BRONZO
ARGENTO
BRONZO
IN
IN
IN
COMINAZZO/O
PAULY
WEGNOCK
BRONZO
IN
HAWKER
pagina 2
Intervista al Presidente
della C.N.D.A.
Giovanni Gentile
A fine giungo scadeva il termine per la
riconsegna dei moduli dell’indagine voluta dalla
C.N.D.A. ed è subito iniziato lo spoglio.
Pubblichiamo i risultati alle pagine 9 e 10
di questo numero.
Abbiamo quindi chiesto al Presidente
Giovanni Gentile di esprimere i suoi commenti su
questi risultati.
Ecco quello che ci ha detto.
Desidero innanzitutto ringraziare tutti quei
tiratori che hanno usato i “5 minuti” richiesti per
compilare il questionario C.N.D.A. ed i Presidenti di
Compagnia che si sono prodigati nel diffondere i
moduli.
Ci attiveremo in modo che in futuro le cose
migliorino. Un ringraziamento alle Compagnie ed
alle Sezioni ospitanti sull’organizzazione delle gare,
visti i gradimenti.
Il tiro Middle Range ha avuto un successo
“parziale” ma dobbiamo considerare che per
partecipare alle gare è necessaria un’arma che ora
è in possesso di pochi.
Lo scopo comunque è stato raggiunto, in
quanto sono a conoscenza che sono in corso trattative
per l’acquisto di armi per specialità a lunga distanza.
Anche per quanto riguarda le gare extra
(Coppe, Trofei) il dibattito è aperto.
Mi spiace che alcuni tiratori, con i quali ho
avuto occasione di parlare, non abbiano aderito alla
nostra richiesta senza alcuna motivazione; probabilmente avevano nulla da dire.
Nella formulazione delle gare di Coppa vorremmo introdurre, e sarà argomento del prossimo
Consiglio Direttivo, un sistema nuovo di premiazione
più appagante.
Sono rimasto piacevolmente sorpreso che,
nonostante l’anonimato garantito, la quasi totalità
abbia firmato. Due volte grazie.
Veniamo alla comunicazione: già da ora
stiamo migliorando le nostra rivista sia come uscite
e come contenuti, grazie al supporto di alcuni nostri
soci (sempre loro..).
Venendo alle mie considerazioni sul questionario mi sembra che non ci siano problemi sulla
composizione del Campionato e sulla formula della
Coppa Italia.
Eccetto alcune considerazioni negative di
ordine logistico relativa ad alcuni siti che hanno
pagato lo scotto della prima volta.
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Avancarica
Magazine
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fax 0544.271417
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Un invito quindi a tutti i soci a collaborare
con la rivista con articoli di interesse comune.
Il sito istituzionale CNDA.it, ultimamente
trascurato, entrerà in funzione a breve rinnovato e
sarà l’unico organo ufficiale di comunicazione tra la
Consociazione e il mondo esterno.
Ve n d i ... c e r c h i ...
scambi?
pagina 3
Sono deluso dalle risposte in merito alla
presenza della C.N.D.A. presso i tiratori, non sono
state date giustificazioni o commenti, per cui posso
solo rispondere che la comunicazione con me oppure
con i consiglieri è aperta in qualsiasi momento.
Veniamo alle altre considerazioni e suggerimenti fatte dai tiratori.
Il problema con l’Unione non è al momento
risolvibile, percorriamo due strade parallele ma mai
convergenti, la richiesta di avere la delega M.L.A.I.C.
non è accettabile pena la fine della C.N.D.A.
Continuiamo per la nostra strada, ma il clima ora
molto rilassato è derivante anche dal cambio di
interlocutore.
La richiesta di avere più poligoni è lecita ma,
visto il disinteresse dell’Unione, solo le Compagnie
possono dare un supporto valido, facendo promozione
anche fuori dal loro orticello.
Le critiche mosse per quanto riguarda i
campionati internazionali mi permettono di informare
i tiratori che, già con il nuovo Regolamento di Tiro
in fase di revisione, e con una serie di novità in
discussione con il Consiglio Direttivo, saremo in grado
di rispondere con chiarezza alle critiche.
Per quanto riguarda gli altri punti emersi, mi
pare che già in parte abbiamo risposto con azioni già
in essere ed altre che faremo.
Credo che si possa concludere che questo
sondaggio sia stato interessante quanto meno per
verificare l’affetto di molti versa la Consociazione.
Ancora un grazie di cuore.
Il Presidente
Giovanni Gentile
Avancarica Magazine
c/o X.mas srl Viale della Lirica 61 - 48124 Ravenna
fax 0544.271417
e-mail:
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SU QUESTO NUMERO
- le classifiche finali del
35° Campionato Italiano
di Tiro ad Avancarica
- tutti i risultati e le
classifiche del 15°
Campionato Europeo
di Eisenstadt
- i risultati
dell’inchiesta C.N.D.A.
Per chi volesse inviare
materiale da pubblicare
(articoli, foto, disegni, ecc...)
inviare un fax oppure una
e-mail alla redazione:
Per tutte le altre
news, classifiche
e varie
collegati al sito
www.cnda.it
pagina 4
HOREBACH 2013
Nonostante informati del pessimo tempo che li
avrebbe accolti in Germania, 3 piattellisti italiani si sono
avventurati alla volta di Horebach, cittadina a nord di
Monaco di Baviera, per il consueto incontro internazionale
di tiro a volo che si disputa sui 100 piattelli.
Come al solito i metereologi non hanno centrato le
previsioni ed i 3 italiani hanno dovuto garaggiare sia con
temperature quasi “africane” e sia con un guardaroba
decisamente invernale.
La prima giornata di gara ha visto la conquista della
prima posizione in fascia A di Moreno Boni che ha siglato un
ottimo 40/50 nella specialità Manton.
Non da sottovalutare la prestazione di Giancarlo
Moro che ha chiuso la prima giornata con un 31/50.
Mentre un mal funzionamento dell’acciarino ha
costretto Gentile all’ultimo posto della classifiche, influendo
anche sul punteggio della squadra relegata al 4° posto.
Il giorno dopo (sempre sotto un sole cocente) lo
stesso Gentile, nella specialità Lorenzoni ha chiuso le 2
manches di gara con un 21/25 e 23/25 piazzandosi al primo
posto della classifica fascia B.
Gli altri componenti la rappresentativa italiana
hanno chiuso la giornata con rispettivamente 37/50 per
Boni e 42/50 per Moro.
Alla fine le premiazioni a base di speck locale e
prodotti tipici della tradizione bavarese.
Momento commovente è stata l’assegnazione del
trofeo in memoria di Willie Richter, indimenticabile tiratore
austriaco portatore di handicap, grande amico di noi tutti,
trofeo che tutti gli anni sarà
rimesso in palio ed assegnato
al tiratore che avrà totalizzato
il maggior numero di piattelli
sommando i risultati della 2
specialità.
Giovanni Gentile
pagina 5
LANGAU 2013
Altra classica del Tiro a volo internazionale, la
sfida che ha visto affrontarsi tiratori a volo italiani,
austriaci, tedeschi, olandesi, svizzeri e cechi a Langau
(Austria) nel fine settimana del 14 e 15 settembre
2013.
Per i tiratori italiani partecipanti una medaglia
d’argento con la formazione “Italia 1”: Gentile, Moro
e Moreno Boni nella categoria Hawker con 110 punti
ed una seconda squadra la “Italia 2” composta da:
Siclari, Zanzi e Ciuffi al quarto posto con 97 punti.
In Lorenzoni la squadra “Italia 1” ha portato a casa il
terzo posto.
In Manton invece Ciuffi ha conquistato il 4°
posto con 39 punti finali (16+23) con tutti gli altri 5
tiratori italiani che si sono piazzati entro i primi 20.
Il Percorso di Caccia, disputato alla
competizione come usanza austriaca,
per gli italiani un’ottima prestazione di
Moro (8/10), Enrico Siclari (7/10) e
Gentile (7/10).
fine della
ha visto
Giancarlo
Giovanni
Z.G.
pagina 6
UN SALTO NEL PASSATO
PER ALLENARSI MEGLIO
Un’esperienza che insegna
come allenarsi divertendosi!
Tiratori da sinistra; Dave Elvin, Chris Hobbs, Martin Crix (il becchino), Richard
Morris, Bill Pink, Bev Keeble (il festeggiato), Ed Bettany ed Allan Wellings.
