LABORATORIO DI GIORNALISMO
L’urLo
Period
DI VIA SA
Primo Grado
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ola Seco
ico della Scu
ichelino
NGONE - N
Anno Secondo - Numero 2
Maggio 2009
Abruzzo, LA terra trema ancora!
A
Sommario
BRUZZO, L’Aquila: lunedì 6 aprile
2009, ore3.32, scossa tellurica del
6,8° della scala Richter. Nel raggio
di 30 Km interi paesi rasi al suolo,
298 morti, 50 mila sfollati nelle tendopoli e
negli alberghi della costa.
Per imparare a cooperare
2
Esilarante gita
3
Incontro con l’autore
5
È giusto sfruttare gli animali?
6
Ancora una riforma!
7
Call of duty war at world
9
Ricerchiamo Nichelino
11
Notizie di rilievo
• Concorso Ser.T.
Pag. 2
• Giochiamo con la storia
Pag. 3
• Incontro con l’autore:
Immagini simbolo della tragedia del terremoto in Abruzzo: la
cupola della cattedrale de L’Aquila , il salvataggio di un superstite , i funerali di stato nel piazzale della scuola della Finanza
P o d c a s t R a d i o M o ro o n l i n e
S
programma gratuito di
lettura mp3 iTunes e
installarlo sul proprio
pc..
del podcast al centro
della
schermata
2. Accedere dal menu di
sinistra alla sezione
iTunes Store
in corrispondenza della scritta
RADIO MORO.
Chi volesse ascoltarli segua la seguente procedura:
3. Immettere nel motore
di ricerca di iTunes
store le parole: “radio
moro”.
5. Cliccare sugli episodi
elencati.
1. Cercare su GOOGLE il
4. Cliccare sull’immagine
i comunica ai
gentili colleghi e
agli allievi che
sono in rete i primi podcast prodotti dagli allievi
della 1 A e della 3 C della
nostra scuola.
BUON ASCOLTO!
prof. Domenico
DI LORENZO
Giovanni Del Ponte
Pag. 5
• La povertà e la pace
Pag. 7
• Triathlon e Hitball
Pag. 8
• La banca del tempo
Pag. 10
• Bike Sharing a Nichelino
Pag. 11
• Coro anch’io
Pag. 10
• Pagina del buonumore
Pag. 12
Immagine del PODCAST
RADIO MORO ON LINE
su cui cliccare per ascoltare
i podcast dei ragazzi
della 1^ A e 3^ C
VITA DELLA SCUOLA
PAGINA 2
25 aprile, Lettera al partigiano
C
ampi di concentramento? Cosa
sono? Una domanda che in quegli
anni molti si facevano, ma a cui
nessuno sapeva trovare una risposta. Solo chi ne era protagonista conosceva
la realtà di quell’incubo infinito che tormentava chi ne usciva anche dopo la liberazione. Noi oggi abbiamo molte testimonianze
di quello che è successo all’epoca in quei
campi, ma immedesimarsi nei deportati
mentre sentivano la morte avvicinarsi è
veramente impossibile. Purtroppo la morte
non avveniva solo nei campi ma anche
nelle rappresaglie durante la guerra di Resistenza, periodo molto importante che ha
lasciato un’ impronta notevole per la formazione culturale dell’Italia. I partigiani furono
protagonisti di questo movimento e noi,
fortunatamente, ne abbiamo avuto la testimonianza grazie alle informazioni di Paolo
Ruffino, partigiano che ci ha accompagnato
nel viaggio della Memoria a Trieste. Col suo
discorso ha toccato la sensibilità di tutti noi
giovani, facendoci riflettere sulle sofferenze
e su quanto è accaduto nel periodo della
guerra. Ci ha colpito particolarmente quan-
do ci ha fatto capire che nella vita bisogna
avere il coraggio di scegliere, non fermarsi
alla prima difficoltà e andare avanti per noi
stessi. Queste parole le abbiamo ascoltate
veramente col cuore e con molta attenzione
perché sappiamo che non tutti dopo di noi
riusciranno ad avere questo privilegio, cioè
una testimonianza diretta dei protagonisti di
quegli anni terribili. Possiamo dire che, riferendoci al Viaggio della Memoria, le sensazioni provate sono state forti e incisive forse
perché abbiamo visto con i nostri occhi le
sofferenze provate da uomini, donne, anziani, bambini e le cattiverie disumane compiute dai nazifascisti.
É veramente difficile immaginare che uomini
come noi siano riusciti a tirar fuori così tanta
malvagità verso altri uomini solo perché
avevano idee diverse dalle loro o solo perché erano ebrei, zingari, omosessuali, handicappati e malati mentali. Speriamo che queste testimonianze col tempo non volino via
ma che si preservino per sempre nella nostra
memoria e nei nostri cuori.
Beatrice Ciniero & Simone Boldreghini
C o m e e v i ta r e l a n o i a a s c u o l a
P
erché i professori a volte sono
noiosi? Perché si ostinano a
darci sempre tanti compiti?
Secondo noi sono noiosi perché quando spiegano ci fanno addormentare; le lezioni dovrebbero essere
più divertenti! Sarebbe bello fare le
lezioni con dei giochi, in modo da imparare gli argomenti in maniera molto
briosa. I prof. invece questo discorso
non lo capiscono e, al contrario, ci
danno tanti compiti perché credono
che in questo modo impariamo più
cose, e che dobbiamo farli per noi
stessi.
Un altro motivo per cui la scuola è
noiosa è perchè i professori non ci
mandano mai in bagno durante le
lezioni; questo, infatti, per la maggior
parte di loro è incomprensibile, perché
dà molto fastidio essere interrotti durante la lezione per un motivo così futile.
Non capiscono che così facendo, ottengono esattamente l’effetto opposto,
perché è veramente difficile restare
calmi e concentrati quando ti scappa!
Inoltre, secondo noi due intervalli di
dieci e cinque minuti sono troppo pochi
per riposarsi e tirare un po’ il fiato. Anche l’orario scolastico influisce molto
sulla nostra voglia di andare e restare a
scuola; le materie sono molte e per questo motivo entriamo alle 8.00, troppo
presto! Non sarebbe meglio togliere
qualche ora e entrare un po’ più tardi?!
Quindi, cari prof. anche se capiamo che
volete insegnarci molte cose per il nostro bene, cercate di farlo in modo più
piacevole e soprattutto interessante!
C
TEMPO DI
soggiorni
•
•
•
•
Soggiorno in Umbria: 1^ B e G, 2^ B
Soggiorno a Pra Catinat:
Soggiorno al Col di Nava
Soggiorno a Mantova
PER NON DIMENTICARE
Le classi terze al Viaggio della Memoria
La scuola media DI VIA SANGONE, con
il patrocinio del Comune di Nichelino,
anche quest’anno ha vissuto l’esperienza del Viaggio della Memoria.
