Comune di LATERZA
Provincia di Taranto
Diocesi di
Castellaneta
Comitato Festa Madonna del Carmine
Maria SS.
del Carmine
Festeggiamenti in onore di
L
aterza
Le tradizioni
2009
Luglio dal 12 al 17
Parrocchia “Maria SS. Assunta” - Padri Vocazionisti - Laterza (Ta)
Festa della Madonna del Carmine 2009
Fedeli carissimi,
l’appuntamento annuale della festa della Vergine del Monte del Carmelo
costituisce sempre un materno richiamo a verificare il nostro rapporto con il
suo Figlio: Cristo Gesù.
Quanto risulterebbero sterili queste ricorrenze se non riscontrasse e
riscontrassimo di anno in anno un autentico rinnovamento nel nostro modo
di vivere la fede battesimale!
Quanta delusione recheremmo alla Vergine Santissima se dovesse
rilevare in ciascuno di noi l’esclusivo desiderio di gustare l’ebbrezza di
vago sentimentalismo devozionale, senza procurarci un
adeguato impegno di vita vissuta alla luce della Parola del
Il comitato organizzatore
suo Figlio!
Padre Spirituale: Don Antonio Rizzi
Parroco:
Don Luigi Nuzzo s.d.v.
Il sentimento materno di Maria non si arrende alla nostra IlPresidente:
Montrone Mario
Vice Presidente: Perrone Leonardo
incorrispondenza alla grazia del Signore.
Cassiere:
Ing. Mele Mario
Masi Leonardo
Qualsiasi momento celebrativo mariano, durante l’anno Segretario:
Consiglieri:
Bruno Giuseppe
liturgico, costituisce un accorato, affettuoso e materno Caferri Giovanni
Cillo Antonio
richiamo ad accostarci con una volontà sincera e decisa al Clemente Gianbattista Magistro Leonardo
suo Gesù.
Rizzi Vito
Anche quest’anno, e in questa particolare ricorrenza, Ella
Adorisio Pietro, Bongermino Gian Paolo,
Busto Silvestro, Caramia Antonio,
presta la sua voce a Don Graziano Marangi per far
Cillo Tonio, Clemente Bartolomeo,
Clemente Luigi, Conte Eduardo,
giungere alle vostre orecchie quello che a Lei è più gradito.
Conte Salvatore, Di Lena Antonio,
Di Noia Luigi, Falcone Tommaso,
E’ la Mamma Celeste che parla al vostro cuore!
Labarile Leonardo, Loiscio Franco,
Mastrodomenico Francesco,
A noi la gioia di poterle offrire il dono da Lei desiderato:
Matera Stefano, Milano Tommaso,
Minei Nicola, Paradiso Sandro,
“praticare quello che Gesù ci dirà”.
Papapietro Marco, Perrone Salvatore,
Buona Festa.
Il Parroco
Sac. Luigi Nuzzo sdv
Perrucci Alessandro, Punzi Carmine,
Rizzi Vito Nicola, Saracista Domenico,
Saracista Francesco, Scarati Emanuele,
Tamborrino Giovanni, Volpe Nunzio.
PROGRAMMA RELIGIOSO
7 Luglio
Inizio novena - Chiesa Maria SS. Assunta
ore 17.30 Esposizione della Sacra Immagine della Madonna del Carmine
ore 18.00 S. Rosario - Novena - Vespri - SS. Messa
12 Luglio Dopo la celebrazione della SS. Messa delle ore 18.30, trasferimento, con processione, della Sacra Immagine della Madonna del Carmine, presso la Chiesa dello Spirito Santo
Percorso Processione: Chiesa Maria SS. Assunta,
Via De Deo, Via Dante, Via Monte Faiti, Via Puccini,
Via Col di Lana, Viale Europa, Chiesa dello Spirito Santo
13-14-15 Luglio
Triduo solenne - Chiesa dello Spirito Santo
ore 18.00 S. Rosario - Novena - Vespri - SS. Messa
Predicatore del Triduo e della festa Don Graziano Marangi
16 Luglio Festa Maria SS. Del Carmine
ore 07.30
ore 09.30
ore 11.00
ore 19.30
SS. Messa - Chiesa Maria SS. Assunta
SS. Messa - Chiesa Maria SS. Assunta
SS. Messa Solenne - Chiesa dello Spirito Santo
Processione della Venerata immagine
Percorso Processione: Chiesa dello Spirito Santo,
Viale Europa, Via Cadorna, Via Roma,
P.zza V. Emanuele, Via De Deo, Chiesa Maria SS. Assunta
All’arrivo della processione, SS. Messa sul piazzale antistante la Chiesa Maria SS. Assunta.
