Bentornati a scuola!!! Primo giorno di scuola Suona la campanella scopa scopa la bidella, viene il bidello ad aprire il portone, viene il maestro dalla stazione viene la mamma, o scolaretto, a tirarti giù dal letto… Viene il sole nella stanza: su, è finita la vacanza. Metti la penna nell’astuccio, la carta assorbente nel quadernuccio, fa la punta alla matita e corri a scrivere la tua vita. Scrivi bene, senza fretta ogni giorno una paginetta. Scrivi parole diritte e chiare: Amore, lottare, lavorare . (Gianni Rodari) Colora le parole che fanno rima 1 Che cosa rimane dell’estate? Che cosa c’è rimasto di questa lunga estate? Un mazzo di bellissime cartoline illustrate con il porto, il 1moletto, la pineta, il laghetto, un pugno di conchiglie, uno zoccolo rotto, un sasso 2levigato che l’acqua ha modellato tante foto ricordo con i monti alle spalle e le casette 3alpestri serene nella valle; granelli di sabbia in fondo alla borsa del mare e una macchia di more che non si può lavare. ( Noemi Vicini, Le nuvole in cielo, EDI) 1 Piccolo molo 2 Reso liscio dall’acqua 3 Case di montagna 2 Leggi con attenzione la poesia e fai una crocetta accanto alle parole contenute nel testo e disegna Cartoline Belvedere Montagna Gelato Porto Conchiglie Ancora Paletta Moletto Ippocampo Scoglio Ombrellone Lungomare Zoccolo Crema Costume Pineta Canzone Laghetto Foto Mucche Sabbia Golfo Pesca Rappresenta con un disegno la poesia 3 Maestro Alfabeto E’ il primo giorno di scuola. Anche le letterine, come i bambini, vanno a scuola. Le vocali e le consonanti si mettono a spingere le une e le altre per sedersi vicino alle loro amiche. Il maestro Alfabeto è però severissimo e, nel mondo delle lettere un po’ di severità non guasta. Con voce terribile ordina:‖Lettere in fila !‖ E le lettere si schierano subito come soldatini A B O C P D E Q R F S G T H U I V J K W X L Y M N Z Dal primo giorno di scuola voi le trovate sempre così negli elenchi degli alunni, nei dizionari e nelle guide telefoniche Ricorda Il nostro alfabeto è formato da 21 lettere:16 consonanti e 5 vocali. Quello internazionale è formato da 26 lettere:21 lettere e 5 vocali perché si aggiungono la J-K-W-X-Y per scrivere le parole straniere Completa la fila A B . D . . G H . J . L O . U V . . Y Z Q . S . 4 M . FILASTROCCA DELL' ABC Filastrocca dell' ABC ve la canto subito qui: A è l'automobile con l'autista, B è un bar con il suo barista, C è il controllore del treno diretto, D la diga che fa il laghetto, E è l’elicottero per volare, F la falce per falciare, G un gettone per telefonare, I l'idrante del pompiere, L la lepre ed il levriere, M il mare con tutte le onde, N la nebbia che ti nasconde, O l'orologio che dice le ore, P il pallone del calciatore, Q il quadro del pittore, R la radio del radio abbonato, S il sole che ti ha svegliato, T è la televisione che vedi, U nel nido un uccellino, V la vettura del vetturino, Z la lettera musicale è la zampogna di Natale. ( adatt. da http://www.sassarisettimo.it) 5 Il mare Sotto il cielo azzurro e senza nuvole il mare si estende calmo e sereno. Le barche dei pescatori dondolano tranquille nel porto. Qualche gabbiano volteggia nell’aria scrutando la preda, pronto a tuffarsi. Le onde vengono leggere leggere sulla spiaggia, fanno una piccola crema di spuma e poi si ritirano con un fruscio lieve: è il respiro del mare. FATTO: ……………………..(DI CHI SI PARLA) VISSUTO ……………………..(SENTIMENTO ESPRESSO) DATI …………………….. CARATTERISTICHE DEGLI ELEMENTI Il cielo Il mare Le barche Le onde Attività:Fai diventare il mare agitato 6 GIROTONDO DEL MARE Girotondo, girotondo; dentro il mare, giù nel fondo, ci son tanti pesciolini piccolini, piccolini. Han minuscole casette fatte dall’alghe e di coralli, azzurrini, rosa, gialli; e conchiglie per barchette. Guizzan, vispi, i pesciolini, scivolando nel lor mondo. Sembran bimbi birichini in un grande girotondo. (M. Voltolini) GIROTONDO DELLA MONTAGNA Segui la traccia e inventa il girotondo della montagna Girotondo, girotondo; dentro ………………… giù nel fondo, ci son………………… ………………………. Ci son minuscole casette fatte ……………………….., ………………………………; e grosse …………… per tettino. Guizzan, vispi, i pesciolini, nei ruscelli argentini. Sembran …………………….. in un grande girotondo. 7 Autunno Autunno: una macchia gialla che ricopre il giardino. Un tappeto rosso, giallo e marrone che si posa lentamente sulla terra. Un folto bosco grigio che colora il cielo. Una foglia che si stacca dolcemente; un rumore perpetuo che si allontana nel vuoto. Il dolce fischio del vento che accarezza l'ultima foglia che cade, come il pensiero triste di un bambino. Colora le foglie le parole con i colori dell’autunno 8 CARATTERISTICHE DEGLI ELEMENTI RICCI CASTAGNE NOCCIOLE GHIANDE FATTO…………………………..VISSUTO…………………. 