SIOPE
L’impostazione della codifica
Il collegamento con la contabilità dell’ente
L’impostazione data della Provincia di Ferrara
Giovanni Ravelli
Riferimenti normativi
» Art. 104 del Trattato istitutivo della CE relativo alla procedura sui disavanzi
eccessivi (Trattato di Maastricht) per garantire il rispetto dei parametri stabiliti
(indebitamento/PIL <3% e debito/PIL <60%)
»
Legge finanziaria 2003 - Art. 28 (commi 3, 4 e 5)
•Decreti del Ministro dell’Economia per:
- definire e disciplinare una codificazione uniforme per tutto il
territorio nazionale
- definire i tempi e le modalità di attuazione della codifica
» Legge finanziaria 2005 – Art.1 comma 79 - Sperimentazione del SIOPE
» Legge finanziaria 2006 – Art.1 comma 161 – Campo di applicazione
2
LEGGE 27 dicembre 2002, n.289
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato (legge finanziaria 2003).
Art. 28
(Acquisizione di informazioni)
3. Al fine di garantire la rispondenza dei conti pubblici alle condizioni
dell'articolo 104 del Trattato istitutivo della Comunità europea e delle norme
conseguenti, tutti gli incassi e i pagamenti, e i dati di competenza economica
rilevati dalle amministrazioni pubbliche, di cui all'articolo 1, comma 2, del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, devono essere codificati con criteri
uniformi su tutto il territorio nazionale.
4. Le banche incaricate dei servizi di tesoreria e di cassa e gli uffici postali
che svolgono analoghi servizi non possono accettare disposizioni di
pagamento prive della codificazione di cui al comma 5.
5. Il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di
cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, stabilisce, con
propri decreti, la codificazione, le modalità e i tempi per l'attuazione delle
disposizioni di cui ai commi 3 e 4; analogamente provvede, con propri
decreti, ad apportare modifiche e integrazioni alla codificazione stabilita.
3
Legge 30 dicembre 2004, n. 311
"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato (legge finanziaria 2005)"
79. Al fine di sperimentare gli effetti del superamento del sistema di tesoreria
unica il Ministro dell’economia e delle finanze, sentiti la Conferenza unificata di cui
all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, il Ministro dell’interno e
il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, individua con proprio
decreto una regione, tre province, tre comunità montane, sei comuni e tre
università nei quali durante l’anno 2005 i trasferimenti statali e le entrate proprie
affluiscono direttamente ai tesorieri degli enti. L’individuazione degli enti, salvo che
per la regione, viene effettuata assicurando la rappresentatività per aree
geografiche; gli enti sono comunque individuati tra quelli che possono collegarsi,
tramite i loro tesorieri, al sistema informativo delle operazioni degli enti pubblici
(SIOPE) istituito ai sensi dell’articolo 28, commi 3, 4 e 5, della legge 27 dicembre
2002, n. 289. La rilevazione per via telematica riguarda i dati contabili sia ai fini del
calcolo del fabbisogno di cassa sia ai fini del calcolo dell’indebitamento netto. Con
il predetto decreto vengono altresì definiti i criteri, le modalità e i tempi della
sperimentazione relativa sia alle entrate sia alle spese. In relazione ai risultati
registrati la sperimentazione può essere estesa, nel corso dello stesso anno 2005,
ad altri enti.
4
Legge 23.12.2005 -n.266
Legge finanziaria 2006
161. Sono tenute alla codificazione uniforme di cui all’articolo 28, commi 3, 4
e 5, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, le amministrazioni inserite nel
conto economico consolidato e individuate nell’elenco annualmente
pubblicato dall’ISTAT in applicazione di quanto stabilito dall’articolo 1,
comma 5, della legge 30 dicembre 2004, n. 311. La disposizione di cui al
periodo precedente non si applica agli organi costituzionali.
5
DECRETO 18 febbraio 2005
Codificazione, modalità e tempi per l'attuazione del SIOPE per
gli enti locali (art. 28, comma 5, legge 27 dicembre 2002, n. 289
e art. 1, comma 79, legge 30 dicembre 2004, n. 311).
Art. 1.
