ASEC S.p.A. Sede legale in Catania, Via Cristoforo Colombo n. 150 Capitale sociale euro 9.212.558,00 Iscritta nel registro delle imprese di Catania al n. 12946 Codice fiscale e partita IVA n. 03542180876 B ILANCIO 2013 S OMMARIO Verbale Assemblea Soci pag. 7 Relazione sulla gestione pag. 13 Prospetti di bilancio pag. 53 - Stato patrimoniale pag. 55 - Conto economico pag. 58 Nota integrativa pag. 59 Relazione del Collegio Sindacale pag. 103 Relazione della Società di Revisione pag. 110 V ERBALE ASSEMBLEA SOCI VERBALE ASSEMBLEA SOCI _____________________________________________________________________________________ 9 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 10 VERBALE ASSEMBLEA SOCI _____________________________________________________________________________________ 11 R ELAZIONE SULLA GESTIONE RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ Signori soci, in ottemperanza alle disposizioni normative previste dall’art. 2428 del codice civile, così come modificato dal D. Lgs. n. 6/2003, viene predisposta dagli amministratori la presente relazione che, a corredo del bilancio di esercizio al 31/12/2013, riporta le informazioni relative alla situazione della società e all’andamento della gestione nel suo complesso e nei vari settori in cui la stessa ha operato. Anche quest’anno il Consiglio di Amministrazione, considerando le esigenze di fornire una più chiara rappresentazione verso l’esterno della complessiva realtà patrimoniale ed economica di ASEC SpA, ha deciso in applicazione di quanto previsto dall’art. 2364 c.c., ed anche in base allo statuto sociale, di avvalersi del maggior termine previsto dalla legge per l’approvazione del bilancio chiuso al 31/12/2013 entro centottanta giorni dalla data di chiusura dell’esercizio sociale. Nel rinviarVi alla nota integrativa al bilancio per ciò che concerne la esplicitazione dei dati numerici risultanti dallo Stato Patrimoniale e dal Conto Economico, in questa sede vogliamo relazionarVi sulla gestione dell’Azienda, sia con riferimento all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, sia nelle sue prospettive future. E’ con piacere che nonostante le ben note difficoltà in cui versa l’Azienda, é confermato il trend positivo di Asec spa che chiude l’anno 2013 con un risultato economico positivo pari ad euro 199.671 (euro 375.301 ante imposte). Ciò dimostra il forte e costante impegno del management nell’ottimizzare le risorse disponibili, garantendo nel contempo, per quanto possibile, la qualità del servizio e la sicurezza al cittadino, provvedendo, in ottemperanza dei dettati normativi dell’AEEG, alla ricerca sistematica delle fughe, al pronto intervento ed agli interventi urgenti di sostituzione delle condotte del gas, alla protezione catodica, all’odorizzazione del gas naturale. Nonostante l’impegno profuso e gli sforzi di Asec Spa di cogliere le opzioni strategiche che permettano all’azienda il proprio consolidamento nel mercato locale della distribuzione del gas naturale, permangono tuttavia diverse criticità, dalle quali dipende lo sviluppo dell’Azienda, le cui prospettive sono in parte non prescindibili dall’attuazione puntuale e completa del programma di interventi dettagliatamente descritto dalla Deliberazione del Consiglio Comunale n. 49 del 19 novembre 2012, successivamente sospesa dalla nuova Amministrazione Comunale sino al 30 giugno 2014. 15 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ A tal proposito, al fine di avviare concretamente il processo di sviluppo di ASEC SpA è in corso di definizione il Piano Industriale da Voi richiesto per illustrare in termini qualitativi e quantitativi le intenzioni relative alle strategie competitive dell’Azienda, le azioni che dovrebbero essere realizzate per il raggiungimento degli obiettivi strategici e l’evoluzione dei Key value drivers e dei risultati attesi. Allo scopo di fornire alla nuova Amministrazione tutti gli elementi necessari per valutare la rilevanza e la complessità del contesto operativo, valorizzando e sottolineando ancora una volta lo sforzo del management e della struttura di riuscire a mantenere il trend positivo in termini di risultato nonostante le precarie condizioni dei mercati dovute alla generalizzata crisi economico – finanziaria, è opportuno rappresentare in breve lo scenario nazionale (e quindi regionale) degli operatori della distribuzione atteso che tale settore ha subito nel tempo una progressiva forte concentrazione: basti pensare che alla fine degli anni ’90 gli operatori attivi erano circa 750 al servizio di circa 16 milioni di utilizzatori ed oggi sono circa 350 per 21 milioni di utilizzatori. Questo fenomeno è spiegabile in rapporto: o alla forte pressione regolatoria esercitata dall’AEEGSI che, imponendo standard di servizio sempre più impegnativi, ha di fatto indotto l’uscita dal settore quei soggetti, generalmente di dimensione medio/piccola e con maggiori competenze nella realizzazione delle reti piuttosto che nella loro gestione, che non erano in grado di adeguare, salvaguardando l’economicità della gestione, la propria organizzazione e le proprie attività ai requisiti richiesti; o ai vantaggi conseguibili nella commercializzazione del gas con la gestione delle reti e alle incentivanti condizioni di remunerazione del capitale investito previste dal regime tariffario, elementi particolarmente attrattivi per i grandi operatori, soprattutto privati, che hanno acquisito le attività di quei soggetti che, per motivi di cui sopra, hanno abbandonato il settore; o alle operazioni di aggregazione/fusione che hanno caratterizzato prevalentemente il comparto dei distributori a capitale pubblico. Le acquisizioni, oltre a risultare il fattore prevalente ai fini della progressiva concentrazione del settore della distribuzione, sono state determinanti per l’ingresso nel settore di nuovi grandi soggetti. Sono significativi, a questo proposito, gli esempi di ENEL, Gaz de France, EON e Gas Natural che sono entrati nel settore della distribuzione nei primi anni 2000 grazie all’acquisto di numerose aziende di piccola/media dimensione, oltrechè di grandi soggetti come Camuzzi- 16 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ Gazometri (ENEL),Italcogim/Arcalgas (Gaz de France) e i Gruppi Nettis, Brancato e Smedigas (Gas Natural). Altrettanto significativa delle favorevoli condizioni di remunerazione tariffaria del capitale investito nelle reti distributive è l’operazione con cui il fondo F2i – Fondi Italiani per la Infrastrutture – ha recentemente acquisito l’80% del capitale azionario della Società ENEL Rete Gas SpA che gestisce le reti distributive del gruppo ENEL. In Sicilia invece, la diffusione del servizio gas è pari al 48% (965.000 utenti / 2.018.000 famiglie), inferiore alla media nazionale (90%) sia per ragioni “storiche” - nell’Isola il processo di metanizzazione è iniziato in epoca successiva rispetto alle regioni del Nord e del Centro Italia – sia per ragioni di mercato, essendo la domanda di gas fortemente influenzata dalle condizioni climatiche. Con solo il 30% di diffusione del servizio, la città di Catania rappresenta il “fanalino di coda” delle distribuzioni dell’Isola, raggiungendo un livello più basso in valore assoluto e pari a circa la metà di quello registrato dalla media degli altri capoluoghi. Ciò è anche la diretta conseguenza della anomalia di base che ha storicamente caratterizzato l’organizzazione delle infrastrutture distributive gas a Catania dove la gestione e lo sviluppo fanno capo a due distinti soggetti (rispettivamente ASEC S.p.A. e Comune). La “dicotomia” tra le attività di gestione e quelle di sviluppo del servizio di distribuzione gas che, di fatto, fanno capo a due “mondi” (l’Azienda e il Comune di Catania) che sembrano agire in termini praticamente indipendenti e separati, costituisce uno dei primi elementi delle criticità aziendali. Di fatto viene, infatti, spezzata quell’unitarietà di processi che è un indispensabile presupposto per una efficiente distribuzione gas. Per i motivi sopra esposti, la situazione della distribuzione gas di Catania rappresenta un “unicum” rispetto alle altre realtà distributive in cui, di norma, un unico soggetto si fa carico dell’ampliamento della rete e della sua gestione. A parte le opere realizzate con il 1° stralcio lavori, l’Azienda prende in consegna le reti solo ai fini gestionali, mentre da un punto di vista patrimoniale i relativi cespiti rimangono in capo al Comune di Catania. La mancata valorizzazione della rete, di proprietà del Comune di Catania, e la mancata capitalizzazione della stessa in capo ad Asec Spa, che permetterebbe all’Azienda di produrre reddito dal punto di vista tariffario, contribuisce a limitare non poco le capacità finanziarie della società. 17 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Tale fatto, oltre a non produrre incremento del valore patrimoniale dell’Azienda, genera complicazioni nella determinazione delle tariffe di distribuzione (in quanto gli investimenti sostenuti dal Comune al netto dei contributi da esso percepito devono essere comunicati all’AEEGSI ai fini tariffari) e nei rapporti economici tra Società affidataria del servizio e Comune ( in ordine alla quantificazione della remunerazione del capitale investito netto spettante all’Ente proprietario dei beni). La “dicotomia” che si realizza nello sviluppo delle strutture distributive gas della città di Catania determina: a) poca efficienza, in quanto si perde l’indispensabile criterio di “unitarietà” nella definizione dei programmi di sviluppo, dal momento che i nuovi investimenti, decisi in termini scissi dalla realtà distributiva in esercizio, ben difficilmente potranno essere ottimali; b) conseguenti significativi ritardi nell’ampliamento del servizio in termini di clienti effettivamente allacciati: c) conseguenti significativi ritardi nella crescita del gettito tariffario. Ulteriore aspetto che incide fortemente sull’operatività aziendale è dato dall’incremento dei crediti commerciali nei confronti della partecipata Asec trade srl, ammontanti ad oltre 12 mln di euro e che rappresenta quasi la totalità (oltre il 90%) dei crediti ASEC Spa. Asec spa, per fronteggiare la situazione di disagio e rischio a cui da tempo è esposta, ha messo in atto ogni azione per recuperare il credito, non ultimo sollecitando la sottoscrizione di un piano di rientro della partecipata per il credito vantato, che garantisse altresì il pagamento del debito corrente. Per quanto sopra argomentato, risulta evidente la necessità di reperire le risorse (non solo economiche) per sviluppare e consolidare il posizionamento aziendale, che permettano: a) l’adeguamento delle infrastrutture distributive di trasporto a media pressione (reti, cabine,..); b) gli allacciamenti per la nuova clientela; c) la sostituzione tubi ghisa; d) la sostituzione parco contatori; e) la protezione catodica; f) l’adeguamento cabine di secondo salto; 18 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ g) l’adeguamento dei sistemi informativi e delle procedure. Pertanto solo attraverso importanti investimenti l’Azienda potrà provvedere autonomamente alla normalizzazione della situazione in essere e all’indispensabile sviluppo aziendale, che può attuarsi anche cogliendo le opportunità offerte dalle misure di finanziamento recentemente varate (legge 147/2013 e Patto dei Sindaci) e, per quanto sopra detto, da attuare di concerto con il proprio Azionista unico, nonché l’eventuale accesso alle residue risorse della programmazione operativa 2007/2013. Tra gli investimenti citati va altresì posto rilievo all’opportunità di mettere in essere azioni di efficientamento della rete e, sulla scorta della nuova tecnologia, l’integrazione della stessa con nuovi servizi. Riferimenti normativi 1. Decreto Legislativo 1 giugno 2011, n. 93 Attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/CE e 2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, del gas naturale e ad una procedura comunitaria sulla trasparenza dei prezzi al consumatore finale industriale di gas e di energia elettrica, nonché abrogazione delle direttive 2003/54/CE e 2003/55/CE. (11G0136) (GU n. 148, 28 giugno 2011) 2. Decreto ministeriale 21 aprile 2011 Disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas (GU n. 102, 4 maggio 2011) 3. Decreto ministeriale 18 ottobre 2011 Determinazione dei Comuni appartenenti a ciascun ambito territoriale del settore della distribuzione del gas naturale (GU n. 252 del 28-10-2011 - Suppl. Ordinario n.225, come modificato dal Comunicato in GU n. 303 del 30 dicembre 2011) 19 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 4. Decreto Ministeriale 12 novembre 2011, n. 226 Regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio della distribuzione del gas naturale, in attuazione dell'articolo 46-bis del decretolegge 1° ottobre 2007, n. 159, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 2007, n. 222 (GU n. 22 del 27-1-2012 - Suppl. Ordinario n.20) 5. Autorità per Energia Elettrica ed il Gas - Documento n. n.212/2012/R/GAS (24/05/2012) Adempimenti in materia di criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale - Documento n. 257/2012/R/GAS (21/06/2012) Criteri per la definizione del corrispettivo una tantum per la copertura degli oneri di gara per l’affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale - Documento n. 382/2012/R/GAS (27/09/2012) Schema del contratto di servizio tipo per la distribuzione di gas naturale - Deliberazione Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas n. 532/2012/R/GAS del 13/12/2012 “Disposizioni in materia di formati per la trasmissione dei dati relativi agli stati di consistenza delle reti di distribuzione del gas naturale” 6. Decreto ministeriale 19 gennaio 2011 Determinazione degli ambiti territoriali nel settore della distribuzione del gas naturale (GU n. 74, 31 marzo 2011) Con il Decreto Ministeriale del 12 novembre 2011 n. 226 in vigore dall'11 febbraio 2012, si completa il quadro di regolazione per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale da parte dei Comuni aggregati in ambiti territoriali. Tale Regolamento del Ministero dello Sviluppo Economico arriva dopo i precedenti decreti del 19 gennaio 2011 e 18 ottobre 2011 e pone l’accento sui criteri per lo svolgimento delle gare e la valutazione delle offerte. 20 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ Il primo decreto legislativo sopraindicato aveva determinato gli ambiti territoriali minimi per il territorio nazionale, con esclusione della Sardegna, oggetto di successivo provvedimento, e previsto anche che gli Enti locali di due o più ambiti territoriali minimi confinanti potessero decidere l’affidamento con gara unica. Con il decreto ministeriale del 21 aprile 2011 il legislatore ha previsto una serie di obblighi a carico del distributore subentrante, in particolare l’assunzione del personale del distributore uscente addetto alla gestione degli impianti oggetto di gara, al fine di tutelare gli operatori del settore e di assicurare la continuità del servizio, con i medesimi livelli di sicurezza e qualità, dal momento del subentro del nuovo gestore. Con l’ultimo regolamento n. 226/2011 si definiscono le modalità del bando di gara, i requisiti per la partecipazione, i criteri di aggiudicazione (offerta economicamente più vantaggiosa) e si completa la riforma del mercato di distribuzione del gas naturale. In particolare si definiscono gli aspetti organizzativi fra gli Enti locali appartenenti all’ambito per l’emissione dei documenti di gara e per la gestione del servizio, gli obblighi informativi del gestore uscente agli Enti locali e al gestore subentrante, i provvedimenti applicativi del calcolo del valore di rimborso in conformità con la normativa primaria vigente, il bando di gara tipo e il disciplinare di gara tipo, includenti i criteri di valutazione dell’offerta, a cui la stazione appaltante deve attenersi, le disposizioni per la verifica di offerte anomali e gli oneri, una tantum e annuali, che il gestore deve riconoscere agli Enti locali. Il documento dell’A.E.E.G n.212/2012/R/GAS pubblicato in data 24 maggio 2012. espone i primi orientamenti per la definizione e predisposizione delle relative schede tecniche, ai fini della trasmissione dei dati necessari alla valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione gas. Il successivo documento dell’A.E.E.G n.382/2012/R/GAS pubblicato in data 27 settembre 2012 contiene gli aspetti relativi allo schema tipo di contratto di servizio tra l’Ente concedente ed il Gestore, in particolare: struttura e svolgimento del servizio, affidamento dell’incarico, modalità di svolgimento, condizioni economiche, disposizioni in materia di controlli, inadempimenti e sanzioni. 21 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Ultimo provvedimento in ordine di tempo è la Deliberazione dell’A.E.E.G. n. 532/2012/R/GAS del 13/12/2012 relativa alle disposizioni in materia di formati per la trasmissione dei dati relativi agli stati di consistenza delle reti di distribuzione del gas naturale. In base a quanto stabilito dalla normativa, la città di Catania appartiene all’ambito denominato “Catania 2 sud”, che comprende 30 Comuni con un numero complessivo di utenti gas (anno 2008) di 112.733, di cui 34.555 di ASEC S.p.A. di cui la Stazione Appaltante è il Comune di Catania,le cui procedure di gara dovranno essere avviate entro il mese di agosto 2015. La normativa vigente prevede per gli operatori della distribuzione una serie di prerequisiti indispensabili per la loro partecipazione alle “gare d’ambito”, requisiti che, nella configurazione attuale, ASEC S.p.A. con tutta evidenza non possiede. Tali prerequisiti sono: di tipo quantitativo: 1. numero di utenti pari ad almeno il 50% del totale dell’ambito: a parità di riferimenti temporali (2008), ASEC serve 34.555 utenti, quindi meno della metà dei 56.367 minimi richiesti (0,50 x 112.733) 2. fatturato annuo di almeno il 50% del fatturato totale dell’ambito (o disponibilità di equivalenti garanzie bancarie) di tipo qualitativo: 1. adeguate risorse manageriali, di personale, mezzi tecnici e informativi, certificazioni di qualità atte a dimostrare la capacità di gestire con adeguate condizioni di sicurezza ed efficienza le infrastrutture relative al sistema distributivo oggetto della gara. Un’eventuale mancata attuazione degli interventi di riorganizzazione e di consolidamento patrimoniale dell’Azienda stabilita dalla già citata Deliberazione n. 49 del 19 novembre 2012 del Consiglio Comunale determinerebbe grave pregiudizio alla possibilità di ASEC S.p.A. di avere un ruolo di protagonista nel nuovo scenario. 