9 L'AUTUNNO La terra si veste del giallo delle foglie in autunno. Il vento raccoglie i sussurri dei trepidi uccelli e gioca coi rami 4avvizziti che additano il cielo. Ho visto danzare sul mare tanti pezzetti di luna. FOGLIE GIALLE Ma dove ve ne andate, povere foglie gialle, come tante farfalle spensierate? Venite da lontano o da vicino? Da un bosco o da un giardino? E non sentite la malinconia del vento stesso che vi porta via? Trilussa Illustra le due poesie che parlano dell’autunno 4 Sfioriti, appassiti 10 La raccolta delle castagne In una bella mattina di ottobre, Sara e il nonno vanno nel bosco a raccogliere le castagne. Prendono due cesti, i guanti e un sacchetto. Con la macchina raggiungono un castagneto vicino alla città. I castagni sono grandi e alti. In terra ci sono i ricci che racchiudono le castagne. Sara e il nonno raccolgono i ricci e li mettono nel cesto. Quando il cesto è pieno, il nonno apre i ricci e Sara mette le castagne nel sacchetto. Quando il sacchetto è pieno, Sara e il nonno tornano a casa. COMPRENDO _ Sara e il nonno vanno a raccogliere le castagne: in una mattina d’autunno. in un pomeriggio d’estate. Quale frase nel racconto te lo fa capire? Sottolineala di rosso. Leggi le frasi e scegli, per ognuna, l’immagine giusta. Scrivi il numero nei quadratini. 1. Un sentiero porta nel castagneto. 2. In terra ci sono i ricci. 3. Il nonno apre i ricci. 4. Sara mette le castagne nel sacchetto. ORA RACCONTA A VOCE CIO’CHE HAI LETTO 11 Il calicanto Fiorisce quando la terra è silenziosa e spoglia. Non ha colori appariscenti eppure è tanto bello. Sboccia sui rami scuri, legnosi, disordinati e senza foglie. I suoi petali giallognoli e quasi trasparenti proteggono altri petali rossicci e vellutati. Il suo profumo è intenso e delicato. Basta un ramo di calicanto in un vaso d’acqua per rallegrare e profumare tutta la casa. Sottolinea seguendo la legenda ARTICOLI azzurro NOMI rosso AGGETTIVI verde VERBI giallo Rispondi alle domande Quando sboccia il calicanto? Dove sboccia? Di che colore sono i suoi petali? Com’è il suo profumo? 1. Ricopia il testo sostituendo gli aggettivi con altri di uguale significato 2. Ricopia il testo sostituendo i verbi con altri di uguale significato. 12 Tar e l’albero di cristallo In un bosco c’era un albero di cristallo. Nella notte le sue foglie splendevano alla luce della luna. Tar, un piccolo gnomo cattivo, ogni notte rubava i frutti dell’albero e rompeva i suoi rami. Il povero albero chiese aiuto alla luna. Lei rese l’albero leggero come l’aria. Tar iniziò a salire su quel tronco d’aria, ma l’albero ritornò di cristallo e imprigionò lo gnomo cattivo. Così ora Tar vive chiuso nel tronco dell’albero di cristallo. (Adattamento da S. de La Iglesia, J. Gomez Rea, Il libro segreto degli gnomi, De Agostini) Come finisce la storia? Indica la conclusione con una ✘. RISPONDI ALLE DOMANDE 1. CHI C’ERA IN UN BOSCO? 2. COSA FACEVANO LE FOGLIE DI NOTTE? 3. CHI ROMPEVA DI NOTTE I RAMI DELL’ALBERO? 4. COS A FECE ALLORA L’ALBERO? 5. COME LO AIUTO’ LA LUNA? 6. DOVE VIVE ADESSO TAR? Il cristallo è: un legno molto duro. un vetro molto trasparente 13 Sottolinea seguendo la legenda ARTICOLI azzurro NOMI rosso AGGETTIVI verde VERBI giallo 14 Ilcagnolino curioso Bobi era un cagnolino curioso e sventato. Un giorno trovò una scatola di fiammiferi. La voltò e la rivoltò,finché la scatola si aprì e ne uscirono alcuni bastoncini di legno con la testa rossa. Bobi li annusò e cominciò a giocherellare. All’improvviso un fiammifero si accese e il cagnolino imprudente si bruciò una gamba. Sottolinea le azioni Ricopia il brano al tempo presente Ricopia il brano al tempo futuro Cambiala parte centrale del racconto (cosa può aver trovato Bobi?) 15 Il gatto Baffo Baffo era un gatto molto pigro. Gli piaceva soltanto dormire sulla poltrona. Ogni tanto però scendeva per soddisfare la fame. In una cantina vide un pezzo di formaggio in una trappola per topi. Baffo fece per prenderlo e ci restò chiuso dentro con una zampa. Allora si mise a piangere e da ogni buco uscirono i topi che si misero a ridere. All’improvviso arrivò la gatta Rossa che lo salvò e lo medicò. Sottolinea i nomi Fai diventare tutto piccolino (rimpicciolisci i nomi) Fai diventare tutto grande (ingrandisci i nomi) Fai diventare tutto cattivo 16 Il sole e il girasole Una famiglia