PUNTO DI PARTENZA I. Ambito Famiglia salesiana Animazione e coordinamento portato avanti dalla Consigliera per la Famiglia Salesiana con le Delegate Mondiali Capitolo Generale XX: • Ci sentiamo chiamate a progettare insieme, dentro e fuori la Famiglia salesiana, percorsi comuni per far crescere la vita e la vita in pienezza. •È maturata nell’Istituto la coscienza di formare parte di un insieme molto più ampio – la Famiglia salesiana – dentro il quale condividiamo con altri gruppi una stessa spiritualità e una stessa missione dentro l’orizzonte più ampio della Chiesa. • Sostenere e promuovere, in fedeltà al nostro carisma di donne consacrate per l’educazione, tutte le aggregazioni che si impegnano a favore della dignità della donna e della salvaguardia della vita. Dalla Programmazione 03-08 “Fare della spiritualità di comunione nello stile salesiano il modo abituale di vivere la cittadinanza evangelica, come comunità educante”. “Favorire la riflessione vitale sul rapporto Parola di Dio e spiritualità salesiana e sull’accompagnamento vocazionale per i vari membri delle comunità educanti” (p. 10) “Promuovere percorsi graduali di formazione alla corresponsabilità delle FMA e dei/delle laici/laiche nello spirito del Sistema Preventivo” (p. 13) A. Dinamica Guardando le immagini seguenti, secondo te, qual è il ruolo della Delegata? B. Qual’è l’identità della Delegata? La Delegata di Federazione, è una Figlia di Maria Ausiliatrice NOMINATA dall’Ispettrice. Rappresenta l’Istituto nell’ANIMAZIONE e nell’ACCOMPAGNAMENTO FORMATIVO della Federazione. Mantiene i CONTATTI con la Delegata Mondiale e con le Delegate delle Unioni, alle quali offre ORIENTAMENTI per il loro servizio. (Statuto n. 11.5,) “ESSERE” una PRESENZA che CURA e ANIMA Una PRESENZA che CURA e ANIMA la formazione salesiana apostolica degli e delle exallieve/i perché ciascuno possa assumersi responsabilmente i propri compiti da laiche e laici associati, testimoniare la spiritualità salesiana mornesina per incamminarsi verso l’auspicata autonomia nella comunione. “Curare” significa: - aiutare i nostri destinatari a sviluppare le proprie capacità per poter contribuire positivamente: •alla vita associativa •nella famiglia •nel lavoro - scoprendo il progetto di Dio su ogni persona attraverso il rispetto e i rapporti di vita. 1. Punto di partenza: il rispetto della persona PUNTO DI PARTENZA PERSONA La persona è un processo dinamico aperto al futuro non determinato, ma però condizionato dal proprio passato. Fin da piccoli noi assumiamo, attraverso i rapporti e le diverse esperienze, una serie di elementi che, positivamente o negativamente influiscono sulle nostre scelte e nei nostri rapporti interpersonali. Siamo chiamate a essere protagoniste della nostra vita. Molto spesso abbiamo delle reazioni di difesa che provocano frustrazione, ferite, conflitti e complessi che ci condizionano. Il potenziale della nostra vita si spreca in proteggersi e in difenderci. Abbiamo bisogno quindi di conoscerci meglio come persone, per maturare armonicamente le nostre possibilità. Il nostro compito come Delegate ė aiutare i nostri EXALLIEVI/E verso la realizzazione personale perchė affrontino la vita forti di un’autentica educazione salesiana. In questo contesto sorge la necessità di fare un cammino di crescita spirituale e umano attraverso l’accompagnamento e la formazione. 2. DONNA CENTRATA SU DIO Il documento Linee d’impegno America 2003, presenta il profilo della Delegata: Donna centrata su Dio, che vive la spiritualità mariana con un forte senso di appartenenza alla famiglia salesiana, felice della propria consacrazione. •Capace di lavorare con i laici ciò implica: sapere delegare, accompagnare, favorire l’autonomia e la corresponsabilità, accogliere l’apporto originale delle Unioni e del consiglio di federazione, vivere la reciprocità. •Impegnata in una costante autoformazione per essere autentica guida spirituale, memoria e testimonio tra le exallieve e gli exallievi. 