pagina 2 Parma 2007 PROGRAMMA del 12° CAMPIONATO EUROPEO M.L.A.I.C. DOMENICA 5 AGOSTO 2007 Arrivo delle delegazioni e sistemazione. LUNEDI’ 6 AGOSTO 2007 dalle ore 9 alle ore 17 - Registrazione e controllo armi dalle ore 9 alle ore 17 - Allenamento ore 14 - Riunione dei capitani delle squadre Ormai ci siamo, manca poco all’evento e sembra ieri quando Alberto Ferrerio scese dal palco di Pforzheim con la bandiera che ci attribuiva ufficialmente l’organizzazione dei Campionati Europei del 2007 e l’impegno assunto non era MARTEDI’ 7 AGOSTO 2007 certo da poco ed i dubbi non erano infondati. armi lo dalle ore 9 alle ore 16:30 - Registrazione e control dalle ore 9 alle ore 17 - Allenamento Le problematiche sono state tante, quasi ore 14 - Riunione dei delegati inimmaginabili prima, ma via via che le stesse si presentavano, venivano affrontate e risolte; e ore 19 - Cerimonia di apertura questo lavoro è cominciato subito, fortunatamente con lungimiranza, così da non lasciare spazio a 2007 TO MERCOLEDI’ 8 AGOS prevedibili e pericolose decisioni affrettate. ore 9 - Inizio gare ore 18 - Cerimonia di premiazione A differenza di quanto accadde a Lucca 2002 ore 19 - Buffet dei tiratori (l’oranizzazione della manifestazione fu affidata GIOVEDI’ 9 AGOSTO 2007 ore 9 - Inizio gare ore 18 - Cerimonia di premiazione VENERDI’ 10 AGOSTO 2007 ore 9 - Inizio gare ore 18 - Cerimonia di premiazione SABATO 11 AGOSTO 2007 ore 9 - Spareggi (se necessari) ore 11 - Cerimonia finale di premiazione (se necessaria) DOMENICA 12 AGOSTO 2007 Partenza delle delegazioni. a terzi), sto finalizzando personalmente in staff con Valerio Andriotto e Giancarlo Moro tutte le operazioni necessarie per non sfigurare in ogni particolare, non solo per le cose macroscopiche, ma fin nei minimi dettagli (dal tendone ai cappellini, dal poligono alle penne). Lo sponsor ufficiale della manifestazione è Barilla, il catering è affidato ad una famosa ditta romagnola che sicuramente non ci farà sfigurare. Per la problematica alberghi siamo affiancati dai professionisti di Parmaincoming, gite turistiche per accompagnatori e shopping organizzato per le signore, splendida serata di chiusura al Castello di Felino, e tante altre novità sono affiorate grazie Per chi volesse inviare materiale da pubblicare (articoli, foto, disegni, ecc...) può scrivere, telefonare o inviare e-mail alla redazione: Avancarica Magazine c/o X.mas srl - Viale della Lirica 61 - 48100 Ravenna tel. 0544.272252 fax 0544.271417 e-mail: [email protected] pagina 3 alla sensibilità delle istituzioni parmensi che, oso dire, hanno realmente fatto proprio questo evento. Oltre alla Davide Pedersoli ed Armi Sport, nostri sponsor istituzionali, vari altri se ne sono aggiunti, proprio a cogliere l’importanza dell’evento che ognuno vuol vivere in prima persona sentendo vivo il proprio impegno per la buona riuscita della manifestazione, anche grazie al contributo messo a disposizione. Non mi dilungo ora a menzionare Enti ed Istituzioni che sono stati coinvolti, e che avremo il piacere di incontrare per far loro toccar con mano e soprattutto, per ringraziare di persona della fiducia accordata. Ad un certo punto sembrava una gara per apporre un qualcosa di proprio, tante pietre piccole o grandi, per completare al meglio questa costruzione comune. Ora gli impegni preparatori vanno volgendo al termine ed i tanti tasselli prendono posto e questo variegato mosaico comincia ad assumere una forma chiaramente definita, quasi la realizzazione di un sogno che diviene realtà, così da far dimenticare impegni, viaggi, incontri, discussioni, ecc…. Siamo poi conseguentemente in attesa di poter cogliere la soddisfazione anche di chi partecipa, di vedere sui volti la sensazione di aver messo insieme in una macchina perfetta, così da portarsi dietro quell’indelebile ricordo di un evento superbo. Fido quindi vivamente, unitamente a tutti voi, di ben figurare con gli ospiti stranieri, scolpendo nella loro memoria il nome della città di Parma come sede di una piacevole esperienza sportiva, culturale ed anche conviviale, che superi quella del campionato europeo tenutosi a Brescia nel 1991. E mentre questo nostro grosso impegno organizzativo va a concludersi al meglio, fidiamo di avere soddisfazioni che ripagheranno tutti per l’impegno profuso. L’udire l’Inno d’Italia quante più volte possibile sarà sicuramente un evento che soddisferà per gli impegni di tutti. Il vedere una Squadra Azzurra fortemente impegnata, affiatata e ben in sintonia darà certezza di un buon operato, il trovarvi quante più volte possibile sul podio sarà certamente moneta molto ricompensante. Il bellis simo caste llo di Felin o, sede della cerim onia finale dei dodic esim i Camp ionat i Euro pei M.L.A .I.C. Di stimolo per ciò non devono essere solo queste mie parole, ma la fiducia che hanno accordato tutti quelli coinvolti in questo progetto, fino al Ministro Melandri che ci ha voluto onorare dell’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive. Forza ragazzi... ora tocca a voi !!! Giovanni Gentile pagina 5 Per tutte le altre news, classifiche e varie collegati al sito www.cnda.it Royal Via Cerro, 231 Fraz. Sant’Andrea in Casale 47832 San Clemente RN Armouries ARMI ANTICHE, MILITARI E CIVILI ARMI DA COLLEZIONE EX ORDINANZA DECORAZIONI OGGETTISTICA MILITARE E DOCUMENTAZIONE STORICA Si effettuano valutazioni gratuite, da parte di esperti a domicilio ed eventuali acquisti e/o permute GARANTIAMO LA MASSIMA RISERVATEZZA Tel. 0541.988190 Fax 0541.853943 Mobile 335.6170277 [email protected] pagina 6 MANIFESTAZIONI STORICHE 2007 PROGRAMMA PROVVISORIO data luogo tema 10 23-24 30 Asiago (prelimin. a 1/07) Grande guerra 1915-18 S. Martino d. Battaglia Risorgimentale 1859 Monte Zebio (Asiago) Grande guerra 1915-18 GIUGNO ------------------------------------------------------------------------- LUGLIO -------------------------------------------------------------------------- 7-8 14-15 28 Lavis (BZ) Fenestrelle Lido Nazioni (FE) Napoleonica Napoleonica Lo sbarco di Garibaldi AGOSTO ------------------------------------------------------------------------- 4-5 Hollabrunn Napoleonica SETTEMBRE ------------------------------------------------------------------- 1-2 1-2 15-16 23 Passo Falzarego-Cortina Peschiera del Garda Noasca (TO) Kolovrat (UD) Grande guerra 1915-18 Napoleonica Napoleonica Grande guerra 1915-18 OTTOBRE ----------------------------------------------------------------------6-7 ottobre Caporetto Grande guerra 1915-18 29-30 settembre Sarzana Napoleonica 21 ottobre Monfalcone Grande guerra 1915-18 DA DEFINIRE Forte Marghera Per chi volesse approfondire la conoscenza del mondo dei rievocatori storici (reenactors) ecco alcuni siti web di interesse: Grande guerra 1915-18 www.rievocazioni.net www.cersonweb.org www.rievocare.it www.reenactors.it pagina 7 MILITARIA e MERCATI di collezionismo militare Principali manifestazioni fieristiche nel 2007 LUGLIO -----------------------------------18-22) The War and Peace Show 2006 BELTRING, Paddock Wood, Kent, Inghilterra + di 3.500 vecoli militari esposti, corazzati, jeep ed altro, campi, armi, esplosioni, reenactors, + di 1.000 espositori, memorabilia della seconda guerra mondiale, modelli militari e storia e molto di più! www.thewarandpeaceshow.com (ex Aereoporto militare di Campoformido ) Orario: dalle 10 alle 18 continuato Cell.: 348.5604994 - Fax. 0432.612106 www.militaryhistoricalcenter.org 20-21) MILITARIA E DINTORNI Rassegna internazionale del collezionismo di oggettistica militare Orario: sabato - domenica ore 10-19 ROMA - Hotel Ergife - Tel. 338.7460356 14) Nuovo Regiment Mostra Mercato di Militaria, Softair e Re-enactment www.milidintornieuropa.com CASTEGGIO (PV) Area Fieristica "Truffi"NOVEMBRE ------------------------------Tel.0383.892342 - 348.3542401 ore ufficio. 