Aggiornamento situazione fitosanitaria L’andamento meteorologico delle ultime settimane, caratterizzato da temperature poco elevate e piogge abbondanti, ha favorito lo sviluppo vegetativo delle piante e anche la pezzatura della frutta. Nei frutteti dove sono tati eseguiti correttamente i diradi chimici e manuali, la frutta appare già di buona pezzatura e anche la carica è regolare. Le maggiori disformità si osservano, come già evidenziato a inizio stagione, sulle varietà rosse. Ticchiolatura: la gestione delle infezioni secondarie non appare problematica; a fronte di una bassa presenza della malattia, non va però sottovalutato l’effetto dilavante delle precipitazioni abbondanti di questi giorni; pertanto, cercando di avere un occhio sulle precipitazioni e sulle irrigazioni, mediamente dopo 30-40 mm i prodotti coprenti che si utilizzano sono da considerare dilavati. Con questo andamento meteo si consigliano pertanto trattamenti con cadenze attorno ai 12-14 giorni a seconda dei dilavamenti, ed eventualmente nel prosieguo della stagione si possono allungare ulteriormente. In questo periodo la scelta dei principi attivi è abbastanza ristretta: prodotti a base di Captano (Merpan 80 WDG ecc.), trattamenti preventivi alla dose di 150-160 g/hl, 21 giorni di carenza. N° max di trattamenti ammessi: 3, salvo eventuale deroga del Servizio fitosanitario regionale che verrà comunicata a breve. Attenzione alle Gala: visti i tempi di carenza questi sono gli ultimi giorni utili per il trattamento se si usa captano. Prodotti a base di Dodina (Syllit flow ecc).: trattamenti alla dose di 110-140 ml/hl; effettuare al massimo tre trattamenti/anno distanziati di 10-14 giorni, non distribuire più di 2.5 l di prodotto per ettaro, corrispondente a 900 ml di dodina per trattamento. 40 giorni di carenza. NO SU GALA. Flint: trattamenti preventivi, 10-15 g/hl, , al massimo 3 interventi anno sommati a quelli con Bellis, 14 giorni di carenza. Bellis: trattamenti in preraccolta, efficaci anche contro marciumi da conservazione, alla dose di 55 g/hl. n° max 3 trattamenti a stagione, sommati a quelli con Flint. ATTENZIONE: IL PRODOTTO LASCIA DUE RESIDUI, tenerne conto nelle strategie di difesa volte alla riduzione del n° di residui su mela. Carpocapsa: le catture quest’anno sono state basse, praticamente nulle nelle zone sotto confusione/disorientamento, e comunque irrilevanti anche nelle zone esterne. Il controllo della seconda generazione non sta dando problemi, a conferma dell’efficacia dei metodi di confusione sessuale. Occorre effettuare qualche controllo a campione sulla frutta i primi di agosto per valutare l’eventuale presenza di danni Per ora i voli della Cydia molesta sono molto bassi, analogamente a quelli della Carpocapsa. Controlli a campione sulle mele, nella parte alta della chioma, ad agosto e anche a settembre servono a scongiurare la presenza di danni di Cydia molesta che in un primo momento possono passare inosservati. Altri fitofagi: di tutti gli altri fitofagi monitorati mediante le traptest a feromone, l’unico che ha dato segnali di presenza è l’Eulia (Argyrotaenia pulchellana o ljungiana), che tra inizio luglio e questi giorni si ritrova con una certa frequenza nelle trappole, anche se in numero non elevato. Si tratta della seconda generazione dell’insetto, che effettua il volo dalla metà di giugno ai primi di luglio, con massima presenza a metà luglio. Seguirà un’ulteriore generazione tra inizio agosto e la seconda settimana di settembre. Per ora si osserva qualche segno sporadico su foglia ma non si osservano danni su mele, e in generale quest’anno non ci sono stati segnali di particolare presenza di ricamatori. Non sono pertanto giustificati per ora ulteriori interventi insetticidi. La presenza di catture di ricamatori indica tuttavia che occorre fare attenzione nei frutteti confusionati perché l’impatto degli insetticidi è basso, ed essendo l’equilibrio delle specie dinamico e in continua evoluzione, è facile che con bassa pressione di insetticidi uno dei numerosi altri fitofagi possa iniziare a causare danni. Un esempio è stato l’attacco di litocollete in alta valle qualche anno fa. Danni di Eulia su foglia Sintomi di attacco di cecidomia Quest’anno per esempio si osserva una presenza diffusa di cecidomia (Dasyneura mali). La sua presenza generalmente non desta preoccupazioni, specialmente sugli impianti vigorosi, che al massimo risultano un po’ frenati nello sviluppo vegetativo. Sui nuovi impianti però può causare occasionalmente un mancato sviluppo dei germogli che in questo caso può risultare più grave. Non sono comunque ammessi trattamenti dai disciplinari di produzione. Si è visto però che alcuni prodotti usati su carpocapsa hanno un buon effetto di contenimento della cecidomia, e tra questi sicuramente il migliore è risultato Coragen, per la sua citotropicità. Nessun contenimento invece hanno dimostrato gli aficidi sistemici, nemmeno i neonicotinoidi. Altre problematiche: si osserva una presenza diffusa ma non preoccupante di segni di filloptosi (macchie marroni estese su buona parte del lembo fogliare), dovuti probabilmente a una momentanea carenza di magnesio indotta dall’andamento meteorologico freddo e piovoso di luglio. Le concimazioni a base di magnesio rallentano la manifestazione del sintomo, ma per evitare che si abbia una sintomatologia diffusa, occorre effettuare concimazioni in fase precoce, tra fine maggio e giugno, prima di iniziare a usare i concimi fogliari a base di calcio. In ogni caso in questo periodo possono essere ancora utilizzati. Importante poi la concimazione con il calcio per evitare la presenza di butteratura amara. Per ridurre l’incidenza dei fenomeni di “moria” del melo, che è attualmente in studio, è bene ridurre la frazione di concimi azotati nel corso della stagione vegetativa, quindi evitare di apportare azoto in questo periodo, perché prolunga l’attività vegetativa delle piante e non le fa andare a riposo a fine stagione. Per accelerare la lignificazione dei tessuti sarebbe buona norma eseguire 2-3 trattamenti a base di prodotti rameici dopo la raccolta fino alla completa caduta delle foglie. Inoltre prima dell’arrivo dell’inverno, si consiglia di proseguire con l’imbiancatura del fusto. Queste indicazioni sono fondamentali per una malattia la cui causa scatenante è ancora poco chiara, e sono, insieme ad altre pratiche che verranno consigliate in preimpianto, le uniche prevenzioni che al momento sono consigliate anche in altri areali frutticoli. Filloptosi, sintomo di carenza di magnesio Sintomi diffusi di carenza di magnesio con ingiallimenti internervali Fondazione Fojanini di Studi Superiori, 25 luglio 2014