinea poi gli aggettivi in esse presenti e individuane la funzione specifica (attributiva, predicativa, nome del predicato, sostantivata). 1. Asperum proelium committere. • 2. Proelium asperum est. • 3. Proelium asperum putamus. • 4. Absurda verba ancilla dicit. • 5. Absurda dicuntur. • 6. Absurda sunt ancillae verba. • 7. Pulchrum theatrum video. • 8. Pulchrum theatrum existimas. • 9. Bonas puto puellas. • 10. Bonas puellas laudas. • 11. Ancillae Sosiam putant pulchrum. • 12. Bonae ancillae Sosiam pulchrum putant. • 13. Sosia pulcher est. • 14. Rufa Graecum Sosiam foedum putat. • 15. Animus bonus pulchram figuram facit. • 16. Sosiae animus malus est; ergo, Sosiae figura foeda est. il punto sulla grammatica Il complemento di qualità L’ablativo semplice, oltre alle funzioni che abbiamo già preso in esame, in latino può anche servire a esprimere il complemento di qualità, ossia quel complemento con cui si indica una caratteristica fisica o morale attribuita a una cosa o a una persona. Vir magnā sapientiā, “uomo di grande saggezza” 48 Talvolta, soprattutto quando si descrive una qualità morale, si può incontrare, in alternativa all’ablativo, il genitivo: oltre che vir magna sapientia, dunque, anche vir magnae sapientiae. È importante ricordare che in latino il sostantivo indicante la qualità è sempre accompagnato da un aggettivo, aggettivo che in italiano può invece mancare: vir magno ingenio (magni ingenii), “uomo di (grande) talento”. Traduci (aggettivi della I classe). 1. Ab insulae incolis oppidum munitur et magna cura bellum paratur. • 2. Magna fagus gratā umbrā miseros agricolas tegit. • 3. Romae sunt multa sacra deum templa. • 4. Piratae castra delent, sed deorum simulacra integra sunt. • 5. Caius Mediolano non discedit: aeger est. • 6. Socrates (“Socrate”, nom.), clarus Graecus philosophus et vir magna sapientia, veneno Athenis necatur. • 7. Domi bellique Romani imperium augent et magnum faciunt. • 8. Oppidi incolis aequa verba nostri legati curarum causa sunt. • 9. Dii mira dona prosperis matronis imperant. • 10. Callidi perfugae captivos vinciunt et piratis tradunt. • 11. Parvus rivus est, sed multas aquas habet. • 12. Femina mirā pigritiā es, ancilla, et dominae acerba verba non audis. • 13. In asperis periculis amicos tuos vocas, fili mi, sed multi te relinquunt. • 14. In longis viis incolae strenui pugnant: multi, tamen, necantur. • 15. Bonus poeta ab amicis iudicaris, sed ob vulgi invidiam clarus non es. 49 Indica caso e numero delle seguenti coppie aggettivo pronominale + sostantivo, quindi traduci. 1. totius provinciae • 2. utrumque legatum • 3. neutri puellae • 4. alīus servi • 5. alterius servi • 6. uter agricola? • 7. soli filio • 8. totum populum • 9. unum verbum • 10. sine ulla superbia • 11. nullo consilio • 12. alius magister • septuaginta septem • 77 UNITà 3 PARTE 2 Grammatica 50 Completa le frasi con l’aggettivo pronominale adatto, quindi traduci. 1. Per …………… insulam victoria a legatis nuntiatur. • 2. Sosiae …………… discipulus est: Caius. • 3. Sine …………… dubio Capitolium clarus Romae clivus est. • 4. …………… discipulum laudas? Alter sedulus est, alter bonus. • 5. …………… filia, Iulia et Secundilla, bona est. • 6. Sunt domino duo (“due”) servi: …………… sedulus est, …………… piger. • 7. Nec Rufam nec Lydiam laudo: …………… praemium do. • 8. Strenui sumus: …………… periculum timemus. • 9. Multae sunt ancillae: …………… gallinam vellunt, …………… ollam in flamma ponunt, …………… in aula sunt. • 10. Piger es, nec …………… amicum habes. 51 Correggi l’errore contenuto in queste frasi, confrontando il latino con la traduzione fornita (aggettivi pronominali). 