Pieve: Chiesa parrocchiale che ha sotto di sè priorie, rettorie, ville e castella ARGENTA 1 25 Museo delle o in Ronco Longana – Ravenna 906 abitanti, 1079 d. C. B S. Cassiano in Decimo Campiano – Ravenna 1500 abitanti, 896 d. C. C S. Pietro in Trentula o in Trento S. Pietro in Trento – Ravenna 1460 abitanti, 978 d. C. MEDICINA D S. Stefano in Tegurio o del Godo Godo di Russi (Ra) 1752 abitanti, 963 d. C. E S. Pietro in SylvisCastel Guelfo Bagnacavallo (Ra) 1300 abitanti, 744 d. C. S.Alberto Valli di Argenta Villa S. Martino 26 5 10 Casa Conti Guidi Bagnara di Romagna Solarolo D Prada Ruggero Zinzani 12 Celle FAENZA S. Lucia G Brisighella 8 Da Luciano Cà Ridolfi 18 9 Villa Corte 5 24 S. Giorgio in Ceparano Borgo Fregnano S. Eufemia S. Biagio S. Pietro in Vincoli 16 Bartolini Alvaro Castrocaro Terme 15 Il Pratello Dovadola Via Senio, 13 Casola Valsenio (Ra) Cell. 339.7990462 Agriturismo Rio Monte Via del dottore, 33 Gambellara (Ra) Tel. 0544.551051 Cell.338.9779804 17 8 Pieve del Tho – Brisighella (Ra) 173 abitanti, 380 d. C. G S. Maria in Rontana Rontana – Brisighella (Ra) 388 abitanti, 891 d. C. H S Martino Mazzolano – Riolo Terme (Ra) 1889-215 abitanti, 892 d. C. 21 Trattoria “Da Luciano” 23 Casa Conti Guidi Az. Agr. Ruggero Zinzani CESENA Torre di Oriolo dei Fichi 13 Via di Oriolo – Faenza (Ra) Serata finale a Villa Corte Castellina di Brisighella (Ra) Via Corte, 9 – Tel. 0546.85789 Via Baccagnano, 37 – Brisighella Tel. 0546. 81536 12 Azienda Agricola Dalmonte Via Bologna 76 – Riolo Terme Tel. 0546.71390 22 9 Borgo Fregnano Via Casale, 23 – Faenza (Ra) Tel. 0546.47015 Cell. 333.7040543 Ruggero 347.9458249 Anna Borghetto di Brola Via degli Orsini Savarna, Ravenna Tel. 0544.533609 Vincenzo Bettini Via Chiesuola 58 – Russi (Ra) Tel. 0544.583289 24 Via Crocetta, 10 – Bagnacavallo Tel. 0545.937382 Cell 338.3328996 F S. Giovanni in Ottavo “Cà Ridolfi” 20 Museo Etnografico “Sgurì” di Romano Segurini Agriturismo “Nasano” Celti Centurioni Agriturismo Mariano Via dei Frati, 6 Modigliana (Fc) Tel. 0546 940628 “Il contadino telamone” Via Montone, 1 – Ponte Vico, Russi (Ra) Tel. 0544.581314 11 18 19 Via Boncellino 113 Bagnacavallo Cell. 327.5427570 FORLì Borghetto Modigliana di Brola 19 La Mora a Purocielo B Reda Oriolo dei Fichi 13 Oriolo Nino Tini Rio Monte F Fognano 4 ada A14 Gambellara 10 Villa Vezzano 22 os t r La Mora a Purocielo Via Mazzolano 9/a, Riolo Terme Tel. 0546.70715 Cell. 339.4939961 14 Villa Rotonda Riolo Terme Dell’Infanzia “Lo Scoiattolo” Il contadino TelamoneAut 6 A Ghibullo Bettini C Agriturismo Mariano Zattaglia S. Pancrazio 23 Vincenzo 7 Nasano 3 Scuola 7 Bartolini Alvaro Via Roncona, 4 – Brisighella Tel. 0546.642294 Cell. 333.5303686 Via Sacramora 12, Reda di Faenza Cell. 338.4689855 o 339.7242643 Russi Boncellino 16 Scuola “Lo Scoiattolo” Via Prov. le Faentina 37 Modigliana (Fc) Tel. 0546.942124 6 2 La Rondine Cotignola Castel Bolognese Casola Valsenio RAVENNA E BAGNACAVALLO Il Pratello Via Morana, 14 – Modigliana (Fc) Tel. 0546.942038, Cell. 335.1358728 di Donegaglia Rita via Purocielo 39 Brisighella (Ra) Tel. 320. 0246504 11 LUGO 15 La Rondine Via Boncellino, 178 Bagnacavallo Cell 347.4230464 Sauro 348.5641071 Debora 4 Villa Rotonda e Quinzàn Via Castel Raniero 1 – Faenza (Ra) Tel. 0546.681223 Piazza Sasdelli Casola Valsenio Tel. 0546.73181 1 Anna Tazzari Villa Prati Celti Centurioni 2 3 Zižaróń Fusignano S. Agata sul Santerno H Mazzolano Valsenio 20 Museo Etnografico “Sgurì” IMOLA 17 Savarna ALFONSINE Tratto da “Viaggio nelle pievi della provincia di Ravenna” Longo Editore “Romagna Geografia e storia” di Emilio Rosetti 14 Via Baccano Inferiore 5 Tel. 0545.52870 Abbadesse – Bagnacavallo (Ra) Lavezzola A S. Apollinare in Lugana Cell. 333.3814000 Anna Tazzari Nino Tini Via S. Mamante 126, Oriolo dei Fichi – Faenza (Ra) Tel 0546. 642073 Cell 338. 6370955 25 Museo delle Valli di Argenta Via Cardinala, 1/c - Argenta (FE) Telefono 0532.808058 26 Zižaróń Famiglia Minguzzi Via Pieve Masiera, 156 Masiera di Bagnacavallo Tel. 0545.50735 Tredozio venerdì 25 Museo delle 25 Valli di Argenta 6 Il contadino 2 La Rondine 11 Celti Centurioni 19 Borghetto telamone 4 La Mora 12 Ruggero di Brola 15 Il Pratello Zinzani a Purocielo 13 Oriolo 8 Da Luciano 23 Vincenzo Bettini 7 Nasano 21 Dalmonte dei Fichi 1 Anna Tazzari 10 Casa Conti Guidi 2 La Rondine 16 Bartolini Alvaro 17 Agriturismo Mariano 3 Scuola 2 La Rondine 2 La Rondine 15 Il Pratello 5 Rio Monte telamone 14 Villa Rotonda 24 Nino Tini 18 Cà Ridolfi 2 La Rondine 26 Zižaróń 20 Museo 6 Il contadino Dell’Infanzia “Lo Scoiattolo” 7 Nasano Etnografico “Sgurì” di Romano Segurini 21 Dalmonte 7 Nasano 9 Borgo Fregnano 22 Serata finale dei fuochi magici a Villa Corte Castellina di Brisighella giovedì Venerdì 25 Santa Costanza Museo delle Valli di Argenta Via Cardinala, 1/c 44011 - Argenta (FE) Telefono 0532.808058 e-mail: [email protected] a partire dalle ore 20.00 • Una serata al sapor di…miele Terre srl, la società che gestisce il sistema ecomuseale argentano, organizza, in occasione dell’undicesima edizione dei “Lòm a Mérz” (i lumi di marzo), un evento in cui saranno presenti Franco Asioli, Presidente dell’Associazione Romagnola Apicoltori, produttore di api regine e mieli, l’associazione Friedrich Schürr, che si occupa dello studio e della valorizzazione del patrimonio dialettale e delle tradizioni romagnole e operatori del territorio. Nel corso della serata verrà accesso il fuoco propiziatorio, antica tradizione che intendeva celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. La serata prevede inoltre la presentazione delle attività dell’Associazione Schürr, a seguire una breve introduzione al mondo delle api, al lavoro dell’apicoltore e degustazione di vari tipi di miele con formaggi e dolci a cura di Franco Asioli. Costo 7,00 € a persona – Prenotazione obbligatoria • Saranno presenti all’iniziativa gli agriturismi, i ristoranti ed i produttori di Campotto. Lontano dalla Romagna, che nostalgia! È ben vero che, come sosteneva uno scrittore, la Romagna è un pianeta inventato dai suoi abitanti, i quali ogni tanto scendono sulla terra ma non vedono l’ora di tornarvi. Ed appena passano il confine e lasciano la loro terra nasce nei romagnoli una sottile nostalgia sempre più avvertita via via che aumenta la distanza. La mia Romagna è come una valigia: ovunque mi capiti di andare, lei viene sempre con me. A volte mi sembra di essere una piccola succursale mobile della terra dove sono nato; una specie di minuscolo consolato ambulante, se così si può dire. Ne curo gli interessi nel mondo, per quel che posso, parlandone senza fine, e nemmeno mi preoccupo più del fatto che, ufficialmente, lei non esiste. Ma a questo attaccamento ci ho fatto caso solo quando sono diventato grande, e ho acquistato un minimo di autonomia e indipendenza. Quando ero piccolo, il luogo più remoto della galassia era Igea Marina, dove andavo in colonia estiva; in generale, pensavo che dopo Imola finissero le strade asfaltate e incominciasse lo sterrato. Probabilmente per avventurarsi nelle Marche servivano dei portatori indigeni, come ai cacciatori bianchi nei film di Hollywood.Mi ci sono voluti ventisei anni per scoprire che c’era qualcosa di buffo nelle mie esse e nelle mie zeta; quando andai ad abitare a Torino, notai che tutti si rotolavano in terra dalle risate quando pronunciavo parole divertenti come “pizza” o “piazza Castello”. Scoprii anche con grande ritardo che a quanto pare tutte le altre tribù presenti su questo pianeta avevano l’abitudine di coltivare le viti per farci il loro vino. Io pensavo esistessero solo il Sangiovese, l’Albana e il Trebbiano. C’erano dei luoghi in cui addirittura il vino nero lo bevevano frizzante, ‘con le bolle’, come avrebbe detto mio nonno disgustato. La prima volta che mi fu offerto un bicchiere di Lambrusco, che ha le bolle, rifiutai con sdegno, perché ero certo che lui si sarebbe rivoltato nella tomba dal disgusto. Scoprii che la Romagna era sempre con me. Ero prigioniero di uno strano effetto ‘elastico’: più mi allontanavo, più non vedevo l’ora di tornarmene a casa alla svelta. Per dire: se devo andare a Roma per lavoro, non mi faccio prenotare l’albergo, ma il biglietto per l’ultimo treno disponibile, anche a costo di dormire alcune ore nelle sale d’aspetto, in attesa della coincidenza per Castel Bolognese. Sono arrivato al punto che non so più dove finisce il mio corpo e incomincia la mia terra; fa parte di me, come fosse un braccio o una gamba. Ma è più di questo. La Romagna è il metro di paragone su cui misuro il mondo. Una volta, in Norvegia, a una cena di gala, ci tennero tantissimo a farmi assaggiare un loro vino autoctono. Sembrava sciroppo, e me lo avevano consigliato vivamente per accompagnarci una bistecca, che io credevo fosse in graticola, che è l’unico modo onesto di cucinare la carne: mi portarono una bietta di manzo alta quattro dita, glassata, con una collinetta di marmellata arancione sopra che sapeva di muschio. Sapevo già che non mi sarebbe piaciuta, perché se un piatto non l’ho mai visto cucinare da mia nonna, allora non vale nemmeno la pena perderci del tempo. E solo quando rientro nei confini, riprendo possesso interamente di me stesso. È buffo, perché sebbene i confini di questa terra non siano segnati su nessuna cartina geografica, li distinguo all’istante. Appena dal finestrino incomincio a vedere i filari di peschi e di kiwi, le insegne dei vecchi circoli Endas, e i tavolini dei bar attorno ai quali i pensionati sbraitano per chissà quale faccenda, so di essere tornato finalmente a casa. E sono stato lontano otto ore al massimo! Cristiano Cavina Tratto da Romagna Doc n. 16 pubblicazione del Consorzio Vini di Romagna sabato 26 febbraio 2011 San Nestore di Magydos La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo di Sauro e Rita Rossini 2 Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra) Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora Evento Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli alberi, colombi… • All’imbrunire accensione del fuoco • Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale • Ore 20. 