22 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ CATANIA DUE Estensione della rete di distribuzione del gas naturale Come già detto in premessa, l’ organizzazione delle attività relative alla distribuzione gas di Catania rappresenta un “unicum” rispetto alle altre realtà distributive in cui, di norma, un unico soggetto si fa carico dell’ampliamento della rete e della sua gestione. A Catania infatti gli ampliamenti della rete gas vengono realizzati dal Comune, mediante imprese che seguono la progettazione e l’esecuzione delle opere. Le nuove tubazioni vengono successivamente prese in consegna dall’Azienda, che ne attiva l’esercizio e cura la gestione. Ciò comporta un inevitabile scollamento tra Comune e ASEC S.p.A. sia in fase di progettazione degli ampliamenti sia in fase di remunerazione tariffaria degli investimenti. 23 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Ciò nonostante, nel corso dell’anno 2013, grazie all’attività sinergica condotta con l’Amministrazione Comunale, si è proceduto alla consegna di nuove porzioni di rete di distribuzione del gas naturale, in particolare: o nel mese di gennaio 2013 si sono concretizzate le seguenti consegne afferenti: il 2° Stralcio di Metanizzazione ( Catania Ovest ) comprendente le seguenti strade: via Ballo, via De Sanctis, via Ercole Patti, via Dei Piccioni, via Partigiani d’Italia, via Cormons, via G.T. Giardino, via Generale Cantore, via D. Chiesa compreso parte degli impianti di derivazione d’utenza ; o nel mese di aprile 2013 nuova consegna relativa al 4° stralcio di metanizzazione (Catania Ovest) che ha riguardato le seguenti strade, in zona Picanello: via Macaluso, via Tartini, via Casalaina , via Leoncavallo, via Pidatella, via Regina Bianca, via Annino, via Fattorini, via Faraci, ed in zona Barriera: Via Due Obelischi, via Allende, via Leucatia, via Manzella, via Abbadessa, via Vignerio, via Zangrì, via Guzzone, via Gagini, via Frassati, via Puglia, via Salerno, via Cimone, via Bari, via Foggia, via Capitanata, via Taranto, via Brindisi compreso parte degli impianti di derivazione d’utenza. Quanto sopra in ragione della Circolare Ministeriale che prevede la possibilità che “l’erogazione del gas dovrà, in ogni caso, essere anticipata rispetto alla completa ultimazione dei lavori, adottando quelle soluzioni tecniche che consentono l’ultimazione delle parti di rete man mano realizzate, allo scopo soprattutto di permettere le necessarie modifiche degli apparecchi da parte dei singoli utenti”. Si specifica che le consegne, in conformità ai disposti normativi riguardano tratti di rete funzionali per le finalità di cui sopra, rimanendo in obbligo all’Impresa esecutrice tutti gli adempimenti contrattuali assunti fino al completamento dei lavori ed al collaudo. Anche per il 2013 le condizioni finanziarie di Asec spa, , hanno impedito l’adozione di scelte di investimento necessarie per lo sviluppo e l’ammodernamento della rete; tale mancanza di investimenti determina la cristallizzazione del fatturato. Molteplici sono i riflessi economici negativi legati all’esistenza della rete vetusta tra cui, il più grave, è legato al mancato rispetto di uno specifico obbligo dell’AEEG del 2004 di 24 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ sostituzione della rete in ghisa grigia, che si estende per circa 60 Km nel centro storico della Città. Va rilevato che l’Autority espressamente ha obbligato i distributori che gestivano reti a sostituire completamente tali condotte in ghisa entro il 31.12.2014. L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha avviato una nuova istruttoria ( Deliberazione n. 33/2012/S/Gas del 9/02/2012 ) relativa alla mancata sostituzione entro il termine del 31/12/2010 del 50% della rete in ghisa con giunti di canapa e piombo in esercizio al 31/12/2003 (“Procedimento sanzionatorio per l’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie, in materia di qualità del servizio di distribuzione del gas”). Tale procedimento di verifica da parte della AEEG si è concluso in data 14/05/2013 con delibera n. 198/2013/S/GAS, che ha portato alla irrogazione della sanzione pecuniaria pari ad euro 166.000. Asec spa comunque si è attivata, anche per l’anno 2013, ad ispezionare il 100% della rete a garanzia anche della sicurezza al cittadino. Purtroppo persiste, sempre per mancanza di possibilità di investimenti, la carenza di meccanismi operativi quali i sistemi di programmazione e controllo atti a migliorare ulteriormente l’efficacia e l’efficienza della gestione ed a rispettare tutti i dettati normativi dell’A.E.E.G., corre l’obbligo ricordare che a seguito di verifica ispettiva tenutasi nei giorni 23 e 24 ottobre 2012 presso l’ASEC da parte dell’A.E.E.G. sono emerse criticità relative al servizio di Pronto Intervento che hanno dato luogo all’avvio di un procedimento sanzionatorio ( Dlb. n. 84/2013/S/gas del 28/02/2013) tutt’oggi non conclusosi. Principali attività condotte nel corso dell’anno 2013 relative al core business di Asec spa Nuovi Impianti di Derivazioni d’Utenza Si è proceduto attraverso gara all’affidamento dei “Lavori e provviste per la realizzazione di nuovi allacci ( impianti di derivazione d’utenza compresa eventuale realizzazione della parte aerea e posto contatore ) su rete di distribuzione gas metano esistente o con estensione di quest’ultima, nonché l’esecuzione di bonifiche di impianti esistenti” avviatosi in data 29/07/2013. 25 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Interventi urgenti per fughe di gas naturale Sono stati garantiti senza soluzione di continuità gli interventi di tipo stradale / edile a seguito delle chiamate per fuga attraverso affidamenti a ditte specializzate in tale settore ( “Lavori e provviste afferenti interventi urgenti - fughe di gas naturale - per manutenzioni sostituzioni - di condotte di distribuzione del gas naturale e per bonifiche impianti di derivazione dalle tubazioni stradali fino ai posti contatori”) avviatosi in data 13/05/2013, mentre le attività industriali di esecuzione di tali opere sono state eseguite con il personale aziendale. Ricerca sistematica delle fughe di gas Si è dato seguito dal 22/07/2013 al 23/11/2013 all’espletamento del “Servizio per l’esecuzione nel Comune di Catania delle ispezioni programmate e delle localizzazioni delle dispersioni sulla rete interrata di distribuzione gas con densità ≤ 0,8 (metano)” in ottemperanza ai dettati legislativi ed agli impegni assunti con l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. Tale servizio è stato espletato in ottemperanza al rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento, proporzionalità e trasparenza e di tutti i connessi iter validativi ed autorizzativi attraverso l’affidamento a ditta specializzata consentendo la classificazione delle fughe rilevate. Solo una parte delle fughe rilevate sono state ad oggi riparate in via definitiva. Forniture Materiali per condotte di distribuzione dal gas naturale Si è svolta l’attività relativa all’espletamento ed aggiudicazione di una gara per la fornitura di materiale necessario alla realizzazione di condotte di distribuzione del gas naturale in n. 3 lotti, in particolare procedendo all’aggiudicazione ed al successivo acquisto dei lotti a seguire indicati: 1. Tubazioni e pezzi speciali in polietilene, 2. Tubazioni e pezzi speciali in acciaio e 3. Pezzi speciali in ghisa. Protezione catodica Si è proceduto: - alla redazione di un programma annuale ( gennaio ÷ dicembre 2014 ) per il servizio di manutenzione ordinaria, verifica e misura dell’efficienza dei n. 14 impianti di protezione catodica in esercizio, in particolare di n. 10 impianti a corrente impressa 26 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ e n. 4 impianti ad anodi galvanici; servizio che è stato avviato secondo programma nel gennaio 2014; - si è provveduto alla fornitura di materiali di protezione catodica, con consegna avvenuta del dicembre 2013; In relazione alla protezione catodica occorre segnalare il mancato adempimento del dettato normativo previsto dall’A.E.E.G. ( Dlb. N. 574/2013/R/GAS del 12/12/13 rif. art. 12.6 - ex Dlb. n. 120/08 ). “L’impresa distributrice che gestisce reti in acciaio è tenuta a proteggere catodicamente in modo efficace, fatto salvo quanto prescritto dalla normativa vigente, per ogni anno del periodo 2014-2019: a) il 100% delle reti in AP/MP (2014); b) il 90% delle reti in BP per gli anni 2014, 2015 e 2016; c) il 95% delle reti in BP per gli anni successivi al 2016. ” Su tale inadempienza come per la sostituzione della rete in ghisa con giunti di canapa e piombo è stata informata anche la proprietà ( Comune di Catania ), come si può riscontrare nella Delibera del Consiglio Comunale n. 49 del 12/11/2012. Servizio di centralino di Pronto Intervento E’ stata espletata gara e successiva aggiudicazione alla Ditta Mediacom S.r.l. per il “Servizio di centralino ed operatori di centralino di Pronto Intervento per la rete di distribuzione del gas naturale nel territorio comunale di Catania”, avviando tale servizio dal luglio del 2013. Cartografia Si è proceduto all’aggiornamento dei dati informatici sulla base di quelli pervenuti. Sostituzione, risanamento e dismissione della rete in ghisa con giunti di canapa e piombo. [ Delibera A.E.E.G. n. 574/2013/R/GAS del 12/12/2013- Testo Unico delle disposizioni della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2014-2019 (TUDG) Parte I Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2014-2019 (RQDG) ex Delibera ARG/gas 120/08 -Testo Unico delle disposizioni della regolazione della qualità e delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 20092012 (TUDG) Parte I Regolazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo di regolazione 2009-2012 (RQDG).Versione integrata con le modifiche 27 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ apportate con le deliberazioni ARG/gas 200/08, ARG/gas 7/10, ARG/com 147/10 e ARG/com 82/11.Art. 12 .7 Obblighi di servizio relativi alla sicurezza La Dlb. n. 574/2013/R/GAS del 12/12/2013 prevede che la RQDG 2009-2012, di cui all’Allegato A alla deliberazione 7 agosto 2008, ARG/gas 120/08, come prorogata sino al 31 dicembre 2013 dalla deliberazione 436/2012/R/gas, continui ad essere applicata per quanto necessario all’attuazione della RQDG 2014-2019. Sono confermati e rafforzati gli obblighi di servizio relativi alla sicurezza con particolare riferimento a: ispezione della rete, protezione catodica della rete in acciaio, misure del grado di odorizzazione, percentuale minima di chiamate con tempo di arrivo sul luogo della chiamata per pronto intervento entro un tempo massimo. Stante che è disponibile la seguente documentazione indicata : a) “Progetto della rete di distribuzione del gas naturale in polietilene (PEAD), in sostituzione di 31 km di condotte in ghisa con giunti di canapa e piombo ubicate nella città di Catania” – P. Def. b) “Progetto della rete di distribuzione del gas “Progetto della rete di distribuzione del gas naturale in polietilene (PEAD), in sostituzione di circa 27 km di condotte in ghisa con giunti di canapa e piombo ubicate nella città di Catania” – Progetto Preliminare Si è proceduto, a confrontarsi con la Proprietà ( Comune di Catania ) per trovare le soluzioni da adottare per affrontare l’argomento nel corso dei precedenti anni. Per quanto riguarda l’incentivazione degli investimenti in risanamento/sostituzione delle condotte in ghisa con giunti canapa e piombo, l’A.E.E.G. ha scelto di superare la precedente logica di incentivazione basata sull’input (effettuazione dell’investimento), passando ad una regolazione completamente incentrata sull’output (performance nell’erogazione del servizio) in grado di garantire una maggiore efficienza dei servizi. A tal fine, la regolazione prospettata si fonda su un modello di obiettivi di risanamento della rete che incide, mediante il fattore correttivo εgh e con adeguata gradualità, su meccanismi consolidati di determinazione di premi e penalità per recuperi di sicurezza correlati alle dispersioni di gas. A tal proposito le aziende distributrici, come indicato all’art. 28.17 dell’Allegato A alla 28 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ delibera in oggetto, devono comunicare entro il 30 giugno 2014 la scelta del sistema incentivante, in particolare così come riportato all’art. 32.13: “Per ogni impianto di distribuzione per il quale alla data del 31 dicembre 2013 risultano da risanare condotte in ghisa con giunti canapa e piombo, l’impresa distributrice, con la comunicazione di cui al comma 28.17 indica se aderire, in alternativa: a) all’obbligo di risanamento o sostituzione del 100% delle condotte in ghisa con giunti canapa e piombo entro il 2016; in tal caso non si applicano i commi da 32.15 a 32.18; b) al meccanismo illustrato ai successivi commi da 32.15 a 32.18.” Odorizzazione In conformità al dettato legislativo sulla sicurezza e continuità del servizio di distribuzione del gas dell’A.E.E.G. si è provveduto ad effettuare le prove di odorizzazione in conformità con le indicazioni del CIG e dell’UNI, in punti caratteristici della rete di distribuzione del gas naturale. Informative e/o indicazioni di interferenze della rete gas con gli altri Enti gestori dei Sottoservizi Sono state esitate tutte le richieste di planimetrie con indicazioni plano-altimetriche dove presenti, relative alla collocazione della nostra rete di distribuzione del gas che insiste sul territorio comunale. All’uopo sono state inoltrate le richieste di informazioni e conseguenti pareri del Comune di Catania (Ufficio per il Sottosuolo) per la posa di loro sottoservizi, come anche di altri Enti quali Enel, Sidra, ecc.. Rete in esercizio L’ASEC s.p.a gestisce complessivamente circa 450 km di rete di distribuzione del gas naturale secondo comunicazione dei dati effettuata all’A.E.E.G. nei primi giorni di aprile 2014. Un’infrastruttura importante per estensione e capillarità, che consente di portare il servizio di distribuzione a oltre 42.300 clienti vettoriando annualmente oltre 32.360.000 di Stmc di gas. Presentiamo gli elementi tecnici che caratterizzano la nostra rete di distribuzione del gas e gli impianti a servizio della stessa. 29 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ La rete distributiva si presenta al 31/12/2013 così ripartita : in M.P. ≈ 90.000 m esercita in 4° specie garantendo una pressione d’esercizio di 2 bar in B.P. ≈360.000 m esercita in 7° specie garantendo una pressione di oltre 22 mbar. Il gas viene distribuito sul territorio comunale attraverso n. 3 cabine di 1° salto – tre punti di consegna interconnessi precisamente ubicati: 1. Via Cristoforo Colombo 150 in posizione quasi baricentrica con una portata di 12.500 mc/h pressione di ingresso di 12 bar ed una di uscita di circa 2 bar (1° REMI - 34945401) attraverso potenziamento intervenuto nel dicembre del 2013; 2. San Giorgio ( stradale cardinale ) posta a ovest con una portata di 8.000 mc/h pressione di ingresso di 24 bar ed una di uscita di circa 2 bar (2° REMI - 34945402) attraverso potenziamento con gruppo di riduzione finale di II salto effettuato nel febbraio del 2013; 3. San Pietro Clarenza posta a nord ovest con una portata di circa 5.000 mc/h pressione di ingresso di 12 bar ed una di uscita di circa 2 bar (3° REMI - 50073301) sempre attraverso potenziamento intervenuto nel dicembre del 2013. La rete in media pressione si presenta perlopiù con un sistema a maglie chiuse e lungo tale circuitazione troviamo N. 62 Gruppi di Riduzione Finale con una pressione di ingresso di 2 bar garantendo una pressione di uscita di oltre 22 mbar . Lungo la circuitazione del gas nella rete in MP sono presenti circa 300 valvole che consentono un discreto grado di sicurezza per l’intercettazione del flusso gassoso. 1. FATTI DI RILIEVO DELL’ESERCIZIO In data 11/01/2013, al fine di raggiungere condizioni di maggiore efficienza aziendale nel quadro generale di sviluppo del settore gas e per il miglioramento della qualità dei servizi, nonché allo scopo di valorizzare la professionalità dei dipendenti e di definire in maniera più completa ed organica l’attività dei servizi, con ordine di servizio n° 2/13 è stata definita la nuova organizzazione aziendale; 30 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ In data 27/02/2013 si è concluso il rapporto di lavoro fra ASEC Spa e il Dirigente Amministrazione Finanza e Controllo a seguito dimissioni volontarie di quest’ultimo. La cessazione del rapporto di lavoro è stata sancita con Verbale di conciliazione n° 731/02/2013 del 27/02/2013; Con Delibera dell’Assemblea dei Soci del 15/04/2013, il Socio, a seguito nota n° 878/13/E del 11/03/2013, nomina il nuovo Consiglio di Amministrazione di ASEC SpA così composto: Avv. Filippo Impallomeni, Presidente; Rag. Agata Lanzafame, Consigliere; Geom. Giuseppe Mauti, Consigliere. In data 11/07/2013, a seguito delle dimissioni dell’intero Consiglio di Amministrazione, assume le funzioni di CdA per l’ordinaria amministrazione il Collegio Sindacale di ASEC SpA composto dai Sigg.ri: Dott. Angelo Attaguile – Presidente Dott. Mario Laudani – Sindaco Effettivo Dott.ssa Camilla Caltabiano – Sindaco Effettivo Con Delibera dell’Assemblea dei Soci del 21/11/2013, il Socio nomina il nuovo Consiglio di Amministrazione di ASEC SpA così composto: Dott. Armando Sorbello, Presidente; Dott. Salvatore Di Giovanni, Consigliere; Dott.ssa Grazia Valenti, Consigliere. Con Delibera dell’Assemblea dei Soci del 21/11/2013, il Socio nomina altresì il nuovo Collegio Sindacale di ASEC SpA così composto: Dott. Marco Vitale, Presidente; Dott. Alessandro Coco, Sindaco Effettivo; Dott.ssa Nunzia Gloriana Abate, Sindaco Effettivo. Deliberazione AEEG n. 198/2013/S/GAS - “Irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria per violazione in materia di qualità del servizio di distribuzione gas” 31 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ relativamente al mancato rispetto degli obblighi relativi all’avvio delle procedure di sostituzione delle vecchie condutture in ghisa grigia di proprietà della Società. Questa delibera del 14/05/2013 ha portato alla irrogazione della sanzione pecuniaria pari ad euro 166.000, (avvio procedimento sanzionatorio giusta Deliberazione AEEG n. 33/2012/S/Gas). In data 11/07/2013, a seguito incarico conferito allo Studio Legale Macchi di Cellere Gangemi, viene depositato c/o il TAR di Milano il ricorso di Asec Spa contro l’AEEG per l’annullamento: - della delibera 198/2013/S/GAS del 09 maggio 2013 avente ad oggetto “Irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria per violazione in materia di qualità del servizio di distribuzione gas”; - della delibera 33/20112/S/Gas del 9 febbraio 2012 di “Avvio di quattro procedimenti sanzionatori per l’irrogazione di sanzioni amministrative pecuniarie, in materia di qualità del servizio di distribuzione del gas”; - della comunicazione del 26 luglio 2012 avente ad oggetto le risultanze istruttorie relative al procedimento avviato con deliberazione AEEG 9 febbraio 2012, 33/2012/S/gas; - di ogni atto preordinato, connesso e consequenziale ivi incluso l’allegato A della delibera ARG/com/136/11 del 6 ottobre 2011 nella parte in cui (art. 1 comma 1) sanziona con la decadenza la mancata presentazione degli impegni di cui all’art. 45.3 del Dlgs 93/2011 entro il termine di 30 giorni dalla notifica della delibera di avvio del procedimento 2. ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO Si precisa che il Comune di Catania unico proprietario del 100% dell’ASEC S.p.A. esercita ai sensi dell’art. 2497 septies del codice civile l’attività di direzione e coordinamento sulla suddetta società. Con riferimento ai dati di bilancio dell’Ente che esercita la direzione ed il coordinamento, che devono essere richiamati in base a quanto previsto dalla normativa, si rimanda alla pubblicazione ufficiale degli stessi, trattandosi di ente pubblico territoriale. Per espressa previsione statutaria Asec spa esercita la medesima attività nei confronti della partecipata Asec Trade Srl. 32 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ 3. EVOLUZIONE DEL QUADRO NORMATIVO E DEL MERCATO Quadro tariffario Dal 2009 ha avuto inizio il terzo periodo di regolazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas. La delibera ARG/gas 159/08 dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (di seguito Autorità) ha introdotto una nuova metodologia di calcolo delle tariffe di distribuzione fissando: 1. l’istituzione di sei ambiti nazionali all’interno dei quali sono state collocate tutte le regioni italiane; 2. l’introduzione di una tariffa obbligatoria – utilizzata per la fatturazione – composta dai seguenti elementi: Con Delibera 553/2012/R/GAS sono state aggiornate per l’anno 2013 le tariffe obbligatorie per l’erogazione dei servizi di distribuzione e misura del gas naturale e delle opzioni tariffarie per il servizio di distribuzione e misura di gas diversi dal naturale a mezzo di reti canalizzate. o Quota Fissa espressa in euro per punto di riconsegna; o Quota variabile differenziata per scaglione di consumo; o UG1, espresso in centesimi di euro/standard metro cubo; o UG2 differenziate per scaglioni di consumo; o GS, espresso in centesimi di euro/standard metro cubo; o RE, espresso in centesimi di euro/standard metro cubo; o RS, espresso in centesimi di euro/standard metro cubo; o GS, espresso in centesimi di euro/standard metro cubo; 3. l’articolazione della struttura tariffaria per la quota variabile della tariffa obbligatoria in otto scaglioni di consumo (in standard metri cubi/anno) uguale per tutti gli ambiti nazionali; 4. il calcolo di un coefficiente C per la correzione delle misure alle condizioni standard. Con delibera ARG/gas 64/09 l’Autorità aveva integrato la tariffa obbligatoria con l’elemento UG2, espresso in euro per punto di riconsegna e in centesimi di euro/standard metro cubo. Gli elementi UG1, GS, RE e RS possono subire variazioni trimestrali, mentre gli elementi Quota fissa e Quota Variabile variano una volta l’anno in fase di revisione tariffaria. 33 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Le tariffe obbligatorie, sono consultabili nelle tabelle allegate alla delibera 553/2012/R/GAS; Per quanto concerne le tariffe dell’anno 2013 e successivi, atteso che ASEC S.p.A. prende in consegna solo ai fini gestionali gli impianti realizzati a cura e spese del Comune di Catania che ne rimane proprietario, va considerato che occorrerà comunicare all’AEEG gli investimenti sostenuti dal Comune al netto dei contributi da esso percepiti. Ciò vale in particolare per gli investimenti / contributi del 3° stralcio lavori, consegnato ad ASEC il 12.12.2008 ed entrato in esercizio il 16.3.2009 e delle parti del 2° e 4° stralcio consegnate ad ASEC S.p.A. a partire dal 2009 e a tutt’oggi non ancora in esercizio integralmente. Occorrerà poi procedere, al fine di regolare i rapporti economici tra Società affidataria del servizio e Comune, alla quantificazione della remunerazione del capitale investito netto spettante all’Ente proprietario dei beni. Il fatto che fino ad ora ASEC S.p.A. non abbia considerato nelle proprie proposte tariffarie gli investimenti già effettuati dal Comune per realizzare impianti di distribuzione gas è sintomatico della condizione di forte disagio e difficoltà in cui versano le strutture aziendali e comunali che, per tale aspetto, dimostrano di non operare in coordinamento tra loro. Elenco delle delibere che hanno avuto un impatto incisivo nel corso degli ultimi anni: Delibera 157/07 Disciplina in materia di accesso ai dati di base per la formulazione di proposte commerciali inerenti la fornitura di energia elettrica e/o di gas naturale. Il presente provvedimento si applica ai distributori e ai venditori, limitatamente ai dati di base dei clienti finali domestici, fino al raggiungimento di un adeguato grado di concorrenza dei mercati dell’energia elettrica e del gas naturale sulla base di valutazioni dell’Autorità, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010. Di seguito si riporta l’art. 7 della delibera AEEG 157/07: 7.1 Gli investimenti necessari all’adempimento delle disposizioni del presente provvedimento sono riconosciuti nell’ambito dei meccanismi di remunerazione del capitale investito in corso di periodo regolatorio ed i relativi oneri sono posti in capo ai clienti finali domestici. 34 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ 7.2 I costi di cui al comma 7.1 sono coperti tramite le componenti tariffarie a copertura dei costi di commercializzazione del servizio di distribuzione. 7.3 I costi operativi connessi alle attività che il presente provvedimento dispone vengano svolte dal distributore entro la data dell’1 ottobre 2008 (di seguito: attività preliminari) vengono quantificati e riconosciuti dall’Autorità sulla base dei costi mediamente stimati per le attività medesime, anche desumibili dai preventivi forniti dai distributori, con l’esclusione dei costi destinati a capitalizzazione. 7.4 Il costo riconosciuto di cui al comma 7.3 è determinato dall’Autorità, anche previa valutazione di congruità dei preventivi forniti dai distributori, sulla base dei costi per il personale, dei costi per servizi, del tempo macchina, del valore del tempo macchina e tenendo conto di una quota di spese generali convenzionalmente fissata pari al 20% dei costi riconosciuti. 7.5 La copertura dei costi riconosciuti di cui al precedente punto 7.3 avviene, tramite l’adeguamento della componente tariffaria a copertura dei costi di commercializzazione del servizio di distribuzione, posta a carico dei clienti domestici, a partire dall’ultimo trimestre dell’anno 2008 e dimensionata in modo da consentire il completo recupero degli oneri non oltre la fine dell’anno 2009. 7.6 E’ affidato alla Direzione tariffe dell’Autorità il compito di avviare, entro la data del 15 aprile 2008, una specifica raccolta dati nell’ambito della quale sarà richiesto ai distributori di fornire il piano operativo per lo svolgimento delle attività preliminari di cui al punto 7.3 ed il dettaglio delle risorse previste per la realizzazione del piano operativo suddetto. 7.7 Entro il 15 ottobre 2008, i distributori sono tenuti a comunicare all’Autorità, a firma del legale rappresentante, l’avvenuta attivazione a partire dall’1 ottobre 2008 dei sistemi finalizzati alla comunicazione dei dati di base ai venditori secondo le disposizioni del presente provvedimento. In caso di ritardi rispetto alla data dell’1 ottobre 2008, il distributore è tenuto a versare le maggiorazioni di cui al precedente comma 7.5 al conto di cui all’articolo 62 del TIT, dal momento dell’attivazione delle componenti medesime fino alla messa in attività del suddetto sistema di comunicazione. 7.8 I costi operativi connessi alle attività che il presente provvedimento dispone vengano svolte dal distributore successivamente alla data dell’1 ottobre 2008 saranno tenuti in conto nell’ambito degli ordinari aggiornamenti annuali dei costi riconosciuti tramite la componente relativa ad eventi imprevedibili ed eccezionali, mutamenti del quadro 35 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ normativo e variazioni degli obblighi relativi al servizio universale, prevista dall’articolo 19, lettera b) della legge n. 481/95 e verranno posti in capo ai clienti finali domestici. 7.9 Ai fini di quanto previsto al precedente comma 7.8, i distributori sono tenuti a tenere separata evidenza contabile degli investimenti e degli altri costi connessi agli adempimenti previsti dal presente provvedimento. Delibera 155/08 S.M.I. Direttive per la messa in servizio dei gruppi di misura del gas, caratterizzati da requisiti funzionali minimi e con funzioni di telelettura e telegestione, per i punti di riconsegna delle reti di distribuzione del gas naturale. Il presente provvedimento rende obbligatoria, secondo una pianificazione temporale graduale, la messa in servizio, per tutti i punti di riconsegna delle reti di distribuzione del gas naturale, di gruppi di misura caratterizzati dai requisiti funzionali minimi individuati per classe di appartenenza. Finalità 3.1 Con il presente provvedimento l’Autorità persegue le seguenti finalità: a) porre i presupposti funzionali e tecnologici per permettere l’introduzione di meccanismi per lo sviluppo di un sistema di mercato del gas naturale, a supporto della definizione del mercato regolamentato del gas naturale e del nuovo servizio di bilanciamento; b) facilitare il superamento di possibili inefficienze e discriminazioni tramite il miglioramento del processo di contabilizzazione del gas naturale prelevato dai clienti finali e l’innovazione tecnologica dei gruppi di misura; c) migliorare la qualità dei servizi di misura, di vendita e di distribuzione del gas naturale, assicurando medesimi livelli funzionali e prestazionali indipendentemente dal soggetto responsabile del servizio di misura e favorendo la consapevolezza dei consumi. DELIBERAZIONE 28 DICEMBRE 2012 575/2012/R/GAS DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PIANO DI MESSA IN SERVIZIO DI GRUPPI DI MISURA ELETTRONICI NELL’AMBITO DELLA DISTRIBUZIONE GAS Modifica dell’Allegato A alla deliberazione ARG/gas 155/08 come segue: 36 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ 1) all’art. 10, il comma 10.1 è sostituito dal seguente comma: “10.1 Il soggetto responsabile del servizio di misura è tenuto a mettere in servizio i gruppi di misura conformi ai requisiti funzionali di cui ai precedenti articoli nei punti di riconsegna della rete di distribuzione del gas naturale in cui opera, soddisfacendo al minimo il seguente programma temporale: a) con riferimento ai punti di riconsegna con classe del gruppo di misura maggiore di G40, 100% dei punti di riconsegna esistenti alla data del 29 febbraio 2012; b) con riferimento ai punti di riconsegna attivi con classe del gruppo di misura uguale a G40: i) il 95% entro il 31 dicembre 2013; ii) il 100% entro il 31 dicembre 2014; c) con riferimento ai punti di riconsegna attivi con classe del gruppo di misura uguale a G25 e G16: i) il 25% entro il 31 dicembre 2013; ii) il 60% entro il 31 dicembre 2014; iii) il 100% entro il 31 dicembre 2015; d) con riferimento ai punti di riconsegna attivi con classe del gruppo di misura uguale a G10: i) il 5% entro il 31 dicembre 2013; ii) il 15% entro il 31 dicembre 2014; iii) si rinvia al nuovo periodo regolatorio la definizione delle successive scadenze; e) con riferimento ai punti di riconsegna con classe del gruppo di misura minore o uguale a G6: i. 60% dei punti di riconsegna esistenti alla data 31 dicembre 2018; ii. 100% di sostituzione dei misuratori con validità del bollo metrico scaduta alla data del 31 dicembre 2018.”; 2) di modificare la deliberazione 28/2012/R/GAS come segue: a) all’art. 3 al comma 3.12 dopo le parole t c VRM , sono introdotte le parole: “con riferimento all’anno 2013 per le classi G40, G25, G16 e G10 la penale RPMc è posta pari a 0.”; b) all’art. 3 al comma 3.13 dopo le parole “31 dicembre 2012” sono introdotte le parole: 37 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ “e dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 per le classi di GdM non superiori a G16”; 3) di sostituire le Tabelle 2, 3 e 6, allegate alla deliberazione 28/2012/R/gas, con le seguenti: “Tabella 2 Costi standard inclusivi dei costi di installazione e messa in servizio da applicare ai gruppi di misura per le classi da G16 a G40 comprese €/GdM 2013 2014 G16 € 950 € 710 G25 € 1070 € 850 G40 € 1150 € 970 Tabella 3 Costi standard inclusivi dei costi di installazione e messa in servizio da applicare ai gruppi di misura di classe G10 €/GdM 2013 2014 G10 € 940 € 690 Tabella 6 Costi standard, inclusivi dei costi di installazione e messa in servizio, ai fini della valorizzazione degli add on laddove applicati a un misuratore tradizionale già installato di classe maggiore di G6 e minore uguale a G40 €/GdM 2013 2014 >G6<G40 € 630 € 630 Le scadenze indicate, rappresentano per le piccole Aziende un investimento notevole, sia in termini economici che in termini di gestione, per cui diventa indispensabile una verifica dell’organizzazione interna, al fine di garantire livelli funzionali e gestionali tali da permettere il rispetto di quanto previsto dall’AEEG relativamente alla misura. Delibera 69/09 Disposizioni urgenti in materia di servizio di misura dei punti di riconsegna di gas naturale a partire dal 1° luglio 2009 (modificazioni all’Allegato A alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 28 maggio 2009, ARG/gas 64/09, e alle deliberazioni n. 138/04, 229/01 e 126/04). La delibera, trasferisce gli adempimenti relativi alla lettura previsti dalla del. 229/01 alla società di distribuzione. Modalità di rilevazione e archiviazione delle misure dei punti di riconsegna: 38 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ 14.1 L’impresa di distribuzione è tenuta ad effettuare almeno un tentativo di raccolta della misura del gas naturale riconsegnato, espressa dal totalizzatore del misuratore: a) almeno una volta in ciascun anno civile, per i punti di riconsegna con consumi fino a 500 Smc/anno; b) almeno una volta ogni sei mesi in un anno civile, per i punti di riconsegna con consumi superiori a 500 Smc/anno e fino a 5000 Smc/anno; c) almeno una volta al mese per i punti di riconsegna con consumi superiori a 5000 Smc/anno a esclusione dei mesi in cui i consumi storici sono inferiori del 90% ai consumi medi mensili. 14.2 L’impresa di distribuzione, ai fini dell’applicazione di quanto previsto dal comma 14.1, utilizza i dati di cui all’articolo 8, comma 8.1, della deliberazione n. 138/04. DELIBERAZIONE 31 MAGGIO 2012 229/2012/R/GAS APPROVAZIONE DEL TESTO INTEGRATO DELLE DISPOSIZIONI PER LA REGOLAZIONE DELLE PARTITE FISICHE ED ECONOMICHE DEL SERVIZIO DI BILANCIAMENTO DEL GAS NATURALE (SETTLEMENT) (TISG) Omissis Articolo 7 Assegnazione del profilo di prelievo standard ai punti di riconsegna 7.1 Ogni anno, entro il 31 luglio, l’impresa di distribuzione assegna a tutti i punti di riconsegna nel proprio ambito di competenza un profilo di prelievo standard tra quelli elencati nella Tabella 3, in funzione della categoria d’uso, della classe di prelievo e della zona climatica, al fine di un suo utilizzo a partire dall’inizio dell’anno termico successivo. 7.2 Con riferimento ai punti di riconsegna con uso civile l’impresa di distribuzione associa la categoria d’uso del gas di cui alla Tabella 1 come segue: a) ai punti di riconsegna con CAPdR inferiore a 500 Smc è associata la categoria d’uso C2; b) ai punti di riconsegna con CAPdR compreso tra 500 e 5.000 Smc è associata la categoria d’uso C3; c) ai punti di riconsegna con CAPdR superiore a 5.000 Smc è associata la categoria d’uso C1. 7.3 I titolari dei punti di riconsegna con uso civile che attestino, attraverso l’invio al proprio UdD di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, un utilizzo del gas per il 39 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ condizionamento possono chiedere, in alternativa a quanto previsto al comma precedente, l’associazione delle categorie d’uso C4 o C5. 7.4 I titolari dei punti di riconsegna con uso civile con CAPdR superiore a 5.000 Smc che attestino, attraverso l’invio al proprio UdD di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, un utilizzo del gas differente da quello previsto dalla lettera c) del comma 7.2 possono richiedere l’assegnazione della categorie d’uso C2 o C3. 7.5 L’impresa di distribuzione tiene conto delle richieste degli UdD formulate ai sensi dei commi 7.3 e 7.4 e pervenute entro il 10 agosto ai fini dell’assegnazione dei profili di prelievo standard per l’anno termico successivo. 7.6 La diversa associazione della categoria d’uso al punto di riconsegna effettuata ai sensi dei commi 7.3 e 7.4, ha una durata massima di due (2) anni, sempre rinnovabile con le modalità e nei termini di cui al comma 7.5. In mancanza di una nuova comunicazione, allo scadere dei due anni l’impresa di distribuzione associa il punto di riconsegna alle categorie d’uso di cui al comma 7.2. 7.7 Gli UdD sono tenuti a chiedere ai propri clienti finali titolari di punti di riconsegna con uso tecnologico, con cadenza biennale, una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà contenente le informazioni relative alla categoria d’uso del gas e alla classe di prelievo da associare al proprio punto di riconsegna. 7.8 Gli UdD trasmettono all’impresa di distribuzione le informazioni derivanti dalle dichiarazioni sostitutive di cui al comma 7.7 entro il 10 giugno dell’anno in cui sono state acquisite, secondo i formati definiti dall’impresa di distribuzione. Tali informazioni sono valide per i due anni termici successivi, fatta salva la possibilità da parte del cliente di rettifica per l’anno successivo entro i termini di cui al presente comma del medesimo anno. 7.9 L’impresa di distribuzione assegna ai punti di riconsegna con uso tecnologico per i quali non è pervenuta la dichiarazione sostitutiva di cui al comma 7.7 entro i termini stabiliti al comma 7.8 la categoria d’uso T2 di cui alla Tabella 1 e la classe di prelievo 3 di cui alla Tabella 2 del presente provvedimento. 