1. neutri belli, “di nessuna delle due guerre” • 2. neutri belli, “a nessuna delle due guerre” • 3. totae Italiae, “a tutta l’Italia” • 4. utraque puellae, “entrambe le fanciulle” • 5. uter puella?, “quale delle due fanciulle?” • 6. alium consilium, “un’altra decisione” • 7. unius populo, “di un solo popolo” • 8. una advena, “un solo marinaio” • 9. sine nulla superbia, “senza alcuna superbia” • 10. alius oculus, “un occhio” 52 Traduci in latino le seguenti coppie aggettivo pronominale + sostantivo. 1. senza alcun inganno • 2. nell’una e nell’altra battaglia • 3. con nessun premio • 4. quale dei due figli? • 5. del solo amico • 6. un solo marinaio (nom.) • 7. tutto il popolo (acc.) • 8. di entrambi i pioppi • 9. di entrambi i popoli • 10. un poeta (tra due) • 11. entrambi i pareri (acc.) • 12. di un solo dono 53 Traduci in latino (aggettivi pronominali). 1. Utriusque servi superbia domini iram auget: nunc dominus magnas et feras poenas servis parat. • 2. Alterum oculum in pugna amisi. • 3. Unius viri ingenium victoriam Romanorum copiis non dat. • 4. Uterque philosophus Athenis vivit. • 5. Per totam provinciam perfugae currunt: arma et divitias sine ulla cura rapiunt. • 6. Auxilium nullum sociis damus: nam socii grati Romae non sunt. • 7. Silva tota a flammis deletur. • 8. Animus viri unius victoriam toti populo dat. • 9. Clari Romani poetae Vergilius (“Virgilio”) et Catullus (“Catullo”) sunt: utrumque laudo. • 10. Nullius arbitri diligentia fero Persarum populo grata est. • 11. Utrum virum defendis? Alter clarus est, alter obscurus. • 12. Puer veniam petit: sed nulla venia puero est. • 13. In utro templo Dianae simulacrum est? • 14. Sine ullo auxilio patriam defendimus: ira nostra et clarorum Romanorum virorum exemplum oppidum muniunt. 54 Traduci le frasi che seguono. A 1. Alexandro Magno alter oculus niger est, alter caeruleus: sic enim narrant. • 2. Nulla villa tuta est: nam periculum oppido et agris imminet. • 3. Legatus vir magno ingenio et summa prudentia est. • 4. Unum oppidum totam insulam a Persis defendit. • 5. Barbaros prudentiā et sapientiā vincimus, sine ullo dolo. • 6. Alii epularum delicias, alii arma, alii autem sapientiam amant. • 7. Miser agricola in procerae fagi umbra recubat. • 8. Cassandra, clara Priami filia, Troiae exitium nuntiat: sed miseri oppidi incolae Cassandrae verbis non credunt. • 9. In multis fabulis strenui Romani viri celebrantur, et mira populi Romani facta. • 10. Utriusque dominae filiae nuptiae a sedulis ancillis parantur. B 1. Horridum spectaculum est: alii gladio, alii sagittis transfiguntur, alii terga vertunt. • 2. Si amicos tantum, non inimicos, amatis, nullum donum in Dei regno impetratis. • 3. Nullum insulae oppidum vallo vel moeniis munitur: unum enim periculum coeli et pelagi vehementia est. • 4. Praefectus ad Romanorum et auxiliorum castra venit: alteros promptis verbis laudat, alteros acerbis iniuriis reprehendit. • 5. Multi libri in Corneli villa a liberis leguntur: nam Cornelius vir multis litteris est, et Corneli filii legere amant. • 6. Totius populi audaciā, nullum periculum timemus. • 7. Mira est Marci et Corneli industria: utrique amico donum mitto. • 8. In patria non vivis, poeta: nam Dionysius, ferus Syracusarum tyrannus, incolas funesto imperio suo opprimit. • 9. Poetae deum fabrum Vulcanum appellant; Vulcani officina in alta Aetna est. • 10. Pelagus, atrum mirā procellā, terrebat nautas et captivos, utrumque pavidum vulgus. 78 • duodeoctoginta • Aggettivi della I classe e aggettivi pronominali 55 Traduci in latino. 