la Repubblica MARTEDÌ 28 GIUGNO 2011 ■ 16 la Repubblica I MODELLI DELL’ESTATE Trentino Toscana Fonte di Napoleone sull’Isola d’Elba SULL’ISOLA d’Elba il percorso più bello è sulla costa occidentale, da Marciana Marina fino a Cavoli, passando per Punta Polveraia, Punta Nera e Pomonte. La Corsi- @ MARTEDÌ 28 GIUGNO 2011 SPETTACOLARI i passi dolomitici ma è splendida anche la Strada Statale 240 di Loppio e di Val di Ledro, da Rovereto a Riva del Garda. Lasciata Rovereto (da visitare il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, fino al 24 luglio c’è una mostra di impressionisti e post-impressionisti) si tocca Mori, Loppio (sito archeologico), Nago e Torbole. Ultima tappa, Riva del Garda, sul lago: da vedere il palazzo Pretorio, la Rocca, la Torre Apponale (www.visittrentino.it). Le Valli Nascoste e il mitico Zoncolan TRE itinerari: “Valli nascoste” nella zona di Isoppo: Anduins (sorgenti solforose), Pradis (grotte), Redona, Poffabro (borgo), Frisanco (Museo delle miniature), Sequais, Pinzano, Suvo Crossover? LA CORSA DELL’AUTO MULTIFORME na cosa è sicura: al mare, in montagna o in campagna, qualunque sia il luogo scelto per trascorrere le vacanze estive, oggi le automobili in grado di adattarsi ad ogni tipo di situazione sono senza ombra di dubbio gli sport utility e i crossover. Nati per offrire in un’unica vettura la comodità di una berlina, lo spazio di una station wagon e delle prestazioni altamente versatili, i suv conquistano non a caso in Italia circa 160 mila immatricolazioni l’anno. Mentre i crossover arrivati più recentemente sulle strade, e derivati nell’impostazione proprio dagli sport utility, stanno velocemente affermandosi tra il pubblico, apprezzati anche per la linea compatta e filante simile per certi aspetti a quella delle coupé. Non mancano comunque, al di fuori dell’estetica, differenze sostanziali che possono spingere a prediligere gli uni o gli altri. Realizzati nelle dimensioni di carrozzeria medie e grandi, i suv offrono infatti delle meccaniche a trazione integrale capaci di affrontare senza problemi persino i fondi stradali più impegnativi. Sfruttando a tal fine tecnologie riservate fino a ieri alle tradizionali jeep ormai in via d’estinzione. I crossover invece, pur essendo molto performanti, spesso dispongono di due sole ruote motrici e sono meno sofisticati sotto l’aspetto tecnico. Hanno però dalla loro il pregio di favorire una guida fluida e meno impegnativa, specialmente nelle vie trafficate, oltre ad essere in molti casi più parchi nei consumi rispetto ai fratelli maggiori. Chi desidera dunque viaggiare in modo comodo e sicuro dappertutto e vuole ogni tanto cimentarsi nell’off-road “duro e puro” dovrà senz’altro scegliere la sua vettura ideale nel segmento degli sport utility. All’interno del quale, andando dai più lussuosi ai meno pretenziosi, sono disponibili nel nostro mercato ben 40 modelli. Tra questi, i più gettonati dal pubblico sono adesso l’Audi Q5, la Fiat Sedici e la Volkswagen Tiguan. Quelli però che non sono intenzionati a cercare emozioni sfidando neve, fango e sassi potranno optare per uno dei tanti crossover tipo la Bmw X1, la Dacia Duster, la Peugeot 3008 o la best seller della categoria Nissan Qashqai che, oltre ad essere in testa alla classifica delle vendite da noi con 12.530 unità immatricolate nei primi 5 mesi dell’anno, è stata nel 2007 una delle prime ad esordire nella categoria. (p.o.) Bolzano-Mendola una corsa in salita Ragogna. “Sella Chianzutan”: tra le montagne del giro della Val Calda, Ovaro, Ravanscietto, Sutrio fino alle pendici del Monte Zoncolan. “Passo Monte”: Zulium (la Iullum Carnicum dei Romani), San Pietro di Carnia (chiesa gotica), Forcella di Lius con il borgo di Ligosullo (www.turismofvg.it). PER rivivere il mito della gara automobilistica Bolzano-Mendola (Bozen-Mendel) degli Anni ’50. Nei manifesti d’epoca è definita “Corsa in salita” e i panorami di monta- © RIPRODUZIONE RISERVATA Kia Sportage Bmw X3 - Kia Sportage Fuoristrada 1 2 3 Top 3 2011 2010 Audi Q5 4.785 5.122 Toyota Rav4 4.657 3.943 Bmw X3 4.057 1.160 gennaio/maggio Nata nel 1951 (versione 1101) e prodotta sino al 1987 (dal 1974 nella versione 1107) era un fuoristrada che aveva l’obiettivo di essere la prima jeep italiana Fiat Freemont - Chevrolet Orlando Super lusso o spartana basta rompere gli schemi U on solo jeep. Negli anni Cinquanta parlare di 4x4 voleva dire riferirsi al veicolo arrivato con la guerra, quello che aveva inventato una categoria di mezzi del tutto sconosciuta e, da questo punto di vista, l’arrivo della Campagnola ha cambiato le cose, mescolando tecnologia e orgoglio nazionale, business e innovazione. Ai tempi in cui le 4x4 erano vere