Praticamente il 60% della nazionale inglese di tiro a volo (n.d.r.)
Traduzione adattata del testo originale di Bev Keeble.
La domanda me la fece mia moglie. Cosa vuoi
di regalo per il tuo 60° compleanno? Mentalmente
ripassai la mia lista “Desideri/Cose da fare” e non mi ci
volle molto per decidere.
Siccome mi considero un tiratore d'avancarica
"completo" ho sempre avuto il desiderio di fare un
salto nel passato al tempo in cui i nostri antenati
sparavano e cacciavano con l'aiuto dei pointer.
Dopo alcuni tentativi infruttuosi ho trovato
tramite un conoscente la riserva di Bunwell Wood
Shoot in Banyards Hall, Norfolk. Loro addestrano i
pointer e quindi mi sono sembrati la scelta ideale per
coronare il mio desiderio.
Mark Howard il titolare sembrò veramente
entusiasta della cosa e quindi concordammo che noi
avremmo cacciato praticamente al debutto della
stagione venatoria quando di prede ci sarebbe ancora
stata abbondanza.
La scelta degli 8 tiratori fu fatta considerando
la “prestanza fisica” dei membri della
Great Britain Muzzle loading DTL
Shotgun team (cioè l’equivalente della
nostra nazionale di Tiro a volo della
C.N.D.A.) a cui si sono aggiunti altri 2
amici tiratori.
Jane Capewell, capitana della
nazionale inglese di tiro a volo e Clare
Mills, un’altra tiratrice nazionale, non
hanno accettato di tirare ma si offrirono di documentare il tutto con videocamera e macchina fotografica.
Dopo quella che mi è sembrata un'eternità
finalmente in luglio ebbi il mio "regalo". Le condizioni
atmosferiche hanno influito sulla scelta delle armi da
utilizzare. Piovaschi continui, nuvole basse, umidità.
Così mentre 4 del gruppo, me compreso, hanno scelto
fucili originali a pietra focaia, i rimanenti hanno preferito fucili a percussione fra cui 1 solo era una replica.
Arrivate le armi, si presenta Martin Crix con
l'abbigliamento più improbabile che si possa immaginare che comunque richiamava gli abiti del passato. La
sua redingote nera (con orologio e catenella che spuntava dal taschino) abbinata una bella tuba spiccava
“sicuramente” fra l'abbigliamento degli 8 cacciatori.
Dopo uno spuntino abbiamo pulito le armi,
eseguiti i colpi di prova per chi ne aveva bisogno,
abbiamo incontrato il responsabile del team canino che
ci avrebbe accompagnato.
John aveva infatti portato 2 Brittany spaniel
che ci hanno seguito ovunque aiutandoci nello stanare
le prede ed aspettando i nostri
colpi. Completato il pre-briefing e
saliti a bordo del trasporto abbiamo raggiunto il campo. 4 di noi
hanno iniziato a circa 30 metri
uno dall'altro e camminando lentamente lungo il campo mentre i
cani li precedevano. Gli altri 4
affiancavano i primi.
pagina 7
Qualcuno ha deciso
di cambiare il proprio fucile, ma
altri hanno pensato di caricare e
sparare con entrambe le canne
delle loro doppiette.
Il festeggiato per la
cronaca ha riposto nella custodia
il suo Manton decidendo di utilizzare un calibro sedici singolo.
Chris Hobbs anche lui ha optato
per un fucile del 1790 a colpo
singolo.
Dopo circa 100 metri i
cani si sono bloccati segnalando
la presenza di prede di fronte a
noi. Così ho avuto la mia prima
possibilità della giornata.
Mi sono avvicinato al
capo muta, ho controllato non 2
ma per ben 3 volte che la mia
doppietta fosse a mezzo cane poi
tutto è successo in un attimo!
Per stanare la preda un
cane è avanzato velocemente ed
il fagiano ha spiccato il volo.
Ho fatto tutto bene.
Riarmati, rifocillati e
quindi pronti a finire il lavoro,
siamo tornati sul campo. Ci
siamo schierati nella formazione
a linea e la caccia è ricominciata.
Non ci è voluto molto
per far comunicare al capo muta
che mancavano solo 3 bersagli
alla quota concordata di prede
che avremmo potuto abbattare
per quella giornata. D’altronde,
ogni tiratore aveva dato il meglio
di se per dimostrare la propria
abilità venatoria e la propria
maestria nel tirare con fucili ad
avancarica.
Ho imbracciato il fucile, preso la
mira e fatto fuoco, ma il fagiano non
sapendo che chi aveva a che fare si è involato lontano.
Senza aver tempo per tirare con
la seconda canna quello che mi è rimasto
è stato solo il rammarico di non aver ancora la "mia" preda nel tascapane.
A quel punto l'unica cosa da fare
era di continuare a risalire lentamente il
campo.
I cani squadravano il terreno con
mosse agili e bloccandosi all'improvviso
quando annusavano possibili bersagli.
Per la verità in questa fase di colpi
ne abbiamo tirato pochi ed il “festeggiato”
cercava di calmarsi i nervi.
A questo punto è toccato agli altri 4 tiratori
avere la possibilità di tirare qualche colpo. Uno dei cani
si blocca di fronte a Ed Bettany, snida la preda ed Ed
lo colpisce con il suo fucile a percussione.
Recuperata e riposta la preda velocemente,
dopo le congratulazioni di rito, continuiamo nella
perlustrazione e qui si fanno notare Bill Pink e Chris
Hobbs con i loro fucili a percussione.
In questo campo larghissimo di barbabietole ci
abbiamo passato tutta la mattina.
Alcuni fagiani li abbiamo fatti volare via noi
camminando e facendo rumore, ma la maggior parte
delle prede li hanno stanati i 2 pointer.
Poi è da considerare che i fucili ad avancarica
ci obbligavano ad una sosta dopo ogni colpo per poter
ricaricare, dando così buone opportunità ai fagiani di
volare via da noi, cosa che non accade ai moderni cacciatori ed alle loro armi superveloci e sempre cariche.
Fra tutti i colpi tirati quello che più rimarrà
nelle memoria del “gruppo di fuoco” sarà quello che
Dave Elsin piazza colpendo un fagiano ad almeno 40
metri, mancato inopinatamente dal sottoscritto proprio
un attimo prima.
A quel punto con le canne dei fucili da pulire e
la fame che si faceva sentire, abbiamo deciso di
fermarci per il pranzo. Ogniuno aveva a quel punto
almeno un fagiano nella propria sacca e la buona prova
della mattina ci aveva messo in testa idee
stravaganti per il pomeriggio.
Due Brittany
Spaniel, veri
protagonisti
della giornata
Spicca ancora Martin
Crix che nonostante l’abbigliamento da becchino, all’ultimo
centro, dimostra alla lettera
come occorre cacciare.
Il cane si arresta, a
comando, stana il fagiano ed il
cacciatore lo colpisce non appena
questi si alza in volo.
Il finale comunque
ha voluto ancora premiare il
“festeggiato” permettendogli di
ai cacciatori
colpire l’unica pernice della giornata con il suo ultimo colpo di
fucile, colpo veramente difficile perchè disturbato da
una pioggia insistente che stava cadendo.
Proprio la pioggia ci ha fatto decidere che era
tempo di ritornare sul trasporto e raggiungere l’osteria locale dove abbiamo consumato un pasto stupendo
inaffiando il tutto con birra e vino.
(continua nella pagina successiva)
insieme
pagina 8
(prosegue dalle pagine precedenti)
Le mie paure che tutta la
nostra esperienza potesse tramutarsi
in una grande delusione sono quindi
sparite grazie anche al lavoro dei
cani, dei loro istruttori, che hanno
avuto anche l’occasione di testare gli
“allievi a 4 zampe” al di fuori della
solita routine addestrativa.
Grazie alla fantastica compagnia dei miei amici, al loro abbigliamento “d’epoca” ed all’abbondanza
dei fagiani presi, è stata veramente
una bella giornata.
Un bellissimo “regalo di compleanno” da ricordare.
Tutto quello che abbiamo
fatto, oltre al nostro divertimento,
ha dimostrato che tutte queste armi
ad avancarica, di cui alcune più
vecchie di 200 anni, sono più che
ottime per colpire e riempire la propria sacca da caccia ancora oggi.
