Farmacologia Beniamino Palmieri Stefania Capone TERAPIA Mesoterapia con acido ialuronico Dipartimento di Chirurgia generale, Azienda universitaria Policlinico di Modena Trattamento di rughe e cicatrici per il ringiovanimento cutaneo Introduzione L’acido ialuronico (HA) è un filler cutaneo molto diffuso e sicuro, con specifiche indicazioni a essere usato nel ringiovanimento facciale: infatti, il processo di invecchiamento della pelle in quest’area, determina una perdita di elasticità e volume, associati ad altri difetti facciali come rughe, gonfiori, distensioni e distrofia epidermica. Queste imperfezioni possono essere migliorate ed eliminate grazie all’iniezione di questo composto le cui proprietà, in paragone con il collagene eterologo o autologo iniettabile, risultano più sicure. Infatti questa molecola (1) è costituita da uno zucchero dimerico cross-linked (N-acetyl-D-glucosammina), legato a una molecola di acido glucuronico (fig. 1). Una proprietà propria dell’acido ialuronico è quella di infiltrare nello spazio interstiziale cutaneo, data la sua elevata idrofilicità, evitando il collasso delle fibre reticolari e promuovendo il mesenchima, la motilità e la viabilità delle cellule del sistema immunitario (fig. 2). Inoltre, regola il turnover dei cheratinociti attraverso i recettori CD44 e RAHMM; inattiva i radicali liberi e le specie reattive dell’ossigeno (ROS) prodotte dai raggi ultravioletti (2). È stato stabilito che la quantità fisiologica di acido ialuronico nell’adulto è 7 grammi, metà dei quali si accumulano nella pelle, con una concentrazione di 2-4 mg/ml nell’epidermide e 0,5 mg/ml nel derma (3). Il ruolo fisiologico di questo acido può essere ristabilito artificialmente iniettando catene cross-linked di questa molecola a differenti livelli del derma e del subderma, donando alla pelle mor- hi.tech dermo 2/2010 L’acido ialuronico, composto biologico utilizzato nel contrasto all’invecchiamento, ha dato ottimi risultati nella versione crosslinkata. Dai risultati dello studio, emerge il generale grado di soddisfazione riscontrato dai pazienti. Ulteriore punto a favore è l’elevato grado di sicurezza del prodotto 27 Fig. 1: acido ialuronico bidezza e turgore, con una vita media di 4-6 mesi, in base al grado di polimerizzazione e alla via di degradazione epatica. È noto infatti che l’acido ialuronico diminuisce in modo intrinseco nella pelle durante l’invecchiamento e risulta essere in forma alterata nella pelle foto esposta (4, 5). Essendo un componente naturale dei tessuti morbidi, non sono state riportate reazioni allergiche gravi (6), ma sono comunque raccomandati dei test cutanei preliminari, in modo da individuare possibili contaminazioni da parte di molecole estranee dovute al processo di rifinitura (7). Nell’eventualità di una reazione allergica, dunque, il trattamento scelto riguarda iniezioni di ialuronidasi (8, 9). L’acido ialuronico può essere estratto dagli animali (10), come la molecola ad alto peso molecolare estratta dalla cresta del gallo, o ottenuto tramite un processo di fermentazione da colture di Streptococco (11). Segue un processo di “reticolazione”, in modo da ottenere una forte struttura tridimensionale, resistente ai danni da stress ossidativo e alla degradazione da parte di enzimi endogeni. Come agenti di reticolazione sono utilizzati composti 2 Fig. 2: il cross-linking crea un gel insolubile in acqua, stabilizzando la molecola epossidi come butandiologlicidil o vinilsulfone o formaldeide, che non cambiano la biocompatibilità, la biodegradazione e le proprietà farmacologiche del composto, a meno che il loro profilo fisico-chimico non sia stato definitivamente modificato. L’acido ialuronico reticolato è usato come filler, mentre le molecole non reticolate