Bentornati a scuola!!!
Primo giorno di scuola
Suona la campanella
scopa scopa la bidella,
viene il bidello ad aprire il portone,
viene il maestro dalla stazione
viene la mamma, o scolaretto,
a tirarti giù dal letto…
Viene il sole nella stanza:
su, è finita la vacanza.
Metti la penna nell’astuccio,
la carta assorbente nel quadernuccio,
fa la punta alla matita
e corri a scrivere la tua vita.
Scrivi bene, senza fretta
ogni giorno una paginetta.
Scrivi parole diritte e chiare:
Amore, lottare, lavorare .
(Gianni Rodari)
Colora le parole che fanno rima
1
Che cosa rimane dell’estate?
Che cosa c’è rimasto
di questa lunga estate?
Un mazzo di bellissime
cartoline illustrate con il porto, il 1moletto,
la pineta, il laghetto,
un pugno di conchiglie,
uno zoccolo rotto,
un sasso 2levigato
che l’acqua ha modellato
tante foto ricordo
con i monti alle spalle
e le casette 3alpestri
serene nella valle;
granelli di sabbia in fondo
alla borsa del mare
e una macchia di more
che non si può lavare.
( Noemi Vicini, Le nuvole in cielo, EDI)
1
Piccolo molo
2
Reso liscio dall’acqua
3
Case di montagna
2
Leggi con attenzione la poesia e fai una crocetta accanto alle
parole contenute nel testo e disegna
Cartoline
Belvedere
Montagna
Gelato
Porto
Conchiglie
Ancora
Paletta
Moletto
Ippocampo
Scoglio
Ombrellone
Lungomare
Zoccolo
Crema
Costume
Pineta
Canzone
Laghetto
Foto
Mucche
Sabbia
Golfo
Pesca
Rappresenta con un disegno la poesia
3
Maestro Alfabeto
E’ il primo giorno di scuola. Anche le letterine, come
i bambini, vanno a scuola. Le vocali e le consonanti si
mettono a spingere le une e le altre per sedersi vicino alle
loro amiche.
Il maestro Alfabeto è però severissimo e, nel mondo delle
lettere un po’ di severità non guasta. Con voce terribile
ordina:‖Lettere in fila !‖
E le lettere si schierano subito come soldatini
A B
O
C
P
D E
Q R
F
S
G
T
H
U
I
V
J K
W X
L
Y
M N
Z
Dal primo giorno di scuola voi le trovate sempre così
negli elenchi degli alunni, nei dizionari e nelle guide
telefoniche
Ricorda
Il nostro alfabeto è formato da 21 lettere:16
consonanti e 5 vocali.
Quello internazionale è formato da 26 lettere:21 lettere
e 5 vocali perché si aggiungono la J-K-W-X-Y per
scrivere le parole straniere
Completa la fila
A B . D . .
G H .
J
.
L
O .
U V .
.
Y
Z
Q .
S
.
4
M .
FILASTROCCA DELL' ABC
Filastrocca dell' ABC
ve la canto subito qui:
A è l'automobile con l'autista,
B è un bar con il suo barista,
C è il controllore del treno diretto,
D la diga che fa il laghetto,
E è l’elicottero per volare,
F la falce per falciare,
G un gettone per telefonare,
I l'idrante del pompiere,
L la lepre ed il levriere,
M il mare con tutte le onde,
N la nebbia che ti nasconde,
O l'orologio che dice le ore,
P il pallone del calciatore,
Q il quadro del pittore,
R la radio del radio abbonato,
S il sole che ti ha svegliato,
T è la televisione che vedi,
U nel nido un uccellino,
V la vettura del vetturino,
Z la lettera musicale
è la zampogna di Natale.
( adatt. da http://www.sassarisettimo.it)
5
Il mare
Sotto il cielo azzurro e senza nuvole il mare si estende
calmo e sereno.
Le barche dei pescatori dondolano tranquille
nel porto.
Qualche gabbiano volteggia nell’aria
scrutando la preda, pronto a tuffarsi.
Le onde vengono leggere leggere sulla spiaggia, fanno
una piccola crema di spuma e poi si ritirano con un
fruscio lieve: è il respiro del mare.
FATTO:
……………………..(DI CHI SI PARLA)
VISSUTO ……………………..(SENTIMENTO
ESPRESSO)
DATI
……………………..
CARATTERISTICHE DEGLI ELEMENTI
Il cielo
Il mare
Le barche
Le onde
Attività:Fai diventare il mare agitato
6
GIROTONDO DEL MARE
Girotondo, girotondo;
dentro il mare,
giù nel fondo,
ci son tanti pesciolini
piccolini, piccolini.
Han minuscole casette
fatte dall’alghe e di coralli,
azzurrini, rosa, gialli;
e conchiglie per barchette.
Guizzan, vispi, i pesciolini,
scivolando nel lor mondo.
Sembran bimbi birichini
in un grande girotondo.
(M. Voltolini)
GIROTONDO DELLA MONTAGNA
Segui la traccia e inventa il girotondo della montagna
Girotondo, girotondo;
dentro …………………
giù nel fondo,
ci son…………………
……………………….