00 Tiro alla fune • Ore 20. 30 Intrattenimento con I Cantastorie, cantori romagnoli d’osteria Menu • Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa a 24 € inclusa la fiorentina • Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri • Vin brulé della casa Per il menu completo è gradita la prenotazione cell. 347. 4230464 oppure 348. 5641071 11 Celti Centurioni Azienda Biologica Agrituristica Via Crocetta, 10 – Bagnacavallo (Ra) Tel. 0545. 937382 Cell 338. 3328996 www. celticenturioni. it Evento: • Ore 19 Accensione falò • Ore 19. 30 Balli Antichi della tradizione Romagnola attorno al fuoco con la Compagnia “Banda de Grèl” • Ore 21. 30 per la delizia del palato assaggi di prodotti tipici e vini pregiati da invecchiamento ottenuti dagli Autoctoni presenti in azienda • Mostra fotografica a cura di Giampaolo Ossani; le foto esposte sono una piccola parte di immagini realizzate circa negli anni ’40 da Fortunato Pirazzini, artista bagnacavallese trasferitosi a Parigi poco prima della seconda guerra mondiale. • La freschezza e spontaneità dei personaggi comunicano un tempo e un pensiero distante dal nostro ma anche una gioia semplice che non si respira più nelle nostre campagne. 8 Trattoria “Da Luciano” Via Montone, 1 – Ponte Vico, Russi (Ra) Tel. 0544. 581314 Evento ore 20 • Dietro al ristorante verrà allestito un grande falò che verrà acceso prima dell’inizio della cena. Fuochi propiziatori per dare il benvenuto al mese di Marzo, per augurare un buon raccolto. Menu del Cacciatore • In occasione di questo evento, oltre ai nostri consueti piatti alla carta, proponiamo: • Crostino di pane cotto nel forno a legna, fritto, con salsa di fegatini alla salvia • Pappardelle al mattarello con ragù di lepre • Capriolo in salmì con polenta ai ferri • Sorbetto al limone • Frappe, castagnole ed altri dolci di Carnevale • Vini locali sfusi (¼ di litro a persona ) e caffè € 25. 00 Non è obbligatorio il menu completo si può gustare anche solo un piatto a scelta con prezzo alla carta. Vino ed Alcolici in aggiunta non sono compresi nel prezzo. La ruota del tempo Un giorno, a piedi calzati, sulle strade di Romagna cercai “ruote”. Lo spirito compagno, mi allungò a una casa abbandonata (ca da cuntadè) su un podere ai confini di una civiltà contadina. Mi fermò un cartello giallo come zolfo e scritte in nero, a lutto: “edificio pericolante in vendita” messo da un “untore immobiliare”. Sulla vecchia grata di legno di una finestra, ormai solo a protezione del vuoto, una lucertola incerta sul fuggire, decise di puntarmi con occhi di smeraldo e di minacciarmi di morte pietrificata. Come i piccoli draghi Basilisco, suoi antenati, facevano ai timorosi contadini di queste terre. Distogliendo gli occhi da questo terribile sguardo e cercando nel controluce della stanza, colsi penzolante dal camino, come corda di forca, la vecchia catena del paiolo. Come premonizione “negromante”(di stròlga), mai nessun contadino, emigrando a nuova casa, avrebbe lasciato questa vertebra, quindi il destino degli ultimi abitanti di questo luogo si era e 23 Az. Agr di Vincenzo Bettini Via Chiesuola 58 – Russi (Ra) Tel. 0544. 583289 Cell. 338. 1522839 vincenzobettini@alice. it Evento • Ore 19. 15: Conversazione con Susanna Venturi “La banda tra colto e popolare “ • Ore 20: Esibizione della Banda Musicale Città di Russi con dimostrazione delle fruste romagnole • Accensione del fuoco • Seguirà degustazione di bel’ e cot, piadina, ciambella e canéna. Aziende ospitate: • Tenuta Uccellina di Alberto Rusticali Via Garibaldi 51 Russi (Ra) Tel. 0544. 580144 Vini del territorio burson, sangiovese, albana e canena • Macelleria Fiorentini Piazza Farini 14 Russi (Ra) Tel. 0544. 580739 Assaggi di bel e cot, salumi e ciccioli • Randi Ezio e Elio & C. s. n. c. Via Faentina Nord 125/2 Russi (Ra) Tel. 0544. 580457 Specialità alimentari • La Delizia di Paola Severino Corso Farini 2 Russi (Ra) Tel. 0544. 580457 Specialità alimentari • Panificio Bandini Via Cavour 26/28 Russi (Ra) Tel. 0544. 583268 Ciambella e dolciumi vari 16 Az. Agr. “La mora a Purocielo” di Donegaglia Rita via Purocielo 39 Brisighella (Ra) Tel. 320. 0246504 Eventi ore 18 • Mercatino di prodotti tipici delle aziende agricole ospitate (salumi di mora romagnola, formaggi, marmellate, cestini, canestri, ceramiche) • Preparazione della salsiccia fresca • Preparazione della ricotta fresca da parte del dottor Alberto Ghetti della azienda agricola “Fattoria Rio Stella” con degustazione gratuita. • Esposizione di manufatti in vimini con supporti in ceramica realizzate da Natasha Mouzytcheva dell’azienda agrituristica “I Monti”. • Menu da passeggio con piadina e salsiccia alla griglia, patate fritte, biscotti caserecci di Mariacristina Scaiola accompagnati dal sangiovese dell’azienda agricola “Purocielo di sopra” • Mauro Zanarini consigliere nazionale Slow Food conversazione sul presidio di razza “Mora Romagnola” ore 19. 30 • Accensione del falò nell’aia, per fare lume a marzo, con canti, girotondo e vin brulè per tutti. • Per chi vuole cenare è possibile prenotare un tavolo presso l’agriturismo “L’archibugio” via Purocielo 35 tel. 0546 88046 • In caso di maltempo l’evento sarà rimandato a mercoledì 2 marzo Azienda agrituristica “Nasano” di Gardi, Bertoni e Poggiali 7 Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra) Tel. 0546. 70715 – Cell. 339. 4939961 E-mail: gardi. fabio@libero. it Evento • Ore 19: Accensione del fuoco propiziatorio • Ore 19. 30: Conversazione con la dottoressa Liliana Vivoli, direttrice dell’archivio di stato di Forlì, che ci parlerà delle nostre tradizioni. • A seguire cena in agriturismo su prenotazione. Menu: • Antipasto della casa Cappelletti in brodo di cappone Spezzatino di Bovino Romagnolo Verdure al forno e saltate in padella Degustazione di formaggi locali con confetture dell’azienda Bis di dolci e altre loverie € 25, 00 bevande incluse. 21 Azienda Agricola Dalmonte (cantina Dadè) Via Bologna 76 – Riolo Terme (Ra)Tel. 0546. 71390 Viticoltori e allevatori di bovini Eventoe2 • L’Associazione Sportiva “Ippoverde” in collaborazione con l’Azienda Agricola Dalmonte e Biblioteca Comunale di Riolo Terme invitano tutti presso la Cantina Dadè per il lume a marzo mascherato • Dalle ore 21 Buffet con accensione del falò • Dalle ore 22 Ballo Mascherato sabato 26 febbraio 2011 San Nestore di Magydos Borghetto di Brola Agriturismo Relais de Charme 19 Via dei Frati, 6 – 47015 Modigliana (Fc) Tel. 0546. 940628 Fax 0546. 949140 E-mail: barchesse@borghettodibrola. com www. borghettodibrola. com ore 19 • Verso l’imbrunire accensione de Lòm a Merz, caratteristico falò propiziatorio • Si prosegue con una cena della tradizione contadina: Polenta con ragù, al raviggiolo o al ragù di funghi Biscotteria secca dei nostri forni • A seguire nel salone gran serata con Laura e Peter accompagnati dal folclore dalla fisarmonica musica da ballo e tanta allegria • Il prezzo per la partecipazione è di 15 euro a persona vino escluso • È gradita la prenotazione Il Pratello di Placci Emilio Agriturismo e Cantina Via Morana, 14 Modigliana (Fc) Tel. 0546. 942038, Cell. 335. 