n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell’Agenzia Europea per l'Ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella green economy e il suo contributo all’economia europea evidenziandone, in primo luogo, i benefici economici. Negli ultimi 15 anni l’Unione Europea ha introdotto una serie di politiche per la promozione del riciclo, con precisi riferimenti alle diverse tipologie di rifiuti: elettrici ed elettronici, domestici e provenienti dall’edilizia, veicoli fuori uso, packaging, batterie. La direttiva 1999/31/CE (che prevedeva il 2009 come termine massimo per garantire la conformità delle discariche alla normativa UE) punta a diminuire l’utilizzo delle discariche, favorendo al tempo stesso il recupero e il riciclo. I requisiti ambientali previsti per le discariche e per gli impianti di incenerimento sono peraltro molto severi e rendono queste modalità di gestione dei rifiuti più costose, mentre da questo punto di vista il riciclo appare più competitivo. In primo luogo l’Unione Europea ha adottato queste politiche per ragioni ambientali. Riciclare, infatti, ha un effetto positivo sull’ambiente: da una parte, non conferire i rifiuti in discarica significa ridurre le emissioni in atmosfera. Dall’altra parte, il riciclaggio può rispondere alla domanda di diversi tipi di materiali proveniente dal mondo economico e prevenire gli impatti ambientali dovuti all’estrazione e alla lavorazione delle materie prime. Ancora, riciclare comporta anche importanti benefici economici e sociali, promuove l’innovazione, rilancia l’occupazione e consente uno sfruttamento non intensivo delle risorse non rinnovabili. In quest’ottica, risulta evidente l’importanza del ruolo del il riciclo per raggiungere, a livello europeo ma anche globale, un livello di green economy in grado di generare benessere e mantenere un ambiente salubre e socialmente equo per le attuali e future generazioni. Il rapporto sviluppa alcuni concetti chiave: ■ i ricavi derivanti dal riciclo sono consistenti e aumentano velocemente: dal 2004 al 2008 il fatturato delle sette principali categorie di materiali riciclabili è quasi raddoppiato, fino a superare i 60 miliardi di Euro. Alla fine del 2008, a causa della crisi economica, i ricavi sono fortemente diminuiti, ma ora sembrano essere in fase di recupero; ■ il boom dell’economia asiatica e le direttive europee hanno dato un’importante spinta alla pratica del riciclo in Europa, grazie anche alla forte domanda di materiale da parte del mercato asiatico. Le direttive europee in materia di rifiuti, dal canto loro, hanno creato obblighi di riciclo e recupero che hanno aumentato la percentuale di rifiuti non conferiti in discarica; ■ il riciclo ha creato più posti di lavoro e maggiori ricavi rispetto alle discariche e agli inceneritori; l’occupazione complessiva nel settore del riciclo dei materiali, nei paesi europei, ha registrato un incremento del 45% tra il 2000 e il 2007, ovvero del 7% annuo, passando da 422 a 611 per ogni milione di abitanti; ■ il riciclo risponde in buona misura all’ingente richiesta di materiali proveniente dal mondo economico; al tempo stesso diminuisce gli impatti sull’ecosistema e fornisce risorse, come nel caso della carta, del cartone, del ferro e dell’acciaio; ■ il riciclo, anche se portato al massimo dell’efficienza, non copre, tuttavia, la richiesta di risorse proveniente dai paesi europei come nel caso, in particolare, delle plastiche riciclate e dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Per quanto l’aumento della pratica del riciclo aiuti a creare risorse sicure per l’economia, dobbiamo anche essere consapevoli del fatto che la crescita economica basata sull’aumento del consumo di materia non è sostenibile. ■ il riciclo è particolarmente prezioso per garantire l’approvvigionamento delle risorse non rinnovabili. Riciclare materiali rari è essenziale per l’UE nel settore delle nuove tecnologie, soprattutto nei settori dell’e-mobility, dell’informazione e comunicazione e delle energie rinnovabili. Dal momento che i metalli rari e preziosi vengono utilizzati in piccole quantità in una grande varietà di applicazioni, una gran parte di essi va perduta. La filiera del riciclaggio non ha ancora messo a fuoco questo problema: sono infatti necessari più studi sui tali metalli e sulle loro possibilità di essere riciclati. Oggi per l’ Europa si prospettano tre importanti sfide: ridurre gli impatti sull’ambiente, creare nuovi posti di lavoro e aumentare le risorse base per l’economia. Il riciclo può dare un contributo essenziale al raggiungimento di questi obiettivi offrendo opportunità vincenti. I politici e gli amministratori europei possono contribuire ad aumentare questa pratica, orientandosi così verso la green economy. Per raggiungere tale obiettivo è necessario: ■ supportare la domanda di materiali riciclabili nell’industria, dentro e fuori dall’Europa; assicurare che i materiali da riciclare vengano separati dai rifiuti da smaltire per migliorare la qualità, e con essa il valore, dei materiali riciclabili; ■ promuovere lo sviluppo di prodotti sempre più riciclabili; ■ introdurre nella filiera del riciclo i metalli rari e preziosi, attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie, supportando al contempo la ricerca orientata alla sostituzione di questi materiali; ■ non introdurre nelle discariche materiali riciclabili; ■ creare filiere del riciclo e mercati del riciclo dove non esistono. Le conclusioni del report dell’Agenzia Europea dell’Ambiente portano a considerare lo sviluppo del settore del riciclo un interessante esempio di come, negli ultimi anni, l’unione delle forze di mercato e della disciplina legislativa abbia prodotto buoni risultati. Questo approccio integrato potrebbe essere ulteriormente rafforzato in Europa, sviluppando una strategia di gestione sostenibile della materia prima e adottando misure in grado di far comprendere sostenere l’importanza del riciclo per realizzare una green economy in Europa e nel resto del mondo. Per chi vuole scaricare il rapporto: http://www.eea.europa.eu/highlights/recycling-industry-can-boost-the? &utm_campaign Direttore responsabile: Marco Talluri Autorizzazione del tribunale di Firenze: n. 5396 del 14 febbraio 2005 Redazione: ARPAT, Via Porpora, 22 - 50144 Firenze - tel. 055-3206050 fax 055-5305640 Email: [email protected] Web: www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews È possibile ricevere regolarmente ARPATNEWS, personalizzandone le modalità (periodicità, temi, ecc.), all'indirizzo: www.arpat.toscana.it/notizie/arpatnews/richiesta È possibile inserire un proprio commento in calce a ciascun numero della versione Web ed è possibile esprimere un giudizio su questo servizio, come sulle altre attività svolte da ARPAT, all'indirizzo: www.arpat.toscana.it/soddisfazione