PROVINCIA di ANCONA DIPARTIMENTO II Governance, Progetti e Finanza Area Attività Dipartimentali U.O.S. Patrimonio – Espropri DETERMINAZIONE DEL PIU’ PROBABILE VALORE DI MERCATO DELL’IMMOBILE DI VIA POMPEIANA n° 27 – 29 AD OSIMO EX SEDE DELL’I.T.C. F. CORRIDONI www.provincia.ancona.it DIPARTIMENTO II – AREA ATTIVITA’ DIPARTIMENTALI SOMMARIA PERIZIA ESTIMATIVA relativa alla determinazione del più probabile valore di mercato dell’immobile di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Ancona, sito ad Osimo in Via Pompeiana n.27 e n.29 (ex sede dell’ITC Corridoni). Dovendo procedere alla determinazione del più probabile valore di mercato del fabbricato sito nel Comune di Osimo in Via Pompeiana n.27 e n.29 (ex sede dell’ITC Corridoni), di proprietà di questa Amministrazione, si è provveduto ad un sopralluogo per verificare lo stato di manutenzione, la posizione dell’immobile, la centralità, e tutte le condizioni favorevoli e sfavorevoli che possono influire sulla determinazione di che trattasi. RELAZIONE DESCRITTIVA L’edificio è a blocco chiuso ed a pianta articolata. Il progetto, ad opera dell’arch. Costantino Costantini, è risalente al 1913/1914 e la data di inizio lavori è fatta risalire alla fine del 1915. Gli stessi, dopo un lungo periodo di interruzione, sono stati ripresi nel 1919. La fine lavori certa non è nota ma presumibilmente risale a qualche anno dopo. L’edificio ha una sua presenza architettonica e ambientale. I prospetti esterni prospicienti via Pompeiana sono ricchi di elementi decorativi neoclassici quali parasti, cornici, lesene e fregi. La facciata principale, su Via Pompeiana è simmetrica, al centro vi è una parasta sormontata da un timpano con lapide e scudo riportante le cinque torri, simbolo della città di Osimo. Il prospetto anteriore è in buono stato di conservazione, mentre la facciata lungo Via Cappuccini è in condizioni peggiori, tanto che è stata ricoperta da ponteggi di protezione per il pericolo di caduta di parti di intonaco ammalorate. I prospetti sul cortile interno sono privi di elementi decorativi. L’interno è attualmente libero da arredi ed è in precario stato di conservazione, soprattutto all’ultimo piano. Vi sono anche alcune puntellature a sostegno di strutture pericolanti e sono ben visibili infiltrazioni d’acqua provenienti dalla copertura. Le parti del fabbricato, utilizzate fino a poco tempo fa dal Comune di Osimo, sono in condizioni leggermente migliori rispetto a quanto detto sopra. Dismesso da sede dell’ITC Corridoni dopo l’anno scolastico 1997/98 è stato utilizzato dal Comune di Osimo per sede di alcuni corsi universitari e dell’archivio storico della biblioteca comunale fino al febbraio 2011. Si articola su tre piani fuori terra ed uno seminterrato. La struttura portante è in muratura, i solai sono in parte in ferro e laterizio ed in parte in legno. Le pavimentazioni sono in marmette di graniglia e cemento, gli infissi interni sono in legno, gli infissi esterni sono in legno sui prospetti esterni e in metallo per sui prospetti che si affacciano sul cortile interno, le pareti sono intonacate e tinteggiate. Gli impianti idrico, elettrico e di riscaldamento sono esistenti e, se pur in parte funzionanti, si presume che siano non a norma ed in condizioni di fatiscenza. CONSISTENZA DELL’IMMOBILE L’edificio è situato nel centro storico di Osimo ed è censito al Catasto Urbano al Foglio n.41 Mappale 643, Cat.B/5 (Scuola) classe 3. Dai dati in possesso di questo ufficio risultano le