Tanto, che sia per il tipo di
compagnia, sia per il giorno speciale
che abbiamo passato insieme, la
nostra intezione è quella di ripetere
il tutto il prossimo anno magari con
un tipo di selvaggina diversa.
Martin Crix, fresco Campione Europeo
di tiro a volo, mentre centra un fagiano
Uno dei 2
Brittany Spaniel
fissa incredulo
la preda
mancata che
se ne vola via
Tornando a casa, stanchi ma felici.
pagina 9
QUESTIONARIO
C.N.D.A.
PUBBLICHIAMO L’ESITO DEL QUESTIONARIO C.N.D.A.
ATTIVITA’ SPORTIVA
Come giudichi la composizione del
calendario del Campionato 2012/13?
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Come giudichi la scelta
dell’ubicazione dei poligoni?
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Come giudichi l’organizzazione delle
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Come giudichi le gare organizzate
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Preferiresti avere altri tipi di gare
come i Trofei o Coppe?
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Come giudichi la formula della Coppa
Italia in campi di tiro aperti?
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Cosa c’è da migliorare nelle gare
organizzate nei campi di tiro aperti?
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Il questionario prosegue
nella pagina seccessiva.
pagina 10
Per tutte le altre news,
classifiche e varie,
collegati al sito
www.cnda.it
Nella Coppa Italia,
è stato introdotto il tiro Middle Range.
HA RISPOSTO IL 62%
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COMUNICAZIONE
La C.N.D.A. dispone di alcuni
mezzi di comunicazione:
il Magazine e vari siti sul web,
desideriamo avere il vostro parere.
HA RISPOSTO IL 111%
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Per quanto riguarda i contenuti:
HA RISPOSTO IL 108%
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MM\
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tel. 328.8290263
fax 0544.271417
e-mail: [email protected]
) nOemcki gl
Un tuo consiglio.
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A*
Quali segui di più:
HA RISPOSTO IL 110%
inserisci in ordine i siti che visiti
assegnando un punteggio dal 10 a 0
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Cndaclassifiche;
il peggiore CNDA.it
LA CNDA ED I TIRATORI
Come valuti il rapporto tra la C.N.D.A.
ed i tiratori?
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Alle pagine 2 e 3 di questo numero
l’intervista al presidente della C.N.D.A.
Giovanni Gentile sui risultati del
questionario pubblicato.
Ve n d i ... c e r c h i ...
scambi?
pagina 11
CLASSIFICHE finali
25 metri
del 35° Campionato
di tiro ad avancarica
Altre classifiche nelle pagine successive
CLASSIFICHE finali
di tiro ad avancarica
del 35° Campionato
pagina 12
50 metri
pagina 13
Per tutte le altre news
classifiche e varie
collegati al sito
www.cnda.it
CLASSIFICHE finali
Altre classifiche nelle pagine successive
di tiro ad avancarica
100 metri
del 35° Campionato
PER LE CLASSIFICHE DI CAMPIONATO
PER SPECIALITA’ A 25 - 50 - 100 METRI
sono ammessi alla finale i primi 8 classificati
e tutti quelli che hanno la media dell’ottavo.
CLASSIFICHE finali
squadre
di tiro ad avancarica
del 35° Campionato
pagina 14
pagina 15
Un coltellino
acciarino
di Massimo Capone
E’ visibile l’acciarino nel profilo superiore.
Hai voglia a continuare a dire a te stesso ed a tua moglie che….tanto vai solo a dare
un’occhiata, perché non hai proprio più intenzione di comperare altre carabattole da mettere poi
in un cassetto, e lì dimenticarle.
Gira che ti rigira, alla fine della passeggiata nel mercatino quasi sicuramente qualcosa
continua a rimanerti …appiccicata alle mani!
Per me l’estate in Tirolo significa paesaggi stupendi, camminate nel verde di boschi e
vallate, silenzio, gustose mangiate e…. mercatini.
Il solito, piccolo, rivenditore di militaria (soprattutto austriaca ed italiana degli anni dal ‘50
al ’70) ormai mi conosce bene, e mi aspetta al varco.
Ma in altri banchetti, spesso allestiti da abitanti del luogo, faccio incontri forse più
interessanti e sfiziosi.
Ed in uno di questi ultimi ho trovato qualcosa che ho ritenuto veramente allettante.
Era in compagnia di altri coltellini pieghevoli, e neanche tanto in vista, ma ha subito
attirato il mio occhio già abituato per quel po’ di pratica ed esperienza che ho con i fucili a
pietra focaia.
E si, proprio di pietra focaia parliamo, ma non di quelle montate tra le ganasce del cane di
un fucile napoleonico, ma di quelle utilizzabili per fare il fuoco.
Il coltellino in questione, infatti, già saggiamente presentato dalla venditrice come ”antico”,
era proprio un attrezzo da usare, con un opportuno pezzo di selce, per accendere il fuoco!
Nel mio archivio ho ritrovato un articolo, su questo argomento, scritto da Luciano Salvatici
(prosegue nelle pagine successive)
pagina 16
e pubblicato, molti anni
fa, sulla rivista “Diana
Armi”.
Vi è riportata la
collezione di coltellini
pieghevoli, corredati
di acciarino, di proprietà del Sig. Horst
Brunner. Vi sono illustrati esemplari stupendi per fattura e
condizioni di conservazione.
Quello che vi
voglio
presentare,
ripescato dal mercatino
tirolese, a differenza
di quelli di Brunner,
mostra un uso ed
abuso estremi, tanto
da averne fatto quasi
un rottame, ma ancora
meritevole di interesse
e di essere descritto.
Attrezzi di questo
Con la “caviglia” semiaperta. Le guancette sono di ottone.
genere sono piuttosto
rari come esemplari
dell’Europa meridionale, mentre erano relativamente più diffusi nel centro e nord- Europa: ne
riportano cataloghi tedeschi già ancora nell’800 o primissimi anni del ‘900: la stessa Victorinox
ne fece una piccolissima serie, a scopo commemorativo, alcuni decenni fa.
Di certo il loro uso decadde con l’avvento dei fiammiferi.
La caratteristica principale di questi coltellini è di essere muniti, lungo tutto il dorso della
impugnatura, di un inserto metallico allungato sul quale veniva sfregato un pezzetto di selce,
facendone così scaturire delle faville
La lama, ripetutamente affilata, è con l’intaccatura di presa
che avrebbero poi
posizionata in modo inconsueto all’estremità.
acceso l’esca.
Detto
così
sembra facile, e
forse all’epoca lo
era, ma oggi credo
che questa tecnica
sia nelle capacità di
pochissimi eletti (ed
io non sono tra essi !).
Il coltellino da
me acquistato è
lungo, tutto chiuso,
95 millimetri, mentre
con la lama aperta
raggiunge i 165 millimetri.
Le sue condizioni generali sono
alqu-anto …pietose.
Intanto credo
che manchi una
lama, e quella principale ha segni di
pagina 17
numerosissime riaffilature, è molto sottile,
con punta arrotondata,
ed un’ unghiatura per
estrazione molto piccola e stranamente
collocata quasi in
punta.
Di corredo c’è
anche
uno
stelo
appuntito, con sezione
semi tonda (cioè ha
un fianco appiattito),
lungo 70 millimetri e
di diametro, nel punto
medio, di circa 3 millimetri: la sua molla di
ritegno è ormai del
tutto inefficiente, segno
di uso anche più
frequente, forse, della
L’acciarino evidenzia, con le sue numerose intaccature,
lama. Non so a cosa
l’intensissimo utilizzo con la pietra focaia.
potesse servire: penso
alla caviglia dei coltelli
pieghevoli da marina, ma certo non è il nostro caso.
Piuttosto mi viene da pensare all’utilizzo di uno stelo metallico (a volte un semplice chiodo,
o qualcosa di simile), da usare, inserendolo nel foro della vite delle ganasce del cane delle armi
a pietra focaia, per avvitarla bene e così serrare la pietra.
Sarei grato ai lettori che mi fornissero una più valida spiegazione.
Le guanciole sono di ottone, anch’esse piuttosto malridotte.
Ma, naturalmente, l’accessorio più interessante
ed importante è l’inserto,
sul dorso, costituito da un
riporto metallico con funzione di acciarino.
Questa striscia d’acciaio
è larga 7 millimetri, e
sporgente dal profilo delle
guancette di circa 1,5 – 2
millimetri.
