ARCIDIOCESI DI BOLOGNA
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Data: 7 dicembre ‘13
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N° di pagine (compreso coverfax): 3
COMUNICATO STAMPA
Martedì 17 dicembre alle ore 20.45
presso la Raccolta Lercaro
via Riva di Reno 57
sarà inaugurata l’esposizione de
La “Madonna del latte”
Questo capolavoro ritrovato, nel contesto di una storia per Bologna, sarà
illustrato da Andrea Dall’Asta SJ, direttore della Raccolta Lercaro, e da
Francesca Passerini, responsabile del coordinamento progetti della
Raccolta Lercaro
La serata sarà introdotta da S.E. Mons. Ernesto Vecchi
Presidente della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro e dell'Opera
Diocesana Madonna della Fiducia
Ingresso libero
La Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro e l’Opera Diocesana Madonna della Fiducia sono liete
di presentare un tondo in gesso ritrovato a Bologna in Palazzo Tartagni Bianchetti, storico
edificio situato in Strada Maggiore, nel cuore della Città.
Si tratta di un altorilevo raffigurante una Madonna del latte, che replica e riproduce il tondo in
marmo inserito nella lunetta del sepolcro Tartagni, monumento funebre realizzato in marmo
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nella basilica di San Domenico dallo scultore fiesolano Francesco di Simone Ferrucci (14371493) per il giurista imolese e Dottore dello Studio bolognese Alessandro Tartagni, morto nel 1477.
Il rilievo è stato oggetto di un restauro conservativo realizzato grazie al contributo della
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, che, insieme ad analisi di laboratorio, ha permesso
di formulare un'ipotesi di datazione, ascrivendo l'opera ad un periodo compreso tra l'ultimo
decennio del Quattrocentro e l'inizio del Cinquecento.
La rappresentazione della Madonna del latte, secondo la quale la Vergine sta allattando il Bambino
o è colta sul punto di farlo, riprende un’antica iconografia molto diffusa nell’occidente cristiano.
L'immagine di una madre che allatta al seno il proprio figlio è presente in tutte le culture. È il
simbolo stesso della maternità, della fecondità, della continuità delle generazioni.
Nel mondo cristiano è la manifestazione dell’umanità di un Dio che entra nella storia, prendendo
forma umana nel grembo di Maria di Nazareth e assumendo i tratti di Gesù.
Dall'oriente bizantino, l'iconografia si propaga in Occidente, dove trova pieno sviluppo tra i secoli
XIV e XV in Nord Europa e soprattutto in area toscana.
In questo periodo, infatti, la devozione a Maria si orienta al recupero della sua femminilità e della
sua vita nel contesto familiare: accanto a immagini solenni destinate alla liturgia nascono una serie
di rappresentazioni destinate al culto privato e popolare, dove la Vergine è raffigurata nel suo essere
“donna”. Queste immagini – colme di tenerezza e di dolcezza, testimoni della speranza di salvezza
che i fedeli, nel corso dei secoli, hanno riposto nella Madre di Dio – accompagnano la cristianità
occidentale per tutto il periodo dal Trecento agli anni del Concilio di Trento, per poi essere
sostituite da raffigurazioni tratte direttamente dai testi evangelici.
Il rilievo presentato alla Raccolta Lercaro è riconducibile a questo contesto di devozione mariana:
raffigura la Vergine e il Bambino, con una modalità espressiva diretta al coinvolgimento di chi
guarda. Maria, con gli occhi socchiusi, volge leggermente il capo verso quello del Bambino,
fermando la mano sul seno in un gesto di paziente e tenera attesa.
Il bambino, seduto sulle gambe della madre e in procinto di essere allattato, si volge verso il fedele.
È un invito a contemplare il mistero che si compie nel Natale: un Dio che si fa uomo e una madre
che lo nutre, stringendolo in un abbraccio affettuoso in cui ogni uomo, interrogandosi sull'origine
della propria vita, può ritrovarsi.
La Raccolta Lercaro intende valorizzare questo splendido lavoro ponendolo in connessione con il
patrimonio culturale presente sul territorio, in particolare mettendo in rilievo la presenza a Bologna
di altre opere legate al percorso artistico di Francesco Ferrucci o alla sua bottega, conservate presso
la basilica di San Domenico (sepolcro di Alessandro Tartagni, marmo, 1477-1485 ca), il Museo
Civico Medievale (fregio con putti reggi Veronica, rilievo in stucco, 1475 ca), la Quadreria ASP
Poveri Vergognosi (Madonna con Bambino, rilievo in marmo, 1470-1480), la basilica di San
Petronio (nove formelle sotto i finestroni delle fiancate: san Paolo, Abramo patriarca, un Profeta,
Abramo profeta, la Sibilla Cumana, un Profeta, santo Stefano, san Girolamo, il Profeta Elia, rilievi
in pietra d'Istria, 1461-1479 ca), la basilica di San Francesco (sepolcro di Vianesio Albergati,
marmo, 1485 ca; sepolcro di Pietro Fieschi, marmo, 1492 ca).
La Madonna del latte resterà esposta al pubblico nelle sale della
Raccolta Lercaro fino al 13 luglio 2014.
La Mostra resterà aperta dal 18 dicembre 2013 al 13 luglio 2014
Orari: da martedì a domenica, ore 11 - 18.30
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Chiuso il lunedì
Chiuso il 23, 24, 25, 30, 31 dicembre 2013 e il 1° gennaio 2014
Aperto il 26 dicembre 2013 e il 6 gennaio 2014
L’ ingresso è libero
Segreteria culturale: Francesca Passerini
Responsabile tecnico: Claudio Calari
Ufficio stampa: Arcidiocesi di Bologna
Opuscolo illustrato a cura della Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro
in collaborazione con l'Opera Diocesana Madonna della Fiducia
Info:
E-mail: [email protected]
Raccolta Lercaro, via Riva di Reno 57 - Bologna
Tel. 051 6566210 - 211
www.raccoltalercaro.it
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07/12/2013 Madonna del latte