seguenti superfici utili calpestabili; piano seminterrato mq.231, piano terra mq.455, piano primo mq.487, piano secondo mq.249. Le altezze interne sono: piano seminterrato: ml 1,80-2,70-3,00 piano terra: ml 4,00 piano primo: ml3,90–5,00 piano secondo: ml 3,00-3,90 Il fabbricato è dotato di una corte scoperta di circa mq.690 La volumetria stimata è di circa 8.200mc. DESTINAZIONE URBANISTICA Il Comune di Osimo, con delibera del Consiglio Comunale n.68 del 28/07/2010, ha approvato, nell’ambito del piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili di proprietà della Provincia di Ancona, Legge 06 agosto 2008 n.133, il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile di che trattasi, provvedendo per lo stesso la nuova seguente destinazione urbanistica: “attuazione diretta per categorie d’intervento MO, MS, RC, RE. Ammesso l’aumento di volume pari al 10% da attuare mediante piano di recupero. Usi previsti: U1/1 – abitazioni; U4/5 pubblici servizi (ristoranti, bar, trattorie); U5/1 Alberghi e strutture ricettive; U4/1 esercizi di vicinato, commercio al dettaglio con superficie di vendita fino a 250 mq.; U4/8 uffici e studi professionali; U4/19 attrezzature socio-sanitarie; U 4/20 attrezzature culturali. Hmax=H esistente. Aumento della SUL, nei limiti dei volumi ammessi. Gli eventuali incrementi di standard urbanistici sono monetizzabili”. Il tutto nel rispetto comunque di quanto previsto dal D.lgs. 22 gennaio 2004 n.42 e dei vincoli a cui è sottoposta la facciata. Il Consiglio Comunale con la medesima delibera da mandato al Dipartimento del Territorio di predisporre opportuna variante al PPCS attraverso la quale inserire l’immobile in parola in un comparto che soddisfi gli standards pubblici in relazione alle destinazioni d’uso assentite, ovvero garantire all’immobile in oggetto ed al quartiere circostante la diretta fruizione dei parcheggi pubblici siti in Via Fontemagna tramite ascensori. Con Decreto n.33 del 15/06/2010 del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, l’immobile è stato dichiarato di interesse storico-artistico, ai sensi dell’art. 10 comma 1 del D.Lgs. 22/01/2004, n.42 e s.m.i. e rimane quindi sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nel predetto D.Lgs.42/2004. GIUDIZIO DI STIMA 1) STIMA IN BASE AL VALORE UNITARIO E DI TRASFORMAZIONE Il giudizio di stima viene espresso in base al valore unitario, considerati i valori medi per i fabbricati dislocati nel centro storico di Osimo, tenendo conto dello stato di manutenzione dell’immobile, della posizione, delle caratteristiche tipologiche-costruttive, della dotazione di servizi e di impianti tecnologici e tutte quelle condizioni che possono influire sul valore dello stesso. Considerato che il valore unitario medio al metro quadro degli edifici (fonte Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia del Territorio anno 2010 semestre 2) venduti e destinati ad abitazioni si aggira sui 1.750,00 €. (da un minimo di €. 1.500,00 a un massimo di €.2.000,00) e per quelli destinati ad ufficio si aggira sui 1.900,00 €. (da un minimo di €. 1.500,00 a un massimo di €. 2.300,00), ritenuto plausibile un costo di ristrutturazione al metro quadro di €. 