PROGETTO “pool rilancio d’azienda” E. Alberto Bertolotti Amministratore Delegato ACF SpA Milano, 14 settembre 2010 ACF Spa, costituita nel 1995 da Assolombarda, Camera di Commercio di Milano e Confidi Province Lombarde, per fornire un supporto operativo alle imprese nella gestione finanziaria d'impresa e per favorire un migliore rapporto con i principali intermediari finanziari. L'obiettivo di ACF è quello di accompagnare le imprese nei processi di crescita, offrendo servizi calibrati; tale capacità è rafforzata dal forte legame tra le imprese e i soci di ACF SPA che consente di recepire i feedback provenienti dal mercato trovando soluzioni concrete. Dipartimenti ACF SpA 1. DIPARTIMENTO PIANIFICAZIONE FINANZIARIA E CONTROLLO DI GESTIONE ACF Spa supporta le scelte strategiche e gestionali dell’imprenditore con evolute tecniche di previsione economico-finanziaria; i consulenti del dipartimento hanno competenze in contabilità analitica e industriale e in attività di pianificazione e programmazione. Piani industriali, budget finanziari e di tesoreria, analisi economicofinanziarie dei concorrenti, sistemi di controllo dei costi sono alcuni degli strumenti utilizzati. 2. DIPARTIMENTO FINANZA STRAORDINARIA Questo dipartimento è specializzato in operazioni straordinarie, assiste l’impresa che intraprende percorsi di acquisizione, dismissione, fusione, ristrutturazione aziendale. 3. DIPARTIMENTO FINANZA AGEVOLATA Attraverso la collaborazione con il socio IBS, ACF supporta le imprese per l’ottenimento di contributi a fondo perduto, finanziamenti agevolati, crediti d’imposta per agevolare investimenti, programmi di sviluppo aziendale, progetti di ricerca e innovazione, trasferimento tecnologico e crescita competitiva sul mercato interno ed internazionale. Il dipartimento opera nell’ambito specifico della gestione del credito con particolare riguardo alla ristrutturazione dei mix qualitativo e quantitativo dell’indebitamento a breve, medio e lungo periodo. La crisi d’impresa nell’ordinamento stato di crisi = stato di insolvenza Dal Diritto Romano ai giorni nostri la disciplina ha ignorato le cause e la crisi in senso stretto per contemplare esclusivamente ciò che è percepibile e riconoscibile dall’esterno. L’ordinamento , nelle su diverse fasi storiche , si è sempre e soltanto interessato ai profili finanziari dello stato di crisi La crisi d’impresa nell’ordinamento Ordinamento Romano Introduzione dell’Istituto dell’Inadempimento, indipendente dall’entità del debito e dalla modalità del mancato pagamento. Sanzioni: vendetta, pene corporali, (dal 626 a.C.) apprensione del patrimonio, vendita dei beni del debitore (anche singolarmente). La crisi d’impresa nell’ordinamento Nell’alto Medioevo (V secolo d.C.) Introduzione del distinguo fra debitore solvibile e debitore non solvibile. Introduzione di sanzioni meramente patrimoniali. Sanzioni: azioni patrimoniali per il debitore solvibile ed azioni personali per il debitore non solvibile. La crisi d’impresa nell’ordinamento Nell’età dei Comuni Introduzione dell’Istituto del Fallimento ed introduzione del “concetto” di fraudolenza”: colui che fugge poiché non in grado di adempiere, viola il principio di buona fede ed onestà, presupposto di una società mercantile. E’ così che commette un comportamento fraudolento. Sanzioni: messa al bando, arresto, perdita della cittadinanza, tortura, morte. La crisi d’impresa nell’ordinamento XIV° Secolo (grande crisi finanziaria) Modifica Istituto del Fallimento : da risposta sanzionatoria e repressiva a strumento di stabilità economica. E’ in questo contesto che assume valore giuridico, quale sintomo esteriore della crisi la fama del creditore, intesa come credito e reputazione con cui il debitore stesso pubblicamente vive. La crisi d’impresa