SCUOLA@AZIENDA come volano per l’innovazione A cura di Angela Orabona Responsabile Polo Qualità di Napoli USR per la Campania I ragazzi la vivono così, vero? Ma noi li vogliamo cosi! Laboratorio Si configura come ambiente e come stile di pensiero Approfondisce le conoscenze, per rafforzare le capacità e le competenze personali di apprendimento autonomo Ha come suo fondamento un protocollo di osservazione dei processi di apprendimento dell'allievo. Didattica laboratoriale Privilegia: un apprendimento partecipativo per il miglioramento delle capacità di elaborare processi finalizzati alla responsabile assunzione di decisioni, all’ascolto e al rispetto per gli altri; un apprendimento esperienziale, con il potenziamento della curiosità e della voglia di sperimentare. Strategia “Europa 2020” Priorità crescita intelligente: cioè sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; crescita sostenibile: cioè promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; crescita inclusiva: cioè promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. Strategia “Europa 2020” Obiettivi per l’istruzione il tasso di abbandono scolastico deve essere inferiore al 10%; almeno il 40% dei giovani deve essere laureato Strategia “Europa 2020” Iniziative “faro” “Youth on the move” per migliorare l'efficienza dei sistemi di insegnamento e agevolare l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro “Un'agenda europea del digitale” per accelerare la diffusione dell'internet ad alta velocità e sfruttare i vantaggi di un mercato unico del digitale per famiglie e imprese “Un'agenda per nuove competenze e nuovi posti di lavoro” per modernizzare i mercati occupazionali e consentire alle persone di migliorare le proprie competenze in tutto l'arco della vita al fine di aumentare la partecipazione al mercato del lavoro e di conciliare meglio l'offerta e la domanda di manodopera, anche tramite la mobilità dei lavoratori. Obiettivi Strategici realizzare concretamente l’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e la mobilità di chi apprende migliorare la qualità e l’efficienza di offerta formativa e risultati promuovere l’equità e la cittadinanza attiva valorizzare l’innovazione e la creatività, compreso lo spirito imprenditoriale, a tutti i livelli di istruzione e formazione. LABORATORIO LABORATORIO Progettare e valutare per competenze School Sharing LABORATORIO ISO 9004:2009 RETE MUSA LABORATORI Manuale della Qualità LABORATORIO CLIL LABORATORIO Impresa Formativa Simulata LABORATORIO Le nuove tecnologie e la didattica per competenze LABORATORIO Bottega Scuola LABORATORIO PNL in … azione Nella didattica laboratoriale sono entrate in gioco in tutti i laboratori attivati le seguenti otto dimensioni : dimensione scientifica. Il riferimento è a un’epistemologia che privilegia il trinomio prassi/teoria/prassi; dimensione sperimentale. Si supera lo schema rigido della comunicazione “depositaria” (P. Freire), meramente trasmissiva, in favore di una pluralità di metodologie “attive”, capaci di coinvolgere direttamente le persone (dinamica di gruppo, giochi di ruolo ecc.); dimensione investigativa. L’aspetto della ricerca, come elaborazione di percorsi e strategie per un corretto approccio al problema e alla possibile soluzione; 14 dimensione cognitiva. L’attitudine intellettiva è sollecitata a procedere oltre il modello della pura “riproduzione” delle conoscenze, a vantaggio di una “ri-costruzione” e, per così dire, “re-invenzione” delle medesime; dimensione motivazionale. Vengono valorizzati bisogni e interessi di chi apprende e se ne generano di nuovi, favorendo, quindi, il desiderio di andare al di là di ciò che è noto e praticato; dimensione esperienziale. Il bagaglio di conoscenze, competenze e vissuti personali costituisce sempre punto di riferimento da valorizzare e, presumibilmente, integrare; 15 dimensione relazionale. Occorre sapersi mettere in gioco, condividendo con gli altri i propri cammini umano-spirituali, i propri convincimenti profondi e le idee circa l’educazione; dimensione valutativa. L’attitudine al lavoro laboratoriale abilita anche a saper valutare l’attività formativa svolta, le “simulazioni” sperimentate, i percorsi e le metodologie di approfondimento tematico impiegate, le soluzioni ai problemi prospettate, per far tesoro degli errori e migliorarsi sempre. 16 LA FINALITA’ CHIAVE La finalità chiave di una “testa ben fatta” è far emergere e consolidare la capacità di LEGARE E CONNETTERE LE CONOSCENZE: L’ARTE DI ORGANIZZARE IL PROPRIO PENSIERO, DI COLLEGARE E DISTINGUERE AL TEMPO STESSO. Si tratta di favorire l’attitudine a interrogare, di legare il sapere al dubbio, di sviluppare la capacità d’integrare il sapere particolare non soltanto in un contesto globale, ma anche nella propria vita, di stimolare l’attitudine a porsi i problemi fondamentali della propria condizione e del proprio tempo. 17