3. Vive e promuove la reciprocità La Delegata “Favorisce la valorizzazione della risorsa laicale curando rapporti di reciprocità tra l’Associazione e l’Istituto FMA nella autonomia e nella comunione” (Statuto di federazione n. 11.4) Dinamica n. 2 Riflessione “La migliore squadra” Raccontano che una volta in una falegnameria ci fu una strana assemblea. Fu una riunione di attrezzi per sistemare le sue differenze.... Il martello esercitava la presidenza, ma l'assemblea gli notificò che doveva rinunciare. La causa? Faceva troppo rumore, ed inoltre passava tutto il tempo colpendo Il martello accettò la sua colpa, ma chiese che fosse anche espulso il cacciavite, allegando che sempre girava e girava per ottenere qualcosa. Davanti all'attacco il cacciavite accettò gli argomenti, ma a sua volta chiese l'espulsione della carta smerigliata. Il martello fece vedere che la carta smerigliata era molto aspra nel suo tratto ed aveva sempre frizioni con gli altri. La carta smerigliata accettò, con la condizione, che si espulsasi al metro, il quale misurava sempre all'altro secondo la sua misura, come se fosse l'unico perfetto. In quello momento entra il falegname, unì tutti ed iniziò il suo lavoro Utilizzò il martello, la carta smerigliata, il metro ed il cacciavite... Il rustico legno si trasformò in un bel mobile Quando il falegname andò via, gli attrezzi ripresero la discussione Ma la sega si affrettò a dire": Signori si è dimostrato che abbiamo difetti, ma il falegname lavora con le nostre qualità. È questo che ci fa preziosi. ... Per questo invece di guardare i nostri difetti, concentriamoci sull'utilità dei nostri punti buoni" Allora l'assemblea capì che il martello era forte, il cacciavite univa e dava forza, la carta smerigliata era speciale per limare le asprezze, ed il metro era preciso ed esatto Allora si sono sentiti una squadra capace di produrre insieme mobili di qualità; Felici ed orgogliosi delle loro forze e di lavorare insieme La stessa cosa capita con gli esseri umani. Quando una persona cerca difetti in un'altra, la situazione si trasforma tesa e confusa. Al contrario, quando si cerca con sincerità le cose buone nell'altro, fioriscono le migliori conquiste umane. È facile trovare difetti... chiunque può farlo! Ma... trovare le qualità? Questo è per i saggi che sono capaci di ispirare i successi umani!!! 4. ANIMATRICE Significa che è chiamata a DARE e STIMOLARE vita e vitalità all’interno dell’Associazione, cioè “ESSERE” più che FARE Dinamica n. 3 Simbolo del sale Perchè il ruolo della delegata è paragonato al sale? Perchè essere come il sale? È nel silenzio che le grandi cose si costruiscono. “Voi siete il sale della terra .." (Mt. 5, 13) Il sale non si vede, ma la sua azione è molto importante. Se quando cuciniamo manca il sale, il nostro palato lo sente subito. Allo stesso modo noi possiamo cambiare il sapore della storia con la nostra spiritualità salesiana mornesina che è vivere il vangelo nel quotidiano. Dare sapore allo stile salesiano mornesino con la ricetta di Main: SEMINARE NEL SILENZIO attraverso l'umiltà e la semplicità , seguendo i passi di Sr. Teresa Valse Pantellini: “Passare inosservata”. Nella Lumen Gentium 33, i laici sono soprattutto chiamati a rendere presente e operosa la Chiesa in quei luoghi e in quelle circostanze, in cui essa non può diventare sale della terra se non attraverso la loro testimonianza e dedizione. Il sale serve alla conservazione degli alimenti, a cui dona sapore, diventa simbolo di perseveranza: essere sale della terra significa essere PORTATORE di una promessa di eternità: la Parola di Dio. Al sale è riconosciuto un potere curativo (cfr 2 Re 2, 2022). Diventa allora immagine della purificazione interiore e della conversione del cuore. Gesù stesso evoca il sale della sofferenza purificatrice e redentrice (cfr Mc 9, 49):essere sale della terra significa aiutare a GUARIRE LE FERITE DEL CUORE con la compassione, la carità alla luce del mistero pasquale. 