I TERRITORI IN CUI SI GENERA VALORE PERUGIA – 23 GIUGNO 2007 Gian Piero Saladino – [email protected] 349/0515752 Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno con amore ed umiltà potrà costruirlo … DOVE SI GENERA IL VALORE IN UNA ORGANIZZAZIONE NON PROFIT? L’INDIVIDUO e IL GRUPPO L’ORGANIZZAZIONE IL TERRITORIO INDIVIDUO e GRUPPO Competenze Motivazione Spirito e Coesione di Gruppo ORGANIZZAZIONE Pensiero sistemico Organizzazione Comunicazione a Rete TERRITORIO Allargamento Portatori Qualità della Mission (mappa dei valori) di interesse esterni Sociale (stakeholders) (bilancio sociale) INDIVIDUO E GRUPPO Valorizzare Competenze Suscitare Motivazione Alimentare Spirito e Coesione di Gruppo Competenze trasversali per AVIS capacità di continuo apprendimento sviluppo della dimensione personale intelligenza emotiva spirito di squadra generosità e senso civico ricerca autonoma delle risorse x il bene comune Competenze Identificarle Formarle Mobilitarle Qualificarle Valorizzarle Farle percepire GENERA QUALITA’, E LA QUALITA’ GENERA VALORE Motivazione Motivare le persone e mantenerle tali non è semplice, ma perché vi sia VALORE è necessario che “individui competenti” siano anche “altamente motivati” da processi che ne mobilitino le competenze, sostenendone lo slancio e l’entusiasmo. Indizi della demotivazione Mancanza di collaborazione se si rendono necessari sforzi particolari Continue lamentele per banalità Prendersela con gli altri quando le cose non funzionano Prestazioni inferiori agli standard Prestazioni scarse non sono sempre il frutto di demotivazione Formazione insufficiente Standard bassi Incompetenza Cattiva gestione Mancanza di disciplina Problemi personali Le motiv-azioni livelli gerarchici della motiv-azione Richieste di base (denaro) Stato sociale (appartenenza - prestigio) Ambizioni personali (sviluppo, soddisfazione e successo personale) Curiosità e passione per la vita (volontariato) La motiv-azione x il miglioramento Affinché gli individui sfruttino tutto il loro potenziale, accrescendo il VALORE, bisogna far sì che il loro impegno sia fonte di SODDISFAZIONE. Se non si ottengono esiti soddisfacenti dalla propria attività, essa verrà percepita come tediosa e inutile. Quindi: PROGETTATE BENE IL LAVORO ! Dare soddisfazione Far percepire che l’attività ha un significato (diversificare l’attività, far completare il lavoro, produrre qualcosa che valga la pena) Far sentire responsabili dei risultati (lasciare libertà anziché impartire ordini, concedere potere) Far vedere che avvertiamo interesse (concordare standard, chiedere resoconti periodici) Mantenere la motivazione Informare Mantenere le “prestazioni” Controllare le influenze Migliorare l’ambiente Sostenere l’impegno Atteggiamenti x motivare Pensare positivo Mostrare interesse Comportarsi coerentemente Tenere duro . Le persone altamente motivate lavoreranno meglio e otterranno risultati superiori, generando VALORE Spirito e Coesione di Gruppo Oggi a tutte le Organizzazioni si richiede grande flessibilità e velocità di reazione Nessuno può più operare individualmente (competenze individuali + motivazioni individuali) Diventano indispensabili lavoro in team e apprendimento cooperativo Il risultato di gruppo supera la somma dei risultati dei singoli Un “team” è più di un semplice gruppo di lavoro, è un insieme di persone dotate di competenze complementari di uno scopo condiviso e un metodo comune basato sulla responsabilizzazione collettiva … Per le quali diversità è ricchezza, valore Per le quali l’interdipendenza è positiva e produce coesione, che accresce in loro il senso di appartenenza Per le quali la leadership è distribuita o non è Gli ostacoli Resistenza al Cambiamento Atteggiamento protettivo verso il proprio ruolo Percezione dell’organizzazione in modo gerarchico Incapacità di riconoscere il merito del gruppo Mentalità individualista Team efficace è quello in cui tutti i membri Hanno una Identità comune Hanno fini e obiettivi comuni Riconoscono una leadership comune Condividono successi e fallimenti e sono corresponsabili del raggiungimento degli obiettivi Collaborano, ma ciascun componente ha ruoli specifici Rischio conflitti: come gestirli? Mantenere il mutuo rispetto (creando clima di fiducia) Cercare una base comune (richiamando gli obiettivi prioritari e i valori condivisi) Essere sempre flessibili (mantenendo equilibrio fra coinvolgimento e distacco) . Il conflitto come via per ricercare soluzioni migliori genera VALORE Lo spirito e la coesione di gruppo generano VALORE Organizzazione Interrogativi di Milano (Febbraio 2006) Quale Organizzazione per la nostra Associazione e come risolvere il problema della definizione dei confini: Fra Unità associativa e Differenze interne Fra Identità associativa e Pluralismo delle relazioni esterne Quali Sistemi di Comunicazione utilizzare e come implementarli per una gestione efficace dell’AVIS Organizzazione, Sistema e ONP Parole chiave di Roma (Novembre 