Durante la SS. Messa benedizione della nuova ambulanza dell’ONLUS LA LUCE.
Addobbi Artistici a cura della ditta Angelo Alfonso - Laterza (Ta)
Addobbi Floreali a cura di “Punto Verde” - Laterza (Ta)
di Zaccaria Punzi
Isolamenti Termoacustici
Controsoffitti
Pareti
Contropareti
in Cartongesso
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PROGRAMMA CIVILE
Artistica Illuminazione
Premiata Ditta Cav. Gerardo De Filippo - Torello di Mercato San Severino (Sa)
Dal 7 al 16 Luglio
Bassa Musica - CITTA’ di LATERZA - Responsabile: Silvestro Traetta
Dall’11 al 16 Luglio
Laterza in ... punta di penna e pastello - mostra a cura di Mario D’Anzi
Via Roma
15 Luglio
• V Fiera Maria SS. del Carmine - Viale Europa e traverse, per l’intera giornata
• Onlus La Luce … dal 1989 - ORGANIZZA
Trofeo del ventennale: Gara podistica nel centro storico m. 3000, Staffetta 4X1500
ore 19.30 Piazza Plebliscito
• Concerto Live dei New Generation - Tribute to Pink Floyd
Con la partecipazione straordinaria della vocalist Rita Pilato
Apre la serata il cantante laertino Giuseppe Lisitano
ore 21.30 Piazza Vittorio Emanuele
16 Luglio
• Durante la processione lancio di PALLONI AEROSTATICI - ditta DI RELLA Biagio - Ruvo di Puglia (Ba)
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• Gran Concerto Musicale - CITTA’ di LECCE
Maestro Direttore Concertatore e Compositore: Vincenzo Cammarano
• ore 22.30 Spettacolo Pirotecnico - Cav. Valente Francesco - Laterza (Ta)
17 Luglio
• Spettacolo Musicale
direttamente da “Domenica In” le show girls BELLE MA BELLE
da Sanremo 2009 e da XFactor, SILVIA APRILE
Ospite d’onore la vincitrice di Sanremo Giovani 2009
ARISA
Radio Ufficiale dell’evento RADIO RADIOSA
ore 21.00 Viale Europa
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CONTRIBUTO STORICO di RAFFAELLA BONGERMINO
LA BEATA VERGINE DEL CARMELO E L’ORDINE DEI CARMELITANI
Sacro il Monte Carmelo sin dall’antichità (900 a. C.), quando Dio si rivelò ad Elia e a tutto il popolo d’Israele che
vi si era radunato.
Su quel monte, sito nella Galilea, l’odierno Libano, era stato eretto un altare al vero Dio, in seguito distrutto. Elia lo
restaurò, usando dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe a cui il Signore aveva parlato,
dicendo: Israele sarà il tuo nome.
Ma Israele aveva rinnegato il suo Dio, abbracciando il paganesimo con l’adorazione del dio Baal.
Dei Profeti del Signore sono rimasto io solo, mentre i Profeti di Baal sono quattrocentocinquanta uomini, disse
Elia al popolo (Libro III Re, Cap. XVIII, v. 22-40).
Il Signore volle premiare la fedeltà di Elia ed esaudire le sue invocazioni con cui chiedeva un intervento divino in
un confronto con i neoidolatri. Dio rivelò la Sua presenza, mandando il fuoco miracoloso a divorare l’olocausto:
il bue tagliato a pezzi, adagiato sull’altare del sacrificio. A quella vista tutto il popolo si prostrò bocconi e disse:
E’ il Signore che è Dio. E’ il Signore che è Dio.!
Il Monte Carmelo fu protagonista di un altro prodigio. Elia fu inviato da Dio ad Achab, Re d’Israele, per annunziargli
la punizione di una siccità di tre anni per aver introdotto il culto idolatrico di Baal. Per intercessione del Profeta
il Signore fece apparire una nuvoletta che, come piede di un uomo, viene dal mare ad indicare la fine della
siccità (Libro III Re, Cap. XVIII, v.44).
La Madonna del Carmelo è raffigurata dagli artisti, sospesa su di una nuvoletta, che è simbolica; è stata
sempre vista come il segno di Maria, che avrebbe donato al mondo la Grazia, cioè Gesù.