5. FORMATRICE Promuovere una continuità educativa come interpretazione coerente del Sistema Preventivo di don Bosco per aiutare i giovani Exallievi/e a diventare corresponsabili assumendo le finalità proprie dell’Associazione. (Statuto n. 11.4) Condividere riflessioni e iniziative con reciproco impegno a favore della dignità della donna, della vita e della famiglia. (Statuto n. 11.4). Un seme non si vede, non si sente crescere, ma cresce in profondità, si sviluppa e dà frutti nel silenzio. Avere una abilità pedagogica. “Educare” significa aiutare l’exallieva e l’exallievo a sviluppare al più possibile le potenzialità personali. L’educazione si sviluppa con un processo graduale avendo come punto di riferimento un valore centrale nella vita. Per noi cristiane/i questo centro di unità è Gesù. Si educa più per quello che si é che per quello che si dice o si fa. La missione santifica e la santità dinamizza e fa fruttificare la missione. Siamo figlie di grandi sognatori: Don Bosco e Madre Mazzarello. Essi hanno realizzato i loro sogni. Possiamo sognare e pensarla alla grande, seguire i loro passi con ottimismo salesiano. Camminare insieme con i laici verso la santità e la comunione é un sfida nel nostro secolo, ma non é impossibile. Facciamoci coraggio! Conclusione Riflessione: Ah, se fossimo come le oche! Ah, Se fossimo oche! La prossima stagione, quando vedrai le oche emigrare, dirigendosi verso un posto più caldo per passare l'inverno, guarda bene perchè volano a forma di "V “. Forse ti interessa sapere perchè fanno così. Al volare in formazione di "V“… … lo stormo intero aumenta del 71 % la portata del volo in confronto a quello di un uccello che vola da solo. Lezione 1 Condividere la stessa direzione e lo stesso obiettivo del gruppo, permette di arrivare più rapido e facilmente alla meta, perché aiutandoci tra noi i risultati sono migliori. Quando un'oca esce dalla formazione... Sente la resistenza dell'aria e la difficoltà di volare da sola Allora, rapidamente ritorna alla formazione, per approfittare del potere di elevazione di quelle che sono davanti a lei. Lezione 2 Rimanendo in sintonia ed uniti insieme a quelli che si dirigono nella nostra stessa direzione, lo sforzo sarà minore. Sarà più semplice e piacevole raggiungere le mete. Saremo disposti ad accettare ed offrire aiuto. Quando l'oca leader si stanca... ... si trasferisce alla fine della formazione. Mentre un altro assume il posto anteriore. Lezione 3 Condividere l’animazione o leadership. Rispettarci reciprocamente in ogni momento. Condividere i problemi ed i lavori più difficili. Riunire abilità e capacità, combinare doni, talenti e risorse. Le oche volando in formazione gracchiano per dare coraggio e stimolo a quelli che sono davanti, affinché facendo così mantengano la velocità. Lezione 4 Quando ci sono coraggio e stimolo, il progresso è maggiore. Una parola di incoraggiamento nel momento opportuno motiva, aiuta, dà forza, produce il meglio dei benefici. Quando un'oca si ammala, si è ferita o si è stancata... e deve uscire dalla formazione … Altri escono dalla formazione e l'accompagnano per aiutarla e proteggerla. Rimangono con lei fino a che muoia o sia capace di volare nuovamente; dopo averla aiutata o raggiungono di nuovo il proprio stormo, o s’integrano ad un'altra formazione. Lezione 5 Siamo uniti uno al fianco dell'altro, nei momenti di difficoltà, come nei momenti di lavoro e di sforzo. Se ci manteniamo uno di fianco all'altro, appoggiandoci ed accompagnandoci; se facciamo realtà lo spirito di squadra; se nonostante le differenze possiamo conformare un gruppo umano per affrontare ogni tipo di situazioni; se capiamo il vero valore dell'amicizia; se siamo coscienti dell’importanza della condivisione… La vita sarà più semplice, ed il volo degli anni più piacevole. Formeremo una bella squadra allo stile salesiano mornesino!