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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per i servizi nel territorio
Direzione Generale per lo status dello studente, per le politiche giovanili e per le attività motorie
Il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale ha recepito e fatto proprie le direttive comunitarie
finalizzate alla riduzione dei tassi di sinistrosità e alla diffusione della cultura della sicurezza, con
particolare attenzione alle fasce più giovani della popolazione.
In questa ottica la formazione dei giovani, volta all’acquisizione di un corretto modo di affrontare
le problematiche della circolazione stradale, è da alcuni anni entrata a pieno diritto nella
programmazione scolastica.
Il Decreto legislativo n. 9 del 15 gennaio 2002 integra e completa quanto previsto dall’art. 230
del “Nuovo Codice della strada“ del 1992 e, oltre a ribadire l’obbligatorietà dell’educazione stradale
nelle scuole di ogni ordine e grado, introduce l’obbligo del conseguimento del certificato di idoneità
alla conduzione dei ciclomotori per i ragazzi minori di 18 anni e pone, a carico delle singole
istituzioni scolastiche, l’organizzazione dei corsi di preparazione per il rilascio del certificato stesso.
Sempre la stessa legge stabilisce, “al fine di favorire l’impegno della scuola pubblica e privata
nell’insegnamento dell’educazione stradale e per dotarla delle risorse necessarie all’assolvimento
del nuovo obbligo..........” che “... al ministero dell’istruzione, sia destinato il 7,5% dei proventi
delle sanzioni amministrative pecuniarie spettanti ad organi dello stato” (D.L.vo n.9/02 art. 15),
al momento dell’entrata in vigore prevista per il prossimo anno.
La scuola dell’autonomia, disponibile e aperta al territorio, attenta e pronta a cogliere gli stimoli
e le sollecitazioni di una situazione culturale e sociale complessa ed in continuo movimento,
impegnata costantemente a creare una proficua circolazione di idee, di risorse e di professionalità,
ha colto gli spazi aperti dalla normativa per potenziare la sinergia tra forze pubbliche, (Ministero
dell’Istruzione dell’università e della ricerca scientifica - Ministero delle infrastrutture e trasporti
- Ministero dell’interno), enti (Federazione motociclistica italiana) ed associazioni private
(Associazione Nazionale Ciclo, Motociclo e Accessori) e (CONFEDERTAAI - Confederazione
titolari delle autoscuole) .
Infatti, solo creando un’azione sinergica tra la scuola, le istituzioni interessate e le altre “agenzie“
formative, a vario titolo coinvolte nei programmi di attuazione del codice della strada, si favorirà
la capacità delle singole istituzioni a costruire risposte coerenti alle richieste.
A tal fine, questa Direzione, ha ampliato le intese già esistenti - Protocollo d’Intesa tra il M.P.I.,
la FMI e l’ANCMA - ed ha collaborato alla realizzazione di una sperimentazione di corso per il
conseguimento del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore (Patentino). Infatti, durante
lo scorso anno scolastico l’ANCMA ha fornito agli istituti oltre al programma del corso, il relativo
materiale didattico ed ha coordinato l’intervento di personale esterno qualificato, messo a disposizione
da FMI, Polizia Municipale ed istruttori di autoscuole, chiamato ad affiancare il lavoro dei docenti
della scuola.
Tra le circa mille e duecento scuole interessate all’iniziativa, sparse sul territorio nazionale, oltre
trecento hanno realizzato il programma; ciò ha permesso di valutare, con anticipo, il reale impegno
organizzativo cui la singola istituzione sarà sottoposta nell’applicazione della nuova normativa.
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Tale attività, nonché le relazioni conclusive di iniziative similari, realizzate autonomamente in altre
scuole, hanno costituito materiale utile a redigere un “modello” di corso per il conseguimento
del certificato di idoneità alla guida del ciclomotore.
Quando il decreto in oggetto entrerà in vigore si prevede che gli studenti aventi diritto a partecipare
ai corsi saranno almeno due milioni, iscritti alla scuola secondaria, a cui vanno aggiunti gli studenti
minorenni che sono iscritti e frequentano gli attuali corsi regionali di formazione professionale.
Per ottemperare al compito istituzionale di servizio, questa Direzione ha ritenuto di diffondere il
materiale elaborato che potrà così costituire una base di lavoro per ogni singolo istituto interessato
da tale problematica. A seguito della sperimentazione attuata tra aprile 2001 e maggio 2002, il
programma, del corso presentato, è stato modificato e rielaborato.
La durata minima per l’espletamento del corso è stata prevista in venti ore e il numero consigliato
di partecipanti non dovrebbe superare i 25 studenti; ciò comporterà, per ogni singola scuola, una
mole di lavoro ed un aggravio di impegni non indifferente, soprattutto a livello organizzativo.
Le 20 ore sono state suddivise su tematiche proprie del codice della strada, segnaletica e comportamenti
di guida, nonché sugli aspetti di educazione alla legalità finalizzati all’ambito delle relazioni tra
gli utenti della strada.
Le lezioni del corso saranno tenute da esperti con professionalità diverse in relazione agli argomenti
trattati, inoltre, la normativa prevede che all’interno della scuola sia stabilito un “operatore
responsabile del corso”, che rivestirà funzioni di tutor per gli studenti partecipanti e provvederà
anche alla certificazione delle presenze, qualora le lezioni si svolgano fuori dall’orario curriculare.
La finalità ultima dell’iniziativa, con particolare riguardo all’educazione stradale, è di contribuire
alla formazione della cultura della sicurezza del cittadino, quindi di costruire un percorso che
coinvolga studenti ed adulti, mirato alla conoscenza di sé, degli spazi della strada, dell’ambiente
e della interrelazione esistente, teso al riconoscimento dell’ambiente e della strada come bene e
valore essenziale per la convivenza civile.
L’educazione alla sicurezza della persona e dell’ambiente, l’acquisizione del senso delle regole,
e dei valori quali la solidarietà e il senso di appartenenza alla comunità rappresentano lo scopo del
complesso lavoro che la scuola svolge per la formazione del cittadino, ed in questo contesto
l’educazione stradale diventa uno strumento da utilizzare e potenziare.
