Bologna 18 marzo 2014 Automazione e industria manifatturiera, andamento dei principali settori Marco Vecchio Segretario ANIE Automazione Bologna 18 marzo 2014 Federazione ANIE Federazione Nazionale Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche 11 Associazioni Oltre 1.300 Aziende Membro permanente di Confindustria Il settore elettrotecnico ed elettronico Fatturato: 63 Mld di € Esportazioni: 29 Mld di € Addetti: 450.000 Incidenza della spesa in R&S intra-muros sul fatturato: 4% Bologna 18 marzo 2014 ANIE Automazione Con circa 100 aziende iscritte ANIE Automazione rappresenta i fornitori di componenti e sistemi per l’automazione industriale manifatturiera, di processo e delle reti. I Gruppi operanti in ANIE Automazione lavorano su tre aree principali: Prodotto, Soluzione, Software. 1. 2. 3. 4. PLC - I/O AZIONAMENTI HMI-IPC-SCADA COMPONENTI E TECNOLOGIE PER LA MISURA E IL CONTROLLO 5. UPS 6. CONTROLLO DI PROCESSO 7. MECCATRONICA 8. TELECONTROLLO 9. ITS 10. SOFTWARE INDUSTRIALE 11. DATA CENTER Bologna 18 marzo 2014 Lo scenario macroeconomico Principali indicatori macroeconomici internazionali Var % annue 2012 2013* 2014** 2,0 2,5 4,6 112,0 108,7 103,0 Stati Uniti 2,8 1,8 2,9 Area Euro -0,6 -0,4 1,0 Paesi emergenti 4,9 4,5 5,0 Cambio dollaro/euro (livelli) 1,29 1,33 1,35 Tasso BCE (valori %) 0,88 0,56 0,25 Commercio mondiale Prezzo del petrolio (dollari per barile) Prodotto interno lordo * stime **previsioni Fonte: Scenari economici CSC, dicembre 2013 Lo scenario macroeconomico globale mantiene forti elementi di discontinuità. Negli ultimi mesi indicazioni di miglioramento del contesto internazionale si sono alternate a nuovi rallentamenti della ripresa. L’evoluzione dello scenario macroeconomico ha mostrato andamenti molto differenziati anche all’interno di una 2015** stessa area. Pur con alcune indicazioni di miglioramento emerse nella seconda metà 5,8 del 2013, l’Unione europea resta l’area più colpita dalla crisi. Fra i Paesi avanzati 105,0 si rafforzano invece le indicazioni di ripresa per gli Stati Uniti, grazie al riavvio del ciclo delle scorte e al miglioramento nel mercato immobiliare. Fra le Economie emergenti, 3,2 che mantengono un ruolo centrale per la 1,4 crescita globale, sono emersi andamenti disomogenei. Continua a fornire sostegno 5,2 alla domanda globale la positiva evoluzione dello scenario nell’Asia 1,35 emergente, nell’Africa Subsahariana e in alcune economie dell’America Latina. I dati 0,25 più recenti segnalano un’accelerazione degli scambi globali negli ultimi mesi dell’anno, che lasciano presagire un rafforzamento della ripresa internazionale nel 2014. Bologna 18 marzo 2014 L’economia italiana Le previsioni del Centro Studi Confindustria per l’Italia Var % annue 2012 2013* 2014** 2015** Prodotto interno lordo -2,5 -1,8 0,7 1,2 Consumi delle famiglie residenti -4,2 -2,5 0,2 0,8 Investimenti fissi lordi -8,3 -5,4 1,6 2,2 Esportazioni di beni e servizi 2,0 0,3 4,1 4,7 Importazioni di beni e servizi -7,4 -2,1 3,4 4,2 Saldo commerciale (valori in % del PIL) 1,1 2,3 2,9 3,3 Tasso di disoccupazione 10,7 12,2 12,3 12,2 Prezzi al consumo 3,0 1,2 1,3 1,5 * stime **previsioni Fonte: Scenari economici CSC, dicembre 2013 In questo contesto il Centro Studi Confindustria (CSC) prevede nel 2014 un primo e modesto recupero del PIL italiano (+0,7%) che segue un biennio di segno negativo. La debolezza della domanda interna continua a risentire delle difficoltà nel mercato del lavoro e delle più critiche condizioni reddituali. Nelle previsioni del Centro Studi Confindustria la domanda estera continuerà a fornire il maggiore sostegno alla tenuta dell’economia