Ci son minuscole casette
fatte ………………………..,
………………………………;
e grosse …………… per tettino.
Guizzan, vispi, i pesciolini,
nei ruscelli argentini.
Sembran ……………………..
in un grande girotondo.
7
Autunno
Autunno:
una macchia gialla
che ricopre il giardino.
Un tappeto rosso, giallo e marrone
che si posa lentamente sulla terra.
Un folto bosco grigio
che colora il cielo.
Una foglia
che si stacca dolcemente;
un rumore perpetuo
che si allontana nel vuoto.
Il dolce fischio del vento
che accarezza l'ultima foglia che cade,
come il pensiero triste
di un bambino.
Colora le foglie le parole con i colori dell’autunno
8
CARATTERISTICHE DEGLI ELEMENTI
RICCI
CASTAGNE
NOCCIOLE
GHIANDE
FATTO…………………………..VISSUTO………………….
9
L'AUTUNNO
La terra si veste
del giallo delle foglie
in autunno.
Il vento
raccoglie i sussurri
dei trepidi uccelli
e gioca
coi rami 4avvizziti
che additano il cielo.
Ho visto danzare
sul mare
tanti pezzetti di luna.
FOGLIE GIALLE
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle
spensierate?
Venite da lontano
o da vicino?
Da un bosco
o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso
che vi porta via?
Trilussa
Illustra le due poesie che parlano dell’autunno
4
Sfioriti, appassiti
10
La raccolta delle castagne
In una bella mattina di ottobre,
Sara e il nonno vanno nel bosco a
raccogliere le castagne. Prendono due cesti, i
guanti e un sacchetto.
Con la macchina raggiungono un castagneto vicino
alla città. I castagni sono grandi e alti. In terra ci sono i
ricci che racchiudono le castagne.
Sara e il nonno raccolgono i ricci e li mettono nel cesto.
Quando il cesto è pieno, il nonno apre i ricci e Sara mette le
castagne nel sacchetto.
Quando il sacchetto è pieno, Sara e il nonno tornano a casa.
COMPRENDO
_
Sara e il nonno vanno a raccogliere le castagne:
in una mattina d’autunno.
in un pomeriggio d’estate.
Quale frase nel racconto te lo fa capire? Sottolineala di rosso.
Leggi le frasi e scegli, per ognuna, l’immagine giusta. Scrivi il numero
nei quadratini.
1. Un sentiero porta nel castagneto.
2. In terra ci sono i ricci.
3. Il nonno apre i ricci.
4. Sara mette le castagne nel sacchetto.
ORA RACCONTA A VOCE CIO’CHE HAI LETTO
11
Il calicanto
Fiorisce quando la terra è silenziosa e
spoglia.
Non ha colori appariscenti eppure è
tanto bello.
Sboccia sui rami scuri, legnosi,
disordinati e senza foglie.
I suoi petali giallognoli e quasi trasparenti
proteggono altri petali rossicci e
vellutati.
Il suo profumo è intenso e delicato.
Basta un ramo di calicanto in un vaso
d’acqua per rallegrare e profumare tutta la casa.
Sottolinea seguendo la legenda
ARTICOLI
azzurro
NOMI
rosso
AGGETTIVI
verde
VERBI
giallo
Rispondi alle domande
Quando sboccia il calicanto?
Dove sboccia?
Di che colore sono i suoi petali?
Com’è il suo profumo?
1. Ricopia il testo sostituendo gli aggettivi con altri di uguale
significato
2. Ricopia il testo sostituendo i verbi con altri di uguale significato.
12
Tar e l’albero di cristallo
In un bosco c’era un albero di cristallo. Nella notte le sue
foglie splendevano alla luce della luna.
Tar, un piccolo gnomo cattivo, ogni notte rubava i frutti
dell’albero e rompeva i suoi rami.
Il povero albero chiese aiuto alla luna. Lei rese l’albero
leggero come l’aria.
Tar iniziò a salire su quel tronco d’aria, ma l’albero
ritornò di cristallo e imprigionò lo gnomo cattivo.
Così ora Tar vive chiuso nel tronco dell’albero di cristallo.
(Adattamento da S. de La Iglesia, J. Gomez Rea, Il libro segreto degli gnomi, De Agostini)
Come finisce la storia? Indica la conclusione con una ✘.
RISPONDI ALLE DOMANDE
1. CHI C’ERA IN UN BOSCO?
2. COSA FACEVANO LE FOGLIE DI NOTTE?
3. CHI ROMPEVA DI NOTTE I RAMI DELL’ALBERO?
4. COS A FECE ALLORA L’ALBERO?
5. COME LO AIUTO’ LA LUNA?
6. DOVE VIVE ADESSO TAR?
Il cristallo è:
un legno molto duro.
un vetro molto trasparente
13
Sottolinea seguendo la legenda
ARTICOLI
azzurro
NOMI
rosso
AGGETTIVI
verde
VERBI
giallo
14
Ilcagnolino curioso
Bobi era un cagnolino
curioso e sventato.
Un giorno trovò una scatola di
fiammiferi.
La voltò e la rivoltò,finché la scatola si aprì e ne
uscirono alcuni bastoncini di legno con la testa
rossa.