Il presente lavoro tiene conto, ovviamente, anche delle indicazioni che provengono dalla commissione
interministeriale costituita, ai sensi del decreto legislativo, tra i Ministeri interessati, per la stesura
del programma e delle modalità di svolgimento dell’esame, nonché la preparazione dei questionari
conclusivi, ai cui lavori partecipa anche questa Direzione Generale. Esso rappresenta la sintesi
delle esperienze ad oggi maturate e costituirà il nucleo fondante di quanto dovrà essere necessariamente
elaborato una volta conclusi i lavori rivolti a definire tutti gli adempimenti da porre in essere per
dare concreta attuazione alle disposizioni del nuovo Codice della Strada.
Il Direttore Generale
Dott. Giuseppe Cammareri
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Programma del
Corso Sperimentale
per il conseguimento del
CERTIFICATO DI IDONEITÀ
ALLA GUIDA
DEL CICLOMOTORE
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Nell’ambito delle attività previste dal Protocollo di Intesa tra
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ANCMA
(Associazione Nazionale Cicli Motocicli ed Accessori) e FMI
(Federazione Motociclistica Italiana), si è svolto, da maggio 2001
a maggio 2002, in molte scuole del territorio nazionale, un corso
sperimentale per il conseguimento del “certificato di idoneità alla
guida del ciclomotore” (c.d. “patentino”).
Il presente programma è aggiornato a seguito della suddetta
sperimentazione, autorizzata con nota del Dipartimento per i
Servizi nel Territorio - Direzione Generale per lo Status dello
Studente, per le Politiche Giovanili e per le Attività Motorie - del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, n. 1356/1
del 30/04/2001, allegata.
Il certificato di idoneità alla guida del ciclomotore è previsto dalla
Legge Delega n° 85 del 22 marzo 2001 per la revisione del Nuovo
Codice della Strada, pubblicata sulla G.U. n° 76 del 31 marzo 2001,
che integra e completa quanto previsto dall’articolo 230 del "Nuovo
Codice della Strada" del 1992, nonché dall’art. 116 dello stesso
Codice, modificato dall’art. 6 del Decreto Legislativo n. 9 del 15
gennaio 2002 (che prevede la procedura di gestione dei suddetti
corsi a cura delle Istituzioni Scolastiche ).
L’iniziativa, sperimentata in numerosi Istituti Statali, è funzionale
alla realizzazione dei prossimi corsi istituzionali e sarà adattabile
ai programmi e alle disposizioni del prossimo Regolamento di
Attuazione del Decreto Legislativo n. 9 del 15 gennaio 2002, così
come indicato dalla normativa in riferimento.
Ritenendo di fare cosa gradita ed utile ai Dirigenti Scolastici e ai
Docenti-Referenti di Educazione Stradale, che intendano
sperimentare le procedure necessarie per la conduzione del corso,
si propone un modello organizzativo da attuare, anche per valutare
l’entità dell’impegno che dovranno sostenere e in relazione alle
potenziali numerose richieste di accesso ai prossimi corsi
“istituzionali”.
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Il Corso, la cui durata prevede 20 ore di teoria,
si articola come segue:
• 8 ore da destinare alla segnaletica e alle atre norme di
circolazione;
• 6 ore da destinare alle norme di comportamento;
• 6 ore da destinare all’Educazione alla Legalità;
Si consiglia di far partecipare ad ogni singolo corso non più di
25 studenti e di prevedere un incontro di sintesi finale e di
simulazione dell’esame conclusivo.
In questa fase sperimentale, in attesa che sia approvato il
Regolamento e che vengano assegnati alle Scuole gli specifici
fondi previsti dalla normativa di riferimento, la realizzazione dei
corsi non comporterà alcun impegno di spesa per le scuole
stesse.
Il corso potrà essere coordinato dal docente referente per
l’Educazione Stradale della scuola coadiuvato da esperti esterni,
come previsto dalla normativa (prevalentemente istruttori delle
autoscuole, della F.M.I., agenti della Polizia Municipale, personale
dell’ACI e di Associazioni pubbliche e private impegnate in attività
collegate alla circolazione stradale).
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ciclo motociclo e accessori
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Far conoscere le norme del Codice della Strada, la segnaletica e le
norme della circolazione, con particolare riferimento agli obblighi e
ai divieti per i ciclomotoristi;
Far acquisire comportamenti di sicurezza relativi a:
• condizioni tecniche di sicurezza e comportamenti idonei alla
prevenzione;
• accorgimenti e comportamenti utili alla reciproca visibilità degli
utenti della strada;
• appropriata percezione delle intenzioni degli altri utenti e delle
distanze; direzioni e velocità dei veicoli;
• corretto uso del ciclomotore;
• eventuali gravi situazioni di pericolo o difficoltà nella circolazione
e comportamenti conseguenti.
Educare alla Legalità sulla strada, al fine di far comprendere che
l’insieme di leggi, regolamenti e normative hanno lo scopo di disciplinare
ed armonizzare la circolazione stradale , considerando anche che il
bene individuale non è in contrapposizione con il bene collettivo.
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SCHEMA DI PROPOSTA DI CORSO
PER L’ABILITAZIONE ALLA GUIDA
DEL CICLOMOTORE
“I giovani che frequentano istituzioni statali e non statali di istruzione secondaria
possono partecipare ai corsi organizzati gratuitamente all’interno della scuola,
nell’ambito dell’autonomia scolastica. Ai fini dell’organizzazione dei corsi, le istituzioni
scolastiche possono stipulare, anche sulla base di intese sottoscritte dalle province
e dai competenti uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri, apposite convenzioni
a titolo gratuito con comuni, autoscuole, istituzioni ed associazioni pubbliche e private
impegnate in attività collegate alla circolazione stradale” *
Durata: 20 ore
La durata limitata del corso rispetto all’importanza e alla vastità
delle tematiche trattate presuppone, quale base di partenza e di
riferimento, l’attività obbligatoria di educazione stradale svolta
nel periodo scolastico precedente.