Tre le tappe più significative che hanno
permesso a noi ragazzi di ripercorrere
idealmente il cammino della sofferenza
degli ebrei e degli antifascisti verso il
sacrificio anche della loro vita: il Campo
di concentramento di Fossoli (Modena),
il Museo del deportato di Carpi
(Modena) e, infine, l’unico campo di
sterminio che i nazifascismi avevano
creato in Italia, la Risiera di San Sabba,
all’interno della città di Trieste.
Un’esperienza per non dimenticare!
Cristian Mesiano & Noemi Monaco
Un gioco per Imparare a cooperare
on la mia classe abbiamo seguito un laboratorio chiamato
“Imparare a cooperare insieme
attraverso il gioco”. E’ stato
condotto da due persone, un’italiana e
un’egiziana. Il corso si è svolto in classe
ed è durato 10 ore. In questo laboratorio, abbiamo condotto alcuni giochi, tra
cui quello della macchina: disposti in
cerchio, ognuno doveva eseguire un
movimento con il proprio corpo. Ci siamo vergognati tutti, ma ciò ci ha spinto
ad essere un gruppo. Un altro è stato
quello dei nodi dei bastoncini e infine
uno fatto alla lavagna, in cui occorreva
ragionare, è stato molto complicato. A
ogni gioco è seguita la discussione, in
Deposizione di una corona al campo
di sterminio della Risiera di San Sabba
cui si poteva esprimere o meno il proprio parere. Tutti ascoltavano il parere
degli altri e qualcuno condivideva
mentre altri no, ma il mondo è bello
perché è vario!
I discorsi sono stati utili a tutti, ed io ho
cambiato l’opinione su qualche mio
compagno. Questo corso ha variato
non tutto ma abbastanza i nostri rapporti: non escludere gli altri, fare amicizia, non prendersi in giro ecc.
Noi possiamo trasmettere quello che
abbiamo fatto ai nostri amici affinché
possa servirci nella vita. Spero che ciò si
diffonda: avere idee diverse è bello
quanto saperle confrontare!
Adriana Maio
Concorso Ser.T.
Quest’anno
Il Progetto Ser.T. prevede
una GRAN SERATA FINALE
Mercoledì 27 maggio
Mostra
delle creazioni artistiche
degli allievi
della Martiri della Resistenza
nei locali
del Comune di Nichelino
e Premiazione del Concorso
IL TEMPO DELLA FAMIGLIA
Tra lavoro, scuola e famiglia
Saranno presenti
le autorità scolastiche,
il Sindaco e gli Assessori
del Comune di Nichelino
PAGINA 3
VITA DELLA SCUOLA
U NA gita a c aval lo
L
e classi 1ªC e 1ªA il si sono recate
all’ippodromo di Vinovo. La gente pensa che andare all’ippodromo sia solo vedere cavalli gareggiare, ma non è così! Si possono fare
molte altre cose, come conoscere il
mondo, le abitudini e i comportamenti
di questi stupendi animali. Appena arrivati, una guida ci ha fatto vedere dei
filmati e abbiamo scoperto alcune curiosità; ad esempio, se i cavalli ti vengono
vicino è perché ti vogliono conoscere;
oppure, quando hanno le orecchie basse, vuol dire che sono agitati, invece,
quando le hanno alte, vuol dire che
sono felici. La guida ci ha parlato delle
persone che si prendono cura di loro e
di come vengono allevati; per esempio,
un cavallo inizia a gareggiare all’età di
due anni, per finire la sua carriera di
corridore verso i sette. Successivamente,
siamo andati a vedere anche un piccolo
pony di colore marroncino con la criniera bionda; credo che questo sia stato il
momento migliore della giornata!
con le pareti piene di foto d’epoca, che
rappresentavano la storia dell’ippodromo; naturalmente c’erano anche foto di
cavalli vissuti molto tempo fa e che hanno passato una carriera da veri campioni, tra cui l’attuale che vale circa
2.000.000 di euro. Come tutti gli animali anche i cavalli hanno il loro rifugio, la
stalla, composta da una piccola “stanza”
con della paglia sul “pavimento”. Quel
rifugio era una vera e propria “casa”
perché, in quella piccola stanza c’era
“cucina, letto e bagno”… tutto insieme!
La nostra ultima tappa è stata dal maniscalco che ci ha fatto vedere come si
ferrano gli zoccoli dei cavalli: prendendo un ferro qualunque, con l’aiuto del
fuoco lo si modella, facendogli assumere la forma di un ferro; infine si fanno
dei buchi con un martello e lo si fissa,
con dei chiodi, allo zoccolo. È stata un’uscita all’insegna del divertimento,
dove abbiamo imparato tanto sul mondo dei cavalli e dove ci siamo divertiti
molto!!
Subito dopo ci siamo recati in una sala
Serena Pinto & Martina Merlino
MONFORTE, una lezione particolare
L
e classi 1a e 2a A nel mese di
ottobre hanno effettuato un’uscita didattica, a Monforte d’Alba (CN). Appena arrivate alla
cascina, le due classi hanno incontrato
la fattrice Monia Rullo che le ha guidate per tutto il giorno insegnandole la
vita e il lavoro in
mezzo alla campagna; le ha portate in
un percorso di lunghi filari dove hanno
osservato come e
quando avviene la
potatura, si tolgono
tutti i rami che non
servono alla vite per
crescere regolarmente senza intralci.
Dopo un sostanzioso pranzo in un
locale di color glicine, un giro in fattoria e subito tutti pronti per una nuova
scampagnata!
Dopo un po’ di salite ripide e filari attraversati da alcuni contadini, le classi
in compagnia di Monia si sono recate
in città per osservare il centro storico di
Monforte, costruito dai Catari nell’XI
secolo per difendere la loro autonomia
religiosa, in luogo di
pace hanno ascoltato
la storia che raccontava delle persecuzioni e
dell’assedio subito dai
Catari nel secolo XIII
proprio a Monforte.
Dopo aver visitato la
fabbrica del vino e
dell’uva, le due classi
hanno potuto acquistare del vino da portare a casa.