italiana, grazie al miglioramento atteso dello scenario internazionale e al rafforzamento del commercio globale. Nelle previsioni del Centro Studi Confindustria, le esportazioni di beni e servizi mostreranno nel 2014 una crescita del 4,1% e del 4,7% nel 2015. La graduale fase di uscita dalla crisi si preannuncia tuttavia lenta e irta di ostacoli. Stabilità politica, tenuta delle esportazioni e riavvio del ciclo delle scorte si riveleranno fattori fondamentali per dare effettivo sostegno alla ripresa. Bologna 18 marzo 2014 Industria manifatturiera italiana 140,0 Evoluzione della produzione industriale nell’industria manifatturiera nei principali Paesi europei (indice 2010=100, ciclo trend) 130,0 120,0 110,0 100,0 Nel confronto europeo l’industria manifatturiera italiana ha sofferto in misura più accentuata gli effetti della crisi, penalizzata dalla forte caduta del mercato interno. Guardando ai livelli di produzione industriale, l’industria manifatturiera italiana ha mostrato nel confronto fra la fine del 2013 e il precedente picco pre-crisi (inizio 2008) una caduta vicina al 25% (-10% la corrispondente variazione per la media UE-15). Distanza dai livelli pre-crisi della produzione industriale nell’industria manifatturiera nei principali Paesi europei (var %, media annua 2013/media annua 2008) UE-15 Germania 90,0 80,0 70,0 UE-15 Germania Francia Italia Spagna -10,9 0,4 Spagna -30,9 Francia -16,2 Italia -23,5 Regno Unito -9,5 60,0 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati EUROSTAT Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati EUROSTAT Bologna 18 marzo 2014 Industria manifatturiera italiana Il grado di utilizzo degli impianti (in % sulla capacità totale) Durata della produzione assicurata (in numero di mesi, dati trimestrali) 80 5,0 media (1990-2005) 4,5 75 4,0 70 3,5 3,0 65 2,5 2,0 60 1,5 1,0 55 0,5 50 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 2013 2012 2011 2010 2009 2008 2007 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT 0,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT Nell’industria manifatturiera italiana il grado di utilizzo degli impianti resta a fine 2013 a livelli inferiori alla media storica. Il dato risente della debolezza dello scenario interno ed estero. A inizio 2014 emergono alcuni segnali qualitativi di recupero nelle attese di produzione, legate alle aspettative di miglioramento del contesto internazionale. Bologna 18 marzo 2014 Il settore ANIE dell’automazione industriale in cifre Al 30% di export diretto va aggiunto almeno un altro 35-40% di export indiretto attraverso i costruttori di macchine. Si parla quindi di un tasso di esportazione totale compreso tra il 65% e il 70%. Bologna 18 marzo 2014 Componenti e sistemi per l’automazione fatturati 2013 Prodotto PLC I/O Supervisione Dialogo Operatore PC Industriali Drives Motori Sensori Fonte: ANIE Automazione e ANIE Energia *Preconsuntivo 1°S2013/1°S2012 (%) 2013/2012* (%) -0,2 0,0 Se verranno -2,7i dati di confermati preconsuntivo potremo +5,0 affermare che il fatturato -2,0 nazionale dei fornitori di componenti e sistemi+0,4 per l’automazione -0,5 industriale è cresciuto mediamente 0,0 nel 2013 di circa il 2,5% 0,0 0,0 +5,0 +3,0 +5,0 +2,4 +3,0 +2,0 Bologna 18 marzo 2014 Preconsuntivi 2013 dei principali settori OEM Fonte: Associazioni di Federmacchine Bologna 18 marzo 2014 Meccanica strumentale Previsioni sull’evoluzione delle esportazioni della meccanica strumentale italiana per area di destinazione (var % annua da dati in valore, 2014 e 2015) Nord America Medio Oriente Asia America Latina Altri Paesi europei 2015 2014 Africa Subsahariana Nord Africa