1) MILITARIA LAND Mercatino di Militaria Orario visitatori ore 9-18 - ingresso gratuito FAENZA (RA) - Fiera di Faenza Via Risorgimento, 1 SETTEMBRE ------------------------------ (a 5 minuti da Imola - uscita A14 Faenza) Orario visitatori 9 - 18.30 continuato 8-9) Mostra mercato di Militaria Bologna Tel.393.9204790 348.9030832 393.9332714 Museo Memoriale della Libertà - tel.051.461100 www.museomemoriale.com 3-4) MILITALIA - Fiera del Collezionismo Militare 16) Mercato dell'Antiquariato e del Collezionismo NOVEGRO (MI) Parco Esposizioni Orario visitatori ore 10 - 18 continuato 700 espositori che offrono articoli di ogni tipo Tel.02.70200022 CHERASCO - Tel. 0172-427050 Email: [email protected] www.cherasco2000.com www.parcoesposizioninovegro.it 22-23) LINEA GOTICA Mostra mercato di Militaria MARINA di MASSA (MS) - Viale della Repubblica 116 19) MILIPIAVE Mostra scambio di Militaria SPRESIANO (TV) - Presso il tendone "Pro Loco" Loc. Ronchi - Tel: 0585.252911 - 328.5405547 Via dei Giuseppini - Uscita A27 Treviso Nord Orari sabato 9-19 - domenica 9-17. Ingr. 5 Euro Per informazioni: 348.8202619 - 348.8029901 - 328.2867442 29-30) PIACENZA MILITARIA Tel. 0523-602711/333-5856448 24-25) Mostra mercato di Militaria - BOLOGNA Orari espositori: Venerdì 28 ore 10-18 Museo Memoriale della Libertà - Tel.051.461100 Sabato ore 7-19 - Domenica ore 8-20 Orari per il pubblico: Sabato 9-18 - Domenica 9-17 www.museomemoriale.com www.piacenza-militaria.com DICEMBRE -------------------------------E-mail: [email protected] 2) Mercato dell'Antiquariato e del Collezionismo OTTOBRE --------------------------------- 630 espositori che offrono articoli di ogni tipo 6-7) MARCHE MILITARIA - Mercato di scambio CHERASCO - Tel. 0172-427050 MACERATA - Centro Fiere di Macerata - Villa Potenza www.cherasco2000.com Orari: sabato ore 8.30-12 (espositori) ore 14-19.30 (pubblico) - domenica ore 8 (espositori) ore 9.30- 8-9) Mostra mercato scambio Collezionismo storico e Militaria 19.30 (pubblico) - Ingresso libero PIANA DELLE ORME - Latina- Ingresso gratuito Cell.: 348.0157058 (Dr.Paolo Marzetti) Orari: Sabato ore 10,30-19 - Domenica ore 9 - 19 E-mail: [email protected] Tel. 338.3891320 - 0773.258702 E-mail: [email protected] 7-8) Mostra mercato di Militaria SASSUOLO (MO) - Terme della Salvarola 8-9) TITANO IN GRIGIOVERDE Tel. 335.6231711 - Orario dalle 9,00 alle 17,00 Borsa scambio di Militaria - S. MARINO Ingresso gratuito "Centro Commerciale Azzurro" Tel. 339.3351164 E-mail: [email protected] 13-14) MILITARIA EXPO - Mostra mercato in concomitanza con "Softair in Fiera" - FERRARA www.titanoingrigioverde.cjb.net Fiera Tel. 051.557730 - Fax. 051.5280939 15) REGIMENT - Mostra Mercato, Militaria, Softair, www.softairinfiera.it Re-enactment E-mail: [email protected] CASTEGGIO (Pavia ) Area Fieristica "Truffi"Tel.0383.892342 - 348.3542401 ore ufficio. 13-14) NUOVO ALPE-ADRIA MILITARIA Orario visitatori: ore 9 - 18 - Ingresso gratuito CAMPOFORMIDO (Udine ) - Parco del Volo pagina 8 GARA DELL’AMICIZIA Trampolino per gli Europei 2007 Il Challenge Francia-Italia vinto dai transalpini. Il Campionato Europeo 2007 è proprio dietro l’angolo, a Parma in questa accogliente città si sono dati appuntamento alcune Federazioni europee tra le quali i nostri italiani per conquistare il pass che dà l’accesso al Campionato Europeo di tiro ad avancarica. La Gara Dell’Amicizia ha aperto la porta al Campionato Europeo, ci si aspettava una maggiore partecipazione internazionale ma probabilmente non si vuole far conoscere le proprie carte prima del grande evento. Sotto la direzione del Presidente del CNDA Gentile coaudiovato da tutto lo staff del Consiglio Direttivo si è svolto nel poligono di Parma e nel campo di tiro a Varano Melegari la Gara dell’Amicizia e il Challenge Francia-Italia, accolti dal presidente del sodalizio parmigiano Bicocchi che ha consegnato le chiavi delle ottime e funzionali strutture del poligono dove i tiratori d’avancarica sono stati accolti dagli amici parmigiani con entusiasmo e simpatia. La manifestazione si è svolta sotto l’occhio attento degli sponsor: Armi Chiappa, Davide Pedersoli, Fap e Euroarms in un clima già estivo, con cordialità e vera amicizia. La compagine francese comandata da Jean Bordeaux con strategia “napoleonica” ha schierato tiratori e tiratrici di alto livello conquistando così, il bellissimo ed artistico Trofeo del Challenge 2007. Analizzando la Gara dell’amicizia si sono visti archibugieri di lingue diverse salire sul podio nelle varie specialità dell’avancarica con prestazioni in alcuni casi di alto livello. Il punteggio più alto è stato ottenuto dal nostro Cavina nella specialità Vetterli R con un 100/100 ed in Pensylvania con p. 94/100, seguito da Balak della Repubblica Ceca nella specialià Hizaday p. 98/100 e in Tanegashima p. 97/100, l’emergente parmigiano Giacopelli con un ottimo 94/100 ha conquistato il Vetterli O, l’azzurro Arrigoni nella specialità Lamarmora con 96/100, Miquelet O vinto dal francese Faig p. 94/100, il Miquelet R 91/100 e Maximilian R 92/100 dallo Svizzero Hans Peter Rufenacht. La Walkyria Casucci ha conquistato la specialità con p. 92/100, la francese Martinant con uno stupendo 99/100 si è aggiudicata l’oro, Withworth. Guenzi con un buon 83/100 ha vinto il Maximilian O, l’italiano Felisatti con p. 93/100 è salito sul podio con Graziano Cattaneo p. 92/100 nella specialità Miniè O. Nelle pistole il nostro Orso si è incoronato con oro nelle specialità: Mariette p. 95/100, Kuchen. O 96/100 ed argento in Cominazzo R dove il vincitore è stato l’inglese Harvey grande esperto della specialità superando l’azzurro per una lunghezza. Nella Kuchen. R vittoria francese con Bonnet p. 95/100 seguito con lo stesso punteggio, ma con rosata millimetrica più grande da Orso. Antonio Ferrerio, ha vinto in scioltezza la specialità di Cominazzo O con p. 91/100, Portesani ha strappato ai francesi la vittoria con un ottimo 90/100 nella specialità difficilissima Tanzutsu. Artuso si è lasciato alle spalle un austriaco ed un francese nella Colt con p. 94/100. Nella stupenda cornice delle colline Parmensi, sul campo di tiro a Volo di Varano Melegari i francesi l’hanno fatta da padroni contrastati solo dal nostro Scotti che ha vinto con un ottimo p. 46 nel Lorenzoni O. Tutto francese il Manton O con Fontanay p. 38. Manton R conquistato da Roussel p. 42, Pekarek della Repubblica Ceca ha vinto la specialità Lorenzoni R p. 44 lasciandosi dietro gli italiani Siclari, Gambini ed Ubiali. Sotto l’attenta organizzazione dell’austriaco Alois Litschmann, la manifestazione si è conclusa nella serata con la premiazione ed un caloroso arrivederci a Parma il 5 Agosto 2007 e... vinca il migliore! pagina 9 Insulti? NO GRAZIE non siamo allo stadio! Mi è difficile scrivere delle emozioni negative e dolorose della vita, un po’ perché non scrivo più da anni e un po’ perché sono una persona positiva e sorridente PERO’!!!