di abitava in un campo. I girasoli erano allegri, solo uno piangeva e non sopportava gli sciocchi dei fratelli. Lui voleva stare solo, ascoltare il rumore dei e guardare lontano. Un giorno, il sole sentì il pianto del girasole triste. Il era stanco di vivere solo, così propose al girasole triste di scambiarsi di posto. Nella il sole scese nel campo e il girasole salì in . E adesso i due vivono (Adattamento da N. Costa, Il sole e il girasole, E. Elle) Inserisci nel testo le parole al posto esatto scherzi sole grilli felici notte girasoli cielo LEGGI CON ATTENZIONE E FAI IL DISEGNO DELLA STORIA LETTA 17 Il regalo di compleanno Oggi è il compleanno di Luigi e i suoi genitori gli hanno fatto un regalo bellissimo. La mamma ha preparato una torta al cioccolato. Luigi ha spento le otto candeline con un solo soffio e poi il papà ha portato un cesto con un grande fiocco rosso. Nel cesto, su un piccolo cuscino, c’è un gattino. È bianco e nero, ha il muso tondo, le orecchie a punta e il pelo liscio. Luigi prende il cucciolo in braccio. Il cucciolo è piccolo e morbido. Luigi esclama: – Mamma, papà, è bellissimo! Lo chiamo Otto, come i miei anni. Qual è il gattino di Luigi? Cerchia il disegno giusto. Che cosa prende in braccio Luigi? Il cuscino. Il gattino. Il gatto di Luigi si chiamerà Otto perché: ha otto mesi. Luigi compie otto anni. La mamma ha preparato: una torta al cioccolato una torta di mele _ La parola cucciolo indica il piccolo di un animale. Completa. • Un gattino è un cucciolo di gatto. • Un cagnolino è un cucciolo di ......................... • Un leoncino è un cucciolo di ........................... 18 I viaggi di Giovannino Perdigiorno Giovannino Perdigiorno ha perso il tram di mezzogiorno, ha perso la voce, l'appetito, ha perso la voglia di alzare un dito, ha perso il turno ha perso la quota, ha perso la testa (ma era vuota), ha perso le staffe ha perso l'ombrello, ha perso la chiave del cancello ha perso la voglia ha perso la via; tutto è perduto fuorché l'allegria. G.Rodari 19 GLI UOMINI DI BURRO Giovannino Perdigiorno, gran viaggiatore e famoso esploratore, capitò una volta nel paese degli uomini di burro. A stare al sole si squagliavano, dovevano vivere sempre al fresco, e abitavano in una città dove al posto delle case c’erano tanti frigoriferi. Giovannino passava per le strade e li vedeva affacciati ai finestrini dei loro frigoriferi, con una borsa di ghiaccio in testa. Sullo sportello di ogni frigorifero c’era un telefono per parlare con l’inquilino. – Pronto. – Pronto. – Chi parla? - Sono il re degli uomini di burro. Tutta panna di prima qualità. Latte di mucca svizzera. Ha guardato bene il mio frigorifero? – Perbacco, è d’oro massiccio. Ma non esce mai di lì? – D’inverno, se fa abbastanza freddo, in un’automobile di ghiaccio. – E se per caso il sole sbuca d’improvviso dalle nuvole mentre la Vostra Maestà fa la sua passeggiatina? – Non può, non è permesso. Lo farei mettere in prigione dai miei soldati. – Bum, — disse Giovannino. E se ne andò in un altro paese Disegna gli uomini di burro 20 GLI UOMINI DI CARTA Giovannino Perdigiorno, viaggiando sempre in quarta, capitò nel paese degli uomini di carta. C’erano gli uomini a righe e gli uomini a quadretti, perché li avevano fatti con la carta dei quadernetti. Il più forte del paese era un uomo di cartone e portava una medaglia con su scritto: Campione. Poi c’era una ragazza di carta velina, leggera come una piuma: faceva la ballerina. Le case erano piccole, di carta colorata e avevano per tetto una cartolina illustrata. Sospirò Giovannino: — La carta costa poco … Dare una casa a tutti, da queste parti, è un gioco .. Le case, però, erano fragili, tenute insieme solamente da qualche piega perché in quel Paese nessuno conosceva la colla. Perciò l’uomo di cartone partì per cercare la colla e andò... Continua la storia 21 GLI UOMINI DI TABACCO Giovannino Perdigiorno, viaggiando col suo sacco capitò nel paese degli uomini di tabacco. Questi uomini in generale sono fatti così: per naso hanno una pipa e fumano di lì. Al posto dei capelli hanno tante sigarette che mandano tutto il giorno azzurre nuvolette. Mangiano fumo a pranzo, mangiano fumo a cena: l'aria di quel paese di fumo è sempre piena. Giovannino tossiva: - Diavolo d'un posto! Qui c'è soltanto fumo e nemmeno un po' d'arrosto. G. Rodari Gli uomini di tabacco hanno Per naso una Al posto dei capelli Mangiano a pranzo e a cena ……………….. ……………….. ………………….. Disegna gli uomini di tabacco di fianco alle sequenze 22 GLI UOMINI DI ZUCCHERO Giovannino