2006) Organizzazione è l’insieme organico di persone, procedure, attività, risorse, relazioni consapevolmente unite per raggiungere determinati obiettivi Generare VALORE organizzativo Usando il pensiero sistemico Adottando un’organizzazione a rete Migliorando la comunicazione Sistema è … Un insieme intercorrelato di parti interdipendenti costituito da elementi materiali e immateriali, collegati fra loro in un tutto organico Pensiero sistemico Si ha quando si sta abbastanza indietro (in una prospettiva spazio-temporale) per poter vedere il tessuto di rapporti reciproci che interagiscono per produrre i modelli di comportamento di un sistema. Solo aumentando la nostra consapevolezza della “sistemicità” della realtà saremo coabitanti responsabili del “tessuto”, e le nostre istituzioni (famiglia, società, AVIS) potranno ottenere efficacia e continuità. Ostacoli al pensiero sistemico IMPEDIMENTI FONDAMENTALI IMPEDIMENTI SITUAZIONALI Vengono fuori dalla “realtà oggettiva” e dalla nostra eredità biologica Sono quelli che creiamo noi con i nostri comportamenti errati Nella misura in cui la volontà può influire sulla biologia, avremo potere per attenuarli Possiamo quindi fare molto per liberarci da essi Impedimenti fondamentali al pensiero sistemico Il proprio quadro di riferimento Idea che i rapporti siano a senso unico Vedere rapporti richiede energia Istinti di sopravvivenza Impedimenti situazionali al pensiero sistemico Mancanza di abilità tecnica Il pensiero sistemico costituisce minaccia al potere gerarchico Richiede il coraggio di cedere controllo per acquisire influenza Strumenti per favorire il pensiero sistemico Personal computer Istruzione formale Istituzioni sociali in cui gli individui sentono di avere un peso. Le organizzazioni in cui i poteri sono centralizzati, o si adatteranno o periranno RETE – Un’ONP è un SISTEMA sociale strutturato come RETE di relazioni natura giuridica privata avente senza distribuzione di che coinvolge e genera con finalità di profitti risorse volontarie iniziative a carattere solidale utilità collettiva Sistema a Rete: un modello comune Carlo Azeglio Ciampi (Napoli 2005): “bisogna difendere la Luca Cordero di Montezemolo: (Roma 2005) “io e il pluralità dei volti dell’Italia e valorizzare le differenze in esso presenti, in un contesto di unità rafforzata e di Sistema Paese”. Presidente Ciampi, durante la missione comune in Cina, abbiamo dato il senso del sistema Italia, con ottimi risultati per le prospettive future dell’industria italiana”. Luciano Corradini, (Università di Roma Tre, presidente UCIIM): “l’attuale contesto storico e sociale ci chiede di promuovere una rinnovata collaborazione tra le associazioni ecclesiali secondo una logica di rete”. Caratteri di un Sistema a rete Ha una struttura flessibile … di RELAZIONI Lavora per OBIETTIVI s.m.a.r.t. I membri hanno una VISIONE olistica Vive … di COMUNICAZIONE efficace, Sistema a rete come sistema aperto Il sistema a rete è un sistema più aperto all’ambiente esterno La sua struttura è quella che meglio si adatta nelle interazioni con l’ambiente esterno, contribuendo a modificarlo. 3 tipi di relazione relazioni prescritte relazioni percepite relazioni desiderate/respinte Le relazioni prescritte riguardano relazioni formali (statuti, regolamenti, circolari amministrative) Le relazioni percepite riguardano i significati che i membri di un’organizzazione attribuiscono alle relazioni che nascono all’interno dell’organizzazione (prassi) Le relazioni desiderate/respinte riguardano le preferenze o le avversioni dei membri nelle relazioni con gli altri membri dell’organizzazione (emozioni) … Nei 3 tipi di relazione si genera valore. Una progettazione organizzativa del VALORE deve tenere conto dei 3 tipi di relazione che compongono il sistema a rete 8 elementi costitutivi della rete per una gestione unitaria - permanente - progressiva Filosofia e finalità organizzative Politiche e procedure Sistema risorse umane Sistema tecnologico Sistema informativo Struttura organizzativa Obiettivi specifici (smart) Sistema direzionale e comunicazionale Comunicazione In una Organizzazione, il VALORE si genera nella capacità di assicurare al sistema a rete un’efficace comunicazione che sviluppi e valorizzi le diverse relazioni interne ed esterne La comunicazione nell’esercizio del potere Nel sistema a rete il Potere organizzativo è articolato e diffuso, ma con una forte visione comune. Richiede: Equilibrio fra relazioni verticali e orizzontali Nuovi stili di leadership e delega Gestione negoziale dei conflitti org.vi Le ONP come Com-Unità ONP è il centro di una Com-Unità che si crea attorno a uno specifico bisogno sociale ONP è un catalizzatore di risorse umane il successo di una ONP dipende dalla capacità di costruire e gestire al meglio la com-unità ONP presuppone identificazione dei soggetti che costituiscono la comunità per costruire le condizioni di una nuova qualità sociale 5 gruppi di soggetti - attori personale (volontari, dipendenti, collaboratori, volontari del servizio civile) utenti (tutti i beneficiari del servizio) donatori altri (che “finanziano” con donazioni spontanee) enti (che perseguono finalità analoghe/coerenti) simpatizzanti (che condividono le finalità e, pur senza coinvolgimento diretto, se ne fanno promotori presso terzi, compresa l’opinione pubblica) 3 famiglie di stakeholder Primari interni (soci, dipendenti, volontari) Primari esterni (donatori, enti locali partner, imprese profit partner o sponsor, fondazioni bancarie, enti religiosi, enti non profit partner, federazioni, sistemi trasfusionali, utenti del ST, banche e banche etiche, assicurazioni, sindacati, erario..) Secondari (Opinione pubblica, gruppi di pressione, partiti, mass media, scuola e università, enti non profit, concorrenti non profit, concorrenti profit e pubblici, organi di controllo, enti pubblici e locali, governo, comunità europea, comunità nazionale e internazionale …) … In una ONP, la gestione delle relazioni assume VALORE strategico innovativo, e la Comunicazione ha il compito di garantirlo La comunicazione genera valore attraverso: La Motivazione del personale e dei volontari Il Valore intangibile e i rapporti interpersonali Le Ricompense intrinseche - morali L’Orientamento alle persone e la familiarità La Varietà di esperienze e professionalità Comunicazione in senso ampio Pubbliche Relazioni Comunicazione Cooperazione, interna ed esterna Negoziazione Lobbing Comunicazione integrata Piano di Comunicazione (7 passi metodologici) Analisi dello scenario (e dei bisogni) Definizione degli obiettivi Segmentazione dei pubblici di riferimento Scelta delle strategie Scelta dei contenuti Scelta delle attività e degli strumenti Misurazione dei risultati (dei tempi e delle responsabilità) TERRITORIO Allargare la mission (mappa dei valori) Soddisfare i portatori di interesse (stakeholders) Accrescere (bilancio sociale) la qualità sociale Allargare la mission da Istituzione a Organizzazione (da riferimento e guida per gli utenti a struttura organica volta a dare risposta ai bisogni e desideri degli utenti/protagonisti) Allargare la mission da Associazione a “Sistema olistico di Associazioni e Soci” (in cui ogni intervento su una componente produce effetti su tutte le altre componenti: un battito d’ali di farfalla in Cina può produrre un tifone in Florida) Allargare la mission da Tradizione a Evoluzione (dal primato di gerarchia, anzianità, strutture e procedure consolidate a quello di obiettivi dinamici, comunità di pratiche, di innovazione e apprendimento continui). Allargare la mission AVIS come Istituzione Associativa Tradizionale proiettata verso un Sistema Organizzativo in costante Evoluzione capace di cogliere i trend dei processi culturali, tecnologici, economici e sociali e di organizzare con prontezza risposte di eccellenza per adattarsi all’Innovazione e al Cambiamento dell’Ambiente e determinare il Cambiamento sull’Ambiente. Allargare la mission - La mappa dei valori “primato della persona umana” come ricchezza dell'individuo globale (cui fanno riferimento valori come la relazione interpersonale e intrapersonale, l’apertura al mondo e l’interculturalità, un chiaro “NO” all’individualismo e un chiaro “SI” all’Uomo Planetario); “primato della relazione fraterna” come prendersi cura dell’altro (cui fanno riferimento valori come la libertà - solidarietà – prossimità, il dono e la gratuità, il volontariato e l’anonimato, la corresponsabilità oltre la mera cultura dei diritti individuali, la compartecipazione spirituale); “primato della buona salute” come dimensione utopica individuale e collettiva (cui fanno riferimento valori come il “ben essere”, il welfare immateriale, la “scienza calda” che ha l’uomo come fine piuttosto che la “scienza fredda” che ha l’uomo come strumento e la tecnologia come fine) I portatori di interesse (stakeholders) Il VALORE si genera nell’applicazione della carta dei valori al contesto locale di riferimento, e si sviluppa nel rapporto con i portatori di interesse a livello territoriale. Il territorio è valore aggiunto per ogni AVIS, AVIS è valore aggiunto per il suo territorio Qualità sociale (bilancio sociale) Il Valore dipende: dalle condizioni psico-fisiche di chi opera (competenze, motivazione e benessere), dalle esigenze dell’utente (soddisfazione delle aspettative tramite organizzazione a rete) dal riconoscimento del contesto ambientale (qualità sociale e bilancio sociale) Territorio Tutti i modelli economici considerano lo sviluppo locale come percorso possibile per affrontare le sfide della globalizzazione La costruzione sociale dell’innovazione è la “capacità dei soggetti locali di collaborare per produrre beni collettivi e valorizzare beni comuni Il caso Ragusa come esempio “tipico” del valore generato dal territorio e per il territorio … . Dai e dai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l’altra in alto arriverai (canzone di San Damiano)