……….. Non posso rimanere sorridente dopo che delle persone più anziane di me, sia in termini anagrafici che in termini i tiro ad Avancarica si sono comportate in modo maleducato ed intollerante verso il mio compito, quello della mia Società, A.P.N.-BdPOL, insultando me e la Società con parole pesanti. Credevo di poter imparare qualche cosa da chi è al mondo da prima di me, però se questo è l’insegnamento preferisco non avere niente a che fare con questo tipo di persone. Persone a mio avviso insoddisfatte e preoccupate del loro declino che vomitano parole ed atteggiamenti intollerabili su di me che durante le gare sono al ricevimento delle iscrizioni, come è successo nelle precedenti gare organizzate dall’A.P.N. in aprile e maggio 2007. le nuove leve dell’Avancarica e della vita in generale prendono il vostro esempio. Ma l’esempio giusto da prendere è quello di persone come il nostro vice presidente che impegnandosi per mesi a organizzare la gara, un lavoro immane e da solo si ritrova poi persone che vanificano parte di questo lavoro non presentandosi nemmeno alla gara e senza la compiacenza di avvisare per tempo che non parteciperanno. L’Avancarica è di quelle persone educate e disciplinate, non di quelle le quali avallano il diritto al menefreghismo di altri. Chiedo a tutta la stragrande maggioranza di continuare così ad apprezzare il nostro impegno come puntualmente ci riconosciate verbalmente e a volte operosamente, e a comprendere che qualora ci siano degli errori, mi fa piacere porvi rimedio ammettendo lo sbaglio e facendo una battuta sopra, si ritorna a gareggiare. Grazie. Chiedo a chi usa la sua maleducazione come biglietto da visita di ravvedersi; Ve n d i . . . c e r c h i ...s c a m b i ? Inserisci il tuo annuncio gratuito su Avancarica Magazine 0544.272252 0544.271417 [email protected] Giuliana Casucci pagina 10 Avancarica e Tsn Brescia Il 21-22 aprile e il 26-27 maggio 2007 si sono tenute presso il TSN Brescia due gare di tiro ad avancarica valide per il campionato C.N.D.A., organizzate dalla società Archibugiari Portus Naonis (A.P.N.) e Bombardieri del Polesine (BdPOL). Il coordinatore Valerio Andriotto, come sempre per queste occasioni, raggiunge il TSN Brescia già il venerdì con il socio ed amico Gianni Giolo, instancabile ed onnipresente aiuto durante le gare, per preparare gli stand e tutto il materiale organizzativo. A loro spese pernottano in hotel. Come al solito, il sabato mattina, arrivano di buon ora, i componenti la società ognuno con un incarico specifico, per condurre la manifestazione. Briatore in coppia con Giolo. I due gestiscono tutti gli stand dei 25 metri. Arrigoni, Crepaldi, e Bignotti gestiscono invece gli stand dei 50 e dei 100 metri, Giuliana Casucci organizza le iscrizioni ed Adriana Tivelli si occupa della preparazione del buffet. Per la prima gara (21 e 22 aprile) erano iscritti e presenti 165 tiratori per 396 prestazioni totali. Mentre nella gara del 26-27 maggio, forse perché era l’ultima gara di campionato, 150 tiratori per un totale di 318 prestazioni. Questo conferma che alle gare da disputare al TSN pagina 11 di Brescia confluisce un numero sempre alto di tiratori. Daltronde questo TSN risulta facilmente raggiungibile da ogni direzione, ha la disponibilità di un ampio parcheggio e tante caratteristiche molto apprezzate come ad esempio il grande numero di linee di tiro a disposizione. A questo proposito un doveroso ringraziamento deve essere tributato al presidente del TSN di Brescia per la sempre gentile premura nel mettere a disposizioni locali e struttura per permettere uno svolgimento regolare delle gare ospitate. Anche le aziende aderenti hanno trovato a loro disposizione un ampio spazio per sistemare gli stand e disporre i loro prodotti che per tutta la durata della manifestazione hanno attirato l’interesse di tiratori e curiosi. Altro punto di ritrovo lo costituisce il buffet offerto gratuitamente a tutti, grazie anche al contributo degli sponsor. La grande disposizione di panini bibite e tanto vino buono, tutto portato dalla terra del Polesine ha fatto il resto. Come tradizione delle gare ad avancarica i tiratori corretti e composti durante la gara, si trasformano nel solito gruppo di amici di vecchia data che si ritrovano, tra scherzi, scambi di battute, fette di salame e un buon bicchiere di vino alla fine della gara. Il tutto per condire di allegria lo scambio di novità, saluti, battute ed accorgimenti per migliorare il proprio tiro, rinsaldando quindi il bello del nostro sport… l’amicizia che ci unisce. Non c’è invidia per chi arriva primo, perché il migliore i segreti non li tiene per se ma li utilizza per consigliare gli altri tiratori al meglio aiutandoli a migliorare. Causa l’ora tarda per le premiazioni erano rimasti in poligono solo pochi tiratori compresi i vincitori. Il premio della prima gara era un coltellino in cofanetto di produzione tedesca e di un certo valore. Quello della seconda erano gli accendini Zippo con l’incisione del logo della C.N.D.A. per chi fuma un ottimo accessorio, per chi non fuma, caricato a petrolio buono per annerire il mirino… Nel complesso tutta l’organizzazione, la gara, le premiazioni si sono svolte regolarmente, salvo alcune contestazioni risoltesi sul campo. Dopo questa ennesima prova positiva, gli Archibugieri Portus Naonis e Bombardieri del Polesine insieme con il TSN Brescia sono già pronti per il prossimo appuntamento per il campionato C.N.D.A. 2007-2008 e forti dell’esperienze precedenti sono intenzionati ad organizzare un trofeo a scopo benefico. Giuliana Casucci Per tutti i risultati e le classifiche della gara del 26 e 27 maggio, nella loro completezza vi rimandiamo comunque al sito dedicato: www.cndaclassifiche.it pagina 12 Tiratori disabili ed avancarica La stagione agonistica 2006/07 dell’avancarica volge al termine, ormai poche battute mancano alla fine del campionato italiano, la disputa della “Gara dell’Amicizia” a Parma sarà il preludio di un’estate di “fuoco”, che avrà come intermezzo la disputa delle finali del campionato a Lucca e, come in un crescendo “rossiniano”, culminerà col 12° Campionato Europeo che la C.N.D.A. organizzerà a Parma dal 5 al 12 agosto. Non c’è che dire un programmino di tutto riposo che, al termine