1358728 www. ilpratello. net, E-mail: info@ilpratello. net 15 • Anche quest’anno accendiamo fuochi alla primavera che arriva. Appuntamento al tramonto di domenica sera per l’accensione dei falò, l’incontro con gli amici di alcune aziende del territorio: • Antonietta Tirro e i meravigliosi prodotti del suo “Giardino Aromatico”, confetture, elisir, erbe aromatiche • Franco Lecca con i suoi mitici formaggi di pecora o capra e salumi di cinta senese • La proposta gastronomica di quest’anno sceglie la cucina povera ed essenziale con zuppe e frittate accompagnate dal cinghiale principe della macchia delle nostre colline Calzagatti Frittatine di patate, di cipolla Zuppa di cipolla, zuppa di porri e patate Pisarei e fagioli Spezzatino di cinghiale con polenta Torta di mele, biscotti, gialletti, crema Prenotazione necessaria per la cena, a € 30, 00 compresi i vini Le Campore e Casetto ore 19 • Proiezioni fotografiche di Photofarm (www. photofarm. it), “Sri Lanka, la lacrima dell’India”, “Fez, perdersi nella Medina”, “Presentazione Adventure Africa Tanzania Tour in camion 4x4” • Fuochi al tramonto e convivialità Agriturismo “Il contadino telamone” dell’Az. Agr. Manuela Palombi 6 Via Sacramora 12, Reda di Faenza (Ra) Cell. 338. 4689855 o 339. 7242643 ilcontadinotelamone@alice. it www. ilcontadinotelamone. it Evento • Ore 19. 30 accensione fuoco • Luigi Franzoni realizza sfere con tralci di trebbiano • dalle ore 19 cena con cibi coltivati e prodotti nell’azienda • Ore 21. 30 Giovanni Nadiani presenta Low society – basa e lôva sucietê (storie, musica e immagini a km 0) accompagnamento musicale di Ingeborg Riebesehl (chitarra) • mostra di disegni dell’illustratrice Jessica Ghinassi Aziende ospitate • Az. Biologica di Antonella Minardi Via Rio Cestina 14- Casola Valsenio (Ra) Cell. 347. 5216893 Confetture del bosco e dei frutti dimenticati compiuto lì. Forse interrogando il fuoco di quel camino si sarebbe saputa dalle scintille la risposta … Risveglio improvviso dei miei sensi, un profumo intenso d’infiorescenza d’edera “volato” del calore del sole settembrino, miraggio di un nuovo” paesaggio ”. Una nuvola di polline, sostenuta da un ronzio d’api, fu spia di un vecchio capanno di canna, ormai avvolto da un “mantello” verde cupo d’edera. Sembrava puntato al cielo da un albero, colto da “morte secca”, in un abbraccio amoroso al cielo. L’anima del luogo mi rassicurò, chiesi scusa e mi feci largo fra le trecce d’edera, entrai senza forzare una “sportella” e mi accolse una penombra umida di odori stinti. Un raggio di luce “fulminò” un grande scheletro di Plaustro (e Car) ormai “sciolto”, macerato dalle piogge filtranti dalla copertura. La capriata del tetto sembrava il costato di una balena arenata, ricoperta da brandelli di pelle, tramati dalla luce, composti in un cielo primordiale di stelle incerte. Dentro anch’io a questo ventre come un “Pinocchio” cercai, inciampai e sentii voci. Facendo luce con i miei occhi, illuminai la parte posteriore del carro … ecco! San Giorgio in lotta con il drago! Le ultime scaglie di tempera erano integre negli occhi Bizantini del cavaliere e del cavallo che increduli, sorpresi in quella lotta senza tempo, mi 12 Az. Agr. Ruggero Zinzani Via Casale, 23 – Faenza (Ra) Tel. 0546. 47015 Cell. 333. 7040543 Ruggero, 347. 9458249 Anna zinzanivini@alice. it Un’azienda vitivinicola, sui colli faentini, produttrice di vini sfusi ed imbottigliati. Saba, confetture, prodotti agricoli. Evento gratuito inizio ore 18 • Tiziano Gatta e Viaemilaponenteseiband: barzellette e musica • Gruppo Astrofili “Antares” di Romagna: osservazioni astronomiche con telescopio • Assaggi di prodotti aziendali. ore 21 • Accensione falò “Lòm a Merz” Aziende ospiti: • Apicoltura Daniele Lombardi Via Mercanta, 11/b – Faenza (Ra) Tel. 0546 47155/663196 Miele e prodotti dell’alveare. • Soc. Agr. Mora del Munio Via Sbiaggia, 4 – Bagnacavallo (Ra) Cell. 349 4103149 Salumi di mora di Romagna. • Az. Zootecnica “Scania di Settefonti” di Stefania Malavolti Via Settefonti, 3 Casola Valsenio (Ra) Cell. 339. 2172282 Formaggi di mucca, pecora, capra. • “Giardino Aromatico” di Antonietta Tirro Via Dei Raggi, 17 - Modigliana (Fc) Cell. 347. 9613654 Erbe aromatiche, elisir, confetture. • Az. Agr. Pompignoli Romano e Conti Carla Via Tebano, 22 -Brisighella (Ra) Tel. 0546. 89163 Cell. 333. 9890053 Agriturismo, olio. • Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ANPI (sezione di Brisighella) Vendita libri per beneficenza. 13 Associazione Torre di Oriolo dei Fichi Via di Oriolo – Faenza (Ra) Cell. 333. 3814000 www. torredioriolo. it E-mail: info@torredioriolo. it Evento • Ore 17.30: apertura della torre, possibilità di visita guidata apertura della mostra di pittura all’interno della torre, espone Andrea Tampieri • Ore 18.00: accensione del fuoco apertura dello stand gastronomico con degustazione dei vini dei produttori dell’Associazione per la Torre di Oriolo • Balli tradizionali romagnoli con il Duo Trabadel • Ore 19.00: grigliata sotto la torre con la brace del fuoco di Lòm a Mérz • Ore 20.00: presentazione del libro: “L’Emilia Romagna, terre di vini e confini” a cura dell’autore Andrea Zanfi •Ore 20.30: concerto folk del gruppo Zampanò Aziende ospiti: Produttori dell’Associazione per la Torre di Oriolo fissavano con sguardo di lucertola guardiana. Fui “dentro”, come davanti ad una icona, devoto a quel tempo che vivevo. Ombra di grafia rivelava: “Maddalena Venturi in Granarolo dipinse nel 192.. . ”. Ora la mia vista era gatto, il mio udito pipistrello, vedevo quello che “sentivo”; vibrazioni delle grandi ruote del carro. Erano integre, possenti, sarebbero state pronte a muoversi ma la strut- tura del carro non avrebbe retto, non era più il tempo. Destino qui, nel suo ultimo viaggio, come la vertebra nel camino. Pensai al mondo antico, alle origini, oltre a tempo naturale, quando la ruota rese possibile la costruzione del carro che aveva funzioni pratiche e religiose. Guardai il cerchio di ferro della ruota, che aveva effetto visivo statico ma i cui raggi conferivano il valore simbolico del girare e liberavano dalla condizione di legame fisso del luogo. Le ruote mi portavano al sole, alla luna, ai pianeti, al movimento ciclico degli astri, ai miti solari. Si rivelavano come simbolo del mondo, il cui mozzo era il centro immobile, il principio, e il cerchio era la manifestazione emanata per effetto di “irraggiamento”. I raggi erano gli uomini, mediatori fra essi.. . . la loro vita rotola via senza sosta come i dischi delle ruote dei carri. Anacreonte (580-495 a. C). Eccola, una “ruota del tempo”… Luigi Berardi La peschicoltura e il lavoro dei contadini Ringraziando la vostra associazione per l’opportunità datami nello scrivere per la vostra iniziativa, vorrei porre all’attenzione del lettore alcune mie considerazioni sulla frutticoltura regionale, con particolare riferimento alla peschicoltura; la mia visione è quella di un tecnico, ancora giovane (ho 35 anni), che lavora come sperimentatore-ricercatore allo scopo di produrre nuove varietà di albicocco e pesco. Purtroppo stiamo assistendo in questi anni ad una crisi che sta producendo come risultato agricolo una continua diminuzione delle superfici impiantate a frutta, con il pesco che è la specie più in difficoltà; se da un lato la questione è anche fisiologica, di età media dei contadini, dall’altro sussistono tutta una serie di cause che a mio avviso fanno capo ai seguenti aspetti. Stiamo approcciando la produzione agricola come una produzione industriale, e non comunichiamo al consumatore le caratteristiche qualitative del nostro prodotto. Il mondo è globale come si dice, e la peschicoltura si sta adeguando ad esso producendo grandi volumi di prodotto (pesche e nettarine) di sempre più bassa qualità; ci siamo mai chiesti quando produciamo pesche la fine che esse faranno? Chi le mangerà tornerà ad acquistarle? Penso che coltivando una varietà di grosso calibro, non diradandola e raccogliendola ancora immatura, si faccia prima di tutto uno sgarro a se stessi, perché ritengo che quel prodotto sarà giudicato male da chi lo assaggerà e il risultato sarà: non compro più pesche; e considerate che di pesche buone ce ne sono, basta ricordare la varietà Big Top, che dagli anni ’90 ha rivoluzionato il gusto della nettarina, introducendo una tipologia di frutto a gusto subacido-dolce, con polpa croccante. Ritengo quindi che il lavoro dei contadini debba essere quello di ricavare il massimo risultato dalle varietà che coltivano, agendo con un’adeguata tecnica di potatura, diradamento e raccolta, ricordando che se si banalizza l’epoca di raccolta, soprattutto oggi con varietà che colorano molto presto, si rischia di penalizzare un anno di duro lavoro in pochi attimi. Gli strumenti che il mondo della ricerca e dell’assistenza tecnica devono mettere a disposizione dei contadini sono nuove e valide varietà, ed adeguate tecniche colturali; parlando di tecnice e di potatura mi viene spontaneo ricordare una persona che da poco tempo ci ha lasciato, il Dott. Cellini; non scordiamoci mai le innovazioni tecniche che questi grandi vecchi sono stati in grado di apportare, è grazie ad esse che siamo potuti crescere nella maniera in cui siamo cresciuti, e fanno parte della nostra cultura di fare pesche, cosa che solo noi frutticoltori abbiamo dentro. Anche le nuove varietà sono uno strumento importantissimo, a patto che siano