nell’ordinamento Codice del Commercio 1882 Il Fallimento inteso come stato di cessazione dei pagamenti (art. 705). Si accentuò l’idea del Fallimento come strumento di stabilità del mercato, al punto da considerare necessaria una riforma per favorire interventi di risanamento dell’economia. La crisi d’impresa nell’ordinamento Regio Decreto n° 267/’42 Passaggio dalla nozione “stato di cessazione dei pagamenti” a “ stato insolvenza” introdotto dall’art. 5. Passaggio dalla nozione di “reputazione” della persona, al concetto di “capacità di credito” (e/o di accesso al credito). Presupposto del Fallimento, non è lo stato soggettivo di chi “non adempie”, ma invece il suo stato patrimoniale oggettivamente non adatto ad adempiere alle obbligazioni assunte (neppure attraverso il credito). La crisi d’impresa nell’ordinamento Legge 95 del 1979 e D. Lgs. N°270 del 1999 Introduzione dell’Amministrazione Straordinaria delle grandi imprese in crisi. La crisi d’impresa nell’ordinamento Legge 80 del 2005, 51/’06 e D. Lgs. N°169 del 2007 Perfezionamento dell’operatività delle Procedure del/i: Piani di risanamento (ex art. 67, II° comma, lettera d) Accordi di ristrutturazione dei debito (ex art. 182 bis) Concordato preventivo (ex art. 160, I° comma) La crisi d’impresa nell’ordinamento Oggi Passaggio dal requisito oggettivo di “stato di insolvenza” ad un presupposto qualificato come “stato di crisi”. “Stato di crisi” come circostanza potenzialmente strutturale alla vita di qualsiasi impresa. L’Analisi Distribuzione del Campione analizzato Medie 23,7% Piccole 42,7% Grandi 12,2% Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). Micro 21,5% 14 L’Analisi Distribuzione delle classi di Rating 32% 28% 24% 20% 16% 12% 8% 4% 0% AAA AA A BBB Micro BB Piccole B Medie CCC CC C D Grandi Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 15 L’Analisi Andamento dello scoring finanziario medio 100,00 90,00 AAA 80,00 AA 70,00 A 60,00 BBB BB 50,00 B 40,00 CCC 30,00 CC 20,00 C 10,00 0,00 Micro Piccole Medie 2005 Grandi 2006 MEDIA 2007 Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 16 L’Analisi Propensione ad investire Micro Piccole Medie Grandi 11,0% 33,1% 60,0% 81,9% Globale 40,7% Propensione ad investire Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 17 L’Analisi Perdita di quote di mercato Micro Piccole Medie Grandi 39,8% 33,0% 28,3% 25,1% Globale 32,4% Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). Perdita quote di mercato 45,0% 40,0% 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 18 L’Analisi Problemi di liquidità Micro Piccole Medie Grandi 20,7% 15,0% 14,6% 15,4% Globale 16,1% Problemi di liquidità Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 19 L’Analisi Peggioramento della redditività Micro Piccole Medie Grandi 17,3% 14,2% 14,0% 10,2% Globale 14,3% Peggioramento della redditività Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 20,0% 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 20 L’Analisi Indebitamento a breve termine Micro Piccole Medie Grandi 30,3% 31,1% 33,0% 27,5% Globale 30,9% Indebitamento a breve termine Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 35,0% 30,0% 25,0% 20,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 21 L’Analisi Sottocapitalizzazione Micro Piccole Medie Grandi 26,3% 29,1% 27,4% 27,0% Globale 27,8% Sottocapitalizzate Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). 