1.000,00, si ritiene di poter calcolare, considerate le premesse, il seguente valore unitario: 1750+1900= 3650x1/2 = 1.825,00 - 1.000,00 = 825,00€ il mq. Dal Consulente Immobiliare n.873 del 15/12/2010 rileviamo i valori di €2.900,00 il mq per il centro e di €2.100,00 il mq per il semicentro. Si ritiene inoltre di poter assumere un valore riferito alla media tra il valore del centro e del semicentro perché allo stato attuale la zona non è particolarmente pregiata, pur essendo nel centro storico, tale da ipotizzare una forbice di valore così marcata. . I valori sono inoltre riferiti a unità immobiliari medie. Nel caso in esame si ritiene di dover applicare un coefficiente riduttivo del 5% per la dimensione superiore alla norma dell’unità immobiliare. Assumiamo come valore di riferimento: 2900+2100= 5000x1/2 = 2.500,00 € il mq. x 0.95 = 2.375,00 € il mq. Applicando a tale valore i coefficienti desunti dal Consulente immobiliare: • età e qualità (edificio oltre 60 anni ed in pessimo stato di conservazione 0,45); • antichi edifici con presenza di solai in legno in zona sismica (0,80); • vincoli storico artistici che limitano la ristrutturazione (0,90), otteniamo €2.375,00 x 0.45 x 0.80 x 0.90 = €769,50 il mq. Si ritiene di poter attribuire, considerate le premesse, un valore unitario medio di €. 800,00 il mq. (825,00+769,50) /2 = 797,25 arrotondato a 800,00€/mq). Tale valore sarà opportunamente corretto da coefficienti di destinazione e di piano. (Desunti dal Consulente Immobiliare – Edifici senza ascensore) Si assume coefficiente 1 per il piano primo e 0,90 per il piano secondo, coefficiente 0.97 per il piano terra, data la minore luminosità. Per il piano seminterrato si assume un coefficiente pari a 0.30, in quanto è una superficie coperta di pertinenza ma non abitabile e utilizzabile come deposito. VALUTAZIONE Piano seminterrato; mq.231 x 800,00 x 0.30 =€. 55.440,00 Piano Terra; mq.455 x 800,00 x 0.97 =€. 353.080,00 Piano Primo mq.487 x 800,00 x 1 =€. 389.600,00 Piano Secondo; mq.249 x 800,00 x 0.90 =€. 179.280,00 Cortile; mq.690 x 38,00 =€. 26.220,00 ============ TOTALE =€.1.003.620,00 2) STIMA IN BASE AL VALORE DI MERCATO AGGIORNATO Presa visione della stima redatta il 07/05/1999 dal settore LL.PP., congruita dal Comune stesso con delibera del 02/02/2001 e riportata nella scrittura privata tra Comune e Provincia del 15/06/2001, si procede all’aggiornamento di tale valore al mese scorso. VALORE INDICE ISTAT Valore stimato il 07/05/1999 Valore aggiornato al Feb.2011 EURO 793.990,51 1,276 1.013.131,89 MEDIA DELLE VALUTAZIONI PUNTO 1 PUNTO 2 VALORE MEDIATO 1.003.620,00 1.013.131,89 1.008.375,94 Valore arrotondato a €.1.000.000,00 (diconsi Euro unmilione/00). CONCLUSIONI L’attribuzione del valore ad un immobile si incentra in un fatto di previsione, cioè il “valore di stima” non è, come avviene per il “prezzo” un valore storico, ma un valore che si presume possa verificarsi in un determinato periodo, in considerazione delle particolari condizioni tecniche, economiche e legali che caratterizzano il bene oggetto di valutazione. Il giudizio di stima è quindi un dato ipotetico, un valore di previsione, che si trasforma in dato storico allorquando diviene definitivo o accettato dalle parti in trattativa. Infatti il compito dell’estimatore è quello di individuare il “valore più probabile” ovvero il valore che possibilmente il bene potrebbe rappresentare in ragione di condizioni di mercato in cui viene espresso il “giudizio”. Si tratta di una supposizione teorica (mancando al momento lo scambio contrattuale) caratterizzata dalla rilevazione di diversi dati che determinano un conseguente ed ovvio margine di incertezza. Ancona, aprile 2011 IL DIRETTORE DEL DIPARTIMENTO Dott. Ing. Paolo Manarini Geom.RA/Geom.AB Stima2011 ITC Corridoni Osimo