possono essere usate in mesoterapia per donare freschezza alla superficie cutanea. Spesso molti degli autori praticano la mesoterapia usando un mix di differenti composti, incluse vitamine, antiossidanti e, eventualmente, acido ialuronico, ma con questi protocolli non può essere provata o valutata l’efficacia di ogni singolo componente. Materiali Abbiamo scelto di usare Viscoderm, un Acido Ialuronico sale sodico Medical Device, alle concentrazioni di 0,8-1,6-2,0%, già pronto in siringhe ad uso cosmetico per via intradermica. Il composto è costituito da HA allo stato nativo, prodotto dalla biofermentazione da Streptococco Equi (12), con un peso molecolare di 1,2 MD. Le siringhe prefilled contengono il prodotto finale isoosmotico (Osmopolarità 0,250,4 Osm/kg) e con una viscosità proporzionale alla concentrazione, di 300-950-1500 mPa*s a concentrazioni di 0,8%-1,6%-2% rispettivamente. Prima di ricevere il marchio CE, sono stati condotti numerosi studi preclinici come parte integrante della scheda tecnica del prodotto, mentre due studi clinici successivi di fase IV sono stati condotti dopo un periodo di tempo maggiore. In modo da stabilire un protocollo utile nella pratica cosmetica, garantire ai pazienti un eccellente compliance riducendo il dolore e gli effetti collaterali locali, abbiamo incluso nel trattamento l’utilizzo di: Prilocaina 25% più lidocaina 25% (13), pomata (Emla, Astra); 1% soluzione salina di carbocaina (Astra); Desametasone 0,05 mg. Metodi Per valutare l’attività biologica dell’acido ialuronico, sono stati selezionati 40 pazienti, tra febbraio e aprile 2007, con segni di invecchiamento cutaneo a livello facciale che volevano dunque cer- 2/2010 hi.tech dermo care di migliorare il proprio aspetto estetico. I pazienti erano donne tra i 19 e gli 85 anni (età media 52), che erano state sottoposte a molti trattamenti estetici, come peeling, fillers, creme e pomate, e lamentavano ancora un notevole rilassamento e invecchiamento della pelle del viso. Preliminarmente i parametri fisiologici cutanei sono stati investigati con Dermobiotest (Soft 5,5 - Callegari SpA Parma, Italy). Questo strumento (fig. 3) include diversi principi di misura che valutano diverse proprietà della pelle sana o malata (tabb. 1 e 2): livello di idratazione; livello di sebo; elasticità; valore del pH; temperatura; melanina. Abbiamo chiesto ai pazienti di firmare un consenso informato e successivamente abbiamo svolto il seguente trattamento: Iniezione preliminare intradermica di HA a diverse concentrazioni (1%-2%) in un punto dell’avambraccio destro e, contemporaneamente, iniezione della stessa concentrazione e quantità di composto mixato con 0,1 mg di desametasone e, in un’altra area ancora, mixato con 0,1 mg di carbocaina 0,2% (Astra) in modo da testare la reattività cutanea all’acido ialuronico, da solo o con aggiunta di steroidi e prendendo in considerazione la modulazione indotta dagli steroidi nel caso di una reazione infiammatoria nociva; inoltre, questo pretrattamento serve a definire il dolore soglia del paziente attraverso la Visula Analogue Scale (VAS di ScottHuskisson) (14) e valutare la possibilità di utilizzare un anestetico locale, se tollerato, specialmente nelle zone più dolorose del viso. I risultati di questo test intrader- hi.tech dermo 2/2010 mico si possono constatare dopo 5-60 minuti dall’iniezione (tab. 3) e possono indicare tre gradi di reattività cutanea: I grado: normale (l’iniezione non ha indotto alcuna iperemia o eritema); II grado: reattivo (osservazione di eritema o edema); III grado: allergico (reazione infiammatoria, presenza di altri sintomi quali dolore e prurito). In base alle reazioni cutanee i pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi: 1. gruppo 1 (n=34): dopo