ben adattate ai nostri ambienti e rispondano all’esigenza di produrre frutta di qualità; Bubani, Minguzzi, Montanari, e Ossani, solo per citarne alcuni in rigoroso ordine alfabetico, sono alcuni nomi nostrani che tanto hanno dato e daranno al rinnovamento varietale; il loro occhio da contadini e tecnici è una garanzia per i frutticoltori del territorio; per quanto riguarda la mia esperienza, lavoro con un romagnolo ora trapiantato all’Università di Milano, il Prof. Bassi, che mi sta trasferendo tutte le sue conoscenze e la passione per la ricerca della novità in campo varietale. Posso dirvi che nelle nostre giornate lavorative l’obiettivo principale è di fornire uno strumento valido al contadino, con particolare riferimento alla qualità e alle malattie che possono colpire le nostre piante; per noi un prodotto deve essere nuovo, molto buono, e rustico; il mondo vegetale ci offre mille possibilità di miglioramento, abbiamo nel pesco caratteri di resistenza agli afidi, tolleranza alla monilia e resistenza all’oidio, stiamo avanzando sulla resistenza alla sharka, mentre su albicocco alcune nostre varietà e selezioni gia sono resistenti a sharka. Dal lato del frutto stiamo innalzando l’asticella del grado zuccherino, e ogni tanto ci solletica l’idea di proporre una nuova tipologia di frutto, la “nettarina mignon”, piccola su un mercato che premia il grosso, ma dolcissima di sapore e sicuramente superiore a quanto siamo abituati a mangiare. Il tutto considerando che il motore dell’agricoltura sono i contadini, senza i quali io non potrei fare il mio bellissimo lavoro. Stefano Foschi domenica 27 febbraio 2011 San Leandro di Siviglia 1 A casa di Anna, Martina e Massimo Via Baccano 5 – Bagnacavallo (Ra) Tel. 0545 52870 Cell. 340 2254699 E-Mail: [email protected] Ore 10 inizio mostre • “Giochi inventati” Delio Piccioni • “I pirati” Vito Baroncini • “Saltarelli” Ilario Sirri • “Ceramiche” Anna Tazzari • “Giocattoli e trottole in legno” costruiti da Francesco Soglia • “Giochi di parole” nei libri di Gianni Zauli, con possibili incursioni musicali pomeridiane dei Capra & Cavoli Ore 16.30 • “Il circo delle trottole ed altri giochi” presentato da Roberto Papetti, maestro giocattolaio • Nel pomeriggio pizze nel forno a legna di Massimo Muratori 10 Casa Conti Guidi Centro di Cultura Rurale ed Enogastronomica con ristorazione Via Boncellino 113 Bagnacavallo (Ra) Tel. 0545. 63094 www. casacontiguidi. it ore 17 • Festa nell’aia • Fuochi propiziatori, fuochi da scaldare, da illuminare da cucinare • Vecchie parole e musica della Romagna • Stand enogastronomici che propongono menu della tradizione: Minestre romagnole Porchetta al forno con patate Piadina con salumi Polenta con ragù Zuccherini, ciambella e crostate Vini del Consorzio Il Bagnacavallo Menu libero con costo per piatto da 4 € La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo di Sauro e Rita Rossini Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra) Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora 2 Evento dalle ore 15 Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli alberi, colombi… • All’imbrunire accensione del fuoco • Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale ore 20 •“Ocarina strumento in terracotta della nostra tradizione popolare contadina” coi Maestri Michele Carnevali e Primo Montanari accompagnati da ocarine e fisarmonica; Menu • Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa a 24 € inclusa la fiorentina • Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri • Vin brulé della casa Per il menu completo è gradita la prenotazione cell. 347. 4230464 oppure 348. 5641071 Azienda agrituristica “Nasano” di Gardi, Bertoni e Poggiali 7 Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra) Tel. 0546. 70715 – Cell. 339. 4939961 E-mail: gardi. fabio@libero. it Dalle ore 15: • Radadum, folk irlandese (www. radadum. it) • il fuoco verrà acceso all’imbrunire • il gioco della pentolaccia per tutti i bambini • la ciambella di Tonino cotta nel forno a legna • produzione di salsiccia e coppa di testa in diretta. Fatta, cotta e mangiata • il croccante realizzato da Antonella Minardi • l’agricoltore Luigi Franzoni vi stupirà con le sue creazioni utilizzando tralci di Albana • Giuseppe Neri, lavorazione vimini • Natascia e le sue ceramiche • nonno Idelmo e i suoi fischietti Menu da gustare al caldo: • Polenta con ragù di capriolo Salsiccia ai ferri, affettati e formaggi con piadina romagnola Dolci della tradizione Vin brulè gratis per tutti Aziende ospitate • Apicoltura faentina, di Morigi Bruno via Cassanigo 6 – Faenza (Ra) Tel. 0546-46300 Miele e derivati • Az. Zootecnica “Scania di Settefonti” di Stefania Malavolti, via Settefonti 3 CasolaValsenio (Ra) Tel 0546-73189 formaggi di mucca, capra e pecora • Ceramiche arte idea di Giardini Meris, via A. Piazza 6/b Forlì (Fc) 16 Az. Agr. Bartolini Alvaro Via Roncona, 4 – Brisighella Tel. 0546. 642294 Cell. 333. 5303686 Produttore di peperoncini e florovivaista “Habanero in salsa” Agriturismo “Il contadino telamone” dell’Az. Agr. Manuela Palombi 6 Via Sacramora 12, Reda di Faenza (Ra) Cell. 338. 4689855 o 339. 7242643 ilcontadinotelamone@alice. it www. ilcontadinotelamone. it Evento • Ore 16. 30 Andrea Gulminelli, dell’Associazione Patriarchi della Natura in Italia (www. patriarchi natura. it), presenta “La biodiversità nell’orto e nelle colture annuali. I cereali” • Ore 17. 30 accensione fuoco • dalle ore 18 cena con cibi coltivati e prodotti nell’azienda Villa Rotonda in collaborazione con la fattoria Quinzàn 14 Villa Rotonda ristorante pizzeria Via Castel Raniero 1 – Faenza (Ra) Tel. 0546. 681223 Evento • Ore 17 apertura • Ore 18 accensione del fuoco propiziatorio • Apertura della villa con visita guidata a sale e affreschi • Mostra di pittura: espone Marilena Benini • Ore 18.30 Antonio Graziani presenta: “ La Romagna della via Emilia” un filmato con immagini del ’900 fra gli anni ’20 e gli anni ’70 • Ore 19 Cena del Lòm a mêrz presso il ristorante Villa Rotonda con menu romagnolo abbinato ai vini di fattoria Quinzân. prenotazioni tel. 0546. 681223 • Ore 20 Quinzân in concerto Ospiti: • Quinzan vino biologico- fattoria didattica • Az Agricola La Berta vini doc • Az Agricola biologica Pedrosola miele • Birrificio Valsenio birra artigianale • La musica nelle Aie Castel Raniero folk festival. • GEV Guardie Ecologiche Volontarie Eventi ore 15. 00 • Musica Le Cime Tempestose • Giochi di una volta • Ferri Battuti di Giuseppe da Monterenzio Cell. 340. 2391566 • Cesti in vimini di Bombardini da Terra del Sole • Fischietti in terracotta di Fabiano da Bagnacavallo • Degustazione di prodotti della casa • All’imbrunire accensione del fuoco Aziende ospiti • Az. Agr. Nannini Stefano Via Scavignano 50 Marzeno-Brisighella Tel. 0546. 81352 Cell. 347. 3108977 Produttore e vendita frutta, verdura, conserve, olio extra vergine, scalogno e carciofo moretto • Az. Agr. Ghirelli Romano Via Castel Leone 16 Castiglione di Forlì Tel. 0543. 753074 Cell. 347. 1007712 Frantoio olive, cantina, frantoio girasoli • Az. Agr. Montepiano di Nino Tini Produttore di zafferano, vino • Azienda Agrituristica f. lli Lecca via Casale 28 Modigliana (Fc) Tel. 0546. 942122 Formaggio pecorino • Az. Agricola Collina Ruben podere “Pioletto” via Rio Quinto 56 Brisighella (Ra) Tel. 0546. 81694 Produttore di vini e confetture • Apicoltura Baldi Via Lunga 20 Solarolo (Ra) Cell. 333. 7975236 • Az. Agr. Canovina Leonardo Bandini Salumi di mora 24 Az. Agr. Biologica Montepiano di Nino Tini via san Mamante ,126 Oriolo dei fichi – Faenza Tel.0546 642075 Cell.338 6370955 wwww. ninotini. com produttore vino e zafferano Evento • Ore 11. 30 Viaggio con l’autore nella “strada della poesia“ • Ore 12. 30 pranzo: Crostini fantasia “Biancarosa “ Risotto allo zafferano Tagliatelle al ragù Coniglio alla Montepiano Patate al forno Zuppa inglese, crostata Vino dell’azienda, acqua, caffè, liquori € 25 su prenotazione • All’imbrunire l’accensione dei fuochi sarà fatta nella vicina azienda di Bartolini Alvaro. 20 Il Museo della Civiltà Contadina “Sgurì” di Romano Segurini – Via degli Orsini 4 Savarna – Ravenna Tel. 0544. 533609 Comune Ravenna - Assessorato al Decentramento - Circoscrizione di Mezzano – Percorsi Associazione Culturale di Volontariato di Mezzano. Il museo Etnografico, arti e mestieri Romano Segurini, ha raccolto oltre duemila vecchi attrezzi ed utensili di uso contadino e artigianale tipici delle nostre campagne e dei nostri borghi. Il materiale è collocato in un casolare rurale di epoca ottocentesca, composto da abitazione, stalla, fienile, casone, silos, servizi e da due capanni in canna palustre (capàn, capàna) ricostruiti dal Maestro d’ascia Alvaro Agostini, ora ultra ottantenne. La casa colonica, che faceva parte dei vasti possedimenti dei conti Rasponi, poi dei conti Guidi, dei Brocchi, è oggi di proprietà della famiglia Segurini (i Sgurèn). Si trova a Savarna dietro Palazzo Brocchi apertura ore 13 Visita al museo etnografico ore 14 • L’associazione Schola Hominum Burgi presenta i suoi banchi dei mestieri, prodotti, abitudini mediovali • Gara di Zachègn, iscrizione dalle ore 13, 30 sul posto; per informazioni sig. Martino Lacchini tel. 0544 568416 • Canti, musica e balli di una volta del gruppo folk La Banda de Grèl di Faenza. • Interviene Eliseo Dalla Vecchia, fine dicitore del dialetto Romagnolo • Angelamaria Golferelli presenta gli acquerelli botanici di Anna Maria Armari di Alfonsine. ore 16. 