Perdigiorno, viaggiando in elicottero, arrivò nel paese degli uomini di zucchero. Dolcissimo paese! E che uomini carini! Sono bianchi, sono dolci, si misurano a cucchiaini. Portano nomi soavi: Zolletta, Dolcecuore, e il loro re si chiama Glucosio il Dolcificatore. Anche la geografia laggiù è una dolce cosa: c’è il monte San Dolcino, la città di Vanigliosa. Ci si mangia pan di miele, si beve acqua caramellata, si mette la saccarina perfino nell’insalata. ―Ma almeno ce l’avete un pò di sale in zucca? No? Allora me la batto questo paese mi stucca‖. Disegna gli uomini di zucchero accanto alle sequenze Ed ora al lavoro con la fantasia… Gli uomini di formaggio Gli uomini di pasta frolla Inventa una storia dove racconti le avventure degli uomini di formaggio e di pasta frolla o di chi vuoi tu. 23 IL PIANETA DI CIOCCOLATO Giovannino Perdigiorno viaggiando in accelerato, capitò senza sospetto sul pianeta di cioccolato. Di cioccolato le strade, le case, le vetture, le piante, foglia per foglia, e i fiori, invece, pure. Di cioccolato i monti: gli alpinisti li scalavano, ma non fin in cima, perchè se la mangiavano. Di cioccolato i banchi della scuola e s’intende che i ragazzi ci studiavano magnifiche merende. Insomma, per farla corta, in quel paese raro era dolce perfino il cioccolato amaro. Giovannino,dopo un mese di fondente sopraffino, pensò: ―Se resto ancora divento un cioccolatino…. Magari divento un uovo con dentro la sorpresa…. Signori me ne vado, vi saluto, senza offesa‖. Disegna il pianeta di cioccolato accanto alle sequenze 24 A spasso tra le favole Le favole dove stanno? Ce n'é una in ogni cosa: nel legno del tavolino, nel bicchiere, nella rosa. La favola sta lì dentro da tanto tempo, e non parla: è una bella addormentata e bisogna svegliarla. Ma se un principe, o un poeta, a baciarla non verrà un bambino la sua favola invano aspetterà. Gianni Rodari 25 LA STRUTTURA DELLA FAVOLA La favola è un racconto fantastico. Protagonisti principali delle favole sono animali che si comportano come gli esseri umani. Sono gli animali di campagna, del bosco, della foresta che parlano e agiscono con caratteristiche tutte umane, hanno cioè i pregi e i difetti tipici dell’uomo. La volpe e l’uva Il corvo e la volpe Le favole trasmettono un insegnamento: la il leone e il topo morale A volte la morale è espressa da un proverbio. Chi troppo vuole nulla stringe Chi la fa l’aspetti Essendo un testo narrativo, la favola può essere divisa in sequenze che costituiscono: Inizio blu Parte centrale verde Conclusione rosso 26 Signori e signore venite a visitare lo Zoo delle favole con le bestie più rare 1)Al bue e alla rana qui rivolgete l'occhio: per esser stata assai vana ha fatto un bello schioppo. 2)Ammirate su questa sabbia il leone e il topolino: per salvarlo dalla gabbia ci rimette un dentino!!! 3)Vedete da questa parte il Corvo poco saggio che canta e perde il suo formaggio: non ha ancora imparato l'antica lezione: ci costa ogni mattina tre etti di provolone. 4)La volpe che vuole l’uva abita qui vicino: dice che non è matura ma quant’è vuoto il suo pancino!! 5)La lenta tartaruga si trasforma in lince pian piano la lepre mette in fuga e la gara vince… midisegni 6)Son nostre grandi amiche la cicala e la formica: una raccoglie le spighe l’altra canta: è una storia antica!! Lavoro realizzato dagli alunni di classe prima di Via Piumati -Bra -Cuneo Anno Scolastico 2005/2006 nell’ambito del Progetto”Lo zoo delle Fiabe “seguendo la traccia della poesia di Rodari 27 La rana e il bue. Una rana con i suoi ranocchi andava a caccia di insetti in mezzo a un prato. Ad un tratto, sentì un 5muggito. Alzò lo sguardo e vide un bove che pascolava. Sentendosi piccolissima di fronte a un midisegni animale così grosso, la rana si 6stizzì e decise di diventare grande quanto lui. Respirò a pieni polmoni e diventò tonda come una palla. All’improvviso, però, scoppiò come una bomba. Morale Quando i piccoli vogliono imitare i grandi finiscono male. • Rispondi alle domande. 1. La rana vide un bove: come si sentì di fronte a lui? 2. Che cosa decise di fare? 3. Come andò a finire la storia? 