Pieve: Chiesa parrocchiale
che ha sotto di sè priorie,
rettorie, ville e castella
ARGENTA
1
25 Museo delle
o in Ronco
Longana – Ravenna
906 abitanti, 1079 d. C.
B S. Cassiano in Decimo
Campiano – Ravenna
1500 abitanti, 896 d. C.
C S. Pietro in Trentula o in Trento
S. Pietro in Trento – Ravenna
1460 abitanti,
978 d. C.
MEDICINA
D S. Stefano in Tegurio o del Godo
Godo di Russi (Ra)
1752 abitanti, 963 d. C.
E S. Pietro in SylvisCastel Guelfo
Bagnacavallo (Ra)
1300 abitanti, 744 d. C.
S.Alberto
Valli di Argenta
Villa S. Martino
26
5
10 Casa Conti Guidi
Bagnara di Romagna
Solarolo
D
Prada
Ruggero
Zinzani 12 Celle
FAENZA
S. Lucia
G
Brisighella
8 Da Luciano
Cà Ridolfi 18
9
Villa Corte
5
24
S. Giorgio in Ceparano
Borgo
Fregnano
S. Eufemia
S. Biagio
S. Pietro in Vincoli
16 Bartolini Alvaro
Castrocaro Terme
15 Il Pratello
Dovadola
Via Senio, 13 Casola Valsenio (Ra)
Cell. 339.7990462
Agriturismo Rio Monte
Via del dottore, 33 Gambellara (Ra)
Tel. 0544.551051 Cell.338.9779804
17
8
Pieve del Tho – Brisighella (Ra)
173 abitanti, 380 d. C.
G S. Maria in Rontana
Rontana – Brisighella (Ra)
388 abitanti, 891 d. C.
H S Martino
Mazzolano – Riolo Terme (Ra)
1889-215 abitanti, 892 d. C.
21
Trattoria “Da Luciano”
23
Casa Conti Guidi
Az. Agr. Ruggero Zinzani
CESENA
Torre di Oriolo dei Fichi
13
Via di Oriolo – Faenza (Ra)
Serata finale a Villa Corte
Castellina di Brisighella (Ra)
Via Corte, 9 – Tel. 0546.85789
Via Baccagnano, 37 – Brisighella
Tel. 0546. 81536
12
Azienda Agricola Dalmonte
Via Bologna 76 – Riolo Terme
Tel. 0546.71390
22
9 Borgo Fregnano
Via Casale, 23 – Faenza (Ra)
Tel. 0546.47015
Cell. 333.7040543 Ruggero
347.9458249 Anna
Borghetto di Brola
Via degli Orsini Savarna, Ravenna
Tel. 0544.533609
Vincenzo Bettini
Via Chiesuola 58 – Russi (Ra)
Tel. 0544.583289
24
Via Crocetta, 10 – Bagnacavallo
Tel. 0545.937382 Cell 338.3328996
F S. Giovanni in Ottavo
“Cà Ridolfi”
20 Museo Etnografico “Sgurì”
di Romano Segurini
Agriturismo “Nasano”
Celti Centurioni
Agriturismo Mariano
Via dei Frati, 6 Modigliana (Fc)
Tel. 0546 940628
“Il contadino telamone”
Via Montone, 1 – Ponte Vico, Russi
(Ra) Tel. 0544.581314
11
18
19
Via Boncellino 113 Bagnacavallo
Cell. 327.5427570
FORLì
Borghetto Modigliana
di Brola 19
La Mora
a Purocielo
B
Reda
Oriolo dei Fichi 13
Oriolo
Nino Tini
Rio Monte
F
Fognano
4
ada
A14
Gambellara
10
Villa Vezzano
22
os t r
La Mora a Purocielo
Via Mazzolano 9/a, Riolo Terme
Tel. 0546.70715 Cell. 339.4939961
14 Villa
Rotonda
Riolo Terme
Dell’Infanzia
“Lo Scoiattolo”
Il contadino
TelamoneAut 6
A
Ghibullo
Bettini
C
Agriturismo Mariano
Zattaglia
S. Pancrazio
23 Vincenzo
7 Nasano
3 Scuola
7
Bartolini Alvaro
Via Roncona, 4 – Brisighella
Tel. 0546.642294 Cell. 333.5303686
Via Sacramora 12, Reda di Faenza
Cell. 338.4689855 o 339.7242643
Russi
Boncellino
16
Scuola “Lo Scoiattolo”
Via Prov. le Faentina 37
Modigliana (Fc) Tel. 0546.942124
6
2 La Rondine
Cotignola
Castel Bolognese
Casola Valsenio
RAVENNA
E
BAGNACAVALLO
Il Pratello
Via Morana, 14 – Modigliana (Fc)
Tel. 0546.942038, Cell. 335.1358728
di Donegaglia Rita via Purocielo 39
Brisighella (Ra) Tel. 320. 0246504
11
LUGO
15
La Rondine
Via Boncellino, 178 Bagnacavallo
Cell 347.4230464 Sauro
348.5641071 Debora
4
Villa Rotonda e Quinzàn
Via Castel Raniero 1 – Faenza (Ra)
Tel. 0546.681223
Piazza Sasdelli Casola Valsenio
Tel. 0546.73181
1 Anna Tazzari
Villa Prati
Celti Centurioni
2
3
Zižaróń
Fusignano
S. Agata sul Santerno
H
Mazzolano
Valsenio
20 Museo
Etnografico
“Sgurì”
IMOLA
17
Savarna
ALFONSINE
Tratto da “Viaggio nelle pievi della
provincia di Ravenna” Longo Editore
“Romagna Geografia e storia”
di Emilio Rosetti
14
Via Baccano Inferiore 5
Tel. 0545.52870
Abbadesse – Bagnacavallo (Ra)
Lavezzola
A S. Apollinare in Lugana
Cell. 333.3814000
Anna Tazzari
Nino Tini Via S. Mamante 126,
Oriolo dei Fichi – Faenza (Ra)
Tel 0546. 642073 Cell 338. 6370955
25 Museo delle Valli di Argenta
Via Cardinala, 1/c - Argenta (FE)
Telefono 0532.808058
26
Zižaróń Famiglia Minguzzi
Via Pieve Masiera, 156 Masiera
di Bagnacavallo Tel. 0545.50735
Tredozio
venerdì
25 Museo delle
25
Valli di Argenta
6 Il contadino
2 La Rondine
11 Celti
Centurioni
19 Borghetto
telamone
4 La Mora
12 Ruggero
di Brola
15 Il Pratello
Zinzani
a Purocielo
13 Oriolo
8 Da Luciano
23 Vincenzo
Bettini
7 Nasano
21 Dalmonte
dei Fichi
1 Anna Tazzari
10 Casa
Conti Guidi
2 La Rondine
16 Bartolini
Alvaro
17 Agriturismo
Mariano
3 Scuola
2 La Rondine
2 La Rondine
15 Il Pratello
5 Rio Monte
telamone
14 Villa Rotonda
24 Nino Tini
18 Cà Ridolfi
2 La Rondine
26 Zižaróń
20 Museo
6 Il contadino
Dell’Infanzia
“Lo Scoiattolo”
7 Nasano
Etnografico
“Sgurì” di
Romano
Segurini
21 Dalmonte
7 Nasano
9 Borgo
Fregnano
22 Serata finale
dei fuochi
magici
a Villa Corte
Castellina
di Brisighella
giovedì
Venerdì 25
Santa Costanza
Museo delle Valli di Argenta
Via Cardinala, 1/c 44011 - Argenta (FE)
Telefono 0532.808058
e-mail: [email protected]
a partire dalle ore 20.00
• Una serata al sapor di…miele
Terre srl, la società che gestisce il sistema ecomuseale argentano,
organizza, in occasione dell’undicesima edizione dei “Lòm a Mérz”
(i lumi di marzo), un evento in cui saranno presenti Franco Asioli,
Presidente dell’Associazione Romagnola Apicoltori, produttore di
api regine e mieli, l’associazione Friedrich Schürr, che si occupa
dello studio e della valorizzazione del patrimonio dialettale e delle
tradizioni romagnole e operatori del territorio. Nel corso della serata
verrà accesso il fuoco propiziatorio, antica tradizione che intendeva
celebrare l’arrivo della primavera e invocare un’annata favorevole per
il raccolto nei campi, ricacciando il freddo e il rigore dell’inverno. La
serata prevede inoltre la presentazione delle attività dell’Associazione
Schürr, a seguire una breve introduzione al mondo delle api, al lavoro
dell’apicoltore e degustazione di vari tipi di miele con formaggi e dolci
a cura di Franco Asioli.
Costo 7,00 € a persona – Prenotazione obbligatoria
• Saranno presenti all’iniziativa gli agriturismi, i ristoranti ed i
produttori di Campotto.
Lontano dalla Romagna,
che nostalgia!
È ben vero che, come sosteneva uno scrittore, la Romagna è un
pianeta inventato dai suoi abitanti, i quali ogni tanto scendono
sulla terra ma non vedono l’ora di tornarvi. Ed appena passano
il confine e lasciano la loro terra nasce nei romagnoli una sottile
nostalgia sempre più avvertita via via che aumenta la distanza.