Attività degli enti locali
1. Al fine di consentire il monitoraggio dei conti pubblici e verificarne la rispondenza
alle condizioni dell'art. 104 del Trattato istitutivo della Comunità europea e delle norme
conseguenti, le province, i comuni, le città metropolitane e le unioni di comuni indicano
sui titoli di entrata e di spesa i codici gestionali previsti dagli allegati A/1 e B al presente
decreto. Le comunità montane, le comunità isolane e gli altri enti locali indicati dall'art. 2
del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 indicano sui titoli di entrata e di spesa i
codici gestionali previsti dagli allegati A/2 e B al presente decreto.
2. I codici gestionali integrano il sistema di codifica dei titoli contabili di entrata e di
spesa, previsto dall'art. 4 del decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1996,
n. 194. Il codice gestionale da indicare su ogni titolo di entrata o di spesa deve essere
individuato solo tra quelli previsti per la voce economica cui il titolo si riferisce
6
3. Al fine di garantire una corretta applicazione della codifica gestionale gli enti locali di cui al
comma 1:
- provvedono ad una tempestiva regolarizzazione delle riscossioni e dei pagamenti effettuati in
assenza dell'ordinativo di incasso e di pagamento, evitando l'imputazione provvisoria ai capitoli
inerenti le entrate e le spese per partite di giro;
- uniformano la codificazione alle istruzioni del «Glossario dei codici gestionali» e alle indicazioni
fornite dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, in presenza di una riscontrata non
corretta applicazione della codifica. La prima stesura del «Glossario dei codici gestionali» verrà
pubblicata entro il 30 novembre 2005 sul sito internet www.siope.tesoro.it;
- applicano i codici gestionali evitando l'adozione del criterio della prevalenza.
Art. 2.
Modalità di acquisizione dati
1. Le banche incaricate dei servizi di tesoreria e gli uffici postali che svolgono analoghi servizi, in
seguito indicati come «tesorieri», non possono accettare mandati di pagamento e ordinativi di
incasso privi del codice gestionale con le decorrenze indicate nell'art. 4.
2. Le informazioni codificate sono trasmesse quotidianamente al SIOPE tramite i tesorieri, secondo
le Regole di colloquio tesorieri-Banca d'Italia, consultabili sul sito internet www.siope.tesoro.it.
3. Ai fini della trasmissione dei dati al SIOPE, ciascun ente è identificato da un codice-ente
assegnato dall'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), consultabile sul sito internet
www.siope.tesoro.it. I tesorieri degli enti di nuova istituzione chiedono il codice-ente alla sede
della Banca d'Italia competente per territorio, attraverso la comunicazione del codice fiscale e della
legge o del provvedimento istitutivo.
7
4. Gli incassi effettuati, ai sensi della normativa vigente, in assenza di ordinativo di incasso, sono
codificati dai tesorieri con il codice previsto per gli «incassi in attesa di regolarizzazione» o per
«gli incassi da regolarizzare derivanti da anticipazioni di cassa». A seguito dell'emissione dei
relativi ordinativi di incasso da parte dell'ente, tali codici sono sostituiti da quelli definitivi.
5. I pagamenti effettuati, ai sensi della normativa vigente, in assenza di mandato di pagamento,
sono codificati dai tesorieri con il codice previsto per i «pagamenti in attesa di regolarizzazione» o
per «i pagamenti da regolarizzare derivanti dal reintegro delle anticipazioni di cassa». A seguito
dell'emissione dei relativi mandati di pagamento da parte dell'ente, tali codici sono sostituiti da
quelli definitivi.
6. Entro il giorno 20 di ogni mese, i tesorieri trasmettono al SIOPE informazioni codificate sulla
consistenza delle disponibilità liquide dei singoli enti alla fine del mese precedente, secondo lo
schema previsto all'allegato C al presente decreto.
Entro lo stesso termine gli enti locali comunicano le informazioni sulla consistenza delle
disponibilità finanziarie depositate, alla fine del mese precedente, presso altri istituti di credito al
loro tesoriere che provvede alla trasmissione di tali dati al SIOPE.
8
Art. 3.
Accesso al SIOPE
1. Ciascun ente locale accede alle informazioni codificate relative alla propria gestione, nonchè a
tutte le informazioni presenti sul SIOPE riguardanti gli altri enti e alle elaborazioni prodotte anche
sulla base delle richieste dalle associazioni degli enti.
