“A Cesare quello che è di Cesare
e a Dio quello che è di Dio”
(Mt 22,21)
Missione:
abitare con il Vangelo
negli ambienti di vita dei giovani
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso,
di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche,
di condizioni personali e sociali”.
(Costituzione Italiana, art. 3)
60° anniversario della Costituzione
Italiana
5 maggio
Giuseppe Dossetti:
uno dei padri della
Costituzione
Italiana
- Giuseppe Dossetti nasce a Genova nel 1913.
Nello stesso anno i genitori si trasferiscono a
Cavriago, dove il padre gestisce una farmacia; qui
compie i primi studi, per trasferirsi qualche anno
dopo a Reggio Emilia a frequentare il liceo
cittadino.
- Si iscrive all’Università di Modena e dopo la
laurea si sposta a Milano (Università Cattolica) per
perfezionarsi.
- Qui ha modo di conoscere il gruppo che sarà
detto dei “professorini”: Lazzati, Fanfani, La Pira
ecc. Rimane costantemente in contatto con la sua
Reggio e con Bologna.
- Allo scoppio della guerra si intensificano le
ricerche e gli studi per un nuovo modello di società e
di Stato.
- Durante la Resistenza Dossetti partecipa alla lotta
armata, prima in pianura, poi in montagna. Sarà
un’ esperienza decisiva.
- Dopo il 25 aprile è chiamato a Roma, cooptato
dalla Democrazia Cristiana.
- E’ deputato alla Costituente e alla Camera. Diventa
vicesegretario della DC di De Gasperi. Sono anni di
intensa lotta politica.
- Dossetti cerca una via politica originale: la
costruzione di una democrazia “sostanziale”.
- Lo scontro all’interno della DC è inevitabile.
- Nel 1947 fonda in quindicennale Cronache Sociali
che sarà un riferimento delle migliori energie del
partito democristiano e fucina di tantissimi quadri
politici.
- Nel 1951, dinanzi all’impraticabilità della sua proposta
politica, si ritira dal Parlamento, dal partito e dallo stesso
impegno universitario.
- Si trattava per lui di lavorare profondamente per un
rinnovamento della Chiesa che solo avrebbe consentito una
diversa qualità della politica dai parte dei cattolici. Decisivo è
l’incontro con il cardinale Giacomo Lercaro.
- Si dedica alla ricerca storico teologica fondando il Centro di
Documentazione e dando vita alla comunità monastica La
piccola famiglia dell’Annunziata a Monteveglio.
- Dopo una breve esperienza nel Consiglio comunale di
Bologna, nel 1959 viene ordinato sacerdote. Durante il
Concilio Vaticano II è collaboratore di Lercaro e poi fatto
pro-vicario a fine Concilio.
- L’allontanamento di Lercaro dal ruolo di Vescovo di
Bologna coincide con il ritiro di Dossetti nella sua
comunità monastica. Vive da allora in diverse case della
sua comunità, in particolare in Israele.
- Nei suoi ultimi anni di vita, dinanzi ai rischi gravi per la
democrazia del Paese, la sua voce si è fatta sentire in difesa
della Costituzione.
- Muore a Oliveto di Monteveglio, il 15 dicembre 1996.
6 maggio
Aldo Moro:
la passione per la politica
e la sfida della democrazia
- 1916: nasce il 23 settembre a Maglie, in provincia di
Lecce.
- 1934: consegue la maturità classica al Liceo "Archita" di
Taranto.
- 1938: si laurea in Giurisprudenza presso l'Università di
Bari discutendo una tesi su "La capacità giuridica penale".
La tesi, ripresa ed approfondita, costituirà la sua prima
pubblicazione scientifica e lo avvierà alla carriera
universitaria.
- 1939: viene pubblicata la sua tesi di laurea e diventa
Presidente della FUCI (Federazione Universitaria
Cattolica).
- 1941: ottiene l'incarico di Filosofia del diritto e di Politica
coloniale presso l'Università di Bari.
- 1943: fonda a Bari, con altri amici "La Rassegna" che
uscirà fino al 1945.
LA FAMIGLIA E LA POLITICA
- 1945: è un anno importante sul piano personale e professionale. Sposa
Eleonora Chiavarelli, con la quale avrà quattro figli, diventa Presidente
del Movimento Laureati dell'Azione Cattolica, è direttore della rivista
"Studium" di cui sarà assiduo collaboratore, impegnandosi a
sensibilizzare i giovani laureati all'impegno politico. Pubblica "Il Diritto".
- 1946: viene eletto all'Assemblea Costituente. Fa parte della Commissione
dei "75" incaricata di redigere il testo costituzionale ed è relatore per la
parte riguardante "i diritti dell'uomo e del cittadino". E' anche
vicepresidente del gruppo DC all'Assemblea.
- 1947: diventa professore straordinario di Diritto Penale all'Università di
Bari.
DEPUTATO
-1948: nelle elezioni del 18 aprile viene eletto deputato al Parlamento
nella circoscrizion Bari-Foggia. Viene nominato sottosegretario agli
Esteri nel quinto Gabinetto De Gasperi.
- 1953: viene rieletto al Parlamento e diventa Presidente del gruppo
parlamentare Dc alla Camera dei
Deputati.
MINISTRO
- 1955: diventa ministro di Grazia e Giustizia nel primo governo Segni.
- 1957: diventa ministro della Pubblica Istruzione nel governo ZOLI. Si
deve a lui l'introduzione dell'educazione civica nelle scuole.
- 1958: rieletto alla Camera dei Deputati, è ancora ministro della Pubblica
Istruzione nel secondo Governo Fanfani.
- 1959: VII Congresso della Dc che si svolge a Firenze. Gli viene affidata
la Segreteria del Partito.
CAPO DEL GOVERNO
- 1963: rieletto alla Camera, è chiamato a costituire il primo governo
organico di centro-sinistra, rimanendo continuamente in carica come
Presidente del Consiglio fino al giugno del 1968, alla guida di tre
successivi ministeri di coalizione con il Partito socialista.
- 1968: viene rieletto alla Camera, ma le elezioni puniscono i partiti
della coalizione e determinano la crisi del centro-sinistra.
- 1974: ottobre, ritorna alla presidenza del Consiglio formando il suo
IV ministero.
- 1976: luglio, viene eletto Presidente del Consiglio nazionale della
Dc.
LA FINE
1978: il 16 marzo ALDO MORO viene rapito dalle Brigate Rosse e gli
uomini della sua scorta barbaramente assassinati. E' un attacco al
cuore dello Stato e alle istituzioni democratiche che Moro
degnamente rappresentava.
Viene rapito mentre si stava recando in Parlamento per partecipare al
dibattito sulla fiducia del nuovo governo ANDREOTTI costituito con
l'appoggio e l'ingresso del PCI nella maggioranza programmatica e
parlamentare, da Moro ampiamente favorito.
Il 9 maggio, dopo 55 giorni di prigionia, lo statista veniva ucciso dalle
Brigate Rosse. Il suo corpo viene rinvenuto nel bagagliaio di un'auto
in via Caetani, emblematicamente a metà strada tra Piazza del Gesù e
via delle Botteghe Oscure.
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Diapositiva 1 - Progetto Policoro