All’origine doveva essere
sensibilmente più sporgente, ma l’uso intenso ne
ha inesorabilmente consumata l’altezza, proprio
come accade alla martellina
delle nostre armi.
Similmente alle martelline, i ripetuti colpi e
sfregamenti con la pietra
hanno alterato l’originario
profilo liscio, rettilineo,
della superficie, facendolo
diventare quasi a scaletta,
con alternanza di pieni e
piccoli avvallamenti, testimonianza del ripetersi
L’estremità di una guancetta non è sopravvissuta.
infinite volte dei colpi
(prosegue nella pagina successiva)
pagina 18
La “caviglia” semiaperta. La sua funzione?
violenti apportati dal
bordo tagliente dei
pezzi di selce.
Al momento dell’acquisto avevo intuito
l’utilizzo del coltellino,
ma, non avendo con
me una selce, sono
rimasto con il dubbio
fino al ritorno dalle
vacanze.
Non appena giunto
a casa, a Roma, uno dei
miei primi pensieri non
è stato disfare le valigie
ma….si, avete indovinato! Provare l’uso del
coltellino per quella
particolare funzione.
Come
tiratore
d’avancarica, e Miquelet
in particolare, non ho
rovistato più di tanto
per trovare una bella
pietra, usata ma ancora
efficiente.
Al primo colpo una bella pioggerellina di scintille mi ha reso subito il collezionista più felice
e soddisfatto.
L’aspetto e le condizioni fanno pensare ad un lunghissimo ed intenso utilizzo.
pagina 19
15° CAMPIONATO
EUROPEO 2013
18-25 agosto - Eisenstadt - AUSTRIA
Europeo avaro di sodddisfazioni per la
nazionale italiana che ha conti fatti ha comunque
portato a casa 2 medaglie di argento a squadre,
altrettante di bronzo ed 1 bronzo individuale.
Con la squadra di PAULY seconda posto
con i 271 punti di Cattaneo, Guenzi e Sanmarco.
Il trio della prima medaglia d’argento si
è ripetuto sempre in seconda posizione con la
squadra WEGNOCK con 241 punti.
Le medaglia di bronzo invece arrivano
dalla squadra di EGG che ha totalizzato con Moro,
Vecchi e Vedani 235 punti ed ancora da Vedani
che si è conquistato in Cominazzo/O il bronzo
individuale con 89 punti.
Infine, nel tiro a volo, la squadra
HAWKER che era formata da Gentile, Moreno Boni
e Moro ha conquisatato
un incredibile bronzo
con 103 punti totali
(davanti agli inglesi)
che considerato il tipo
di poligono sempre
dominato da una vento
imprevedebile e dall’imprevedibilità delle
traettorie dei piattelli,
vale quanto un oro.
G.Z.
(prosegue nella pagina successiva)
pagina 20
15° CAMPIONATO EUROPEO 2013
18-25 agosto - Eisenstadt - AUSTRIA
Di ogni gara vengono
riportati i primi 3 classificati e tutti
i piazzamenti dei tiratori della
nazionale italiana (in grassetto)
25 METRI SINGOLI
------------------------------------COLT
punti
1°
KLOCK Jörg
Germania
96
2°
DREISBACH Matthias
Germania
96
3°
MAJERCIK Vladimir
Slovacchia
96
4°
VEDANI Alfredo
Italia
89
ORSO Antonio
Italia
89
37°
VECCHI Roberto
Italia
88
FERRARI Oriana
Italia
88
60°
BIAGINI Teresio
Italia
85
69°
BERTOLI Valter
Italia
81
79°
CATANI Luigi
Italia
74
80 titatori --------------------------
MARIETTE
punti
1°
FORMAN Josef
Repubblica Ceca
97
2°
BJÖRNBERG Christer
Svezia
96
3°
JOURNET Philippe
Francia
96
27°
ORSO Antonio
Italia
92
54°
CARUSO Stefano
Italia
90
CATANI Luigi
Italia
89
74°
SIMONE Angelo
Italia
87
91°
GALEANO Salvatore
Italia
86
96
FERRARI Oriana
Italia
83
BIAGINI Teresio
Italia
82
100
GRAZIOLI Pietro
Italia
81
105
BERTOLI Valter
Italia
75
110 tiratori -------------------------COMINAZZO/O
punti
1°
HARVEY Nicholas
Gran Bretagna
91
2°
KALTENBACH Alexander
Austria
91
3°
VEDANI Alfredo
Italia
89
11°
CATANI Luigi
Italia
79
13°
MORO Giancarlo
Italia
78
17°
VECCHI Roberto
Italia
68
22 tiratori ---------------------------
COMINAZZO/R
punti
1°
ANSAMAA Tarmo
Finlandia
95
2°
ZIPPERER Hans
Germania
92
3°
KRALICEK Petr
Repubblica Ceca
92
37°
ORSO Antonio
Italia
84
45°
GRAZIOLI Pietro
Italia
81
57°
FERRARI Pierangelo
Italia
77
60°
BERTOLI Valter
Italia
74
66 tiratori --------------------------KUCHENREUTER/O
punti
1°
FASCHING Werner
Austria
95
2°
ZIPPERER Hans
Germania
95
3°
KOPECEK Stepan
Repubblica Ceca
95
22°
FERRARI Oriana
Italia
91
25°
VECCHI Roberto
Italia
91
27°
FERRARI Pierangelo
Italia
90
29°
ORSO Antonio
Italia
90
36
VEDANI Alfredo
Italy
87
44°
CATANI Luigi
Italia
84
45°
BIAGINI Teresio
Italia
84
52 tiratori --------------------------KUCHENREUTER/R
punti
1°
HALLER Joachim
Germania
98
2°
KOSTOLNIK Pavel
Repubblica Ceca
97
3°
TAR Mihaly
Ungheria
96
18°
CARUSO Stefano
Italia
94
41°
GALEANO Salvatore
Italia
92
pagina 21
46°
SIMONE Angelo Vito
Italia
91
68°
BERTOLI Valter
Italia
86
75 tiratori --------------------------TANZUTSU/O
punti
1°
VALENTIN Volker
Germania
94
2°
SERRANO MUNOZ
Spagna
83
3°
HARVEY Nicholas
Gran Bretagna
82
7 tiratori ---------------------------TANZUTSU/R
punti
1°
WAGNER Herbert
Austria
94
2°
ERNST Stefan
Slovacchia
94
3°
MIQUEROL Jean-Luc
Francia
94
35°
CARUSO Stefano
Italia
80
38°
FERRARI Pierangelo
Italia
78
39°
SIMONE Angelo Vito
Italia
78
45°
GRAZIOLI Pietro
Italia
73
49 tiratori ---------------------------------------------------------------
25 METRI SQUADRE
------------------------------------ADAMS
punti
1°
Francia
279
2°
Germania
277
3°
Repubblica Ceca 273
6°
Italia
266
ORSO - Colt
89
VECCHI - Colt
88
VEDANI - Colt
89
------------------------------------PETERLONGO
punti
1°
Francia
284
2°
Germania
283
3°
Belgio
282
9°
Italia
271
ORSO - Mar
92
CARUSO - Mar
90
CATANI - Mar
89
------------------------------------WOGDON
punti
1°
Germania
273
2°
Finlandia
271
3°
Repubblica Ceca 262
10°
Italia
235
FERRARI - comr 77
ORSO - comr
84
BERTOLI - comr 74
-------------------------------------
EGG
1°
2°
3°
punti
Gran Bretagna 252
Austria
236
Italia
235
MORO - ComO
78
VECCHI - ComO 68
VEDANI - ComO 89
------------------------------------BOUTET
punti
1°
Austria
278
2°
Germania
276
3°
Francia
275
5°
Italia
268
ORSO - CukO
90
VEDANI - CukO 87
VECCHI - CukO
91
------------------------------------FORSYTH
punti
1°
Germania
288
2°
Slovacchia
283
3°
Portogallo
280
10°
Italia
271
SIMONE - CukR 91
CARUSO - CukR 94
BERTOLI - CukR 86
------------------------------------KUNITOMO
punti
1°
Austria
271
2°
Slovacchia
268
3°
Francia
265
8°
Italia
236
CARUSO - TnzR 80
FERRARI - TnzR 78
SIMONE - TnzR 78
-------------------------------------
50 METRI SINGOLI
------------------------------------DONALD MALSON/O
punti
1°
WAGNER Herbert
Austria
83
2°
HANULIK Marcel
Repubblica Ceca
82
3°
HASLINGER Klaus
Austria
81
11°
VEDANI Alfredo
Italia
71
22 tiratori --------------------------DONALD MALSON/R
punti
1°
LOUIS Jose
Francia
87
2°
JOURNET Philippe
Francia
86
3°
CAL Damian
Polonia
85
20°
CARUSO Stefano
Italia
75
25°
FERRARI Oriana
Italia
71
47°
CATANI Luigi
Italia
DNS
50 tiratori ---------------------------
REMINGTON/O
punti
1°
HASLINGER Klaus
Austria
255
Colt - Donald Malson/O
2°
MAJERCIK Vladimir
Slovacchia
202
Donald Malson/O - Colt
3°
LANUZA BORAU Joaquin
Spagna
216
Colt -Donald Malson/O
11°
VEDANI Alfredo
Italia
160
Colt - Donald Malson/O
REMINGTON/R
punti
1°
LOUIS Jose
Francia
182
2°
JOURNET Philippe
Francia
182
3°
CAL Damian
Polonia
179
20°
CARUSO Stefano
Italia
166
34°
FERRARI Oriana
Italia
154
45°
CATANI Luigi
Italia
83
MIQUELET/O
punti
1°
KARLSSON Johan
Svezia
95
2°
MARTINANT Yvon
Francia
93
3°
WEHLE Wolfgang
Germania
90
28 tiratori --------------------------MIQUELET/R
punti
1°
NÄÄTÄNEN LIHAVAINEN
Finlania
93
2°
RÜFENACHT Hans-Peter
Svizzera
91
3°
NORDHAGEN Franc
Norvegia
90
25 tiratori --------------------------TANEGASHIMA/O
punti
1°
KARLSSON Johan
Svezia
90
2°
MERTENS Leo
Olanda
89
3°
HARPER SMITH J.
