Pietro Stella FARE STORIA SALESIANA OGGI in «Ricerche Storiche Salesiane» 12 (1993) 391-400. 1. Sapere inserirsi nella storiografia di oggi • Con soggetti e metodi appropriati nelle ricerche e nei dibattiti storiografici di oggi. • Non il «fatto», ma il dibattito interpretativo può essere il punto di partenza per i propri interventi. • Tanto più che oggi la storiografia «laica» tende a dare più spazio ai fenomeni religiosi passati e recenti anche in campo di storia salesiana. 2. Conoscere la storiografia della propria area culturale • La scuola francese delle Annales insisteva sul ruolo determinante dei fattori strutturali propri di specifiche aree geografiche (Fernand Braudel) • Ma gran parte della storiografia europea ha ribadito l'importanza essenziale dell'uomo come protagonista della storia: è lui che delinea e trasforma gli elementi strutturali (la «civiltà materiale», ecc.) di un paese, di un continente, del mondo intero. • C’è un grande dibattito storiografico … 2. Conoscere la storiografia della propria area culturale • Lo storico salesiano dovrebbe: – saper valutare le correnti storiografiche entro cui ci si muove; e tracciare un bilancio, se non proprio della storiografia del proprio ambiente culturale, almeno di quegli aspetti che più da vicino toccano l'esperienza salesiana; – sapere costruirsi lui stesso il modello di analisi più adatto al tipo di ricerca storica che intende affrontare. 3. Su che cosa fare storia salesiana oggi? • Gli storici della generazione di P. Stella hanno privilegiato gli studi su don Bosco e sul suo tempo. • Molto meno si è fatto a proposito dell'opera salesiana dalla fine dell'800 ai nostri giorni. [cf. le iniziative posteriori al 1995: es.: MOTTO Francesco (ed.), Insediamenti e iniziative salesiane dopo don Bosco. Saggi di storiografia, Roma, LAS, 1996] • È opportuno spostare l’interesse storico (pur continuando iniziative già iniziate: epistolario di don Bosco, studi sui collaboratori del santo, ecc.) 3. Su che cosa fare storia salesiana oggi? • Quale segmento cronologico preferire? – Evitare la periodizzazione legata ai singoli rettori maggiori: in molti soggetti di ricerca il ruolo del rettor maggiore non è determinante (es. l’espansione delle scuole professionali e la trasformazione della figura del sales. coadiutore ; le scuole agricole in Europa; la presenza salesiana in Asia; l’incontro tra missionari e popolazioni indigene…) • Campo particolare di studio è quello delle idee, della spiritualità e di altre manifestazioni dello spirito umano. – Anche in questo caso non è difficile l'inserimento nella storiografia più larga (si moltiplicano studi «sociali» della lingua, della musica, della pittura, del teatro, del giornalismo, del pensiero filosofico, delle attività letterarie: scopo non è solo fare un'esegesi più puntuale; ma soprattutto costruire una storia a tutto campo, in cui le manifestazioni dello spirito sono illustrate come «prodotto peculiare» di una società e di un'epoca). 3. Su che cosa fare storia salesiana oggi? • Come organizzare il lavoro storico? – individuato il problema, è importante elaborare una serie di ipotesi interpretative (es. un compagno di Domenico Savio, Ollagnier, per testimoniarne le virtù accenna a un fatto, la preghiera a sant’Aventino per essere liberato dal mal di testa; ma D. Bosco scarta il fatto. PROBLEMA: perché Ollgnier dà importanza al fatto? Perché DB lo scarta? IPOTESI: in Savio e nel suo ambiente permane una religiosità arcaica; DB invece vuol promuovere una spiritualità più moderna… ) – Sarebbero interessanti le indagini sui rapporti dei salesiani di varia cultura e nazionalità con ambienti complessi come il Medio Oriente, l'India, la Cina, il Brasile, la California: nel groviglio di gruppi etnici e nella trama d'interventi politici anche internazionali. 4. Osservazioni conclusive: lo storico salesiano di fronte alle MB • Il quadro storico generale che fa da sfondo alle MB è tutto da rivedere: – Nel racconto di Lemoyne le forze politiche che hanno portato all'unità d'Italia sono espressione dell'impero di satana. Carbonari, mazziniani, garibaldini sono tutti strumenti diabolici; i patrioti, tutti spiriti settari; il risorgimento è tutto un complotto e un inganno – Questo è il modo di vedere della religiosità controrivoluzionaria entro cui vive anche don Bosco. – Ceria appartiene ad altro clima culturale (dopo la conciliazione tra Chiesa e Stato fascista e clima esaltante lagato a beatificazione e canonizzazione di DB): è un letterato ed evita il quadro storiografico; fa un discorso narrativo, sobrio, sintetico. 4. Osservazioni conclusive: lo storico salesiano di fronte alle MB • Ma è più profondo il divario tra gli avanzamenti della storiografia moderna e il metodo che Ceria pone in atto nel costruire la storia : – – Es. 1: senza il quadro economico-sociale e la grande depressione economica che provocò l’immigrazione di massa, non si può avere il complesso di elementi congiunturali che spiegano le scelte di DB (verso l'Argentina sui percorsi dell'emigrazione e su quelli dell'assistenza religiosa e caritativa di allora). Es. 2: narrazione dei sogni con i medesimi criteri di Lemoyne: concordismo acritico delle testimonianze, cura a indicare l'avveramento delle predizioni fatte a DB (indicazioni che, attentamente esaminate, si dimostrano molto discutibili e insoddisfacenti) = soprannaturalismo e tendenza apocalittica sia in Lemoyne che in Ceria. 4. Osservazioni conclusive: lo storico salesiano di fronte alle MB • Nei lettori più attenti sorgono molti interrogativi sul perché di questa visione dei fatti. • Rischio che storici salesiani disattenti cadano nell’inganno di assumere acriticamente dalle MB l’interpretazione negativa degli interventi politici contro privilegi ecclesiastici o contro personaggi cattolici renitenti al processo di unificazione… • Spetta agli storici salesiani stare in guardia, e fornirsi dei mezzi adeguati per un'utilizzazione critica sia delle MB sia del patrimonio documentario alle quali queste attingono.