4. In che modo si è comportata la rana secondo te? Scegli una di queste parole: 5 Verso del bue 6 Si arrabbiò intelligente 28 furbo sciocco. Il topolino e il leone Mentre un leone sonnecchiava nel bosco, topi di campagna facevano baldoria. Uno di loro, un po' sbadato, nel correre si buttò su quel corpo sdraiato. Povero topolino! Il leone con una rapida zampata lo afferrò deciso a sbranarlo. Il topolino supplicò clemenza e midisegni promise, in cambio della libertà, eterna riconoscenza. Il re della foresta scoppiò a ridere e lo risparmiò. Una sera, poco tempo dopo, il leone, attraversando la foresta, cadde in una rete tesa dai cacciatori, si impigliò nelle maglie e rimase prigioniero. Il topolino udì i suoi ruggiti di lamento e accorse in suo aiuto. Senza perdere tempo, con i suoi dentini aguzzi si mise a rosicchiare la corda. Dopo averlo liberato gli disse: - Ecco! Tempo fa hai riso di me perché credevi di non poter ricevere la ricompensa del bene che mi hai fatto. Ora sai che anche un piccolo topolino può essere d'aiuto ad un grande leone! - Morale ANCHE I POTENTI, A VOLTE, POSSONO AVERE BISOGNO DEI PIU’ DEBOLI PERSONAGGI…………………………………………… …………………………………………. AMBIENTE ………………………………………………… 29 LA VOLPE E IL CORVO Un giorno un corvo trovò sul davanzale di una finestra un bel pezzo di formaggio; lo prese col becco e volò sul ramo di un albero per mangiarselo in santa pace. Proprio in quel momento passò di là una volpe che, attirata dal buon profumo, alzò la testa e vide quel pezzo di formaggio prelibato. - Buongiorno signor corvo! - esclamò la volpe astuta - Come sei bello! Che splendide piume midisegni nere hai!...se la tua voce fosse bella come le tue penne, tu saresti certamente il re degli uccelli! Il corvo vanitoso si sentì lusingato dalle parole della volpe e, non resistendo alla tentazione di far sentire la sua voce, aprì il becco. Il pezzo di formaggio gli cadde e la volpe prendendolo al volo se lo pappò con delizia. Morale Chi gode di essere lodato con parole ingannatrici prima o poi si pente. PERSONAGGI……………………………………………….. ………………………………………………. AMBIENTE ……………………………………………… NUMERA LE SEQUENZE Disegni tratti http://www.ufottoleprotto.com/ 30 LA VOLPE E L'UVA Un giorno una volpe affamata passò accanto a una vigna e vide alcuni bellissimi grappoli d'uva che pendevano da un 7pergolato. - Bella quell'uva! - esclamò la volpe e spiccò un balzo per cercare di afferrarla, ma non riuscì a raggiungerla, perché era troppo alta. Saltò ancora e poi ancora e più saltava più le veniva fame. Quando si accorse che tutti i suoi sforzi non midisegni servivano a nulla disse: - Quell'uva non è ancora matura, è acerba non mi piace! - E si allontanò 8dignitosa, ma con la rabbia nel cuore. Rispondi alle domande: Dove si svolge la storia? ……………………………………………………………. In quale periodo dell'anno si svolge la scena? ……………………………………………………………. Chi è la protagonista? …………………………………………………… Perché la volpe cerca l’uva ? ………………………………………………….. Morale La favola è scritta per coloro che disprezzano a parole ciò che non possono avere. Riscrivi la frase che indica la morale ……………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………… 7 Impalcatura a sostegno di viti 8 Senza scomporsi, come se niente fosse 31 LA LEPPRE E LA TARTARUGA Una tartaruga e una lepre litigavano perché ciascuna sosteneva di essere più veloce dell'altra. Decisero così di sfidarsi. Stabilirono il percorso, ne segnarono l'inizio e il traguardo e si prepararono alla partenza. Al via la lepre fece quattro balzi, perdendo di vista la tartaruga che ancora non aveva finito di muovere il primo passo. "Ho anche tempo di riposarmi, con un'avversaria così lenta!" osservò la lepre, che se la rideva di gusto nel vedere la tartaruga tanto distante. Detto fatto. Si sdraiò sull'erba fresca, appoggiò la testa e la schiena al tronco di un albero e si addormentò profondamente. La tartaruga intanto, consapevole della sua lentezza, camminava tranquilla, facendo un passetto dietro l'altro. La lepre continuava a dormire. La tartaruga avanzava, centimetro dopo centimetro, e la lepre... a dormire. Dopo un bel po' di tempo la tartaruga giunse in vista del traguardo. A questo punto la lepre si svegliò, si stropicciò gli occhi e riprese la corsa, balzando a salti rapidi verso la linea d'arrivo. "Largo, che arriva la freccia della foresta!" gridava, sicura di vincere la gara. La tartaruga raccolse tutte le sue energie e allungò il passo più che poté. La lepre era in arrivo, ma... la tartaruga ormai tagliava vittoriosa il traguardo. CERCA NEL TESTO LE SEQUENZE DELLA FAVOLA Inizio blu Parte centrale verde Conclusione rosso 32 La cicala e la formica midisegni C’era una volta in un campo di grano tra le spighe gialle e qualche fagiano una cicala e delle formiche che all’inizio erano amiche. Mentre dunque la formica lavorava duramente la cicala cantava felicemente senza pensare a niente allietando la mente La formica portava con fatica sopra la schiena