30 • Presentazione del libro di poesie dialettali “Strambarì” di Danila Rosetti. Intervengono Angelamaria Golferelli ed Eliseo Della Vecchia, sarà presente l’autrice. ore 17. 30 • Chiaccherata della d.ssa Nadia Mengozzi sulle erbe della salute e della bellezza, presentazione di alcune ricette di Caterina Sforza preparate sul posto. • Esposizione di: Attrezzi in miniatura di Mario Capucci Vecchia coltelleria di Silvano Foto dei grandi alberi che ombreggiavano le case dei contadini di Luciano Ghinassi Allegoria delle stagioni di Delio Piccioni • All’imbrunire accensione del fuoco. • Degustazione: pizza al forno e salumi in graticola Aziende Ospitate • Apicoltura di Segurini Rocco Via Barboni n°10 S. Alberto Ravenna Tel. 0544. 528813 Miele e Prodotti dell’alveare; domenica 27 febbraio 2011 San Leandro di Siviglia 17 Fattoria Agriturismo Mariano Via Senio, 13 – Casola Valsenio (Ra) Cell. 339. 7990462 info@agriturismomariano. it www. agriturismomariano. it Presenta: • Ore 15 visita agli animali presenti in azienda (vitelli maiali cavallini capre capretti) • Ore 16 dimostrazione pratica di come fare la piadina romagnola (dall’impasto alla cottura) • Ore 18 accensione dei fuochi Durante il pomeriggio e la sera si potrà gustare la piadina con gli affettati di produzione propria Badê la fjumãna cun la s-ciöpa Tra Ravena e Furlè – i ramgnẽ e i furlis – u j è sèmpar stê dla tacheta [rivalità] e i furlis, par cvajunês [prenderci in giro]i dgéva che nó “ a badema la fjumãna cun la s-ciöpa! ” Mo parchè ló i n’e’ faséva? I-n badéva la fiumãna cun la s-ciöpa? Parchè ló i sta int la pianura êlta, e nó int la basa. E cum’a-s fal a capil, s’a sẽ [siamo] int l’êlta o int la basa? Basta gvardê e’ fiõ [fiume] longh’a la srtrê: se u n’ha i rivél a sẽ int’l’êlta (a Furlè); se u j ha, a sẽ int la basa (a Ravena) I rivél – i-l sa tot – j è fët parchè l’acva, cvãt [quando]ch’e’ vẽ la fjumãna, la-n aléga la camãgna e i pajs, da e’ mumẽt che e’ fjõ u-n cor incasê int e’ su lët naturêl, mo adiritura l’è piò êlt de’ pjã [piano] d’campãgna. Acvè e’ fjõn u-n scólà piò l’acva ch’la pjôv int al tër [campi]. Par mandêla a e’ mêr, st’acva, u i vô tot una réda ad fos, ad scul, ad canél che sól i ramgnẽ j è sté bõ, un pô a la vôlta, ad métar in pi. Cvãt ch’e’ pjuvéva fura dl’urdinêri, e e’ fjõ l’éra pĩ [pieno] d’acva, pĩ a bavarina [fin sul punto di tracimare], i n’éra pinsir da pôch cvi ch’i mulinéva int la tësta dla zẽta ch’la staséva longh e’ fjõ! A l’avì vesta, stãn, l’aluviõ a Vicẽza? In sti mumẽt magari al don a-l-s racmandéva a la Madona, mo u jéra nach cvi che i pinséva ad dêj una mã a la pruvidẽza, magari int e’ môd cativ che a-v putì za immazinê. Una nõta a Cas-cion d’Ravena è sunè al campãm a martël, e tot a stasèsum so d’int e’ lët, parchè u-s savéva che int e’ Sêvi la fjumãna la jéra êlta… Al don al s’apraparéva int e’ chês che e’ fiõ e’ rumèes: al purtéva d’cióra [al primo piano] tot cvel ch’al putéva; e pu, int e’ Bórgh, al pinséva nẽch a i pol, a i cunej. a e’ pôrch… J òman i s’arduséva int i Camarõ di partì (ripublichen e cumunestar) par furmê al scvêdar par cumbàtar cõtra e’ fiõ. Cvi jéra i mumẽt – i rér mumẽt – che e’ paés u-n-s dividéva, mo u-s univa; e tot i tiréva par un vérs, coma ch’l’éra zuzëst 15 en prema par libarês da e’ fasìsum e da i tedesch, ricuncvistê la libartê, fundê la Ripòblica, scrìvar la Custutuzion… Cvi dla mi etê, che pr’e’ pasag de’ frõt j éra babĩ, o cvi che j éra néd sòbit döp a la gvëra, ad sti mument ad unitê de’ paés i-n n’avéva mai vest… Sól i XXV d’abril, la matẽna, i partì i s’arduséva, ogniõ cun al su bandir, cun i su dirigẽt, cun la su zẽta, e j’andéva int e’ Cruséri indò ch’u-s furméva un corteo ch’e’ travarséva e’ paés e l’amdéva a purtê al curon davãti a la làpida di cadù che la j’éra int la muraja de’ Camarõ di ripublichẽ… Pr’e’ rëst, sèmpar una pêrta de’ paés cõtra cl’êtra: cvãt che u-s faséva i cumizi, cvãt che u s’andéva a vutê, parfena cvãt u-s baléva! ognõ int e’ su camarõ! Sól l’ùtum dè dl’ãn, a mëza-nöta, u-s scambjéva j’avguri… Mo cvãt ch’e’ sunéva al campãn a martël, tot la zẽta la-s artruvéva (mo sèmpar ogõ cun i su cumpegn), tot unì cõtra e’ fjõ, coma se’e’ fos turnê i tugnĩ! [i tedeschi] Ed ëcco cvi cun e’ palet che i “tajéva” la tëra, cvi ch’i tnéva avért e’ sach, cvi che il carghéva int la copa ad cvi che, ad córsa, il purtéva int la veta de’ rivêl par fêr una fila ad sëch ad tëra che l’alzes l’êrzan ad che tãt che l’acva la-n svaglês… Parchè se la svagliéva, int un àtum la purtéva vi e’ rivêl! I òman i-s daséva e’ cãmbi par sughês la sudêda, nẽch s’a sema d’invéran, zẽnza pérdar un minut, parchè l’acva la cuntinvéva a crèsar, da e’ mumẽnt che, par vid dla bura, e’ mêr “u-n la tuléva”: e’vẽt e agli ondi i faséva da ciutur a la boca de’ fjõ. E pu u j’éra dal scvêdar ad òman che i batéva e’ rivêl de’fjõ cun al fiàculi impjêdi [accese] par truvê i “funtanëz” che u i putes ësar; a voj dì agli infiltraziõ d’acva. E s’è una gozla la trôva e’ môd ad pasê dla de’ rivêl – e’ basta e’ bus d’ ’na ponga [talpa]! – sòbit u-s fa una pisarëla che, se t’an la fìrum sòbit cun di sëch ad tëra, e’ rivêl e’ partes. La zẽta la tira a s-ciupê, mo la-n möla, intẽt che, da la veta de’ rivêl, u-n vẽ [viene] la vós che tot j ha int e’ côr, che tot j aspëta: “Burdel, la cmẽza a calê! ! ! ” Cvi che sti mumẽnt i-n gni ha visù, i fa fadiga a immazinêsi; e cvi che i j ha visù i-n s’i smenga piò par tot la vita. Mo a-v avléva dì che una nöta – a sema de’ 1961 e tot a sema incóra una vôlta in alêrum – u-s sintè un’êtra vós liberatôria: 5 Agriturismo Rio Monte Via Provinciale Faentina 37 – Modigliana (Fc) Tel. 0546. 942124 Cell. 338. 3359415 www. riomonte. it E-mail: riomonte@riomonte. it ore 20. 30 • Lo scrittore Cristiano Cavina presenta il suo ultimo libro: “Scavare una buca” Marcos y Marcos, 2011 • Cena con portate a base di Raviggiolo (presidio Slow Food) di produzione propria Il Pratello di Placci Emilio Agriturismo e Cantina Via Morana, 14 Modigliana (Fc) Tel. 0546. 942038, Cell. 335. 1358728 www. ilpratello. net, E-mail: info@ilpratello. net 15 • Anche quest’anno accendiamo fuochi alla primavera che arriva. Appuntamento al tramonto di domenica sera per l’accensione dei falò, l’incontro con gli amici di alcune aziende del territorio: • Antonietta Tirro e i meravigliosi prodotti del suo “Giardino Aromatico”, confetture, elisir, erbe aromatiche • Franco Lecca con i suoi mitici formaggi di pecora o capra e salumi di cinta senese • La proposta gastronomica di quest’anno sceglie la cucina povera ed essenziale con zuppe e frittate accompagnate dal cinghiale principe della macchia delle nostre colline Calzagatti Frittatine di patate, di cipolla Zuppa di cipolla Zuppa di porri e patate Pisarei e fagioli Spezzatino di Cinghiale con polenta Torta di mele, biscotti, gialletti, crema Prenotazione necessaria per la cena, a € 30, 00 compresi i vini Le Campore e Casetto Nella giornata di domenica 27 febbraio sia pranzo che cena, sempre su prenotazione: sono disponibili circa 45 posti. ore 19 • Proiezioni fotografiche di Photofarm (www. photofarm. it), “Sri Lanka, la lacrima dell’India”, “Fez, perdersi nella Medina”, “Presentazione Adventure Africa Tanzania Tour in camion 4x4” • Fuochi al tramonto e convivialità e musica con gli “Zampanò” “Burdel, e’ fjõ l’ha rot a Cas-ciõ d’Ziria!” Nisõ l’éra cuntẽt, mo e’ sẽs [senso] ad liberaziõ u j éra, e’ coma. Se la jha da zuzédar, l’e mej da ló che da nó. A jho féd [penso proprio] che pröpi cla nöta a capes e’ vér significhêt dla parôla “rivale”; che, sé, [sì]’e’ vô dì “chi compete con un altro per conseguire lo stesso risultato”. Mo prema incóra, e’ vô dì “cvi chi sta dlà de’ fjõ” (rivus, in latẽ) Alóra u-s pö nẽch capì che una vôlta, cvãnt che la vita la jéra mãch [meno] zivila, e u-n gn’èra nisõn’ ajut dla culetivitê (sta parôla fórsi in djalët la-n gni è mai stêda) par chi sgrazié ch’i pardéva la ca, al besti, al bagaj [il mobilio], l’arcôld [il raccolto]… cvãnt che l’acva int e’ fjõ la jéra piò êlta di cop dla ca, u-t putéva nẽch avnì la sparziõ [disperazione] ad pruvê ad tajê e’ rivêl da clêtra pêrta, dlà de’ fiõ! Par cvest la fjumãna la-s badéva nẽch cun la s-ciöpa, e magari cun la s-ciöpa “cun una cãna carga a dopia pala” coma ch’e’ dis Stechetti un pô par rìdar e un pô int e’ séri, int i Sunet