La mia Romagna è come una valigia: ovunque mi capiti di andare, lei viene sempre con me. A volte mi sembra di essere una
piccola succursale mobile della terra dove sono nato; una specie
di minuscolo consolato ambulante, se così si può dire. Ne curo gli
interessi nel mondo, per quel che posso, parlandone senza fine, e
nemmeno mi preoccupo più del fatto che, ufficialmente, lei non
esiste. Ma a questo attaccamento ci ho fatto caso solo quando
sono diventato grande, e ho acquistato un minimo di autonomia
e indipendenza. Quando ero piccolo, il luogo più remoto della
galassia era Igea Marina, dove andavo in colonia estiva; in generale, pensavo che dopo Imola finissero le strade asfaltate e incominciasse lo sterrato. Probabilmente per avventurarsi nelle Marche
servivano dei portatori indigeni, come ai cacciatori bianchi nei
film di Hollywood.Mi ci sono voluti ventisei anni per scoprire
che c’era qualcosa di buffo nelle mie esse e nelle mie zeta; quando
andai ad abitare a Torino, notai che tutti si rotolavano in terra
dalle risate quando pronunciavo parole divertenti come “pizza” o
“piazza Castello”. Scoprii anche con grande ritardo che a quanto
pare tutte le altre tribù presenti su questo pianeta avevano l’abitudine di coltivare le viti per farci il loro vino. Io pensavo esistessero
solo il Sangiovese, l’Albana e il Trebbiano. C’erano dei luoghi in
cui addirittura il vino nero lo bevevano frizzante, ‘con le bolle’,
come avrebbe detto mio nonno disgustato. La prima volta che mi
fu offerto un bicchiere di Lambrusco, che ha le bolle, rifiutai con
sdegno, perché ero certo che lui si sarebbe rivoltato nella tomba
dal disgusto. Scoprii che la Romagna era sempre con me. Ero prigioniero di uno strano effetto ‘elastico’: più mi allontanavo, più
non vedevo l’ora di tornarmene a casa alla svelta. Per dire: se devo
andare a Roma per lavoro, non mi faccio prenotare l’albergo, ma
il biglietto per l’ultimo treno disponibile, anche a costo di dormire
alcune ore nelle sale d’aspetto, in attesa della coincidenza per Castel Bolognese. Sono arrivato al punto che non so più dove finisce
il mio corpo e incomincia la mia terra; fa parte di me, come fosse
un braccio o una gamba. Ma è più di questo. La Romagna è il metro di paragone su cui misuro il mondo. Una volta, in Norvegia, a
una cena di gala, ci tennero tantissimo a farmi assaggiare un loro
vino autoctono. Sembrava sciroppo, e me lo avevano consigliato
vivamente per accompagnarci una bistecca, che io credevo fosse
in graticola, che è l’unico modo onesto di cucinare la carne: mi
portarono una bietta di manzo alta quattro dita, glassata, con una
collinetta di marmellata arancione sopra che sapeva di muschio.
Sapevo già che non mi sarebbe piaciuta, perché se un piatto non
l’ho mai visto cucinare da mia nonna, allora non vale nemmeno
la pena perderci del tempo. E solo quando rientro nei confini,
riprendo possesso interamente di me stesso. È buffo, perché sebbene i confini di questa terra non siano segnati su nessuna cartina
geografica, li distinguo all’istante. Appena dal finestrino incomincio a vedere i filari di peschi e di kiwi, le insegne dei vecchi circoli
Endas, e i tavolini dei bar attorno ai quali i pensionati sbraitano
per chissà quale faccenda, so di essere tornato finalmente a casa. E
sono stato lontano otto ore al massimo!
Cristiano Cavina
Tratto da Romagna Doc n. 16
pubblicazione del Consorzio Vini di Romagna
sabato 26 febbraio 2011
San Nestore di Magydos
La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria
Didattica Agriturismo di Sauro e Rita Rossini
2
Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra)
Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora
Evento
Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare
e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini,
cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio
sugli alberi, colombi…
• All’imbrunire accensione del fuoco
• Saranno presenti due mostre:
“Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri
e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale
• Ore 20. 00 Tiro alla fune
• Ore 20. 30 Intrattenimento con I Cantastorie, cantori
romagnoli d’osteria
Menu
• Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa
a 24 € inclusa la fiorentina
• Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati,
formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri,
braciola di coppa di maiale ai ferri
• Vin brulé della casa
Per il menu completo è gradita la prenotazione
cell. 347. 4230464 oppure 348. 5641071
11
Celti Centurioni
Azienda Biologica Agrituristica
Via Crocetta, 10 – Bagnacavallo (Ra)
Tel. 0545. 937382 Cell 338. 3328996
www. celticenturioni. it
Evento:
• Ore 19 Accensione falò
• Ore 19. 30 Balli Antichi della tradizione Romagnola attorno al
fuoco con la Compagnia “Banda de Grèl”
• Ore 21. 30 per la delizia del palato
assaggi di prodotti tipici e vini pregiati da invecchiamento
ottenuti dagli Autoctoni presenti in azienda
• Mostra fotografica a cura di Giampaolo Ossani;
le foto esposte sono una piccola parte di immagini realizzate circa
negli anni ’40 da Fortunato Pirazzini, artista bagnacavallese
trasferitosi a Parigi poco prima della seconda guerra mondiale.
• La freschezza e spontaneità dei personaggi comunicano un tempo
e un pensiero distante dal nostro ma anche una gioia semplice che
non si respira più nelle nostre campagne.
8
Trattoria “Da Luciano”
Via Montone, 1 – Ponte Vico, Russi (Ra)
Tel. 0544. 581314
Evento ore 20
• Dietro al ristorante verrà allestito un grande falò che verrà
acceso prima dell’inizio della cena. Fuochi propiziatori per dare il
benvenuto al mese di Marzo, per augurare un buon raccolto.
Menu del Cacciatore
• In occasione di questo evento, oltre ai nostri consueti piatti alla
carta, proponiamo:
• Crostino di pane cotto nel forno a legna, fritto, con salsa di
fegatini alla salvia
• Pappardelle al mattarello con ragù di lepre
• Capriolo in salmì con polenta ai ferri
• Sorbetto al limone
• Frappe, castagnole ed altri dolci di Carnevale
• Vini locali sfusi (¼ di litro a persona ) e caffè € 25. 00
Non è obbligatorio il menu completo si può gustare anche solo un
piatto a scelta con prezzo alla carta.
Vino ed Alcolici in aggiunta non sono compresi nel prezzo.
La ruota del tempo
Un giorno, a piedi calzati, sulle strade di Romagna cercai “ruote”.
Lo spirito compagno, mi allungò a una casa abbandonata (ca da
cuntadè) su un podere ai confini di una civiltà contadina. Mi fermò un cartello giallo come zolfo e scritte in nero, a lutto: “edificio
pericolante in vendita” messo da un “untore immobiliare”. Sulla
vecchia grata di legno di una finestra, ormai solo a protezione del
vuoto, una lucertola incerta sul fuggire, decise di puntarmi con
occhi di smeraldo e di minacciarmi di morte pietrificata. Come i
piccoli draghi Basilisco, suoi antenati, facevano ai timorosi contadini di queste terre. Distogliendo gli occhi da questo terribile
sguardo e cercando nel controluce della stanza, colsi penzolante dal camino, come corda di forca, la vecchia catena del paiolo.
Come premonizione “negromante”(di stròlga), mai nessun contadino, emigrando a nuova casa, avrebbe lasciato questa vertebra,
quindi il destino degli ultimi abitanti di questo luogo si era e
23
Az. Agr di Vincenzo Bettini
Via Chiesuola 58 – Russi (Ra) Tel. 0544. 583289
Cell. 338. 1522839 vincenzobettini@alice. it
Evento
• Ore 19. 15: Conversazione con Susanna Venturi “La banda tra
colto e popolare “
• Ore 20: Esibizione della Banda Musicale Città di Russi
con dimostrazione delle fruste romagnole
• Accensione del fuoco
• Seguirà degustazione di bel’ e cot, piadina, ciambella e
canéna.
Aziende ospitate:
• Tenuta Uccellina di Alberto Rusticali
Via Garibaldi 51 Russi (Ra) Tel. 0544. 580144
Vini del territorio burson, sangiovese, albana e canena
• Macelleria Fiorentini
Piazza Farini 14 Russi (Ra) Tel. 0544. 580739
Assaggi di bel e cot, salumi e ciccioli
• Randi Ezio e Elio & C. s. n. c.
Via Faentina Nord 125/2 Russi (Ra) Tel. 0544. 580457
Specialità alimentari
• La Delizia di Paola Severino
Corso Farini 2 Russi (Ra) Tel. 0544. 580457
Specialità alimentari
• Panificio Bandini
Via Cavour 26/28 Russi (Ra) Tel. 0544. 583268
Ciambella e dolciumi vari
16
Az. Agr. “La mora a Purocielo”
di Donegaglia Rita via Purocielo 39
Brisighella (Ra) Tel. 320. 0246504
Eventi ore 18
• Mercatino di prodotti tipici delle aziende agricole ospitate
(salumi di mora romagnola, formaggi, marmellate, cestini, canestri,
ceramiche)
• Preparazione della salsiccia fresca
• Preparazione della ricotta fresca da parte del dottor Alberto
Ghetti della azienda agricola “Fattoria Rio Stella”
con degustazione gratuita.
• Esposizione di manufatti in vimini con supporti in ceramica
realizzate da Natasha Mouzytcheva dell’azienda agrituristica
“I Monti”.
• Menu da passeggio con piadina e salsiccia alla griglia, patate
fritte, biscotti caserecci di Mariacristina Scaiola accompagnati dal
sangiovese dell’azienda agricola “Purocielo di sopra”
• Mauro Zanarini consigliere nazionale Slow Food
conversazione sul presidio di razza “Mora Romagnola”
ore 19. 30
• Accensione del falò nell’aia, per fare lume a marzo,
con canti, girotondo e vin brulè per tutti.
• Per chi vuole cenare è possibile prenotare un tavolo presso
l’agriturismo “L’archibugio” via Purocielo 35 tel. 0546 88046
• In caso di maltempo l’evento sarà rimandato a mercoledì 2 marzo
Azienda agrituristica “Nasano”
di Gardi, Bertoni e Poggiali
7
Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra)
Tel. 0546. 70715 – Cell. 339. 4939961
E-mail: gardi. fabio@libero. it
Evento
• Ore 19: Accensione del fuoco propiziatorio
• Ore 19. 30: Conversazione con la dottoressa Liliana Vivoli,
direttrice dell’archivio di stato di Forlì, che ci parlerà delle nostre
tradizioni.
• A seguire cena in agriturismo su prenotazione.
Menu:
• Antipasto della casa
Cappelletti in brodo di cappone
Spezzatino di Bovino Romagnolo
Verdure al forno e saltate in padella
Degustazione di formaggi locali con confetture dell’azienda
Bis di dolci e altre loverie
€ 25, 00 bevande incluse.
21
Azienda Agricola Dalmonte (cantina Dadè)
Via Bologna 76 – Riolo Terme (Ra)Tel. 0546.
71390
Viticoltori e allevatori di bovini
Eventoe2
• L’Associazione Sportiva “Ippoverde” in collaborazione con
l’Azienda Agricola Dalmonte e Biblioteca Comunale di Riolo
Terme invitano tutti presso la Cantina Dadè per il lume a marzo
mascherato
• Dalle ore 21 Buffet con accensione del falò
• Dalle ore 22 Ballo Mascherato
sabato 26 febbraio 2011
San Nestore di Magydos
Borghetto di Brola
Agriturismo Relais de Charme
19
Via dei Frati, 6 – 47015 Modigliana (Fc)
Tel. 0546. 940628 Fax 0546. 949140
E-mail: barchesse@borghettodibrola. com
www. borghettodibrola. com
ore 19
• Verso l’imbrunire accensione de Lòm a Merz, caratteristico
falò propiziatorio
• Si prosegue con una cena della tradizione contadina:
Polenta con ragù, al raviggiolo o al ragù di funghi
Biscotteria secca dei nostri forni
• A seguire nel salone gran serata con Laura e Peter accompagnati dal
folclore dalla fisarmonica musica da ballo e tanta allegria
• Il prezzo per la partecipazione è di 15 euro a persona vino escluso
• È gradita la prenotazione
Il Pratello di Placci Emilio
Agriturismo e Cantina
Via Morana, 14 Modigliana (Fc)
Tel. 0546. 942038, Cell. 335. 1358728
www. ilpratello. net, E-mail: info@ilpratello. net
15
• Anche quest’anno accendiamo fuochi alla primavera che arriva.