Direttore del Corso: “Operatore responsabile”
Istruttori: Esperti esterni provenienti da: Autoscuole, Comuni,
Associazioni, Federazione Motociclistica Italiana; Insegnanti dell’Istituto
*N.B. “Il Dirigente Scolastico, per assicurarsi la presenza di Istruttori esterni, potrà
stipulare Protocolli d’Intesa con Enti ed Associazioni” *
Esame finale: “La prova finale dei corsi organizzati in ambito scolastico è espletata
da un funzionario esaminatore del Dipartimento per i trasporti terrestri e dall’operatore
responsabile della gestione dei corsi” *
Requisito richiesto agli studenti per l’accesso al Corso:
• Aver compiuto 14 anni.
“La partecipazione ai corsi per il conseguimento del certificato
di idoneità alla guida dei ciclomotori può essere effettuata anche
da coloro che compiranno quattordici anni entro l’anno scolastico
in corso.” *
* (Decreto Legislativo 15 gennaio 2002, n° 9)
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Durante il corso saranno affrontate le seguenti tematiche:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Segnali di pericolo
Segnali di precedenza, di obbligo e di divieto
Segnali di indicazione
Segnaletica orizzontale
Segnalazioni luminose
Velocità e distanza di sicurezza
Cambiamenti di direzione e di corsia
Norme sulla precedenza
Sorpasso, sosta e fermata
Documenti di guida e di circolazione, assicurazione
•
•
•
•
•
•
•
Conoscenza tecnica e corretto uso del ciclomotore
Tecniche di conduzione del ciclomotore
Condizioni psicofisica del conducente e tempi di reazione
Cause più frequenti di incidente
Comportamenti da adottare in caso di incidente per favorire il soccorso
Dispositivi di sicurezza attiva e passiva
Inquinamento acustico e atmosferico
•
•
•
•
La condivisione delle regole
Rispetto della vita e comportamento solidale
Il valore e la necessità di regole collettive di riferimento
Conseguenze provocate dall’uso di alcol e droghe
Inoltre, con riferimento alla “educazione alla legalità sulla strada”, due
ore andranno ripartite nell’ambito delle singole lezioni, con azione
educativa trasversale. Si tratteranno con gli allievi gli argomenti relativi
all’educazione alla legalità, finalizzando l’intervento a riflessioni valoriali
sulla necessità di regole collettive di riferimento per favorire i rapporti
di convivenza civile, sul rispetto della vita propria e degli altri e sul
comportamento solidale.
Infatti, la riflessione sul valore e la necessità delle regole sarà abbinata
alle lezioni relative a:
• conoscenza delle norme del codice della strada, della segnaletica
e delle norme di circolazione, con particolare riferimento agli obblighi
e ai divieti per i ciclomotoristi;
• conoscenza degli aspetti tecnici, delle condizioni di sicurezza e dei
comportamenti idonei per gli utenti della strada; accorgimenti e
comportamenti utili alla reciproca visibilità;
• appropriata percezione delle intenzioni degli altri utenti e delle
distanze, direzioni e velocità dei veicoli;
Inoltre, durante le lezioni che trattano le eventuali gravi situazioni di
pericolo o difficoltà nella circolazione ed i comportamenti conseguenti,
saranno abbinate le riflessioni sui comportamenti responsabili in caso
di incidente stradale.
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Conoscenza della situazione di partenza del gruppo classe
utilizzando strumenti quali discussioni guidate, questionari di
ingresso ed acquisizione di eventuali crediti formativi.
Contenuti:
Argomenti da
trattare:
Applicazioni
“Conoscenza tecnica e corretto uso del ciclomotore”
• Le caratteristiche tecniche del ciclomotore
• I dati di identificazione e documenti di guida
• I dispositivi di equipaggiamento del veicolo
• I dispositivi di sicurezza attiva
• La manutenzione e le revisioni periodiche
• Il divieto di manomissione
L’avvio del corso non può prescindere dalla verifica delle conoscenze
dei singoli alunni e dell’omogeneità della preparazione della classe.
La correzione di eventuali questionari fornirà anche gli spunti per
l’introduzione del corso partendo proprio da una lezione interattiva
sulla norma.
Descrizione del ciclomotore, delle caratteristiche e dei limiti tecnici,
indicando le modalità per il riconoscimento del veicolo.
Elencazione e spiegazione dell’utilità delle luci, degli specchietti, del
clacson.
Descrizione delle sospensioni in relazione al maggior comfort di guida,
ma soprattutto quali strumenti fondamentali per garantire la continua
aderenza al terreno.
Descrizione dei pneumatici (struttura, controlli e manutenzione; analisi
dei fattori che possono modificare l’aderenza normale).
Particolari approfondimenti sono auspicabili sul sistema frenante
(posizione dei comandi e funzionamento del sistema) e sui controlli
finalizzati alla loro efficienza.
La costante manutenzione e gli interventi tecnici come strumento per
garantire l’efficienza del veicolo e il mantenimento delle condizioni di
garanzia.
Nel corso di tale lezione, particolare attenzione dovrà essere posta
sulla pericolosità di qualsiasi manomissione delle caratteristiche
tecniche del veicolo con conseguente perdita dei requisiti legali,
sanzioni e decadimento della coper tura assicurativa.
Riferimenti normativi
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• Nuovo Codice della Strada: artt. 78, 80, 97, 116, 180
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: artt. 198, 343, 345, 376.
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Contenuti:
“Tecniche di conduzione del ciclomotore”
Argomenti da
trattare:
• La scelta e il corretto uso del casco, dell’abbigliamento e dei mezzi
Applicazioni
Considerata la maggiore vulnerabilità del conducente del veicolo a
due ruote rispetto al conducente dell’autoveicolo, si dovrà rendere
consapevole l’allievo dell’assoluta necessità di utilizzare ogni sistema
di sicurezza passivo disponibile. Sarà opportuno soffermarsi
sull’efficacia protettiva, sull’obbligatorietà e sulle caratteristiche
costruttive del casco indicando i requisiti ed i criteri di scelta nonché
il corretto utilizzo. Va inoltre ricordata l’utilità di occhiali, guanti, scarpe
e giubbotti adeguati.
di protezione
• I principi fisici dell’equilibrio e del movimento orizzontale
• Le caratteristiche dinamiche del veicolo
• Il raggiungimento dell’equilibrio dinamico
• La posizione di guida e la corretta tecnica di conduzione (lo sguardo,
l’impostazione e la percorrenza della curva)
• La frenata e la manovra d’arresto
• I diversi tipi di fondo stradale, diverse condizioni di aderenza sulle
strade asfaltate
• Trasporto di persone e oggetti
Evidenziare che la stabilità dei veicoli a due ruote è basata sull’equilibrio
dinamico, per cui è di fondamentale importanza apprendere il rapporto
tra velocità, peso e forze agenti sul complesso uomo - veicolo.
