Translation
L’Infinito
Giacomo Leopardi (1798–1831)
translated from the Italian by Elizabeth Marie Rine
Ever dear to me is this solitary hillside
And this hedge that for the most part
Forbids me the gaze of the bounds of the horizon.
But as I sit and admire, the boundless
Distances yonder, the almighty
Silences, and profound tranquility,
In my thoughts, I plunge; where my heart
Is nearly lost in fear. And like the wind
Is heard rustling through these plants, I
Compare that infinite silence
And this voice: I’m reminded of eternity,
And the dead seasons, the present
And living, and the sound of it. Thus, within this
Immensity, I drown in thought,
And sinking in this sea is sweet to me.
Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte De l’ultimo orrizonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminato Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete,
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e’l suon di lei. Così tra questa Infinità s’annega il pensier mio: E ‘l naufragar m’è dolce in questo mare.
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Anamesa
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