Appuntamento al tramonto di domenica sera per l’accensione dei
falò, l’incontro con gli amici di alcune aziende del territorio:
• Antonietta Tirro e i meravigliosi prodotti del suo
“Giardino Aromatico”, confetture, elisir, erbe aromatiche
• Franco Lecca con i suoi mitici formaggi
di pecora o capra e salumi di cinta senese
• La proposta gastronomica di quest’anno sceglie la cucina povera
ed essenziale con zuppe e frittate accompagnate dal cinghiale
principe della macchia delle nostre colline
Calzagatti
Frittatine di patate, di cipolla
Zuppa di cipolla, zuppa di porri e patate
Pisarei e fagioli
Spezzatino di cinghiale con polenta
Torta di mele, biscotti, gialletti, crema
Prenotazione necessaria per la cena, a € 30, 00 compresi i vini
Le Campore e Casetto
ore 19
• Proiezioni fotografiche di Photofarm (www. photofarm. it),
“Sri Lanka, la lacrima dell’India”, “Fez, perdersi nella Medina”,
“Presentazione Adventure Africa Tanzania Tour in camion 4x4”
• Fuochi al tramonto e convivialità
Agriturismo “Il contadino telamone”
dell’Az. Agr. Manuela Palombi
6
Via Sacramora 12, Reda di Faenza (Ra)
Cell. 338. 4689855 o 339. 7242643
ilcontadinotelamone@alice. it
www. ilcontadinotelamone. it
Evento
• Ore 19. 30 accensione fuoco
• Luigi Franzoni realizza sfere con tralci di trebbiano
• dalle ore 19 cena con cibi coltivati e prodotti nell’azienda
• Ore 21. 30 Giovanni Nadiani presenta Low society –
basa e lôva sucietê (storie, musica e immagini a km 0)
accompagnamento musicale di Ingeborg Riebesehl (chitarra)
• mostra di disegni dell’illustratrice Jessica Ghinassi
Aziende ospitate
• Az. Biologica di Antonella Minardi
Via Rio Cestina 14- Casola Valsenio (Ra) Cell. 347. 5216893
Confetture del bosco e dei frutti dimenticati
compiuto lì. Forse interrogando il fuoco di quel camino si sarebbe
saputa dalle scintille la risposta … Risveglio improvviso dei miei
sensi, un profumo intenso d’infiorescenza d’edera “volato” del
calore del sole settembrino, miraggio di un nuovo” paesaggio ”.
Una nuvola di polline, sostenuta da un ronzio d’api, fu spia di un
vecchio capanno di canna, ormai avvolto da un “mantello” verde
cupo d’edera. Sembrava puntato al cielo da un albero, colto da
“morte secca”, in un abbraccio amoroso al cielo. L’anima del luogo
mi rassicurò, chiesi scusa e mi feci largo fra le trecce d’edera, entrai
senza forzare una “sportella” e mi accolse una penombra umida di
odori stinti. Un raggio di luce “fulminò” un grande scheletro di
Plaustro (e Car) ormai “sciolto”, macerato dalle piogge filtranti
dalla copertura. La capriata del tetto sembrava il costato di una
balena arenata, ricoperta da brandelli di pelle, tramati dalla luce,
composti in un cielo primordiale di stelle incerte. Dentro anch’io
a questo ventre come un “Pinocchio” cercai, inciampai e sentii
voci. Facendo luce con i miei occhi, illuminai la parte posteriore
del carro … ecco! San Giorgio in lotta con il drago! Le ultime
scaglie di tempera erano integre negli occhi Bizantini del cavaliere
e del cavallo che increduli, sorpresi in quella lotta senza tempo, mi
12
Az. Agr. Ruggero Zinzani
Via Casale, 23 – Faenza (Ra) Tel. 0546. 47015
Cell. 333. 7040543 Ruggero, 347. 9458249 Anna
zinzanivini@alice. it
Un’azienda vitivinicola, sui colli faentini, produttrice di vini sfusi
ed imbottigliati. Saba, confetture, prodotti agricoli.
Evento gratuito inizio ore 18
• Tiziano Gatta e Viaemilaponenteseiband:
barzellette e musica
• Gruppo Astrofili “Antares” di Romagna:
osservazioni astronomiche con telescopio
• Assaggi di prodotti aziendali.
ore 21
• Accensione falò “Lòm a Merz”
Aziende ospiti:
• Apicoltura Daniele Lombardi
Via Mercanta, 11/b – Faenza (Ra) Tel. 0546 47155/663196
Miele e prodotti dell’alveare.
• Soc. Agr. Mora del Munio
Via Sbiaggia, 4 – Bagnacavallo (Ra) Cell. 349 4103149
Salumi di mora di Romagna.
• Az. Zootecnica “Scania di Settefonti” di Stefania Malavolti
Via Settefonti, 3 Casola Valsenio (Ra) Cell. 339. 2172282
Formaggi di mucca, pecora, capra.
• “Giardino Aromatico” di Antonietta Tirro
Via Dei Raggi, 17 - Modigliana (Fc) Cell. 347. 9613654
Erbe aromatiche, elisir, confetture.
• Az. Agr. Pompignoli Romano e Conti Carla
Via Tebano, 22 -Brisighella (Ra) Tel. 0546. 89163 Cell. 333. 9890053
Agriturismo, olio.
• Associazione Nazionale Partigiani d’Italia
ANPI (sezione di Brisighella)
Vendita libri per beneficenza.
13
Associazione Torre di Oriolo dei Fichi
Via di Oriolo – Faenza (Ra) Cell. 333. 3814000
www. torredioriolo. it E-mail: info@torredioriolo. it
Evento
• Ore 17.30: apertura della torre, possibilità di visita guidata
apertura della mostra di pittura all’interno della torre, espone
Andrea Tampieri
• Ore 18.00: accensione del fuoco
apertura dello stand gastronomico con degustazione dei vini dei
produttori dell’Associazione per la Torre di Oriolo
• Balli tradizionali romagnoli con il Duo Trabadel
• Ore 19.00: grigliata sotto la torre con la brace del fuoco di Lòm
a Mérz
• Ore 20.00: presentazione del libro: “L’Emilia Romagna, terre
di vini e confini” a cura dell’autore Andrea Zanfi
•Ore 20.30: concerto folk del gruppo Zampanò
Aziende ospiti:
Produttori dell’Associazione per la Torre di Oriolo
fissavano con sguardo di lucertola guardiana. Fui “dentro”, come
davanti ad una icona, devoto a quel tempo che vivevo. Ombra
di grafia rivelava: “Maddalena Venturi in Granarolo dipinse nel
192.. . ”. Ora la mia vista era gatto, il mio udito pipistrello, vedevo
quello che “sentivo”; vibrazioni delle grandi ruote del carro. Erano
integre, possenti, sarebbero state pronte a muoversi ma la strut-
tura del carro non avrebbe retto, non era più il tempo. Destino
qui, nel suo ultimo viaggio, come la vertebra nel camino. Pensai al
mondo antico, alle origini, oltre a tempo naturale, quando la ruota rese possibile la costruzione del carro che aveva funzioni pratiche e religiose. Guardai il cerchio di ferro della ruota, che aveva
effetto visivo statico ma i cui raggi conferivano il valore simbolico
del girare e liberavano dalla condizione di legame fisso del luogo.
Le ruote mi portavano al sole, alla luna, ai pianeti, al movimento
ciclico degli astri, ai miti solari. Si rivelavano come simbolo del
mondo, il cui mozzo era il centro immobile, il principio, e il cerchio era la manifestazione emanata per effetto di “irraggiamento”.
I raggi erano gli uomini, mediatori fra essi.. . . la loro vita rotola via
senza sosta come i dischi delle ruote dei carri. Anacreonte (580-495
a. C). Eccola, una “ruota del tempo”…
Luigi Berardi
La peschicoltura
e il lavoro dei contadini
Ringraziando la vostra associazione per l’opportunità datami nello scrivere per la vostra iniziativa, vorrei porre all’attenzione del
lettore alcune mie considerazioni sulla frutticoltura regionale, con
particolare riferimento alla peschicoltura; la mia visione è quella di un tecnico, ancora giovane (ho 35 anni), che lavora come
sperimentatore-ricercatore allo scopo di produrre nuove varietà di
albicocco e pesco. Purtroppo stiamo assistendo in questi anni ad
una crisi che sta producendo come risultato agricolo una continua diminuzione delle superfici impiantate a frutta, con il pesco
che è la specie più in difficoltà; se da un lato la questione è anche
fisiologica, di età media dei contadini, dall’altro sussistono tutta
una serie di cause che a mio avviso fanno capo ai seguenti aspetti.