7.10 L’impresa di distribuzione associa a ciascun punto di riconsegna la zona climatica nella quale è localizzato il medesimo punto. 40 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ Delibera 145/10 Disposizioni in materia di servizio di misura dei punti di riconsegna di gas naturale (modificazioni all’Allegato A alla deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas 28 maggio 2009, ARG/gas 64/09, TIVG) La delibera aggiorna la 64/09 disciplinando ancora meglio i rapporti tra Distribuzione e Società di vendita. In particolare sono stati specificati meglio gli adempimenti della società di distribuzione relativamente all’attività di misura. La delibera, stabilisce inoltre i formati e obblighi di comunicazione tra Aziende, al fine di ottenere un allineamento nell’attività di misura. 41 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 4. ANALISI DEI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI Al fine di presentare una adeguata sintesi economica e finanziaria si riportano di seguito i prospetti di bilancio degli ultimi cinque anni. Dati economici d’esercizio I seguenti dati, relativi ai conti economici sintetici, mostrano l’evoluzione della gestione aziendale degli ultimi cinque anni (migliaia di euro): 2009 Valore della produzione - Ricavi - Ricavi vari - Capitalizzazioni Costi della produzione - Acquisti - Servizi - Godimento beni di terzi - Personale - Ammortamenti e svalutazioni - Accantonamenti - Oneri diversi di gestione 2010 2011 2012 2013 4.776 937 243 5.956 6.031 390 140 6.561 6.315 435 183 6.934 6.056 302 299 6.657 5.980 241 194 6.415 142 969 2.990 1.804 717 78 6.699 77 986 3.078 1.770 246 57 6.213 123 960 3.223 1.730 324 70 6.430 216 1.164 3.172 1.802 151 68 6.574 149 1.121 3.068 1.867 69 6.274 347 504 84 141 96 113 112 234 435 235 273 602 639 976 230 1.113 1.253 792 1.888 120 272 157 176 200 Differenza - 743 Gestione finanziaria Rettifiche di valore Gestione straordinaria Imposte Risultato netto - 31 1.324 303 173 2.512 In questo esercizio 2013 l’ASEC S.p.A. ha conseguito un risultato d’esercizio positivo pari ad euro 199.671. 42 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ Dati patrimoniali d’esercizio I seguenti dati, relativi ai conti patrimoniali sintetici, mostrano l’evoluzione delle gestione aziendale degli ultimi cinque anni (migliaia di euro): 2009 ATTIVITA' - Cassa e banche - Titoli - Crediti commerciali Crediti diversi Fondo svalutazione crediti - Rimanenze Ratei e risconti attivi 2010 36 36 2011 36 36 2012 36 36 2013 36 36 1 1 364 7.790 123 8.031 822 9.663 168 10.317 672 11.666 34 12.304 909 13.370 45 14.233 365 77 395 13 417 50 425 66 445 63 Totale attivo circolante 8.509 10.761 12.807 14.760 16.982 Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni finanziarie Altri crediti immobilizzati 2.706 3.316 1.314 2.279 3.429 1.241 1.816 3.702 1.372 1.652 4.816 121 1.502 5.087 121 35.160 9.061 26.100 35.233 10.053 25.180 35.820 11.308 24.512 36.397 12.452 23.945 36.992 13.691 23.301 Totale attivo immobilizzato 33.435 32.129 31.402 30.534 30.011 TOTALE ATTIVO 41.944 42.890 44.208 45.294 46.993 Immobilizzazioni materiali Fondi ammortamento - - 2009 PASSIVITA' - Banche - Fornitori - Debiti diversi - Ratei e risconti passivi Totale passivo circolante 2010 2011 2012 1.063 15.462 51 16.474 2013 1.111 1.000 1.795 135 4.042 987 1.026 2.841 19 4.872 829 720 3.728 5.277 154 953 5.142 6.249 578 943 6.900 8.421 225 1.844 933 1.409 4.411 171 1.844 920 1.156 4.091 116 1.685 875 1.354 4.029 59 734 1.462 2.255 0 578 1.004 1.582 - Banche Debiti diversi Depositi cauzionali da utenti Trattamento di fine rapporto Fondi rischi Toatale passivo immobilizzato - Patrimonio netto 33.492 33.926 34.902 36.791 36.990 TOTALE PASSIVO 41.944 42.890 44.208 45.294 46.993 43 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Dati finanziari d’esercizio Sotto il profilo finanziario si propone il rendiconto finanziario sotto riportato: RENDICONTO FINANZIARIO 2012/2011 Liquidità iniziale ( a ) Fonti ( b ) - Utile (perdita) d’esercizio - Fondi rischi e oneri - Trattamento fine rapporto - Aumento del capitale - Ratei e risconti - Debiti verso fornitori - Ammortamenti - Debiti tributari e previdenziali - Altri debiti Totale ( b ) Impieghi ( c ) - Crediti - Rimanenze - Immobilizzazioni finanziarie Investimenti in immobilizzazioni - materiali e immateriali Totale ( c ) 2013/2012 36.152 - - 1.888.243 107.940 140.593 16.581 233.106 1.789.880 373.974 1.376.746 Delta 36.152 - - 199.671 457.378 156.123 2.893 9.851 1.861.633 771.520 2.894.473 - - 1.688.572 565.318 15.530 19.474 242.958 71.753 1.145.494 4.271.219 2.859.223 3.563.797 677.625 8.289 1.113.335 2.240.963 19.880 271.765 - 1.059.974 1.066.582 6.609 2.859.223 3.599.190 739.967 Saldo variazioni Fonti/Impieghi - Liquidità Finale ( a + ( b-c ) ) 36.152 44 - 704.574 1.563.338 11.591 841.570 35.394 - 35.394 758 - 35.394 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ Struttura organizzativa e produttiva L’Azienda è gestita da un Consiglio di Amministrazione composto da un Presidente e due Consiglieri. L’organigramma societario si compone principalmente di: 1. Unità di indirizzo: Consiglio di Amministrazione; 2. Unità di Governo: Direzione Generale; 3. Unità condivise: Servizio Amministrativo Finanziario e Servizio Tecnico; Il profitto dell’azienda deriva dal vettoriamento del gas reso alle società di vendita operanti nel territorio e dai servizi resi alla controllata Asec Trade attraverso il regolamento tra le due Società. L’attività dell’Azienda è svolta principalmente nella sede direzionale, amministrativa e operativa in Catania – Via C. Colombo, 150. La sede è dotata di parcheggio interno. L’area occupa una superficie complessiva di circa 9.000 mq. sulla quale è presente l’edificio adibito ad uffici – servizi, i depositi e la cabina di I° salto ed un gruppo di riduzione di 2° salto. ASEC S.p.A. fornisce inoltre il servizio di assistenza attivo 24h per tutto l’anno di pronto intervento. Le Risorse umane Al 31 dicembre 2013 i dipendenti ASEC S.p.A. risultano pari a 54 unità. Essi sono così suddivisi per livelli contrattuali: Direttore Generale 1 Dirigenti 1 Quadri 3 8° livello 5 7° livello 5 6° livello 3 5° livello 8 4° livello 11 3° livello 7 2° livello 10 1° livello 0 45 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Nel corso di quest’anno sono state attivate iniziative volte allo sviluppo del know-how specialistico e attività di aggiornamento riguardanti le direttive dell’Autorità e di legge. Fra le attività formative e di specializzazione effettuate durante l’anno 2013 particolare importanza riveste, soprattutto per la specificità dell’attività di ASEC SpA, l’attività di formazione relativa alla protezione catodica. Particolare cura è stata posta dal Consiglio di Amministrazione alle relazioni sindacali. In data 25/06/2013 è stato sottoscritto fra le parti l’Accordo Quadro Aziendale relativo alla detassazione della retribuzione di produttività ai sensi del DPCM 22/01/2013. 5. SVILUPPI PREVEDIBILI DELLA GESTIONE Appare opportuno evidenziare di seguito alcune delle principali azioni intraprese da questo Consiglio di Amministrazione che avranno riflessi positivi di carattere economico ed organizzativo nel corso anche del 2014: Richiesta al Comune di Catania di voler valutare il necessario conferimento alla Società delle reti di distribuzione del gas metano e degli impianti connessi non prescindendo dalla individuazione di un partner industriale al fine di valorizzare ulteriormente il patrimonio aziendale sotto il profilo economico-produttivo; Progetto protezione catodica; Ed inoltre, ciò che l’evoluzione gestionale prevedeva per l’anno 2013, essendo elementi legati alla gestione caratteristica dell’Azienda, devono essere previsti per continuità anche per l’anno 2014: realizzare nuove condotte ed estendimenti per aumentare il numero dei fruitori del servizio di erogazione del gas; continuo miglioramento della sicurezza delle reti e degli impianti; aumentare la capacità di investimento; migliorare e diversificare il servizio all’utenza. 6. RICERCA E SVILUPPO Nel corso dell’esercizio non è stata effettuata alcuna attività di ricerca e sviluppo. 46 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ 7. GESTIONE DEI RISCHI Nell'ambito dei rischi d'impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da ASEC SpA sono i seguenti: il rischio prezzo, cioè il rischio legato alle variazioni delle tariffe di distribuzione, è molto limitato in quanto la variabilità è determinata dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas per ambiti territoriali per anno termico; il rischio credito derivante dalla possibilità di default di una controparte o derivante dall’esposizione a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti commerciali. Il monitoraggio delle esposizioni di rischio di credito commerciale, connesso al normale svolgimento delle attività di vettoriamento, è assicurato da Asec che definisce le metodologie per la quantificazione e il controllo della rischiosità del cliente. In particolare, il rischio derivante dalle esposizioni sulle controparti è per la quasi totalità (oltre il 90%) legato ai crediti commerciali della ASEC Trade Srl società partecipata al 100% da Asec SpA; il rischio liquidità, derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine a causa della difficoltà di reperire fondi. La conseguenza è un impatto negativo sul risultato economico nel caso in cui l’impresa sia costretta a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni o, come estrema conseguenza, una situazione di insolvibilità che pone a rischio la continuità aziendale. Alla data di bilancio, ASEC SpA dispone di linee di credito non utilizzate a breve termine per circa 481 mila euro. Questo contratto prevede interessi alle normali condizioni di mercato e commissioni di mancato utilizzo non significative. il rischio normativo, legato alla costante evoluzione del contesto normativo e regolatorio di riferimento, ha effetti essenzialmente sul funzionamento del mercato, sui livelli di qualità del servizio richiesti e sugli adempimenti tecnico-operativi. 47 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 8. NUMERO E VALORE NOMINALE SIA DELLE AZIONI PROPRIE SIA DELLE AZIONI O QUOTE DI SOCIETÀ CONTROLLANTI POSSEDUTE DALLA SOCIETÀ, ANCHE PER TRAMITE DI SOCIETÀ FIDUCIARIA O PER INTERPOSTA PERSONA, CON L'INDICAZIONE DELLA PARTE DI CAPITALE CORRISPONDENTE Nel corso del 2013 non sono state poste in essere operazioni di cui sopra. 9. NUMERO E VALORE NOMINALE SIA DELLE AZIONI PROPRIE SIA DELLE AZIONI O QUOTE DI SOCIETÀ CONTROLLANTI ACQUISTATE O ALIENATE DALLA SOCIETÀ, NEL CORSO DELL'ESERCIZIO, ANCHE PER TRAMITE DI SOCIETÀ FIDUCIARIA O PER INTERPOSTA PERSONA, CON L'INDICAZIONE DELLA CORRISPONDENTE PARTE DI CAPITALE, DEI CORRISPETTIVI E DEI MOTIVI DEGLI ACQUISTI E DELLE ALIENAZIONI Nel corso del 2013 non sono state poste in essere operazioni di cui sopra. 10. RAPPORTI CON LE PARTI CORRELATE Rapporti con il Comune di Catania La nostra società è posseduta al 100% daI Comune di Catania con un capitale pari ad euro 9.212.558 e diviso in azioni con valore nominale pari ad 1 euro. I rapporti con il Comune di Catania, inerenti la gestione del servizio di distribuzione del gas metano sul territorio comunale verranno regolati dall’apposito contratto di servizio la cui definizione è ancora in corso. Il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici in essere con l’utente proprietario è contenuto nella Nota Integrativa, cui si rimanda. Rapporti con la ASEC trade Srl. Si ricorda che la nostra società possiede il 100% del controllo sociale di ASEC trade Srl che rappresenta la società di vendita di servizi energetici, con un capitale pari ad euro 3.737.300 e diviso in n. 37.373 quote nominali pari ad euro 100. Ai sensi dell’articolo 2497 septies del codice civile, si segnala che l’ASEC S.p.A. esercita su di essa l’attività di direzione e coordinamento. I rapporti con la nostra controllata sono prevalentemente rappresentati dall’accordo per il vettoriamento del gas naturale destinato alla vendita e da servizi di tipo logistico e informatico, che offriamo allo scopo di razionalizzare nell’ambito del Gruppo le risorse disponibili e utilizzare ove possibile le competenze e le esperienze acquisite da ASEC S.p.A. 48 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ nel corso degli anni. Tutto ciò grazie ad un accordo con un corrispettivo che annualmente viene concordato tra le Parti, e commisurato ai costi sostenuti dalla ASEC S.p.A. In particolare in data 7 giugno 2013, a seguito di richiesta formulata dal Cda di Asec trade, è stato effettuato il trasferimento della gestione del personale di ASEC Trade dalla controllante alla controllata. Rapporti con Investiacatania Scpa Tra le partecipazioni presenti nel patrimonio di Asec SpA vi è Investiacatania S.c. p.a. Il capitale sociale pari ad euro 152.289 è detenuto da Asec SpA con una quota del 9,85% pari a 10.000 azioni. La suddetta società nel dicembre del 2011 è stata posta in liquidazione a partire dal 01/01/2012. Non sono previsti oneri di liquidazione a carico della Società. Il valore del capitale sottoscritto si ritiene possa essere recuperato alla fine del processo di liquidazione. 11. EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO Nella seduta del Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio 2014, a seguito di quanto emerso dalla censura prot. 524/13/I del 18/10/2013 del Collegio Sindacale, dalla relazione conclusiva del 20/11/2013 del Collegio Sindacale nella sua funzione di CdA vicario e dalla contestazione disciplinare n° 622/12/I del 05/12/2013, è stato determinato di risolvere il contratto con il Dirigente Tecnico; Le attività di RUP sono state distribuite, a seconda delle specifiche competenze di ciascuno, fra i funzionari di ASEC Spa, che hanno conseguentemente effettuato l’accreditamento c/o l’AVCP, presso la quale, nel contempo, al fine di aggiornare e monitorare la posizione di ASEC Spa è stata effettuata la nomina del RASA; Nei mesi di Gennaio, Marzo, Aprile e Maggio sono stati organizzati importanti attività di formazione e aggiornamento professionale riguardanti: gli adempimenti degli accertatori documentali di cui alla Delibera AEEGSI 40/04 e s.m.i., la figura e gli adempimenti del RUP, l’aggiornamento obbligatorio del RSPP In data 21/02/2014 il Consiglio Comunale di catania con la delibera n° 8 ha stabilito di “procedere ad una proroga dei termini relativi alle cessioni societarie, previste dalla deliberazione di Consiglio Comunale n. 49/2012 (delibera con la quale si era deliberata la 49 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ dismissione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 commi 27,28,29 della Legge 244/07, dell’intera partecipazione societaria di Asec Trade), fino al 30/06/2014, al fine di acquisire tutti gli elementi utili, sia giuridici che contabili, onde addivenir e ad una successiva deliberazione del Consiglio Comunale che disponga in ordine ad un nuovo assetto del sistema delle società partecipate, anche alla luce delle indicazioni che deriveranno dalla verifica attualmente in corso su tutte le società partecipate”. Con delibera del CdA del 31/03/2014 Asec Spa ha deciso di partecipare ai progetti pilota di cui alla Delibera AEEG 393/2013/R/gas. Con tale delibera l’AEEG ha avviato la selezione di progetti-pilota di smart metering multi servizio, ovvero strumenti in grado di telegestire contemporaneamente la fornitura di gas, luce ed acqua, e di dare informazioni sull’efficienza e sul risparmio energetico. Per avere diritto alle tariffe incentivanti, i progetti dovranno raggiungere una dimensione minima di 2.500 punti telegestiti complessivamente e non potranno oltrepassare i 20.000 punti. In più, il 30% dei punti -come minimo- dovrà riguardare il servizio di fornitura del gas e il 60% complessivamente i servizi regolati dall’AEEG (gas, energia elettrica e acqua). I progetti saranno selezionati sulla base del maggior numero di servizi coinvolti e di punti complessivamente telegestiti, con priorità alle iniziative che considerano anche la sperimentazione di contatori elettrici di seconda generazione o la fornitura ai clienti – con modalità innovative – di suggerimenti e informazioni sull’uso razionale dell’energia e il risparmio energetico. In data 01/04/2014 è stata depositata dalla Corte di Appello di Milano la sentenza n. 1318/2014, relativamente alla causa legale ENI, che ha annullato la sentenza di primo grado n. 3790/2010 del Tribunale di Milano ed ha riconfermato il decreto ingiuntivo opposto , approdando ad una condanna al pagamento in solido fra Asec spa ed Asec Trade, di complessivi € 1.464.423,64. Il CdA di Asec Spa prendendo atto, sulla base della relazione prodotta dal legale incaricato, che sussistono fondate ragioni per la proposizione del ricorso per Cassazione avverso la statuizione d’appello, ha deliberato di procedere in tal senso; Nessun altro fatto di rilievo è intervenuto dopo la chiusura dell’esercizio che abbia incidenza sul presente bilancio. 50 RELAZIONE SULLA GESTIONE _______________________________________________________________________________ 12. DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO Considerato il risultato di esercizio al 31 dicembre 2013, pari a 199.671 Euro, si propone all’Assemblea di incrementare le altre riserve dopo aver stanziato il 5% a riserva legale e il 15% a riserva statutaria. Catania, 13/06/2014 Per il Consiglio di Amministrazione IL PRESIDENTE Dott. Armando Sorbello 51 P ROSPETTI DI BILANCIO PROSPETTI DI BILANCIO _______________________________________________________________________________ STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 31/12/2013 31/12/2012 A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI DOVUTI I) Cred.v/soci per versam.ancora dovuti richiamati 0 II) Crediti v/soci per versam. dovuti non richiamati 0 0 0 0 A TOTALE CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI DOVUTI 0 B) IMMOBILIZZAZIONI I) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 1) Costi di impianto ed ampliamento 2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità 4) Concessioni, lic., marchi e diritti sim. 5) Avviamento 0 0 585.321 285.292 55.941 75.885 860.607 1.291.294 7) Altre immobilizzazioni immateriali I TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI 0 0 1.501.869 1.652.472 II) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 2) Impianti e macchinari 23.204.959 23.835.490 3) Attrezzature industriali e commerciali 75.365 78.594 4) Altri beni 20.593 31.281 5) Immobilizzazioni in corso e acconti II TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 0 0 23.300.917 23.945.364 5.078.267 4.800.513 III) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate d) altre imprese 1 TOTALE Partecipazioni 9.011 15.000 5.087.278 4.815.513 0 0 2) Crediti (immob. finanziarie) verso: d) altri esigibili oltre es. succ. 2 TOTALE Crediti (immob. finanziarie) verso III TOTALE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE B TOTALE IMMOBILIZZAZIONI 0 0 5.087.278 4.815.513 29.890.063 30.413.349 C) ATTIVO CIRCOLANTE I) RIMANENZE 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 444.689 424.809 I TOTALE RIMANENZE 444.689 424.809 1.012.297 863.181 II) CREDITI VERSO: 1) Clienti: a) Crediti v/clienti entro es. successivo b) Crediti v/clienti oltre es. successivo 0 0 1.012.297 863.181 12.210.618 11.434.060 12.210.618 11.434.060 a) esigibili entro esercizio successivo 0 0 b) esigibili oltre esercizio successivo 0 0 1 TOTALE Clienti 2) Imprese controllate: a) Crediti v/imprese controllate entro es. successivo 2 TOTALE Imprese controllate 4) Controllanti 4 TOTALE Controllanti 4- bis) Crediti tributari 4- ter) Imposte anticipate 0 0 1.113.744 148.948 109.278 109.278 2.137.164 1.786.675 5) Altri : a) Altri crediti esigibili entro esercizio successivo b) Altri crediti esigibili oltre esercizio successivo 5 TOTALE Altri II TOTALE CREDITI III) ATTIVITA' FINANZIARIE (non immobilizz.) 