ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE CONTROPULSATO Infermiera Gian Carla Ghiozzi Dipartimento Cardiocerebrovascolare U.O. Cardiologia/Unità cura coronarica 1 Il signor Edoardo di anni 61 si reca in Pronto Soccorso con mezzi propri alle ore 22: • da alcuni giorni riferisce importante dispnea da sforzo associata a saltuaria oppressione toracica di breve durata. • paziente vigile, francamente dispnoico • murmure marcatamente ridotto • non edemi arti inferiori • addome globoso,trattabile,non dolente • non deficit neurologici 2 APR negativa per malattie cardiache Fumatore attivo +++ Nessuna terapia domiciliare. Prime cure prestate: • posizionato agocannula e prelievo ematico • E.C.G.(quadro di I.M.A. evoluto) • Rx torace ( versamento pleurico bilaterale) • O2 terapia con ventimask 40% • Metilprednisolone 80 mg • Furosemide 60 mg • Humulin R 20 ui ( glic > 350 ) 3 All’Ecocardiogramma: • ventricolo sinistro con cinesi globale ridotta • assenza di versamento pericardico • F.E. 23% Il Sig Edoardo viene ricoverato in UCC con diagnosi di “IMA NSTEMI infero-posteriore complicato da scompenso cardiaco”. 4 IN UCC - Monitoraggio Ecg - rilevazione parametri vitali ( PA-FC-TA-SPO2 ) - O2 terapia ad alti flussi con reservoire 100% - posizionato catetere vescicale - somministrati farmaci ed iniziata infusione continua di Furosemide ad alte dosi Durante la notte agitazione e peggioramento della dispnea: sedazione(promazina) e ventilazione con N.I.M.V. 5 Eseguita Coronarografia: P.T.C.A. e Stent medicati su IVA-DX-CX Durante Coronarografia : - DC Shock 150 J per episodio di TV sostenuta con ripristino RS - Dopamina – adrenalina – atropina - Contropulsatore per sindrome da bassa portata 6 CONTROPULSATORE AORTICO Il Contropulsatore Aortico o I.A.B.P. (acronimo di Intra Aortic Balloon Pump ) e’ un supporto meccanico temporaneo per il ventricolo sinistro che prevede l’utilizzo di: - un pallone intra- aortico - un contropulsatore 7 OBIETTIVI I.A.B.P. 1. Incrementare la pressione di perfusione coronarica ( riduzione del carico di lavoro cardiaco) 2. Aumentare la funzionalità del ventricolo sinistro (aumento della frazione di eiezione) 8 INDICAZIONI IABP 1. Deficit di pompa secondaria a: - ima esteso - shock cardiogeno - angina instabile refrattaria 2. Supporto per P.T.C.A ad elevato rischio 3. SHOCK Settico con grave compromissione del miocardio 9 4. In attesa di trapianto cardiaco 5. Trasferimento di pazienti emodinamicamente instabili in cardiochirurgia 6. Perforazione di un lembo mitralico in corso di endocardite batterica 7. Supporto emodinamico in pazienti cardiopatici ad alto rischio da sottoporre ad interventi di chirurgia generale 10 CONTROINDICAZIONI IABP 1. ASSOLUTE - insufficienza aortica severa - dissecazione aortica - aneurisma aorta toracica e/o addominale 2. RELATIVE - severi disturbi vascolari periferici - by-pass arteriosi aortici o ileo-femorali 11 STRUTTURA DEL CONTROPULSATORE Il contropulsatore comprende: 1. Dispositivo esterno ( che sviluppa energia e determina il sincronismo ) ed è composto da: - console con monitor e comandi - bombola di He - pompa di gonfiaggio del palloncino - disco di sicurezza 12 13 2. Sistema catetere-pallone - a doppio lume - diametro variabile - lunghezza variabile a seconda dell’altezza del paziente - posizionato per via percutanea - punta posizionata 1-2 cm sotto l’arteria succlavia sinistra - l’altra estremità non deve ostruire le arterie renali 14 15 16 17 EFFETTI EMODINAMICI 1. FASE DI GONFIAGGIO: il palloncino viene gonfiato in fase diastolica (aumento della perfusione coronarica). 2. FASE DI SGONFIAGGIO: il palloncino viene sgonfiato subito prima della sistole - diminuzione del lavoro cardiaco - diminuzione del consumo di ossigeno - aumento della gittata cardiaca 18 19 SINCRONIZZAZIONE • La contropulsazione deve essere sincronizzata con la sistole e la diastole ( per evitare conseguenze emodinamiche avverse ). • Come sincronismo usare traccia ECG o la curva di PA. • In caso di FA spostare il cursore dello sgonfiaggio tutto a destra. 20 COMPLICANZE MAGGIORI - rottura del pallone - emorragia - sepsi - ischemia grave degli arti inferiori - dissezione aortica - embolia gassosa - morte 21 COMPLICANZE MINORI - trauma vascolare - ematoma nel punto di accesso - infezione nel punto di accesso - febbre 22 SVEZZAMENTO DALL’I.A.B.P. 1. RIDUZIONE PROGRESSIVA DEL CICLO CARDIACO/CICLO ASSISTENZA 2. RIDUZIONE PROGRESSIVA DEL VOLUME DEL GAS INSUFFLATO ( mantenendo invariato il ciclo cardiaco/ciclo assistenza ) 23 ASSISTENZA AL PAZIENTE CONTROPULSATO • PRE-POSIZIONAMENTO CATETERE - informazione al paziente - tricotomia (inguine e torace) - monitoraggio ECG e parametri vitali 24 • POST-POSIZIONAMENTO CATETERE - Controllo temperatura-colorito-polso dell’arto in cui è inserito il catetere - Decubito del paziente non > 30° - Controllo parametri cardiocircolatori (PA-FC SPO2-TA) - Monitoraggio EGA - Monitoraggio diuresi - Controllo punto inserzione catetere aortico - Controllo terapia anticoagulante 25 GESTIONE CONTROPULSATORE • • • • • Controllo costante del circuito Controllo capacità residua della bombola di He Sincronizzazione con il segnale ECG Verifica degli allarmi Contropulsatore collegamento 220 volt. 26 Nei 2 gg dopo la Coronarografia: - Infusione continua di eparina-furosemideamine - Sospensione della ventilazione con CPAP - Graduale svezzamento dal contropulsatore fino alla sua rimozione Nei giorni successivi : - Miglioramento del quadro polmonare - Miglioramento dei parametri di funzione sistolica (FE33%) con recupero di buon compenso cardio-circolatorio - Sospensione di tutte le infusioni 27 … … … … … … … … … … …dopo 7 gg di degenza il Signor Edoardo viene trasferito presso un Centro di Riabilitazione Cardiologica … … … … ………………………… 28