rumagnul. Gianfranco Camerani Opera Gli strumenti musicali popolari dell’Emilia Romagna sono così lontani nel tempo e dal quotidiano da sembrare come sospesi in una favola, e quindi come in una vera favola ha inizio questo racconto. ‘C’erano una volta, e ancora ci sono … il piffero e la musa di Piacenza, la parmense e reggiana Piva dal Carnér, un settimino di ocarine di Budrio in fila una dietro l’altra, i clarinetti in do, quasi delle papere per via della voce; e gli organetti della Romagna, i contrabbassi (onomatopeicamente chiamati rillòn, zirunzòn, liròn, ecc. ), fisarmoniche venute sia dalle vicine Marche che da Stradella (Pv), le percussioni basta-che-sbatti-qualcosavedrai-che-suona, tanto che i suonatori di percussione vengono chiamati comunemente cioccapiatti. E ancora il nobile e piangente violino, l’antica ghironda che ha dato il nome alla zirudella, musicalissima forma poetica tradizionale della regione, e chitarre barocche-quasi-battenti o altre chitarre con i bassi ‘volanti’, eredi di nobili liuti attiorbati…e così via. Ma tutto questo rimanda ad un’altra sinfonia caratteristica delle nostre terre, quella dei primi piatti: cappelletti, tortellini, agnolotti, gnocchi e tagliatelle, strozzapreti e pappardelle, simili e dif- ferenti, ripiene di quasi magici impasti, condite con sughi segreti come tesori o come intime verità. Mangiare questi piatti non riesce a restituire pressoché nulla del lavoro e della complessità che essi nascondono: proprio come strumenti musicali popolari, apparentemente semplici ma in realtà frutto di secolari esperienze e conoscenze, nel piatto o in mezzo ad una strada nulla evocano della sapienza che occorre per prepararli. Solo assistere alla preparazione, a quell’esibizione di alchemica esperienza delle arzdoure, ai saperi raffinati e abili delle mani del liutaio, può in qualche modo darne un’idea. L’involucro, la sfoglia fatta a mano, tirata con il matterello di legno sul tagliere, è pronta ad accogliere il complesso insieme di carni cotte e crude, spezie e formaggi che compongono il ripieno, e ancora attende i sughi fatti di tempi e di dosi quasi rituali. Come i legni, stanchi di stagionatura, vengono sagomati, piegati da mani sapienti con lame affilate e trattati con vernici che sono formule segrete. Ma a questo punto mi è venuta fame: vado in cucina a fare davvero. Arrivederci. Stefano Zuffi È pronto in tavola! Finalmente qualcosa di nuovo…Finalmente qualcosa di vero, nato dal cuore, dall’affetto, dalla stima smisurata, reciproca. Dalla terra, con i contadini di Romagna. Sarà mio compito, con la stesura di un libro, circoscrivere il territorio trattato, attraverso il recupero della storia e della tradizione; facendolo parlare, raccontando le vicende, lasciando il massimo spazio, anche nella casualità della scelta degli argomenti. Per la prima volta il protagonista è chi racconta e non chi intervista. Scegliendo, strada facendo, se sia doveroso recuperare vecchie immagini o produrne delle nuove. Percorrendo montagne, colline, pianure, fiumi, lagune, perché no il mare. Addentrandoci nella tipicità del paesaggio, delle colture, degli orti, delle case, degli animali, dei servizi, degli attrezzi, per arrivare docilmente alle produzioni, alle manipolazioni domestiche, alla vita vera economicamente sufficiente, senza ostentazioni o forzature. Se saremo capaci, recupereremo anche la dizione di parole dialettali chiave, passepartout locali, la funzione della dispensa, l’abilità delle reggitrici, la cucina e la tavola come crogioli di buonsenso e ospitalità, per aprirsi, per cercare il prossimo e non deluderlo, anzi. Dal racconto delle ricette valorizzeremo la fedeltà alle proprie origini, la verità del vivere quotidiano. Nelle sale da pranzo, sopra quella tavola di noce stenderemo tovaglie tessute al telaio, disporremo piatti, bicchieri e posate, poi le bottiglie di vino e le caraffe d’acqua, poi il pane, poi ciotole di salse, infine arriverà fumante la zuppiera e il rito prenderà vita nella partecipazione. Seguirà il riposo fatto delle panchine della piazza, dell’osteria, del gioco, del bere rinnovato, del ballo, del canto, del cercarsi, del nascondersi, dell’amoreggiare, dell’annunciare momenti nuovi, carichi di felicità. Alessandro Molinari Pradelli lunedì 28 febbraio 2011 martedì 1 Marzo La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo di Sauro e Rita Rossini La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo di Sauro e Rita Rossini Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra) San Romano di Condat 2 Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra) Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora Evento Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli alberi, colombi… • All’imbrunire accensione del fuoco • Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale • Ore 20. 30 Lolli presenterà i suoi libri sulla Romagna Menu • Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa a 24 € inclusa la fiorentina • Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri • Vin brulé della casa Per il menu completo è gradita la prenotazione cell. 347. 4230464 oppure 348. 5641071 Az. Agricola “Cà Ridolfi” di Ridolfi Bruno e Gianna Giani 18 Via del dottore, 33 Gambellara, Ravenna Tel. 0544. 551051 Cell. 338. 9779804 www. caridolfi. it E-mail: info@caridolfi. it ore 20. 30 • Accensione del fuoco propiziatorio ore 20. 45 • Giancarlo Cerasoli e Brunella Garavini presentano “Guarì Guaròs” volume della collana prodotta dall’Ass. Friedrich Schurr. Si parlerà di riti e rimedi della medicina popolare in Romagna attraverso le fonti folcloristiche e le testimonianze dei guaritori • Mostra di Pittura di Lucia Baldini • Installazione luminose: “Le lanterne di Tolstoj” del maestro Aurelio Brunelli • Vin brulè e dolci di carnevale per concludere la serata 21 Azienda Agricola Dalmonte (cantina Dadè) Via Bologna 76 – Riolo Terme (Ra)Tel. 0546. 71390 Viticoltori e allevatori di bovini Evento • L’Associazione Sportiva “Ippoverde” in collaborazione con l’Azienda Agricola Dalmonte e Biblioteca Comunale di Riolo Terme invitano tutti presso la Cantina Dadè per il lume a marzo • Dalle ore 19, una serata in allegria attorno al falò con giochi nell’aia per i più piccoli. • Allegra polentata e degustazione dei vini dell’azienda Cementificazione: basta con le ruspe salviamo l’Italia Visto che in tv i plastici per raccontare i crimini più efferati sembrano diventati irrinunciabili, vorrei allora proporne uno di sicuro interesse: una riproduzione in scala dell’Italia, un’enorme scena del delitto. Le armi sono il cemento di capannoni, centri commerciali, speculazioni edilizie e molti impianti per produrre energia, rinnovabile e non; i moventi sono la stupidità e l’avidità; gli assassini tutti quelli che hanno responsabilità nel dire di sì; i complici coloro che non dicono di no; le vittime infine gli abitanti del nostro Paese, soprattutto quelli di domani. I dati certi su cui fare affidamento sono pochi, non sempre concordanti per via dei diversi metodi di misurazione utilizzati, ma tutti ci parlano in maniera univoca di un consumo impressionante del territorio italiano. Stiamo compromettendo per sempre un bene comune, perché anche la proprietà privata del terreno non dà automaticamente diritto di poterlo distruggere e sottrarlo così alle generazioni future. Circa due anni fa su queste pagine riportavamo che l’equivalente della superficie di Lazio e Abruzzo messi insieme, più di 3 milioni di ettari liberi da costruzioni e infrastrutture, era sparita in soli 15 anni, dal 1990 al 2005. Dal 1950 abbiamo perso il 40% della superficie libera, con picchi regionali che ci parlano, secondo i dati del Centro di Ricerca sul Consumo di Suolo, di una Liguria ridotta della metà, di una Lombardia che ha visto ogni giorno, dal 1999 al 2007, costruire un’area equivalente sei volte a Piazza Duomo a Milano. E non finisce qui: in Emilia Romagna dal 1976 al 2003 ogni giorno si è consumato suolo per una quantità di dodici volte piazza Maggiore a Bologna; in Friuli Venezia Giulia dal 1980 al 2000 tre Piazze Unità d’Italia a Trieste al giorno. E la maggior parte di questi terreni erano destinati all’agricoltura. Per tornare ai dati complessivi, dal 1990 al 2005 si sono superati i due milioni di ettari di terreni agricoli morti o coperti di cemento. Come si vede, le cifre disponibili non tengono conto degli ultimi anni, ma è sufficiente viaggiare un po’ per l’Italia e prendere atto delle iniziative di questo Governo (il Piano Casa, per esempio) e delle amministrazioni locali per rendersene conto: sembra che non ci sia territorio, Comune, Provincia o Regione che non sia alle prese con una selvaggia e incontrollata occupazione del suolo libero. Purtroppo, nonostante il paesaggio sia un diritto costituzionale (unico caso in Europa) garantito dall’articolo 9, la legislazione in materia è