UE-15 Altri Paesi UE 0,0 2,0 4,0 6,0 8,0 10,0 12,0 Fonte: Fonte: Rapporto Export 2014-2017 SACE In particolare, la meccanica strumentale - che rappresenta uno dei settori più avanzati del Made in Italy delle tecnologie – potrà beneficiare nel biennio 2014-2015 dell’atteso riavvio degli scambi globali. Secondo le più recenti previsioni SACE, le esportazioni settoriali mostreranno tassi di crescita significativi soprattutto verso i mercati nordamericano, asiatico e dell’America Latina, aree in cui si sono orientate negli ultimi anni le ampie strategie di internazionalizzazione delle imprese. Bologna 18 marzo 2014 Industria Alimentare e bevande Le previsioni al 2015 (var % annua a prezzi costanti) Evoluzione della produzione industriale (indice 2010=100, var % annua da dati in volume) 5,0 4,0 2013/2012 3,0 2,0 2012/2011 1,0 0,0 2011/2010 -1,0 Fatturato totale -2,0 Mercato interno Esportazioni -3,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 2,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT 2013 2014 2015 Fonte: Analisi dei settori industriali Prometeia Intesa Sanpaolo , ottobre 2013 L’industria Alimentare italiana, che tradizionalmente ha sempre espresso un andamento anticiclico, dal 2012 ha sperimentato un ridimensionamento dei livelli di attività. Agisce da freno per lo sviluppo settoriale la forte debolezza dei consumi delle famiglie italiane, che in conseguenza della crisi stanno rivedendo fortemente al ribasso la propensione alla spesa rivolta anche ai beni di prima necessità. Nel biennio in corso si stima un graduale recupero dei livelli di attività del settore, a un tasso di crescita inferiore alla media di lungo periodo. Bologna 18 marzo 2014 Industria Farmaceutica Le previsioni al 2015 (var % annua a prezzi costanti) Evoluzione della produzione industriale (indice 2010=100, var % annua da dati in volume) 12,0 10,0 2013/2012 Fatturato totale 8,0 Esportazioni Mercato interno 6,0 2012/2011 4,0 2,0 2011/2010 0,0 -2,0 0,0 2,0 4,0 6,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT -2,0 2013 2014 2015 Fonte: Analisi dei settori industriali Prometeia Intesa Sanpaolo , ottobre 2013 In un contesto di forti criticità, nel 2013 l’industria Farmaceutica italiana ha mostrato in controtendenza una maggiore tenuta nell’andamento della produzione industriale. Ha favorito questo risultato il potenziamento del sistema produttivo nazionale e la buona performance sui mercati esteri. Nello sviluppo delle esportazioni si riflettono anche dinamiche di scambio intra-firm fra i grandi player multinazionali. Nel più lungo periodo, a fonte della debolezza dei consumi interni, l’export manterrà un ruolo centrale per la crescita dell’industria italiana, grazie allo sviluppo della domanda nei mercati emergenti. Bologna 18 marzo 2014 Autoveicoli e moto Evoluzione della produzione industriale (indice 2010=100, var % annua da dati in volume) Le previsioni al 2015 (var % annua a prezzi costanti) 8,0 6,0 2013/2012 4,0 2,0 0,0 -2,0 2012/2011 2011/2010 -4,0 Fatturato totale -6,0 Esportazioni -8,0 Mercato interno -10,0 -12,0 -12,0 -10,0 -8,0 -6,0 -4,0 -2,0 0,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT 2013 2014 2015 Fonte: Analisi dei settori industriali Prometeia Intesa Sanpaolo , ottobre 2013 L’industria italiana Automotive vive una fase di forti difficoltà, acuita dalla caduta della domanda nel mercato interno ( ai minimi storici sia per i veicoli privati sia per quelli commerciali). Dopo aver mostrato un calo dei livelli di attività superiore al 10% nel 2012, nel 2013 la capacità produttiva del settore ha evidenziato un nuovo ridimensionamento. Nel biennio 2014-2015 