tutti i chicchi di grano e d’avena che incontrava nel suo cammino: voleva fare provviste per l’inverno vicino. E venne infine l’inverno Freddo gelato ed eterno. La cicala di fame e di freddo tremava mentre la formica al calduccio mangiava. La cicala tremante e affamata bussò alla porta della formica saziata. Ti prego, dammi qualcosa da mangiare sto morendo di fame, non so come fare! Cosa hai fatto durante l’estate, bella mia? Ho cantato per me e per tua zia! Allora ti dico,cicala canterina se prima hai cantato, adesso fai la ballerina! SOTTOLINEA CON COLORI DIVERSI LE RIME Questo è un esempio di favola raccontata sotto forma di poesia 33 • Leggi la storia, rispondi alle domande e colora. Il gatto Pallino Alessio ha un gatto di stoffa molto morbido. È tutto marrone con le zampette bianche. Ha gli occhi gialli e la lingua rossa. Il gattino si chiama Pallino, ha un collare azzurro con dei campanellini. Alessio dorme con lui perché è il suo giocattolo preferito. 1. Come si chiama il gattino di Alessio? ........................................................................................................... ……………………………………………………………………………... 2. Di quale materiale è fatto? ........................................................................................................... ........................................................................................................... 3. Di che colore è? ........................................................................................................... ........................................................................................................... 4. Com’è il suo collare? ........................................................................................................... ........................................................................................................... Vita Scolastica 34 La scimmietta Davide aveva un piccola scimmietta di stoffa. Gliela aveva regalata il suo nonno. La scimmia era tutta marrone con gli occhi neri e la bocca rossa. Un inverno Davide chiese alla mamma di cucirle un vestitino perché aveva paura che avesse freddo quando lui era a scuola. Così la mamma prese un pezzetto di stoffa blu e le fece un 9gilet. Quando Davide tornò da scuola fu molto felice di trovare la sua scimmietta finalmente al caldo Leggi e metti una ✗ sulla risposta giusta. Poi colora il disegno. Anche tu hai un peluchè a cui sei affezionato?Descrivilo 9 Indumento senza maniche che si indossa sotto la giacca 35 Vita Scolastica Leggi la storia, proponi un titolo e rispondi alle domande. ............................................ Tre tartarughe andarono a fare un picnic. Cammina, cammina, dopo tre anni arrivarono sul posto. Apparecchiarono la tavola e si accorsero di aver dimenticato a casa il cavatappi. Pieveloce, la più svelta delle tre, disse: – Vado a prenderlo io, però aspettatemi prima di incominciare. Passarono cinque anni e, non vedendola tornare, le due tartarughe incominciarono a mangiare. Ma, subito, saltò fuori da un cespuglio Pieveloce che disse: – Se fate così non parto per niente! (Storie da ridere, a cura di S. Zai, Vita e Pensiero, Milano 1992) • Chi sono i personaggi della storia? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------• Che cosa succede all’inizio? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------• Che cosa fa la tartaruga più veloce? -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------• Come finisce la storia? ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Vita Scolastica 36 Il Natale degli gnomi Leggi il testo. Poi, con l’aiuto delle vignette, raccontalo all’insegnante. In un villaggio tra alte montagne coperte di neve viveva un popolo di gnomi. Tutti aspettavano il Natale con ansia e nei giorni precedenti, per festeggiarlo degnamente, decisero di costruire dei doni di legno per poi scambiarseli. Gli gnomi erano dei bravi falegnami e lavoravano il legno con grande arte. Sapevano costruire in breve tempo ogni genere di cosa. Allora uno fece una slitta, un altro un burattino e una giostra, un altro un carrettino, una bambola e molti altri oggetti. La vigilia di Natale si ritrovarono nella piazza del paese per addobbare il pino già grande con palline, stelle e nastri colorati. La sera di Natale invece misero i loro regali sotto l’albero e a mezzanotte tutti si scambiarono i doni. Fu davvero un Natale meraviglioso! (G. Spanio, La scatola degli strumenti, Piccoli) Vita Scolastica 37 L’albero dei doni L’usanza di appendere