B r e v i d i s po rt
Giochi sportivi di NUOTO e di HIT BALL
Il 13 marzo 2009, presso la piscina comunale
PARRI di via TIZIANO 39 a TORINO, si è svolta
la finale provinciale dei giochi sportivi studenteschi di nuoto. Gli allievi partecipanti, erano per
il Plesso MORO: Matteo Palazzo, 50 m dorso;
Mattia Zarrelli, 50 m rana; Chiara Zarrelli, 50 m
farfalla; Daniele Graziano, 50 m stile libero. Per
il Plesso MARTIRI: Paolo Garino, 50 m stile libero; Gabriele Sammarco, 50 m farfalla; Arianna
Campione, 50 m rana; Valentina Granella, 50
m stile libero; Arianna Sciarrillo, 50 m dorso; le
ragazze, inoltre, hanno partecipato alla staffetta
4x50. stile libero femminile e Graziano, Sammarco, Palazzo e Garino alla staffetta 4x50 stile
libero maschile. I risultati: 3 medaglie di bronzo,
una coppa nella staffetta femminile e tre classificate assolute. Un’esperienza bellissima!
Il 23 aprile 2009, presso la palestra di via Sanso-
ne a Torino, si è svolta la fase distrettuale dei
giochi sportivi di Hit Ball. La scuola media DI
VIA SANGONE era rappresentata da allievi dei
tre plessi: Kazani della 2a C, Genero, Ciniero e
Giovinazzo
della 3a B, Ronchi, Fanigliulo e
Rettegno della 3a F, Sinatra della 3a D,Vitello
della 3a H, Sansanelli della 3a L e Visaggi della
3a I Ai giochi hanno partecipato anche le scuole medie di Pecetto e La Loggia. Per la nostra
scuola è stato un vero trionfo! Abbiamo vinto
entrambe le partite con un punteggio superiore ad ogni aspettativa: 15 a 10 contro Pecetto
e 16 a 6 contro La Loggia. Disputeremo ancora una partita per le semifinali e se ivinciamo ci
ritroveremo al PALAHIT per le finali.
Forza ragazzi!!!
Andrea Gai
A GOZO (Malta) PER IL GEMELLAGGIO
Dal 25 al 29 aprile a Victoria nell’isola di Gozo
(MALTA) si svolgerà la cerimonia ufficiale per il
gemellaggio con la Città di Nichelino. Oltre alle
autorità cittadine, saranno presenti rappresentanze della parrocchia della SS Trinità, del G.S.
Don Bosco e di tutte le altre associazioni culturali, scolastiche, sociali, economiche e sportive
della città. A rappresentare la Scuola Secondaria di Primo Grado DI VIA SANGONE ci sarà il
Vice Preside prof. Lorenzo Bizzotto.
Sabrina Carnevale & Mara Dal Zilio
GIOCHIAMO A FARE GLI STORICI
I
l progetto “Diderot”, della Fondazione CRT, offre agli studenti di tutti gli istituti di istruzione primaria e secondaria di I e II grado del Piemonte e della Valle
d’Aosta l'opportunità di conoscere ed avvicinarsi all’arte e alla storia, alla matematica ed alla tecnologia, alla conoscenza del territorio ed alla tutela dell’ambiente.
Nelle classi seconde della nostra scuola il progetto Diderot, “ARTE E STORIA - Piemonte e Valle d’Aosta nel Seicento”, è servito a farci diventare dei “piccoli storici”.
Con l’utilizzo di documenti e visite guidate nella città di Torino, abbiamo ricostruito la storia della Torino del ‘600. Dopo aver consultato in classe schede e documenti vari, abbiamo visitato Torino barocca per vedere i posti in cui erano am-
bientate le storie dei nostri personaggi. In
classe, invece, abbiamo ambientato la scena e risposto ad alcune domande a tema. I
temi erano: scienza e scoperta, controriforma, vita quotidiana e arte.
Alessandro Rizzuti
PAGINE
DELLA CULTURA
PAGINA 4
Dall’AVANPOSTO della Biblioteca LIBRI LIBERI del Plesso MARTIRI
FEBBRE 1793
E
’ quasi per caso che la piccola
Mattie Cook viene a sapere
della “Febbre”. La sua amica
Polly muore improvvisamente:
tra gli avventori della caffetteria che i
Cook gestiscono si spargono voci di
malanni insoliti, di persone strappate
alla vita dal giorno alla notte. Dicerie:
ma otto giorni dopo i morti cominciano a fare notizia. Poco a poco, sotto gli
occhi di Mattie la città si trasforma in
una trappola.
re da Filadelfia, ma solo per venirvi
ricacciata dalla paura del contagio nei
paesi vicini.
Sola nella città malata, la ragazza deve
affrontare la paura e la fame, e impara-
LOGO Biblioteca LIBRI LIBERI
re la più dura delle lezioni: quella di resistere, con coraggio e determinazione,
senza mai perdere la speranza. Limpida,
incalzante, la voce di Mattie racconta un
frammento di storia insieme alle vicende
drammatiche che la vedono protagonista di quella memorabile estate.
La voce di un’adolescente che diventa
adulta troppo in fretta, e che ci rimane
impressa per la sua forza, per la sua fame
di vita, per la sua generosità.
MI È PIACIUTO PERCHÉ... Mi è piaciuto
La malattia è un nemico invisibile che si
propaga come un incendio, bruciando
tutto ciò che è vivo; che getta nel panico i sopravvissuti e li spinge a imbracciare le armi, a razziare le case in cerca
di cibo e oggetti preziosi; che trasforma gli amici in sciacalli.
perché nonostante tutti i problemi avuti,
Mattie ha continuato ad andare ad avanti, senza demoralizzarsi e senza cedere
alla paura del contagio, stando a contatto anche con gente malintenzionata.
CONSIGLI: Questo libro, fantastico, è
adatto a chi ha voglia di leggere, a chi è
interessato a leggere un libro storico, ma
soprattutto a chi riesce a farsi contagiare
in una storia molto emozionante.
La speranza di rendere la caffetteria il
locale più elegante di Filadelfia si infrange contro una realtà da incubo.
Quando anche sua madre cade vittima
della Febbre, Mattie è costretta a fuggi-
Scazzi Alessia
Lo zio ha fatto l’uovo
Q
uesto libro esprime molti
sentimenti ed emozioni. Lo
consiglio a chi, come me,
ama le storie a lieto fine e
anche un po’ di mistero… “Lo zio ha
fatto l’uovo” è un libro per ragazzi
scritto da Lois Lowry e fa parte della
serie “Salani Gl’Istrici”.
loro nulla.
Nel frattempo, in città arriva
una forte alluvione e per
giorni gli abitanti temono
per le loro case e anche per
le loro vite. Tom, il fratello
maggiore, ha addirittura un
incidente molto grave che
lo lascia in coma per mesi.
Solo quando finalmente si
risveglia e torna a casa, la
vita della famiglia sembra
ritornare normale.