della fiera, consentirà al presidente Giovanni Gentile il recupero di almeno una taglia, forse 2, e non saranno da meno le fatiche degli altri consiglieri e dei loro collaboratori. La logica vorrebbe che in vista di una serie di traguardi così impegnativi, aggiungiamoci anche la scalata al “gran premio della montagna” rappresentato dall’accordo con l’U.I.T.S., si cerchi di viaggiare il più possibile di conserva, limando e perfezionando accordi già consolidati ed iniziare a serrare le fila della macchina organizzativa, invece, alla già ricca collana della C.N.D.A., si aggiunge un’altra perla. Il progetto era già nell’aria, il consiglio direttivo della C.N.D.A. lo aveva fatto proprio, tanto da proporlo anche al M.L.A.I.C., parlo dell’ingresso dei tiratori disabili nel mondo dell’avancarica. Questo progetto è ufficialmente partito in occasione del “Trofeo delle Ceramiche”, organizzato a Faenza, dalla compagnia L’Archibugio, il 12 e 13 maggio. Dopo averne parlato a lungo con gli interessati, grazie anche ai rapporti stretti che mi legano al movimento del tiro a segno paraolimpico, sia con gli atleti che con la loro dirigenza, valutando attentamente i problemi tecnici e, purtroppo per questi atleti, anche fisici, vista la loro disponibilità a fungere da pionieri, abbiamo deciso di tentare e cosa c’era di meglio di un trofeo ufficiale e per giunta in casa del presidente del C.N.D.A. così da scaricare su di lui l’eventuale fiasco dell’esperimento? Sono stati invitati ed hanno accettato di slancio 2 tiratori d’assoluto livello internazionale, la tiratrice paraolimpica ad Atene 2004, Azzurra Ciani di Modigliana (FC) per la specialità di carabina e il tiratore paraolimpico a Sidney 2000, il padovano Oliviero Tiso, per le specialità di pistola. Ha iniziato sabato pomeriggio Azzurra Ciani, appena tornata dalla disputa di una gara del circuito regionale federale, per lei, al debutto in assoluto nell’avancarica, una carabina “Scout” messale a disposizione, con la sensibilità che gli è propria dal sig. Pierangelo Pedersoli. Le condizioni che hanno determinato la scelta dell’arma sono stati la leggerezza e la lunghezza della canna, per provare se il tiratore, vincolato alla carrozzella, fosse in grado di caricare in autonomia, ma, purtroppo ciò non è stato possibile se non con acrobazie a discapito della stabilità e della sicurezza in pedana. Oliviero Tiso al...debutto in avancarica Si è ripiegato con la figura dell’assistente al caricamento, questi, ricevuta l’arma dalla tiratrice, provvedeva al caricamento, restituendola col cane in prima monta e canna rivolta verso il bersaglio, rispettando così, i parametri di sicurezza, la tiratrice, una volta avuto il controllo dell’arma, armava il cane inserendo successivamente l’innesco e concludendo con l’azione di sparo. pagina 13 Dopo i primi momenti d’imbarazzo e timore per il frastuono dello sparo e paura di un rinculo importante, anche per il calibro esuberante dello scout (50), l’azione della Ciani si è sciolta col susseguirsi dei colpi di gara. Per la cronaca la tiratrice ha gareggiato nella specialità “Vetterli R” con un’arma a mire metalliche e, nonostante lei gareggi sempre con armi dotate di diottra e mirino a tunnel, e che, per questioni di tempo, la settimana prima era in Francia, a Dieuze, con la nazionale, per una gara di qualificazione olimpica, non abbia avuto modo di fare che una decina di colpi di prova, ha ottenuto un promettente 87/100, con una bella rosata. Per i tiratori disabili di fucile è possibile cimentarsi anche nella gare sui 100 metri a terra, praticando già essi la specialità di carabina libera a terra e, per i maschi, la carabina libera a tre posizioni, in queste specialità usano una tavola, fissata alla carrozzella, ed appoggiandosi solo con i gomiti, simulano così la posizione prona. Naturalmente, e quest’aspetto è stato toccato nei colloqui intercorsi, il tiro ad avancarica con i fucili è praticabile solo per atleti con solo disabilità motoria e non per esempio i tetraplegici che hanno anche difficoltà manuali anche nel tiro disabili gareggiano in classifiche e con regole diverse. Più semplice diventa il discorso per le specialità di pistola, dove è possibile praticare l’avancarica anche con l’uso di una sola mano, in questo caso, per il caricamento, si può usare un supporto che sorregga la pistola in posizione verticale, come già visto in pedana da una socio disabile della C.N.D.A. In gara a Faenza il padovano Oliviero Tiso si è cimentato in 2 specialità, “ Smith & Wesson” con un revolver Pietta di proprietà del Tsn di Faenza e munizionamento a polvere nera preparato dai soci del Larc e nella “Kuchenreuter” con una pistola Mang in Graz, prestata, con tutto l’occorrente da un altro socio de Larc. Anche per Oliviero Tiso era il debutto in una gara con la polvere nera ma, col susseguirsi dei colpi di prova e poi di gara le doti tecniche del tiratore emergevano e la rosata si stringeva, tanto da essere il vincitore, a sorpresa, col revolver col punteggio di 125/150. Buona la sua gara anche nella Kuchenreuter, ha chiuso decimo con 91 punti, nonostante la difficoltà, per chi abituato al tiro accademico, a adattarsi all’impugnatura ed allo scatto. Peccato non averlo visto all’opera con la Mariette, ma il tempo è volato e lo attendeva un viaggio di ritorno abbastanza lungo da affrontare. Foto di gruppo a Faenza per il Presidente del C.N.D.A. Gentile, il consigliere Andriotto, Oliviero Tiso ed Azzurra Ciani Questo è un breve profilo dei due tiratori paraolimpici che hanno aperto la strada dell’avancarica ai tiratori disabili. Azzurra Ciani, 24 anni di Modigliana, provincia di Forlì, tesserata per il Tsn di Faenza e per l’A.S.D. (Associazione Sport Disabili) di Faenza, è studentessa universitaria, gareggia nel tiro a segno dal 1998, nelle specialità carabina ad aria compressa a m.10, carabina ad aria compressa a terra a m.10 e carabina libera a terra, queste ultime 2 specialità, tra i disabili, sono miste, uomini e donne, tra i suoi risultati più importanti spicca la finale alle Paraolimpiadi d’Atene 2004, conquistata eguagliando il record mondiale e paralimpico di 600/600 nei 10 metri a terra, finale chiusa al sesto posto. Nel palmares 1 medaglie di bronzo mondiali a squadre e una medaglia d’argento europea a squadre e otto titoli italiani individuali, oltre ad una decina di vittorie e podi in gare internazionali, è consigliere nazionale del 4° dipartimento del C.I.P. continua a pag.14 pagina 14 Ancora più ricco il curriculum sportivo di Oliviero Tiso, trentanove anni di Padova, tesserato per l’A.S.P.E.A. di Padova, gareggia nelle specialità P.10, P.L. e P.Sp. Vanta un palmares ricco del 4° posto in P.Sp alle Paraolimpiadi di Sidney 2000, 7 medaglie ai mondiali delle quali: 4 ori, 1 argento e 2 di bronzo, tutte a squadre, 6 medaglie agli europei delle quali: 2 d’oro, 1 d’argento e 3 bronzi, a squadre. Oltre a numerose vittorie in gare internazionali, vanta 5 titoli italiani. Per Azzurra Ciani l’esperienza