BENDAGGIO FUNZIONALE
BENDAGGIO FUNZIONALE
Serve a
-stabilizzare e immobilizzare
un’articolazione,
-contenere liquidi e drenaggio vascolare
-prevenzione con il tape
-fissare una medicazione e proteggere da
eventuali contaminazioni
-dare un supporto psicologico, sostegno
psicologico
Quando parliamo di bendaggio funzionale ci
riferiamo a un tutore in grado di sostenere,
stabilizzare tra loro le componenti di
un’articolazione o di rinforzare o scaricare
strutture muscolo-tendinee.
Prevede l’utilizzo di bende elastiche adesive,
che
si
pongono
come
elemento
indispensabile della tecnica, e di tutta una
serie di materiali accessori che conferiscono
alla metodica caratteristiche di adattabilità e
comfort.
Tra le bende elastiche adesive occorre
distinguere:
1. bende rigide e inestensibili (tape) adesiva
e traspirante che può avere funzione
anche preventiva.
Riesce a realizzare un tutore che
aderisce alla cute e diventa più stabile. Si
può usare come supporto in un
bendaggio funzionale quindi anche su
persone sane. Americani anni ‘50
Tra le bende elastiche adesive occorre
distinguere:
2. bende elastiche rigate estensibili in
lunghezza, per effetto dell’utilizzo di
elastomeri o per effetto di una particolare
tessitura (bende elastiche a memoria
variabile).
Tra le bende elastiche adesive occorre
distinguere:
3. Tensoplast è bianco e ha una linea di
mezzeria che aiuta in una tecnica a
spirale alla sovrapposizione regolare.
4. bende bi-estensibili (sia in lunghezza che
in altezza). Favorisce la fasciatura per un
distretto corporeo difficoltoso
Tra le bende elastiche adesive occorre distinguere:
5. benda coesiva non adesiva ma se sovrapposta
si incastra per la sua trama. Si usa per fissare i
medicamenti o in alternativa alla tricotomia.
Man mano che diventa meno trasparente
diventa più forte e può essere usata per
bendaggi compressivi e drenanti.(prima benda
elastica poi coesiva)
6. Bende elastiche non adesive (della nonna).
Immobilizza l’articolazione ed effettua un
bendaggio di tipo drenante.
Accessori
1. Lattice serve per creare spessore tipo sotto i
malleoli. Si possono effettuare anche
compresse da posizionare sui traumi muscolari
scaricando quella zona da tensioni derivanti
dall’attività muscolare. La compressa deve aver
i bordi a 45° con il lato inferiore sulla cute.
2. Salvapelle elastico non adesivo in poliuretano
espanso. Può proteggere cavo popliteo,tendine
d’ achille e zona dorsale del piede
3. Forbici Lister 18 cm
Nato per soddisfare esigenze specifiche
in ambito sportivo, soprattutto per
prevenire i più comuni infortuni di caviglia
e ginocchio e grazie alla successiva
disponibilità di materiali appositamente
studiati
e
ad
una
maggiore
specializzazione
della
tecnica,
il
bendaggio vede oggi estese le sue
indicazioni anche alla cura di determinati
traumi e alla riabilitazione in ambito
ortopedico-traumatologico.
Da un punto di vista pratico occorre fin
dall’inizio stabilire con estrema precisione
gli obiettivi per cui un bendaggio viene
confezionato: terapia, riabilitazione o
prevenzione del trauma?
La tipologia del trauma (articolare,
muscolare
o
muscolo-tendinea)
condizione la successiva scelta del
materiale più idoneo a una funzione di
sostegno (articolare) o di scarico
(muscolo-tendineo).
Le proprietà meccaniche, psicologiche e
propriocettive sono quelle maggiormente
sfruttate da questa metodica e risultano
condizionate all’intima aderenza dei materiali al
piano
cutaneo
del
distretto
sede
dell’applicazione.
Bisogna allora partire da una diagnosi esatta
che tenga conto dello stato reale della lesione
per poter formulare una indicazione corretta
che consideri anche il contesto di utilizzo e le
varianti della tecnica, veri elementi di successo
di un buon bendaggio.
Le tecniche per la realizzazione di un
bendaggio funzionale devono basarsi
sull’analisi della lesione, sulla conoscenza
della meccanica articolare o muscolotendinea, sulla conoscenza dei principi
terapeutici, delle caratteristiche particolari
di ogni paziente, del suo ambiente di vita,
del suo stile di vita ma anche sul rispetto
dei principi di applicazione e della tecnica:
viene
poi
la
pratica
quotidiana,
quell’esercizio cioè che rende capace
l’operatore di interpretare correttamente
le esigenze di ogni singolo paziente.
E’ quanto mai opportuno ricordare che un
bendaggio
funzionale
con
finalità
terapeutiche prevede necessariamente la
prescrizione del medico.
Il bendaggio mira sostanzialmente a
proteggere i tessuti coinvolti nell’evento
traumatico, siano essi elementi capsulolegamentosi, tendini o muscoli
Un buon bendaggio mantiene in accorciamento
queste strutture e permette una cicatrizzazione
della lesione in posizione corretta prevenendo
sia le complicanze che le recidive.
Si osserverà inoltre una riduzione del dolore e
una rapida risoluzione dell’edema posttraumatico.
Un trattamento funzionale del trauma assicura
una mobilità controllata dei segmenti anatomici
coinvolti, prevenendo le temibili complicanze di
una immobilizzazione rigida (ipotonia, ipotrofia
muscolare, narcosi della propriocettività) e
garantendo la miglior qualità del tessuto di
riparazione cicatriziale; consente inoltre la
contemporanea applicazione della crioterapia.