La vicenda si svolge in un periodo che
va da Pasqua a metà estate, in vari
luoghi di una città imprecisata. I protagonisti sono uno zio, di nome Claude,
i suoi due nipotini, Louise e Marcus, e
la loro famiglia. I personaggi principali
della vicenda hanno 10 anni e frequentano la quinta elementare. La
loro famiglia è formata dalla madre
Hallie, dal padre Matt, dal fratello
maggiore Tom, di 14 anni, e dalla
sorellina Stephie, di due anni e mezzo.
Lo zio Claude dopo vari anni va a
trovare i nipoti. All’inizio non è molto
apprezzato da loro ma diventa presto
uno zio speciale per Louise e Marcus.
Arrivato all’improvviso nella loro vita,
sostiene di aver portato con sè un
regalo per loro, un dono fragile e inestimabile. Una notte lo zio parte misteriosamente lasciando un biglietto dove sostiene di aver nascosto il regalo.
Su quel foglio c’è anche una frase misteriosa. Che cosa significano quelle
parole? Esiste davvero un dono? Dove
si trova? I due ragazzi iniziano a cercare
il dono speciale. Passa molto tempo e
Louise e Marcus, stanchi di cercare a
vuoto un regalo che forse nemmeno
esiste, iniziano a pensare che lo zio sia
un bugiardo e che non abbia portato
Louise e Marcus, solo dopo
questi avvenimenti diventano finalmente consapevoli
del dono dello zio: Claude
voleva che si accorgessero
dell’amore che c’era in quella famiglia e dell’affetto che
provavano per Tom, cosa
che prima non sapevano bene.
Questo era sicuramente un dono inestimabile per lo zio. Ora Louise e Marcus
sono certi che nulla li dividerà! Infine
scopriranno anche il significato della
frase misteriosa, parole che legheranno
veramente la famiglia.
Antonella Picardo
PAGINA 5
PAGINE
DELLA CULTURA
Speciale Avamposto
LIBRI LIBERI
La recensione: a cura di Ivan Sosso
d e l p o n t e c o n t i n u a a d a f fa s c i n a r e i s u o i l e t to r i
L
’avvertimento, gridato dagli altoparlanti, è di stare lontano dall’acqua. Ma è difficile quando si è
immersi in un parco acquatico,
anzi il parco acquatico più grande del
mondo. Siamo tra le pagine fitte di misteri, suspence e avventura del nuovo libro
di Giovanni Del Ponte “Acqua
Acqua tagliente”.
te Un libro molto atteso dai ragazzini,
fans di Del Ponte dalla saga degli Invisibili
in poi. La storia vede protagonisti i WebTvBoyZ, un gruppo di giovani cyber
attivisti, sensibili alle problematiche ecologiche. Sono ragazzi di età diverse, che
provengono da storie e vite non così
semplici, appartengono infatti ad una
casa – famiglia organizzata e curata da una
psicologa. Ma sarà proprio la loro diversità, e il
loro bagaglio di vita, ad
aiutarli a risolvere un
pericoloso mistero. In
pieno deserto dell’Arizona infatti viene trovata una fonte d’acqua.
Invece
che
utilizzarla per
aiutare
le
popolazioni
della riserva (i
Navajo)
si
costruisce un
immenso
e
meraviglioso
parco acquatico.
Ma proprio i Navajo (in realtà gli Hopi – i
pacifici, minoranza tribale della riserva)
avvertono dei rischi, la fonte è portatrice
di sventura. E la sventura si abbatte, come un’onda, sul pubblico del parco appena
inaugurato. Ancora una volta la
scrittura di Del Ponte
conquista e affascina,
incolla il lettore alle
pagine, che vanno
lette senza fermarsi
mai anche un po’ preoccupati dalla dimensione e vastità di que-
st’acqua tagliente. Rispetto al
target degli Invisibili queste pagine forse sono per ragazzi da 10
anni in su, e possono essere apprezzate anche da un pubblico
adulto. L’intreccio tocca molti
argomenti: leggende, spunti fantasy, problemi ecologici e di ecosistemi, attualità. Le personalità dei
ragazzi sono tracciate con intelligenza e coinvolgimento, sono
simpatici antieroi che si muovono partendo
dai propri limiti per scoprire enormi risorse. Il
libro è stato definito così da Grazia Orsi, della
Libreria dei Ragazzi di Torino, dove “Acqua
tagliente” è stato presentato al pubblico: “Un
libro molto adatto anche per gli adolescenti,
per il suo sapiente uso di elementi di fantasy e
fantascienza senza però trascurare la storia
dei protagonisti e l’attinenza ad una possibile
realtà. Questo libro, che segue più “L’enigma
di Gaia” che gli Invisibili, è ancora una volta
una buona proposta di lettura per una fascia
d’età non così facile da accontentare. Insomma a questo punto aspettiamo la prossima”.
Ivan Sosso
G i ova n n i d e l p o n t e c i s v e l a i s e g r e t i d e l l a s c r i t t u r a
U n v i ag g i o c o n l ’ a u t o re t ra l e p ag i n e d e i l i b r i d e “ G L I I N V I S I B I L I ”
I
l giorno 29 aprile è
venuto a trovarci a
scuola lo scrittore
Giovanni Del Ponte, autore molto amato
da noi ragazzi, il quale
ha gentilmente risposto alle nostre domande. Ha dichiarato che il
suo lavoro lo appassiona e che mette molto
impegno nello scrivere i suoi libri. Non nega di
leggerne altri di autori diversi per prendere
ispirazione. Prima di scrivere la serie de “Gli
Invisibili” aveva già proposto alle case editrici
alcune storie, che però non sono state pubblicate.
Il titolo della serie è legato al fatto che i protagonisti combattono contro le forze del male
agendo di nascosto. Le storie sono quasi tutte
ambientate in America, in quanto luogo che
stimola la sua immaginazione,
o in posti inventati in modo
che i lettori possano giocare
con la loro fantasia o addirittura sognare leggendo un suo
libro. Giovanni Del Ponte chiude il suo intervento assicurando che con la sua creatività
stupirà ancora i suoi fans scrivendo altri libri, chissà, magari
ambientati in Italia.
Alla fine dell’incontro gli abbiamo donato, a
nome di tutti i ragazzi della scuola, una bottiglia di barolo con un’etichetta davvero speciale, un attestato e un quaderno pieno di
coloratissime dediche.
Noi del gruppo Avamposto, a nome di tutti i
ragazzi che hanno partecipato all’incontro,
vogliamo ringraziarlo per averci fatto sognare ed invitarlo a tornare ancora nella nostra
scuola.