40,0% 36,0% 32,0% 28,0% 24,0% 20,0% 16,0% 12,0% 8,0% 4,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 22 L’Analisi Indice considerato Situazione "grave" Situazione "problematica" R.O.I minore di 0 tra 0 e 2% Reddito Competenza / Fatturato minore di 0 tra 0 e 0,2% Indice di struttura secondario minore di 50% tra 50% e 80% Liquidità netta / Capitale investito minore di -0,2 tra -0,2 e -0,15 maggiore di 60% tra 50% e 60% Debiti finanziari / Fatturato Analisi effettuata su un campione di 3000 imprese associate ad Assolombarda, elaborando per ognuna i bilanci degli ultimi tre esercizi (2005, 2006 e 2007). La Società è definita in crisi se: - Si verificano tre condizioni "gravi"; - Si verificano due condizioni "gravi" ed una condizione "problematica"; - Si verifica una condizione "grave" e tre condizioni "problematiche"; - Si verificano cinque condizioni "problematiche"; Società in crisi 20,0% 18,0% 16,0% 14,0% 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% Micro Piccole Medie Grandi Globale 23 Le cause strutturali della crisi •Governo dell’impresa •Ciclo di vita prodotto •Posizionamento strategico •Rapporto prodotto servizio •Modello di business •Capacità commerciale •Efficienza produttiva •Gestione logistica •Passaggio generazionale •Disequilibrio patrimoniale/finanziario •“Salto” tecnologico •altro 24 Effetti Eccesso di costi Marginalità CONTO ECONOMICO Perdita di ricavi Perdite su crediti Sottocapitalizzazione STATO PATRIMONIALE Eccesso di capitale investito Eccessivo indebitamento a breve Scarsa rotazione magazzino Incremento capitale circolante Eccessivo indebitamento La definizione della crisi - Stato di insolvenza temporaneo o permanente ? - Crisi fisiologica o patologica ? - Crisi reversibile o irreversibile ? - Irreversibilità oggettiva o irreversibilità soggettiva ? La fasi della crisi - Incubazione del declino - Maturazione del declino - Ripercussioni delle perdite (dei flussi finanziari, sull’immagine, sulla fiducia dell’impresa) - L’insolvenza ed il dissesto La gravità della crisi - CRISI EMBRIONALE - CRISI ATTENUATA - CRISI PROGRESSIVA - CRISI ACUTA I luoghi comuni - TARDIVO RICONOSCIMENTO DELLA CRISI - INCOMPLETO QUADRO INFORMATIVO DA IMPRENDITORE - DISORDINE DOCUMENTALE (SCITTURE CONTABILI, CONTRATTI, ECC.) - TENSIONE FINANZIARIA (FORNITORI, BANCHE, ERARIO,ECC.) - SCARSA LUCIDITA’ DIRIGENTI, MANAGER, IMPRENDITORE Metodo - STRATEGIA CHIARA - BUDGET ADEGUATO - CONSENSO E SEQUELA DA PARTE DELL’IMPRESA - INQUADRAMENTO FORMALE (L.F. ART.67 II° comma, lettera d), ART. 182 BIS, Concordato Preventivo) Livello di crisi M / GRANDE finanza + consulenza GRAVE finanza + team IRREVERSIBILE procedura e/o partner * aziende leader di settore PICCOLA DIMENSIONE LIEVE finanza + consulenza partner * o procedure procedura e/o partner * Art. 67 c. II Art 182 bis Concordato Art 182 bis Concordato Fallimento La proposta associativa a) b) c) Consulenza finanziaria: 1. Analisi economico finanziaria e benchmark 2. Predisposizione piano industriale 3. Definizione prodotti finanziari; 4. Definizione accordi con le Banche. Costituzione pool esperti: 1. Definizione criticità e bisogni (fiscali, societari, sindacali, ambientali, altro) 2. Costituzione pool; 3. Definizione costi e ruoli; 4. Predisposizione accordi stragiudiziali e giudiziali Gestione procedure stra e giudiziali e/o ricerca partner 1. Gestione accordi, giudiziali e stragiudiziali 2. Definizione potenziali partner 3. Due diligence (amministrativa, legale, commerciale, organizzativa, finanziaria, ambientale, ecc.) 4. Definizione piano industriale 5. Accordo con gli Istituti (IVA, INPS, altro) 6. Accordo Banche AREA FINANZA AREA SINDACALE AREA FISCALE CONFIDI. CASSA STRAORDIANRIA IRREGOLARITAA’ CONTRIBUTIVA REVOCA FFIDAMENTE INFORMAZIONI PERSONALI Il processo RILE RILE RATING RATING ANALITICO ANALITICO DATI DATI E INFO E INFO segreteria pool Incontro pool - azienda SCORING SCORING RICERCA RICERCA PARTNER E/O PARTNER E/O RISTRUTTUR. RISTRUTTUR. DUE DUE DILIGENCE DILIGENCE Incontro pool - azienda CONSULENZA CONSULENZA SPECIFICA SPECIFICA Nuova finanza Art. 67 Art. 182 bis Definizione proposta Concordato Analisi pool Grazie per l’attenzione