Partendo dalla considerazione che una buona guida inizia con una
corretta posizione in sella, illustrare i corretti comportamenti di guida
difensiva (tecnica dello sguardo e atteggiamenti utili a prevenire le
situazioni di pericolo che potrebbe presentarsi improvvisamente).
Soffermarsi sui diversi tipi di fondo stradale a partire da quelli presenti
nella zona.
Dare particolare rilievo alla tecnica di frenata che deve essere adeguata
al tipo di fondo stradale, alle condizioni di aderenza e alla velocità
del veicolo.
Affrontare le problematiche relative all’incidenza delle condizioni
meteorologiche sulla circolazione e sullo stile di guida individuale,
tema di fondamentale importanza per la sicurezza stradale.
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Ricordare che il ciclomotore non trasporta alcun passeggero salvo
che il guidatore non sia maggiorenne e viaggi su un ciclomotore
omologato per il trasporto di due persone. Rilevare inoltre come
l’eventuale presenza di un passeggero o di oggetti incidano sulla
stabilità e sull’assetto del veicolo.
Prima di proporre un elenco di norme e di sanzioni, sarà utile proporre
agli alunni alcuni esempi di attività regolate da norme trasferite in un
immaginario mondo parallelo nel quale le norme stesse sono state
abolite. Rivivendo una qualsiasi giornata, ci troveremmo di fronte ai
più svariati ed impensabili pericoli e difficoltà. L’obiettivo consiste nel
rendere consapevoli gli alunni dell’utilità funzionale di una norma
condivisa da un gruppo o da una società.
Riferimenti normativi
Contenuti:
Argomenti da
trattare:
• Nuovo Codice della Strada: artt. 170, 171.
“Segnali di pericolo e segnali di precedenza ”.
• La forma e i colori dei segnali di pericolo
• La distanza tra il cartello e il pericolo presegnalato
• Approfondimento in dettaglio dei segnali di pericolo relativi al
ciclomotore come previsti nel manuale.
• I segnali di precedenza
• Analisi dei comportamenti previsti, obbligatori e vietati relativi a
ciascun segnale.
• Obblighi e doveri da tenere nei confronti degli agenti preposti alla
circolazione stradale
Applicazioni
La spiegazione dei principali segnali verticali di pericolo deve puntare
sull’immediato riconoscimento del segnale e sui contenuti concreti
del pericolo rappresentato simbolicamente, ma soprattutto sui
comportamenti da attuare per una efficace prevenzione: “guida
difensiva”.
Valutare l’utilità dei segnali di pericolo per un più razionale e sicuro
utilizzo della strada, una minore usura del veicolo, un minor
inquinamento e per una guida più sicura e confortevole.
Da notare che i segnali stradali sono talvolta “coperti“ da cartelli
pubblicitari o da altri mascheramenti.
Su tale tematica si può ottenere una notevole partecipazione da parte
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degli allievi, se vengono utilizzati cartelloni murali o software che,
oltre a visualizzare le regole sulla segnaletica selezionata, permettono
anche applicazioni animate.
Riflettere con gli studenti sulla molteplicità degli utenti dell’ambiente
strada, con particolare attenzione agli “utenti deboli”, affinché i propri
comportamenti assumano un valore di responsabilità non solo verso
se stessi, ma anche nei confronti degli altri.
Devono essere evidenziati il ruolo e l’importanza degli agenti preposti
alla circolazione stradale e, conseguentemente, sottolineati gli obblighi
e i doveri che gli utenti della strada devono assumere nei loro confronti.
Riferimenti normativi
Contenuti:
Argomenti da
trattare:
• Nuovo Codice della Strada: artt. 38 e 39.
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: artt. 78, 79, 84 e da 105 a 114
“Segnali di obbligo, di divieto e indicazione”.
• La forma e i colori dei segnali di obbligo, di divieto e indicazione.
• L’analisi delle simbologie utilizzate.
• Analisi dei comportamenti previsti, obbligatori e/o vietati, per ogni
segnale.
Applicazioni
Dopo aver verificato le conoscenze generali sulle diverse tipologie
di segnali, verranno trattati soltanto quelli di interesse generale e
quelli specifici destinati ai conducenti di ciclomotori.
La conoscenza approfondita delle norme contenute nel Codice della
Strada e delle sanzioni derivanti dalla loro inosservanza e costituiscono
il momento fondamentale di crescita culturale del giovane.
Riflettere sul valore della norma per la convivenza civile e il rispetto
del singolo e come le leggi acquisiscono il carattere di strumento per
garantire a tutti il rispetto dei propri diritti.
Riferimenti normativi
• Nuovo Codice della Strada: art. 39.
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: artt. 104, 116, 121, 124 e 127.
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Contenuti:
Argomenti da
trattare:
Applicazioni
“Segnaletica orizzontale; Segnalazioni luminose”.
• Le linee longitudinali e trasversali
• Le linee bianche continue e tratteggiate
• Possibili abbinamenti con la segnaletica verticale
• Le corsie e il loro uso
• Divieto di marcia con veicoli affiancati
• I semafori veicolari
Il programma non prevede la classificazione delle strade; quindi,
dopo l’introduzione all’ambiente strada con la spiegazione dei sensi
di marcia e delle corsie, si passerà alla spiegazione della segnaletica
orizzontale di base.
Per quanto riguarda le segnalazioni luminose, l’argomento è limitato
ai semafori veicolari.
Sarà opportuno trattare i principi generali delle luci stradali e veicolari
e della coerenza del significato simbolico dei colori.