fuoristrada e nessuno immaginava potessero diventare una parte consistente del mercato automobilistico, l’arrivo di due modelli (oltre alla Fiat anche la Matta dell’Alfa Romeo) così specialistici è stato il messaggio forte che l’industria italiana aveva la possibilità di competere in qualsiasi settore, senza complessi o debolezze. Il lancio organizzato stabilendo il primato dell’attraversamento dell’Africa da Algeri a Città del Capo (per la cronaca in 11 giorni, 4 ore e 54 minuti) la dice lunga in proposito. La Campagnola, seppure quasi del tutto confinata negli usi istituzionali e professionali, ha avuto il merito di smilitarizzare l’immagine delle cosiddette jeep con la complicità di un design razionale quanto simpatico. Pur non potendola considerare una Suv d’antan, ha sicuramente contribuito a creare quel ponte fra automobile e avventura che diventerà poi la componente principale dell’immagine degli sport utility moderni. (daniele p. m. pellegrini) N U na dal carattere decisamente elitario e super lussuoso, l’altra più spartana ma non meno pretenziosa nei contenuti. Accomunate da una stessa tradizione nel rompere gli schemi, che le ha rese degli indiscutibili punti di riferimento nel settore delle 4x4, la Bmw X3 e la Kia Sportage rappresentano due possibili alternative per quelli alla ricerca di una sport utility con cui trascorrere le tanto attese ferie estive. Diverse per il posizionamento all’interno della loro categoria, ma anche e soprattutto nel prezzo, sia la tedesca che la coreana hanno una lunga storia alle spalle scandita da successi e dai numerosi consensi ottenuti tra il pubblico. Arrivata sulle strade nel 2004 la X3 è stata il primo Suv di medie dimensioni a debuttare nel mercato premium e fino ad oggi ha conquistato nel mondo 614.800 clienti di cui 54.450 in Italia. Presentata nel 1991, la Sportage è invece tra le vetture che hanno inaugurato il segmento degli sport utility compatti antesignani dei crossover e solo da noi ha contato 42.950 immatricolazioni. Uno stile inconfondibile e una meccanica messa a punto per affrontare ogni fondo stradale, sono le caratteristiche per le quali fin da subito si è distinta la X3. Caratteristiche che la Bmw ha rinnovato esaltandole sempre più gna sono spettacolari, tornante dopo tornante. Tra centri storici, vigneti e boschi. Tra le località: Appiano, San Felice, Passo Palade, Prissiano, Nalles, Andriano, Caldaro, Passo Mendola (Mendelpass) a quota 1.363 metri. La strada è la Statale 42 del Tonale e della Vendola (www.scuderiadolomiti.com). Come eravamo... Fuoristrada, non solo jeep Fiat l’avventura su quattro ruote Campagnola Bmw X3 PAOLO ODINZOV ■ 17 Alto Adige Friuli Non solo Dolomiti da Rovereto al Garda ca è vicinissima, tanto che si narra che Napoleone, nel breve regno all’Elba, venisse spesso qui per vedere la “sua” Corsica. L’Imperatore si fermava a Marciana (da vedere il Museo Archeologico di Palazzo Pretorio) per rifornirsi d’acqua in quella oggi chiamata “Fonte di Napoleone” (www.aptelba.it). PER SAPERNE DI PIÙ www.chevrolet.it www.fiat.it nelle diverse generazioni della tedesca prodotte (tre in tutto), compresa l’ultima arrivata da poco nelle concessionarie. Più grande, tanto da prendere le giuste distanze nella gamma della marca di Monaco dal crossover X1, la nuova X3 è infatti come di consueto andata oltre. Cresciuta non solo nelle dimensioni, nei suoi 4,65 metri di lunghezza ha guadagnato una maggiore regalità nell’aspetto e tanto spazio nell’abitacolo simile adesso per lussi ed equipaggiamenti a quello della Serie 7. Il tutto diventando più performante nelle prestazioni sfruttando tecnologie come la trazione integrale intelligente xDrive, con la quale è possibile affrontare il fuoristrada più impegnativo, oppure il Dynamic Damper Control che adatta al meglio la dinamica di marcia della vettura allo stile di guida del conducente. In vendita con prezzi a partire da 42.150 euro, è disponibile con quattro motorizzazioni: due benzina da 258 e 306 Cv e due tur- bodiesel da 184 e 258 Cv. E, a seconda delle versioni, la X3 può essere dotata di un cambio manuale a 6 marce o di una veloce trasmissione automatica-sequenziale a 8 rapporti molto comoda nell’uso in mezzo al traffico. Anche la Sportage propone quattro motorizzazioni e impiega al top un 4 cilindri benzina da 163 Cv. Forte di un listino ben più parco rispetto a quello della Bmw, la variante entry level costa 20.100 euro, è lunga 4,44 metri e si distingue per la carrozzeria particolarmente filante da quasi coupé scolpita guardando ai gusti della clientela europea. Presentata lo scorso anno nella terza edizione, la coreana ha un abitacolo che i progettisti hanno realizzato ponendo l’accento sulla ergonomia e la disponibilità di spazio a bordo. La sua capacità di carico non a caso può raggiungere i 1.353 litri (1.600 è quella della X3) e, pure se in tono minore rispetto alla X3, la Sportage è munita all’interno di numerose dotazioni volte a garantire a passeggeri e guidatore il massimo comfort. Nella meccanica offre una trazione a integrale associata come sulle off-road più estreme ad una miriade di controlli elettronici tra cui l’hillstart assist control che facilita le partenze in salita. Ma se il tutto vi sembra troppo potete acquistarla in alcune varianti a due ruote motrici che tra i pregi hanno quello di abbattere notevolmente i consumi. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fiat Freemont Voglia di stile yankee anche sulle nostre strade MARCO SCAFATI l germe della monovolume all’americana comincia ad attecchire anche alle nostre latitudini, a quanto sembra. Solo che, a differenza dei recenti fatti di cronaca su batteri killer e affini, questa è una notizia positiva. Un po’ d’aria nuova ci voleva, in un comparto del mercato che per fisiologia tanto spazio all’estro non l’ha mai dato, puntando più sulla razionalità di certe soluzioni costruttive. Dopo la Dodge, che della familiare in salsa yankee era stata l’apripista in tempi non sospetti con modelli tipo Caliber e Journey, per caricare valigie, ombrelloni e bambini con un tocco di classe arrivano le “sette posti” Chevrolet Orlando e Fiat Freemont. Quest’ultima a vantare più che una semplice parentela con la Journey (operazione figlia del matrimonio col gruppo Chrysler), visto che esteticamente si tratta della stessa auto leggermente ritoccata all’interno e rimarchiata col logo della casa torinese. Ma con un tocco di italianità che la distingue, e che evidentemente ha convinto almeno la metà dei connazionali che l’hanno guidata nel week end del debutto, l’ultimo di maggio: i seimila test-drive effettuati hanno fruttato alla Fiat ben tremila contratti, un buon viatico di questi tempi ma soprattutto la conferma che aver puntato sul doppio allestimento (Freemont e Urban) e sulla doppia motorizzazione 2.0 a gasolio Multijet da 140 e 170 Cv ha semplificato non solo I Chevrolet Orlando Crossover gennaio/maggio 1 2 3 2011 Top 3 2010 Nissan Qashqai 12.530 12.506 Nissan Juke 7.911 - Dacia Duster 4.847 231 i listini (con prezzi a partire da 25.700 euro), ma anche la scelta ai potenziali clienti. Non bastasse la concretezza del prodotto, ci ha pensato anche il marketing a metterci lo zampino: auto ufficiale (con tanto di benedizione “urbi et orbi” di mister Prandelli) della Nazionale italiana di calcio, almeno in questa prima fase dell’accordo quadriennale di sponsorizzazione che accompagnerà gli Azzurri agli europei di Polonia e Ucraina del 2012 e ai mondiali in Brasile del 2014. Scelta non casuale, visto che la polacca e la carioca sono due piazze strategiche per il marchio: la prima per la presenza del più efficiente stabilimento del gruppo, a Tychy, la seconda per essere la vera cassaforte visti i riscontri commerciali e la leadership sul mercato brasiliano. La comodità, comunque, è quasi sempre una questione di misure. Quasi. Perché pur essendo più corta di oltre 20 centimetri (la lunghezza è di 4,65 m contro 4,89) rispetto alla sua più impo- nente rivale italo-americana fabbricata nello stabilimento di Toluca, la Chevrolet Orlando garantisce comunque un discreto livello di comfort. Ovviamente, con sette persone a bordo lo spazio per i bagagli si riduce drasticamente, ma tutto sommato è una questione connaturata a questo tipo di vettura: meno monovolume e più crossover. La Chevy da famiglia, per contro, si difende bene quanto ad agilità e “spinge” a dovere soprattutto con il 2.0 turbodiesel da 163 Cv, senza dubbio la scelta migliore tra quelle possibili e quella più paragonabile alla monovolume Fiat. Rispetto alla quale ha pure l’atout di un listino leggermente inferiore, che recita 24.500 euro, e la recente promozione commerciale che garantisce l’assicurazione furto e incendio pagata per 10 anni. Anche per questo, forse, troviamo la Orlando al secondo posto nelle vendite di monovolume grandi a maggio, e al terzo dall’inizio dell’anno: risultato difficile da preventivare al lancio, quando la novità era percepita ancora come scommessa. La singolarità sembra far breccia, dunque. E lascia spazio ad un’ultima considerazione: un tempo l’Europa era la culla di auto del genere, le produceva e ne definiva i canoni estetici. Oggi a quanto pare il baricentro si sta in parte spostando, visto che questi modelli col vento in poppa nascono dall’altra parte del mondo, in Messico e Corea del Sud. © RIPRODUZIONE RISERVATA