Gran Bretagna
89
17 tiratori --------------------------TANEGASHIMA/R
punti
1°
MASSING Walter
Germania
100
2°
VIRSIK Wolfgang
Germania
100
3°
RÜFENACHT Hans-Peter
Svizzera
98
29°
ARDESI Alberto
Italia
84
33°
PLATZGUMMER Kurt
Italia
81
33 tiratori ---------------------------------------------------------------
LE CLASSIFICHE PRESEGUONO
NELLE PAGINE SUCCESSIVE
pagina 22
15° CAMPIONATO EUROPEO 2013
18-25 agosto - Eisenstadt - AUSTRIA
HIZADAI/R
punti
1°
VIRSIK Wolfgang
Germania
100
2°
ZAHLER Roland
Svizzera
99
3°
GASSNER Andreas
Austria
99
16°
ARDESI Alberto
Italia
94
22°
PLATZGUMMER Kurt
Italia
90
31 tiratori ---------------------------
50 METRI SINGOLI
------------------------------------HIZADAI/O
punti
1°
KARLSSON Johan
Svezia
98
2°
HARPER SMITH Jonathan
Gran bretagna 92
3°
FLURY Urs
Svizzera
90
15 tiratori ---------------------------
VETTERLI/O
punti
1°
DUIJF Rob
Olanda
98
2°
KARLSSON Johan
Svezia
97
3°
GASSNER Andreas
Austria
97
35°
DE PAOLI Giorgio
Italia
73
36 tiratori --------------------------VETTERLI/R
punti
1°
MASSING Walter
Germania
100
2°
VIRSIK Wolfgang
Germania
100
3°
STURM Michael
Germania
100
19°
B. DE IURI Domenico
Italia
95
28°
PLATZGUMMER Kurt
Italia
94
35°
ARDESI Alberto
Italia
93
43°
TORRINI Carlo
Italia
92
66°
CECCARELLI Giancarlo
Italia
80
68 tiratori --------------------------VETTERLI YOUNG
punti
1°
VIGOUREUX Sarah
Francia
96
2°
HASLHOFER Johannes
Austria
96
3°
HINTERDORFER Ulrich
Austria
95
4 tiratori ----------------------------
PENNSYLVANIA/O
punti
1°
MERTENS Leo
174
Olanda
95
2°
HARPER SMITH J.
Gran Bretagna
94
3°
KARLSSON Johan
Svezia
91
10°
CATTANEO Graziano
Italia
82
17 tiratori --------------------------PENNSYLVANIA/R
punti
1°
BAILER Alfred
Germaia
98
2°
MASSING Walter
Germania
96
3°
PORTA GRAN Luciano
Spagna
96
39°
B. DE IURI Domenico
Italia
80
40 tiratori --------------------------LAMARMORA/O
punti
1
BAUMHAKL Thomas
Germania
95
2°
NAGY
Ungheria
95
3°
DE VRIES
Olanda
93
9°
CATTANEO Graziano
Italia
92
29°
DE MARCO Marco
Italia
76
34 tiratori --------------------------LAMARMORA/R
punti
1°
STURM Michael
Germania
100
2°
DUCELLIER Mathieu
Francia
98
3°
KARLSSON Johan
Svezia
97
17°
B. DE IURI Domenico
Italia
92
41
CECCARELLI Giancarlo
Italia
81
46
DE PAOLI Giorgio
Italia
78
47
TORRINI Carlo
Italia
69
50 tiratori ---------------------------
pagina 23
50 METRI SQUADRE
------------------------------------GUSTAV ADOLPH
punti
1°
Francia
269
2°
Germania
268
3°
Svezia
260
------------------------------------HALIKKO
punti
1°
Finlandia
268
2°
Germania
267
3°
Norvegia
246
------------------------------------NOBUNAGA
punti
1°
Gran Bretagna 258
2°
Spagna
251
3°
Austria
235
------------------------------------NAGASHINO
punti
1°
Germania
297
2°
Sviezzera
290
3°
Olanda
277
------------------------------------HINBUTA
punti
1°
Gran Bretagna 256
2°
Spagna
252
3°
Austria
215
------------------------------------HINOWA
punti
1°
Germania
298
2°
Svizzera
294
3°
Spagna
282
------------------------------------KOSSUTH
punti
1°
Germania
287
2°
Francia
279
3°
Ungheria
279
------------------------------------PFORZHEIM
punti
1°
Germania
293
2°
Francia
292
3°
Slovacchia
290
9°
Italia
282
ARDESI
- VetR 93
DE IURI
- VetR 95
PLATZGUMMER - VetR 94
------------------------------------ENFIELD
punti
1°
Germania
286
2°
Spagna
282
3°
Repubblica Ceca 280
11°
Italia
262
B. DE IURI - LamR 92
CATTANEO - LamO 92
DE PAOLI - LamR 78
-------------------------------------
100 METRI SINGOLI
------------------------------------WHIWORTH/O
punti
1°
HARPER S. J.