Riflettere sulle esperienze sostenute dai ragazzi e dai docenti relative
alle conseguenze dell’inosservanza dei segnali.
Riferimenti normativi
• Nuovo Codice della Strada: artt. 40, 41.
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: artt. da 137 a 140; da 144 a 146,
148; da 156 a 160.
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Contenuti:
“Norme sulla precedenza”
“Cambiamenti di direzione e di corsia; sosta, sorpasso; documenti
di guida e di circolazione”.
“Assicurazione”.
Argomenti da
trattare:
• La norma generale sulla precedenza; regole e comportamenti da
attuare in prossimità degli incroci
• Svolta a destra e a sinistra
• Uscita da garage o da parcheggi; spostamenti laterali sulla strada
• Impostazione della manovra di sorpasso e di rientro
• La responsabilità civile e penale
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Applicazioni
Numerosi incidenti stradali si verificano agli incroci a causa del
mancato uso o rispetto delle segnalazioni luminose.
I conducenti dei veicoli a due ruote, proprio per la loro maggiore
vulnerabilità, devono acquisire il convincimento che una manovra di
immissione o di attraversamento potrà essere eseguita solo quando
vi sia la certezza di aver percepito correttamente le intenzioni degli
altri utenti e di aver opportunamente segnalato le proprie.
E’ altresì fondamentale comprendere che, nelle manovre di sorpasso
su strade rettilinee, è molto difficile percepire la velocità di marcia e
quindi il tempo di avvicinamento dei veicoli provenienti dalla direzione
opposta.
Riflettere sulla responsabilità amministrativa, civile, penale e sulle
sanzioni derivanti dall’inosservanza di regole e leggi e sull’importanza
sociale dell’obbligo assicurativo.
Riferimenti normativi
Contenuti:
Argomenti da
trattare:
• Nuovo Codice della Strada: artt. 145, 148, 154, 157, 158, 190 e 193.
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: artt. 347, 348, 349, 351 e 353
“Velocità e distanza di sicurezza”
• I limiti di velocità imposti
• La scelta della velocità in base alle condizioni del conducente, del
•
•
•
•
•
Applicazioni
veicolo, della strada e della visibilità
Alcune riflessioni sulla velocità
La velocità e lo spazio di frenata
La velocità e la forza centrifuga
La velocità e la forza d’urto
Divieto di gareggiare in velocità
Oltre all’analisi della normativa, appare di fondamentale importanza
spiegare la differenza tra limite massimo di velocità e velocità
pericolosa. E’ inoltre importante che sia evidenziata l’importanza della
percezione del comportamento degli altri utenti.
In tale ambito sarà utile abituare gli allievi a misurare la velocità di
marcia non solo in chilometri all’ora, ma anche in metri al secondo,
così come è stato misurato e standardizzato il “tempo di reazione”.
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E’ utile ragionare sul fatto che le velocità di movimento di un veicolo
sono molto diverse dalle velocità a cui si muove il corpo umano.
Passando dai 5 Km/h ai 50 Km/h la struttura ossea, quella muscolare
e la massa corporea in genere subiscono accelerazioni e decelerazioni
traumatizzanti. Conseguentemente sottolineare che il corpo umano
risulta inadeguato a sopportare urti a tali velocità.
Ciò è molto importante ai fini del comportamento alla guida e delle
conseguenze in caso di incidente.
A questo proposito può essere utile soffermarsi sulla forza dell’impatto
in caso di urto del veicolo con un ostacolo fisso e su come la velocità
incide in maniera esponenziale sullo spazio di frenata, sull’energia
cinetica e sulla forza centrifuga.
Riferimenti normativi
• Nuovo Codice della Strada: artt. 140, 141, 142, 149.
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: artt. 342; da 343 a 345; 348.
Contenuti:
“Cause più frequenti di incidente”
“Comportamenti da adottare in caso di incidente per favorire il
soccorso”
Argomenti da
trattare:
• Il conducente, il veicolo e la strada
• La visibilità passiva
• Guida distratta, velocità inadeguata, guida contromano e stato di
ebbrezza
• Obbligo di prestare soccorso
• Interventi di sicurezza:
Applicazioni
Il conducente è la causa principale degli incidenti (ignoranza delle
norme, scarsa conoscenza del veicolo, sopravvalutazione delle
proprie capacità, distrazione, inesperienza nella guida). Vanno
comunque analizzate le cause di incidente dovute al fattore veicolo
ed al fattore strada.
La sagoma limitata dei ciclomotori non è immediatamente percepibile.
In particolare, bisogna considerare che i conducenti degli autoveicoli,
nell’immettersi sulle strade abbiano delle “zone d’ombra”, costituite
dai montanti della carrozzeria, dagli appoggiatesta, dall’eventuale
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presenza di altri passeggeri a bordo. Tale situazione di pericolo si
accentua ancora maggiormente nel periodo invernale, con i cristalli
appannati o nel caso di pioggia. Situazione di analogo pericolo per
il conducente del veicolo a due ruote si manifesta nelle ore notturne
in genere. Infatti, quando nella marcia esso precede un autoveicolo,
il fascio luminoso di quest’ultimo può “celare” la presenza del
ciclomotore.
In conclusione si può affermare che, per il conducente del veicolo a
due ruote, è importante vedere, ma è altrettanto importante farsi vedere
ed avere la consapevolezza di essere stati notati dagli altri conducenti.
Il tema dell’incidente stradale, dalle cause alle conseguenze, viene
spesso rifiutato dai giovani.
Per questa tematica, dai risvolti sociali, penali e civili, si dovranno
prendere in esame tutti gli obblighi, che la normativa vigente prevede
in caso di sinistro stradale, come, ad esempio, quello di preavvisare
i conducenti in arrivo della presenza di persone o veicoli sulla strada.
Dovranno essere in particolare sottolineate tutte le regole da osservare
e soprattutto le cose da evitare. Nel caso specifico, considerata l’età,
l’inesperienza e a volte l’impulsività nel fare, sarà estremamente utile
sottolineare al giovane di non intraprendere azioni o interventi che
potrebbero avere effetti ben più gravi di quelli esistenti, ma di chiamare
soccorso utilizzando i numeri telefonici a ciò predisposti: 118, 112,
113, 115.