Roberta Deargo e Alice Guida
Immagini dell’incontro con
l’autore Giovanni Del Ponte
PAGINA 6
I
PROBLEMI DEL MONDO
Au s t r a l i a i n f i a m m e , u n a s t r ag e c o n 2 0 0 m o rt i
R
ecentemente l’Australia è stata
colpita da numerosi e violenti
incendi, 31 per la precisione,
che hanno causato all’incirca
200 morti e ingenti danni al territorio.
Fiamme alte come una casa di quattro
piani che avanzano veloci, pioggia di
cenere dal cielo, cittadine di campagna
rase al suolo. È un disastro
in Australia, nella zona rurale a nord di Melbourne.
Domare gli incendi sarà un
compito
estremamente
arduo: infatti sono stati
mandati più di sessanta
pompieri ed addirittura
elicotteri Elvis Air Crane .
L’area dello stato di Victoria
è stata quella più colpita. Si
suppone che gli incendi
siano di natura dolosa, inoltre i venti stanno peggio-
rando la situazione.
Il fuoco ha devastato 30.000 ettari di
territorio e distrutto almeno 640 case,
lasciandone 14.000 senza corrente. A
Melbourne, seconda città dell'Australia, sabato scorso la temperatura ha
superato i 46 gradi. Il primo ministro
australiano Kevin Rudd ha affermato:
“Una strage, non ci sono
altre parole per descrivere
tutto ciò, un orrore che
pochi di noi potevano prevedere”. Il premier dello
Stato del South Australia
Mike Rann ha dato la sua
disponibilità allo stato adiacente (Victoria) offrendo un
contributo non solo economico. Addirittura,
Barack
Obama ha offerto il suo
sostegno al premier australiano.
"Nell'esprimere le proprie condoglianze" ha detto il portavoce della Casa
Bianca, Robert Gibbs, "il presidente ha
chiesto se gli Stati Uniti possono in
qualche modo offrire aiuti al Governo
e al popolo australiano". Più di una
trentina di vigili del fuoco statunitensi
sono già partiti alla volta dello stato di
Victoria. Fortunatamente sono state
arrestate le due persone responsabili,
speriamo la situazione migliori…
Leanti Fabrizio
É g iu sto sfru t tare g l i an imali?
M
olti non sanno che per
testare alcuni prodotti cosmetici, come saponi e profumi, si utilizzano gli animali e che spesso questo non viene indicato sul retro delle confezioni. Ci sono
alcune leggi che limitano lo sfruttamento animale e la gran parte degli ambientalisti si batte per ridurlo completamente, ma alcune persone non ne sono
consapevoli o non si interessano alla
questione. Secondo noi sfruttare gli
animali è sbagliato. Anche se non dotati
della “ragione”, gli animali sono comunque esseri viventi e vanno considerati
alla pari degli esseri umani. Quindi gli
esperimenti compiuti sugli animali per
la ricerca scientifica sono sbagliati, perché spesso portano alla loro morte. Ad
esempio per studiare meglio i tumori,
nei laboratori, spesso si utilizzano topi
ed altri roditori come cavie. Dopo aver
inserito dei batteri nei loro organismi,
questi provocano agli animali i tumori
da studiare, riducendo la loro vita a
qualche settimana o pochi mesi. Dagli
ambientalisti questi vengono considerati veri e propri omicidi, ed hanno ragione, perché come esistono delle leggi
che non permettono di testare alcuni
medicinali o prodotti sugli uomini, ne
dovrebbero esistere altre che dovrebbero evitare di generare tumori su degli
animali innocenti. Ma queste idee vengono sempre giudicate come insensate
dagli scienziati che si chiedono: se non
possiamo provare i nostri medicinali né
sugli uomini né sugli animali, come
mandiamo avanti la ricerca? Noi che
siamo contro lo sfruttamento animale,
però, non ci siamo lasciati intimorire da
questa affermazione e abbiamo prova-
to a formulare un’altra ipotesi: se l’animale manipolato dagli scienziati sfuggisse al loro controllo, e iniziasse a riprodursi trasmettendo queste malattie, non
ci sarebbe la possibilità che la sua specie si estingua modificando un intero
ecosistema?
Gli scienziati, e tutti coloro che sono a
favore dello sfruttamento, si sono difesi
dicendo che i laboratori sono super
controllati e quindi la probabilità che
un animale si allontani dal laboratorio
sono pochissime.
Un altro esempio di sfruttamento animale è il circo, dove questi vengono
utilizzati per far divertire la gente con
numeri bizzarri e ridicoli. Gli animali più
sfruttati sono quelli ricercati maggiormente dal pubblico, come gli elefanti, le tigri, i leoni, le foche, i cavalli,
insomma gli animali che non si immaginerebbe mai di incontrare. Ma
la maggior parte dei bambini che
ridono ad ogni acrobazia di questi
animali, non sanno che vengono
tenuti in gabbie per ore intere e che
per un elefante non è così piacevole
alzarsi su due zampe ad ogni frustata
del fantino. Per fortuna esistono molte associazioni che praticano del
circo ugualmente divertente, ma
senza servirsi degli animali. Altre
associazioni, come il WWF e Lega
Ambiente, si battono per eliminare
gli abusi nei confronti degli animali,
cercando di recuperarli da circhi e laboratori, per riportarli nel loro habitat naturale e cercando di restituire loro una
vita normale. Possiamo riaffermare che
sfruttare gli animali è sbagliato perché
anche loro sono esseri viventi e hanno
i nostri stessi bisogni; pensate se un
animale sfruttasse voi cosa pensereste?
Ci auguriamo che quest’abuso nei confronti degli animali finisca al più presto!
Rosa Pinto & Francesca Crescenzo
I
PROBLEMI DEL MONDO
PAGINA 7
L A povertà e la pac e
C
ento dieci milioni di bambini
nei Paesi in via di sviluppo
rischiano di perdere la vista
per una terribile malattia agli
occhi: il tracoma!
La causa principale di contagio è la
chlamydia trachomatis, un germe che
si propaga in mancanza di igiene e di
acqua. Nelle zone aride e calde dell’Africa, dell’Asia e dell’ America Latina la
popolazione deve spesso accontentarsi dell’acqua dei fiumi e degli stagni
quasi dissecati o di sorgenti molto
distanti.
L’ assenza di acqua diventa quindi il
principale fattore di diffusione della
malattia stessa che si propaga velocemente, colpendo intere famiglie e
comunità, mettendo in pericolo la vita
stessa di centinaia di migliaia di innocenti.
Si, perché, nelle regioni più povere del
mondo, diventare ciechi rappresenta
una condizione di emarginazione e di
abbandono che può portare alla morte.