ORIGINI DEL TITOLO DEL CARMELO
Già nel I secolo d. C. sul Monte Carmelo fu costruita una cappella in onore della Madonna e quel monte
divenne luogo perenne di culto Mariano. Un gruppo di Pellegrini, reduci dalla Crociata in Terra Santa scelsero
il Monte Carmelo come dimora per un vita ascetica e mistica. La parola Carmelo vuol dire giardino fiorito di
Dio, per essere ricco d’acque e di vegetazione. Offrì ristoro a viandanti e Pellegrini che avevano attraversato il
deserto, oppure giungevano dal mare Adriatico.Il Carmelo sorgeva sulla principale via di pellegrinaggio che
conduceva da Akko a Cesarea.
E’ luogo della vicenda biblica del Profeta Elia, di colui che su quel monte ha parlato faccia a faccia con Dio.
Egli è costantemente in contatto con la fonte della Rivelazione, anche quando è impegnato nella politica e
nella questione sociale. Il carisma del primo e più grande Profeta divenne il modello ideale di quel gruppo
di crociati che decisero di ritirarsi sul Carmelo per condurre vita contemplativa. Si chiamarono Eremiti del
Carmelo; vissero la sequela di Cristo, ispirandosi alla Vergine. Nel 1209 essi chiesero a S. Alberto da Vercelli,
Patriarca latino di Gerusalemme, di redigere per loro una norma di vita che l’Ordine tuttora professa. La regola
Carmelitana prevede di sviluppare la dimensione contemplativa dell’essere umano. Meditare la parola del
Signore, conformando la propria volontà a quella di Dio. Vivere da poveri, amare la Chiesa.
Il 30 gennaio del 1226 il Papa Onorio III approvò la Regola. Intanto la Terra Santa veniva progressivamente
rioccupata dai Musulmani, sicchè i Frati del Carmelo ritornarono in Europa nei loro paesi d’origine. Si creò
una nuova situazione culturale e sociale che trasformò l’Ordine da eremita in mendicante, sull’esempio dei
Francescani e dei Domenicani. Sorsero i conventi Carmelitani ovunque, mentre il Papa Innocenzo IV pubblicò
la Regola Modificata.
Moltissime persone si affidarono a Maria, indossando lo Scapolare segno della Sua protezione. Scapolare
deriva dalla parola scapola. Nel Medioevo indicava l’indumento che serviva ai monaci per ricoprire sia il
petto che le spalle, per non insudiciare l’abito durante i lavori manuali. Fu scelto come simbolo di fedeltà agli
impegni assunti e giogo dolce. In seguito prese un significato mariano.
La tradizione narra che il 16 luglio 1251 apparve la Vergine in Inghilterra a S. Simone Stock, generale dell’Ordine
dei Frati del Carmelo. L’appellativo Stock deriva dall’inglese antico e significa tronco d’albero. Infatti Simone,
giovanissimo, si era ritirato come eremita sotto una quercia, prima di andare in pellegrinaggio in Terra Santa e
prima di decidere di farsi frate. Recitava ogni giorno questa preghiera:
FLOS CARMELI
Flos Carmeli, vitis frugifera,
Splendor coeli, Virgo puerpera,
Singularis;
Mater mitis, o viri nescia!
Carmelitis da privilegia,
Stella Maris
FIORE CARMELO
Fiore Carmelo, vite feconda,
Splendore del cielo,Vergine pura,
Singolare;
Madre fiorente,d’intatto onore!
Sempre clemente dona un favore,
Stella del Mare
La Vergine accompagnata da una schiera di angeli il 16 luglio gli donò lo Scapolare e gli disse:
Questo è il privilegio che io congedo a te e a tutti i carmelitani: chiunque morirà con questo scapolare non
patirà il fuoco eterno.
S. Simone fondò vari conventi nei centri maggiori universitari come Cambridge, Oxford, Parigi e Bologna.
S. Teresa d’Avila e S. Giovanni della Croce vollero ritornare al primitivo ideale contemplativo. Nel XVI secolo
l’Ordine si divise in due rami: i Carmelitani dell’antica Osservanza (o Calzati) e i Carmelitani Scalzi (o Riformati).
Nell’800 chiamarono l’attenzione di tutti S. Teresa di Lisieux, Suor Elisabetta della Trinità, Padre Gabriele di S.
Maria Maddalena ecc.