Vanno indicate esattamente: la zona, il tipo e la gravità dell’incidente,
il numero delle persone e dei veicoli coinvolti, le condizioni dei feriti,
la necessità o meno dell’intervento dei vigili del fuoco, rimanendo a
disposizione degli agenti.
Contenuti:
Argomenti da
trattare:
“Condizione psicofisica del conducente e tempo di reazione”
“Conseguenze provocate dall’uso di alcol e droghe”
• Le condizioni psicofisiche del guidatore
• La vista e il campo visivo del conducente
• Il tempo di reazione e i fattori che lo possono modificare
• Effetti fisiologici sul sistema nervoso, muscolare, cardiovascolare
provocati da uso di alcool e di sostanza psicotrope
• Corretta alimentazione
• Comportamenti responsabili prima e durante la guida
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Applicazioni
La guida di un veicolo presuppone una idoneità che può essere inficiata
non solo da patologie congenite, acquisite o occasionali, ma anche
da stati di affaticamento o emotivi, da una errata alimentazione e
dall’uso inconsapevole di farmaci contenenti sostanze psicotrope.
Spesso gli adolescenti assumono farmaci, regolarmente prescritti, di
cui non conoscono i possibili danni collaterali, o derivanti
dall’associazione con particolari cibi, bevande o altro.
Inoltre, soprattutto in età giovanile, talvolta è difficile rendersi conto del
proprio stato di stanchezza che può essere provocato dalla mancanza
di sonno o da impegni giornalieri gravosi o dalla lunga permanenza
in discoteca. Pertanto gli studenti devono conoscere le alterazioni
psicofisiche cui l’organismo va incontro.
L’educazione alla salute si affronta a scuola focalizzando l’attenzione
sulle problematiche relative alla conoscenza degli effetti derivanti
dall’uso di sostanze stupefacenti, dall’abuso di sostanze alcoliche ed
in generale da errati comportamenti alimentari.
Occorre far acquisire consapevolezza dei fattori che possono
rappresentare causa di pericoli e danni alla circolazione stradale:
comportamenti alimentari scorretti, farmaci che agiscono sui riflessi,
droga, alcool, etc. e che possono provocare un aumento dei tempi di
reazione e alterazioni della vista e del campo visivo.
Far acquisire consapevolezza degli atteggiamenti negativi di natura
psicologica nel rapporto uomo - macchina (narcisismo, istinto di
potenza, mitizzazione del mezzo meccanico).
L’alimentazione corretta o scorretta diventa il risultato della formazione
dell’intera personalità dell’individuo, del carattere, delle sue capacità
critiche: è utile ricordare l’importanza della scelta degli alimenti e delle
bevande, non solo secondo i principi della corretta e sana alimentazione,
ma soprattutto, in questo contesto, in relazione alla guida.
Astenersi dal consumo di alcolici prima di mettersi alla guida, acquisire
l’abitudine ad elementari organizzazioni di gruppo per passare piacevoli
momenti conviviali senza mettere successivamente a rischio la propria
e l’altrui vita sono tematiche da affrontare in modo chiaro, facendo
emergere il valore della responsabilità individuale.
Sarà utile conoscere la normativa di riferimento approfondendo la
conoscenza degli strumenti usati nella rilevazione del tasso alcolemico.
E’ bene sottolineare, nel contesto del corso, che la necessità di essere
sempre consapevoli delle proprie condizioni psicofisiche, significa
imparare a rispettare la propria vita e quella degli altri.
Riferimenti normativi
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• Nuovo Codice della Strada: artt. 186, 187.
• Regolamento al Nuovo Codice della Strada: art. 379.
Riferimenti normativi
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Contenuti:
Argomenti da
trattare:
“Inquinamento acustico e atmosferico”
• I gas inquinanti derivanti dalla combustione dei carburanti
• L’inquinamento ambientale collegato all’uso dei veicoli a motore
• I danni all’apparato respiratorio
• I sistemi meccanici e comportamenti utili a ridurre le emissioni
nocive
• I danni causati dal rumore, la misurazione, i limiti legali
• I comportamenti utili a ridurre il rumore del traffico
• Uso razionale dei veicoli e utilizzo dei mezzi pubblici
Applicazioni
Proporre il comportamento corretto e responsabile dell’utente della
strada, approfondendo la conoscenza dei principali fattori di
inquinamento chimico-acustico con particolare attenzione al mezzo
di locomozione.
Analizzare rischi e danni derivanti alla salute dell’uomo dal traffico
assordante ed inquinante, che può provocare anche stress e
decadimento fisico, soprattutto in caso di uso esclusivo dei mezzi
motorizzati per i propri spostamenti.
L’obiettivo è quello di promuovere le capacità di leggere la realtà e
sviluppare comportamenti improntati al rispetto dell’ambiente in cui
opera.
Affrontare le tematiche ambientali connesse all’educazione stradale
permette di promuovere una cultura della mobilità sostenibile,
necessaria all’utenza corretta della strada.
Partendo dalla “lettura” della città, dei suoi arredi urbani e
dell’organizzazione del traffico, stimolare gli studenti a riflettere
sull’utilizzazione dei veicoli solo quando necessario e in maniera
corretta, per limitare l’inquinamento acustico e atmosferico.
I docenti dovranno far comprendere come l’inquinamento ambientale
sia strettamente legato al consumo di carburante e quindi alla
condotta di guida, alle modifiche della aerodinamicità del veicolo, al
controllo periodico degli organi che lo costituiscono e, non ultimo, al
percorso stradale.
Questa tematica consente di affrontare le problematiche connesse
all’inquinamento da gas, olii esausti, batterie esaurite, pneumatici
logori, etc. e relativa responsabilità civile e penale sulla inosservanza
della normativa sulla disciplina dei rifiuti.