con l’avancarica è stata un mix di curiosità e timore per una disciplina sconosciuta, vista, al massimo, transitando nei pressi dello stand a 50 metri del poligono di Faenza. “A dire il vero - ha dichiarato - avevo qualche timore, non sapevo la reazione dell’arma e la mia capacità nel controllarla, inoltre, a 2 mesi dal campionato europeo ed a 15 giorni da una gara di qualificazione olimpica a Zagabria, in piena preparazione, la paura di farmi male e compromettere tutta la stagione, mi ha sul momento condizionato. Poi col passare dei colpi tutto ha iniziato a funzionare al meglio anche se, lo ammetto, la paura di prendere una botta dal calcio, mi ha accompagnata sino al termine. L’esperienza è stata sicuramente positiva, ben vengano le iniziative che portino i disabili ad esplorare altre realtà ed a cimentarsi con altri tiratori ed in altre discipline. Per quanto riguarda la partecipazione dei tiratori disabili al circuito dell’ avancarica, almeno per i tiratori di vertice, per intenderci quei 7 od 8 della nazionale, non saranno molte le occasioni che possano conciliarsi con l’intensa attività cui sono sottoposti, da settembre in poi, si rallenta, ma, entrando nell’anno che porta a Pechino, le occasioni si riducono al lumicino”. Anche per Oliviero Tiso l’esperienza del tiro ad avancarica è stata positiva: “Avevo già provato a sparare un paio di colpi per mera curiosità con una pistola ad avancarica ma, nel poligono di Padova, Inserisci il tuo annuncio gratuito su Avancarica Magazine tel. 0544.272252 fax 0544.271417 e-mail: [email protected] che frequento, è una disciplina non prevista e la voglia mi era rimasta. Quando mi è giunta la proposta di Francesco Fabbri ho accettato d’acchito, per il gusto di provare finalmente questa specialità ed inoltre, sapere di poter gareggiare e fare classifica alla pari degli altri, è stato veramente gratificante, come splendido è stato l’approccio con l’ambiente dell’avancarica, scendere in pedana senza sentire tutta la pressione psicologica che si prova nelle discipline olimpiche è stata una piacevole sensazione. Peccato per i miei compagni dell’A.S.P.E.A. di Padova, avrebbero partecipato molto volentieri, ma impegni ed imprevisti lo hanno impedito e, ne sono certo, sarebbero rimasti entusiasti come lo sono io. Sotto il profilo squisitamente tecnico c’è da sottolineare la precisione di queste armi, che, confesso, a prima vista non si direbbe, poi la cura meticolosa, quasi maniacale, delle operazioni di caricamento fanno restare alta la concentrazione senza sovraccaricare di tensione il tiratore in pedana, a sparo effettuato pervade un senso di soddisfazione come aver portato a termine un’operazione complessa. Lo spazio per tornare in pedana assieme a questi nuovi amici si troverà sicuramente, pur in presenza di un calendario d’impegni quasi proibitivo non dimentichiamo che stiamo lavorando a pieno regime per Pechino 2008. In un futuro prossimo ci saranno sicuramente i tiratori disabili in pedana nell’avancarica, anche come valvola di sfogo, per scaricare lo stress accumulato nelle altre e praticare, comunque lo sport del tiro, anche se, lo ammetto la parte agonistica torna sempre a galla e con essa la spinta per gareggiare sempre dando il massimo”. Ma di là dell’aspetto tecnico è importante, il segnale forte che il movimento dell’avancarica italiana, ha voluto lanciare al mondo dello sport in generale ed in particolare al tiro a segno, ancora troppo chiuso verso i tiratori disabili. Francesco Fabbri Ve n d i ... c e r c h i ... scambi? pagina 15 UN FUCILE ARGENTINO O SPAGNOLO? A cura di Paola Andrean Serafini foto 7 - Al centro il nostro “spagnolo” tra un fucile militare ed uno sardo. Tra le tante armi che ho potuto fotografare alla Bourse di Paris, un fucile che a detta del proprietario doveva essere sud americano, argentino per la precisione, in realtà credo sia spagnolo poiché sulla canna porta la scritta intarsiata: SAN JORGE EL BATALLADOR DE ALCOY EL DEFENSOR. (foto n. 1/4) Alcoy è un comune situato nella comunità autonoma valenciana nella regione di Alicante, nella Hoya de Alcoy che è una depressione circondata da montagne, attraversata da piccoli fiumi per cui è chiamata la città dei ponti. Storicamente i primi abitanti furono gli Iberi che poi subirono varie dominazioni: dai Romani ai Visigoti, dagli Arabi agli Aragonesi. La battaglia di Alcoy del 1276 infatti segna la supremazia dei Cristiani (Aragonesi) sui musulmani ma S. Giorgio era già venerato nel IV secolo…dunque doveva essere el defensor morale, il protettore della città! S. Giorgio per tradizione è sempre raffigurato come il cavaliere che combatte contro il drago a simboleggiare la forza del bene contro il male ed è patrono di intere regioni spagnole; di lui non si hanno notizie certe ma pare che fosse originario della Cappadocia (Turchia) e tribuno nell’armata persiana dell’imperatore Daciano poi molte le storie che arricchiscono la sua vita terminata con la decapitazione a Lydda in Israele vicino a Tel Aviv. La leggenda del drago appare nel Medio Evo e narra la storia di un drago che viveva in uno stagno e uccideva gli abitanti della vicina città che decisero di placarlo con continua a pag. 16 pagina 16 foto 1 - S. Giorgio su canna l’offerta di due pecore al giorno ma in mancanza di animali veniva tirato a sorte un giovane. Quando toccò alla figlia del re, mentre lei si avviava verso lo stagno piangendo, passò di lì il cavaliere Giorgio, che trafisse il drago con la sua lancia, poi fece legare alla principessa la sua cintura a mo’ di guinzaglio al collo del drago, che la seguì docilmente in città. Gli abitanti spaventati furono convinti a convertirsi da Giorgio, in cambio dell’uccisione del drago. Divenne così il patrono dei cavalieri, degli arcieri e dei soldati, ma anche degli esploratori e delle guide, dei sellai e degli armaioli: per questo forse si trova la sua effige sulle armi ed oggetti ad esse connessi. Lo troviamo infatti intagliato anche su un bellissimo portapolvere in corno (foto n. 5). Ma tornando al nostro fucile, sul lato destro del calcio vi è un drago intarsiato nel legno, con una grande testa e le fauci aperte che mostrano i denti, mentre il corpo si assottiglia verso l’impugnatura e la coda si ripiega su se stessa. L’immagine è stata pulita perché il legno è molto più chiaro rispetto al resto della cassa. (foto n. 6). Sulla culatta della canna poi vi è la figura di S. Giorgio armato di lancia. (foto n. 1) Il calcio è molto grande, un po’ sproporzionato rispetto al resto della cassa, che presenta un’impugnatura sottile e zigrinata, ma con un fusto piuttosto pesante e ricorda un po’ la forma di quelli antichi di Ripoll. foto 2 - S. JORGE EL BATALLADOR pagina 17 foto 3 - DE ALCOY foto 4 - EL DEFENSOR foto 5 - porta polvere foto 6 - Drago sul calcio continua a pag. 18 pagina 18 foto 9 - Acciarino La canna è ottagonale e alla bocca vi è una specie di imbuto in ottone che si allaga esageratamente, come una foto 9 - Acciarino (particolare) coppa (foto n. 8). L’acciarino in acciaio ha una cartella linguata in coda, decorata con un fiore d’arancio e fogliami su fondo puntinato. Il cane dal corpo massiccio è formato da un drago, la cui testa con le fauci spalancate si abbatte sul luminello e la presa per il movimento del cane stesso è formata da un rapace che ha nel becco la coda del drago e gli artigli poggiano sul suo corpo, che forma varie volute (foto n. 9). Il luminello ha poi una sicura che coprendolo, blocca il cane a mezza monta. E’ un’arma senz’altro curiosa, probabilmente della fine del XVIII secolo a pietra focaia poi ridotta a luminello, come fanno pensare gli elementi sostituiti e le tracce che ne rimangono. L’arma appartiene alla collezione Guy de Montais di Versailles (59 route de Paris78760 Jouars). foto 8 - La bocca a coppa della canna pagina 19 . . . I L L E B ) I R ( si nasce... di: Matteo Bulloni foto: archivio “The Fighting Rebels” La peculiare unicità Nel vasto e variopinto panorama nazionale dei gruppi di rievocazione storica ne spicca sicuramente uno. Sia per il particolare periodo storico rievocato, sia per essere, a tutt’oggi, l’unico “gruppo italiano A.C.W.” (American Civil War) effettivamente attivo nella rievocazione storica italiana ed europea. Stiamo parlando dei “Fighting Rebels” (letteralmenti i Ribelli combattenti) un gruppo di amici ed appassionatissimi di storia ed in particolare del periodo della Guerra Civile Americana (1861-1865). (prosegue nelle pagine successive) i Fighting Rebels... mostrano i loro colori... pagina 20 l’addestramento sul campo... In rapida crescita Il loro debutto nel mondo del re-enactment è avvenuto nel 2003, alla manifestazione “Storitalia”, a Cisliano in provincia di Milano. In poco tempo questi ragazzi e ragazze hanno fatto notevoli passi avanti, migliorando il rigore storico per quanto riguarda le loro uniformi e gli equipaggiamenti personali e di reparto. Dotandosi di armi sparanti, con relativo porto d’armi, ed imparando a marciare, manovrare e sparare come le fanterie sudiste facevano, avvalendosi dell’aiuto fornito da copie di manuali di addestramento militare dell’epoca. In effetti, le loro partecipazioni ai vari campi multi epocali di ricostruzione storica, sia italiani che esteri, non passano di certo inosservate. fuoco a volontà! La loro bandiera da battaglia, Confederate Battle Flag (rigorosamente cucita a mano) al vento, i moschetti sempre pronti al fuoco e l’addestramento di marcia che, come nella migliore tradizione dell’esercito confederato, si conclude sempre con la carica alla baionetta e con il tipico grido di battaglia, il famigerato e temuto (dai nordisti), “Rebel Yell”. Inoltre, va menzionata anche l’accuratezza con cui viene predisposto il loro accampamento. Accampamento dove, per tutta la durata della rievocazione storica, i Fighting Rebels cercano di “vivere” come il frugale il fante confederato dell’epoca faceva, mangiando cibi cotti al fuoco e dormendo in tende con giacigli di paglia e con il solo conforto di coperte grezze. pagina 21 La ricerca storica Profondi conoscitori del periodo storico ed in possesso di una vasta bibliografia, questo gruppo di ribelli, durante i loro campi svolgono, a beneficio di un pubblico sempre più curioso, una vera e propria opera di divulgazione storica, mostrando “dal vivo” la vita durante le marce, i momenti di riposo, i combattimenti del soldato confederato dell’epoca. Inoltre, per provare effettivamente le sensazioni di fuoco del soldato ottocentesco, alcuni componenti dei Fighting Rebels praticano, da diversi anni, anche tiro ad avancarica con i loro moschetti. Questa arte affascinante fa riscoprire le difficoltà di utilizzo di armi con oltre 150 anni di storia alle spalle ed evidenzia le capacità e la disciplina dei fanti ottocenteschi di qualsiasi esercito. Con i piedi per terra Ma la particolarità che forse contraddistingue maggiormente i ragazzi dei Fighting Rebels è l’umiltà con cui affrontano ogni nuovo campo. Consapevoli di avere un’esperienza limitata e di aver ancora tanto da imparare, sono convinti che lo scambio di idee con i gruppi più “anziani” di loro sia fondamentale (oltre che estremamente interessante) per migliorare la qualità della propria ricostruzione storica. Americani d’Europa Da qualche tempo i nostri Confederati sono in contatto anche con gruppi tedeschi e austriaci con i quali hanno partecipato a campi europei di rievocazione storica completamente dedicati alla Guerra Civile Americana, con cavalli, cannoni e centinaia di fanti. (prosegue nella pagina seguente) ...seguire la bandiera... pagina 22 la ricostruzione... del campo Sono occasioni molto speciali per crescere ed imparare, “combattendo” al fianco di rievocatori esperti. Inoltre, i nostri ribelli intrattengono una fitta corrispondenza via e-mail anche con tanti gruppi di re-enactors americani. Ed è inutile dirlo, il loro sogno nel cassetto è quello di organizzare un bel viaggio a Gettysburg per partecipare alla spettacolare rievocazione storica della famosa battaglia, che ogni anno richiama migliaia di rievocatori da tutto il mondo. Chi fosse interessato ad...arruolarsi nei “Ribelli Combattenti”, anche solo per avere ulteriori informazioni sulla loro attività, può visitare il sito internet web.tiscali.it/fightingrebels Infine, gli stessi Fighting Rebels si augurano che, nel corso dei prossimi anni, si formino, anche in Italia, tanti altri gruppi dello stesso periodo storico (sia Confederati che Unionisti), così da poter organizzare anche da noi un campo di rievocazione storica completamente dedicato alla Guerra Civile Americana. Bando di arruolamento In questo periodo i Fighting Rebels stanno cercando nuove reclute, per rinfoltire i ranghi e crescere anche numericamente: naturalmente, più numeroso sarà il gruppo e maggiore sarà anche “l’impatto visivo” della compagnia in marcia ed in combattimento. o contattare uno dei seguenti indirizzi di posta elettronica: [email protected] [email protected] [email protected] I PROSSIMI APPUNTAMENTI con i... RIBELLI Agosto -------------------------------------------------da definire Germania raduno europeo gruppi American Civil War Settembre ---------------------------------------------da definire Biasca (Svizzera) manifestazione multiepocale Per maggiori dettagli riguardo le date esatte visitate il sito: web.tiscali.it/fightingrebels baionetta...avanti...Rebel Yell! pagina 23 LA BOMBA “all’Orsini” Un uso “diverso” del luminello e delle capsule Tratto da: “Enciclopedie delle Armi” di E.Mori Nel 1858 si ha il primo impiego criminale del fulminato ad opera di Felice Orsini, l'attentatore di Napoleone III. Nel novembre del 1857 egli si era recato in Inghilterra e si era fatto preparare dall'armiere Joseph Taylor sei bombe progettate da lui stesso (non ci voleva molto, erano delle semplici sfere di ferro con una vite per chiuderle!) e destinate ad essere caricate con fulminato di mercurio in modo da esplodere all'impatto. Il fulminato di mercurio venne comperato senza problemi in una farmacia del centro di Londra “per fare dagerrotipi” (le prime fotografie Ndr). Due delle bombe vennero anche provate nella campagna inglese. La sera del 14 gennaio 1858, mentre Napoleone III si recava in carrozza a teatro per vedere il Guglielmo Tell di Rossini, Felice Orsini ed altri due attentatori lanciarono tre bombe contro la carrozza. La prima cadde fra gli uomini a cavallo davanti alla carrozza, la seconda ferì i cavalli da tiro e ruppe i vetri della carrozza, la terza finì sotto la carrozza e ferì un poliziotto gettatosi a proteggerne gli occupanti. 