iniezione di acido ialuronico senza aggiunta di altri farmaci; 2. gruppo 2 (n=6): dopo iniezione di acido ialuronico+ desametasone; 3. gruppo 3 (n=0): pazienti esclusi dallo studio. Il dolore soglia (PT) è stato classificato come basso (I grado), moderato (II grado) e alto (III grado), conformemente alla reattività di ogni individuo, confrontando la tolleranza cutanea alla carbocaina e la sua capacità di ridurre il dolore. Da questi test preliminari, i pazienti sono stati suddivisi in altri tre gruppi (tab. 4): gruppo 1 (20 pazienti): soglia di dolore elevata, sommini- PARAMETRI pH strato solo ghiaccio sull’area trattata 10 minuti prima dell’iniezione; gruppo 2 (15 pazienti): soglia di dolore intermedia; 45 minuti prima dell’intervento è stata distribuita in modo omogeneo sull’area del viso del paziente su cui intervenire la crema Emla, a base di prilocaina; successivamente, quest’area è stata ricoperta da una medicazione occlusiva, in modo da ottenere un’anestesia facciale cutanea omogenea, seguita verso la fine dalla somministrazione di ghiaccio; gruppo 3 (5 pazienti): soglia di dolore molto bassa. Abbiamo utilizzato lo stesso metodo (Emla+ghiaccio) seguito da 0,1 ml di carbocaina (2%) nell’area da trattare con acido ialuronico. Fig. 3: Dermobiotest IDRATAZIONE SEBO ELASTICITÀ 30-60 12.0-18.0 (dipendente dall’età e dalla stagione) VALORI NORMALI 4.7-5.5 45-90 Tab. 1: valori di riferimento dello strumento ETÀ IDRATAZIONE Inverno Primavera/Autunno Estate ELASTICITÀ <25 25-25 >45 60-75 65-80 75-90 12.0-16.0 55-75 60-80 70-90 13-17 45-65 50-70 60-80 14-18 Tab. 2: valori di riferimento in base all’età e alla stagione 3 Un’iniezione settimanale di 2 ml di acido ialuronico è stata associata a mesoterapia con ago singolo (231 gauge, 3 mm di lunghezza) nelle seguenti aree facciali: fronte, sopracciglio, guancia, mento. Sono state eseguite 4 sessioni al mese. Nelle aree selezionate sono state eseguite iniezioni multiple dal volume di 0,1 ml (da 2 a 10) seguite da un massaggio manuale per diffondere omogeneamente il composto iniettato; il programma include un piano di trattamento settimanale lungo 8 settimane. I parametri cutanei rilevati e i dati pre e post trattamento sono stati riportati nella tabella 5. Valutazione dei pazienti Le valutazioni dei pazienti prima e una settimana dopo il trattamento. Alla fine del ciclo di trattamenti i pazienti sono stati invitati a osservare le loro foto prima del trattamento, mettendole in paragone con la loro attuale immagine riflessa nello specchio, con uno score di giudizio tra 0 e 5 e tra 0 e 3 (dolore durante il trattamento, effetto del trattamento anestetizzante con Emla, risultato estetico ecc.). L’autovalutazione del paziente consiste nell’elencare una serie di attributi riferiti al proprio aspetto e la percezione della pelle al tatto su una scala da 0 (indesiderata) a 5 (desiderabile), sulla base delle seguenti caratteristiche (tab. 6): rughe; pelle opaca; pelle macchiata; presenza di acne; presenza di pori larghi; pelle nel complesso consistente; pelle nel complesso tonica; pelle nel complesso di bell’aspetto. Altre variabili valutate (tab. 7) includono secchezza, eritema, edema, superficie rugosa al 4 Reattività cutanea Gruppo 1 (Normale, n=34) Gruppo 2 (Reattivo, n=6) Gruppo 3 (Allergico, n=0) Solo HA HA+ desametasone Esclusi dallo studio Tab. 3: reazioni cutanee e relativi trattamenti Dolore soglia Gruppo 1 (I grado, n=20) Gruppo 2 (II grado, n=15) Gruppo 3 (III grado, n=5) Ghiaccio 10 min prima dell’iniezione Emla 45 min prima del trattamento + ghiaccio Emla + ghiaccio + 0.1 ml di carbocaina Tab. 4: dolore soglia del paziente e trattamenti associati Tab. 5: parametri cutanei e dati pre e post trattamento tatto, su una scala da 0 a 3 (0=nessuno; 