11.465 11.461 2.148.629 1.798.136 16.594.567 14.353.603 - - IV) DISPONIBILITA' LIQUIDE 1) Depositi bancari e postali 758 36.152 IV TOTALE DISPONIBILITA' LIQUIDE 758 36.152 17.040.014 14.814.564 63.198 66.091 C TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE D) RATEI E RISCONTI 2) Risconti attivi 5) Ratei attivi D TOTALE RATEI E RISCONTI TOTALE STATO PATRIMONIALE - ATTIVO 55 0 0 63.198 66.091 46.993.275 45.294.004 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 31/12/2013 31/12/2012 A) PATRIMONIO NETTO I) Capitale 9.212.558 II) Riserve da sovraprezzo delle azioni III) Riserve da trasformazione IV) Riserva legale 0 24.278.972 24.278.972 164.952 70.539 V) Riserva azioni proprie in portafoglio VI) Riserve statutarie VII) Altre Riserve 0 0 494.855 211.618 2.639.225 1.128.631 VIII) Utili (perdite -) portati a nuovo IX) Utile (perdita -) dell' esercizio A TOTALE PATRIMONIO NETTO 9.212.558 0 0 0 199.671 1.888.243 36.990.232 36.790.561 B) FONDI PER RISCHI E ONERI 2) Fondi per imposte anche differite 3) Altri acc.ti e fondi B TOTALE FONDI PER RISCHI E ONERI C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO LAVORO SUBORDINATO 42.790 0 961.396 1.461.564 1.004.186 1.461.564 577.909 734.033 D) DEBITI 3) Debiti verso soci per finanziamenti 0 0 577.962 154.477 4) Debiti verso banche: a) Debiti v/banche esigibili entro es. succ. b) Debiti v/banche esigibili oltre es. succ. 4 TOTALE Debiti verso banche -0 59.006 577.962 213.483 942.938 952.789 942.938 952.789 1.163.889 1.357.182 1.163.889 1.357.182 24.505 18.131 7) Debiti verso fornitori a) Debiti verso fornitori entro es. successivo 7 TOTALE Debiti verso fornitori 9) Debiti verso controllate a) Debiti verso controllate entro es. successivo 9 TOTALE Debiti verso controllate 11) Debiti verso controllanti: a) esigibili entro es. succ. b) esigibili oltre es. succ. 11 TOTALE Debiti verso controllanti 0 0 24.505 18.131 49.846 808.417 49.846 808.417 144.714 157.662 144.714 157.662 5.517.096 2.800.182 12) Debiti tributari a) Debiti tributari esigibili entro eserc.succ. 12 TOTALE Debiti tributari 13) Debiti verso Istituti previdenziali: a) Deb.v/Ist.previd. esigibili entro 12 mesi 13 TOTALE Debiti verso Istituti previdenziali 14) Altri debiti: a) Altri debiti esigibili entro es. succ. b) Altri debiti esigibili oltre es. succ. 14 TOTALE Altri debiti D TOTALE DEBITI 0 0 5.517.096 2.800.182 8.420.948 6.307.846 E) RATEI E RISCONTI 2) Ratei passivi 0 - 3) Risconti passivi 0 0 E TOTALE RATEI E RISCONTI - TOTALE STATO PATRIMONIALE - PASSIVO 46.993.275 56 - 45.294.004 PROSPETTI DI BILANCIO _______________________________________________________________________________ CONTI D' ORDINE 31/12/2013 Titoli a garanzia c/dipendenti Causa legale ENI TOTALE CONTI D' ORDINE 57 31/12/2012 542 542 1.464.424 0 1.464.966 542 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ CONTO ECONOMICO 31/12/2013 31/12/2012 A) VALORE DELLA PRODUZIONE 1) Ricavi vendite e prestazioni 4) Incrementi immobilizz. per lavori interni 5.979.507 6.056.430 194.358 299.048 5) Altri ricavi e proventi c) Altri ricavi e proventi 241.103 301.583 5 TOTALE Altri ricavi e proventi 241.103 301.583 6.414.968 6.657.061 A TOTALE VALORE DELLA PRODUZIONE B) COSTI DELLA PRODUZIONE 6) per materie prime suss. cons. merci 7) per servizi 8) per godimento beni di terzi 169.091 185.152 1.121.345 1.164.234 0 0 9) per il personale: a) salari e stipendi 2.133.841 2.168.008 b) oneri sociali 714.810 716.386 c) trattamento di fine rapporto 174.858 189.635 e) altri costi 9 TOTALE per il personale 44.232 98.380 3.067.741 3.172.409 10) ammortamenti e svalutazioni a) ammort. immobilizz. immateriali b) ammort. immobilizz. materiali c) altre svalutazioni delle immobilizzazioni d1) svalutaz. crediti (attivo circ.) 10 TOTALE ammortamenti e svalutazioni 11) variazioni rimanenze di: materie prime, suss. con. 12) accantonamento per rischi 13) altri accantonamenti 14) oneri diversi di gestione B TOTALE COSTI DELLA PRODUZIONE A-B TOTALE DIFFERENZA TRA VALORI E COSTI DI PRODUZIONE 622.383 552.771 1.239.249 1.237.109 0 0 5.641 11.809 1.867.274 1.801.688 -19.880 30.471 0 151.180 0 0 68.566 68.383 6.274.138 6.573.517 140.830 83.544 0 0 C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI 15) proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari c) prov. Finanziari da titoli che non costituiscono .partecipazione d) proventi finanziari diversi dai precedenti d4) da altri d TOTALE proventi finanziari. diversi dai precedenti 16 TOTALE Altri proventi finanziari 17) interessi e oneri finanziari 17- bis) Utili e perdite su cambi 15+16-17 TOTALE DIFFERENZA PROVENTI E ONERI FINANZIARI 0 0 155.600 280.600 0 0 155.600 280.600 155.600 280.600 35.537 50.747 0 0 120.063 229.854 277.754 1.113.335 5.989 0 D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITA' FINANZIARIE 18) Rivalutazione di attivita' finanziarie 19) Svalutazione di attivita' finanziarie a) di partecipazione 19 TOTALE Svalutazione di attività finanziarie 18-19 TOTALE RETTIFICHE DI VALORE ATTIVITA' FINANZIARIE 5.989 0 271.765 1.113.335 555.846 2.088.489 713.203 835.121 E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI 20) Proventi straordinari 21) Oneri straordinari c) altri oneri straordinari d) imposte esercizi precedenti 0 0 713.203 835.121 157.357 1.253.368 375.301 2.680.100 22) IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO, CORRENTI, DIFFERITE E ANTICIPATE 175.630 791.857 23) UTILE (PERDITA - ) DELL'ESERCIZIO 199.671 1.888.243 21 TOTALE Oneri straordinari 20-21 TOTALE DELLE PARTITE STRAORDINARIE - A-B+C+D+E TOTALE RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 58 N OTA INTEGRATIVA NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ 1. STRUTTURA E CONTENUTO DEL BILANCIO Il bilancio di esercizio è stato redatto in conformità alla normativa contenuta nel Codice Civile, modificata per effetto del D.Lgs. del 17 gennaio 2003 n. 6. ed è costituito dallo stato patrimoniale (preparato secondo lo schema previsto dagli artt. 2424 e 2424 bis C.C.), dal conto economico (preparato in conformità allo schema di cui agli artt. 2425 e 2425 bis C.C.) e dalla presente nota integrativa, che fornisce le informazioni richieste dall'art. 2427 C.C., da altre disposizioni del Codice Civile in materia di bilancio e da altre leggi precedenti. Il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 è stato redatto nel rispetto della normativa vigente in materia, interpretata ed integrata dai principi contabili predisposti dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, e dell’Organismo Italiano di Contabilità. In particolare si è avuto riguardo ai principi generali della prudenza e della competenza nella prospettiva della continuità aziendale, nonché della coerenza e della omogeneità nel tempo dei criteri di valutazione adottati. Come descritto anche in altra parte della presente nota integrativa e nella relazione sulla gestione, si è concluso in data 14/05/2013 con delibera n. 198/2013/S/GAS il procedimento di verifica da parte della AEEG, relativo al mancato rispetto degli obblighi relativi all’avvio delle procedure di sostituzione delle vecchie condutture in ghisa grigia di proprietà della Società (seppure sostanzialmente totalmente ammortizzate). Tale procedimento ha portato alla irrogazione della sanzione pecuniaria pari ad euro 166.000. Si precisa inoltre che la delibera n.168/04 (oggi 120/08) emessa dall’Autority per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) prevede la sostituzione completa entro il 31 dicembre 2014. Inoltre gli stessi amministratori hanno adeguatamente valutato i possibili impatti sulla continuità aziendale anche della situazione di tensione finanziaria che contraddistingue la Società da un certo periodo: seppure dalla lettura dei dati di bilancio non si identifichi immediatamente tale situazione (perché i debiti complessivi entro i 12 mesi risultano globalmente inferiori all’importo totale del capitale circolante netto). Il rallentamento della riscossione dei crediti commerciali ha causato durante l’esercizio problemi di rispetto di alcune scadenze finanziarie (si veda ad esempio il debito maturato verso la Cassa Conguaglio Settore Elettrico, non saldato entro le scadenze previste); gli amministratori hanno tuttavia intrapreso tutte le azioni necessarie per garantire il miglioramento dei flussi finanziari in 61 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ entrata, principalmente attraverso un costante rapporto con il management della controllata volto ad ottenere pagamenti più rapidi e comunque comprensivi degli interessi dovuti. Gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente sono stati iscritti tra le immobilizzazioni. I ricavi relativi all’utenza sono stati stimati secondo i principi di competenza del periodo in esame tenendo conto delle strutture tariffarie in vigore. La situazione patrimoniale, finanziaria ed il risultato economico dell’esercizio corrispondono alle risultanze delle scritture contabili. In accordo con quanto stabilito dall’art. 2423 del Codice Civile, il bilancio è stato redatto in unità di euro senza cifre decimali. In linea con la stessa normativa la nota integrativa e le tabelle in essa contenute sono state espresse in euro senza cifre decimali. Nell’ambito delle tabelle esplicative si è scelto di arrotondare gli importi di dettaglio procedendo poi al ricalcolo della somma. Tale approccio può produrre in alcuni casi una piccola discordanza (± 2 €) tra l’arrotondamento di una voce di bilancio riportata nei prospetti in unità di euro e la stessa voce da tabella espressa come somma di dettagli arrotondati. La nota integrativa contiene tutte le informazioni richieste dall’ art. 2427 del Codice Civile. Inoltre vengono fornite tutte le informazioni complementari ritenute necessarie a dare una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale economica e finanziaria. Il presente bilancio dell’esercizio 2013 è stato sottoposto a revisione contabile di legge da parte del Collegio Sindacale, organo incaricato del controllo contabile ex art. 2409 – bis e successivi del Codice Civile. 2. ATTIVITA’ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO Si precisa che il Comune di Catania unico proprietario al 100% dell’ASEC SpA esercita ai sensi dell’art. 2497 septies del codice civile l’attività di direzione e coordinamento sulla suddetta società. Con riferimento ai dati di bilancio dell’Ente che esercita la direzione ed il coordinamento, che devono essere richiamati in base a quanto previsto dalla normativa, si rimanda alla pubblicazione ufficiale degli stessi, trattandosi di ente pubblico territoriale. 62 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ 3. CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio al 31/12/2013, in linea con quanto previsto dall’art. 2426 del Codice Civile, non sono stati modificati rispetto a quelli adottati per la redazione del bilancio dell’anno precedente. In conformità alle disposizioni di cui agli artt. 2423 e 2423 bis del codice civile, la redazione del bilancio si uniforma ai criteri generali già elencati nei principi di redazione del bilancio. In particolare, i criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono stati i seguenti: Immobilizzazioni Immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono state iscritte, al costo di acquisto e vengono ammortizzate, sistematicamente a quote costanti in base alla loro residua utilità. In particolare: i costi per i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno (software e sito web) sono ammortizzati sulla base di un periodo di utilità futura di cinque anni; i costi di ricerca, sviluppo, accertata l’esistenza di una utilità produttiva in più esercizi, sono capitalizzati ed ammortizzati, in funzione della loro utilità economica, in cinque esercizi; l’avviamento iscritto prevede un piano di ammortamento che è stato rimodulato negli esercizi precedenti sulla base di una valutazione più prudenziale; Immobilizzazioni materiali Sono iscritte al costo di acquisto inclusivo di eventuali oneri accessori o di produzione di diretta imputazione e delle rivalutazioni provenienti dall’operazione di trasformazione in SpA, tenuto conto di quanto previsto dalla perizia redatta da un perito indipendente. Il costo di produzione, che riguarda i cespiti costruiti in economia, è comprensivo dei costi diretti di fabbricazione, quali materiali, mano d’opera, spese di progettazione e costi per forniture esterne. Non sono stati capitalizzati costi indiretti di produzione, oneri accessori ed oneri finanziari. 63 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Gli ammortamenti, imputati al conto economico, sono stati calcolati in modo costante, sulla base delle aliquote economico–tecniche determinate in funzione del piano di ammortamento tenendo conto della vita residua individuata nel 2003 in sede di elaborazione della relazione di stima con riferimento alle singole categorie di cespiti. Le spese di manutenzione ordinaria, aventi efficacia conservativa, sono state imputate integralmente al Conto Economico. Le spese di manutenzione di natura incrementativa sono state attribuite al cespite cui si riferiscono, in quanto volte al prolungamento della vita utile del bene ed all’incremento della produttività. Immobilizzazioni finanziarie Per le immobilizzazioni finanziarie si è adottato il metodo del patrimonio netto, nel rispetto dei criteri di prudenza in quanto meglio aderenti alle realtà economico-patrimoniali delle partecipazioni e nel rispetto delle indicazioni del documento n. 21 dell’OIC che richiede per le partecipazioni di controllo, l’utilizzo del criterio del Patrimonio Netto. Rimanenze Sono valutate al costo, determinato con il criterio del costo medio ponderato continuo. Il valore delle scorte obsolete e a lenta movimentazione è stato svalutato in passato in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo, mediante la stanziamento di un apposito fondo obsolescenza magazzino. Crediti I crediti sono iscritti in bilancio al presunto valore di realizzo e comprendono le fatturazioni in corso di esazione, emesse entro la fine dell’esercizio e quelle ancora da emettere, ma riferite alle prestazioni di competenza dell’esercizio in esame. Gli altri crediti sono iscritti in base al valore di presumibile realizzo. 64 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Ratei e risconti attivi e passivi I valori riportati sotto tali voci riguardano quote di costi e di proventi, comuni a due o più esercizi, la cui entità varia in ragione del tempo, per realizzare il principio della competenza temporale. Fondi per rischi ed oneri I fondi per rischi iscritti nel passivo dello Stato Patrimoniale sono stanziati per coprire perdite o passività di natura determinata, di esistenza certa o probabile, delle quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non sono determinabili l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli accantonamenti a tali fondi riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione alla data di redazione del bilancio. Trattamento di fine rapporto Accoglie il debito maturato, nei confronti di tutti i dipendenti alla data di chiusura del bilancio, e comprende l’accantonamento per trattamento di fine rapporto maturato a favore del personale in servizio a fine anno, al netto delle anticipazioni corrisposte. Tale passività è soggetta a rivalutazioni mediante indici secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia. Debiti Sono iscritti al valore nominale, attuando la distinzione in “entro l’esercizio successivo” ed “oltre l’esercizio successivo”. Conti d’ordine I conti d’ordine rappresentano le garanzie prestate direttamente ed indirettamente nonché le garanzie ricevute, distinguendo tra depositi cauzionali, fideiussioni ed altre garanzie, per un ammontare pari all’effettivo impegno e le garanzie reali per un ammontare pari al valore del diritto o del bene dato a garanzia. Tali conti vengono indicati per fornire la più ampia informazione su quei fatti che pur non influenzando il patrimonio ed il risultato economico possono produrre effetti futuri. 65 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Contabilizzazione dei ricavi e dei costi I ricavi ed i proventi sono iscritti al netto di eventuali sconti e abbuoni. In particolare: i ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti sulla base dell’avvenuta prestazione e in accordo con i relativi contratti; i contributi di allaccio rete sono considerati ricavi da prestazioni effettuate nell’esercizio, pertanto vengono contabilizzati secondo il criterio della competenza; i costi vengono contabilizzati secondo il principio della competenza; i proventi e gli oneri di natura finanziaria riconosciuti in base al principio della competenza temporale. Imposte sul risultato dell’esercizio Le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio sono determinate in base alle norme di legge vigenti, applicando le aliquote in vigore. La fiscalità differita è stata calcolata ed iscritta secondo i criteri civilistici dell’OIC n. 25. 