Dopo tutto, però, i bambini meno fortunati, non sono spazzatura come tanti
credono ma sono persone come noi.
Per arrivare alla pace, l’ uomo deve prima
Vincere la battaglia che è dentro di lui,
rispettando i diritti degli altri.
Guardo le foto in bianco e nero,
coloro i visi in rosa e sfumo celeste nel petto
di chi non conosce il cielo!!!
La pace è…
Proteggiamo tutto ciò che è in vita,
Salviamo tutto ciò che è amore,
combattiamo la povertà.
Sul volto dell’ umanità un sorriso e poi tre
sole parole
Ovunque e sempre pace.
E chi non ha fogli per scrivere, con
ritagli di giornale ha scritto:
Invece i bambini che meno male sanno
scrivere compongono frasi molto significative, di pace come:
in questo
momento
abbiamo bisogno di
credere che il
futuro ci
riservi la
PACE.
Alessia Scazzi
R I F O R M A G E L M I N I : u n R I T O R N O A L L ’ « E T À D E L L ’ O RO » !
N
el novembre del 2008 è
stata approvata la legge
che prevede una nuova
riforma per le scuola italiana, proposta da ministro all’Istruzione
Mariastella Gelmini.
La legge parla chiaro: al posto dei giudizi ci saranno i numeri da 1 a 10, con
un 5 in condotta e un’insufficienza si è
respinti. Infine si utilizzerà la via telematica, e-mail , sms e il web per comunicare ai genitori le pagelle, i provvedimenti disciplinari, le assenze e altre
informazioni utili.
La maggior parte degli studenti è contraria a questa legge, per questo motivo ha deciso di ribellarsi, occupando le
scuole e riunendosi nelle maggiori
piazze, con cartelloni di protesta, gridando contro questa legge. Per noi
alunni delle medie e alle elementari
A
I bambini delle elementari faranno
fatica a comprendere le lezioni, avendo un solo insegnante, molti ragazzi
verranno bocciati più facilmente anche
a causa dei 5 in condotta;
infine i genitori, quelli che non hanno
né cellulari, né posta elettronica, non
potranno ricevere avvisi, novità scolastiche, ecc. E i professori, invece che ne
pensano? Leggete di seguito i risultati
dell’indagine di nostri compagni del
plesso Martiri.
Federica Migliore & Valeria Borio
che cosa cambia?
bbiamo condotto una piccola indagine tra i nostri compagni e alcuni
insegnanti, questi i risultati.
PER I NOSTRI COMPAGNI: molti non sono d’accordo sulla bocciatura
per una sola insufficienza. Mettere il 5 in condotta ad un ragazzo che
non ha un comportamento corretto è giusto, ma bocciarlo per questo no!
PER GLI INSEGNANTI INTERPELLATI: alcuni sottolineano che, oltre al voto di
condotta bisognerebbe valorizzare il comportamento dei ragazzi, evitando la
repressione. Inoltre sostengono che l’aver eliminato le compresenze che permettono di adottare una didattica per il recupero e il potenziamento, fa ritornare la scuola media indietro di sessant’anni.
Altri ribadiscono che con questa riforma il ministro Gelmini peggiora la riforma
Moratti che prevedeva, fra l’altro, momenti di autovalutazione da parte degli
alunni inseriti nel portfolio che accompagnava il loro percorso scolastico. Più
che di riforma, come ha ribadito più volte recentemente lo stesso Ministro Gelmini nella trasmissione REPORT su RAI TRE, si tratta di tagli di fondi alla scuola
pubblica alla quale si tolgono insegnanti e personale non docente e,
come sempre, chi ci rimette sono i
ragazzi ai quali viene di fatto negata
la possibilità di un’istruzione di qualità.
Qualcuno, infine, aggiunge che il
giudizio era preferibile al voto numerico, altro grosso passo indietro anche dal punto di vista pedagogico,
soprattutto nella scuola elementare e
media.
In Europa e nel mondo non esiste
più una scuola di questo tipo, sono
andati avanti, il ministro Gelmini e il
suo governo, invece, pensano che
per risolvere i problemi della scuola
basta tornare a quell’età che ritengono essere l’«Età dell’oro», con il voto
di condotta, con i voti in decimi e con
il maestro unico o prevalente. Alla
faccia delle scienze dell’educazione!
PAGINA 8
NOI
E LO SPORT
IL t riath lo n vien e a sc uo la
I
l 15 gennaio è venuto alla scuola
media Moro, invitato dal prof. Di
Lorenzo, Andrea Gabba, responsabile della nazionale italiana di
Triathlon e ci ha spiegato in cosa consiste questa disciplina sportiva... o
meglio trisciplina!
Si perché in questo sport bisogna
percorrere una frazione a nuoto, una
frazione di corsa e una in bicicletta,
tutte di seguito, senza mai fermarsi!
Andrea è anche allenatore e marito di
Nadia Cortassa, campionessa italiana e
olimpica di Triathlon; con lei ha preparato le Olimpiadi di Atene 2004 e di
Pechino 2008, quest’ ultima, purtroppo, compromessa da un incidente in
bicicletta, durante un allenamento
sulla collina Torinese. Ci ha insegnato
che il Triathlon si corre su diverse distanze: quella per i ragazzi della nostra
età prevede 300 metri di
nuoto, 2 chilometri in
bicicletta e 500 metri di
corsa. Le gare dei grandi,
invece vanno dalla distanza più corta (750 metri di nuoto, 20 chilometri
in bici e 5 chilometri di
corsa), all’ Ironman in cui
si nuota per 3,8 chilometri, si fanno 180 chilometri in bici e 42 chilometri
di corsa! Tutto questo
sembra una fatica imma-
ne ma in realtà ci si diverte tantissimo e ci si muove a contatto con una
natura meravigliosa. Le gare, infatti,
si svolgono quasi sempre al mare o
dove c’è un lago… Andrea, a questo
proposito, ci ha fatto vedere due
video hanno mostrato come si svolgono queste gare: sono veramente
spettacolari!
Alla fine alcuni di noi hanno chiesto
l’autografo e informazioni su come
iscriversi. Buon Triathlon a tutti!
Christian Mesiano
Rugby, l’altro calcio ! Hitball, uno sport targato torino
U
no sport di cui si sente parlare!!! E di cui si è parlato molto a Torino durante le Olimpiadi Invernali del 2006. Ma
chi conosce le vere regole del rugby?
Abbiamo fatto un’intervista ad una
ragazza di 13 anni che ha giocato per
quasi due anni. L’adolescente (di cui
non diciamo il nome per privacy) ci ha
spiegato alcune semplici regole… “Tutti
pensano che il rugby sia uno sport identico al football americano” dichiara
lei. La giovane ci ha raccontato che ci
sono delle diversità tra i due sport come, ad esempio, le protezioni:
nel
football
ci
sono le protezioni per le
spalle,
nel
rugby invece
no!!