Anche papa Giovanni XXII nel 1322 ebbe la stessa visione di Simone Stock in cui la Madonna del Carmelo
prometteva la salvezza dal Purgatorio e dall’Inferno il sabato successivo alla morte, per chi avesse indossato
in vita il Santo Scapolare con devozione. Non vi è certezza di autenticità di questa tradizione prodigiosa,
ma questo dono-miracolo sin dal XV secolo si legò al privilegio sabatino per cui lo Scapolare fu indossato e
raccomandato da molti Santi e da Sommi Pontefici, adattandosi al costume dei tempi. L’abito della Beata
Vergine Maria si ridusse e divenne un abitino formato da due pezzi della stessa stoffa dell’abito carmelitano,
che poggiano sul petto e dietro le spalle uniti da fettucce. Pio X sostituì l’abitino con una medaglia recante
da una parte l’immagine di Gesù e dall’altra quella della Vergine Maria a significare di voler vivere come Lei,
lasciarci guidare da Lei, rivestiti di Gesù.
Pittori da tutto il mondo tradussero in immagine il racconto della visione dello scapolare. Le opere si trovano in
tutte le chiese dell’Ordine Carmelitano, ma anche in semplici cappelle rurali e chiese urbane. Lo Scapolare
è rimasto un segno della protezione materna di Maria ed anche dell’impegno di seguire Gesù, come Sua
Madre, modello perfetto di tutti i suoi discepoli.
I devoti dello Scapolare devono recitare quotidianamente il Santo Rosario, come incontro d’amore con la
Vergine Maria del Carmelo, in modo particolare il Mercoledì (un tempo si digiunava) che è giorno a Lei dedicato
e il 16 luglio festa annuale. I tre pastorelli di Fatima ebbero come ultima apparizione la visione della Madonna
del Carmelo. Così Lucia che si fece Carmelitana Scalza riferì il messaggio della Madonna in cui Ella sostenne
che il Rosario e lo Scapolare sono inseparabili.
INDULGENZA PLENARIA PER IL 16 LUGLIO
Si acquista l’indulgenza plenaria per la solennità del Carmelo, il 16 luglio, visitando una chiesa dedicata alla
Vergine del Carmelo, dal mezzogiorno della vigilia alla mezzanotte della festa. Gli adempimenti consistono
nella Confessione Sacramentale, nella Comunione Eucaristica, nella Preghiera secondo le intenzioni del Santo
Padre. Inoltre bisogna recitare il Pater Noster e il Credo. Si possono applicare le indulgenze per se stessi, oppure
in suffragio per i defunti.
Il culto verso la Madonna del Carmelo, detta anche del Carmine, secondo la tradizione spagnola, è tuttora
molto diffuso e praticato in particolar modo nel paese di Laterza. I muratori laertini l’hanno scelta loro protettrice.
Con le offerte dei cittadini e con quelle della categoria si curano i festeggiamenti in onore della Madonna nel
giorno liturgico voluto dalla Chiesa, il 16 luglio. Il simulacro della Vergine è portato a spalla in processione dagli
associati e dai confratelli del SS. Sacramento e Maria SS. Assunta in Cielo. Per dare alla festa maggiore sontuosità,
il Comitato cura la decorazione della piazza principale del paese con le luminarie e la cassarmonica su cui si
esibiscono banda e cantanti. La fiera e il mercato dà larga ospitalità ai forestieri.
Molto curato il programma religioso con particolari momenti devozionali tra cui la Novena preparatoria alla
festa e il Triduo con i Vespri curati da un apposito predicatore.
DAL PATRIMONIO STORIOGRAFICO E ARTISTICO
Nonostante le trasformazioni storiche e culturali la devozione alla Madonna del Carmine è rimasta fortemente
ancorata nell’animo della pietà popolare laertina. La memoria storica conserva e ci tramanda preghiere
e leggende agiografiche che arricchiscono in maniera sorprendente la letteratura popolare. Evidenziano
come gli unici protettori dei deboli sono gli Angeli, i Santi e soprattutto la Madonna del Carmine, invocata per
difendere le anime e la casa dalle insidie della notte:
Me corche e me soe curquéte
E tre Jangéle jagghje chjaméte.
Tuttétre sopo ljitte
A Madonne du Carméne
I tegne mbjitte.
LA MADONNA DEL CARMINE E IL TRAINIERE
Una donna vestita di nero
incontrò un trainiere;
gli fece una semplice domanda:
A cavallo mi metterai?