66 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ 4. COMMENTO ALLE VOCI DI STATO PATRIMONIALE Le voci del bilancio relative all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 vengono confrontate con le corrispondenti, relative al bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012. ATTIVITA’ B. Immobilizzazioni BI. Immobilizzazioni immateriali Nella tabella che segue sono dettagliate le variazioni intercorse nell’esercizio 2013 nel costo storico. Saldo 31/12/2012 Software Costi di impianto Sito Web Costi di ricerca e sviluppo Contributi di allaccio a fondo perduto Avviamento Totale Incrementi Decrementi Saldo 31/12/2013 411.193 64.332 12.903 49.525 356.615 3.013.909 1.425 0 6.165 0 464.190 0 0 0 0 0 0 0 412.618 64.332 19.068 49.525 820.805 3.013.909 3.908.477 471.780 0 4.380.257 Le variazioni intercorse nei saldi dei fondi ammortamento tra il 31 dicembre 2013 e 2012 sono le seguenti: Saldo 31/12/2012 Fondo Ammortamento Software Fondo Ammortamento Costi di impianto Fondo Ammortamento Sito Web Fondo Ammortamento Costi di ricerca e sviluppo Fondo Ammortamento Contributi di allaccio a fondo perduto Fondo Ammortamento Avviamento Totale Ammort. Decrementi Saldo 31/12/2013 338.621 64.332 9.591 49.525 71.323 1.722.614 25.359 0 2.175 0 164.161 430.688 0 0 0 0 0 0 363.981 64.332 11.766 49.525 235.484 2.153.302 2.256.006 622.383 0 2.878.390 Il valore netto delle immobilizzazioni immateriali iscritte in bilancio al 31 dicembre 2013 è rappresentato nella seguente tabella: 67 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Valore lordo Software Costi di impianto Sito Web Costi di ricerca e sviluppo Contributi di allaccio a fondo perduto Avviamento Totale Fondo Ammort. Valore netto 412.618 64.332 19.068 49.525 820.805 3.013.909 363.981 64.332 11.766 49.525 235.484 2.153.302 48.639 0 7.302 0 585.321 860.607 4.380.257 2.878.390 1.501.869 Software e Sito Web Come si evince dalle tabelle sopra riportate, nel corso dell’esercizio è stato acquisito software. Il valore del software si è movimentato per effetto degli acquisti effettuati. Il costo per software è costituito da “applicativi” in uso presso l’azienda. Relativamente al sito web, è stato iscritto tra le immobilizzazioni immateriali il costo di realizzazione del sito internet e del portale e lo stesso è ammortizzato in quote costanti per cinque anni. Costi di Ricerca, Sviluppo e Pubblicità Con riferimento ai costi di ricerca e sviluppo, il valore concerne gli investimenti effettuati per la prima fase di informatizzazione e digitalizzazione delle mappe stradali interessate dalla rete di distribuzione del gas. La voce non ha subito variazioni. Contributi di allaccio a fondo perduto I suddetti contributi di allaccio fanno riferimento alla campagna promozionale messa in atto dall’azienda ai fini dell’incremento dei punti di riconsegna attivi. Tale promozione avviata nel corso dell’anno 2012 e con termine nel mese di luglio 2013, consiste nel riconoscimento di un bonus sui costi sostenuti dall’utenza per l’allaccio alla rete di distribuzione del gas e la conseguente stipula di un contratto di fornitura di gas metano con una qualsiasi società di vendita presenti sul mercato. Tali costi sono stati riclassificati sotto questa voce in quanto i benefici economici di tale promozione sono durevoli nel tempo e pertanto avranno impatto in diversi esercizi. Avviamento Come sopra indicato, la voce più rappresentativa tra le immobilizzazioni immateriali è quella afferente l’avviamento, originatasi in base alla perizia in sede di trasformazione. 68 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Il Fondo di ammortamento dell’avviamento si è incrementato per effetto della relativa quota dell’anno in corso. L’aliquota di ammortamento applicata è pari al 14.28% del valore complessivo. BII. Immobilizzazioni materiali Di seguito si riportano le variazioni intercorse nell’esercizio 2013 per il costo storico: Saldo 31/12/2012 Impianti e macchinari: Cabine (impianti e install. esterne) Impianti di derivazione (prese e col. mont.) Contatori presso utenza Reti interrate (canalizzazione) Policlinico - Trasf. Centr. Term. Altri impianti e macchinari Attrezzature Industriali e Commerciali: Attrezzature Industriali e Commerciali Altri beni: Beni inferiore 516 euro Telefoni cellulari Centro elaborazione dati Automezzi amministrazione e distribuzione Mobili e macchine d'ufficio Macchine elettroniche Totale Incrementi Decrementi Saldo 31/12/2013 460.822 5.334.970 1.492.916 28.240.765 205.151 95.409 35.830.032 101.974 175.152 42.879 246.276 0 9.303 575.584 0 0 0 0 0 0 0 562.797 5.510.121 1.535.795 28.487.041 205.151 104.712 36.405.617 206.456 206.456 14.168 14.168 0 0 220.624 220.624 1.152 1.959 241.491 6.300 103.263 6.548 360.713 0 2.420 2.440 0 0 190 5.050 0 0 0 0 0 0 0 1.152 4.379 243.931 6.300 103.263 6.738 365.763 36.397.202 594.802 0 36.992.004 Come si evince dai dati sopra riportati, gli incrementi significativi sono concentrati nell’ambito della voce “reti interrate – canalizzazione”, “Impianti di derivazione” e “Contatori presso utenti” per effetto degli investimenti realizzati dall’azienda per nuove canalizzazioni. Le variazioni intercorse nei saldi dei fondi ammortamento tra il 31 dicembre 2013 e 2012 sono le seguenti: 69 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Saldo 31/12/2012 Fondo ammortamento Impianti e macchinari: Cabine (impianti e install. esterne) Impianti di derivazione (prese e col. mont.) Contatori presso utenza Reti interrate (canalizzazione) Policlinico - Trasf. Centr. Term. Altri impianti e macchinari Fondo ammortamento Attrezz. Ind.li e Comm.li: Fondo ammortamento Attrezz. Ind.li e Comm.li Fondo ammortamento Altri beni: Beni inferiore 516 euro Telefoni cellulari Centro elaborazione dati Automezzi amministrazione e distribuzione Mobili e macchine d'ufficio Macchine elettroniche Totale Ammort. Decrementi Saldo 31/12/2013 321.034 1.316.679 554.701 9.516.632 205.151 80.347 11.994.544 40.928 164.338 68.146 926.323 0 6.380 1.206.115 0 0 0 0 0 0 0 361.962 1.481.017 622.847 10.442.956 205.151 86.727 13.200.659 127.862 127.862 17.397 17.397 0 0 145.259 145.259 1.152 1.879 220.823 6.300 93.000 6.280 329.433 0 276 12.284 0 2.974 204 15.738 0 0 0 0 0 0 0 1.152 2.155 233.107 6.300 95.973 6.484 345.171 12.451.840 1.239.249 0 13.691.089 I valori dei fondi hanno subito variazioni per effetto della contabilizzazione degli ammortamenti. Il calcolo degli ammortamenti per l’anno 2013 è stato effettuato applicando le medesime aliquote adottate negli esercizi precedenti e quelle ridotte al 50% per gli incrementi dell’anno. In particolare, le aliquote di ammortamento sono riepilogate nella seguente tabella: Aliquota Ammortamento Cabine (impianti e install. esterne) Impianti di derivazione (prese e col. mont.) Contatori presso utenza Reti interrate (canalizzazione) Altri impianti e macchinari Attrezzature Industriali e Commerciali Telefoni cellulari Centro elaborazione dati Automezzi amministrazione e distribuzione Mobili e macchine d'ufficio Macchine elettroniche 8,00% VRU 4,50% VRU 10,00% 10,00% 20,00% 20,00% 20,00% 12,00% 20,00% Per gli impianti di derivazione e le reti interrate si è proceduti al calcolo dell’ammortamento secondo la loro vita residua utile (VRU). 70 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Il valore netto dei cespiti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2013 è rappresentato nella seguente tabella: Valore lordo Impianti e macchinari: Cabine (impianti e install. esterne) Impianti di derivazione (prese e col. mont.) Contatori presso utenza Reti interrate (canalizzazione) Policlinico - Trasf. Centr. Term. Altri impianti e macchinari Attrezzature Industriali e Commerciali: Attrezzature Industriali e Commerciali Altri beni: Beni inferiore 516 euro Telefoni cellulari Centro elaborazione dati Automezzi amministrazione e distribuzione Mobili e macchine d'ufficio Macchine elettroniche Totale BIII. Fondo Ammort. Valore netto 562.797 5.510.121 1.535.795 28.487.041 205.151 104.712 36.405.617 361.962 1.481.017 622.847 10.442.956 205.151 86.727 13.200.659 200.835 4.029.105 912.948 18.044.085 0 17.985 23.204.959 220.624 220.624 145.259 145.259 75.365 75.365 1.152 4.379 243.931 6.300 103.263 6.738 365.763 1.152 2.155 233.107 6.300 95.973 6.484 345.171 0 2.225 10.825 0 7.290 254 20.593 36.992.004 13.691.089 23.300.917 Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni in società controllate Il valore delle partecipazioni si riferisce, per l’importo di euro 5.078.267, alla partecipazione nel capitale sociale, con una quota pari al 100% della “ASEC Trade Srl”, società costituita in ottemperanza delle normative di settore che impongono la separazione societaria relativamente alle attività di vendita del gas. Il valore della partecipazione al 31 dicembre 2012 ammontava ad euro 4.800.513. Ragione sociale ASEC Trade Srl Sede legale Capitale sociale Catania - Via Cristoforo Colombo 150/B 3.737.300 Risultato d'esercizio al 31/12/2013 120.877 Patrimonio netto al 31/12/2013 5.078.267 Percentuale di possesso 100% Nell’anno 2013 la società controllata ha ottenuto un risultato d’esercizio positivo pari ad euro 120.877, tuttavia il valore della partecipazione ha subìto in bilancio una variazione in aumento pari ad euro 277.754. Lo scostamento tra la rivalutazione effettuata ed il valore del risultato economico dell’anno è dovuto all’adeguamento del valore del patrimonio netto 71 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ della controllata per effetto principalmente di documenti emessi dalla capogruppo successivamente alla seduta di assemblea di approvazione dei bilanci d’esercizio degli anni precedenti della controllata. La suddetta società è soggetta all’attività di direzione e coordinamento della ASEC SpA ai sensi dell’art. 2497 septies del codice civile. Saldo 31/12/2012 Partecipazione in ASEC trade Srl Incrementi 4.800.513 Saldo 31/12/2013 Decrementi 277.754 0 5.078.267 Il valore delle partecipazioni si riferisce, per l’importo di euro 9.011 alla partecipazione nel capitale sociale della società Investiacatania S.c.p.a.. L’importo ha subìto delle variazioni rispetto all’anno precedente per effetto del risultato d’esercizio negativo pari ad euro 66.755. Pertanto si è adeguato il valore di tale partecipazione iscrivendo nel passivo la relativa posta di svalutazione. La società Investiacatania S.c.p.a. è stata posta in liquidazione a partire dal 01/01/2012. Non sono previsti oneri di liquidazione a carico della Società; il valore del capitale sottoscritto si ritiene possa essere recuperato alla fine del processo di liquidazione. L’anno precedente ammontava ad euro 15.000. Di seguito sono riportati i principali dati dell’ultimo bilancio approvato della citata società partecipata: Ragione sociale Investiacatania S.C.p.a. Sede legale Capitale sociale Catania - Via Umberto 152.289 Risultato d'esercizio al 31/12/2013 -66.755 Crediti (immobilizzazioni finanziarie) In questa sezione nessun valore è presente per gli anni 2013 e 2012. 72 Patrimonio netto al 31/12/2013 91.484 Percentuale di possesso 9,85% NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ C. Attivo circolante CI. Rimanenze La seguente variazione è intervenuta tra il 31 dicembre 2013 e il 31 dicembre 2012: Saldo 31/12/2013 Rimanenze di magazzino Totale Saldo 31/12/2012 Variazione 444.689 424.809 19.880 444.689 424.809 19.880 Le rimanenze di magazzino, valutate al costo medio ponderato, riguardano misuratori gas e materiali necessari per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti. In particolare le tipologie più significative, oltre ai misuratori gas, sono relative a tubazioni in ghisa e raccorderia. Nel valore sono ricomprese le scorte di cancelleria per euro 14.318. CII. Crediti Il saldo dei crediti fa riferimento all’area geografica “Italia” e ad esigibilità non oltre i 5 anni. Crediti verso clienti La composizione al 31 dicembre 2013 e le variazioni intercorse rispetto all’esercizio 2012 sono le seguenti: Saldo 31/12/2013 Crediti v/clienti Crediti v/clienti per fatture da emettere Fondo Svalutazione crediti Saldo 31/12/2012 Variazione 420.855 642.514 -51.072 701.751 206.861 -45.431 -280.896 435.653 -5.641 1.012.297 863.181 149.116 La voce relativa ai Crediti v/clienti si riferisce al credito vantato verso clienti diversi dalla controllata per vettoriamento e per lavori effettuati presso gli utenti finali. 73 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Crediti verso controllate (ASEC Trade) esigibili entro l’esercizio La seguente è la composizione del saldo e le variazioni intercorse tra i due esercizi oggetto di comparazione: Saldo 31/12/2013 Crediti v/clienti per fatture da emettere Asec Trade c/crediti comm.li Saldo 31/12/2012 Variazione 3.473.316 8.737.302 2.548.376 8.885.683 924.940 -148.381 12.210.618 11.434.060 776.559 La voce di credito per fatture da emettere pari ad euro 3.473.316 è relativo principalmente alle fatture di servizi intercompany, vettoriamento e interessi di mora erogati ad ASEC Trade Srl di competenza del 2013. L’importo per euro 8.737.302 riguarda i crediti per prestazioni di servizi e per vettoriamento già regolarmente fatturati nel corso dell’anno 2013 e anni precedenti e non ancora pagati alla data di chiusura di bilancio. Crediti verso controllanti (Comune di Catania) esigibili oltre l’esercizio In questa sezione nessun valore è presente per gli anni 2013 e 2012. Crediti tributari La composizione dei crediti tributari al 31 dicembre 2013 e le variazioni intercorse rispetto all’esercizio precedente sono le seguenti: Saldo 31/12/2013 Anticipo imposte rivalutazione TFR Credito istanza rimborso Ires Erario c/IVA Credito v/erario per IRES Credito v/erario per IRAP Saldo 31/12/2012 Variazione 15.490 127.033 57.886 859.664 53.671 12.799 127.033 0 0 9.117 2.691 0 57.886 859.664 44.554 1.113.744 148.948 964.796 I crediti sopra esposti si riferiscono principalmente al credito verso l’erario per l’istanza di rimborso Ires ai sensi dell’art. 2, comma 1-quater del Decreto-legge n. 201/2011 per euro 127.033. La voce credito v/erario per IRES accoglie per euro 722.721 acconti versati durante 74 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ l’anno e per euro 157.097 maggior credito derivante dal recupero delle imposte per l’anno 2012 per effetto di mancati costi dedotti nel relativo anno di competenza. Imposte anticipate Totale importo Deducibilità 2013 TOTALE tarsu 2012 18.131 18.131 tosap 2012 5.753 5.753 5.753 373.493 373.493 373.493 397.377 397.377 Fondo rischi uso locali TOTALE 18.131 IRES 27,50% 109.278 109.278 IRAP 4,82% 0 0 109.278 109.278 Totale imposte anticipate La voce è composta da crediti per imposte differite attive per un importo pari ad euro 109.278. In ossequio al dettato dell’OIC n. 25 la società ha iscritto in bilancio imposte anticipate di pari importo in quanto esiste la ragionevole certezza del recupero in base ai risultati economici futuri attesi. Descrizione Saldo al 31/12/2012 Imposte anticipate 109.278 Incrementi - Decrementi - Saldo al 31/12/2013 109.278 75 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Crediti verso altri esigibili entro l’esercizio La composizione dei Crediti verso altri esigibili entro l’esercizio al 31 dicembre 2013 e le variazioni intercorse rispetto all’esercizio precedente sono le seguenti: Saldo 31/12/2013 Crediti diversi Crediti vs/eredi Corsaro Credito Inail Credito vs. CCSE componente UG2 Credito vs. CCSE bonus sociale Arrotondamenti Saldo 31/12/2012 Variazione 8.217 39.194 3.419 2.041.711 44.606 17 40.435 0 8.067 1.722.769 15.405 0 -32.218 39.194 -4.647 318.942 29.201 17 2.137.164 1.786.675 350.489 La voce “Crediti vs/eredi Corsaro” per euro 39.669 fa riferimento a somme vantate nei confronti di un erede di un ex dipendente per effetto di una Sentenza che condanna quest’ultimo alla restituzione di somme percepite in precedenza. Il recupero di tali somme verrà effettuato mensilmente tramite il pignoramento di una quota parte della pensione spettante al coniuge superstite. L’anno precedente il valore di euro 39.669 risultava inserito nella voce crediti diversi. Le voci “Credito vs. CCSE componente UG2” e “Credito vs. CCSE perequazione” per un importo rispettivamente pari ad euro 2.041.711 e ad euro 44.606 fanno riferimento ai crediti verso la Cassa conguaglio per il settore elettrico nascenti dalle recenti delibere dell’AEEG n. 164/09 e n. 64/09 relativi agli ambiti tariffari territoriali. Crediti verso altri esigibili oltre l’esercizio La composizione dei Crediti verso altri esigibili oltre l’esercizio al 31 dicembre 2013 e le variazioni intercorse rispetto all’esercizio precedente sono le seguenti: Saldo 31/12/2013 Crediti verso INPS per sgravi non fruiti Cauzioni attive Saldo 31/12/2012 Variazione 5.330 6.134 5.330 6.131 0 4 11.465 11.461 4 Il diritto dell’Azienda di conseguire il rimborso dei contributi corrisposti all’INPS in misura superiore a quella dovuta è sorto in capo all’Azienda a seguito della sentenza 12.06.1991 n. 261, con la quale la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, in riferimento all’art. 3 della Costituzione, dell’art. 18, comma 2, del d.l. 30 agosto 1968 n. 918 76 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ (convertito con modificazioni nella legge 25/10/68 n. 1089). Tale norma aveva introdotto nel nostro ordinamento un sistema di sgravi contributivi in favore delle aziende industriali ed artigiane operanti nel mezzogiorno, al fine di incentivare l’occupazione attraverso la riduzione dei costi previdenziali. Con la sentenza n. 261/91, la Corte Costituzionale, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’art. 18, comma 2, nella parte in cui escludeva dal beneficio degli sgravi contributivi i rapporti di lavoro le cui retribuzioni non sono assoggettate ad assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria, ha esteso l’applicazione degli sgravi di cui alla legge 1089/68 anche a quelle imprese industriali operanti nel mezzogiorno, i cui dipendenti erano assistiti dalla garanzia della stabilità dell’impiego e le cui retribuzioni non erano appunto assoggettate a contribuzione per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria. Per effetto di tale pronuncia, pertanto, il diritto al rimborso è sorto anche per l’ASEC la cui attività ha senza dubbio natura industriale secondo i criteri previsti dall’art. 2195 c.c. ed infatti è stata classificata dall’INPS tra le industrie ai fini contributivi (v. nota del 26/7/94 del reparto riscossioni dell’INPS). A partire dal mese di Marzo del 1994, l’Azienda ha iniziato a fruire degli sgravi attraverso la loro inclusione nei modelli DM/10/M e a contabilizzare il pregresso come segue: Importi in Euro Sopravvenienze attive del bilancio 1994 Sopravvenienze attive del bilancio 1995 Sopravvenienze attive del bilancio 1999 Totale sopravvenienze 343.903 309.405 346.581 999.888 Rimborsi INPS del dicembre 1995 Rimborsi INPS del gennaio 1999 Rimborsi INPS del 2000 Rimborsi INPS del 2012 Totale rimborsi -261.323 -205.732 -75.580 -650.311 -1.192.946 Adeguamento credito 198.388 Credito in bilancio 5.330 Con sentenza n. 4720/2011 del Giudice del Lavoro l’INPS è stata condannata per il rimborso della somma contestata pari ad euro 507.428 oltre interessi legali, spese legali e spese di consulenza tecnica. In data 12/12/2011 è stato intimato l’atto di precetto all’INPS per il pagamento della somma di euro 655.642. 