2. Le modalità tecniche di accesso al SIOPE sono indicate sul sito internet www.siope.tesoro.it
3. La Banca d'Italia è il gestore del SIOPE e provvede all'attività necessaria all'accesso alle
informazioni codificate, in conformità alle disposizioni previste dal presente decreto e sulla base
delle autorizzazioni che verranno rilasciate dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Art. 4.
Disposizioni finali e transitorie
1. Le disposizioni del presente decreto si applicano a decorrere dal 1° gennaio 2006 a tutte le
province ed ai comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti e, a decorrere dal 1° gennaio
2007, sono estese agli altri enti locali di cui all'art. 2 del decreto legislativo n. 267 del 2000.
2. Con apposito decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti il Ministro dell'interno e
la Conferenza unificata di cui all'art. 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, sono
disciplinate le modalità di avvio nell'anno 2005, in forma sperimentale, della rilevazione degli
incassi e dei pagamenti codificati.
3. Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana
Roma, 18 febbraio 2005
9
CODICE
1^ cifra 2^-3^ cifra
Titolo Categoria
CODICE
GESTION
4^-5^-6^-7^ cifra 8^-9^ cifra
ALE
Risorsa
Voce econ.
DESCRIZIONE
T IT OLO 1°: ENT RAT E T RIBUT ARIE
1
1
01
1
01
IMPOST E
(+)
41
1101
1102
- ICI
ICI riscossa attraverso ruoli
ICI riscossa attraverso altre forme
10
CODICE
CODICE
GESTIONA
1^ cifra 2^-3^ cifra 4^-5^ cifra 6^-7^ cifra 8^-9^ cifra
LE
T itolo
Funzione
Servizio Intervento Voce econ.
TITOLO 1°: SPESE CORRENTI
1
1
1
D ESCR IZION E
PER SON ALE
01
(+)
(+)
01
20
1101
1102
- R e tribuzioni lorde
Competenze fisse per il personale a
tempo indeterminato
Straordinario per il personale tempo
indeterminato
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La codifica SIOPE può rappresentare un modo per consentire una
uniforme lettura del contenuto della gestione
(se pur limitato al momento dell’incasso / pagamento e costruito
con codici di ampia valenza)
Il GLOSSARIO può rappresentare un modo per definire
uniformemente i contenuti delle voci di analisi della gestione – Es.:
spese di personale
spese di rappresentanza
spese per studi, consulenze, indagini;
 La correttezza dell’utilizzo dei CODICI impone la coerenza della
rilevazione con l’aspetto autorizzatorio del bilancio (garanzia del
rispetto della competenza degli organi)
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SIOPE risponde a:
Esigenze di ordine statistico:
 Rilevazione corretta ai fini della contabilità nazionale ed
europea
Esigenze di ordine economico:
 Rilevazione dell’aspetto economico / patrimoniale (se pur
limitato – per ora - alla semplice rilevazione del momento
dell’incasso e del pagamento), che può consentire un
consolidamento dei conti del settore pubblico.
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Approccio derivante dalla contabilità finanziaria:
Codifica SIOPE
Applicata al CAPITOLO (se possibile)
Applicata all’IMPEGNO, (se possibile)
eventualmente proposta dalla codifica del capitolo
Applicata alla FATTURA (o transazione contabile)
eventualmente proposta dalla codifica dell’impegno.
deve essere possibile dare più codifiche (con i relativi importi
parziali) alla singola transazione contabile, per evitare la
proliferazione dei pagamenti che comporterebbero più operazioni di
tesoreria (a volte costose).
È necessario un controllo di coerenza tra il codice SIOPE e quello
dell’ ”intervento”.
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Approccio derivante dalla contabilità economica
(utilizzato dalla Provincia di Ferrara)
Tabella di raccordo:
CONTI ECONOMICI   CODICI SIOPE
Verifica concordanza con codici della contabilità finanziaria
(integrata)
(Titolo - Intervento)
Proposta attribuzione codice derivante dalla finanziaria se discordante
(es. interventi del Titolo II difficilmente predeterminabili dai conti
patrimoniali).