Stiamo approcciando la produzione agricola come una produzione industriale, e non comunichiamo al consumatore le caratteristiche qualitative del nostro prodotto. Il mondo è globale come
si dice, e la peschicoltura si sta adeguando ad esso producendo
grandi volumi di prodotto (pesche e nettarine) di sempre più bassa qualità; ci siamo mai chiesti quando produciamo pesche la fine
che esse faranno? Chi le mangerà tornerà ad acquistarle? Penso che
coltivando una varietà di grosso calibro, non diradandola e raccogliendola ancora immatura, si faccia prima di tutto uno sgarro a se
stessi, perché ritengo che quel prodotto sarà giudicato male da chi
lo assaggerà e il risultato sarà: non compro più pesche; e considerate che di pesche buone ce ne sono, basta ricordare la varietà Big
Top, che dagli anni ’90 ha rivoluzionato il gusto della nettarina,
introducendo una tipologia di frutto a gusto subacido-dolce, con
polpa croccante. Ritengo quindi che il lavoro dei contadini debba
essere quello di ricavare il massimo risultato dalle varietà che coltivano, agendo con un’adeguata tecnica di potatura, diradamento
e raccolta, ricordando che se si banalizza l’epoca di raccolta, soprattutto oggi con varietà che colorano molto presto, si rischia di
penalizzare un anno di duro lavoro in pochi attimi. Gli strumenti
che il mondo della ricerca e dell’assistenza tecnica devono mettere a disposizione dei contadini sono nuove e valide varietà, ed
adeguate tecniche colturali; parlando di tecnice e di potatura mi
viene spontaneo ricordare una persona che da poco tempo ci ha
lasciato, il Dott. Cellini; non scordiamoci mai le innovazioni tecniche che questi grandi vecchi sono stati in grado di apportare, è
grazie ad esse che siamo potuti crescere nella maniera in cui siamo
cresciuti, e fanno parte della nostra cultura di fare pesche, cosa che
solo noi frutticoltori abbiamo dentro. Anche le nuove varietà sono
uno strumento importantissimo, a patto che siano ben adattate
ai nostri ambienti e rispondano all’esigenza di produrre frutta di
qualità; Bubani, Minguzzi, Montanari, e Ossani, solo per citarne
alcuni in rigoroso ordine alfabetico, sono alcuni nomi nostrani
che tanto hanno dato e daranno al rinnovamento varietale; il loro
occhio da contadini e tecnici è una garanzia per i frutticoltori del
territorio; per quanto riguarda la mia esperienza, lavoro con un
romagnolo ora trapiantato all’Università di Milano, il Prof. Bassi,
che mi sta trasferendo tutte le sue conoscenze e la passione per
la ricerca della novità in campo varietale. Posso dirvi che nelle
nostre giornate lavorative l’obiettivo principale è di fornire uno
strumento valido al contadino, con particolare riferimento alla
qualità e alle malattie che possono colpire le nostre piante; per noi
un prodotto deve essere nuovo, molto buono, e rustico; il mondo vegetale ci offre mille possibilità di miglioramento, abbiamo
nel pesco caratteri di resistenza agli afidi, tolleranza alla monilia e
resistenza all’oidio, stiamo avanzando sulla resistenza alla sharka,
mentre su albicocco alcune nostre varietà e selezioni gia sono resistenti a sharka. Dal lato del frutto stiamo innalzando l’asticella
del grado zuccherino, e ogni tanto ci solletica l’idea di proporre
una nuova tipologia di frutto, la “nettarina mignon”, piccola su
un mercato che premia il grosso, ma dolcissima di sapore e sicuramente superiore a quanto siamo abituati a mangiare.
Il tutto considerando che il motore dell’agricoltura sono i contadini, senza i quali io non potrei fare il mio bellissimo lavoro.
Stefano Foschi
domenica 27 febbraio 2011
San Leandro di Siviglia
1
A casa di Anna, Martina e Massimo
Via Baccano 5 – Bagnacavallo (Ra)
Tel. 0545 52870 Cell. 340 2254699
E-Mail: [email protected]
Ore 10 inizio mostre
• “Giochi inventati” Delio Piccioni
• “I pirati” Vito Baroncini
• “Saltarelli” Ilario Sirri
• “Ceramiche” Anna Tazzari
• “Giocattoli e trottole in legno” costruiti da Francesco Soglia
• “Giochi di parole” nei libri di Gianni Zauli, con possibili
incursioni musicali pomeridiane dei Capra & Cavoli
Ore 16.30
• “Il circo delle trottole ed altri giochi”
presentato da Roberto Papetti, maestro giocattolaio
• Nel pomeriggio pizze nel forno a legna di Massimo Muratori
10
Casa Conti Guidi
Centro di Cultura Rurale ed Enogastronomica
con ristorazione
Via Boncellino 113 Bagnacavallo (Ra)
Tel. 0545. 63094 www. casacontiguidi. it
ore 17
• Festa nell’aia
• Fuochi propiziatori, fuochi da scaldare, da illuminare da cucinare
• Vecchie parole e musica della Romagna
• Stand enogastronomici che propongono menu della tradizione:
Minestre romagnole
Porchetta al forno con patate
Piadina con salumi
Polenta con ragù
Zuccherini, ciambella e crostate
Vini del Consorzio Il Bagnacavallo
Menu libero con costo per piatto da 4 €
La Rondine Az. Agr. Biologica
Fattoria Didattica Agriturismo
di Sauro e Rita Rossini
Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra)
Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora
2
Evento dalle ore 15
Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare
e accarezzare tutti gli animali della fattoria: capre, pecore, asini,
cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio
sugli alberi, colombi…
• All’imbrunire accensione del fuoco
• Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale
di Romano Neri e una mostra collettiva di pittori romagnoli sul
mondo rurale
ore 20
•“Ocarina strumento in terracotta della nostra tradizione popolare
contadina” coi Maestri Michele Carnevali e Primo Montanari
accompagnati da ocarine e fisarmonica;
Menu
• Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa
a 24 € inclusa la fiorentina
• Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati,
formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai ferri,
braciola di coppa di maiale ai ferri
• Vin brulé della casa
Per il menu completo è gradita la prenotazione
cell. 347. 4230464 oppure 348. 5641071
Azienda agrituristica “Nasano”
di Gardi, Bertoni e Poggiali
7
Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra)
Tel. 0546. 70715 – Cell. 339. 4939961
E-mail: gardi. fabio@libero. it
Dalle ore 15:
• Radadum, folk irlandese (www. radadum. it)
• il fuoco verrà acceso all’imbrunire
• il gioco della pentolaccia per tutti i bambini
• la ciambella di Tonino cotta nel forno a legna
• produzione di salsiccia e coppa di testa in diretta.
Fatta, cotta e mangiata
• il croccante realizzato da Antonella Minardi
• l’agricoltore Luigi Franzoni vi stupirà con le sue creazioni
utilizzando tralci di Albana
• Giuseppe Neri, lavorazione vimini
• Natascia e le sue ceramiche
• nonno Idelmo e i suoi fischietti
Menu da gustare al caldo:
• Polenta con ragù di capriolo
Salsiccia ai ferri, affettati e formaggi con piadina romagnola
Dolci della tradizione
Vin brulè gratis per tutti
Aziende ospitate
• Apicoltura faentina, di Morigi Bruno
via Cassanigo 6 – Faenza (Ra) Tel. 0546-46300
Miele e derivati
• Az. Zootecnica “Scania di Settefonti”
di Stefania Malavolti, via Settefonti 3
CasolaValsenio (Ra) Tel 0546-73189
formaggi di mucca, capra e pecora
• Ceramiche arte idea
di Giardini Meris, via A. Piazza 6/b Forlì (Fc)
16
Az. Agr. Bartolini Alvaro
Via Roncona, 4 – Brisighella
Tel. 0546. 642294 Cell. 333. 5303686
Produttore di peperoncini e florovivaista “Habanero in salsa”
Agriturismo “Il contadino telamone”
dell’Az. Agr. Manuela Palombi
6
Via Sacramora 12, Reda di Faenza (Ra)
Cell. 338. 4689855 o 339. 7242643
ilcontadinotelamone@alice. it
www. ilcontadinotelamone. it
Evento
• Ore 16. 30 Andrea Gulminelli, dell’Associazione Patriarchi
della Natura in Italia (www. patriarchi natura. it), presenta “La
biodiversità nell’orto e nelle colture annuali. I cereali”
• Ore 17. 30 accensione fuoco
• dalle ore 18 cena con cibi coltivati e prodotti nell’azienda
Villa Rotonda in collaborazione
con la fattoria Quinzàn
14
Villa Rotonda ristorante pizzeria
Via Castel Raniero 1 – Faenza (Ra)
Tel. 0546. 681223
Evento
• Ore 17 apertura
• Ore 18 accensione del fuoco propiziatorio
• Apertura della villa con visita guidata a sale e affreschi
• Mostra di pittura: espone Marilena Benini
• Ore 18.30 Antonio Graziani presenta: “
La Romagna della via Emilia” un filmato con immagini del ’900
fra gli anni ’20 e gli anni ’70
• Ore 19 Cena del Lòm a mêrz presso il ristorante Villa Rotonda
con menu romagnolo abbinato ai vini di fattoria Quinzân.
prenotazioni tel. 0546. 681223
• Ore 20 Quinzân in concerto
Ospiti:
• Quinzan vino biologico- fattoria didattica
• Az Agricola La Berta vini doc
• Az Agricola biologica Pedrosola miele
• Birrificio Valsenio birra artigianale
• La musica nelle Aie Castel Raniero folk festival.
• GEV Guardie Ecologiche Volontarie
Eventi ore 15. 00
• Musica Le Cime Tempestose
• Giochi di una volta
• Ferri Battuti di Giuseppe da Monterenzio Cell. 340. 2391566
• Cesti in vimini di Bombardini da Terra del Sole
• Fischietti in terracotta di Fabiano da Bagnacavallo
• Degustazione di prodotti della casa
• All’imbrunire accensione del fuoco
Aziende ospiti
• Az. Agr. Nannini Stefano
Via Scavignano 50 Marzeno-Brisighella
Tel. 0546. 81352 Cell. 347. 3108977
Produttore e vendita frutta, verdura, conserve, olio extra vergine,
scalogno e carciofo moretto
• Az. Agr. Ghirelli Romano
Via Castel Leone 16 Castiglione di Forlì
Tel. 0543. 753074 Cell. 347. 1007712
Frantoio olive, cantina, frantoio girasoli
• Az. Agr. Montepiano di Nino Tini
Produttore di zafferano, vino
• Azienda Agrituristica f. lli Lecca
via Casale 28 Modigliana (Fc) Tel. 0546. 942122
Formaggio pecorino
• Az. Agricola Collina Ruben
podere “Pioletto” via Rio Quinto 56 Brisighella (Ra) Tel. 0546. 81694
Produttore di vini e confetture
• Apicoltura Baldi
Via Lunga 20 Solarolo (Ra) Cell. 333. 7975236
• Az. Agr. Canovina Leonardo Bandini
Salumi di mora
24
Az. Agr. Biologica Montepiano di Nino Tini
via san Mamante ,126 Oriolo dei fichi – Faenza
Tel.0546 642075 Cell.338 6370955
wwww. ninotini. com
produttore vino e zafferano
Evento
• Ore 11. 30 Viaggio con l’autore nella “strada della poesia“
• Ore 12. 30 pranzo:
Crostini fantasia “Biancarosa “
Risotto allo zafferano
Tagliatelle al ragù
Coniglio alla Montepiano
Patate al forno
Zuppa inglese, crostata
Vino dell’azienda, acqua, caffè, liquori
€ 25 su prenotazione
• All’imbrunire l’accensione dei fuochi sarà fatta
nella vicina azienda di Bartolini Alvaro.