1. Su nessuna delle (due) rive vediamo alti pioppi. • 2. Tutti e due i doni sono graditi a Gaio, figlio di Cornelio e fanciullo di grande intelligenza. • 3. La vostra superbia, ragazzi, non è apprezzata da nessuno dei due maestri. • 4. A nessuno dei (due) Gracchi è dato aiuto dal popolo dei Romani. • 5. A causa della guerra i poveri contadini lasciano i campi: alcuni giungono a Bologna, altri a Milano, altri a Siracusa. • 6. Le statue di entrambi gli dei sono poste nel tempio presso (ad) il teatro. • 7. Senza alcun inganno e senza alcuna insidia gli uomini coraggiosi vincono le battaglie. • 8. Il coraggio di tutto il popolo salva la patria dalla minaccia dei barbari. • 9. Quale delle due ancelle deve preparare il banchetto? • 10. Il legato dei Romani tiene lontano dall’accampamento le feroci truppe dei Volsci. 56 Traduci il seguente brano. “Pulsare” Caius Iulius, Aureliae filius, Iuliae et Secundillae germanus est. Iulia et Secundilla bono ingenio puellae sunt, etiam si Secundilla interdum superba est. Iulia et Secundilla Caium toto animo amant; puellae saepe Cai ianuam pulsant: “Germanus noster es: quid cupis? Germanae tuae sumus: te curare debemus! Utram magis diligis?” Caius, tamen, saepe germanas suas non tolerat et spernit: “Feminae estis: gemmae, coronae et fuci tantum vos delectant; ego, autem, vir sum: litteras, philosophiam et arma magno studio colo”. Interdum Caius morosus et plagosus est, et germanas suas pulsat. Tunc puellae Rufae ianuam pulsant: “Rufa, Rufa, Caius nos pulsat!” “Cur germanas tuas pulsas, Cai?” Rufa rogat; et Caius: “Quia, quia… Feminae sunt, et stultas puto!” Rufa diu cogitat, dein dicit: “Ego quoque paedagogum tuum Sosiam stultum puto; ergo… Sosiam pulsare debeo!” Rispondi ora a queste domande. 1. Definisci, in latino, le relazioni di parentela tra Aurelia, Iulia, Secundilla e Gaio (Iulia et Secundilla Aureliae filiae sunt…) 2. Fornisci, in latino, una descrizione del carattere di Iulia, Secundilla e Gaio. 3. Specifica il duplice significato italiano del verbo latino pulsare. 57 Traduci il seguente brano. La storia dei Gracchi Caius ad Rufam venit. “Rufa, cur Sosiam non laudas?” Caius rogat; et Rufa respondet: “Sosiam non laudo, fili mi, quia vir nimiā superbiā est. Paedagogus tuus, Cai, Graeciam solam centrum mundi putat, et Romam obscuram existimat. Sed Sosia claram Romanam historiam nescit: multi autem sunt Romani viri clari, magni et strenui: Scaevola, Torquatus, Camillus, Gracchi…” “Sosia Gracchos ranas putat, sed Gracchi viri Romani, non ranae sunt! – dicit Caius – Qui sunt Gracchi, Rufa?” “Gracchi duo (“due”) germani, filii Corneliae, mirae feminae, sunt: alter est Tiberius, alter Caius; uterque clarus vir Romanus est. Sed etiam Cornelia, Gracchorum mater (“madre”, nom.), clara matrona Romana est. Nota fabula de Corneliā (de + abl. = compl. argomento) narratur: olim, in Corneliae villa, prospera matrona Campana hospita est; multa ornamenta matronae sunt, et a matrona ornamenta Corneliae ostenduntur magna cum superbia. Corneliae ornamenta non sunt: sed interim e ludo Caius et Tiberius veniunt. Statim ergo Cornelia matronae dicit: “Ecce ornamenta mea!” “Pulchra fabella! Suntne Graecae fabellae pariter pulchrae, Rufa?” Caius dicit. “Nescio, Cai… – Rufa respondet – Roga Sosiam!” Rispondi ora a queste domande. 