15
Emissione recapiti di cassa
Impossibilità di emissione mandati / reversali privi di codifica
SIOPE
Controllo della congruenza con i dati di bilancio (Titolo - Risorse –
Interventi)
Controllo del totale SIOPE e totale recapito (essendo possibili più
codici SIOPE per ciascun recapito di cassa (in particolare per i
mandati di pagamento)
Impossibilità di emissione di mandati di pagamento “multipli”, cioè
contenenti più percipienti
(aspetto non problematico in quanto i mandati vengono emessi esclusivamente
su supporto informatico con firma digitale)
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Modifiche recapiti di cassa emessi
Ogni modifica di reversali o mandati emessi dovrà comportare la
verifica dei codici SIOPE
Il codice e il relativo ammontare dovrà essere sempre congruente
con ogni aspetto del mandato (o reversale).
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Rapporti con il Tesoriere
Il mandato “informatico”, con “firma digitale” viene trasmesso al
Tesoriere dotato dei codici SIOPE;
IL Tesoriere controlla formalmente la congruenza
Importo
Codici del Titolo – Intervento
Scarica immediatamente o progressivamente il mandato
comunicando gli estremi all’ente (sempre in modo informatico) anche
in relazione ai codici SIOPE;
Trasmette i dati alla Banca d’Italia.
Vengono gestite eventuali modifiche apportate ai mandati.
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Considerazioni da tenere presenti per un corretto funzionamento del
sistema:
 la necessità di limitare al massimo la metodologia dei “sospesi di
cassa”
 l’impossibilità di utilizzare il Tit. VI dell’entrate e IV della spesa
(Entrate e spese per conto di terzi) per operazioni di parcheggio di
entrate o spese dirette dell’ente;
 l’inopportunità e impossibilità di effettuare i cosiddetti “regolarizzi
contabili” per operazioni che non si riferiscono a vere e proprie partite
compensate nei confronti di terzi;
o Si ricorda che il D.P.R. 194 del 1996 non ha più riportato i
precedenti codici:
partite dell’entrata che si compensano con la spesa.
partite della spesa che si compensano con l’entrata.
Perciò SIOPE non prevede alcuna codifica al riguardo
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Le risultanze di SIOPE potranno consentire immediati controlli da
parte anche dello stesso Ministero dell’Economia, e potranno essere
evitate una serie di certificazioni
Ad esempio, relativamente al “patto di stabilità”
La Corte dei Conti, nell’acquisire i rendiconti su supporto
informatico, potrà verificare il contenuto di “risorse” e “interventi”,
esplodendo i risultati aggregati nelle loro componenti, mediante
l’incrocio con i dati SIOPE.
Evidentemente i dati dovranno quadrare.
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Esigenze di evoluzione del “sistema” della contabilità degli enti locali
Le attuali difficoltà
•Gli enti locali (e forse gran parte del settore pubblico), oggi utilizzano
metodologie contabili che:
 Partendo dall’analisi dei fenomeni che si vogliono conoscere, costruiscono
sistemi contabili, basati su una unica logica “gerarchica”, con i quali:
 Governano e definiscono l’allocazione finanziaria e autorizzatoria delle
risorse;
 Permeano e fanno esplodere a livello analitico la stessa progettazione
programmatica dei bilanci di previsione annuali e pluriennali in una
articolazione minuta di allocazioni finanziarie preventive.