Bobi li annusò e cominciò a giocherellare.
All’improvviso un fiammifero si accese e il
cagnolino imprudente si bruciò una gamba.

Sottolinea le azioni

Ricopia il brano al tempo presente

Ricopia il brano al tempo futuro

Cambiala parte centrale del racconto
(cosa può aver trovato Bobi?)
15
Il gatto Baffo
Baffo era un gatto molto pigro.
Gli piaceva soltanto dormire sulla poltrona.
Ogni tanto però scendeva per soddisfare la
fame.
In una cantina vide un pezzo di formaggio in una
trappola per topi.
Baffo fece per prenderlo e ci restò chiuso dentro con una
zampa.
Allora si mise a piangere e da ogni buco uscirono i topi
che si misero a ridere.
All’improvviso arrivò la gatta Rossa che lo salvò e lo
medicò.
Sottolinea i nomi
Fai diventare tutto piccolino
(rimpicciolisci i nomi)
Fai diventare tutto grande
(ingrandisci i nomi)
Fai diventare tutto cattivo
16
Il sole e il girasole
Una famiglia di
abitava in un
campo. I girasoli erano allegri, solo uno
piangeva e non sopportava gli
sciocchi dei fratelli.
Lui voleva stare solo, ascoltare il rumore
dei
e guardare lontano.
Un giorno, il sole sentì il pianto del girasole triste. Il
era stanco di vivere solo, così propose al
girasole triste di scambiarsi di posto.
Nella
il sole scese nel campo e il girasole
salì in
. E adesso i due vivono
(Adattamento da N. Costa, Il sole e il girasole, E. Elle)
Inserisci nel testo le parole al posto esatto
scherzi sole
grilli
felici
notte
girasoli cielo
LEGGI CON ATTENZIONE E FAI IL DISEGNO DELLA
STORIA LETTA
17
Il regalo di compleanno
Oggi è il compleanno di Luigi e i suoi genitori gli hanno
fatto un regalo bellissimo. La mamma ha preparato una torta al
cioccolato. Luigi ha spento le otto candeline con un solo soffio
e poi il papà ha portato un cesto con un grande fiocco rosso.
Nel cesto, su un piccolo cuscino, c’è un gattino. È bianco e
nero, ha il muso tondo, le orecchie a punta e il pelo liscio.
Luigi prende il cucciolo in braccio. Il cucciolo è piccolo e
morbido.
Luigi esclama: – Mamma, papà, è bellissimo! Lo chiamo Otto,
come i miei anni.
Qual è il gattino di Luigi? Cerchia il disegno giusto.
Che cosa prende in braccio Luigi?
Il cuscino.
Il gattino.
Il gatto di Luigi si chiamerà Otto perché:
ha otto mesi.
Luigi compie otto anni.
La mamma ha preparato:
una torta al cioccolato
una torta di mele
_ La parola cucciolo indica il piccolo di un animale. Completa.
• Un gattino è un cucciolo di gatto.
• Un cagnolino è un cucciolo di .........................
• Un leoncino è un cucciolo di ...........................
18
I viaggi di Giovannino Perdigiorno
Giovannino Perdigiorno
ha perso il tram di mezzogiorno,
ha perso la voce, l'appetito,
ha perso la voglia di alzare un dito,
ha perso il turno ha perso la quota,
ha perso la testa (ma era vuota),
ha perso le staffe ha perso l'ombrello,
ha perso la chiave del cancello
ha perso la voglia ha perso la via;
tutto è perduto fuorché l'allegria.
G.Rodari
19
GLI UOMINI DI BURRO
Giovannino Perdigiorno, gran viaggiatore e famoso esploratore,
capitò una volta nel paese degli uomini di burro.
A stare al sole si squagliavano, dovevano vivere sempre al fresco,
e abitavano in una città dove al posto delle case c’erano tanti
frigoriferi. Giovannino passava per le strade e li vedeva affacciati
ai finestrini dei loro frigoriferi, con una borsa di ghiaccio in
testa. Sullo sportello di ogni frigorifero c’era un telefono per
parlare con l’inquilino.
– Pronto.
– Pronto.
– Chi parla?
- Sono il re degli uomini di burro. Tutta panna di prima qualità.
Latte di mucca svizzera. Ha guardato bene il mio frigorifero?
– Perbacco, è d’oro massiccio. Ma non esce mai di lì?
– D’inverno, se fa abbastanza freddo, in un’automobile di
ghiaccio.
– E se per caso il sole sbuca d’improvviso dalle nuvole mentre la
Vostra Maestà fa la sua passeggiatina?
– Non può, non è permesso. Lo farei mettere in prigione dai
miei soldati.
– Bum, — disse Giovannino. E se ne andò in un altro paese
Disegna gli uomini di burro
20
GLI UOMINI DI CARTA
Giovannino Perdigiorno,
viaggiando sempre in quarta,
capitò nel paese
degli uomini di carta.
C’erano gli uomini a righe
e gli uomini a quadretti,
perché li avevano fatti
con la carta dei quadernetti.