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L’ESAME CONSISTE IN UNA PROVA TEORICA SUGLI
ARGOMENTI DEL PROGRAMMA DEL CORSO (elencati
a pag. 9) TRAMITE QUESTIONARIO, CONCERNENTE:
Norme del Codice della Strada, della segnaletica e delle
norme della circolazione, con particolare riferimento agli
obblighi e ai divieti per i Ciclomotoristi;
Comportamenti di sicurezza relativi a:
• condizioni tecniche di sicurezza e comportamenti idonei
alla prevenzione;
• accorgimenti e comportamenti utili alla reciproca visibilità
degli utenti della strada;
• appropriata percezione delle intenzioni degli altri utenti e
delle distanze; direzioni e velocità dei veicoli;
• corretto uso del ciclomotore;
• eventuali gravi situazioni di pericolo o difficoltà nella
circolazione e comportamenti conseguenti
Comportamenti che hanno diretto riferimento alla Educazione
alla Legalità nella strada.
La scheda d’esame contiene dieci domande ciascuna con
tre risposte.
La prova potrà avere la durata massima di venti minuti e si
intende superata se il numero di risposte sbagliate è, al
massimo, di tre.
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In relazione ai “Programmi ministeriali” e alla vigente normativa,
si ricorda che ogni scuola deve programmare interventi specifici
in materia di educazione stradale da inserire nel P.O.F. Le
tematiche saranno affrontate durante l’anno scolastico, in orario
curricurale, e saranno rivolte a tutti gli studenti, anche se non
frequenteranno il corso per il patentino.
Durante tali lezioni si potrebbe, per esempio, distribuire agli
studenti l’opuscolo “In Moto con Saggezza” (messo a disposizione
dall’ANCMA) e far visionare audiovisivi forniti dalle Autoscuole,
dall’ANCMA, dalla FMI, etc..
L’ANCMA, che ha istituito al proprio interno una apposita struttura
al fine di sostenere le Istituzioni Scolastiche in questo settore,
potrà coordinare le richieste di collaborazione, che perverranno
da quegli Istituti che vorranno praticare la sperimentazione del
Corso, avvalendosi - ove possibile - degli Istruttori messi a
disposizione, in questa fase in forma gratuita, dall’Associazione
delle Autoscuole “CONFEDERTAAI” e dalla Federazione
Motociclistica Italiana. A tal fine le scuole interessate ad attuare
il modello proposto troveranno un sostegno nella struttura ANCMA
che, attraverso i Coordinatori d’Area rispettivamente per il Nord,
per il Centro e per il Sud, coadiuverà i Docenti-Referenti delle
singole scuole e coordinerà gli interventi sul territorio, fornendo
il necessario supporto organizzativo.
Sarà, infine consegnato alle Istituzioni Scolastiche - ove richiesto
- un KIT di materiale didattico di supporto (già usato nella
sperimentazione), comprensivo dell’opuscolo “In Moto con
Saggezza” prodotto dall’ANCMA. L’intervento dei Coordinatori
d’Area, degli Istruttori, nonché il materiale didattico, non
comporteranno alcun onere economico per le scuole.
Il Programma proposto in questo volumetto è in linea con le
indicazioni contenute nella Circolare Prot. n° 1122/A2 del 5 marzo
2002 della Direzione Generale per lo Status dello Studente del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (allegato B),
che, tra l’altro, segnala l’opportunità che le Istituzioni Scolastiche
si attivino al più presto con gli Enti locali e le Associazioni presenti
nei rispettivi territori, al fine di ricercare le necessarie collaborazioni
ed intese per una concreta applicazione della normativa relativa
al conseguimento del “Patentino”.
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I contenuti specifici e la struttura organizzativa presentati in questo programma
sono stati elaborati dal seguente gruppo di lavoro formato da docenti referenti
per l’Educazione Stradale di alcuni Istituti Scolastici, da rappresentanti del
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dell’ANCMA, della
Federazione Motociclistica Italiana e dell’Associazione delle Autoscuole
“CONFEDERTAAI”:
Paola Gigante (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
Antonella Mancaniello (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
Romana Di Febo (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca)
Silvio Fusari (ANCMA)
Paolo Emilio Papò (Docente Ist. Sup.)
Paolo Crozzoli (CONFEDERTAAI)
Antonino Schisano (F.M.I.)
e con la collaborazione della Casa Editrice “Elettra Film” di Genova
Allegati:
• Autorizzazione Ministeriale
• Circolare 5 marzo 2002 della Direz. Gen. per lo status dello
studente del MIUR
• Decreto Legislativo n°9 del 15 gennaio 2002
• Articoli del Codice della Strada (selezione di quelli sviluppati
nel programma)
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Estratto del
“Decreto Legislativo n°9 del 15 gennaio 2002”
Il Presidente della Repubblica
Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Visto l'articolo 1, comma 1, della legge 22 marzo 2001, n. 85 recante delega al
Governo per la revisione del nuovo codice della strada;
Visto il decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione dell'il gennaio 2002 e del 15 gennaio 2002;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni permanenti della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
VISTA la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del
15 gennaio 2002;
Sulla proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con
i Ministri dell'interno, della giustizia, della difesa, dell'economia e delle finanze,
dell' istruzione, dell'università e della ricerca, delle politiche agricole e forestali,
dell'ambiente e della tutela del territorio, della salute e per le politiche comunitarie;
EMANA
il seguente decreto legislativo:
omissis
Art. 6
1. All'articolo 116 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive
modificazioni, sono apportate le seguenti modifiche:
a) la rubrica è sostituita dalla seguente:
"Patente, certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli
e autoveicoli e certificato di idoneità alla guida di ciclomotori";
b) dopo il comma 1 è inserito il seguente:
"1-bis. Per guidare un ciclomotore il minore di età che abbia compiuto 14
anni deve conseguire il certificato di idoneità alla guida, rilasciato dal competente
ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri, a seguito di specifico corso
con prova finale, organizzato secondo le modalità di cui al comma 11-bis.";
c) al comma 2, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: "Il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti, con decreti dirigenziali, stabilisce il procedimento
per il rilascio, l'aggiornamento e il duplicato, attraverso il proprio sistema
informatico, delle patenti di guida, dei certificati di idoneità alla guida e dei
certificati di abilitazione professionale, con l'obiettivo della massima