77 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ CIV. Disponibilità liquide Di seguito si riporta la composizione delle disponibilità liquide e le variazioni intercorse tra i due esercizi oggetto di comparazione: Saldo 31/12/2013 Fondo Cassa Conto corrente spese economali Saldo 31/12/2012 Variazione 758 0 0 36.152 758 -36.152 758 36.152 -35.394 Il conto corrente spese economali è stato estinto durante l’anno 2013. D Ratei e risconti attivi Il bilancio al 31/12/2013 e al 31/12/2012 non presenta ratei attivi. I risconti attivi ammontano a 63.198 euro e si riferiscono a pagamenti relativi a canoni e/o premi già corrisposti anticipatamente, ma di competenza di esercizi futuri. Di seguito si riporta il dettaglio delle voci: Saldo 31/12/2013 Canoni vari Spese telefoniche Assicurazioni Totale 78 Saldo 31/12/2012 Variazione 343 184 62.671 620 126 65.345 -277 58 -2.674 63.198 66.091 -2.893 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ PASSIVITA’ A. Patrimonio netto Al 31 dicembre 2013 il patrimonio netto ammonta a 36.990.232 Euro. Il capitale sociale è costituito al 31 dicembre 2013 da Euro 9.212.558, e detenuti al 100% dal Comune di Catania. L’analisi dei valori che compongono il patrimonio netto ai sensi dell’art. 2427 co. 7 bis del C.C. con le informazioni sulla disponibilità, formazione e possibile distribuzione delle riserve, è rappresentata di seguito sulla seguente tabella (i valori espressi in euro): Capitale sociale Patrimonio netto anno 2008 9.212.558 Verbale n.1 del 2009 Fondo di riserva legale Fondo di riserva da rivalutazione Fondo di riserva statutario Altre riserve Perdite pregresse 29.010.676 0 0 0 -2.404.692 -184.801 -2.219.891 0 0 0 2.404.692 0 -2.511.812 -2.511.812 33.491.530 9.212.558 0 Verbale del 2010 9.212.558 0 Verbale del 2011 0 0 0 -2.511.812 -2.511.812 0 0 0 2.511.812 0 434.902 434.902 33.926.431 24.278.972 21.745 0 0 0 434.903 65.235 347.921 0 -434.902 -1 975.887 975.887 34.902.319 Utile anno 2011 Patrimonio netto anno 2011 9.212.558 21.745 Verbale del 2012 24.278.972 48.794 65.235 347.921 0 975.885 146.383 780.709 0 -975.887 0 1.888.243 1.888.243 36.790.561 Utile anno 2012 Patrimonio netto anno 2012 9.212.558 70.539 Verbale del 2013 24.278.972 94.412 211.618 1.128.631 0 1.888.243 283.236 1.510.594 0 -1.888.243 0 199.671 199.671 199.671 36.990.232 Utile anno 2013 Patrimonio netto anno 2013 9.212.558 Possibilità di utilizzazione 164.952 24.278.972 494.855 2.639.225 A-B A-B A-B A-B D F D D Origine 36.003.343 26.790.785 Utile anno 2010 Patrimonio netto anno 2010 Patrimonio netto 184.801 Perdita anno 2009 Patrimonio netto anno 2009 Risultato economico 0 D Legenda: A=Per aumento di capitale D=Da utili rilevati e non distribuiti B=Per copertura perdite E=Da versamenti soci C=Per distribuzione ai soci F=Da operazioni straordinarie (conferimento) La variazione dell’esercizio 2013 rispetto all’anno precedente fa riferimento solo al risultato d’esercizio. 79 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ B. Fondi per rischi ed oneri Rispetto all’esercizio precedente i fondi per rischi ed oneri, che per l’esercizio 2013 ammontano a 1.004.186 Euro, presentano variazioni come meglio illustrato nelle seguenti tabelle: Fondi per imposte anche differite: Totale importo Interessi di mora non incassati Deducibilità 2013 155.600 TOTALE TOTALE 155.600 155.600 155.600 155.600 IRES 27,50% 42.790 42.790 IRAP 4,82% 0 0 42.790 42.790 Totale imposte differite In ossequio al dettato dell’OIC n. 25 la società ha iscritto in bilancio imposte differite di pari importo. Le variazioni rispetto all’anno precedente sono i seguenti: Descrizione Imposte differite Saldo al 31/12/2012 - Incrementi 42.790 Decrementi - Saldo al 31/12/2013 42.790 80 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Altri accantonamenti e rischi: Saldo 31/12/2013 Fondo rischi su vertenze Fondo rischi crediti INPS per sgravi Fondo rischi sanzioni AEEG del. 120/08 Fondo rischi Indennità uso locali Saldo 31/12/2012 Variazione 316.398 289.638 25.000 330.360 320.206 289.638 191.000 660.720 -3.809 0 -166.000 -330.360 961.396 1.461.564 -500.169 Fondo rischi su vertenze dipendenti Il fondo rischi su vertenze con dipendenti ed ex dipendenti è nato per far fronte a probabili passività stimate derivanti da contenziosi in corso a vari gradi di giudizio. La variazione è il frutto dell’utilizzo di tale fondo per l’esecuzione di alcune sentenze. Fondo rischi indennità uso locali Il fondo rischi indennità uso locali è stato istituito per far fronte alle esigenze di prevedere prudenzialmente un onere per l’uso dei locali. Nell’anno 2013 si è ritenuto opportuno adeguare il fondo all’effettivo rischio a carico dell’azienda, e pertanto si è ridotto del 50% il relativo fondo rischi. Fondo rischi crediti INPS per sgravi Le ragioni dell’appostamento del “fondo rischi crediti INPS per sgravi” sono state ampiamente illustrate nel paragrafo relativo ai “crediti verso altri esigibili oltre l’esercizio successivo”. Con sentenza n. 4720/2011 del Giudice del Lavoro l’INPS è stata condannata per il rimborso della somma contestata pari ad euro 507.428 oltre interessi legali, spese legali e spese di consulenza tecnica. In data 12/12/2011 è stato intimato l’atto di precetto all’INPS per il pagamento della somma di euro 655.642. Pertanto Asec SpA, supportata anche dal parere del proprio legale incaricato, ha adeguato oltre al credito anche il fondo rischi, ora iscritto nel passivo per euro 289.638 per effetto della valutazione della controversia considerando nel fondo solo la parte contestata dalla controparte. Nel corso dell’anno 2012 l’Inps ha effettuato il pagamento di quasi la totalità di quanto dovuto 81 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Fondo rischi sanzioni delibera n.120/08 dell’AEEG L’importo di euro 25.000 è stato iscritto a seguito del procedimento sanzionatorio avviato da parte dell’AEEG con delibera del 28/02/2013 n. 84/2013/S/GAS, relativo all’anno 2012 e inerente al mancato rispetto degli obblighi previsti in capo alle imprese distributrici relativi al servizio di pronto intervento, e pertanto, si è deciso a scopo prudenziale, di accantonare l’importo sopra indicato per una potenziale sanzione. Nell’esercizio 2013 il valore si è ridotto di euro 166.000 a seguito del pagamento della sanzione comminata dall’AEEG a causa della mancata sostituzione di parte delle condotte, così come previsto la delibera n.168/04 (oggi 120/08) emessa dall’Autority per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) che prevedeva la sostituzione completa entro il 31 dicembre 2014 e la sostituzione di almeno il 50% dell’estensione entro il 31 dicembre 2010. La sopracitata inadempienza ha determinato un avvio di procedimento sanzionatorio da parte dell’AEEG avente n. 33/2012/S/GAS, che si è concluso in data 14/05/2013 con delibera n. 198/2013/S/GAS, con la quale è stata deliberata la sanzione pari ad euro 166.000 C. Fondo trattamento di fine rapporto Il Fondo TFR è determinato in base all’indennità maturata da ciascun dipendente in conformità alla legislazione vigente, al netto delle anticipazioni corrisposte a norma di legge e di contratto. L’importo dell’accantonamento è stato calcolato sul numero dei dipendenti in forza al 31 dicembre 2013. La movimentazione del fondo nel corso del periodo è stata la seguente: Fondo TFR al 31 dicembre 2012 Erogazioni e anticipazioni TFR dell'esercizio 2013 Accantonamento dell'anno St.importi anno precedente Imposta di rivalutazione TFR Rivalutazione TFR dell'esercizio 2013 734.033 -167.345 1.182 51 -1.381 11.369 577.909 82 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ La movimentazione della forza lavoro in termini di unità nel corso del 2013 è stata la seguente: 31/12/2013 Dirigenti Quadri Impiegati a tempo indeterminato Operai a tempo determinato Operai a tempo indeterminato D. 31/12/2012 Variazione 2 3 26 0 23 3 3 26 0 24 -1 0 0 0 -1 54 56 -2 Debiti Il saldo dei debiti fa riferimento all’area geografica “Italia” e ad esigibilità non oltre i 5 anni, tranne per le rate del mutuo bancario acceso presso la Monte dei Paschi di Siena che sono descritte più avanti. Debiti verso soci per finanziamenti Questa sezione al 31/12/2013 e al 31/12/2012 presenta un saldo pari a zero. Debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo sono i seguenti: Saldo 31/12/2013 Conto corrente di tesoreria Banca Montepaschi di Siena Credito Siciliano 83 Saldo 31/12/2012 Variazione 518.956 59.006 0 97.214 57.129 134 421.742 1.878 -134 577.962 154.477 423.486 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo fanno riferimento: alle ultime 2 rate, scadenti rispettivamente il 30 giugno 2014 ed il 31 dicembre 2014, del mutuo contratto, nel corso dell’esercizio 2000, con la Banca Monte dei Paschi di Siena e finalizzato all’estensione della rete distribuzione del gas metano; al debito nei confronti della Banca Antonveneta per l’utilizzo della scopertura di conto corrente per euro 518.956. Debiti verso banche esigibili oltre l’esercizio successivo I debiti verso banche esigibili oltre l’esercizio sono pari a zero. L’anno precedente ammontavano ad euro 59.006. Debiti verso fornitori Per l’esercizio 2013 i debiti verso fornitori ammontano a 942.938 Euro, l’esposizione debitoria complessiva è dettagliata nel prospetto che segue: Saldo 31/12/2013 Fornitori Debiti v/fornitori per fatture da ricevere Debiti v/legali per fatture da ricevere Note credito da ricevere da fornitori Saldo 31/12/2012 Variazione 593.780 335.334 15.410 -1.587 757.243 174.535 21.011 0 -163.462 160.799 -5.601 -1.587 942.938 952.789 -9.851 I debiti v/fornitori sopra esposti traggono origine, per la quasi totalità, dalle forniture di servizi per lavori da parte delle imprese appaltatrici, oltre acquisti di materiale e servizi di vario genere. I debiti verso fornitori per fatture da ricevere sono relativi alle fatture che, pur essendo pervenute nei primi mesi del 2014, si riferiscono a prestazioni servizi di competenza dell’esercizio 2013. 84 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Debiti verso controllate La voce accoglie un debito nei confronti dell’ASEC Trade Srl per euro 1.163.889. Saldo 31/12/2013 ASEC Trade per fatture da ricevere Asec trade per debiti commerciali Note di credito da ricevere Note di credito da emettere Debiti per fughe gas in rete Saldo 31/12/2012 Variazione 425.295 391.407 -3.278 305.839 44.625 299.840 94.529 0 962.813 0 125.455 296.878 -3.278 -656.974 44.625 1.163.889 1.357.182 -193.294 Le voci più significative sono rappresentate dalle fatture da ricevere e dai debiti commerciali nei cui valori sono ricompresi rispettivamente euro 405.185 ed euro 362.806 facenti riferimento alla campagna promozionale messa in atto dall’azienda ai fini dell’incremento dei punti di riconsegna attivi e consistente nel riconoscimento di un bonus sui costi sostenuti dall’utenza per l’allaccio alla rete di distribuzione del gas e la conseguente stipula di un contratto di fornitura di gas metano. Tale promozione è stata avviata nel corso dell’anno 2012 ed ha avuto termine nel mese di luglio 2013. Debiti verso controllanti I debiti verso il Comune di Catania e le relative variazione tra i due esercizi oggetto di comparazione sono i seguenti: Saldo 31/12/2013 Comune per tassa raccolta rifiuti Debiti verso Comune di Catania Saldo 31/12/2012 Variazione 18.131 6.374 18.131 0 0 6.374 24.505 18.131 6.374 La voce debiti verso il Comune di Catania raccoglie principalmente tutti gli oneri di sopralluogo e di autorizzazione degli scavi per interventi nel sottosuolo. 85 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Debiti tributari Ammontano a complessivi 49.846. Il dettaglio e le variazioni intercorse tra gli esercizi 2013 e 2012 sono esposti nella tabella di seguito riportata: Saldo 31/12/2013 Addizionale regionale Addizionale Comunale Debito IRPEF Erario c/IVA Erario c/IRES Saldo 31/12/2012 Variazione 70 308 47.821 0 1.647 443 144 42.395 491.207 274.228 -373 164 5.426 -491.207 -272.581 49.846 808.417 -758.572 Nel dettaglio, i debiti per IRPEF sono riferiti alle ordinarie obbligazioni fiscali e sono stati integralmente saldati entro le scadenze di legge. In particolare l’IRPEF, con le relative addizionali, sulle retribuzioni del mese di dicembre sono stati saldati nel mese di gennaio 2014. Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale La composizione dei debiti verso istituti di previdenza ed assistenza al 31 dicembre 2013 e le variazioni intercorse rispetto all’esercizio precedente sono di seguito riportate : Saldo 31/12/2013 Debiti verso INPS Debiti verso Premungas Debiti verso INPDAP Ricongiunzione periodi ass.vi L. 29/79 Debiti verso Fondo Integrativo Pegaso Contributi 10% INPDAP su somme Pegaso Ratei oneri riflessi maturate e non godute Saldo 31/12/2012 Variazione 41.971 0 60.826 260 9.869 180 31.608 50.993 34 67.418 0 10.431 230 28.558 -9.022 -34 -6.591 260 -562 -50 3.050 144.714 157.662 -12.948 I valori sopra esposti si riferiscono principalmente agli oneri previdenziali relativi alle retribuzioni del mese di dicembre 2013, versati ai competenti Istituti nel mese di gennaio 2014. 86 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Altri debiti esigibili entro l’esercizio successivo I debiti verso altri a breve termine al 31 dicembre 2013 ammontano a 5.517.096 Euro e sono riportati di seguito con le relative variazioni rispetto all’esercizio 2012: Cral aziendale Debiti diversi Competenze al personale da liquidare Rimborso valore capitale L. 336 Recupero sanzioni imposta di consumo Debiti vs/Investiacatania Scpa Rateo ferie maturate e non goduti Debito vs. CSSE assicur.ni Del. AEEG 152-03 Debito vs. CSSE perequazione Debito verso CCSE componente GS Debito verso CCSE componente RE Debito verso CCSE componente RS Debito verso CCSE componente UG1 Debito verso CCSE componente UG2 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 11.604 59.731 247.695 6.386 11.382 15.000 98.578 58.363 3.709.181 78.138 574.588 106.333 458.060 82.057 12.688 93.229 295.521 6.386 11.382 0 88.514 58.363 1.853.198 44.742 179.930 13.648 142.581 0 10.063 0 1.855.984 33.396 394.659 92.685 315.479 82.057 5.517.096 2.800.182 2.701.914 Variazione -1.085 -33.498 -47.826 0 0 Relativamente ai debiti verso la Cassa conguaglio per il settore elettrico, si fa riferimento alle assicurazioni giusta Delibera AEEG n. 79-10 alle componenti tariffarie e alla perequazione nascenti rispettivamente dalle Delibere n.159-08, n.164-09, n.235-10 e n.553/12, relativi agli ambiti tariffari territoriali. La voce competenze al personale da liquidare fa riferimento per la quasi totalità delle somme iscritte in bilancio, alla produttività per l’anno 2013, all’indennità di funzione dei dipendenti con inquadramento 7’, 8’ e quadri per l’anno 2013 e alla retribuzione variabile ed incentivante dei dirigenti sempre per l’anno 2013. Tutti gli importi in bilancio includono gli oneri riflessi. La voce debiti diversi raccoglie principalmente i debiti verso le società finanziarie per finanziamenti stipulati dai dipendenti (es. cessione del quinto, ecc…). E. Ratei e risconti passivi Il bilancio al 31/12/2013 e al 31/12/2012 non presenta ratei e risconti passivi. 87 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Conti d’ordine La situazione dei conti d’ordine è la seguente: Saldo 31/12/2013 Titoli a garanzia c/dipendenti Causa legale ENI Totale Saldo 31/12/2012 Variazione 542 1.464.424 542 0 0 1.464.424 1.464.966 542 1.464.424 I conti d’ordine rappresentano le garanzie prestate direttamente ed indirettamente nonché le garanzie ricevute, per un ammontare pari all’effettivo impegno e le garanzie reali per un ammontare pari al valore del diritto o del bene dato a garanzia. Tali conti vengono indicati per fornire la più ampia informazione su quei fatti che pur non influenzando il patrimonio ed il risultato economico possono produrre effetti futuri. L’importo di euro 542 fa riferimento a titoli in garanzia sottoscritti in sede di assunzione di due ex dirigenti. L’importo di euro 1.464.424 fa riferimento alla causa legale ENI. In data 01/04/2014 è stata depositata dalla Corte di Appello di Milano la sentenza n. 1318/2014 che ha annullato la sentenza di primo grado n. 3790/2010 del Tribunale di Milano ed ha riconfermato il decreto ingiuntivo opposto, approdando ad una condanna al pagamento in solido fra Asec Spa ed Asec Trade Srl, di complessivi € 1.464.424. Il CdA di Asec Spa prendendo atto, sulla base della relazione prodotta dal legale incaricato, che sussistono fondate ragioni per la proposizione del ricorso per Cassazione avverso la statuizione d’appello, ha deliberato di procedere in tal senso. 88 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ 5. COMMENTO ALLE VOCI DI CONTO ECONOMICO A. Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni Alla data del 31 dicembre 2013 l’Azienda presenta un saldo pari ad Euro 5.979.507. I valori dei ricavi dell’esercizio e le variazioni rispetto all’esercizio precedente sono i seguenti: Quota fissa ASEC Trade Srl Quota fissa verso clienti terzi Contrib.allaccio vs/Asec trade Contrib.allaccio vs/altri Vettoriamento ASEC Trade Srl Vettoriamento verso clienti terzi Apertura gas vs/altri Apertura gas vs/Asec trade srl COSTO RE CASSA CONGUAGLIO COSTO UG2 CASSA CONGUAGLIO COSTO RS CASSA CONGUAGLIO COSTO UG1 CASSA CONGUAGLIO COSTO GS CASSA CONGUAGLIO COSTO PEREQUAZ. CCSE RICAVI CCSE COMP. UG2 Costo CCSE Assicurazione clienti Chiusura gas per morosità vs/altri Chiusura gas per morosità vs/Asec trade srl Ricavi per ettività di Misura verso terzi Ricavi per ettività di Misura verso Asec trade srl Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 1.749.590 223.671 173.334 118.182 4.474.023 870.926 16.870 43.140 -394.659 -82.057 -92.685 -315.479 -33.396 -1.255.792 318.942 0 2.335 17.600 15.710 129.250 1.629.132 161.631 194.533 18.668 4.060.624 566.163 4.950 58.520 -92.711 0 -10.073 -95.759 -16.799 -1.200.384 639.859 -58.363 7.920 52.095 9.210 127.215 120.458 62.040 -21.200 99.514 413.399 304.763 11.920 -15.380 -301.948 -82.057 -82.612 -219.719 -16.597 -55.408 -320.917 58.363 -5.585 -34.495 6.500 2.035 5.979.507 6.056.430 -76.923 Variazione I ricavi per quota fissa e vettoriamento verso ASEC Trade Srl sono conformi all’accordo per il vettoriamento di gas naturale tra ASEC SpA e ASEC Trade Srl stipulato in data 14/03/2005. Le voci “Ricavi CCSE componente UG2” e “Costo CCSE perequazione” per un importo rispettivamente pari ad euro 318.942 ed euro 1.255.792 fanno riferimento ai ricavi e ai costi verso la Cassa conguaglio per il settore elettrico nascenti dalle recenti delibere dell’AEEG n. 164/09 e n. 64/09 relativi agli ambiti tariffari territoriali. 