Il più forte del paese
era un uomo di cartone
e portava una medaglia
con su scritto: Campione.
Poi c’era una ragazza
di carta velina,
leggera come una piuma:
faceva la ballerina.
Le case erano piccole,
di carta colorata e avevano per tetto
una cartolina illustrata.
Sospirò Giovannino:
— La carta costa poco …
Dare una casa a tutti,
da queste parti, è un gioco ..
Le case, però, erano fragili, tenute insieme solamente da qualche
piega perché in quel Paese nessuno conosceva la colla.
Perciò l’uomo di cartone partì per cercare la colla e andò...
Continua la storia
21
GLI UOMINI DI TABACCO
Giovannino Perdigiorno,
viaggiando col suo sacco
capitò nel paese
degli uomini di tabacco.
Questi uomini in generale
sono fatti così:
per naso hanno una pipa
e fumano di lì.
Al posto dei capelli
hanno tante sigarette
che mandano tutto il giorno
azzurre nuvolette.
Mangiano fumo a pranzo,
mangiano fumo a cena:
l'aria di quel paese
di fumo è sempre piena.
Giovannino tossiva:
- Diavolo d'un posto!
Qui c'è soltanto fumo e
nemmeno un po' d'arrosto.
G. Rodari
Gli uomini di tabacco hanno
Per naso una
Al posto dei capelli
Mangiano a pranzo e a cena
………………..
………………..
…………………..
Disegna gli uomini di tabacco di fianco alle sequenze
22
GLI UOMINI DI ZUCCHERO
Giovannino Perdigiorno,
viaggiando in elicottero,
arrivò nel paese
degli uomini di zucchero.
Dolcissimo paese!
E che uomini carini!
Sono bianchi, sono dolci,
si misurano a cucchiaini.
Portano nomi soavi:
Zolletta, Dolcecuore,
e il loro re si chiama
Glucosio il Dolcificatore.
Anche la geografia laggiù
è una dolce cosa:
c’è il monte San Dolcino,
la città di Vanigliosa.
Ci si mangia pan di miele,
si beve acqua caramellata,
si mette la saccarina
perfino nell’insalata.
―Ma almeno ce l’avete un pò di sale in zucca? No?
Allora me la batto questo paese mi stucca‖.
Disegna gli uomini di zucchero accanto alle sequenze
Ed ora al lavoro con la fantasia…
Gli uomini di formaggio
Gli uomini di pasta frolla
Inventa una storia dove racconti le avventure degli uomini di
formaggio e di pasta frolla o di chi vuoi tu.
23
IL PIANETA DI CIOCCOLATO
Giovannino Perdigiorno
viaggiando in accelerato,
capitò senza sospetto
sul pianeta di cioccolato.
Di cioccolato le strade,
le case, le vetture, le piante,
foglia per foglia,
e i fiori, invece, pure.
Di cioccolato i monti:
gli alpinisti li scalavano,
ma non fin in cima,
perchè se la mangiavano.
Di cioccolato i banchi della scuola
e s’intende che i ragazzi
ci studiavano
magnifiche merende.
Insomma, per farla corta,
in quel paese raro
era dolce perfino
il cioccolato amaro.
Giovannino,dopo un mese
di fondente sopraffino, pensò:
―Se resto ancora divento un cioccolatino….
Magari divento un uovo con dentro la sorpresa….
Signori me ne vado, vi saluto, senza offesa‖.
Disegna il pianeta di cioccolato accanto alle sequenze
24
A spasso tra le favole
Le favole dove stanno?
Ce n'é una in ogni cosa:
nel legno del tavolino,
nel bicchiere, nella rosa.
La favola sta lì dentro
da tanto tempo, e non parla:
è una bella addormentata
e bisogna svegliarla.
Ma se un principe, o un poeta,
a baciarla non verrà
un bambino la sua favola
invano aspetterà.
Gianni Rodari
25
LA STRUTTURA DELLA FAVOLA
La favola è un racconto fantastico.
Protagonisti principali delle favole sono animali che si comportano
come gli esseri umani. Sono gli animali di campagna, del bosco, della
foresta che parlano e agiscono con caratteristiche tutte umane, hanno
cioè i pregi e i difetti tipici dell’uomo.
La volpe e l’uva
Il corvo e la volpe
Le favole trasmettono un insegnamento: la
il leone e il topo
morale
A volte la morale è espressa da un proverbio.
Chi troppo vuole nulla stringe
Chi la fa l’aspetti
Essendo un testo narrativo, la favola può essere divisa in sequenze che
costituiscono:
Inizio
blu
Parte centrale
verde
Conclusione
rosso
26
Signori e signore
venite a visitare
lo Zoo delle favole
con le bestie più rare
1)Al bue e alla rana
qui rivolgete l'occhio:
per esser stata assai vana
ha fatto un bello schioppo.
2)Ammirate su questa sabbia
il leone e il topolino:
per salvarlo dalla gabbia
ci rimette un dentino!!!
3)Vedete da questa parte
il Corvo poco saggio
che canta e perde il suo formaggio:
non ha ancora imparato
l'antica lezione:
ci costa ogni mattina tre etti di provolone.
