f. 354 v . , 9 - >/ouc è l'operazione mentale, la maniera secondo la quale concepisce e pensa ogni persona che ha un sapere particolare ed in t a l senso si parla di mente politica, scientifica, teologica ecc. I l vou? è il pensiero logico come principio operatore del t u t t o : P L A T O N E , Timeo, 48 A « l'origine del m o n d o è dalla cieca necessità e dall'organizzazione della mente » . Specificatamente, poi, è l ' i n t e l l e t t o o mente la cui a t t i v i t à consiste nell ' i m m e d i a t o possesso della v e r i t à . Sulla scorta di P l a t o n e e di A r i s t o t e l e il voùt; è distinto dalla Siàvoioc o conoscenza mediata, dialettica, e dalla 8ó£a, che si riferisce al contingente. L a gradazione di 8ó5«. Siàvoia e vouc; è d a t a platonicamente dal loro progressivo sganciamento dalle condizioni della sensibilità. f. 354 v . , 10-13 - Segue la distinzione aristotelica di anima veget a t i v a , sensitiva e razionale (^u-/'ó cpuTixv;, aìaè-r,T I X T ; . Xoytxri). f. 354 v . , 23 f. 355 r., 6-8 - Suvapiit; è forza o potenza corporale, attitudine o. abilità fisica, attitudine o facoltà spirituale. I n questo senso A R I S T O T E L E , Politico, 1309 a, 35 parla di « un'attitudine a parlare e ad operare » . Nell'opuscolo sta a significare, in genere, facoltà o potenza. - I n genere, seguendo A r i s t o t e l e , non caratterizza bene quel che per noi è la v o l o n t à , il cui significato è ristretto nella sfera dell'appetire equivalente al nostro desiderare. L ' i n n e s t o della ragione con l ' a p p e t i t o i m p o r t a un'eterogeneità di principi, che si riverbera nella sfera dell'appetire, o v e si nota una parte che tende al bene, alla razionalità (^oùx-^iz) ed una parte, invece, che contrasta con la ragione ubbidendole con sforzo, perché le è naturale ribellarsi per l'intensità del sentimento (>cu[xò; : brama ; cfr. pure i ff. 357 v . , 23-27 e 358 r., 1-6). 19-20 - È accennata la teoria aristotelico-tomista (richiamata da Panaretos nel f. 355 v . , 20-23) della conoscenza, secondo cui ogni operazione conoscitiva sia di ordine sensibile c o m e di ordine intelligibile si c o m p i e con l'unione di s o g g e t t o (senziente e intelligente) ed o g g e t t o nell'immagine sensibile o nella specie (stSo?) i n t e l l e t t i v a . In questo caso l'unione dicesi intenzionale (f. 359 v . , 10-11 ; f. 355 v . , 21-23).