L’intervento pubblico nel sistema economico: le ragioni teoriche e l’evidenza empirica Ovvero, storie di cavalieri e fanti, pedoni e regine Prof. Giuseppe Catalano Dipartimento di Ingegneria Informatica Automatica e Gestionale “A. Ruberti” Sapienza Università di Roma [email protected] Agenda 1. L’intervento pubblico nel sistema economico: una geografia variabile 1. Storie di cavalieri, fanti, pedoni e regine 2. Lo Stato da produttore a finanziatore: i “quasi-mercati” 2 1. L’intervento pubblico nel sistema economico: una geografia variabile Per comprendere il sistema economico e sociale contemporaneo non si può prescindere dal ruolo economico del settore pubblico Il benessere individuale non dipende solo dalle transazioni di mercato nel settore privato, ma anche da elementi quali la legge, l’ordine pubblico, il sistema scolastico…. Ma qual è il rapporto ottimale tra attività pubblica e privata? 3 Gli obiettivi dell’intervento pubblico L’allocazione La correzione di imperfezioni e fallimento del mercato: esternalità, asimmetrie informative, beni pubblici La redistribuzione La correzione della ricchezza e del reddito determinati dal mercato La stabilizzazione del ciclo economico Le politiche di sviluppo e per la piena occupazione Richard Musgrave, The Theory of Public Finance 4 Le modalità dell’intervento pubblico La produzione di servizi pubblici beni pubblici (difesa, ….) beni privati forniti collettivamente (istruzione, sanità..) Il finanziamento sussidi diretti e indiretti (attraverso il sistema fiscale) La regolamentazione il sistema legale, la tutela della concorrenza, la riduzione delle asimmetrie informative… 5 Forme: geografia variabile Servizi di interesse pubblico (generale) definizione preliminare: attività … • • rilevanti per benessere cittadini (persone, famiglie, gruppi) destinate a numero elevato di cittadini … sottoposte a specifici obblighi; in particolare • continuità fornitura • accessibilità • “indipendentemente” da reddito, localizzazione geografica, condizioni di salute, .. Scelte diverse … nei diversi settori … nei diversi paesi 6 Forme: geografia variabile Settori: Diverse scelte Due estremi, ad esempio: Settore pubblico Settore privato regolato Difesa TLC fisse proprietà asset S A gestione S A S U (S) affidamento - - prezzi … - S Esempi Italia Produzione Finanziamento Regolazione S: Stato (PA o enti, locale o centrale); A: Altri (imprese di investitori privati, aggregazioni sociali, not-for-profit, …); U: utenti 7 Forme: geografia variabile Musei S S S/A S/A S/A S S/A gestione A A A S/A A A A S U S/U S/U S/U S/U S S S S S S Finanziamento Regolazione Trasporto pubblico Università statali Assistenza Acqua proprietà asset Altri esempi Italia Produzione Illuminazione pubblica Parcheggi “aperto” Settori: Diverse scelte affidamento prezzi,.. S S S S S S S: Stato (PA o enti, locale o centrale); A: Altri (imprese di investitori privati, aggregazioni sociali, not-for-profit, …); U: utenti 8 Forme: geografia variabile Paesi: Diverse scelte Prigioni Esempi Produzione UK 205 128 proprietà asset S S A S gestione S S A A S S S S affidamento - - S S prezzi, ... - - - - Finanziamento Regolazione Italia 11 S: Stato (PA o enti, locale o centrale); A: Altri (imprese di investitori privati, aggregazioni sociali, not-for-profit, …); U: utenti 9 Sviluppo e crisi del welfare state La spesa pubblica da un terzo alla metà del Pil nei principali paesi capitalistici: il sistema di sicurezza sociale “dalla culla alla tomba” La insoddisfazione dell’intervento pubblico e la insostenibilità dei suoi costi Dal fallimento del mercato ai fallimenti dello Stato. 10 Un problema storico: make or buy? Valutata l’opportunità dell’intervento pubblico bisogna chiedersi se il settore pubblico a) debba produrre direttamente i servizi a) possa fornire i servizi, acquistandoli dai privati 11 Un problema nuovo: quale livello di governo? Il governo sovranazionale Lo stato nazionale Le autonomie locali Il principio di sussidiarietà 12 Un problema antico: quale ruolo per il settore pubblico? Negli ultimi 15 anni vi è stata una fiducia incrollabile sull’efficienza dei mercati nella distribuzione della ricchezza. La crisi economica degli ultimi anni: • I mercati (anche quelli più sviluppati, come il mercato finanziario) sono soggetti a (nuovi) fallimenti • Un nuovo ruolo del settore pubblico nella proprietà di imprese in settori strategici? (il caso USA: es. GM nel settore auto,Bank of America nel settore bancario, ecc.) • Un nuovo ruolo per il settore pubblico nella regolamentazione dei mercati? Es. Accordi europei sui mercati finanziari 13 2. Storie di cavalieri, fanti, pedoni