97
Gran Bretagna
2°
HARPER S. Helen 96
Gran Bretagna
3°
REBER Bruno
93
Svizzeria
11°
SAMMARCO
88
Italia
20 tiratori --------------------------WHIWORTH/O
punti
1°
DEDRYVER
Francia
99
2°
KARLSSON Johan
Svezia
99
3°
MARTINANT
Francia
99
29°
SIMONE Angelica
Italia
93
33°
GUENZI Giancarlo
Italia
92
37°
CATTANEO Graziano
Italia
91
61°
ARDESI Alberto
Italia
85
64 tiratori --------------------------MINIE/O
punti
1°
ZELLNER
Germania
96
2°
MENAGE
Francia
96
3°
BÖRTZLER
Germania
94
5°
GUENZI Giancarlo
Italia
93
6°
CATTANEO Graziano
Italia
91
16°
SAMMARCO Calogero
Italia
87
23°
DE MARCO Marco
Italia
80
36 tiratori --------------------------MINIE/R
punti
1°
KARLSSON Johan
Sweden
95
2°
ALTENBUCHNER Walter
Austria
95
3°
NÄÄTÄNEN LIHAVAINEN
Finlandia
94
44 tiratori --------------------------WALKYRIE/O
punti
1°
HARPER SMITH Helen
Gran Bretagna
94
2°
RODRIGUEZ SAN JOSE
Spagna
93
3°
GADRINGER Christina
Austria
87
3 tiratori ----------------------------
WALKYRIE/R
punti
1°
PAMER Rita
Germania
97
2°
HEBER Tania
German
95
3°
SCHICKERMÜLLER Verena
Austria
95
17°
SIMONE Angelica
Italia
85
20 tiratori --------------------------MAXIMILIAN/O
punti
1°
JURANEK Roland Hans
Germania
90
2°
KARLSSON Johan
Svezia
87
3°
HARPER SMITH Helen
Gran Bretagna 87
5°
GUENZI Giancarlo
Italia
85
10°
CATTANEO Graziano
Italia
78
11°
SAMMARCO Calogero
Italia
78
20 tiratori --------------------------MAXIMILIAN/R
punti
1°
BAUMHAKL Thomas
Germania
92
2°
NÄÄTÄNEN LIHAVAINEN
Finlandia
90
3°
RÜFENACHT Hans-Peter
Svizzera
90
34 tiratori ---------------------------------------------------------------
100 METRI SQUADRE
------------------------------------RIGBY
punti
1°
Francia
296
2°
Germania
289
3°
Svezia
285
9°
Italy
269
ARDESI
- WhiR 85
CATTANEO - WhiR 91
SIMONE A. - WhiR 93
------------------------------------PAULY
punti
1°
Germania
274
2°
Italia
271
CATTANEO - MInO 91
GUENZI
- MInO 93
SAMMARCO - MInO 87
3°
Francia
263
------------------------------------GP OF VERSAILLES
punti
1°
Germania
542
2°
Francia
532
3°
Gran Bretagna 482
------------------------------------MAGENTA
punti
1°
Francia
269
2°
Germania
268
3°
Austria
267
------------------------------------AMAZONS
punti
1°
Germania
285
2°
Francia
273
3°
Svizzera
271
------------------------------------LE CLASSIFICHE PRESEGUONO
NELLE PAGINE SUCCESSIVE
pagina 24
15° CAMPIONATO EUROPEO 2013
18-25 agosto - Eisenstadt - AUSTRIA
TIRO A VOLO singoli
------------------------------------MANTON/O
punti
1°
KEEBLE Beverley
Gran Bretagna
42
2°
GARCIA GINER Gerardo
3°
ELVIN David
Gran Bretagna
39
8°
GENTILE Giovanni
Italia
30
11 tiratori ---------------------------
100 METRI SQUADRE
-----------------------------------WEGNOCK
punti
1°
Great Britain
249
2°
Italia
241
CATTANEO - MaxO 78
GUENZI
- MaxO 85
SAMMARCO - MaxO 78
3°
Austria 219
------------------------------------LUCCA
punti
1°
Germania
265
2°
Svizzera
260
3°
Francia
255
-------------------------------------
MANTON/R
punti
1°
VIGOUROUX Guy
Francia
44
2°
DELASCH Wolfgang
Austria
44
3°
LOTSPEICH Franz
Germanai
43
6°
BONI Moreno
Italia
42
12°
MORO Giancarlo
Italia
31
24°
MORETTI Valter
Italia
18
24 tiratori --------------------------LORENZONI/O
punti
1°
CRIX Martin
Gran Bretagna
45
2°
CAPEWELL Jane
Gran Bretagna
44
3°
CAPEWELL Peter
Gran Bretagna
43
16 tiratori ---------------------------
LORENZONI/R
punti
1°
VIGOUROUX Guy
France
48
2°
LOTSPEICH Franz
Germania
45
3°
PEREZ MOLERO Jose Luis
Spagna
44
7°
BONI Moreno
Italia
42
13°
MORO Giancarlo
Italia
41
17°
GENTILE Giovanni
Italia
41
20°
MORETTI Valter
Italia
41
23 tiratori ---------------------------------------------------------------
TIRO A VOLO squadre
------------------------------------HAWKER
punti
1°
Francia
123
2°
Germania
112
3°
Italia 103
BONI M. - ManR 42
GENTILE - ManO 30
MORO
- ManR 31
6 squadre --------------------------------------------------------------BATESVILLE
punti
1°
Germania
128
2°
Gran Bretagna 128
3°
Francia
126
6°
Italia
105
BONI M. - LorR 41
GENTILE - LorR 35
MORETTI - LorR 29
pagina 26
Replica e molto oltre
Per gli estimatori delle armi a leva, il modello Winchester 1886 rappresenta il principale
punto di riferimento per queste carabine in assetto da big game hunting. Chiappa Firearms
ha dato il suo tributo a questa autentica icona con tre repliche che coniugano perfettamente
due sinergiche esigenze: fedeltà all’originale ed evoluzione della specie, maggiormente
mirata a un moderno utilizzo venatorio extreme. Parliamo del Kodiak 1886 calibro 45-70.
Testo e immagini di Alessandro Magno Giangio
(prima parte)
Chiunque si avventuri nel realizzare una replica del Winchester 1886 si trova davanti a una seria responsabilità:
avere a che fare con ciò che fu definito sin dalla sua nascita come the rifle-of-therifles, “il fucile dei fucili” o rifleman’s
rifle. Fu Thomas Bennet, genero del grande Oliver Winchester, nel 1884 a volere fortemente una carabina a leva da
big game hunting in grado di gestire il
potente calibro .45-70. Aveva sentito
parlare di due fratelli dello Utah che
erano considerati ottimi designer e
sviluppatori di armi robuste, affidabili
e potenti, quindi decise di far loro una
visita a Ogden. I due si chiamavano,
rispettivamente, John Moses e Matthew
Browning; da loro Bennet acquistò
progetti e diritti per due carabine che,
di lì a poco, faranno la storia del big
game hunting: un monocolpo a blocco
cadente destinato a dare alla luce il
celebre modello 1885 High Wall, e una
lever action che sarà battezzata come
modello 1886. Con il 1886 abbinato al
calibro .45-70, l’arma a leva entra in
una nuova dimensione, quella della
caccia grossa non più affidata agli
sterminatori di bisonti (a quella data
le Grandi Mandrie sono già state
decimate) e ai trapper, bensì alla
caccia di sussistenza, alla difesa dalle
grandi fiere e, più tardi, a quella
sportivo-ricreativa.
Ma non fu solo quello: il 1886
fu l’arma da big game hunting più abbordabile a tutti i cacciatori che rese possibile la transizione tra l’era della polvere
nera a quella infume. Infatti, al costruttore bastò sostituire la canna standard con una in nickel-acciaio. La sua azione
meccanica, dolce e precisa, dette poi i natali a quell’enorme successo commerciale che fu il modello 1892. Un
concentrato di idee e soluzioni di base, insomma, in grado di traghettare l’industria armiera civile americana in una
nuova dimensione. Il modello 1886 era un’arma massiccia, pesante tra le 9 e le 10 libbre secondo il calibro e la
configurazione, ma ottimamente bilanciata e dall’azione rapida, fluida e precisa. Grazie a due massicci tenoni (ramponi)
di chiusura in acciaio, oscillanti tra due coppie di recessi situati nella parte
alta del castello, il 1886 poteva camerare tutte e nove i calibri da polvere
fig. 1
nera più prestanti della sua epoca: oltre il menzionato .45-70, era infatti
camerato in .38-70, .38-56, .45-90, .40-70, .40-60, .40-82, .50-100 e .50-110,
più in .33 Winchester, seconda cameratura per polvere infume dopo il .45-70.
Durante la sua lunga vita, il modello 1886 fu offerto dalla Winchester
nelle versioni full magazine (5 colpi), half magazine (3 colpi), con canna
ottagonale, con canna tonda, rifle a canna lunga, carbine a canna corta e
altre versioni più o meno custom. Rimase in produzione sino al 1935 (quindi
ben 50 anni…), sino cioè a quando i crescenti costi di produzione, la crisi
economica con la relativa esigenza di ridurre i modelli in produzione, e i
nuovi trend venatori nordamericani (armi bolt action, cannocchiali e calibri
Magnum), suggerirono alla Winchester un suo ulteriore sviluppo generazionale.
L’evoluzione della sua specie fu il modello 71, che uscì nel 1936, dopo
appena un anno dalla dismessa
fig. 2
del 1886. Infatti, il successivo
modello 71 rappresentò un ulteriore sviluppo del 1886, non soltanto
commerciale quanto, soprattutto, tecnico. Di recente, alcune case armiere,
soprattutto italiane, viste le notevoli quantità di richieste da parte di
cacciatori nordamericani, hanno deciso di avventurarsi nella realizzazione di
repliche del modello 1886, prodotti che hanno conquistato, sin da subito,
il (difficile) favore del grande pubblico nordamericano soprattutto per
l’eccellente realizzazione meccanica e la bontà dei materiali impiegati.