si attende un primo rimbalzo della produzione, grazie alla moderata ripresa della domanda nei principali mercati di sbocco. Tale andamento non potrà però consentire un pieno recupero dei livelli di attività pre-crisi. Bologna 18 marzo 2014 Meccanica Le previsioni al 2015 (var % annua a prezzi costanti) Evoluzione della produzione industriale (indice 2010=100, var % annua da dati in volume) 8,0 6,0 2013/2012 4,0 2,0 0,0 2012/2011 -2,0 Fatturato totale Esportazioni Mercato interno -4,0 -6,0 2011/2010 -8,0 -10,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT 2013 2014 2015 Fonte: Analisi dei settori industriali Prometeia Intesa Sanpaolo , ottobre 2013 Nel 2013 l’industria meccanica italiana ha sofferto, a causa del peggioramento dello scenario macroeconomico, il ridimensionamento della domanda interna e il contestuale rallentamento del canale estero (che aveva svolto un ruolo centrale per lo sviluppo settoriale negli anni precedenti). Nello scenario previsionale il settore potrà tornare in un sentiero di sviluppo, ponendosi fra i comparti industriali italiani a più alto potenziale di crescita. Questa dinamica potrà beneficiare della capacità delle imprese del Made in Italy di intercettare la ripresa sui mercati extra europei più dinamici. Bologna 18 marzo 2014 Chimica Evoluzione della produzione industriale (indice 2010=100, var % annua da dati in volume) Le previsioni al 2015 (var % annua a prezzi costanti) 6,0 5,0 2013/2012 4,0 3,0 2,0 2012/2011 1,0 0,0 -1,0 2011/2010 Fatturato totale Mercato interno -2,0 Esportazioni -3,0 -6,0 -5,0 -4,0 -3,0 -2,0 -1,0 0,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT 2013 2014 2015 Fonte: Analisi dei settori industriali Prometeia Intesa Sanpaolo , ottobre 2013 Nell’ultimo triennio l’industria chimica italiana ha mostrato un andamento cedente dei livelli di produzione industriale. Alcuni segnali di recupero sono emersi negli ultimi mesi nei segmenti dell’offerta a più alto grado di specializzazione. Si riflette negativamente la debolezza della domanda nei principali settori clienti a valle. Il settore chimico sta vivendo una fase di trasformazione del tessuto produttivo e di diversificazione dell’offerta, conseguente anche alle crescenti pressioni concorrenziali. Nel più lungo periodo il settore potrà beneficiare soprattutto della ripresa della domanda estera, mentre il mercato interno continuerà a esprimere un minore potenziale di crescita. Bologna 18 marzo 2014 Intermedi (gomma, carta, legno) Le previsioni al 2015 (var % annua a prezzi costanti) Evoluzione della produzione industriale (indice 2010=100, var % annua da dati in volume) 5,0 4,0 Legno 3,0 2,0 1,0 0,0 Gomma e plastica -1,0 2012/2011 -2,0 2013/2012 -3,0 Fatturato totale Carta Esportazioni Mercato interno -4,0 -5,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 Fonte: elaborazioni Servizio Centrale Studi Economici ANIE su dati ISTAT 5,0 2013 2014 2015 Fonte: Analisi dei settori industriali Prometeia Intesa Sanpaolo , ottobre 2013 Nell’ultimo biennio l’industria italiana fornitrice di beni intermedi (gomma, carta, legno) ha evidenziato indicazioni di debolezza nell’evoluzione della produzione industriale. Su questo andamento si è riflessa la caduta della domanda interna e il peggioramento dello scenario nei principali mercati esteri di sbocco. In particolare, il comparto del legno e derivati ha mostrato maggiori segnali di sofferenza, penalizzato dalla debolezza del mercato delle costruzioni. Nel biennio 2014-2015 si attende per il settore degli intermedi un graduale recupero dei livelli di produzione, grazie soprattutto alla ripresa della domanda estera.