4)La volpe che vuole l’uva
abita qui vicino:
dice che non è matura
ma quant’è vuoto il suo pancino!!
5)La lenta tartaruga
si trasforma in lince
pian piano la lepre mette in fuga
e la gara vince…
midisegni
6)Son nostre grandi amiche
la cicala e la formica:
una raccoglie le spighe
l’altra canta: è una storia antica!!
Lavoro realizzato dagli alunni di classe prima di Via Piumati -Bra -Cuneo Anno Scolastico 2005/2006 nell’ambito
del Progetto”Lo zoo delle Fiabe “seguendo la traccia della poesia di Rodari
27
La rana e il bue.
Una rana con i suoi ranocchi andava a
caccia di insetti in mezzo a un prato.
Ad un tratto, sentì un 5muggito.
Alzò lo sguardo e vide un bove
che pascolava. Sentendosi
piccolissima di fronte a un
midisegni
animale così grosso, la rana si
6stizzì e decise di diventare
grande quanto lui.
Respirò a pieni polmoni e diventò tonda come una palla.
All’improvviso, però, scoppiò come una bomba.
Morale
Quando i piccoli vogliono imitare i grandi finiscono male.
• Rispondi alle domande.
1. La rana vide un bove: come si sentì di fronte a lui?
2. Che cosa decise di fare?
3. Come andò a finire la storia?
4. In che modo si è comportata la rana secondo te?
Scegli una di queste parole:
5
Verso del bue
6
Si arrabbiò
intelligente
28
furbo
sciocco.
Il topolino e il leone
Mentre un leone sonnecchiava nel bosco, topi di campagna facevano
baldoria.
Uno di loro, un po' sbadato, nel correre si
buttò su quel corpo sdraiato. Povero
topolino! Il leone con una rapida
zampata lo afferrò deciso a sbranarlo.
Il topolino supplicò clemenza e
midisegni
promise, in cambio della libertà,
eterna riconoscenza. Il re della foresta scoppiò a ridere e lo risparmiò.
Una sera, poco tempo dopo, il leone, attraversando la foresta, cadde in
una rete tesa dai cacciatori, si impigliò nelle maglie e rimase prigioniero.
Il topolino udì i suoi ruggiti di lamento e accorse in suo aiuto.
Senza perdere tempo, con i suoi dentini aguzzi si mise a rosicchiare la
corda.
Dopo averlo liberato gli disse: - Ecco! Tempo fa hai riso di me perché
credevi di non poter ricevere la ricompensa del bene che mi hai fatto.
Ora sai che anche un piccolo topolino può essere d'aiuto ad un grande
leone! -
Morale
ANCHE I POTENTI, A VOLTE, POSSONO AVERE BISOGNO DEI PIU’
DEBOLI
PERSONAGGI……………………………………………
………………………………………….
AMBIENTE …………………………………………………
29
LA VOLPE E IL CORVO
Un giorno un corvo trovò sul davanzale di una finestra
un bel pezzo di formaggio; lo prese col becco e volò
sul ramo di un albero per mangiarselo in santa pace.
Proprio in quel momento passò di là una volpe
che, attirata dal buon profumo, alzò la testa e vide
quel pezzo di formaggio prelibato.
- Buongiorno signor corvo! - esclamò la volpe
astuta - Come sei bello! Che splendide piume
midisegni
nere hai!...se la tua voce fosse bella come le tue
penne, tu saresti certamente il re degli uccelli! Il corvo vanitoso si sentì lusingato dalle parole della volpe e, non
resistendo alla tentazione di far sentire la sua voce, aprì il becco. Il pezzo
di formaggio gli cadde e la volpe prendendolo al volo se lo pappò con
delizia.
Morale
Chi gode di essere lodato con parole ingannatrici prima o poi si pente.
PERSONAGGI………………………………………………..
……………………………………………….
AMBIENTE
………………………………………………
NUMERA LE
SEQUENZE
Disegni tratti
http://www.ufottoleprotto.com/
30
LA VOLPE E L'UVA
Un giorno una volpe affamata passò
accanto a una vigna e vide alcuni
bellissimi grappoli d'uva che pendevano
da un 7pergolato.
- Bella quell'uva! - esclamò la volpe e
spiccò un balzo per cercare di afferrarla, ma
non riuscì a raggiungerla, perché era troppo
alta. Saltò ancora e poi ancora e più saltava
più le veniva fame.
Quando si accorse che tutti i suoi sforzi non
midisegni
servivano a nulla disse: - Quell'uva non è ancora matura, è acerba non
mi piace! - E si allontanò 8dignitosa, ma con la rabbia nel cuore.
Rispondi alle domande:
Dove si svolge la storia?
…………………………………………………………….
In quale periodo dell'anno si svolge la scena?
…………………………………………………………….
Chi è la protagonista?
……………………………………………………
Perché la volpe cerca l’uva ?
…………………………………………………..
Morale
La favola è scritta per coloro che disprezzano a parole ciò che non
possono avere.
Riscrivi la frase che indica la morale
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
7
Impalcatura a sostegno di viti
8
Senza scomporsi, come se niente fosse
31
LA LEPPRE E LA TARTARUGA
Una tartaruga e una lepre litigavano perché
ciascuna sosteneva di essere più veloce
dell'altra. Decisero così di sfidarsi.