semplificazione amministrativa, anche con il coinvolgimento dei medici di
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cui all'articolo 119, dei comuni e delle autoscuole di cui all'articolo 123.";
d) al comma 3, l'alinea, è sosfituito dal seguente:
"3. La patente di guida, conforme al modello comunitario, si distingue nelle
seguenti categorie ed abilita alla guida dei veicoli indicati per le rispettive
categorie:";
e) al comma 5, ultimo periodo, è soppressa la parola : ", comunque," ed è aggiunto,
in fine, il seguente periodo: "Fanno eccezione le autovetture, i tricicli ed i
quadricicli in servizio di piazza o di noleggio con conducente per il trasporto
di persone, qualora ricorrano le condizioni per il rilascio del certificato di
abilitazione professionale ai conducenti muniti della patente di guida di
categoria B, C e D speciale, di cui al comma 8-bis. ;
f) dopo il comma 11 è inserito il seguente:
“11-bis. Gli aspiranti al conseguimento del certificato di cui al comma 1-bis
possono frequentare appositi corsi organizzati dalle autoscuole. In tal caso,
il rilascio del certificato èsubordinato ad un esame finale svolto da un lunzionario
esaminatore del Dipartimento per i trasporti terrestri. I giovani che frequentano
istituzioni statali e non statali di istruzione secondaria possono partecipare ai
corsi organizzati gratuitamente all'interno della scuola, nell'ambito dell'autonomia
scolastica. Ai fini dell'organizzazione dei corsi, le istituzioni scolastiche
possono stipulare, anche sulla base di intese sottoscritte dalle province e dai
competenti uffici del Dipartimento per i trasporti terrestri, apposite convenzioni
a titolo gratuito con comuni, autoscuole, istituzioni ed associazioni pubbliche
e private impegnate in attività collegate alla circolazione stradale. I corsi sono
tenuti prevalentemente da personale insegnante delle autoscuole. La prova
fnale dei corsi organizzati in ambito scolastico èespletata da un funzionario
esaminatore del Dipartimento per i trasporti terrestri e dall'operatore responsabile
della gestione dei corsi. Ai fini della copertura dei costi di organizzazione dei
corsi tenuti presso le istituzioni scolastiche, al Ministero dell'istruzione,
dell'università e della ricerca sono assegnati i proventi delle sanzioni
amministrative pecuniarie nella misura prevista dall'articolo 208, comma 2,
lettera c). Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, sentito il Ministro
dell'istruzione, dell'università e della ricerca, stabilisce, con proprio decreto,
da adottarsi entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, le direttive, le modalità, i programmi dei corsi e delle relative prove,
sulla base della normativa comunitaria.";
g) dopo il comma 13 è inserito il seguente:
“13-bis. Cbiunque, non essendo titolare di patente, guida ciclomotori senza
aver conseguito il certificato di idoneità di cui al comma i 1-bis è soggetto
alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro
cinquecentosedici a euro duemilasessantacinque.";
h) il comma 14 è soppresso;
i) al comma 17, le parole: "di cui al comma 15" sono sostituite dalle seguenti:
"di cui ai commi 13-bis e 15".
omissis
Art. 15
1. AII'art. 208 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni,
sono apportate le seguenti modifiche:
a) i commi 2 e 3 sono sostituiti dai seguenti:
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"2. I proventi di cui al comma 1, spettanti allo Stato, sono destinati:a) fermo restando
quanto previsto dal articolo 32, comma 4 , della legge 17 maggio 1999, n. 144, per
il finanziamento delle attivita connesse all'attuazione del Piano Nazionale della
sicurezza stradale, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Ispettorato generale
per la circolazione e la sicurezza stradale, nella misura del 80 per cento del totale
annuo, definito a norma dell'articolo 2, lettera x), della legge 13 giugno 1991, n. 190,
per studi, ricerche e propaganda ai fini della sicurezza stradale, attuata anche attraverso
il Centro di coordinamento delle informazioni sul traffico, sulla viabilità e sulla
sicurezza stradale (CCISS), istituito con legge 30 dicembre 1988, n. 556, per finalità
di educazione stradale, sentito, occorrendo, il Ministero dell'istruzione, dell'università
e della ricerca e per l'assistenza e previdenza del personale della Polizia di Stato,
deIl'Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e per iniziative ed attività di
promozione della sicurezza della circolazione; b) al Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri, nella misura del 20 per cento del
totale annuo sopra richiamato, per studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza del
veicolo; c) al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca - Dipartimento
per i servizi per il territorio, nella misura del 7,5 per cento del totale annuo, al fine
di favorire l'impegno della scuola pubblica e privata nell'insegnamento dell'educazione
stradale e per l'organizzazione dei corsi per conseguire il certificato di idoneità alla
conduzione dei ciclomotori.
3. Il Ministro delle infiastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri dell'economia
e delle finanze e dell'istruzione, dell'università e della ricerca, determina annualmente
le quote dei proventi da destinarsi alle suindicate finalità. Il Ministro dell'economia
e delle finanze è autorizzato ad adottare, con propri decreti, le necessarie variazioni
di bilancio, nel rispetto delle quote come annualmente determinate.".
omissis
Art. 18
(Disposizioni finali e transitorie)
1. I minori di età che alla data di entrata in vigore del presente decreto abbiano
compiuto gli anni quattordici devono, per la guida dei ciclomotori, dotarsi del
certificato di idoneità, nell'osservanza delle modalità ed entro i termini indicati nel
regolamento.
2. La partecipazione ai corsi per il conseguimento del certificato di idoneità alla
guida dei ciclomotori può essere effettuata anche da coloro che compiranno quattordici
anni entro l'anno scolastico in corso.
3. L'articolo 116, comma 13-bis, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e
successive modificazioni ed integrazioni, introdotto dall'articolo 6 del presente
decreto, entra in vigore il 1˚ gennaio 2004.
4. Alle patenti in corso di validità alla data di entrata in vigore del presente decreto
è attribuito il punteggio di venti punti previsto dall'articolo 126-bis del decreto
legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni ed integrazioni, introdotto
dall'articolo 7 del presente decreto.
Art. 19
(Entrata in vigore)
1. Salvo quanto diversamente disposto dall'articolo 18, il presente decreto entra in
vigore il 1 gennaio 2003.
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certificato di idoneità alla guida del ciclomotore