1=leggero; 2=moderato; 3=severo). Inoltre ai pazienti è stato chiesto di valutare la puntura con l’ago, il bruciore e il prurito su una scala da 0 a 3 (0= nessuno; 1=leggero; 2=moderato; 3=severo) (tab. 8). Vi è inoltre la valutazione dell’assistente del medico, che valuta ogni caso come osservatore indipendente. Analisi statistica Il test Wilcoxon è stato utilizzato per valutare il cambiamento in base alle variabili cliniche e all’autovalutazione dei pazienti, così come nei valori Chroma Meter. Per determinare la significatività statistica sono stati utilizzati due valori base di p, minore o uguale a 0,05. Risultati Generalmente si pensava che le iniezioni di acido ialuronico fossero sicure e non in grado di generare effetti collaterali gravi o reazioni allergiche. Pertanto non sono riportati effetti collaterali sistemici; sono stati descritti solamente problemi locali con acido ialuronico cross-linked (15). Tutti 2/2010 hi.tech dermo Fig. 4: immagine prima e durante il trattamento con acido ialuronico riportano moderato eritema, prurito, gonfiore e dolore che si manifestano dopo le prime 72 ore, ma occasionalmente finiscono per aggravarsi dopo 10 giorni. Alcune reazioni potrebbero probabilmente essere considerate non avverse, ma come una normale conseguenza dell’iniezione di acido ialuronico, e a nostro parere essere eliminate con la pratica, così come è possibile che la tolleranza al trattamento con il nostro protocollo sia migliore; soggettivamente, il gonfiore e il prurito non potevano cambiare statisticamente secondo i protocolli eseguiti (2% dei casi); oggettivamente, l’eritema, la secchezza e l’edema potevano essere ben controllati aggiungendo una bassa dose di steroidi (1%). Il dolore causato dall’iniezione può essere effettivamente ridotto dalla somministrazione di ghiaccio come step base del protocollo, integrato in casi di iperalgesia da Emla crema, e nelle aree più dolorose da pre-iniezioni di xilocaina in modo da avere un completo controllo dell’area che deve essere trattata. Non c’è necessità di vasocostringere l’area da trattare; solo in un caso è stato osservato un ematoma sub dermico che è scomparso nel giro di 5 giorni. hi.tech dermo 2/2010 Fig. 5: la paziente dopo una settimana dal trattamento La rugosità superficiale migliora significativamente al tatto in due settimane. Dal confronto pre e post trattamento, si denota una importante efficacia dell’acido ialuronico, inclusi la scomparsa dell’acne e il miglioramento delle lesioni (figg. 4 e 5). I parametri che migliorano definitivamente sono: rughe (p=0,0005); opacità (p=0,0002); presenza di pori larghi (p=0,002); macchie (p=0,03); assetto globale relativo alla consistenza cutanea (p=0,0005); tonicità (p=0,001); apparenza complessiva (p=0,0005). Alla fine del nostro studio, si sottolinea un miglioramento di uno o due gradi nel 75% dei pazienti. Autovalutazione dei pazienti I pazienti, alla fine del trattamento, notano un significativo miglioramento in: consistenza della cute del viso (p=0,01); tono (p=0,001); piccole rughe (p=0,001); macchie dovute all’età 5 SCORE DI GIUDIZIO 5 4 3 2 1 0 Rughe Pelle opaca Pelle macchiata Presenza di acne Presenza di pori larghi Pelle complessivamente consistente Pelle complessivamente tonica Pelle complessivamente di bell’aspetto 9 2 0 0 9 11 25 8 0 1 28 26 2 4 0 8 2 1 3 12 28 21 1 2 1 8 5 10 0 0 0 6 7 0 0 0 2 4 16 13 10 5 5 15 8 6 4 2 Tab. 6: grado di soddisfazione da parte dei pazienti SCORE DI GIUDIZIO 3 2 1 0 Secchezza Eritema Edema Superficie tattile 0 0 1 0 0 0 0 0 0 3 6 0 40 37 33 40 Tab. 7: valutazione degli effetti collaterali da parte dei pazienti SCORE DI GIUDIZIO 3 2 1 0 Puntura Bruciore Prurito 0 0 0 5 0 0 24 4 0 11 36 0 Tab. 8: valutazione del dolore da parte dei pazienti (p=0,001); levigatezza (p=0,012); morbidezza (p=0,045). L’autovalutazione del miglioramento di caratteristiche come la grandezza dei pori, l’idratazione cutanea, l’assenza di macchie sulla pelle non è stata considerata un cambiamento importante da parte dei pazienti. Riguardo alle aspettative, la soddisfazione dei pazienti è risultata così distribuita: marcato miglioramento (+5) in 25 casi; netto miglioramento (+4) in 3 casi; discreto miglioramento (+3) in 8 casi; leggero miglioramento (+2) in 3 casi; nessun effetto di rilievo (+0) in 1 caso. I dati fisico-chimici mostrano un marcato miglioramento dell’idra 6 tazione e dell’elasticità dell’area trattata e nessun cambiamento di sebometria. Il pH si mantiene su valori acidi. Discussione La nostra esperienza conferma che la cute del viso, sottoposta ai danni dell’invecchiamento, può ritornare ad avere contorni armoniosi e giovanili, iniettando quantità adeguate di acido ialuronico, le cui proprietà rivitalizzanti sul collagene cutaneo non sono state ancora investigate in modo approfondito, essendo la letteratura più indirizzata a studiare l’azione del composto cross-linkato, piuttosto che gli effetti di ringiovanimento e di reintegrazione della cute del viso per mezzo del prodotto nativo. Un dato di fatto, testimoniato anche dal punto di vista biochimico, è che l’acido ialuronico è in grado di interagire con il collagene cutaneo, e di conseguenza incrementare la morbidezza e l’idratazione del derma, e anche se in modo minore migliorare l’elasticità. Lo studio di Cantor (16) sull’elastasi neutrofila, in un modello di ferita polmonare, suggerisce che l’acido ialuronico protegge le fibre elastiche attraverso un legame specifico e inibisce, dunque, l’effetto provocato dai granulociti. Il pH della pelle rimane invariato immediatamente dopo l’iniezione, e dopo un po’ di tempo non c’è alcuna alterazione degli ioni idrogeno sulla superficie dell’epidermide; questo suggerisce che vi è un più profondo bilanciamento del meccanismo d’azione sul mesenchima cutaneo. Sia le valutazioni oggettive che quelle soggettive, in questo tipo di studio, sono state molto concordanti, e la compliance del trattamento, basato su un protocollo di riduzione del dolore, è stata molto alta; le procedure anestetiche usate nel nostro studio possono essere facilmente standardizzate, e risulta molto utile nella pratica clinica che il paziente non tema il dolore. Nel nostro studio abbiamo utilizzato l’acido ialuronico come semplice composto di ringiovanimento cutaneo, ovvero una proteina non cross-linked a struttura chimica libera (17-20); ciononostante, l’associazione di piccole quantità di steroidi nella siringa contenente l’acido ialuronico eliminava completamente il problema di avere delle reazioni avverse riguardanti la cute, soprattutto nei casi dove l’iniezione sull’avambraccio aveva già dato segnali di infiammazione: questa procedura farmaco-integrata è molto importante, specialmente se è 2/2010 hi.tech dermo prevista più di una iniezione. Non sono stati osservati effetti collaterali locali o generali in seguito alle iniezioni associate a desametasone e, specificatamente, testando l’iniezione singola di una bassa dose di prodotto, si rafforza l’evidenza che non ci sono effetti avversi sull’elasticità o sull’idratazione cutanea a breve termine. Per avere una iniezione ottimale si utilizza un ago sottile (31 G) e corto (0,3 mm) in modo da ridurre il trauma da iniezione e, successivamente, distribuendo omogeneamente l’acido ialuronico intorno all’area infiltrata, facendosi aiutare da un massaggio col dito di 3 minuti. Per prevenire la diffusione del composto fuori dalle superfici cutanee gravemente atrofiche, l’ago deve essere leggermente inclinato (30%) e non perpendicolare alla