Esigenze di evoluzione del “sistema” della contabilità degli enti locali
Esempio:
Le attuali difficoltà
 Analisi della tipologia di spesa (stipendi, indennità di più tipi, rimborsi, trasferte
– in Italia e all’estero- oneri, mensa . . . telefono, posta, riscaldamento . . contributi,
ecc)
 Moltiplicata per
 Servizi, raggruppati per “funzioni”
 Sviluppati per
 Centri di costo
 Riclassificati per
 Centri di responsabilità che a volte sono di carattere trasversale
 Il tutto riclassificato per
 Progetti e programmi, interconnessi e sinergici tra loro e non visti in una
dimensione gerarchica rispetto alle precedenti classificazioni
Esigenze di evoluzione del “sistema” della contabilità degli enti locali
Le attuali difficoltà
Esempio di esplosione della previsione Finanziaria/Analitica/Economica preventiva
Piano dei conti
Stipendio baseIndennità di posizione
Produttività
Indennità integrativa
Indennità di risultato
Progetti speciali
Indennità aziendale
Ore straordinarie
Trasferte
Reperibilità
Oneri assistenziali
Oneri previdenziali
Spese telefoniche
Canoni
Scatti
Manutenzioni
Linee dati
telefoni cellulari
Centri di costo
C
D
A
B
1.500
20
100
600
240
120
50
12
59
20
120
430
1.515
20
101
606
242
121
51
12
60
20
121
434
1.530
20
102
612
245
122
51
12
60
20
122
439
124
425
12
51
23
125
429
12
51
23
123
421
12
50
23
E
F
H
1.545
21
103
618
247
124
52
12
61
21
124
443
1.561
21
104
624
250
125
52
12
61
21
125
447
1.577
21
105
631
252
126
53
13
62
21
126
452
1.592
21
106
637
255
127
53
13
63
21
127
456
1.608
21
107
643
257
129
54
13
63
21
129
461
127
434
12
52
24
128
438
12
52
24
129
442
13
53
24
131
447
13
53
24
132
451
13
54
25
I
Esigenze di evoluzione del “sistema” della contabilità degli enti locali
Le attuali difficoltà
Ne consegue:
 Una enorme matrice di allocazioni minimali finanziarie, che presenta
innumerevoli problemi di utilizzo, e che è:
 Difficilmente definibile in modo preventivo (la finanziaria è la contabilità
della previsione per eccellenza);
 Difficilmente comprensibile, soprattutto nel momento della
programmazione;
 Difficilmente gestibile (necessita di innumerevoli momenti di
cambiamento – variazioni, assestamenti, ecc).
La necessità di codifica dei recapiti di cassa stimola una diversa
visione del “sistema” contabile, più moderna e funzionale
 Previsione e programmazione delle risorse fondata sulle necessità tipiche del
momento programmatico:
 Progetti – programmi – attività gestionali tipiche, rappresentanti la sintesi
delle politiche dell’ente;
 Definizione di obiettivi collegati alle linee programmatiche.
 Autorizzazione all’acquisizione ed all’utilizzo di risorse, collegate al sistema:
 Degli obiettivi;
 Dell’organizzazione e delle responsabilità attuative, politiche e tecniche.
La necessità di codifica dei recapiti di cassa stimola una diversa
visione del “sistema” contabile, più moderna e funzionale
STRUMENTI DI
PROGRAMMAZIONE
governo programmatico
Progetti
Programmi
AUTORIZZAZIONE
governo gestionale
RILEVAZIONE
Servizi
Capitoli
Responsabil.
Piano conti.
Macro
obiettivi
Obiettivi
Sistema dei bilanci
P.E.G.
Rilevazione
singola
transazione
Centri costo
Riclassificazioni,
reports, controlli
RENDICONTAZIONE
C/ del bilancio
C/ economico
C/ del
patrimonio
Rendiconto
La necessità di codifica dei recapiti di cassa stimola una diversa
visione del “sistema” contabile, più moderna e funzionale
 Rilevazione, da collocarsi all’interno delle macro aggregazioni
programmatiche e autorizzatorie collegate alla singola tipologia della
transazione rilevata, definita in tutti gli aspetti necessari:
Finanziario (all’interno della macro griglia del bilancio);
Economico – patrimoniale;
Analitico – gestionale;
Riferito alle necessità di conoscenza di altri livelli di governo;
Sociale – ambientale – di genere - ecc. ecc. . .,
La necessità di codifica dei recapiti di cassa stimola una diversa
visione del “sistema” contabile, più moderna e funzionale
I vantaggi sono elevati per gli stessi enti locali;
 La possibilità di verificare interattivamente l’andamento dei flussi ( a
volte non presente negli stessi strumenti di rilevazione);
 La possibilità di confrontarsi con altre realtà;
 Soprattutto il vantaggio di disporre di una conoscenza aggregata e
complessiva “per comparto” sia al livello locale che nazionale;
 La conseguente facilità nell’impostare corretti momenti di manovra
finanziaria tesi alla costruzione del cosiddetti “patti” di stabilità che ogni
anno creano pesanti difficoltà di programmazione e di gestione.
 La possibilità di evitare periodiche ma continue rendicontazioni e
certificazioni onerose e appesantite da gravi responsabilità.
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