CONTROINDICAZIONI AL BENDAGGIO
•
Sensibilità o allergia ai diversi tipi di massa
adesiva
• Fragilità della cute con presenza di abrasioni,
escoriazioni o piaghe
• Manifestazioni dermatologiche di vario tipo.
• Turbe trofiche vascolari o neurosensitive
importanti
• Varici
• Edema organizzato (linfedema)
CRITERI GENERALI PER UNA CORRETTA
APPLICAZIONE DEL BENDAGGIO FUNZIONALE
1- bendaggio direttamente a contatto della cute, senza
l’interposizione di alcun tipo di salvapelle
2- bendaggio base costruito con benda adesiva
monoestensibile o biestensibile
3- sistema di scarico (lesioni tendinee) o di sostegno (lesioni
capsulo-legamentose) costruito al di sopra del
bendaggio base
4- proprietà tenso-elastiche della benda utilizzata per il
confezionamento del bendaggio di base sfruttate per un
perfetto modellamento del bendaggio su aree spesso
difficili da bendare, mai per ottenere un’azione
compressiva
TRATTAMENTO DELLA CUTE
•
•
•
•
•
tricotomia (depilazione) per evitare l’eccessivo fastidio
nella rimozione del bendaggio e per conferire la
maggior stabilità possibile al tutore
detersione con acqua e sapone per eliminare gli
elementi della secrezione e desquamazione cutanea
che renderebbero meno stabile l’adesività della benda
disinfezione per ridurre il rischio di infezione nel caso di
lesioni cutanee preesistenti o formatesi in seguito a un
uso scorretto della benda (giri troppo stretti)
protezione con spray o soluzioni che si interpongono tra
la cute e la massa adesiva della benda
potenziamento dell’adesività con spray nei luoghi che
sono sottoposti a un carico di trazione tangenziale,
indispensabile nelle zone che producono una fisiologica
iperidrosi (palme delle mani e piante dei piedi)
TAPE
Questo tipo di benda, chiamato anche
cerotto taping o benda inestendibile, è
costituito da cotone e viscosa per garantirne
maggiore robustezza.
Sviluppato negli anni 60 rappresenta il
materiale ideale per la creazione di sistemi di
contenimento per impedire anche movimenti
minimi.
TAPE
- il tape aderisce alla cute in modo uniforme, è
consigliabile detergere la cute prima
dell'applicazione ed eliminare ogni struttura che
possa limitare la sua adesione.
- Il tape non resiste all'acqua è quindi necessario
porre attenzione al bendaggio.
- Il tape è studiato per l'applicazione sovrapposta, vi
sono tecniche dette a staffa, a clessidra, a
cesto, a fionda e ad angolo retto.
- Il tape può essere impiegato con altre bende
elastiche per un bendaggio funzionale.
- Il tape può essere utilizzato con intento preventivo
sia fisico che psicologico.
Lousiana – applicazione ad 8
l'applicazione a 8 detta Lousiana, che può essere effettuata direttamente sulla cute,
oppure sul salvapelle o su un bendaggio elastico come supporto.
Questa tecnica viene principalmente utilizzata sulla caviglia e sul ginocchio per fissare,
bloccare e stabilizzare.
Elicoidale e X
b. l'applicazione elicoidale è ideale per creare una forte tensione con il tape, ma senza
creare vincoli di costrizione. É ideale per un azione drenante dei tessuti.
c. l'applicazione a X è stata introdotta dall'America con l'intento di stabilizzare
maggiormente un punto ben preciso senza condizionare il tessuto circostante,
mantenendo il movimento fisiologico.
Nel caso l'incrocio sia sull'articolazione è necessario definire l'asse neutro
dell'articolazione.
Simile è l'applicazione a clessidra asimmetrica o simmetrica. La tecnica a clessidra è
particolarmente utile se si volesse creare un tirante.
Elicoidale e X
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO (FASCIATURA DI GIBNEY)
a) un tutore costruito con una sovrapposizione di nastri, sull’articolazione
da proteggere.
b) Compito preventivo per eventuali distorsioni:
- inversione = supinazione e adduzione = 90 % (il comparto esterno risulta stressato)
- eversione
c) Benda rigida leggermente elastica ed adesiva, con bordo seghettato
d) La cuta deve essere preparata: pulita con un disinfettante e tricotimizzata
Anche se è già depilata, è necessario pulire la cute con un disinfettante/sgrassante.
La pelle secerne sempre un pò di adipe.
e) Il salvapelle solo sulle zone che è necessario proteggere.
f) Il piede deve essere mantenuto a 90 gradi o a martello.
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
Ancoraggio = una striscia o nastro posta all’estremità della zona
da bendare
Gli ancoraggi semicircolari a manico di secchio servono per
salvaguardare il ritorno linfatico e circolatorio. Si usa per un
bendaggio per più giorni o tempo, mentre quello circolare per
bendaggi solitamente sportivi.
La benda deve aderire bene alla zona.
L’ancoraggio prossimale dovrà essere nella zona di partenza
(inserzione od origine) del muscolo, mai sul ventre muscolare.
La staffa o briglia sono invece le strisce verticali ed orizzontali,
detta ad U.
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
TAPE CAVIGLIA A CESTO CHIUSO
TAPE CAVIGLIA A CESTO APERTO
Può essere utilizzato
immediatamente dopo un
lesione acuta in combinazione
con un bendaggio compressivoelastico di base.
FINE
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BENDAGGIO per mcb 1