zona di iniezione, in modo da iniettare il volume soltanto nella zona sub cutanea. In alcuni studi non pubblicati si legge di un approccio mesoterapico ad aghi multipli, anch’esso molto efficace, ma che richiede l’anestesia totale, in quanto induce un dolore maggiore dovuto alle iniezioni contemporanee multiple; al contrario, con la tecnica ad ago singolo, ogni iniezione può essere selettivamente eseguita in specifici punti della cute, seguendo delle linee facciali in accordo con l’anatomia individuale, e con un risultato finale meglio rifinito. Si richiede comunque molta attenzione per non alterare il normale network di vasi cutanei, provocare un ematoma o, nel caso dell’acido ialuronico, anche emboli in alcuni vasi terminali, ischemia cutanea o, raramente, necrosi. La sicurezza del prodotto è confermata dai nostri studi, e raccomandiamo vivamente il suo uso quando si ha bisogno di un effetto ringiovanente di tipo non chi- hi.tech dermo 2/2010 RIASSUNTO Mesoterapia con acido ialuronico Trattamento di rughe e cicatrici per il ringiovanimento cutaneo L’acido ialuronico (HA) è un composto biologico naturale utilizzato per migliorare l’idratazione e l’elasticità della cute del volto, eliminando imperfezioni associate all’invecchiamento. Nella versione cross-linkata della molecola, si ottiene un efficace riempimento di deformazioni cicatriziali o rughe. Lo studio ha selezionato 40 pazienti in cui è stato iniettato acido ialuronico, studiandone l’applicazione associata a minime dosi di steroidi usati per prevenire qualsiasi tipo di reazioni avverse della cute, senza per questo indebolire gli effetti cosmetici del prodotto, che è risultato sicuro; è stato utile monitorare alcuni parametri cutanei per definire il background di ogni caso trattato e per il follow up. Parole chiave Acido ialuronico, cross-linking, filler, ringiovanimento cutaneo ABSTRACT Mesotherapy with hyaluronic acid Treatment of rough and cicatrix for skin rejuvenation The authors described the experience of multiple HA injections into the facial skin area in order to achieve cosmetic results of rejuvenation and skin elasticity.The study has been performed on 40 cases with a very low dose desametasone pre treatment, in order to rough out any untoward effect which is very rarely described with the native compound and more often with cross-linked molecule.The low molecular weight HA bacterial product showed excellent properties of improving the ageing skin parameters, and instrumental demonstration of such effect has been proven relevant for objective measure and patient awareness. Key words Hyaluronic acid, cross-linking, filler, rejuvenation 8 rurgico; l’iniezione può essere ripetuta in modo sicuro ogni 6-9 mesi, data la non allergenicità del composto. Misurare i parametri cutanei è molto utile per definire il background di ogni caso trattato e per monitorare i risultati nel follow up, utili a medico e pazienti per definire se ci siano stati dei miglioramenti e per stilare uno schema di iniezioni periodiche. CONFLITTI D’INTERESSE DICHIARATI NESSUNO Bibliografia 1. Goa KL, Benfield P. Hyaluronic acid. A review of its pharmacology and use as a surgical aid in ophthalmology, and its therapeutic potential in joint disease and wound healing. Drugs 1994; 47(3): 536-66. 2. Toole BP. Hyaluronan in morphogenesis. Semin Cell Dev Biol 2001; 12(2): 79-97. 3. Brown MB, Jones SA. Hyaluronic acid: a unique topical vehicle for the localized delivery of drugs to the skin. J Eur Acad Dermatol Venereol 2005; 19(3): 303-18. 4. Ghersetich I, Lotti T, Campanile G, et al. Hyaluronic acid in cutaneous intrinsic aging. Int J Dermatol 1994; 33(2): 119-22. 5. Bernstein EF, Underhill CB, Hahn PJ, et al. 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