Il motivo per cui moltissimi cacciatori e guide di caccia nordamericani
richiedono un 1886 in .45-70 è che oggi sul mercato esistono cartucce per
questo calibro in grado di poter affrontare le più grandi e pericolose prede,
ma è necessario possedere un’arma molto robusta e affidabile per poter
gestire al meglio potenza e pressioni generate da tali cartucce. L’azione del
1886 rappresenta il non plus ultra sul tema. La Chiappa Firearms ha
pagina 27
raccolto questa sfida realizzando ben tre modelli di base del 1886: il 1886 con canna tonda da 22”
(versione denominata Carbine), e con canna ottagonale da 26” (versione denominata Rifle), entrambi disponibili in
.45-70 anche sul mercato italiano; il modello Trapper con canna ottagonale da 18,5” disponibile soltanto in .45-70 e
solo per il mercato USA; il 1886 Kodiak, con canna semi ottagonale da 18,5” e 22”, esclusivamente in .45-70,
disponibile in Italia nella sola versione con canna da 22”.
Come si può evincere da questa gamma 1886 by Chiappa Firearms,
fig. 5
il costruttore bresciano ha voluto estendere notevolmente il “concetto
1886”, da una parte progettando dei modelli fedeli repliche dell’originale
(sia pur realizzandoli con materiali e tecniche costruttive modernissime),
dall’altra realizzando alcune
versioni particolari adatte a
fig. 3
determinate esigenze di caccia e
d’ambiente. Infatti, il modello
1886 Kodiak, oggetto del mio
test a caccia in battuta al
cinghiale, è stato concepito
specificatamente dalla Chiappa
Firearms per l’impiego sotto le
più avverse condizioni atmosferiche, climatiche e ambientali
possibili, così come richiesto dal mercato nordamericano, in particolare
quello del Canada, dell’Alaska e del Circolo Polare Artico nordamericano.
In questi difficilissimi territori, cacciatori e guide di caccia si trovano ad
affrontare animali enormi quali alci e, soprattutto, i Grandi Orsi
Nordamericani come il Grizzly, il Kodiak e il Polare, per cui è chiaro che tra
le espresse esigenze per un’arma adatta a questi selvatici e a questi ambienti ci debbano essere: qualità dei materiali;
affidabilità totale; precisione e livelli di energia disponibile notevoli. Il calibro .45-70 è ancora il favorito in quei luoghi e in
quei contesti venatori soprattutto perché le cartucce sono facilmente disponibili e hanno una grande e capillare diffusione.
Il modello 1886 Kodiak della Chiappa Firearms si propone come risposta a queste esigenze specifiche, esigenze
che non sono certo quelle dei nostri cacciatori di cinghiali, ma che vi si avvicinano molto soprattutto in quanto a
operatività in ambienti e condizioni difficili. Riguardo poi l’impiego del calibro 45-70 sui cinghiali, dico che a noi quelle
cartucce estreme non servono: infatti, bastano e avanzano le cartucce
standard da 300 grani JSP o JHP e, meglio ancora, le nuove Hornady
fig. 6
LeverEvolution da 325 grani.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Possiamo considerare la carabina Kodiak di Chiappa Firearms come
una sintesi perfetta tra il modello originale 1886 e una libera reinterpretazione in chiave venatoria moderna. Come il modello originale, il Kodiak è
camerato in .45-70 (il “cavallo
di battaglia” del 1886), un
fig. 4
calibro che, come accennato,
garantisce livelli di energia
cinetica tali da poter passare dal
cinghiale all’elefante, grande
precisione, ottima disponibilità
di munizionamento commerciale
e da ricarica, eccellente diffusione e reperibilità del munizionamento in tutti
i teatri di caccia del mondo. Il modello da me testato è quello con canna da
22” (foto 1).
Chiappa Firearms ha realizzato quest’arma con materiali e procedimenti
costruttivi (soprattutto canna, carcassa e azione), molto più moderni e
robusti, quindi garanti di prestazioni balistiche interne ed esterne superiori
rispetto agli originali e alle edizioni e/o riedizioni più o meno limitate.
Inoltre, canna, carcassa, leva e serbatoio sono state realizzate con una
finitura speciale “anti-tutto” denominata matt-plating che ricorda proprio l’acciaio inox (foto 2). Tutto ciò soprattutto
per consentire all’utente di poter tranquillamente impiegare le famose cartucce .45-70 di “quarto livello”, ossia per
l’impiego ai dangerous game nordamericani, africani e australiani. In questo suo progetto, Chiappa Firearms è riuscita
a contenere il peso dell’arma a 3,850 chili con la canna da 22” (56 cm), ideale sia per poter sfruttare bene le
munizioni di nuova generazione, sia per avere una ideale brandeggiabilità e velocità di acquisizione del bersaglio, sia
per contenere rinculo e rilevamento delle munizioni in .45-70 di “quarto livello”.
fig. 7
Tutta la meccanica è ricavata dal pieno in acciaio con attrezzature e macchinari CNC, fatto
che consente una perfetta intercambiabilità con i pezzi del modello originale 1886. La canna è
realizzata per bottonatura con una ottima realizzazione del vivo di volata (foto 3): queste due
caratteristiche offrono all’utente buona precisione e costanza prestazionale. La rigatura della
canna è stata realizzata con sei principi destrorsi con un passo di rigatura standard 1:18”
per offrire all’utente lo sfruttamento delle munizioni sia commerciali che ricaricate di nuova
concezione per il calibro, ossia le “lunghe” LeverEvolution Hornady, nonché le varie Garrett,
Rhino, Buffalo, PMC, Barnes, eccetera. Infatti, sappiamo che proiettili più lunghi dello standard
necessitano di passi di rigatura più veloci per essere stabilizzati.
Il sistema di percussione è indiretto, a mezzo cane esterno su percussore flottante, mentre
il congegno di scatto è ad azione singola con un peso di 2.200 grammi. L’estrattore è il classico
a gancio (foto 4), mentre il serbatoio dell’arma (foto 5) consente 4 colpi cui aggiungere il quinto
in camera. Calcio (foto 6) e asta sono in legno cui è stata applicata una speciale finitura in
gomma soft-touch nera avente due scopi: eccezionale grip delle mani, anche guantate, nelle
condizioni meteo più avverse; protezione della calciatura da urti, pioggia, neve e umidità. Il
calciolo (18 mm) è in gomma morbida/neoprene rinforzato, capace di assorbire degnamente
anche le cartucce più prestanti (foto 7).
LA
SECONDA PARTE NEL PROSSIMO NUMERO DI
AvANCARICA
MAGAzINE.
pagina 28
COMPRO...
VENDO...
FUCILI
e CARABINE
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lunga cm 102,5. € 80
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AVVISO AGLI INSERZIONISTI
LA REDAZIONE PER CERCARE DI RIORDINARE
QUESTE PAGINE, DAL PROSSIMO NUMERO CANCELLA
TUTTE LE INSERZIONI “VECCHIE” PREGANDO
I LETTORI DI INVIARLE AGGIORNATE ENTRO IL
MESE DI NOVEMBRE 2013, IN TEMPO PER LA
PROSSIMA EDIZIONE DI AVANCARICA MAGAZINE.
pagina 30
I fucili Mortimer della
Davide Pedersoli
Armi molto eleganti e nate per vincere. Il palmares dei fucili Mortimer fa parte oramai della
storia del tiro sportivo internazionale. Per i tiratori che li utilizzano nel tiro al piattello e nel tiro
al bersaglio, a 50 e a 100 metri, quello con il podio è diventato un appuntamento consueto.
(a cura dell’ufficio stampa Davide Pedersoli)
Il nome Mortimer, quello di una famiglia di rinomati armaioli londinesi, a cui si riferisce il fucile a pietra
focaia a canna liscia prodotto da Pedersoli è il Thomas (1755-1824) attivo all’indirizzo 44 Ludgate Hill, o
molto più probabilmente, il Thomas Jackson (1781-1833), figlio di Thomas. Padre e figlio hanno operato
insieme dal 1806 al 1816 e la ragione sociale della ditta era “Mortimer and Son”. Successivamente il T.
Jackson si trasferisce al 21 St. James’s Street, sempre a Londra.