157 persone rimasero ferite, Orsini compreso, ed otto di esse morirono per le ferite. Napoleone III ed Eugenia entrambi proseguirono incolumi fino al teatro. L'errore di Orsini fu di non rendersi conto che una bomba con un esplosivo detonante ha scarsa efficacia se non esplode a contatto del bersaglio. Nel disegno: Felice Orsini Meldola (Forlì) 1819 - Parigi (1858) con la sua “creazione” Orsini volle vendicare con il suo gesto estremo l’intervento dell’esercito francese nel 1848. Le truppe dell’imperatore Napoleone III invasero la Repubblica Romana per riportare il Papa al potere. Orsini come ufficiale repubblicano si era già distinto nella lotta contro le bande dei “sanfedisti” nelle marche e poi nella difesa di Roma. Mentre una bomba a polvere nera avrebbe prodotto grosse schegge metalliche, lanciate a distanza con energia sufficiente a ledere gravemente, una bomba al fulminato si sbriciola letteralmente in minuti frammenti, molto veloci, ma che perdono rapidamente di velocità. All'epoca non era certamente difficile procurarsi il fulminato: venivano vendute infatti, come piacevole scherzo, le “caramelle cinesi” la cui carta era impregnata di fulminato; tirando la carta per svolgere la caramella, si aveva una bella esplosione che faceva ridere gli spettatori e molto meno la vittima. (continua nella pagina successiva) pagina 24 Per tutte le altre news classifiche e varie collegati al sito www.cnda.it Descrizione dell’ordigno, tratto dal verbale della polizia parigina: “Questa bomba consiste in un cilindro cavo di ferro fuso comune e fragilissimo, composto di 2 parti congiunte dal passaggio d’una vite praticato nello spessore delle pareti. La quantità estratta, che formava la carica del proiettile, era di 130 centigrammi almeno, ed occupava 84 centimetri cubi, cioè più di 2/3 della capacità interiore. Il peso della bomba non carica è di 1 chilogrammo e 337 gr. L’altezza totale dell’ordigno è di 9 centimetri e 5 millimetri; il suo diametro in larghezza è di 7 centimetri e 3 millimetri. La parte inferiore è armata di 25 foconi, guerniti di capsule, attraversanti tutta la grossezza delle pareti e disposti in guisa da far convergere il fuoco delle capsule sulla carica posta nell’ interno. Le pareti hanno una grossezza ineguale: maggiore spessore nella parte inferiore dell’ordigno ove giunge fino a 3 centimetri; spessore assai minore nella parte superiore ove discende fino a soli 5 millimetri. Talché il proiettile si rivolge da sé nella sua caduta, e ricade necessariamente dal lato più pesante sulle capsule, destinate a produrre lo scoppio. Nella parte superiore v’ha un buco per introdurre la carica, chiuso ermeticamente da una vite di 2 centimetri di grossezza. La capacità interiore è di 120 centimetri cubi; se ne è estratta una sostanza di un color bianco leggermente giallastro, fina, cristallina, pesante, che venne riconosciuta per fulminato di mercurio puro e senza mistura. Inserisci il tuo annuncio gratuito su Avancarica Magazine tel. 0544.272252 fax 0544.271417 e-mail: [email protected] Dopo aver tolta la carica e rimesse le capsule, i periti lasciarono a più riprese cadere il proiettile sopra un suolo ammattonato, dall’altezza di soli 50 centimetri; vi ebbe ogni volta scoppio d’una o più capsule. Lo hanno poi lanciato dall’altezza della cintola, a 5 o 6 centimetri avanti, e sempre la caduta determinò l’esplosione delle capsule. (Foto dell’ordigno detto “bomba all’Orsini, concessa dalla Royal Armouries) Ve n d i ... c e r c h i ... scambi? pagina 28 COMPRO... VENDO... FUCILI e CARABINE Fucile A CAPSULA da fanteria svizzero, modello T.BIS con piastra alla francese, cal. mm. 18 rigato. 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Fra le caratteristiche dell’arma figurano la lunghezza (1.330 mm), il calibro (16,5 mm), il mirino regolabile lateralmente, la tacca di mira con alzo a due fogliette, l’attacco per la baionetta, il calcio prolungato fino alla bocca e con le asole, protette da piastrine ovali, per ospitare le tre chiavette per il fissaggio della canna. Vi sono elencati, però, altri particolari che fanno subito intuire che non si trattava di un’arma concepita secondo la classica impostazione di un moschetto da fanteria o di altri corpi a cavallo: il calcio leggermente ripiegato, la canna rigata e il peso, variabile tra 5,500 e 7,000 chilogrammi. Tale carabina, con tali caratteristiche, assunse il ruolo di modello tipo per l’armamento dei carabinieri, reparti di volontari addestrati al tiro di precisione e, da quella data in avanti, dotati di armi speciali fabbricate appositamente. Quella dei carabinieri e delle armi con canna rigata era una storia già nota sin dal 1751, quando nasce la Compagnia d’Aigle, forse la prima dei carabinieri, composta da volontari di età compresa tra 20 e 50 anni e abili nel tiro di precisione. Nel 1769, per opera del capitano Salomon Landolt, nasce una compagnia di tiratori scelti a Zurigo, e anche in questo caso viene sottolineato che ai volontari reclutati erano riservate le migliori carabine. Per le popolazioni della Svizzera, quindi, il tiro è stato, quasi da sempre, una attività preferita perfino ai giovanili divertimenti; il modo di concepire il rapporto uomo-arma ha sempre fluttuato in un breve spazio in cui il confine tra lo stare all’erta in armi e il sentirsi gratificato dalle proprie abilità di tiratore non ha mai avuto una marcatura ben definita. La specialità Pennsylvania Il tiro con fucile a pietra focaia a canna rigata, nella posizione in piedi e su bersaglio posto a 50 metri, è stato da tempo oggetto di competizioni nazionali in diversi Stati europei ma, purtroppo, non era presente nel calendario internazionale MLAIC. Dopo tre apparizioni, tra due campionati mondiali e uno europeo, con i nomi sperimentali di Pedersoli/Pennsylvaia (Batesville, 2004), Pedersoli (Pforzheim, 2005) e Vetterli Flintlock (Bordeaux, 2006), l’argomento è stato discusso nella commissione dei delegati MLAIC nel 2005 e finalmente, nella riunione del 2006, è stata inserita a pieno titolo e con decorrenza dal 2007 la nuova specialità con il nome più naturale che essa potesse avere, cioè Pennsylvania. Erano stati suggeriti diversi nomi, fra cui Pedersoli, Seneca o Boone & Crockett, ma la scelta su quel nome Lʼarma è corredata del pomolo di sostegno; il paragrilletto è sagomato per una corretta posizione della mano. peculiare, noto da anni nel nostro Paese, è