20
Il Museo della Civiltà Contadina “Sgurì”
di Romano Segurini – Via degli Orsini 4
Savarna – Ravenna Tel. 0544. 533609
Comune Ravenna - Assessorato al Decentramento - Circoscrizione
di Mezzano – Percorsi Associazione Culturale di Volontariato di
Mezzano. Il museo Etnografico, arti e mestieri Romano Segurini, ha
raccolto oltre duemila vecchi attrezzi ed utensili di uso contadino e
artigianale tipici delle nostre campagne e dei nostri borghi. Il materiale è collocato in un casolare rurale di epoca ottocentesca, composto
da abitazione, stalla, fienile, casone, silos, servizi e da due capanni in
canna palustre (capàn, capàna) ricostruiti dal Maestro d’ascia Alvaro
Agostini, ora ultra ottantenne. La casa colonica, che faceva parte dei
vasti possedimenti dei conti Rasponi, poi dei conti Guidi, dei Brocchi,
è oggi di proprietà della famiglia Segurini (i Sgurèn).
Si trova a Savarna dietro Palazzo Brocchi
apertura ore 13
Visita al museo etnografico
ore 14
• L’associazione Schola Hominum Burgi presenta i suoi banchi dei
mestieri, prodotti, abitudini mediovali
• Gara di Zachègn, iscrizione dalle ore 13, 30 sul posto;
per informazioni sig. Martino Lacchini tel. 0544 568416
• Canti, musica e balli di una volta del gruppo folk
La Banda de Grèl di Faenza.
• Interviene Eliseo Dalla Vecchia, fine dicitore del dialetto
Romagnolo
• Angelamaria Golferelli presenta gli acquerelli botanici di Anna
Maria Armari di Alfonsine.
ore 16. 30
• Presentazione del libro di poesie dialettali “Strambarì”
di Danila Rosetti. Intervengono Angelamaria Golferelli
ed Eliseo Della Vecchia, sarà presente l’autrice.
ore 17. 30
• Chiaccherata della d.ssa Nadia Mengozzi sulle erbe della salute
e della bellezza, presentazione di alcune ricette di Caterina Sforza
preparate sul posto.
• Esposizione di: Attrezzi in miniatura di Mario Capucci
Vecchia coltelleria di Silvano
Foto dei grandi alberi che ombreggiavano le case dei contadini di
Luciano Ghinassi
Allegoria delle stagioni di Delio Piccioni
• All’imbrunire accensione del fuoco.
• Degustazione: pizza al forno e salumi in graticola
Aziende Ospitate
• Apicoltura di Segurini Rocco
Via Barboni n°10 S. Alberto Ravenna Tel. 0544. 528813
Miele e Prodotti dell’alveare;
domenica 27 febbraio 2011
San Leandro di Siviglia
17
Fattoria Agriturismo Mariano
Via Senio, 13 – Casola Valsenio (Ra)
Cell. 339. 7990462
info@agriturismomariano. it
www. agriturismomariano. it
Presenta:
• Ore 15 visita agli animali presenti in azienda (vitelli maiali
cavallini capre capretti)
• Ore 16 dimostrazione pratica di come fare la piadina romagnola
(dall’impasto alla cottura)
• Ore 18 accensione dei fuochi
Durante il pomeriggio e la sera si potrà gustare la piadina con gli
affettati di produzione propria
Badê la fjumãna
cun la s-ciöpa
Tra Ravena e Furlè – i ramgnẽ e i furlis – u j è sèmpar stê dla
tacheta [rivalità] e i furlis, par cvajunês [prenderci in giro]i dgéva
che nó “ a badema la fjumãna cun la s-ciöpa! ” Mo parchè ló i n’e’
faséva? I-n badéva la fiumãna cun la s-ciöpa?
Parchè ló i sta int la pianura êlta, e nó int la basa.
E cum’a-s fal a capil, s’a sẽ [siamo] int l’êlta o int la basa?
Basta gvardê e’ fiõ [fiume] longh’a la srtrê: se u n’ha i rivél a sẽ
int’l’êlta (a Furlè); se u j ha, a sẽ int la basa (a Ravena)
I rivél – i-l sa tot – j è fët parchè l’acva, cvãt [quando]ch’e’ vẽ la
fjumãna, la-n aléga la camãgna e i pajs, da e’ mumẽt che e’ fjõ
u-n cor incasê int e’ su lët naturêl, mo adiritura l’è piò êlt de’ pjã
[piano] d’campãgna.
Acvè e’ fjõn u-n scólà piò l’acva ch’la pjôv int al tër [campi]. Par
mandêla a e’ mêr, st’acva, u i vô tot una réda ad fos, ad scul, ad
canél che sól i ramgnẽ j è sté bõ, un pô a la vôlta, ad métar in pi.
Cvãt ch’e’ pjuvéva fura dl’urdinêri, e e’ fjõ l’éra pĩ [pieno] d’acva,
pĩ a bavarina [fin sul punto di tracimare], i n’éra pinsir da pôch cvi
ch’i mulinéva int la tësta dla zẽta ch’la staséva longh e’ fjõ! A l’avì
vesta, stãn, l’aluviõ a Vicẽza?
In sti mumẽt magari al don a-l-s racmandéva a la Madona, mo u
jéra nach cvi che i pinséva ad dêj una mã a la pruvidẽza, magari
int e’ môd cativ che a-v putì za immazinê.
Una nõta a Cas-cion d’Ravena è sunè al campãm a martël, e tot a
stasèsum so d’int e’ lët, parchè u-s savéva che int e’ Sêvi la fjumãna
la jéra êlta… Al don al s’apraparéva int e’ chês che e’ fiõ e’ rumèes:
al purtéva d’cióra [al primo piano] tot cvel ch’al putéva; e pu, int
e’ Bórgh, al pinséva nẽch a i pol, a i cunej. a e’ pôrch… J òman i
s’arduséva int i Camarõ di partì (ripublichen e cumunestar) par
furmê al scvêdar par cumbàtar cõtra e’ fiõ.
Cvi jéra i mumẽt – i rér mumẽt – che e’ paés u-n-s dividéva,
mo u-s univa; e tot i tiréva par un vérs, coma ch’l’éra zuzëst 15
en prema par libarês da e’ fasìsum e da i tedesch, ricuncvistê la
libartê, fundê la Ripòblica, scrìvar la Custutuzion… Cvi dla mi
etê, che pr’e’ pasag de’ frõt j éra babĩ, o cvi che j éra néd sòbit döp
a la gvëra, ad sti mument ad unitê de’ paés i-n n’avéva mai vest…
Sól i XXV d’abril, la matẽna, i partì i s’arduséva, ogniõ cun al su
bandir, cun i su dirigẽt, cun la su zẽta, e j’andéva int e’ Cruséri
indò ch’u-s furméva un corteo ch’e’ travarséva e’ paés e l’amdéva a
purtê al curon davãti a la làpida di cadù che la j’éra int la muraja
de’ Camarõ di ripublichẽ… Pr’e’ rëst, sèmpar una pêrta de’ paés
cõtra cl’êtra: cvãt che u-s faséva i cumizi, cvãt che u s’andéva a
vutê, parfena cvãt u-s baléva! ognõ int e’ su camarõ! Sól l’ùtum dè
dl’ãn, a mëza-nöta, u-s scambjéva j’avguri…
Mo cvãt ch’e’ sunéva al campãn a martël, tot la zẽta la-s artruvéva
(mo sèmpar ogõ cun i su cumpegn), tot unì cõtra e’ fjõ, coma se’e’
fos turnê i tugnĩ! [i tedeschi]
Ed ëcco cvi cun e’ palet che i “tajéva” la tëra, cvi ch’i tnéva avért e’
sach, cvi che il carghéva int la copa ad cvi che, ad córsa, il purtéva
int la veta de’ rivêl par fêr una fila ad sëch ad tëra che l’alzes l’êrzan
ad che tãt che l’acva la-n svaglês… Parchè se la svagliéva, int un
àtum la purtéva vi e’ rivêl! I òman i-s daséva e’ cãmbi par sughês
la sudêda, nẽch s’a sema d’invéran, zẽnza pérdar un minut, parchè
l’acva la cuntinvéva a crèsar, da e’ mumẽnt che, par vid dla bura,
e’ mêr “u-n la tuléva”: e’vẽt e agli ondi i faséva da ciutur a la boca
de’ fjõ.
E pu u j’éra dal scvêdar ad òman che i batéva e’ rivêl de’fjõ cun al
fiàculi impjêdi [accese] par truvê i “funtanëz” che u i putes ësar;
a voj dì agli infiltraziõ d’acva. E s’è una gozla la trôva e’ môd ad
pasê dla de’ rivêl – e’ basta e’ bus d’ ’na ponga [talpa]! – sòbit u-s
fa una pisarëla che, se t’an la fìrum sòbit cun di sëch ad tëra, e’
rivêl e’ partes.
La zẽta la tira a s-ciupê, mo la-n möla, intẽt che, da la veta de’
rivêl, u-n vẽ [viene] la vós che tot j ha int e’ côr, che tot j aspëta:
“Burdel, la cmẽza a calê! ! ! ”
Cvi che sti mumẽnt i-n gni ha visù, i fa fadiga a immazinêsi; e cvi
che i j ha visù i-n s’i smenga piò par tot la vita.
Mo a-v avléva dì che una nöta – a sema de’ 1961 e tot a sema
incóra una vôlta in alêrum – u-s sintè un’êtra vós liberatôria:
5
Agriturismo Rio Monte
Via Provinciale Faentina 37 – Modigliana (Fc)
Tel. 0546. 942124 Cell. 338. 3359415
www. riomonte. it E-mail: riomonte@riomonte. it
ore 20. 30
• Lo scrittore Cristiano Cavina presenta il suo ultimo libro:
“Scavare una buca” Marcos y Marcos, 2011
• Cena con portate a base di Raviggiolo (presidio Slow Food) di
produzione propria
Il Pratello di Placci Emilio
Agriturismo e Cantina
Via Morana, 14 Modigliana (Fc)
Tel. 0546. 942038, Cell. 335. 1358728
www. ilpratello. net, E-mail: info@ilpratello. net
15
• Anche quest’anno accendiamo fuochi alla primavera che arriva.