e regine “Nella costruzione di ciascun sistema di governo, nella determinazione del sistema di controlli della costituzione, ciascun individuo dovrebbe essere considerato un furfante (knave) che non ha altro fine, in tutte le sue azioni, che il suo interesse privato. Attraverso questo interesse, noi dobbiamo governarlo e, per mezzo di lui, nonostante la sua insaziabile avarizia ed ambizione, cooperare per l’interesse pubblico”. David Hume, On the Indipendency of Parliament 14 New Visions of Welfare All’indomani della seconda guerra mondiale gli attori e gli operatori pubblici sono considerati altruisti: knights Più tardi emerge la consapevolezza che gli attori e operatori pubblici possono essere self-interessati: knaves Julian Le Grand, Motivation, Agency and Public Policy 15 Un nuovo punto di vista I beneficiari del Welfare State : non dovrebbero più essere considerati Pawns ma il pezzo più potente della scacchiera Queens 16 Un nuovo disegno delle politiche pubbliche nuove categorie interpretative per la definizione delle politiche pubbliche Le motivazioni degli operatori dei servizi: knights or knaves? La capacità dei beneficiari di servizi: pawns or queens? 17 3. Lo Stato da produttore a finanziatore: i “quasi-mercati” A) L’introduzione dei “quasi mercati”: analisi economica e scelte politiche B) Cosa sono i “quasi mercati”? C) Gli obiettivi dei “quasi mercati” D) Le condizioni per il successo dei “quasi mercati” 18 A) L’introduzione dei “quasi mercati” La riforma del welfare state del governo conservatore inglese tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta Il finanziamento dei servizi permane pubblico: ma lo Stato diventa l’acquirente dei servizi prodotti da un sistema di fornitori indipendenti Education Reform Act (1988) National Health Service and Community Care Act (1990) Lo sviluppo dei programmi nei governi laburisti: sanità e istruzione Quasi-Markets Programme, School for Advanced Urban Studies, University of Bristol. Julian Le Grand e Will Bartlett (editors), Quasi-Markets and Social Policy (1993). 19 B) Cosa sono i “quasi mercati”? “mercati” soggetti indipendenti sostituiscono gli erogatori pubblici monopolistici l’integrazione del sistema non avviene per arbitrio burocratico, ma attraverso meccanismi competitivi ma con sostanziali differenze a) dal lato dell’offerta le istituzioni presenti nel mercato non sono necessariamente private, non hanno necessariamente l’obiettivo di massimizzare il profitto b) dal lato della domanda il potere di acquisto dei consumatori non è espresso in termini monetari, ma in un budget assegnato o un voucher, talvolta la decisione di acquisto è delegata ad un terzo soggetto 20 C) Gli obiettivi dei “quasi mercati” Nuovi incentivi per cavalieri e fanti: la minimizzazione dei costi per un livello di quantità e qualità predeterminato Gli utenti: da pedoni a regine: la scelta tra diversi tipi di servizio, tra diversi fornitori dello stesso servizio la fruizione del servizio è equa, determinata dal bisogno e non dalla disponibilità a pagare 21 D) Le condizioni per il successo dei “quasi mercati” 1. la struttura del mercato numerosi fornitori e compratori, possibilità di entrata ed uscita dal mercato, i prezzi si determinano sul mercato equilibrio di potere di mercato tra domanda ed offerta 2. l’informazione necessità di un’informazione accurata e poco costosa le diverse tipologie di contratti: • block contracts • cost per case contracts • cost and volume contracts 22 D) Le condizioni per il successo dei “quasi mercati” 3. i costi di transazione e l’incertezza i problemi derivanti dalla fornitura di beni e servizi “complessi” costi di transazione ex ante (di negoziazione) ex post (monitoraggio dei risultati) il rischio dell’incertezza e della razionalità limitata i costi di transazione inferiori ai costi amministrativi che sostituiscono 4. gli incentivi l’importanza degli incentivi finanziari dei fornitori la necessità di incentivi finanziari per gli acquirenti (qualora non si tratti dei consumatori) 5. il cream skimming i rischi di scelta dei clienti da parte dei fornitori il prezzo del contratto deve variare con i bisogni del cliente 23 Riferimenti bibliografici per approfondimenti: • R. Musgrave, The Theory of Public Finance, New York, McGraw-Hill, 1959. • J. Le Grand e W. Bartlett, Quasi-Markets and Social Policy, London, The Macmillan Press, 1993. • J. Stiglitz, Economia del settore pubblico, Milano, Hoepli, 1989. • J. Stiglitz, Il ruolo economico dello Stato, Bologna, Il Mulino, 2004. • J. Le Grand, Motivation, Agency and Public Policy, Oxford, Oxford, University Press, 2003. 24