sembrata la più naturale. Un ringraziamento, per tutto ciò, va anche al compianto Donald “Bucky” Malson, la cui recente scomparsa ha lasciato increduli tutti quelli che lo conoscevano; egli era stato segretario generale MLAIC dal 2002 e riconfermato ancora nella riunione dei delegati nell’agosto 2006 a Bordeaux. Ci resterà sempre il ricordo del suo sorriso e della sua giovialità. La specialità Pennsylvania, consacrata quindi nel panorama agonistico internazionale, acquisterà ancora più importanza e permetterà di ottenere degli ottimi risultati, anche in termini di partecipazione. L’arma La Davide Pedersoli ha voluto dedicare ai tiratori amanti di una delle specialità più classiche del tiro ad avancarica una nuova arma che si aggiunge ai modelli Mortimer e Jäger, già noti per i numerosi primati che da lungo tempo Pur essendo presente nella codetta della canna la base per lʼinstallazione della diottra, non ne è continuano ad acquisire. Il modello Swiss Match Rifle era stato presentato previsto lʼutilizzo nel tiro agonistico. un paio di anni or sono in occasione delle esposizioni internazionali del settore. L’arma era stata realizzata riproducendo un esemplare originale che lo stesso Pierangelo Pedersoli aveva individuato in occasione di una manifestazione di tiro in Germania. Lo stile, di inconfondibile tradizione svizzera, è facilmente Lʼacciarino si sviluppa secondo un accomunabile al modello Bristlen a Morges che Pedersoli produce da molti anni, ma sulla disegno armonico ed elegante. La versione a pietra focaia di un’arma così massiccia e chiaramente destinata al tiro di molla della martellina è stata brunita nel colore marrone. pagina 31 precisione le notizie non erano abbondanti. Sono state sufficienti, però, le informazioni tratte dal prima citato regolamento militare svizzero del 1818, nonché le valutazioni oplologiche di esperti collezionisti europei. Inoltre, nel volume “Fusils et carabines de collection” di F. Pellaton, R. Caranta, H. Bonsignori e J. Jordanoglou, Edition Crépin Leblond, 1995, è possibile individuare altri riferimenti circa le carabine per tiratori, ancora calciate fino alla bocca, note oggi a percussione ma trasformate dal sistema a pietra focaia, come un modello 1750/38 del cantone di Friburgo o un modello 1817/38 firmato Hermann a Berna. Si tratta di carabine con un peso intorno a cinque chili, con il rampone superiore calciolo più corto di quello inferiore e con il paragrilletto molto elaborato per il corretto posizionamento della mano, praticamente le peculiarità dell’arma da La tacca di mira può scorrere longitudi- tiro svizzera. nalmente alla canna per individuare la La conferma sull’impiego dell’arma nelle gare più idonea distanza oculare. Le altre ufficiali è arrivata dalla commissione MLAIC, in Il rampone superiore del calciolo è più corto regolazioni consentono gli spostamenti seno alla quale è stato molto determinante di quello inferiore. laterale e in verticale l’apporto di Erich Illing, delegato tedesco. Per una maggiore corrispondenza alla tipologia originale dell’arma, è stato richiesto alla Pedersoli di accorciare l’appendice superiore del calciolo e, viste le caratteristiche della tacca di mira, è stato deliberato che il tiro agonistico con il fucile Swiss Match venga praticato senza l’ausilio di alcuna diottra. La visuale del bersaglio attraverso la particolare tacca di mira a doppio montante avviene, infatti, attraverso un foro praticato su una piastrina che scorre lateralmente in una slitta inserita alla base della tacca stessa. La stessa slitta può essere regolata verticalmente. Considerando che l’intero blocco della tacca di mira può essere fatto scorrere lungo la canna per la correzione della distanza oculare, con una escursione di 13 centimetri circa, il suo impiego assume un assetto abbastanza simile a quello di una diottra. La complessa tacca di mira è dotata anche di pendolino antimagnetico di riferimento, libero di oscillare fra i due montanti, per la verifica del parallelismo dell’arma rispetto al bersaglio. La canna, in calibro .45, è lunga 750 mm (29.5”), è solcata da sette principi che sviluppano un passo di 1.200 mm (48”), presenta un profilo conico ottagonale ed è brunita colore marrone. Il vivo di volata è protetto dalla fresatura salvabocca ricavata sulla faccia anteriore della canna, utile anche per il centraggio della pezzuola durante il caricamento. La meccanica dell’acciarino, robusto e dal disegno elegante, è realizzata con macchine a controllo numerico; lo scatto è servito da stecher a doppio grilletto; tranne la molla della martellina che è brunita colore marrone, l’acciarino presenta una finitura tartarugata. Il calcio, in noce, è completato dal calciolo con il rampone superiore poco pronunciato e, come nella corrispondente versione a percussione, da un paragrilletto anatomico e dal pomolo di sostegno. La bacchetta di caricamento è in acciaio. La prova di tiro La prova di tiro, è stata eseguita un po’ frettolosamente a causa della urgenza per la pubblicazione sulle pagine di questa rivista. A parte i due colpi più lontani, serviti per l’aggiustamento della tacca di mira, vi sono altri due gruppi di colpi: La fresatura a protezione del vivo di uno di cinque nella zona del 9 a ore 12, e uno volata, utile anche per il centraggio della formato da una mouche e da altri quattro colpi La rosata di prova, appositamente eseguita pezzuola durante il caricamento. tra il 9 e il 10 a ore 11. La carica di polvere è per la pubblicazione sulle pagine di questa stata sempre di 32 grani di Svizzera n. 2, più un pari volume di semolino, ma sono rivista. state provate due diverse combinazioni tra diametro palla e spessore pezzuola. Per la rosata in alto, palla calibro .454 e pezzuola da 0,12 mm; per l’altra, palla calibro .454 e pezzuola da 0,18 mm. I risultati testimoniano la notevole potenzialità dell’arma e, visto che tutto è perfettibile, non è escluso che possano essere conseguiti ragionevoli miglioramenti. SCHEDA TECNICA Fabbrica: Modello: Tipo: Calibro: Canna: Congegni di puntamento: Materiali: Finitura: Lunghezza totale: Peso: Prezzo: Davide Pedersoli & C., via Artigiani 57, 25063 Gardone Val Trompia Swiss Match Rifle fucile ad avancarica con sistema di accensione a pietra focaia. .45 lunga 750 mm (29.5”), solcata da sette principi che sviluppano un passo di 1.200 mm (48”). mirino a tunnel, con piolo a testa di bambola, su base incastrata a coda di rondine; tacca di mira a doppio montante con regolazione laterale, verticale e longitudinale; visuale attraverso foro su piastrina regolabile. canna, acciarino e fornimenti in acciaio, calcio in legno di noce; pendolino della tacca di mira in ottone. canna, bindella, tubetti porta bacchetta e molla della martellina bruniti colore marrone; acciarino, calciolo, guardamano, sottoguardia, codetta della canna e piastrine chiavetta tartarugati; congegni di mira bruniti colore nero; calcio lucidato a olio. lunghezza totale 1.230 mm (48 7/16”) 7,400 kg € 1.939,00