Appuntamento al tramonto di domenica sera per l’accensione dei
falò, l’incontro con gli amici di alcune aziende del territorio:
• Antonietta Tirro e i meravigliosi prodotti del suo
“Giardino Aromatico”, confetture, elisir, erbe aromatiche
• Franco Lecca con i suoi mitici formaggi
di pecora o capra e salumi di cinta senese
• La proposta gastronomica di quest’anno sceglie la cucina povera
ed essenziale con zuppe e frittate accompagnate dal cinghiale
principe della macchia delle nostre colline
Calzagatti
Frittatine di patate, di cipolla
Zuppa di cipolla
Zuppa di porri e patate
Pisarei e fagioli
Spezzatino di Cinghiale con polenta
Torta di mele, biscotti, gialletti, crema
Prenotazione necessaria per la cena, a € 30, 00 compresi i vini
Le Campore e Casetto
Nella giornata di domenica 27 febbraio sia pranzo che cena,
sempre su prenotazione: sono disponibili circa 45 posti.
ore 19
• Proiezioni fotografiche di Photofarm (www. photofarm. it),
“Sri Lanka, la lacrima dell’India”, “Fez, perdersi nella Medina”,
“Presentazione Adventure Africa Tanzania Tour in camion 4x4”
• Fuochi al tramonto e convivialità e musica con gli “Zampanò”
“Burdel, e’ fjõ l’ha rot a Cas-ciõ d’Ziria!”
Nisõ l’éra cuntẽt, mo e’ sẽs [senso] ad liberaziõ u j éra, e’ coma.
Se la jha da zuzédar, l’e mej da ló che da nó.
A jho féd [penso proprio] che pröpi cla nöta a capes e’ vér significhêt dla parôla “rivale”; che, sé, [sì]’e’ vô dì “chi compete con un
altro per conseguire lo stesso risultato”. Mo prema incóra, e’ vô dì
“cvi chi sta dlà de’ fjõ” (rivus, in latẽ) Alóra u-s pö nẽch capì che
una vôlta, cvãnt che la vita la jéra mãch [meno] zivila, e u-n gn’èra
nisõn’ ajut dla culetivitê (sta parôla fórsi in djalët la-n gni è mai
stêda) par chi sgrazié ch’i pardéva la ca, al besti, al bagaj [il mobilio], l’arcôld [il raccolto]… cvãnt che l’acva int e’ fjõ la jéra piò
êlta di cop dla ca, u-t putéva nẽch avnì la sparziõ [disperazione] ad
pruvê ad tajê e’ rivêl da clêtra pêrta, dlà de’ fiõ!
Par cvest la fjumãna la-s badéva nẽch cun la s-ciöpa, e magari
cun la s-ciöpa “cun una cãna carga a dopia pala” coma ch’e’ dis
Stechetti un pô par rìdar e un pô int e’ séri, int i Sunet rumagnul.
Gianfranco Camerani
Opera
Gli strumenti musicali popolari dell’Emilia Romagna sono così
lontani nel tempo e dal quotidiano da sembrare come sospesi
in una favola, e quindi come in una vera favola ha inizio questo
racconto.
‘C’erano una volta, e ancora ci sono … il piffero e la musa di
Piacenza, la parmense e reggiana Piva dal Carnér, un settimino
di ocarine di Budrio in fila una dietro l’altra, i clarinetti in do,
quasi delle papere per via della voce; e gli or­ganetti della Romagna, i contrab­bassi (onomatopeicamente chiamati rillòn, zirunzòn, liròn, ecc. ), fisarmoniche venute sia dalle vicine Marche
che da Stradella (Pv), le percussioni basta-che-sbatti-qualcosavedrai-che-suona, tanto che i suonatori di percussione vengono
chiamati comunemente cioccapiatti. E ancora il nobile e piangente violino, l’antica ghironda che ha dato il nome alla zirudella,
musicalissima forma poetica tradizionale della regione, e chitarre
barocche-quasi-battenti o altre chitarre con i bassi ‘volanti’, eredi
di nobili liuti attiorbati…e così via.
Ma tutto questo rimanda ad un’altra sinfonia caratteristica delle
nostre terre, quella dei primi piatti: cap­pelletti, tortellini, agnolotti, gnocchi e tagliatelle, strozzapreti e pappardelle, simili e dif-
ferenti, ripiene di quasi magici impasti, condite con sughi segreti come tesori o come intime verità. Mangiare questi piatti non
riesce a restituire pressoché nulla del lavoro e della complessità
che essi nascondono: proprio come strumenti musicali popolari,
apparentemente semplici ma in realtà frutto di secolari esperienze
e conoscenze, nel piatto o in mezzo ad una strada nulla evocano
della sapienza che occorre per prepararli. Solo assistere alla preparazione, a quell’esibizione di alchemica esperienza delle arzdoure,
ai saperi raffinati e abili delle mani del liutaio, può in qualche
modo darne un’idea. L’involucro, la sfoglia fatta a mano, tirata
con il matterello di legno sul tagliere, è pronta ad accogliere il
complesso insieme di carni cotte e crude, spezie e formaggi che
compongono il ripieno, e ancora attende i sughi fatti di tempi e di
dosi quasi rituali. Come i legni, stanchi di stagionatura, vengono
sagomati, piegati da mani sapienti con lame affilate e trattati con
vernici che sono formule segrete.
Ma a questo punto mi è venuta fame: vado in cucina a fare davvero.
Arrivederci.
Stefano Zuffi
È pronto in tavola!
Finalmente qualcosa di nuovo…Finalmente qualcosa di vero,
nato dal cuore, dall’affetto, dalla stima smisurata, reciproca.
Dalla terra, con i contadini di Romagna.
Sarà mio compito, con la stesura di un libro, circoscrivere il territorio trattato, attraverso il recupero della storia e della tradizione;
facendolo parlare, raccontando le vicende, lasciando il massimo
spazio, anche nella casualità della scelta degli argomenti. Per la
prima volta il protagonista è chi racconta e non chi intervista.
Scegliendo, strada facendo, se sia doveroso recuperare vecchie immagini o produrne delle nuove.
Percorrendo montagne, colline, pianure, fiumi, lagune, perché no
il mare. Addentrandoci nella tipicità del paesaggio, delle colture,
degli orti, delle case, degli animali, dei servizi, degli attrezzi, per
arrivare docilmente alle produzioni, alle manipolazioni domestiche, alla vita vera economicamente sufficiente, senza ostentazioni
o forzature. Se saremo capaci, recupereremo anche la dizione di
parole dialettali chiave, passepartout locali, la funzione della dispensa, l’abilità delle reggitrici, la cucina e la tavola come crogioli
di buonsenso e ospitalità, per aprirsi, per cercare il prossimo e non
deluderlo, anzi. Dal racconto delle ricette valorizzeremo la fedeltà
alle proprie origini, la verità del vivere quotidiano.
Nelle sale da pranzo, sopra quella tavola di noce stenderemo tovaglie tessute al telaio, disporremo piatti, bicchieri e posate, poi
le bottiglie di vino e le caraffe d’acqua, poi il pane, poi ciotole di
salse, infine arriverà fumante la zuppiera e il rito prenderà vita
nella partecipazione.
Seguirà il riposo fatto delle panchine della piazza, dell’osteria, del
gioco, del bere rinnovato, del ballo, del canto, del cercarsi, del
nascondersi, dell’amoreggiare, dell’annunciare momenti nuovi,
carichi di felicità.
Alessandro Molinari Pradelli
lunedì 28 febbraio 2011
martedì 1 Marzo
La Rondine Az. Agr. Biologica
Fattoria Didattica Agriturismo
di Sauro e Rita Rossini
La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo
di Sauro e Rita Rossini Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra)
San Romano di Condat
2
Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra)
Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora
Evento
Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della
fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli
alberi, colombi…
• All’imbrunire accensione del fuoco
• Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra
collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale
• Ore 20. 30 Lolli presenterà i suoi libri sulla Romagna
Menu
• Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa
a 24 € inclusa la fiorentina
• Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai
ferri,
braciola di coppa di maiale ai ferri
• Vin brulé della casa
Per il menu completo è gradita la prenotazione
cell. 347. 4230464 oppure 348. 5641071
Az. Agricola “Cà Ridolfi”
di Ridolfi Bruno e Gianna Giani
18
Via del dottore, 33 Gambellara, Ravenna
Tel. 0544. 551051 Cell. 338. 9779804
www. caridolfi. it E-mail: info@caridolfi. it
ore 20. 30
• Accensione del fuoco propiziatorio
ore 20. 45
• Giancarlo Cerasoli e Brunella Garavini presentano “Guarì Guaròs” volume della collana prodotta
dall’Ass. Friedrich Schurr. Si parlerà di riti e rimedi della medicina popolare in Romagna attraverso le
fonti folcloristiche e le testimonianze dei guaritori
• Mostra di Pittura di Lucia Baldini
• Installazione luminose: “Le lanterne di Tolstoj” del maestro Aurelio Brunelli
• Vin brulè e dolci di carnevale per concludere la serata
21
Azienda Agricola Dalmonte (cantina Dadè)
Via Bologna 76 – Riolo Terme (Ra)Tel. 0546. 71390
Viticoltori e allevatori di bovini
Evento
• L’Associazione Sportiva “Ippoverde” in collaborazione con l’Azienda Agricola Dalmonte e Biblioteca
Comunale di Riolo Terme invitano tutti presso la Cantina Dadè per il lume a marzo
• Dalle ore 19, una serata in allegria attorno al falò con giochi nell’aia per i più piccoli.
• Allegra polentata e degustazione dei vini dell’azienda
Cementificazione: basta con le ruspe
salviamo l’Italia
Visto che in tv i plastici per raccontare i crimini più efferati sembrano diventati irrinunciabili, vorrei allora proporne uno di sicuro interesse: una riproduzione in scala dell’Italia, un’enorme scena del delitto.
Le armi sono il cemento di capannoni, centri commerciali, speculazioni edilizie e molti impianti per
produrre energia, rinnovabile e non; i moventi sono la stupidità e l’avidità; gli assassini tutti quelli che
hanno responsabilità nel dire di sì; i complici coloro che non dicono di no; le vittime infine gli abitanti
del nostro Paese, soprattutto quelli di domani.
I dati certi su cui fare affidamento sono pochi, non sempre concordanti per via dei diversi metodi di misurazione utilizzati, ma tutti ci parlano in maniera univoca di un consumo impressionante del territorio
italiano. Stiamo compromettendo per sempre un bene comune, perché anche la proprietà privata del
terreno non dà automaticamente diritto di poterlo distruggere e sottrarlo così alle generazioni future.