in gran parte affidata a Regioni ed Enti locali, con il risultato che si creano grande confusione, infiniti dibattiti, nonché ampi margini di azione per gli speculatori. Per esempio la recente legge regionale approvata in Toscana che vieta l’installazione d’impianti fotovoltaici a terra sembra valida, ma è già contestata da alcune forze politiche. In Piemonte è stata invece approvata una legge analoga, ma meno efficace, suscitando forti perplessità dal “Movimento Stop al Consumo del Territorio”. In realtà, in barba alle linee guida nazionali per gli impianti fotovoltaici - quelli mangia-agricoltura - essi continuano a spuntare come funghi alla stregua dei centri commerciali e delle shopville, di aree residenziali in campagna, di nuovi quartieri periferici, di un abusivismo che ha devastato interi territori Sant’Albino 2 Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora Evento Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli alberi, colombi… • All’imbrunire accensione del fuoco • Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale • Luigi Franzoni realizza sfere con tralci di trebbiano romagnolo Menu • Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa a 24 € inclusa la fiorentina • Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri • Vin brulé della casa Per il menu completo è gradita la prenotazione 7 Azienda agrituristica “Nasano” di Gardi, Bertoni e Poggiali Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra) Tel. 0546. 70715 – Cell. 339. 4939961 E-mail: gardi. fabio@libero. it Dalle ore 18. 30: • All’imbrunire verrà acceso il fuoco con gli sterpi della potatura • Enrico Gurioli e Alessandro Molinari Pradelli presenteranno il libro “Il mare in cucina”, 99 imperdibili ricette da salvare in Mediterraneo • A seguire cena in agriturismo su prenotazione. I pescatori di Cesenatico de’ “Il mare a casa vostra” cene, matrimoni, feste in piazza, Cell. 328. 7594357, prepareranno per voi una cena a base di pesce pescato da loro nel nostro mare. € 20, 00 bevande e dolce inclusi 3 Scuola Dell’Infanzia “Lo Scoiattolo” Piazza Sasdelli Tel. 0546.73181 – Casola Valsenio (Ra) Evento ore 20 • Dedicato a tutti i bambini! Avete delle paure? Allora venite con noi! Le bruceremo in un grande falò! Troverai anche spettacoli, giochi, sorprese e il mangiafuoco! Se ti viene fame potrai mangiare patatine e pizza fritta! (in caso di maltempo la manifestazione è rimandata a mercoledì 2 marzo ore 20) del nostro Meridione anche grazie a condoni edilizi scellerati. Ci sono esempi clamorosi: Il Veneto, che dal 1950 ha fatto crescere la sua superficie urbanizzata del 324% mentre la sua popolazione è cresciuta nello stesso periodo solo per il 32%, non ha imparato nulla dall’alluvione che l’ha colpito a fine novembre. Un paio di settimane dopo, mentre ancora si faceva la conta dei danni, il Consiglio Regionale ha approvato una leggina che consente di ampliare gli edifici su terreni agricoli fino a 800 metri cubi, l’equivalente di tre alloggi di 90 metri quadri. Guardandoci attorno ci sentiamo assediati: il cemento avanza, la terra fa gola a potentati edilizi, che nonostante siano sempre più oggetto d’importanti inchieste giornalistiche, e in alcuni casi anche giudiziarie, non mollano l’osso e sembrano passare indenni qualsiasi ostacolo, in un’indifferenza che non si sa più se sia colpevole, disinformata o semplicemente frutto di un’impotenza sconsolata. Del resto, costruire fa crescere il Pil, ma a che prezzo. Fa davvero male: l’Italia è piena di ferite violente e i cittadini finiscono con il diventare complici se non s’impegnano nel dire no quotidianamente, nel piccolo, a livello locale. Questa è una battaglia di tutti, nessuno escluso. mercoledì 2 marzo San Simplicio 9 Az. Agrituristica Borgo Fregnano Via Baccagnano, 37 – Brisighella Tel. 0546. 81536 www. borgofregnano. com – info@borgofregnano. com Quando si parla di “paradiso” ognuno ha nella sua mente un luogo speciale … Ore 20 • Accensione del fuoco • Sergio Diotti Fulésta “racconti vicino al fuoco” • Intrattenimento di cante a cappella in dialetto con Matilde e Celeste • Vini dell’azienda e dolci di carnevale La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo di Sauro e Rita Rossini Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra) 2 Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora Evento Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli alberi, colombi… • All’imbrunire accensione del fuoco • Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale Menu • Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa a 24 € inclusa la fiorentina • Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri • Vin brulé della casa Per il menu completo è gradita la prenotazione I Zižaróń Famiglia Minguzzi Via Pieve Masiera, 156 Masiera di Bagnacavallo Tel. 0545. 50735 26 Doppia emozione per un appuntamento…una famiglia che invita a trascorrere qualche ora nella propria casa in un rito della tradizione giovedì 3 marzo Santa Viola 22 Serata finale dei fuochi magici a Villa Corte Castellina di Brisighella (Ra) Via Corte, 9 Tel. 0546. 85789 – info@villacorte. it ore 19 • La musica: I Ràdis, la nuova generazione dei musicisti in Romagna • Il racconto: “E Viăz” recita Giuseppe Bellosi, poesia in dialetto da Stecchetti a Baldini, il magico suono che viene dalla terra degli Avi. • Accensione del fuoco • Allestimento sala: tende di Egidio Miserocchi e ceramiche di Carla Lega ore 20. 30 • Cena contadina: Antipasto contadino “Spoia lorda” allo zafferano Spezzatino di bovino romagnolo “Bovinitaly” Patate al forno Verdure di stagione saltate in padella Zuppa inglese Dolci di carnevale Vini delle cantine Gardi Bertoni eRuggero Zinzani € 30 Prenotazione obbligatoria al 331.4428484 (Italo) 339.4939961 (Lea). La cena sarà presentata e realizzata dalle Azdore de “Il Lavoro dei Contadini” liano, le associazioni ambientaliste, quelle di categoria degli agricoltori e le miriadi di comitati civici sparsi ovunque saranno tutti d’accordo e disposti a unire le forze. È il momento di fare una campagna comune, di presidiare il territorio in maniera capillare a livello locale, di amplificare l’urlo di milioni d’italiani che sono stufi di vedersi distruggere paesaggi e luoghi del cuore, un’ulteriore forma di vessazione, tra le tante che subiamo, anche su ciò che è gratis e non ha prezzo: la bellezza. Perché guardatevi attorno: c’è in ogni luogo, soprattutto nelle cose piccole che stanno sotto i nostri occhi. È una forma di poesia disponibile ovunque, che non dobbiamo farci togliere, che merita devozione e rispetto, che ci salva l’anima, tutti i giorni. Carlo Petrini da Repubblica, 18 gennaio 2011 Evento ore 19 • All’imbrunire accensione del fuoco • Le rime in dialetto di Angelo Fuochi a marzo Azienda agrituristica “Nasano” di Gardi, Bertoni e Poggiali La Giàna ad Budini, emigrata oltre quarant’anni fa per fare l’insegnante in Sardegna (che allora era nota solo come terra di pastori e di briganti) ripete ormai da sola, a sé stessa, la domanda che ci facevano i nostri vecchi, in segno di affettuosa sollecitudine. Si risponde elencando gli aspetti delle nostre campagne nel tempo di passaggio fra l’inverno e la “buona stagione”. Era il tempo dei lumi a marzo, quando il nonno Filizi, seguito da una torma di bambini cantilenanti, percorreva tutti i confini della possessione nel buio di “prima sera”, impugnando e innalzando un forcale che reggeva sarmenti incendiati: “Lom lom a merz, una spiga feza un berc…” Aziende Ospitate Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra) Degustazione di vini e piadina “I salumi di Alberico” di Fabrizio Fusè Via Manzoni 60/62 – Barbiano di Cotignola (Ra) www. isalumidialberico. com Degustazione di salumi Ora si sono aggiunte le multinazionali che producono impianti per energia rinnovabile, insieme a imprenditori che non hanno mai avuto a cuore l’ambiente e, fiutato il profitto, si sono messi dall’oggi al domani a impiantare fotovoltaico su terra fertile, ovunque capita: sono riusciti a trasformare la speranza, il sogno di un’energia pulita anche da noi nell’ennesimo modo di lucrare a danno della Terra. Anche del fotovoltaico su suoli agricoli abbiamo già scritto su queste pagine, prendendo come spunto la delicatissima situazione in Puglia. I pannelli fotovoltaici a terra inaridiscono completamente i suoli in poco tempo, provocano il soil sealing, cioè l’impermeabilizzazione dei terreni, ed è profondamente stupido dedicargli immense distese di terreni coltivabili in nome di lauti incentivi, quando si potrebbero installare su capannoni, aree industriali dismesse o in funzione, cave abbandonate, lungo le autostrade. La Germania, che è veramente avanti anni luce rispetto al resto d’Europa sulle energie rinnovabili, per esempio non concede incentivi a chi mette a terra pannelli fotovoltaici, da sempre. Dell’eolico selvaggio, sovradimensionato, sovente