Altre
protezioni di
questo sport
sono i paradenti e il caschetto mentre di uso opzionale sono i
parastinchi e i guanti. La fanciulla ci ha
riferito che durante una partita ci sono
due modi di attacco uno strategico e
uno di gruppo,il primo si chiama
TUSCH,mentre l’altro è la MISCHIA.
squadra che con le teste formano un
incastro mentre un settimo posa la
palla fra i loro piedi. Chi riesce a spingere la palla nella propria metà campo ha il possesso di palla. Per concludere affermiamo ancora una volta
che il football americano è molto
diverso dal rugby!
Francesca Crescenzo
Durante la tusch due giocatori per
squadra si dispongono in due file indiane, poi il giocatore che ha la palla (il
quinto) la lancia tra le file e… chi la
prende, la prende! Durante la mischia,
invece, ci sono tre giocatori per ogni
L
’HITBALL è uno sport che
nasce circa quindici anni fa in
un liceo di Torino, inventato
da due professori di educazione fisica. La struttura in cui si gioca
e chiamata Pala-Hit e de circondato da
mura di plexiglass una plastica che
sembra vetro, è obbligatorio usare le
protezioni per colpire meglio la palla.
Dinamico,continuo e veloce, l’HITBALL stimola i giocatori ad una concentrazione continua e alla massima
reattività e velocità. Caratterizzato da
gesti per lo più naturali e istintivi che
facilitano l’approccio a livello amatoriale, richiede in chiave agonistica
coordinazione, prontezza di riflessi,
agilità e rapidità di movimento, velocità e potenza nell’esecuzione dei colpi
e buone doti di resistenza.
Consigliato a tutti!
Mara Dal Zilio e Sabrina Carnevale
INTERNET-CINEMA
E
TV
PAGINA 9
VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA
R
ecentemente è arrivato in Italia
il film “Viaggio al centro della
terra” ispirato al libro di Jules
Verne. La storia è ambientata ai
giorni nostri; il protagonista, Trevor, è interpretato
da Brendan Fraiser, famoso per aver recitato nel film
“La mummia”. Nella sua
ultima pellicola, Brendan
interpreta la parte di un
professore che da tempo
studia gli eventi sismici nel
mondo; durante una spedizione scientifica in Islanda, il visionario scienziato
Trevor Anderson (Brendan
Fraser), suo nipote Sean
(Josh Hutcherson) e la loro
affascinante guida locale
Hannah (Anita Briem) si
ritrovano inaspettatamente intrappolati
in una caverna, in cui l’ unica via di fuga
è la discesa sempre più in profondità
negli abissi della terra. Viaggiando attraverso dei mondi mai visti, il terzetto si
ritrova a fronteggiare delle creature
inimmaginabili e irreali, tra cui delle
piante che divorano gli esseri umani,
dei piranha volanti giganti, dei volatili
splendenti e dei terribili dinosauri provenienti dal passato. E,
visto che l’attività vulcanica intorno a loro aumenta
senza sosta, i tre esploratori capiscono rapidamente
che devono trovare il modo di tornare sulla superficie terrestre prima che sia
troppo tardi.
Il resto dovrete scoprirlo
voi andando al cinema a
vedere questo film in 3D,
avvincente e sempre emozionante e divertente. A
mio giudizio, è un film
assolutamente da andare
a vedere perché combina
azione e divertimento; solo l’inizio è un
pò noioso perché e molto descrittivo
ma quando inizia l’ avventura vi inchioderà alla sedia fino alla fine!
Riccardo Piano
I simpson, ancora un fenomeno
I
Simpsons sono nati da una felice
idea di Matt Groening, l'8 Settembre
del 1986 e sono una parodia satirica
della società e dello stile di vita statunitensi. Dopo 4 anni di particolari
apparizioni televisive, finalmente nel
1990 Homer e la famiglia Simpson divennero un vero e
proprio fenomeno
televisivo, battendo il
record di ascolti dell'emittente
Fox
Network. La famiglia
degli “omini gialli”
prese vita in una
serie di corti animati
di un minuto, da
mandare in onda
durante il Tracey
Ullman Show; la loro
prima apparizione nel talk show si ebbe
il 19 aprile 1987 in un corto intitolato
"Good Night". Da quel momento, per tre
anni, I Simpson andarono in onda durante gli intermezzi pubblicitari dello
show ottenendo un buon successo. Il
numero del magazine Time del 31 dicembre 1999 lo ha acclamato come
"miglior serie televisiva del secolo", infatti è, tutt'oggi, la più lunga sitcom e serie
animata statunitense mai trasmessa!!!
visivo"sono una famiglia americana
formata dal capo famiglia Homer Simpson (Homer J. Simpson), la moglie
Marge Simpson (Marjorie Bouvier - Simpson),
i
figli
Bart
Simpson
(Bartholomew Jojo) Simpson, Lisa Simpson (Elisabeth Marie Simpson) e Maggie
Simpson
(Margaret
Simpson). La famiglia
ha anche due
animali:
Piccolo
aiutante di Babbo
Natale, un cane, e
Palla di neve, il
gatto.
Questa
fiction parla di
una famiglia americana diversa dal
normale e ridicola,
ma forse è proprio questo che invoglia
gli spettatori a vederla. I personaggi di
questa
fiction
eseguono
azioni
“stupide” che agli spettatori possono
sembrare divertenti; infatti, ogni componente della famiglia ha un carattere
diverso: il padre è stupido, la figlia maggiore è la più intelligente, il fratello è un
ribelle, la madre è saggia e la figlia minore è una pasticciona, e ne combinano di tutti i colori…!
I personaggi di questo "fenomeno tele-
Martina Merlino & Serena Pinto
Call of duty
war at world
C
all of duty war at world
(detto anche Call of duty 5)
è il nuovo gioco per ps3, ps2,
psp, xbox360, che è ambientato nella
seconda guerra mondiale. Esso presenta la campagna con i russi e con
gli americani. I nemici come nella
storia sono i tedeschi e i giapponesi
che hanno molti armamenti e di vario tipo.
Il gioco ha tre diverse difficoltà: recluta, che è la più semplice, poi c’è la
difficoltà intermedia che è soldato, e
la fase più difficile, il veterano.
Gli appassionati del macabro possono usufruire della modalità “nazizombies” che non c’entra nulla con
la guerra ma i creatori hanno comunque deciso di inserirla. Questa
modalità si sbloccherà automaticamente dopo la fine del gioco, cioè
dopo aver piantato la bandiera russa e quella americana quale segno di
vittoria .