Circa due anni fa su queste pagine riportavamo che l’equivalente della superficie di Lazio e Abruzzo
messi insieme, più di 3 milioni di ettari liberi da costruzioni e infrastrutture, era sparita in soli 15 anni,
dal 1990 al 2005. Dal 1950 abbiamo perso il 40% della superficie libera, con picchi regionali che ci
parlano, secondo i dati del Centro di Ricerca sul Consumo di Suolo, di una Liguria ridotta della metà,
di una Lombardia che ha visto ogni giorno, dal 1999 al 2007, costruire un’area equivalente sei volte
a Piazza Duomo a Milano. E non finisce qui: in Emilia Romagna dal 1976 al 2003 ogni giorno si è
consumato suolo per una quantità di dodici volte piazza Maggiore a Bologna; in Friuli Venezia Giulia
dal 1980 al 2000 tre Piazze Unità d’Italia a Trieste al giorno. E la maggior parte di questi terreni erano
destinati all’agricoltura. Per tornare ai dati complessivi, dal 1990 al 2005 si sono superati i due milioni
di ettari di terreni agricoli morti o coperti di cemento.
Come si vede, le cifre disponibili non tengono conto degli ultimi anni, ma è sufficiente viaggiare un
po’ per l’Italia e prendere atto delle iniziative di questo Governo (il Piano Casa, per esempio) e delle
amministrazioni locali per rendersene conto: sembra che non ci sia territorio, Comune, Provincia o Regione che non sia alle prese con una selvaggia e incontrollata occupazione del suolo libero. Purtroppo,
nonostante il paesaggio sia un diritto costituzionale (unico caso in Europa) garantito dall’articolo 9,
la legislazione in materia è in gran parte affidata a Regioni ed Enti locali, con il risultato che si creano
grande confusione, infiniti dibattiti, nonché ampi margini di azione per gli speculatori. Per esempio la
recente legge regionale approvata in Toscana che vieta l’installazione d’impianti fotovoltaici a terra sembra valida, ma è già contestata da alcune forze politiche. In Piemonte è stata invece approvata una legge
analoga, ma meno efficace, suscitando forti perplessità dal “Movimento Stop al Consumo del Territorio”. In realtà, in barba alle linee guida nazionali per gli impianti fotovoltaici - quelli mangia-agricoltura
- essi continuano a spuntare come funghi alla stregua dei centri commerciali e delle shopville, di aree
residenziali in campagna, di nuovi quartieri periferici, di un abusivismo che ha devastato interi territori
Sant’Albino
2
Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora
Evento
Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della
fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli
alberi, colombi…
• All’imbrunire accensione del fuoco
• Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra
collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale
• Luigi Franzoni realizza sfere con tralci di trebbiano romagnolo
Menu
• Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa
a 24 € inclusa la fiorentina
• Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai
ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri
• Vin brulé della casa
Per il menu completo è gradita la prenotazione
7
Azienda agrituristica “Nasano” di Gardi, Bertoni e Poggiali
Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra)
Tel. 0546. 70715 – Cell. 339. 4939961 E-mail: gardi. fabio@libero. it
Dalle ore 18. 30:
• All’imbrunire verrà acceso il fuoco con gli sterpi della potatura
• Enrico Gurioli e Alessandro Molinari Pradelli presenteranno il libro “Il mare in cucina”,
99 imperdibili ricette da salvare in Mediterraneo
• A seguire cena in agriturismo su prenotazione. I pescatori di Cesenatico de’ “Il mare a casa vostra” cene,
matrimoni, feste in piazza, Cell. 328. 7594357, prepareranno per voi una cena a base di pesce pescato
da loro nel nostro mare. € 20, 00 bevande e dolce inclusi
3
Scuola Dell’Infanzia “Lo Scoiattolo”
Piazza Sasdelli Tel. 0546.73181 – Casola Valsenio (Ra)
Evento ore 20
• Dedicato a tutti i bambini! Avete delle paure? Allora venite con noi! Le bruceremo in un grande falò!
Troverai anche spettacoli, giochi, sorprese e il mangiafuoco!
Se ti viene fame potrai mangiare patatine e pizza fritta!
(in caso di maltempo la manifestazione è rimandata a mercoledì 2 marzo ore 20)
del nostro Meridione anche grazie a condoni edilizi scellerati.
Ci sono esempi clamorosi: Il Veneto, che dal 1950 ha fatto crescere la sua superficie urbanizzata del
324% mentre la sua popolazione è cresciuta nello stesso periodo solo per il 32%, non ha imparato
nulla dall’alluvione che l’ha colpito a fine novembre. Un paio di settimane dopo, mentre ancora si
faceva la conta dei danni, il Consiglio Regionale ha approvato una leggina che consente di ampliare
gli edifici su terreni agricoli fino a 800 metri cubi, l’equivalente di tre alloggi di 90 metri quadri.
Guardandoci attorno ci sentiamo assediati: il cemento avanza, la terra fa gola a potentati edilizi, che
nonostante siano sempre più oggetto d’importanti inchieste giornalistiche, e in alcuni casi anche
giudiziarie, non mollano l’osso e sembrano passare indenni qualsiasi ostacolo, in un’indifferenza che
non si sa più se sia colpevole, disinformata o semplicemente frutto di un’impotenza sconsolata. Del
resto, costruire fa crescere il Pil, ma a che prezzo. Fa davvero male: l’Italia è piena di ferite violente e
i cittadini finiscono con il diventare complici se non s’impegnano nel dire no quotidianamente, nel
piccolo, a livello locale. Questa è una battaglia di tutti, nessuno escluso.
mercoledì 2 marzo
San Simplicio
9
Az. Agrituristica Borgo Fregnano
Via Baccagnano, 37 – Brisighella Tel. 0546. 81536
www. borgofregnano. com – info@borgofregnano. com
Quando si parla di “paradiso” ognuno ha nella sua mente un luogo speciale …
Ore 20
• Accensione del fuoco
• Sergio Diotti Fulésta “racconti vicino al fuoco”
• Intrattenimento di cante a cappella in dialetto con Matilde e Celeste
• Vini dell’azienda e dolci di carnevale
La Rondine Az. Agr. Biologica Fattoria Didattica Agriturismo
di Sauro e Rita Rossini Via Boncellino, 178 – Bagnacavallo (Ra)
2
Cell. 347. 4230464 Sauro 348. 5641071 Debora
Evento
Dalle 15. 00 in poi durante tutta la giornata sarà possibile visitare e accarezzare tutti gli animali della
fattoria: capre, pecore, asini, cavalla, vacca romagnola, conigli, porcellini d’india, polli e pollaio sugli
alberi, colombi…
• All’imbrunire accensione del fuoco
• Saranno presenti due mostre: “Pittura di luce” mostra personale di Romano Neri e una mostra
collettiva di pittori romagnoli sul mondo rurale
Menu
• Tutta la serata sarà disponibile la cena con menu della casa a 24 € inclusa la fiorentina
• Oppure menu da passeggio con piadina farcita di affettati, formaggi, salsiccia alla griglia, pancetta ai
ferri, braciola di coppa di maiale ai ferri
• Vin brulé della casa Per il menu completo è gradita la prenotazione
I Zižaróń Famiglia Minguzzi
Via Pieve Masiera, 156 Masiera di Bagnacavallo Tel. 0545. 50735
26
Doppia emozione per un appuntamento…una famiglia che invita a trascorrere qualche ora nella propria
casa in un rito della tradizione
giovedì 3 marzo
Santa Viola
22
Serata finale dei fuochi magici a Villa Corte
Castellina di Brisighella (Ra) Via Corte, 9 Tel. 0546. 85789 – info@villacorte. it
ore 19
• La musica: I Ràdis, la nuova generazione dei musicisti in Romagna
• Il racconto: “E Viăz” recita Giuseppe Bellosi, poesia in dialetto da Stecchetti a Baldini,
il magico suono che viene dalla terra degli Avi.
• Accensione del fuoco
• Allestimento sala: tende di Egidio Miserocchi e ceramiche di Carla Lega
ore 20. 30
• Cena contadina:
Antipasto contadino
“Spoia lorda” allo zafferano
Spezzatino di bovino romagnolo “Bovinitaly”
Patate al forno
Verdure di stagione saltate in padella
Zuppa inglese
Dolci di carnevale
Vini delle cantine Gardi Bertoni eRuggero Zinzani
€ 30 Prenotazione obbligatoria al 331.4428484 (Italo) 339.4939961 (Lea).
La cena sarà presentata e realizzata dalle Azdore de “Il Lavoro dei Contadini”
liano, le associazioni ambientaliste, quelle di categoria degli agricoltori e le miriadi di comitati civici
sparsi ovunque saranno tutti d’accordo e disposti a unire le forze. È il momento di fare una campagna comune, di presidiare il territorio in maniera capillare a livello locale, di amplificare l’urlo di
milioni d’italiani che sono stufi di vedersi distruggere paesaggi e luoghi del cuore, un’ulteriore forma
di vessazione, tra le tante che subiamo, anche su ciò che è gratis e non ha prezzo: la bellezza. Perché
guardatevi attorno: c’è in ogni luogo, soprattutto nelle cose piccole che stanno sotto i nostri occhi. È
una forma di poesia disponibile ovunque, che non dobbiamo farci togliere, che merita devozione e
rispetto, che ci salva l’anima, tutti i giorni.
Carlo Petrini
da Repubblica, 18 gennaio 2011
Evento ore 19
• All’imbrunire accensione del fuoco
• Le rime in dialetto di Angelo
Fuochi a marzo
Azienda agrituristica “Nasano” di Gardi, Bertoni e Poggiali
La Giàna ad Budini, emigrata oltre quarant’anni fa per fare l’insegnante in Sardegna (che allora era
nota solo come terra di pastori e di briganti) ripete ormai da sola, a sé stessa, la domanda che ci facevano i nostri vecchi, in segno di affettuosa sollecitudine. Si risponde elencando gli aspetti delle nostre
campagne nel tempo di passaggio fra l’inverno e la “buona stagione”. Era il tempo dei lumi a marzo,
quando il nonno Filizi, seguito da una torma di bambini cantilenanti, percorreva tutti i confini della
possessione nel buio di “prima sera”, impugnando e innalzando un forcale che reggeva sarmenti incendiati: “Lom lom a merz, una spiga feza un berc…”
Aziende Ospitate
Via Mazzolano 9/a, – Riolo Terme (Ra)
Degustazione di vini e piadina
“I salumi di Alberico” di Fabrizio Fusè
Via Manzoni 60/62 – Barbiano di Cotignola (Ra) www. isalumidialberico. com
Degustazione di salumi
Ora si sono aggiunte le multinazionali che producono impianti per energia rinnovabile, insieme a
imprenditori che non hanno mai avuto a cuore l’ambiente e, fiutato il profitto, si sono messi dall’oggi
al domani a impiantare fotovoltaico su terra fertile, ovunque capita: sono riusciti a trasformare la
speranza, il sogno di un’energia pulita anche da noi nell’ennesimo modo di lucrare a danno della
Terra. Anche del fotovoltaico su suoli agricoli abbiamo già scritto su queste pagine, prendendo come
spunto la delicatissima situazione in Puglia. I pannelli fotovoltaici a terra inaridiscono completamente i suoli in poco tempo, provocano il soil sealing, cioè l’impermeabilizzazione dei terreni, ed è
profondamente stupido dedicargli immense distese di terreni coltivabili in nome di lauti incentivi,
quando si potrebbero installare su capannoni, aree industriali dismesse o in funzione, cave abbandonate, lungo le autostrade. La Germania, che è veramente avanti anni luce rispetto al resto d’Europa
sulle energie rinnovabili, per esempio non concede incentivi a chi mette a terra pannelli fotovoltaici,
da sempre. Dell’eolico selvaggio, sovradimensionato, sovente in odore di mafia e sprecone, se siete
lettori medi di quotidiani e spettatori fedeli di Report su Rai Tre già saprete: non passa settimana
che se ne parli su qualche testata, soprattutto locale, perché qualche comitato di cittadini insorge.