in odore di mafia e sprecone, se siete lettori medi di quotidiani e spettatori fedeli di Report su Rai Tre già saprete: non passa settimana che se ne parli su qualche testata, soprattutto locale, perché qualche comitato di cittadini insorge. È sufficiente spulciare su internet il sito del movimento “Stop al Consumo del Territorio”, tra i più attivi, e subito salta agli occhi l’elenco delle comunità locali che si stanno ribellando, in ogni Regione, per i più disparati motivi. Intendiamoci, questo non è un articolo contro il fotovoltaico o l’eolico: è contro il loro uso scellerato e speculativo. Il solito modo di rovinare le cose, tipicamente italiano. Anche perché l’obiettivo del 20% di energie rinnovabili entro il 2020 si può raggiungere benissimo senza fare danni, e noi siamo per raggiungerlo ed eventualmente superarlo. Questo vuole essere un grido di dolore contro il consumo di territorio e di suolo agricolo in tutte le sue forme, la più grande catastrofe ambientale e culturale cui l’Italia abbia assistito, inerme, negli ultimi decenni. Perché se la terra agricola sparisce il disastro è alimentare, idrogeologico, ambientale, paesaggistico. È come indebitarsi a vita e indebitare i propri figli e nipoti per comprarsi un televisore più grosso: niente di più stupido. Il problema poi s’incastra alla perfezione con la crisi generale che sta vivendo l’agricoltura da un po’ di anni, visto che tutti i suoi settori sono in sofferenza. Sono recenti i dati dell’Eurostat che danno ulteriore conferma del trend: “I redditi pro-capite degli agricoltori nel 2010 sono diminuiti del 3, 3% e sono del 17% circa inferiori a quelli di cinque anni fa”. Così è più facile convincere gli agricoltori demotivati a cedere le armi, e i propri terreni, per speculazioni edilizie o legate alle energie rinnovabili. Ricordiamoci che difendendo l’agricoltura non difendiamo un bel (o rude) mondo antico, ma difendiamo il nostro Paese, le nostre possibilità di fare comunità a livello locale, un futuro che possa ancora sperare di contemplare reale benessere e tanta bellezza. Per questo è giunto il momento di dire basta, perché rendiamoci conto che siamo arrivati a un punto di non ritorno: vorrei proporre, e sperare che venga emanata, una moratoria nazionale contro il consumo di suolo libero. Non un blocco totale dell’edilizia, che può benissimo orientarsi verso edifici vuoti o abbandonati, nella ristrutturazione di edifici lasciati a se stessi o nella demolizione dei fatiscenti per far posto a nuovi. Serve qualcosa di forte, una raccolta di firme, una ferma dichiarazione che arresti per sempre la scomparsa di suoli agricoli nel nostro Paese, le costruzioni brutte e inutili, i centri commerciali che ci sviliscono come uomini e donne, riducendoci a consumatori-automi, soli e abbruttiti. Una moratoria che poi, se si uscirà dalla tremenda situazione politica attuale, dovrebbero rendere ufficiale congiuntamente il Ministero dell’Agricoltura, quello dell’Ambiente e anche quello dei Beni Culturali, perché il nostro territorio è il primo bene culturale di questa Nazione che sta per compiere 150 anni. Sono sicuro che le tante organizzazioni che lavorano in questa direzione, come la mia Slow Food, o per esempio la già citata rete di Stop al Consumo del Territorio, il Fondo Ambientale Ita- ‘Sa t’amancal tabaca? Tot cuel ch’ um van d’arspondar, e i pè pèc, um manca sempar piò… e l segn dl’avciaja? che viughè par i viul a fèn dl’inveran. I fumeva i scul a la matèna prest… L’argor dla stala u m ciapa incora in gola: l’e mimoria ad cà nostra! Um manca al sevi ad spen in t’la fiurida: al cureva long al riv int un vol ad neva bianca a ogni limpè ad vindsen. A m sogn incora, e um dispis ch’u n i sia piò, segn de prugres d’j arzmant e dla campagna, a m sogn e spen marug che sona, sbaciuclin spinduglon sora e fos grand. A merz e scol l’era tota una fola: al violi, vargugnosi ad su natura a n staseva pio in se… Al s-ciupeva toti int’na volta a corar zo pr e’ fos a spices int l’acua cera de Spaduler E pù u m’amanca… al radicèli ad fabrer, colti int e’cavdèl ad Maruchen… I prem radecc scruclent chi rumpeva i cudal dur, igiazej, i nostar strid ad burdeli par la Viaza! Oh um n’amanca di cuel! Um n’amanca! Mo piò ad tot la mi zenta, la nostra ciacareda: e prem capì dla mi vita! Ogni tant la m’ariva incora, int la mi testa, e me…a j arspond. Cosa ti manca bambina? Tutto quel che mi viene da rispondere, e sembrano piccolezze, mi manca sempre più… è segno della vecchiaia? quel vagare per i viottoli alla fine dell’inverno. Vaporavano i canali di prima mattina… Il sentore della stalla mi prende ancora alla gola: è memoria di casa nostra! Mi mancano le siepi di spino in fioritura: correvano lungo le sponde in un volo di neve bianca ad ogni folata di brezza. Sogno ancora, e mi dispiace che non ci sia più, segno del progresso degli attrezzi e della campagna, sogno la marruca che suona, campanellini penduli sopra il fossato grande. A marzo lo scolo era tutta una favola: le viole, timide per natura non stavano più in sé… Sbocciavano tutte insieme a correre giù per il fosso a specchiarsi nell’acqua chiara dello Spadolaro. E poi mi mancano… le radichelle di febbraio, raccolte nella cavedagna di Maruchèn … I primi radicchi croccanti che rompevano le zolle dure, ghiacciate, i nostri strilli di bambine per la Viaccia! Oh me ne mancano di cose! Me ne mancano! Ma più di tutto la mia gente, la nostra lingua: il primo comprendere della mia vita! Ogni tanto mi giunge ancora, nella mia mente, e io …le rispondo. Gianna e Vanda Budini Provincia di Ravenna Coordinamento e testi a cura di: Italo Graziani Per i testi si ringrazia: Cristiano Cavina, scrittore Luigi Berardi, artista Stefano Foschi, Tecnico-Sperimentatore, CRPV, Cesena Gianfranco Camerani, redazione della “Ludla” Stefano Zuffi, musicista, esperto in musica popolare Alessandro Molinari Pradelli, giornalista, scrittore enogastronomico Carlo Petrini, presidente Slow food Vanda Budini, ricercatrice di tradizioni popolari Progetto grafico e illustrazioni: Marilena Benini Stampa: Carta Bianca Editore – Faenza In collaborazione con: Si ringraziano: Comuni di: Argenta Brisighella Casola Valsenio Modigliana Riolo Terme Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura Ravenna Con il Patrocinio del Comune di Faenza In collaborazione e con il contributo di: Via Volta, 5/7 – 48018 Faenza (Ra) Cell. 331. 4428484 E-mail: illavorodeicontadini@libero. it www. illavorodeicontadini. org Associazione I Presidi Slow Food in Italia sono 177 e coinvolgono 1.398 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai…Sono esempi concreti e virtuosi di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi tradizionali, sul rispetto delle stagioni, sul benessere animale. Salvano prodotti buoni, ovvero di alta qualità radicati nella cultura del territorio; prodotti puliti, ovvero ottenuti con tecniche sostenibili e nel rispetto del territorio; prodotti giusti, ovvero che garantiscano una remunerazione dignitosa. Non rappresentano solo eccellenze gastronomiche, ma sono un progetto culturale, ambientale, economico e sociale. Anguilla marinata tradizionale delle Valli di Comacchio...........................Conserve ittiche Culatello Zibello.................................................... Salumi Mariola.................................................................. Salumi Mortadella Classica................................................ Salumi Pera Cocomerina..................................................... Frutta Raviggiolo dell’Appennino Tosco Romagnolo.... Formaggi Razza bovina Romagnola..........................................Razza Salama da sugo....................................................... Salumi Sale marino Artigianale di Cervia..................Erbe e aromi Salmerino del Corno alle Scale.................................. Pesci Vacca Bianca Modenese............................................Razza Presìdi Slow Food Emilia Romagna La bellezza del territorio è una forma di poesia disponibile ovunque e per tutti e merita devozione e rispetto, un regalo come la vita per gli occhi e per il cuore. Qui in queste terre negli ultimi tre giorni di febbraio e nei primi tre di marzo è usanza all’imbrunire accendere le “focarine” nei campi vicino alle case nel circondario dei comuni di: Argenta, Bagnacavallo, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Modigliana, Ravenna (Gambellara e Savarna), Riolo Terme e Russi. Sabato 26, domenica 27, lunedì 28 febbraio, martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3 marzo 2011 Accensione dei fuochi, momenti di intrattenimento e incontro con la tradizione e la cultura romagnola. I lunghi viaggi vicino a casa Da Sabato 26 febbraio a Giovedì 3 marzo una festa itinerante per l’anima e i sensi Fuochi magici in romagna lÒm a mÊrz 2011 Associazione Il Lavoro dei Contadini