89 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Incrementi delle immobilizzazioni per lavori interni I costi capitalizzati nell’esercizio ed in quello precedente sono i seguenti: Costi capit.da spese per acquisti Consumo materiali anno precedente Costi capit.da spese personale Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 83.064 0 111.293 111.877 24.904 162.268 -28.813 -24.904 -50.975 194.358 299.048 -104.691 Variazione I valori esposti esprimono l’impiego di materiale da magazzino e di personale interno utilizzati per i lavori di ampliamento della rete. Altri ricavi e proventi Il seguente è il dettaglio 2013 e 2012 del valore relativo alla voce “altri ricavi e proventi”: Sconti e abbuoni Ricavi accertamento documentale vs/Asec trade Ricavi accertamento documentale vs/altri Ricavi vari Assicurazione Del. 152/03 AEEG c/Asec trade srl Ricavi per servizi resi ad ASEC Trade Srl Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 0 64.610 14.330 4.021 0 158.142 178 68.190 3.960 4.416 24.839 200.000 -178 -3.580 10.370 -395 -24.839 -41.858 241.103 301.583 -60.480 Variazione I ricavi per servizi verso ASEC trade srl sono conformi a quanto concordato tra ASEC SpA e ASEC Trade Srl in funzione dei servizi erogati. 90 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ B. Costi della produzione Acquisti materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci I costi per acquisti per l’esercizio 2013 ammontano a 169.091 Euro e riguardano: Acquisti di merci Odorizzante Carburanti e lubrificanti Carburanti amministrazione Materiale vario e minuto Materiale impiego c/impianti Cancelleria e stampati Libri e riviste Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 8.562 25.928 14.134 3.104 9.347 83.064 22.380 2.572 0 15.675 15.476 5.473 18.300 111.877 17.735 616 8.562 10.253 -1.342 -2.369 -8.953 -28.813 4.645 1.956 169.091 185.152 -16.061 Variazione La natura dei costi si evince chiaramente dalla descrizione dei vari conti. Prestazioni di servizi I valori relativi a prestazioni di servizi per gli esercizi 2013 e 2012 sono i seguenti: Spese per lavori e manutenzione Spese per consulenze amm.ve e legali Spese per servizi Spese per consumi e varie Compensi amministratori Compensi collegio sindacale Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 207.598 32.577 492.883 305.844 4.911 77.532 122.364 164.499 549.778 231.599 0 95.995 85.234 -131.922 -56.895 74.245 4.911 -18.462 1.121.345 1.164.234 -42.889 Variazione Con riferimento ai compensi del collegio sindacale occorre specificare che gli stessi sono calcolati fino alla data del 21/11/2013, in ottemperanza alle norme di legge, sulla base del “Regolamento recante la disciplina degli onorari, delle indennità e dei criteri per il rimborso delle spese per le prestazioni professionali dei dottori commercialisti” approvato con il D.P.R. n. 645 del 10 ottobre 1994. Successivamente sono calcolati a importo fisso, così come deliberato dall’assemblea dei soci. 91 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Al fine di una corretta lettura dei dati riportati nella presente voce si riporta di seguito il dettaglio delle singole voci di costo. Spese per lavori e manutenzione Manutenzione imp.aziendali diversi Manutenzione cabine regol.e misura Manutenzione varia Manutenzione autom.amministrazione Manutenzione impianti elettrici Manutenzione canalizzazione Manutenzione fughe di gas in rete Lavori, manut.e riparazioni c/terzi Manutenzione fabbricati Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 1.880 22.535 853 50 12.600 6.600 137.563 25.518 0 648 10.296 3.283 0 10.005 19.284 68.070 5.678 5.100 1.232 12.238 -2.430 50 2.595 -12.684 69.492 19.840 -5.100 207.598 122.364 85.234 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 17.897 2.222 12.458 93.930 0 70.569 -76.033 2.222 -58.111 32.577 164.499 -131.922 Variazione Spese per consulenze amministrative e legali Compensi e consulenze Inps compenso consulenti Legali Totale 92 Variazione NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Spese per servizi Ricerca sistematica fughe gas Trasporto tubi e materiale Servizio centro elettronico Servizio Misura odorizzante Servizio pulizia locali Visite sanitarie Servizio numero verde Servizio elaborazione paghe Servizio lettura e verifica contatori Servizio vigilanza Costi da Asec trade srl per centralino Delibera AEEG 40/04 - Accertatori sicurezza Spese per servizi bancari Spese per noleggio auto Pubblicità propag.e stampa Spese per certificazione bilancio Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 0 0 39.327 1.716 21.167 1.989 19.495 8.351 66.312 132.825 10.816 35.070 22.420 70.226 43.170 20.000 74.206 188 36.241 0 23.853 2.068 16.100 8.840 29.198 137.376 0 27.315 17.213 76.980 80.200 20.000 -74.206 -188 3.085 1.716 -2.686 -79 3.395 -489 37.113 -4.551 10.816 7.755 5.207 -6.754 -37.031 0 492.883 549.778 -56.895 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 32.915 100.909 3.575 130.043 3.679 25.181 9.542 36.897 23.158 3.581 120.535 8.091 26.041 13.296 -3.982 77.751 -7 9.508 -4.411 -860 -3.754 305.844 231.599 74.245 Variazione Spese per consumi e varie Energia elettrica Autoconsumo gas Acqua Assicurazioni Spese postali Spese telefoniche Spese per telefoni cellulari Totale Variazione Per godimento beni di terzi Il saldo di questa voce è pari a zero per gli anni 2013 e 2012. Costi del personale I costi del personale al 31 dicembre 2013 sono rappresentati nella tabella di seguito riportata: 93 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Salari e stipendi Contributi e oneri sociali Trattamento di fine rapporto Altri costi Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 2.133.841 714.810 174.858 44.232 2.168.008 716.386 189.635 98.380 -34.167 -1.576 -14.776 -54.148 3.067.741 3.172.409 -104.668 Variazione Dall’analisi delle variazioni intercorse tra l’esercizio 2013 ed il precedente si riscontra un decremento pari a 104.668 Euro. Al fine di fornire una maggiore informazione sulle variazioni intercorse nel corso degli esercizi in esame, si riportano di seguito le tabelle di dettaglio relative alle singole componenti di costo. Salari e stipendi Stipendi Competenze accessorie Miglior.econ.per ccnl e causevarie Compenso lavoro straordinario Produttività Finge benefit Ferie maturate e non godute Indennità trasferta dirigenti Rimborsi a piè di lista Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 1.806.463 58.034 121.833 93.733 40.938 2.354 10.063 282 141 1.845.229 53.467 145.643 70.323 61.499 2.354 -10.944 398 40 -38.766 4.567 -23.811 23.410 -20.560 0 21.007 -116 101 2.133.841 2.168.008 -34.167 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 287.180 378.271 2.646 19.018 1.902 22.022 721 3.050 288.386 385.176 3.528 19.672 1.967 20.450 736 -3.529 -1.206 -6.905 -882 -654 -65 1.572 -14 6.579 714.810 716.386 -1.576 Variazione Oneri sociali e contributi previdenziali Contributi INPS Contributi Inpdap Contributi FASI Contributi Premungas Contributi INPDAP 10% INAIL Contr.10%inpdap su pegaso On.rif.ferie matur.e non godute Totale 94 Variazione NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ Trattamento di fine rapporto Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 167.665 7.193 182.279 7.355 -14.614 -162 174.858 189.635 -14.776 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 11.635 1.357 15.802 0 5.748 9.691 11.843 1.367 19.973 19.525 5.856 39.816 -209 -10 -4.171 -19.525 -108 -30.126 44.232 98.380 -54.148 Accantonamento esercizio Fondo Integrativo Pegaso Totale Variazione Altri costi del personale Indennità coke Indennità trasporto Buoni Pasto Vestiario Fondo aziendale tempo libero Spese aggiornamento professionale Totale Variazione Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni Gli ammortamenti e le svalutazioni per l’esercizio 2013 ammontano ad euro 1.867.274. L’anno precedente ammontavano ad euro 1.794.288 Euro. Un’analisi più approfondita delle singole voci è riportata nel capitolo di commento delle immobilizzazioni immateriali e materiali. La voce svalutazioni immobilizzazioni è pari ad zero per gli anni 2013 e 2012. Al 31 dicembre 2013 l’accantonamento dell’esercizio per rischi su crediti commerciali dopo aver valutato il rischio di inesigibilità dei crediti verso utenti e clienti è pari a 5.641. L’anno precedente ammontava ad euro 11.809 Euro. Accantonamenti per rischi In relazione a questa voce il valore per l’anno 2013 è pari a zero euro così riportati: 95 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ Accant. Indennità uso locali Accant. rischi sanzioni AEEG del. 120/08 Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 0 0 126.180 25.000 -126.180 -25.000 0 151.180 -151.180 Variazione Quest’anno dopo una analisi dei rischi non si è appostato alcun onere per il rischio dell’uso dei locali in virtù dell’assenza di opportuna documentazione da parte del Comune di Catania della reale destinazione dell’immobile. Altri accantonamenti Questa sezione al 31/12/2013 e al 31/12/2012 presenta un saldo pari a zero. Oneri diversi di gestione Al 31 dicembre 2013 ammontano a 68.566 Euro e sono composti come nella tabella di riportata: Viaggi,diarie e trasferte Licenze di esercizio Tassa raccolta rifiuti sol.urbani Tosap Tares Bollo e tasse circ.automezzi Bollo e registro Canone attravers. Piscina Nesima Concessione autorizz.scavi Contributi associativi Contrib.all'autor.di regol.serv.gas Spese di rappresentanza Spese su c/c diversi Diverse e minute Spese rilegatura Totale 96 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 2.961 103 0 0 20.672 126 5.832 278 11.084 9.906 1.875 4.840 0 7.547 3.342 1.714 103 18.131 5.753 0 121 5.608 272 8.062 10.116 1.938 1.151 137 8.812 6.466 1.247 0 -18.131 -5.753 20.672 5 224 6 3.022 -210 -62 3.689 -137 -1.265 -3.124 68.566 68.383 183 Variazione NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ C. Proventi ed oneri finanziari Altri proventi finanziari Sono complessivamente pari a 155.600 Euro. Anche quest’anno si sono calcolati gli interessi di mora sui ritardati pagamenti delle fatture attive emesse a favore della società controllata Asec trade srl pari ad euro 155.600. Ecco di seguito riportata una tabella riepilogativa: Interessi su altri crediti Interessi su altri depositi Interessi ritardato pagamento ASEC Trade Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 0 0 155.600 48.529 26 232.045 -48.529 -26 -76.445 155.600 280.600 -125.000 Variazione Interessi ed oneri finanziari Sono complessivamente pari a 35.537 Euro e riguardano: Interessi su mutui interessi passivi c/tesoreria Interessi passivi su altri depositi Commissioni su fidejussioni Interessi su altri debiti Inter.ritard.pagam.fornitori Totale 97 Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 793 28.241 619 1.071 4.232 581 2.772 30.186 329 12.875 4.585 0 -1.979 -1.945 290 -11.803 -353 581 35.537 50.747 -15.209 Variazione BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ D. Rettifiche di valore di attività finanziarie Quest’anno il valore è pari ad euro 271.765. Nell’anno 2013 la società controllata ha ottenuto un risultato d’esercizio positivo pari ad euro 120.877, tuttavia il valore della rivalutazione della partecipazione ha subìto in bilancio una variazione pari ad euro 277.754. Lo scostamento tra la rivalutazione effettuata ed il valore del risultato economico dell’anno è dovuto all’adeguamento del valore del patrimonio netto della controllata per effetto principalmente di documenti emessi dalla capogruppo successivamente alla seduta di assemblea di approvazione dei bilanci d’esercizio degli anni precedenti della controllata. La svalutazione della partecipazione in Investiacatania S.c.p.a. è pari ad euro 5.989, in virtù dell’adeguamento del valore della partecipazione in funzione alla quota di possesso. Il risultato d’esercizio negativo della società Investiacatania S.c.p.a. è stato pari ad euro 66.755. L’anno precedente il valore della svalutazione era pari a zero. E. Proventi ed oneri straordinari Proventi straordinari Di seguito si riporta la composizione dei proventi straordinari e le variazioni intercorse tra i due esercizi oggetto di comparazione: Rimborsi da istituti previdenziali Sopravvenienze attive varie Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 0 555.846 3.942 2.084.546 -3.942 -1.528.700 555.846 2.088.488 -1.532.642 Variazione La voce Sopravvenienze attive include principalmente: - per euro 330.360 allo storno del 50% del fondo rischi indennità uso locali, che fu istituito per far fronte alle esigenze di prevedere prudenzialmente un onere per l’uso dei locali. Nell’anno 2013 si è ritenuto opportuno adeguare il fondo all’effettivo rischio a carico dell’azienda; 98 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ - per euro 186.026 dal recupero delle imposte per l’anno 2012 per effetto di mancati costi dedotti nel relativo anno di competenza; Oneri straordinari La seguente è la composizione degli oneri straordinari e le variazioni intercorse tra i due esercizi oggetto di comparazione: Sopravvenienze passive Spese impreviste Sanzioni Arrotondamenti vari Totale Saldo 31/12/2013 Saldo 31/12/2012 711.260 936 890 118 792.292 42.762 67 0 -81.033 -41.826 822 118 713.203 835.121 -121.918 Variazione Le sopravvenienze passive ammontano ad Euro 713.203 e fanno riferimento in parte a costi non stimati e di competenza degli anni precedenti tra cui euro 600.192 relativi ai costi di perequazione della CCSE. Imposte dell’esercizio Le imposte sul reddito di competenza dell’esercizio sono determinate in base alle norme di legge vigenti, applicando le aliquote in vigore, nel caso specifico all’aliquota del 4,82% per quanto attiene l’IRAP e dell’aliquota del 27,50% per quanto attiene l’IRES. L’IRAP corrente risulta pari ad euro 111.042, mentre l’IRES corrente risulta pari a euro 21.798. Le imposte differite passive sono pari a 42.790 euro, mentre quelle attive sono pari a zero. Le imposte verranno regolarmente versate alle scadenze di legge. 99 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ La ricostruzione dell’imponibile IRES è la seguente: Riconciliazione aliquota effettiva - aliquota fiscale Reddito ante imposte 375.301 Imposta IRES 21.798 Aliquota effettiva 5,81% Totale variazioni in aumento 853.795 Totale variazioni in diminuzioni - 1.050.858 Deduzione ACE - 98.971 Imponibile IRES 79.266 IRES 27,50% 21.798 La ricostruzione dell’imponibile IRAP è la seguente: Determinazione IRAP Differenza A-B rettificata 3.214.214 Totale variazioni in aumento 159.820 Totale variazioni in diminuzioni - Valore della produzione lorda Deduzioni 3.374.034 - Valore della produzione netta IRAP 4,82% 1.070.254 2.303.780 111.042 Informativa con le parti correlate Ai fini dell’informativa con le parti correlate, si osserva che non esistono rapporti economici tra la società e il suo socio Comune di Catania, pertanto verranno indicate nella tabella seguente solo le posizioni di debito e credito nei confronti di quest’ultimo. I debiti verso il Comune di Catania fanno riferimento alla sola TARSU e a tutti gli oneri di sopralluogo e di autorizzazione degli scavi per interventi nel sottosuolo. 100 NOTA INTEGRATIVA _______________________________________________________________________________ STATO PATRIMONIALE CREDITI 0 DEBITI 24.505 CONTO ECONOMICO RICAVI 0 COSTI 0 Ai fini dell’informativa con le parti correlate, si osserva che i rapporti con la partecipata l’Asec trade srl sono esclusivamente di natura commerciale. Nella tabella seguente sono riportati i dati economici e patrimoniale. STATO PATRIMONIALE CREDITI 12.210.618 DEBITI 1.163.889 CONTO ECONOMICO RICAVI 6.965.289 COSTI 544.379 Per un maggior dettaglio si evidenziano le nature dei rapporti economici e finanziari infragruppo nelle tabelle seguenti: RICAVI RICAVI PER QUOTA FISSA 1.749.590 RICAVI PER APERTURA GAS METANO 43.140 RICAVI PER CHIUSURA GAS METANO 17.600 RICAVI PER CONTRIBUTI DI ALLACCIO 173.334 RICAVI PER VETTORIAMENTO 4.474.023 RICAVI PER CONTRATTO DI SERVIZIO 158.142 RICAVI PER ACCERTAMENTO DOCUMENTALE 64.610 RICAVI PER ATTIVITA' DI MISURA 129.250 INTERESSI ATTIVI PER RITARDATO PAGAMENTO 155.600 TOTALE 6.965.289 COSTI COSTI PER UTENZA ENERGIA ELETTRICA COSTI PER UTENZA GAS METANO 27.470 100.909 COSTI PER CONTRATTO DI SERVIZIO 10.815 COSTI PER CONTRIBUTI D'ALLACCIO 405.185 TOTALE 544.379 101 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ CREDITI CREDITI DI NATURA COMMERCIALE 11.822.973 CREDITI DI NATURA FINANZIARIA PER INTERESSI DI MORA TOTALE 387.645 12.210.618 DEBITI DEBITI DI NATURA COMMERCIALE 1.163.889 TOTALE 1.163.889 6. DESTINAZIONE DEL RISULTATO DI ESERCIZIO Considerato il risultato di esercizio al 31 dicembre 2013, pari a 199.671 Euro, si propone all’Assemblea di incrementare le altre riserve dopo aver stanziato il 5% a riserva legale e il 15% a riserva statutaria. Il presente bilancio, composto da Stato patrimoniale, Conto economico, Nota integrativa, e corredato dalla Relazione sulla gestione, rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria nonché il risultato economico dell’esercizio e corrisponde alle risultanze delle scritture contabili. Per il Consiglio di Amministrazione IL PRESIDENTE Dott. Armando Sorbello 102 R ELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE _______________________________________________________________________________ 105 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 106 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE _______________________________________________________________________________ 107 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 108 RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE _______________________________________________________________________________ 109 BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 110 R ELAZIONE DELLA S O C I E T A’ D I R E V I S I O N E BILANCIO D’ESERCIZIO 2013 _______________________________________________________________________________ 112