Stabilirono il percorso, ne segnarono l'inizio e
il traguardo e si prepararono alla partenza.
Al via la lepre fece quattro balzi, perdendo di
vista la tartaruga che ancora non aveva finito
di muovere il primo passo.
"Ho anche tempo di riposarmi, con un'avversaria così lenta!" osservò la
lepre, che se la rideva di gusto nel vedere la tartaruga tanto distante.
Detto fatto. Si sdraiò sull'erba fresca, appoggiò la testa e la schiena al
tronco di un albero e si addormentò profondamente.
La tartaruga intanto, consapevole della sua lentezza, camminava
tranquilla, facendo un passetto dietro l'altro. La lepre continuava a
dormire. La tartaruga avanzava, centimetro dopo centimetro, e la
lepre... a dormire.
Dopo un bel po' di tempo la tartaruga giunse in vista del traguardo.
A questo punto la lepre si svegliò, si stropicciò gli occhi e riprese la
corsa, balzando a salti rapidi verso la linea d'arrivo.
"Largo, che arriva la freccia della foresta!" gridava, sicura di vincere la
gara.
La tartaruga raccolse tutte le sue energie e
allungò il passo più che poté. La lepre era in
arrivo, ma... la tartaruga ormai tagliava
vittoriosa il traguardo.
CERCA NEL TESTO LE SEQUENZE DELLA
FAVOLA
Inizio
blu
Parte centrale
verde
Conclusione
rosso
32
La cicala e la formica
midisegni
C’era una volta in un campo di grano
tra le spighe gialle e qualche fagiano
una cicala e delle formiche
che all’inizio erano amiche.
Mentre dunque la formica lavorava
duramente
la cicala cantava felicemente
senza pensare a niente
allietando la mente
La formica portava con fatica sopra la schiena
tutti i chicchi di grano e d’avena
che incontrava nel suo cammino:
voleva fare provviste per l’inverno vicino.
E venne infine l’inverno
Freddo gelato ed eterno.
La cicala di fame e di freddo tremava
mentre la formica al calduccio mangiava.
La cicala tremante e affamata
bussò alla porta della formica saziata.
Ti prego, dammi qualcosa da mangiare
sto morendo di fame, non so come fare!
Cosa hai fatto durante l’estate, bella mia?
Ho cantato per me e per tua zia!
Allora ti dico,cicala canterina
se prima hai cantato,
adesso fai la ballerina!
SOTTOLINEA CON COLORI DIVERSI LE RIME
Questo è un esempio di favola raccontata sotto forma di poesia
33
• Leggi la storia, rispondi alle domande e colora.
Il gatto Pallino
Alessio ha un gatto di stoffa molto morbido.
È tutto marrone con le zampette bianche.
Ha gli occhi gialli e la lingua rossa.
Il gattino si chiama Pallino, ha un collare azzurro con dei
campanellini.
Alessio dorme con lui perché è il suo giocattolo preferito.
1. Come si chiama il gattino di Alessio?
...........................................................................................................
……………………………………………………………………………...
2. Di quale materiale è fatto?
...........................................................................................................
...........................................................................................................
3. Di che colore è?
...........................................................................................................
...........................................................................................................
4. Com’è il suo collare?
...........................................................................................................
...........................................................................................................
Vita Scolastica
34
La scimmietta
Davide aveva un piccola scimmietta di stoffa. Gliela aveva
regalata il suo nonno. La scimmia era tutta marrone con gli occhi neri e
la bocca rossa.
Un inverno Davide chiese alla mamma di cucirle un vestitino perché
aveva paura che avesse freddo quando lui era a scuola. Così la mamma
prese un pezzetto di stoffa blu e le fece un 9gilet. Quando Davide tornò
da scuola fu molto felice di trovare la sua scimmietta finalmente al
caldo
Leggi e metti una ✗ sulla risposta giusta. Poi colora il disegno.
Anche tu hai un peluchè a cui sei affezionato?Descrivilo
9
Indumento senza maniche che si indossa sotto la giacca
35
Vita Scolastica
Leggi la storia, proponi un titolo e rispondi alle domande.
............................................
Tre tartarughe andarono a fare un picnic.
Cammina, cammina, dopo tre anni arrivarono sul
posto. Apparecchiarono la tavola e si
accorsero di aver dimenticato a casa il
cavatappi.
Pieveloce, la più svelta delle tre, disse:
– Vado a prenderlo io, però aspettatemi
prima di incominciare.
Passarono cinque anni e, non vedendola
tornare, le due tartarughe incominciarono
a mangiare.
Ma, subito, saltò fuori da un cespuglio Pieveloce che disse:
– Se fate così non parto per niente!
(Storie da ridere, a cura di S. Zai, Vita e Pensiero, Milano 1992)
• Chi sono i personaggi della storia?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------• Che cosa succede all’inizio?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------• Che cosa fa la tartaruga più veloce?