1. Cur Rufa Sosiam non laudat? ……………………………………………………………… 2. Suntne Romae viri clari? Ita est: Romani clari viri sunt ………………………………………… 3. Qui sunt Gracchi? ……………………………………………………………………… 4. Quid facit matrona Campana? ………………………………………………………… 5. Quae (quali) sunt Corneliae ornamenta? ………………………………………………… 58 Traduci il seguente brano. Gli schiavi a Roma Post Punica bella et post multas Romanas victorias in Italia, Africa, Graecia et Hispania, multi captivi Romam veniunt: Romani captivos et captivorum filios servos faciunt, ergo multi servi Romae sunt. Servi agros colunt et dominos in negotiis et officiis adiuvant; saepe servi, qui (“che”, “i quali”, nom.) Athenis veniunt, litterati et docti sunt: itaque, Graeci servi • undeoctoginta • 79 UNITà 3 PARTE 2 Grammatica ut paedagogi vel magistri a Romanis adhibentur. Saepe dominus servos magnā clementiā tractat; sed, si servus culpam committit, ligno vel ferula a domino sine ulla clementia castigatur. Interdum servi a dominis manumittuntur: “liberti” vocantur; dominus, autem, “patronus” vocatur. Libertus liber vir est: tamen operas suas patrono praestare debet, et patrono magnā reverentiā et magno obsequio iungitur. Rispondi ora a queste domande. 1. Unde veniunt Romam captivi? 2. Quid faciunt servi? 3. Quomodo dominus servos suos tractat? 4. Quid accidit, si servus culpam committit? 5. Quis est “libertus”, et quid facere debet? 59 Traduci il seguente brano. Muzio Scevola Porsenna, Tuscorum rex (“re”, nom.), Romam obsidet. Mucius, vir Romanus mirā constantiā et magno animo, in Porsennae castra venit: Porsennam occidere cupit. Conferta turba ibi est: nam stipendium copiis datur. In turba Mucius consistit prope regium solium, ubi Porsenna cum scriba sedet. Mucius gladium e vagina educit; at scribam percutit et occidit: nam scribam pro Porsenna accipit. Iratus, Mucius dexteram in vicina flamma ponit: brachium ob magnum erratum punire debet. Flamma Mucii brachium consumitur: itaque abhinc Mucius “Scaevola” appellatur; nam Scaevola “sinister” significat. Rispondi ora a queste domande. 1. Quid Mucius facere cupit? 2. Ubi Mucius consistit? 3. Quare Mucius scribam occidit? 4. Utrum brachium Mucius in flamma ponit? 5. Quid “Scaevola” significat? 60 Traduci il seguente brano. Il ratto delle Sabine Romuli, primi Romanorum domini, saeculis1, paucae feminae Romae habitant, et incolae familias filiosque non habent. Itaque Romulus callidum dolum parat: magnum ludorum spectaculum instruit, et per nuntios ad ludos finitimum Sabinorum populum arcessit. Magna cum laetitia Sabini cum feminis suis Romam accurrunt et in rustico theatro considunt. Per2 spectaculum, Romulus Romanis signum dat, et repente Romani feminas Sabinas rapiunt. Sic Sabinae Romae manent et a Romanis viris in matrimonium ducuntur. Sed per2 multos annos magnum odium Sabinos a Romanis dissociat. 1. Ablativo di tempo determinato. 2. La preposizione per ha qui valore temporale (“durante”, “per”). Rispondi ora a queste domande. 1. Cur Romulus Sabinas feminas rapit? 2. Quid Romulus instruit? 3. Quid accidit Sabinis feminis? 80 • octoginta • UNITà 3 Lessico 1 Le parole della scuola A partire dai cinque anni, il bambino romano diventava discipulus, “allievo”: a quell’età, infatti, egli iniziava a discĕre, “imparare”, – osserva che disc-ipulus e disc-ere derivano dalla medesima radice – andando a scuola, ludus. Ludus, propriamente, significa “gioco”, ed è un termine che ci dice molto del modo in cui i Romani intendevano la scuola: si trattava di un’attività fine a se stessa, qual è per l’appunto anche il gioco, un’attività che era chiamata anche – con termine da cui è poi derivato quello italiano – schola, da una parola greca che indica il “tempo libero” che, appunto, si trascorreva lontano dalla vita e dagli affari pubblici. Ad accompagnare a scuola il bambino era il paedagogus, lo schiavo che, come già sappiamo, si preoccupava anche della sua educazione. L’istruzione di base del discipulus, corrispondente alla nostra “scuola elementare”, era affidata al ludi magister, “maestro di scuola”, che aveva il compito di docēre, “insegnare”. Il magister era chiamato anche, in