1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica
Presentazione dell'associazione Ichthyos
Dr. Pierluigi Sacchini Presidente dell'Associazione Ichthyos
1° Giornata di Ittiologia e Gestione Ittiofaunistica
Presentazione dell'associazione Ichthyos
Ichthyos può sembrare l’ennesima associazione di
protezione ambientale che esistono nel nostro paese; noi
siamo tutti pescatori e quasi tutti siamo impegnati in altre
associazioni di tipo ambientalistico e allora perché crearne
una nuova? Perché avevamo bisogno di un luogo specifico
nel quale da un lato “dare sfogo alla nostra passione”
dall’altro un luogo che funzionasse da riferimento per una
serie di soggetti che possono e devono avere a cuore la
tutela delle acque e la tutela della fauna ittica.
L’Associazione Ichthyos nasce per colmare un vuoto nel
panorama delle associazioni protezionistiche. Essa si
propone di svolgere attività di promozione culturale diretta
alla consapevole e sostenibile gestione della risorsa Acque
Interne. Essa si costituisce il 22 marzo 2001 (giornata
mondiale dell’acqua) in Arezzo, da un gruppo di
appassionati il cui nucleo da tempo si conosceva e
confrontava nell’ambito della Consulta Provinciale della
Pesca di Arezzo.
Finalità di Ichthyos è lo sviluppo di una coscienza comune
rivolta alla protezione, alla conservazione ed al ripristino
della biodiversità rappresentata dalle specie viventi negli
habitat dei bacini idrografici del continente europeo.
L'Associazione non ha fine di lucro e si occupa anche di
studio, ricerca, vigilanza e protezione ambientale.
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Le acque europee stanno subendo un costante degrado per varie cause che in questo
convegno sono ben emerse.
Il quadro che emerge non è omogeneo, ma la tendenza generale, dopo gli anni di
miglioramento conseguenza delle politiche di depurazione, tende verso un peggioramento
progressivo della qualità ecologica dei corpi idrici. In particolare per la fauna ittica si sta
assistendo, per alcune specie ad un processo di estinzione che si sta attuando nel giro di
una ventina di anni (a fronte di processi evolutivi di milioni di anni). La perdita di biodiversità
e di complessità ecologica rappresenta un attentato ai nostri ambienti e si manifesta come
processo irreversibile, nel quale rischiamo la scomparsa di un patrimonio unico. D’altra
parte il cambiamento delle abitudini di vita ha determinato un progressivo allontanamento
delle popolazioni umane dai corsi d’acqua, da cui i nostri nonni ricavavano direttamente
risorse essenziali per la propria sopravvivenza. L’urbanizzazione, il miglioramento delle
condizioni economiche hanno accelerato un processo di distacco “culturale” fra la gente e i
fiumi. L’obiettivo più ambizioso che ci proponiamo è proprio sul campo culturale, per
affermare principi e modi di operare tesi al recupero di questo “tesoro”, a volte dimenticato,
rappresentato dalle acque continentali. Una operazione che non ha però scopi
esclusivamente conservativi; tutti i soci fondatori dell’associazione sono anche pescatori,
oltre che esperti e frequentatori dei fiumi. Noi crediamo che una fruizione consapevole e
attenta delle risorse naturali non solo sia compatibile con la conservazione e la riproduzione
delle risorse naturali, ma possa rappresentare una risorsa economica. Vogliamo volare alto,
crediamo che la forza di queste idee sia condivisa da una moltitudine di persone, che però
spesso si trova ad operare isolata. Noi vogliamo offrire, con la nostra associazione, un luogo
di discussione, confronto, progetto. Per questo la nostra associazione nasce, e questa
esperienza è strettamente collegata con un processo in atto nella Pubblica Amministrazione,
con un elevarsi del livello di sensibilità. Ad Arezzo, da questo punto di vista, devo dire che
l’esperienza della Consulta della pesca, di cui poi Carini e Voliani vi parleranno, è stata
davvero significativa. Essa ha rappresentato il vero e proprio “incubatore” di Ichthyos e un
luogo e un momento di scambio e di confronto, che ha permesso alle persone di crescere e
di maturare la capacità di creare insieme delle idee, dei progetti.
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Noi abbiamo alcune idee, anche ambiziose, crediamo che i tempi siano maturi,
questo convegno aveva il significato di entrare in contatto con una serie di
soggetti che su questo campo potessero esprimere dei pareri compiuti in
senso scientifico e che potranno dare anche un supporto per progetti futuri.
Uno strumento fondamentale vuol essere il nostro sito internet, che
rappresenta una notevole fatica, ma anche una grande soddisfazione per la
qualità del prodotto e l’apprezzamento che molti ci stanno manifestando. È
uno strumento a disposizione di tutti, che ci auguriamo possa crescere e
migliorare con l’apporto di ognuno di voi. Il nostro sito è stato un impegno
notevole per il quale Stefano Porcelloni e Riccardo Nespoli sono stati dei
motori inesauribili, e che ha anche un grosso successo dal punto di vista della
frequentazione, considerate che ad oggi siamo ad circa 60 mila contatti di
media mensile, vuole dire che da marzo da quando il sito è attivo, circa 14 mila
persone hanno visitato il sito, se consideriamo che il sito non è stato ancora
tradotto i dati sono davvero notevoli e sono notevoli le potenzialità che si
intravedono.
E allora noi vogliamo da un lato dotarci degli strumenti che permettano di
aprirci al mondo esterno, che ci permettano di dialogare in particolare con i
paesi della comunità europea, e dall’altro abbiamo la necessità di radicarci e di
lavorare a livello locale. Se riusciremo a fare questo credo che porteremo un
contributo positivo nella nostra realtà.
Per concludere chiunque fosse interessato ad associarsi o a fondare un
circolo locale di Ichthyos può mettersi in contatto con noi, basta condividere la
finalità contenute nello statuto, che troverete in rete e che sono succintamente
contenute in questa nota, ma soprattutto amare i pesci e i corsi d’acqua.
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