È sufficiente spulciare su internet il sito del movimento “Stop al Consumo del Territorio”, tra i più
attivi, e subito salta agli occhi l’elenco delle comunità locali che si stanno ribellando, in ogni Regione,
per i più disparati motivi.
Intendiamoci, questo non è un articolo contro il fotovoltaico o l’eolico: è contro il loro uso scellerato e speculativo. Il solito modo di rovinare le cose, tipicamente italiano. Anche perché l’obiettivo
del 20% di energie rinnovabili entro il 2020 si può raggiungere benissimo senza fare danni, e noi
siamo per raggiungerlo ed eventualmente superarlo. Questo vuole essere un grido di dolore contro il
consumo di territorio e di suolo agricolo in tutte le sue forme, la più grande catastrofe ambientale e
culturale cui l’Italia abbia assistito, inerme, negli ultimi decenni. Perché se la terra agricola sparisce il
disastro è alimentare, idrogeologico, ambientale, paesaggistico. È come indebitarsi a vita e indebitare
i propri figli e nipoti per comprarsi un televisore più grosso: niente di più stupido.
Il problema poi s’incastra alla perfezione con la crisi generale che sta vivendo l’agricoltura da un po’
di anni, visto che tutti i suoi settori sono in sofferenza. Sono recenti i dati dell’Eurostat che danno
ulteriore conferma del trend: “I redditi pro-capite degli agricoltori nel 2010 sono diminuiti del 3, 3%
e sono del 17% circa inferiori a quelli di cinque anni fa”. Così è più facile convincere gli agricoltori
demotivati a cedere le armi, e i propri terreni, per speculazioni edilizie o legate alle energie rinnovabili. Ricordiamoci che difendendo l’agricoltura non difendiamo un bel (o rude) mondo antico, ma
difendiamo il nostro Paese, le nostre possibilità di fare comunità a livello locale, un futuro che possa
ancora sperare di contemplare reale benessere e tanta bellezza.
Per questo è giunto il momento di dire basta, perché rendiamoci conto che siamo arrivati a un punto di non ritorno: vorrei proporre, e sperare che venga emanata, una moratoria nazionale contro il
consumo di suolo libero. Non un blocco totale dell’edilizia, che può benissimo orientarsi verso edifici
vuoti o abbandonati, nella ristrutturazione di edifici lasciati a se stessi o nella demolizione dei fatiscenti per far posto a nuovi. Serve qualcosa di forte, una raccolta di firme, una ferma dichiarazione
che arresti per sempre la scomparsa di suoli agricoli nel nostro Paese, le costruzioni brutte e inutili, i
centri commerciali che ci sviliscono come uomini e donne, riducendoci a consumatori-automi, soli
e abbruttiti.
Una moratoria che poi, se si uscirà dalla tremenda situazione politica attuale, dovrebbero rendere
ufficiale congiuntamente il Ministero dell’Agricoltura, quello dell’Ambiente e anche quello dei Beni
Culturali, perché il nostro territorio è il primo bene culturale di questa Nazione che sta per compiere
150 anni. Sono sicuro che le tante organizzazioni che lavorano in questa direzione, come la mia Slow
Food, o per esempio la già citata rete di Stop al Consumo del Territorio, il Fondo Ambientale Ita-
‘Sa t’amancal tabaca?
Tot cuel ch’ um van d’arspondar,
e i pè pèc,
um manca sempar piò…
e l segn dl’avciaja?
che viughè par i viul
a fèn dl’inveran.
I fumeva i scul a la matèna prest…
L’argor dla stala u m ciapa
incora in gola:
l’e mimoria ad cà nostra!
Um manca al sevi
ad spen in t’la fiurida:
al cureva long al riv
int un vol ad neva bianca
a ogni limpè ad vindsen.
A m sogn incora,
e um dispis ch’u n i sia piò,
segn de prugres d’j arzmant
e dla campagna, a m sogn
e spen marug che sona,
sbaciuclin spinduglon
sora e fos grand.
A merz e scol
l’era tota una fola:
al violi, vargugnosi ad su natura
a n staseva pio in se…
Al s-ciupeva toti int’na volta
a corar zo pr e’ fos a spices
int l’acua cera de Spaduler
E pù u m’amanca…
al radicèli ad fabrer,
colti int e’cavdèl ad Maruchen…
I prem radecc scruclent
chi rumpeva i cudal dur, igiazej,
i nostar strid ad burdeli par la Viaza!
Oh um n’amanca di cuel!
Um n’amanca!
Mo piò ad tot la mi zenta,
la nostra ciacareda:
e prem capì dla mi vita!
Ogni tant la m’ariva incora,
int la mi testa,
e me…a j arspond.
Cosa ti manca bambina?
Tutto quel che mi viene da rispondere,
e sembrano piccolezze,
mi manca sempre più…
è segno della vecchiaia?
quel vagare per i viottoli
alla fine dell’inverno.
Vaporavano i canali di prima mattina…
Il sentore della stalla mi prende
ancora alla gola:
è memoria di casa nostra!
Mi mancano le siepi
di spino in fioritura:
correvano lungo le sponde
in un volo di neve bianca
ad ogni folata di brezza.
Sogno ancora,
e mi dispiace che non ci sia più,
segno del progresso degli attrezzi
e della campagna, sogno
la marruca che suona,
campanellini penduli
sopra il fossato grande.
A marzo lo scolo
era tutta una favola:
le viole, timide per natura
non stavano più in sé…
Sbocciavano tutte insieme
a correre giù per il fosso a specchiarsi
nell’acqua chiara dello Spadolaro.
E poi mi mancano…
le radichelle di febbraio,
raccolte nella cavedagna di Maruchèn …
I primi radicchi croccanti
che rompevano le zolle dure, ghiacciate,
i nostri strilli di bambine per la Viaccia!
Oh me ne mancano di cose!
Me ne mancano!
Ma più di tutto la mia gente,
la nostra lingua:
il primo comprendere della mia vita!
Ogni tanto mi giunge ancora,
nella mia mente,
e io …le rispondo.
Gianna e Vanda Budini
Provincia di Ravenna
Coordinamento e testi a cura di: Italo Graziani
Per i testi si ringrazia: Cristiano Cavina, scrittore
Luigi Berardi, artista
Stefano Foschi, Tecnico-Sperimentatore, CRPV, Cesena
Gianfranco Camerani, redazione della “Ludla”
Stefano Zuffi, musicista, esperto in musica popolare
Alessandro Molinari Pradelli, giornalista, scrittore enogastronomico
Carlo Petrini, presidente Slow food
Vanda Budini, ricercatrice di tradizioni popolari
Progetto grafico e illustrazioni: Marilena Benini
Stampa: Carta Bianca Editore – Faenza
In collaborazione con:
Si ringraziano:
Comuni di:
Argenta
Brisighella
Casola Valsenio
Modigliana
Riolo Terme
Camera di Commercio,
Industria, Artigianato
e Agricoltura Ravenna
Con il Patrocinio
del Comune di Faenza
In collaborazione
e con il contributo di:
Via Volta, 5/7 – 48018 Faenza (Ra)
Cell. 331. 4428484
E-mail: illavorodeicontadini@libero. it
www. illavorodeicontadini. org
Associazione
I Presidi Slow Food in Italia sono 177 e coinvolgono 1.398
piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori,
casari, fornai…Sono esempi concreti e virtuosi di un nuovo modello di agricoltura, basata sulla qualità, sul recupero dei saperi tradizionali, sul rispetto delle stagioni, sul
benessere animale. Salvano prodotti buoni, ovvero di alta
qualità radicati nella cultura del territorio; prodotti puliti,
ovvero ottenuti con tecniche sostenibili e nel rispetto del
territorio; prodotti giusti, ovvero che garantiscano una remunerazione dignitosa. Non rappresentano solo eccellenze
gastronomiche, ma sono un progetto culturale, ambientale,
economico e sociale.
Anguilla marinata tradizionale
delle Valli di Comacchio...........................Conserve ittiche
Culatello Zibello.................................................... Salumi
Mariola.................................................................. Salumi
Mortadella Classica................................................ Salumi
Pera Cocomerina..................................................... Frutta
Raviggiolo dell’Appennino Tosco Romagnolo.... Formaggi
Razza bovina Romagnola..........................................Razza
Salama da sugo....................................................... Salumi
Sale marino Artigianale di Cervia..................Erbe e aromi
Salmerino del Corno alle Scale.................................. Pesci
Vacca Bianca Modenese............................................Razza
Presìdi Slow Food
Emilia Romagna
La bellezza del territorio è una forma di poesia disponibile ovunque e per tutti e merita devozione e rispetto,
un regalo come la vita per gli occhi e per il cuore.
Qui in queste terre negli ultimi tre giorni di febbraio e nei primi tre di marzo è usanza all’imbrunire accendere
le “focarine” nei campi vicino alle case nel circondario dei comuni di:
Argenta, Bagnacavallo, Brisighella, Casola Valsenio, Castel Bolognese, Faenza, Modigliana,
Ravenna (Gambellara e Savarna), Riolo Terme e Russi.
Sabato 26, domenica 27, lunedì 28 febbraio, martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3 marzo 2011
Accensione dei fuochi, momenti di intrattenimento e incontro con la tradizione e la cultura romagnola.
I lunghi viaggi vicino a casa
Da Sabato 26 febbraio a Giovedì 3 marzo
una festa itinerante per l’anima e i sensi
Fuochi magici in romagna
lÒm a mÊrz 2011
Associazione Il Lavoro dei Contadini
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almanacco lomamerz 2011