Dal 1835, altri componenti la famiglia Mortimer trasferiscono la loro attività di armaioli a Edimburgo,
all’indirizzo di Princes Street.
L’arma faceva parte della produzione corrente dei Mortimer che, oltre ai fucili da caccia, anche a due
canne, fabbricavano pistole da viaggio e da duello. Il meccanismo di accensione, vista l’epoca a cui ci
riferiamo (i primi due decenni del 1800), era sempre a pietra focaia, ma il Jackson produsse anche qualche
esemplare a percussione, adeguandosi così all’evoluzione tecnica delle armi ad avancarica.
Le armi dei Mortimer Il Mortimer a pietra focaia a canna liscia
erano molto note e ricercate,
anche perché il Thomas di Ludgate Hill si poteva fregiare della dicitura “Gun Maker to
His Majesty” apposta sulle canne.
In Inghilterra, solo agli inizi dell’Ottocento le canne delle armi a pietra focaia erano tutte
ad anima liscia. Lo richiedevano sia le esigenze della caccia alla piccola selvaggina sia, per quelle
corte, il codice d’onore del duello. Più tardi cominciarono a comparire anche le canne rigate nelle armi da
caccia e nelle pistole da tiro, praticato come esercizio di preparazione al duello.
La Davide Pedersoli, quindi, rispetta fedelmente l’aspetto oplologico sia nella produzione dei fucili
Mortimer a pietra focaia e a percussione con canna liscia sia in quella dei modelli con canna rigata. Pur se
molti utenti utilizzano tali armi nell’attività venatoria, la loro vera missione è quella di ben figurare nel tiro
sportivo.
Il fucile Mortimer a percussione prodotto dalla Pedersoli presenta una canna da 820 mm, con una
lunghezza totale di 1.225 mm; il peso è 3,500 kg. La lavorazione meccanica del tappo per la canna
Mortimer prevede la creazione di una chiocciola porta luminello oppure, nel caso del modello a pietra focaia
(con canna lunga 925 mm), la spianatura della faccia laterale destra in cui verrà praticato il foro che
ospiterà il focone. Sulla parte posteriore del tappo è ricavato il rampone che va a incastrarsi nella
corrispondente sede ricavata nella codetta di bascula fissata al calcio. Tale sistema di fissaggio della canna
al calcio, completato da una coppia di chiavette trasversali che si inseriscono nei tenoni fissati sotto la
canna, ne permette un immediato smontaggio.
Il Mortimer a percussione a canna liscia
Negli allestimenti con
canna rigata il calibro è il .45 nel modello a percussione (Mortimer
Whitworth), e la canna è solcata da cinque princìpi che sviluppano un passo di 530
mm (21”); il calibro dei modelli a pietra focaia è il .54 e la canna è solcata da sette princìpi
che sviluppano un passo di 1660 mm (65”). Per il caricamento l’azienda consiglia il proiettile .451
long o .450 Minié per il modello a percussione e quello calibro .535 sferico per il modello a pietra.
Per quanto riguarda i congegni di mira, a parte il clasico mirino a testa di bambola avvitato sulle
canne ad anima liscia, le versioni a canna rigata presentano diverse configurazioni. Il modello a pietra
Standard è corredato da un mirino a lama e una tacca di mira con visuale a V, inserite a coda di rondine,
mentre nella corrispondente versione Target sono installati un mirino a tunnel con inserti intercambiali e
una diottra, allo stesso modo della versione Whitworth a percussione.
Molto eleganti gli allestimenti Deluxe: l’acciarino e i fornimenti sono arricchiti da gradevoli
incisioni e presentano una finitura colore argento vecchio. Sulla canna, inoltre, compare la scritta
“Mortimer” con caratteri in oro.
versione Standard del Mortimer a pietra con canna rigata
Il palmares
Una precisazione degna di cronaca è quella delle innumerevoli medaglie conquistate
dal fucile Mortimer nelle competizioni di tiro a volo in cui, ripetutamente, l’elegante fucile conferma
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la sua validità. Fra la lista dei successi nelle specialità Lorenzoni e Batesville per le armi a percussione, e nella
Manton e Hawker per le armi a pietra focaia, vogliamo ricordare gli ultimi otto avvenimenti internazionali,
da Pforzheim 2102 (mondiali) a Pforzheim 2005 (europei).
La versione Target del Mortimer a pietra è completata
dal mirino a tunnel e dalla diottra regolabile
Mondiali 2012, Pforzheim, Germania: argento in Lorenzoni; oro, argento e bronzo in Hawker;
bronzo in Batesville. Europei 2011, Hamina, Finlandia: oro e bronzo in Manton; bronzo in Lorenzoni;
oro, argento e bronzo in Hawker; oro in Batesville. Mondiali 2010, Barcelos, Portogallo: argento in Manton;
argento e bronzo in Hawker; bronzo in Batesville. Europei 2009, Valencia, Spagna: oro in Manton; oro e
bronzo in Lorenzoni; oro in Hawker; oro e bronzo in Lorenzoni; oro e argento in Batesville. Mondiali 2008,
Il Mortimer Whithworth a percussione,
Adelaide, Australia: oro in
con mirino a tunnel e diottra regolabile
Manton; oro e bronzo in
Hawker; oro e argento in Lorenzoni; oro e bronzo in Batesville. Europei 2007, Parma:
oro e argento in Manton; argento e bronzo in Hawker; bronzo in Lorenzoni; oro e bronzo in
Batesville. Mondiali 2006, Bordeaux, Francia: oro e argento in Manton; bronzo in Lorenzoni e oro in
Lorenzoni Young; oro e argento in Batesville; argento in
Hawker. Europei 2005, Pforzheim, Germania: oro, argento
e bronzo in Manton; argento e bronzo in Lorenzoni; oro e
argento in Hawker; bronzo in Batesville.
Anche i modelli a canna rigata possono vantare
numerosi successi nelle specialità Pennsylvania e Kossuth
per il tiro a 50 metri nonché in Maximilian e Lucca per quello
a cento metri.
Mondiali 2012: oro in Pennsylvania; oro, argento e
bronzo in Lucca; argento in Kossuth. Europei 2011: bronzo
in Maximilian; argento e bronzo in Lucca. Mondiali 2010: oro
in Maximilian; argento in Pennsylvania; argento e bronzo in
Lucca; oro, argento e bronzo in Kossuth. Europei 2009: oro
in Lucca. Mondiali 2008: oro in Pennsylvania; argento e
bronzo in Lucca. Europei 2007: argento e bronzo in
Maximilian; bronzo in Lucca. Europei 2005: argento e bronzo
Particolare del Mortimer Whithworth nella in Lucca.
versione Deluxe
Scheda Tecnica
Fabbrica
Tipo
Materiali
Finitura
Davide Pedersoli & C., via Artigiani 57, 25063 Gardone Val Trompia
fucile ad avancarica, con sistema di accensione a pietra focaia o a percussione
canna, acciarino e fornimenti in acciaio, calcio in legno di noce
canna brunita nera nel modello a percussione e marrone in quello a pietra
focaia; calcio con pannelli zigrinati e lucidato a olio
Canna lunga 820 mm nel modello a percussione; 925 mm nel modello a pietra focaia
Note negli allestimenti Deluxe: acciarino e fornimenti con incisioni e finitura
argento vecchio, scritta Mortimer in oro sulla canna
Calibro
lunghezza totale
Peso
Prezzo
Calibro
Congegni di mira
lunghezza totale
Peso
Prezzo
Mortimer con canna liscia
12
1225 mm a percussione; 1330 mm a pietra focaia
3,500 kg a percussione; 3,800 kg a pietra focaia
€ 1.110,00 (a percussione); € 1.250,00 (a pietra focaia)
Mortimer con canna rigata
.45 il modello Whitworth a percussione, canna con cinque principi e passo
di 530 mm (21”); .54 il modello a pietra, canna con sette principi e passo
di 1660 mm (65”)
mirino a lama e tacca di mira con visuale a V, inserite a coda di rondine
nella versione a pietra Standard; mirino a tunnel e diottra nelle versioni
Whitworth a percussione e Target a pietra
1225 mm il modello a percussione; 1325 mm il modello a pietra focaia
4,600 kg
€ 1.360,00 (a percussione); € 1.290,00 (a pietra Standard); € 1.540,00 (a
pietra Target)
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N°3 - 2013