doni all’abete è molto antica. Oggi, la gente decora l’abete, nei giorni delle feste natalizie, in tanti modi diversi. In Lituania, appendono forme geometriche di paglia leggera; in Polonia, usano festoni di carta; in Germania, arance,mele, noci; in Giappone, dolcini di riso; in Italia, palline colorate, stelle e candeline. Un tempo, quando il mondo era tutto una foresta,nessuno si dispiaceva se venivano tagliati degli alberi per festeggiare il Natale con profumi di resina Oggi sarebbe meglio piantarli gli alberi, invece. (T. Buongiorno, 366 storie della buonanotte, Mondadori) L’usanza di appendere doni all’abete è ............................................................... In Lituania, appendono ........................................ . In Polonia, usano ………………........................... In Germania appendono………………………….. . In Giappone usano …………………………......... In Italia si usano ………………………………… Addobba l’albero con le decorazioni che si usano nei paesi di cui hai appena letto le informazioni? Conosci altri modi di addobbare l’albero? In Albania………………………………………………………………. In Grecia………………………………………………………………………. Vita Scolastica 38 LETTURA SILENZIOSA L’uovo di Pasqua L’uovo rappresenta la rinascita della vita e si regala a Pasqua perché questa festività coincide con l’arrivo della primavera e quindi con il risveglio della natura. In Gran Bretagna, per Pasqua i bambini e le bambine cercano nei giardini le uova che il dispettoso coniglietto pasquale ha colorato e poi nascosto molto bene. Le uova spesso vengono anche colorate e decorate: si possono usare le uova sode, colorate con colori vegetali e alimentari se si vuole mangiarle. Leggi e poi rispondi alle domande 1. Perché per Pasqua si regalano uova? ......................................................................................................... ......................................................................................................... 2. Che cosa succede per Pasqua in Gran Bretagna? ......................................................................................................... ......................................................................................................... 3. Dove nasconde le uova pasquali il coniglietto? ......................................................................................................... ........................................................................................................ 4. Con che cosa si possono colorare le uova sode? ......................................................................................................... ......................................................................................................... Vita Scolastica 39 Il salice e le rondini Il nostro salice dormì fino a primavera. A svegliarlo fu solo un gran prurito: erano le gemme che volevano aprirsi. Si sgranchì pigramente i rami, poi diede il buongiorno al sole e si guardò intorno. Qualche collega del frutteto era quasi fiorito, qualche sempreverde del bosco, che non aveva dormito, ora si scrollava di dosso l’ultima neve, uno scoiattolo sbadigliava. Era proprio primavera. Il salice fece spuntare fiori e foglie salutandoli a uno a uno e cercando di disporli tutti in piena luce. Il tempo passò così nella piacevole occupazione di rivestirsi di verde, quand’ecco un certo giorno vide per caso un puntino nel cielo, era lei… la rondine! Due, tre, cento, mille! Erano tornate le rondini! (G. Pizzol, Il volo delle rondini, Fatatrac) Rispondi alle domande 1. Quando si sveglia il salice? 2. Perché si sveglia? 3. Gli altri alberi del frutteto si svegliano con lui? 4. Che cosa fa il salice quando spuntano le sue foglie e i suoi fiori? 5. Che cosa vede un giorno nel cielo? 6. Che cosa vuol dire il ritorno delle rondini? Vita Scolastica 40 Leggi il testo e poi completa. Il caprettino Il caprettino ha gli occhi grandi e le orecchie piccole sulla testa bianca e marrone, il suo pelo, quasi bianco, è un po’ arricciato. Si gratta i fianchi col muso. Quando si accuccia per terra sembra l’agnellino di zucchero in una vetrina di Pasqua. Si infila tra l’erba e i fiori a cercare il suo boccone migliore. Mentre mangia 10sballotta la coda contro le mosche che gli danno fastidio. (D. Dolci, Chissà se i pesci piangono, Einaudi) • Com’è il caprettino? Gli occhi sono .............................................................................. Le orecchie .................................................................................. La testa ....................................................................................... Il pelo .......................................................................................... • Che cosa fa? ........................................................................ i fianchi col muso. ...................................................................................... per terra. ......................................................................... tra l’erba e i fiori. ........................................................................................ la coda 10 Vita Scolastica Agita, muove 41 Il coniglietto Lillo Lillo è un grazioso coniglietto: il suo pelo bianco è liscio e morbido;ha due corte zampette davanti, mentre quelle posteriori sono lunghe e robuste. Il musetto è lungo e arrotondato e ha lunghi baffi sottili che tremano continuamente. Gli occhi sono neri e sporgenti; le orecchie sono lunghe lunghe. Ha una macchia nera sull’occhio e un’altra sulla coscia. Leggi la descrizione, osserva i disegni e segna con una crocetta il coniglietto Lillo. CHI È? Leggi la descrizione e scrivi sui puntini di quale animale si tratta. …………………………………. Ha il manto di colore marrone chiaro con macchie di colore marrone scuro. Gli occhi hanno lunghe ciglia e la sua lingua è di colore… blu. Sulla testa, oltre a lunghe orecchie, ha due piccole corna. Le sue quattro zampe terminano con degli zoccoli. Ha il collo lungo lungo. Si nutre delle foglie degli alberi che strappa con la sua lingua ruvida e appiccicosa. Poi disegnalo nel riquadro: rappresenta con cura i particolari descritti. 42 Vita Scolastica Un nuovo amico Vicino alla casa di Giovanni è venuto ad abitare Zaki, un bambino tunisino, con la sua famiglia. Zaki non ha nemmeno un fratellino o una sorellina ed è triste perché nel nuovo paese non conosce nessuno e non sa con chi giocare. Giovanni decide di invitare Zaki a casa sua per giocare e trascorrere insieme qualche ora tutti i pomeriggi. In breve tempo Giovanni e Zaki diventano buoni amici. (M.T. Cristiano) Leggi attentamente il testo e rispondi V (vero) o F (falso). Vita Scolastica 43 Il bugiardo Un giovane pastore stava vigilando le sue pecore e, come se avesse visto il lupo, cominciò a gridare: – Al lupo! Al lupo! I contadini accorsero per aiutarlo ma il lupo non c’era e capirono che erano stati ingannati. Il ragazzo ripeté lo scherzo una seconda e una terza volta, ma un giorno il lupo sbucò fuori per davvero. Il ragazzo si mise a gridare: – Presto, correte! C’è il lupo! C’è il lupo! I contadini pensarono che egli, ancora una volta, volesse far loro uno scherzo, e non gli diedero retta. Il lupo si accorse che non c’era nessun pericolo e, comodo comodo, si mangiò tutto il gregge. (L. Tolstoj, Animali protagonisti, Giunti Marzocco, Firenze 1978) Vita Scolastica 44 LE ISTRUZIONI • Leggi gli ingredienti e con l’aiuto delle illustrazioni scrivi la ricetta. Una buonissima tazza di cioccolata Ingredienti: Una tazza di latte, un cucchiaio di cacao in polvere, zucchero a piacere. Vita Scolastica 45 L’OMETTO DI CIOCCOLATO Un uomo piccino e una donna piccina, entrambi vecchietti, vivevano in una casetta piccina piccina. Un giorno, la donna piccina impastò un Ometto di cioccolato, con il ribes gli fece tre bei bottoni, con l’uva passa gli occhi e con una buccia d’arancia la bocca. Poi lo stese in una teglia e lo infornò. Ma quando fu cotto e la donnina aprì lo sportello del forno,l’Ometto saltò fuori dalla teglia, fuori dalla porta e… via lungo la strada. La donnina piccina e l’uomo piccino lo rincorsero più in fretta che potevano, ma l’Ometto rideva e li prendeva in giro: – Correte, correte, ma è fiato sprecato. Io sono l’Ometto di cioccolato. Infatti non riuscirono ad acchiapparlo. (Adattamento da “I racconta storie”, Gruppo Walk Over) • Ascolta la lettura dell’insegnante, numera le vignette e riordina le didascalie. Cosa usa per fare: i bottoni…………………………..la bocca…………………………. gli occhi…………………………… Vita Scolastica 46 Il paese delle vacanze Il paese delle vacanze Sulle carte non è segnato, ma da tutti i paesi è certo il più beato. Ci vanno tutti dopo gli esami Scolari e studenti E ci trovano da svolgere Temi facili e divertenti: “nuotare a rana e a farfalla” “fare un tuffo dal trampolino” "piantare la tenda" “all’ ombra di un pino”. Nel paese delle vacanze vai mettendo da parte i pensieri, ci va gente di ogni specie operai, ragionieri, signori e signorine dell’ alta società, (qualcuno, a dire il vero, tutto l’anno ci sta…) GIANNI RODARI.. 47 48