modo più preciso, litterator: come rivela il suo stesso nome, il litterator insegnava ai suoi allievi le litterae, ossia propriamente le lettere dell’alfabeto e, più in generale, tutti i rudimenti dell’istruzione: legĕre, “leggere”; scribĕre, “scrivere”; e rationem ducĕre, “fare i conti”. Inoltre – poiché il termine litterae indica anche la “letteratura” – il litterator aveva anche il compito di far conoscere ai suoi discipuli alcune famose opere letterarie, e inoltre poesie, leggi, aforismi, che venivano in genere imparati ars, artis, f.: arte; abilità in qualcosa; professione codex, -ĭcis, m.: tronco d’albero; tavoletta per scrivere; libro discipulus, -i, m.: allievo disco, -is, didĭci, -ĕre: imparo doceo, -es, docui, doctum, -ēre: insegno eloquentia, -ae, f.: eloquenza, arte del parlare bene grammatica, -ae, f.: grammatica; il complesso dei testi letterari, nella loro forma e nel loro contenuto. a memoria (memoriae mandare). La memoria serviva a tramandare un testo alle generazioni successive, dal momento che i libri erano rarissimi e molto costosi; l’unica cosa di cui i ragazzi disponevano per prendere appunti era il codex, propriamente “tronco d’albero” e più genericamente “tavoletta”, ricoperta da uno strato di cera (e per questo detta tabula cerata). Su di essa si scriveva con una specie di penna, lo stilus. Terminata a undici anni l’istruzione primaria, i figli maschi delle famiglie più benestanti (non le femmine, che iniziavano a prepararsi per il matrimonio) si recavano dal grammaticus, “maestro di grammatica”, che aveva il compito di insegnare loro la grammatica ossia – il termine latino ha un significato molto diverso dal suo corrispettivo italiano – il complesso dei testi letterari, nella loro forma e nel loro contenuto. Dopo i quindici anni, poi, i ragazzi avviati alla carriera politica frequentavano il rhetor, esperto di rhetorica; la rhetorica era una scienza complessa, che abbracciava tutto ciò che riguardava l’eloquentia, l’arte del parlare bene: un’ars che era evidentemente indispensabile al futuro uomo pubblico e politico, chiamato a persuadēre, “persuadere”, i suoi ascoltatori; e che si avvaleva pertanto anche di altre materie la cui conoscenza fosse indispensabile alla persuasione, come la philosophia, la oratoria, “arte di comporre un discorso”, e il ius, “diritto”. grammaticus, -i, m.: maestro di grammatica ius, iuris, n.: diritto lego, -is, legi, lectum, -ĕre: leggo liber, -bri, m.: libro litterae, -arum, f. pl.: lettere dell’alfabeto; letteratura litterator, -ōris, m.: maestro; letterato ludi magister, -stri, m.: maestro di scuola ludus, -i, m.: scuola; gioco memoriae mandare: imparare a memoria oratoria, -ae: arte di comporre un discorso paedagogus, -i, m.: pedagogo persuadĕo, -es, suasi, suasum, -ēre: persuado, convinco philosophia, -ae, f.: filosofia rationem ducĕre: fare di conto rhetor, -ŏris, m.: retore, maestro di eloquenza rhetorica, -ae, f.: retorica, arte del dire schola, -ae, f.: scuola; tempo libero dedicato allo studio scribo, -is, scripsi, scriptum, -ĕre: scrivo stilus, -i, m.: stilo, cannuccia per scrivere tabula cerata: tavoletta per scrivere Tre delle quattro parole elencate per ciascun gruppo derivano dal medesimo verbo latino; aiutandoti eventualmente con un dizionario, individua questo verbo, specificando il valore di ciascuno dei termini da esso derivati, e cancella la parola intrusa. 1. dottore, dotato, dottrina, docente 2. disciplina, discepolo, discorso, discente 3. leggenda, leggero, lettura, lezione 4. scrigno, scrivania, scrittore, scriba ………………………………………… ………………………………………… ………………………………………… ………………………………………… • octoginta unus • 81