Le rispose quell’assassino:
Se tu fossi di quindici anni,
a cavallo ti metterei.
La grande potenza di Dio,
cinque passi lo punì,
sotto al traino si macellò.
La stessa donna vestita di nero,
incontrò un altro trainiere
e gli fece la stessa domanda:
A cavallo mi metterai?
Le mule si fermarono
e il trainiere con le braccia l’afferrò
e sopra il traino la pose.
Senti, senti, tu, mamma mia,
ho sette figli sulle spalle mie
e non mi fido di campare.
Senti, senti, tu, figlio mio,
sta la Vergine Maria
che tutto il mondo può aiutare.
Mi corico e mi sono coricato
E tre Angeli ho chiamato.
Tutti e tre (si sono posati) sul letto
La Madonna del Carmine
Io la tengo in petto.
E questa non è storia
e nemmeno canzoncina;
è una piccola Salve Regina
della Madonna del Carmine.
Un Padre Nostro e una Ave Maria.
E così sia.
Questa leggenda agiografica è stata raccolta negli anni ’80 dalla viva voce di Agatella Liotino, analfabeta.
Evidenzia la malvagità di chi dà ascolto ai desideri del corpo, attirandosi la punizione divina; mentre chi opera
nel rispetto del prossimo è meritevole di attenzione particolare da parte di Dio e della intercessione di S. Maria
del Carmine.
Si gloria Laterza di possedere, tra le trentacinque chiese rupestri, una Cappella dedicata a S. Maria del Carmine.
E’ sita sul lato destro della via per Ginosa. Nel catino absidale e al di sopra dell’altare è raffigurata l’effigie della
Vergine del Carmelo che stringe tra le braccia il Bambino Gesù. Tra le varie citazioni in documenti d’Archivio,
vi è quella riportata nel Rogito del notaio Marcello Brizio, stipulato il 27 giugno 1608. L’affresco della Madonna,
poco leggibile, è sicuramente anteriore di alcuni secoli a quella data.
Più ricca di immagini è l’affresco absidale, retrostante un ricco altare litico secentesco, sito nella cripta di S.
Maria Mater Domini, già grotta di S. Domenica. Rappresenta la Madonna del Carmine incoronata dalla SS.
Trinità tra una moltitudine di Angeli. Le anime invocanti salvezza nelle fiamme del Purgatorio sono nel registro
inferiore. Il recente restauro, eseguito dalla Soprintendenza di Matera, ha evidenziato molti particolari che erano
tenuti nascosti da polveri e funghi dell’umidità.
Nella chiesa Matrice di S. Lorenzo Martire la prima cappella della navata destra, ospita nel catino absidale una
bellissima tela dell’Eleusa: la Madonna della tenerezza. E’ la Beata Vergine del Carmelo, che regge sul braccio
destro il Bambino col capo reclinato teneramente sulla guancia della Madre e porge lo Scapolare a S. Simone
Stock, inginocchiato ai loro piedi ove le fiamme lambiscono le anime purganti in preghiera.
Infine è emblematica la bellissima statua lignea, scolpita dagli artisti tridentini di Ortisei pochi lustri fa. E’ offerta
alla venerazione dei numerosi fedeli nell’antica Abbazia di S. Maria la Grande da dove viene prelevata il
16 luglio per essere portata in processione. Corre d’obbligo il grazie ai muratori che, uniti in sodalizio, hanno
ripristinato a Laterza la festività alla Vergine del Carmine, trascurata negli ultimi tempi, ma pur sempre viva la
fede nel cuore dei laertini.
La traccia di Dio e della Vergine del Carmelo, Sua Madre, sono nella memoria dell’uomo e nei segni scolpiti
negli antichi luoghi di culto. Essi parlano all’uomo di oggi, perché possa venire fuori dall’apatia e dall’aridità
spirituale, recuperando la capacità di porsi di fronte alla vita con stupore.