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------• Come finisce la storia?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Vita Scolastica
36
Il Natale degli gnomi
Leggi il testo. Poi, con l’aiuto delle vignette, raccontalo all’insegnante.
In un villaggio tra alte montagne coperte di neve viveva un
popolo di gnomi.
Tutti aspettavano il Natale con ansia e nei giorni precedenti, per
festeggiarlo degnamente, decisero di costruire dei doni di legno per
poi scambiarseli.
Gli gnomi erano dei bravi falegnami e lavoravano il legno con grande
arte.
Sapevano costruire in breve tempo ogni genere di cosa. Allora uno
fece una slitta, un altro un burattino e una giostra, un altro
un carrettino, una bambola e molti altri oggetti.
La vigilia di Natale si ritrovarono nella piazza del paese per
addobbare il pino già grande con palline, stelle e nastri colorati.
La sera di Natale invece misero i loro regali sotto l’albero e a
mezzanotte tutti si scambiarono i doni. Fu davvero un Natale
meraviglioso!
(G. Spanio, La scatola degli strumenti, Piccoli)
Vita Scolastica
37
L’albero dei doni
L’usanza di appendere doni all’abete è molto antica.
Oggi, la gente decora l’abete, nei giorni delle feste natalizie,
in tanti modi diversi.
In Lituania, appendono forme geometriche di paglia leggera;
in Polonia, usano festoni di carta;
in Germania, arance,mele, noci;
in Giappone, dolcini di riso;
in Italia, palline colorate, stelle e candeline.
Un tempo, quando il mondo era tutto una foresta,nessuno si
dispiaceva se venivano tagliati degli alberi per festeggiare il
Natale con profumi di resina
Oggi sarebbe meglio piantarli gli alberi, invece.
(T. Buongiorno, 366 storie della buonanotte, Mondadori)
L’usanza di appendere doni all’abete è
...............................................................
In Lituania, appendono ........................................
.
In Polonia, usano ………………...........................
In Germania appendono………………………….. .
In Giappone usano ………………………….........
In Italia si usano …………………………………
Addobba l’albero con le decorazioni che si usano nei paesi di cui hai
appena letto le informazioni?
Conosci altri modi di addobbare l’albero?
In Albania……………………………………………………………….
In Grecia……………………………………………………………………….
Vita Scolastica
38
LETTURA SILENZIOSA
L’uovo di Pasqua
L’uovo rappresenta la rinascita della vita e si regala a Pasqua
perché questa festività coincide con l’arrivo della primavera e
quindi con il risveglio della natura.
In Gran Bretagna, per Pasqua i bambini e le bambine cercano nei
giardini le uova che il dispettoso coniglietto pasquale ha colorato
e poi nascosto molto bene.
Le uova spesso vengono anche colorate e decorate: si possono
usare le uova sode, colorate con colori vegetali e alimentari se si
vuole mangiarle.
Leggi e poi rispondi alle domande
1. Perché per Pasqua si regalano uova?
.........................................................................................................
.........................................................................................................
2. Che cosa succede per Pasqua in Gran Bretagna?
.........................................................................................................
.........................................................................................................
3. Dove nasconde le uova pasquali il coniglietto?
.........................................................................................................
........................................................................................................
4. Con che cosa si possono colorare le uova sode?
.........................................................................................................
.........................................................................................................
Vita Scolastica
39
Il salice e le rondini
Il nostro salice dormì fino a primavera.
A svegliarlo fu solo un gran prurito: erano le gemme che volevano
aprirsi.
Si sgranchì pigramente i rami, poi diede il buongiorno al sole e si
guardò intorno.
Qualche collega del frutteto era quasi fiorito, qualche
sempreverde del bosco, che non aveva dormito, ora si scrollava di
dosso l’ultima neve, uno scoiattolo sbadigliava.
Era proprio primavera.
Il salice fece spuntare fiori e foglie salutandoli a uno a
uno e cercando di disporli tutti in piena luce.
Il tempo passò così nella piacevole occupazione di
rivestirsi di verde, quand’ecco un certo giorno vide
per caso un puntino nel cielo, era lei… la rondine!
Due, tre, cento, mille! Erano tornate le rondini!
(G. Pizzol, Il volo delle rondini, Fatatrac)
Rispondi alle domande
1. Quando si sveglia il salice?
2. Perché si sveglia?
3. Gli altri alberi del frutteto si svegliano con lui?
4. Che cosa fa il salice quando spuntano le sue foglie e i suoi
fiori?
5. Che cosa vede un giorno nel cielo?
6. Che cosa vuol dire il ritorno delle rondini?
Vita Scolastica
40
Leggi il testo e poi completa.
Il caprettino
Il caprettino ha gli occhi grandi e le orecchie
piccole sulla testa bianca e marrone, il suo pelo,
quasi bianco, è un po’ arricciato.
Si gratta i fianchi col muso. Quando si accuccia per
terra sembra l’agnellino di zucchero in una
vetrina di Pasqua. Si infila tra l’erba e i fiori a
cercare il suo boccone migliore.
Mentre mangia 10sballotta la coda contro le
mosche che gli danno fastidio.
(D. Dolci, Chissà se i pesci piangono, Einaudi)
• Com’è il caprettino?