19
BIBLIOGRAFIA
Sacra Bibbia, Antico Testamento, Libro III dei Re, Cap. XVIII
S. Bertola e G. Destefani, Messale Romano, L.I.C.E. R. Berruti e C., Torino 1936
Raffaella Bongermino, D’acchessi se cande o pajise mije, Canti popolari di Laterza, Castellaneta, Ginosa, Palagiano, Taranto,
Montescaglioso, Ed. Schena, Fasano (Br) 1985
Raffaella Bongermino, Storia di Laterza gli eventi, l’arte, la natura, Ed. Congedo, Galatina (Le) 1993
Liliana De Venuto-B. Andriano Cestari, Santi sotto campana e devozione, Ed. Schena, Fasano (Br) 1995
Consuelo Manzoli, Vita in grotta ed insediamenti rupestri a Laterza-Castellaneta-Ginosa-Massafra-Mottola-PalagianelloPalagiano,Stampasud, Mottola (Ta), 2000
Antonio Giampietro, Il Santo figurato, Centrostampa, Matera 2002
Rocco Panzarino, I Santi del calendario secondo il Martirologio Romano, Ed. Schena, Fasano(Br) 2004
Francesco Laterza, Antiche preghiere del coricarsi, Ed. nordsud, Villa Lagarina (Tn) 2007
Carlo Greco, Dire Dio oggi, Istituto Superiore di Scienze Religiose S. G. Moscati, Avellino 2008
Ha pubblicato presso vari editori:
* Il mio paese: composizioni poetiche degli alunni delle scuole elementari e medie di Laterza con trascrizione in vernacolo
a cura di R. Bongermino, 1979
* I nonni raccontano. Raccolta di fiabe e favole in vernacolo, a cura di R. Bongermino e F. Romano, Tip: Salluce, Laterza 1979
* D’Acchessì se cande o pajise mije. Canti popolari di Laterza, Castellaneta, Ginosa, Palagiano, Taranto, Montescaglioso.
Schena, Fasano (Br) 1985
* Canto popolare e monografie laertine. Testi e documenti in AA. VV. ”Tradizioni popolari. Tipologia e valore delle culture
regionali”, a cura di F. Noviello, Lacaita, Manduria (Ta) 1998
* Mestieri scomparsi. Ricerca di un patrimonio storiografico attraverso i protagonisti della cultura popolare, Milella, Bari
1989 (II edizione esaurita)
* Atti del I Convegno di Studio sulla Civiltà Contadina, AA. VV. a cura di Raffaella Bongermino, Milella, Bari 1991
* Il Canto popolare salentino in AA. VV. “Il Canto Popolare Salentino” Atti del I Convegno Nazionale di Studi Demologici
Salentini, Copertino, 15- 16 novembre 1990, Capone, Cavallino (Le)1992, a cura di F: Noviello e D. Severini
* Storia di Laterza gli eventi l’arte la natura, Congedo, Galatina (Le) 1993
* Il culto di Sant’Antonio a Laterza: devozione e miracoli in “Actas Aspectos da devocao antoniana na Puglia” in AA.
VV.a cura di Liana Bertoldi Lenoci, Braga 1996
* Miscellanea di studi in onore di Franco Biancofiore “Laterza recupero di una civiltà attraverso reperti archeologici”,
Stampa Sud, Mottola (Ta) 1998
* Laterza tra chiese rupestri, riti e tradizioni in AA. VV. “Itinerari in Puglia tra arte e spiritualità” a cura di Mimma Pasculli Ferrara,
De Luca, Roma 2000
* Frate Egidio da Laterza (1537-1619) Prodigi e Miracoli, Messaggi, Cassano delle Murge (Ba) 2002.
* Le Confraternite di Castellaneta, Ginosa e Laterza in AA. VV. ”La Religiosità confraternale nella diocesi di Castellaneta”
Atti del I Convegno di Studi sul Movimento Confraternale Diocesano a cura di Fernando Ladiana e Vito Fumarola, Tip.
La DueMari, Taranto 2004
* Le Confraternite di Laterza tra chiesa e società, Congedo, Galatina (Le) 2005
* La memoria ritrovata. Attività e strutture sanitarie a Laterza nei secoli XVI e XIX, La Tecnografica, Massafra (Ta) 2007
* Atti del secondo Seminario di Studi per la Storia di Laterza, AA. VV.a cura di Raffaella Bongermino, S. A. Communication,
Ginosa (Ta) 2007
* Pietà popolare a Laterza. Il culto di S. Antonio di Padova in AA. VV. “Angeli e Stemmi Confraternite Arte Studi per il ventennale
del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia” a cura di Mimma Pasculli Ferrara e Dora D’Onofrio Del Vecchio, Schena,
Fasano (Br) 2007
* Vescovi e Riforma Cattolica a Laterza Mottola-Castellaneta (1544-1572), Stampa Sud, Mottola 2008
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Impresa Edile Stradale, Demolizione Edifici,
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