Gli occhi sono ..............................................................................
Le orecchie ..................................................................................
La testa .......................................................................................
Il pelo ..........................................................................................
• Che cosa fa?
........................................................................ i fianchi col muso.
...................................................................................... per terra.
......................................................................... tra l’erba e i fiori.
........................................................................................ la coda
10
Vita Scolastica
Agita, muove
41
Il coniglietto Lillo
Lillo è un grazioso coniglietto: il suo pelo bianco è liscio e
morbido;ha due corte zampette davanti, mentre quelle posteriori sono
lunghe e robuste. Il musetto è lungo e arrotondato e ha lunghi baffi
sottili che tremano continuamente. Gli occhi sono neri e sporgenti; le
orecchie sono lunghe lunghe. Ha una macchia nera sull’occhio e
un’altra sulla coscia.
Leggi la descrizione, osserva i disegni e segna con una crocetta il coniglietto Lillo.
CHI È?
Leggi la descrizione e scrivi sui puntini di quale animale si tratta.
………………………………….
Ha il manto di colore marrone chiaro con macchie di colore marrone
scuro. Gli occhi hanno lunghe ciglia e la sua lingua è di colore… blu. Sulla
testa, oltre a lunghe orecchie, ha due piccole corna. Le sue quattro zampe
terminano con degli zoccoli. Ha il collo lungo lungo.
Si nutre delle foglie degli alberi che strappa con la sua lingua ruvida e
appiccicosa.
Poi disegnalo nel riquadro: rappresenta con cura i particolari descritti.
42
Vita Scolastica
Un nuovo amico
Vicino alla casa di Giovanni è venuto ad abitare Zaki, un bambino
tunisino, con la sua famiglia. Zaki non ha nemmeno un fratellino o
una sorellina ed è triste perché nel nuovo paese non conosce
nessuno e non sa con chi giocare. Giovanni decide di invitare Zaki a
casa sua per giocare e trascorrere insieme qualche ora tutti i
pomeriggi.
In breve tempo Giovanni e Zaki diventano buoni amici.
(M.T. Cristiano)
Leggi attentamente il testo e rispondi V (vero) o F (falso).
Vita Scolastica
43
Il bugiardo
Un giovane pastore stava vigilando le sue pecore e, come se
avesse visto il lupo, cominciò a gridare:
– Al lupo! Al lupo!
I contadini accorsero per aiutarlo ma il lupo non c’era e capirono
che erano stati ingannati.
Il ragazzo ripeté lo scherzo una seconda e una terza volta, ma un
giorno il lupo sbucò fuori per davvero. Il ragazzo si mise a
gridare:
– Presto, correte! C’è il lupo! C’è il lupo!
I contadini pensarono che egli, ancora una volta, volesse far loro
uno scherzo, e non gli diedero retta. Il lupo si accorse che non
c’era nessun pericolo e, comodo comodo, si mangiò tutto il
gregge.
(L. Tolstoj, Animali protagonisti, Giunti Marzocco, Firenze
1978)
Vita Scolastica
44
LE ISTRUZIONI
• Leggi gli ingredienti e con l’aiuto delle illustrazioni scrivi la ricetta.
Una buonissima tazza di cioccolata
Ingredienti:
Una tazza di latte, un cucchiaio di cacao in polvere, zucchero
a piacere.
Vita Scolastica
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L’OMETTO DI CIOCCOLATO
Un uomo piccino e una donna piccina, entrambi vecchietti,
vivevano in una casetta piccina piccina.
Un giorno, la donna piccina impastò un Ometto di
cioccolato, con il ribes gli fece tre bei bottoni, con
l’uva passa gli occhi e con una buccia d’arancia
la bocca. Poi lo stese in una teglia e lo infornò.
Ma quando fu cotto e la donnina aprì lo sportello del
forno,l’Ometto saltò fuori dalla teglia, fuori dalla
porta e… via lungo la strada.
La donnina piccina e l’uomo piccino lo
rincorsero più in fretta che potevano, ma
l’Ometto rideva e li prendeva in giro:
– Correte, correte, ma è fiato sprecato. Io sono l’Ometto di
cioccolato.
Infatti non riuscirono ad acchiapparlo.
(Adattamento da “I racconta storie”, Gruppo Walk Over)
• Ascolta la lettura dell’insegnante, numera le vignette e riordina le
didascalie.
Cosa usa per fare:
i bottoni…………………………..la bocca………………………….
gli occhi……………………………
Vita Scolastica
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Il paese delle vacanze
Il paese delle vacanze
Sulle carte non è segnato,
ma da tutti i paesi
è certo il più beato.
Ci vanno tutti dopo gli esami
Scolari e studenti
E ci trovano da svolgere
Temi facili e divertenti:
“nuotare a rana e a farfalla”
“fare un tuffo dal trampolino”
"piantare la tenda"
“all’ ombra di un pino”.
Nel paese delle vacanze vai mettendo da parte i pensieri,
ci va gente di ogni specie
operai, ragionieri,
signori e signorine
dell’ alta società,
(qualcuno, a dire il vero,
tutto l’anno ci sta…)
GIANNI RODARI..
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