Parlando di questo capolavoro della
tecnologia dobbiamo sottolineare
anche la modalità online che è veramente utile se ti vuoi confrontare con
persone molto più esperte della normalissima modalità “campagna”.
Nell’on-line si può aumentare di
livello e gareggiare con armi che si è
in grado di sbloccare man mano che
si sale di livello.
Vi sono armi a colpo singolo e mitragliatori che permettono di uccidere
gli avversari con facilità. Inoltre,
cosa che non c’è mai stata negli altri
cod, e la modalità cooperativa che
permette di fare la “campagna” a
qualsiasi difficoltà con un compagno, sia in rete che con un solo televisore.
Beh! bisogna dire che come sempre i
giapponesi non ci hanno deluso programmando questo bellissimo videogioco e che con l’andare degli anni
comparirà sempre di più sulle console dei ragazzi.
Roberto Stella
NOI
PAGINA 10
E IL TERRITORIO
L A BANC A D EL T EM PO CO M PIE D IEC I AN N I
U
ltimamente nel mondo c’è
una situazione di una grossa crisi economica. Avete
mai sentito parlare della
banca del tempo? Noi a scuola l’abbiamo conosciuta grazie a due socie onorarie Erminia e Maria che stanno visitando tutte le classi terze della media
inferiore di Nichelino. Queste signore
ci hanno spiegato che esiste una banca dove non esiste denaro ma tempo.
La banca del tempo nasce 10 anni fa
per valorizzare il
nostro tempo, la
nostra vita. È un
progetto realizzato da alcuni anziani della Cigl di
Nichelino, prendendo però l’idea da altri paesi
europei. Addirittura, in un paesino della Sarde-
gna sono tutti soci della banca del
tempo! Questa si basa su uno scambio
reciproco di prestazioni, dove i soci
mettono a disposizione ciò che sanno
fare meglio in cambio di quello di cui
hanno bisogno.
La banca del tempo (bdt) è fondata su
un principio di reciprocità, disponibilità
e fiducia tra persone, per risolvere in
questo modo, i piccoli e i grandi problemi quotidiani. Si utilizza semplicemente il tempo come strumento di
baratto al posto del
denaro. In questa
banca possono iscriversi tutti, uomini,
donne e bambini di
ogni età. La bdt si
può trovare in via
Damiano Chiesa 12
a Nichelino, il lunedì
dalle 15.00 alle 18.00 per chiedere
informazioni o di-
ventare soci. Il 6 marzo ci sarà presso la
sede una gran festa, tutti gli alunni
della scuola possono inviare qualche
poesia oppure disegno sul tema per
arricchire ed ornare questo magico
posto che ha saputo valorizzare, in
questo difficile momento, un grande
dono: il tempo! Allora cosa aspetti?ti
manca del tempo?
Diventa socio della BDT!
Milone, Campoccio, Verdolino
D rog a, sem pre un en o rm e pro b l em a
I
l fenomeno della droga è purtroppo sempre più diffuso nella nostra
società, in particolare fra i giovani
che se ne lasciano attrarre per molteplici motivi: fragilità caratteriale, insicurezza, spirito di trasgressione o di
imitazione verso i più grandi, frequentazione
di
cattive
compagnie,
“tendenza” del momento o, semplicemente, per curiosità. L’unico modo per
difendersi, secondo noi, è la conoscenza. Ecco perché abbiamo deciso di
offrirvi un po’ di informazioni sull’argomento. Le droghe si distinguono in
naturali e sintetiche. Tra quelle naturali
sono dette droghe leggere l’hashish e
la marijuana, che derivano dalla canapa indiana; come droghe pesanti ricordiamo la cocaina, l’oppio e l’eroina: la
prima si ricava dalle foglie della pianta
di coca, l’oppio viene estratto da un
particolare tipo di papavero e da esso
si ricava l’eroina. Le droghe sintetiche
invece sono: LSD ( acido lisergico),
ecstasy, crack, ovvero prodotti chimici
realizzati artificialmente in laboratorio.
Il fenomeno-droga ruota intorno a tre
figure: il tossicodipendente, cioè colui
che consuma abitualmente sostanze
stupefacenti; lo spacciatore, che vende
al dettaglio i vari tipi di droghe richiesti; e i grandi trafficanti, che gestiscono
il trasporto degli stupefacenti dai Paesi
produttori a quelli di maggior consumo. Se il tossicodipendente, è la vittima
dell’infernale circuito della droga, lo
spacciatore e il trafficante ne sono gli
artefici. La produzione delle droghe si
concentra in alcuni Paesi dell’America
Latina, dell’Asia e dell’ Africa, dove la
povertà e il sottosviluppo costringono
tanti contadini a coltivare, sotto il controllo della malavita organizzata, le
piante da cui si ricava la materia prima
per le droghe più diffuse. Però le rotte
del grande traffico della droga sono in
continuo mutamento, per sfuggire ai
controlli delle forse di polizia, e interessano tutti i continenti, come si addice
ad un mercato della droga globalizzato. Il Mondo non è indifferente a questo fenomeno infatti esiste “la guerra
alla droga“ che va combattuta su vari
fronti contemporaneamente, impegnando le istituzioni pubbliche, la
scuola, le forze dell’ordine, i magistrati,
gli operatori sociali e sanitari, nonché
le “comunità di recupero”, le associazioni di volontariato, le famiglie, i cittadini tutti. A nostro parere, è necessario,
in primo luogo, bloccare la produzione
delle materie prime, lottando contro la
povertà e il sottosviluppo. In secondo
luogo, bisogna colpire il narcotraffico
mondiale gestito dalle grandi mafie
organizzate ed il vertiginoso giro d’affari che ne consegue e bisogna realizzare un efficace coordinamento, tra
tutti i governi e fra le forze di polizia di
tutti gli Stati; ma soprattutto non bisogna dimenticare che la droga si vince
anche combattendo la corruzione di
tanti funzionari e uomini di governo di
Stati del Sud (e del Nord!) del mondo,
che fingono di non vedere le tonnellate di hashish, marijuana, eroina e cocaina che vengono esportate dai loro
Paesi, nonché impegnando i Paesi
occidentali ad affrontare con maggiore
determinazione la criminalità organizzata ed a sconfiggerla. In terzo luogo,
si deve contrastare il degrado sociale
presente in tante realtà dell’ Occidente
ricco e industrializzato. Per finire speriamo che l’argomento non vi renda indifferenti di fronte a questa grossa
questione e che tutti, in futuro, cerchiate di combattere contro la droga.
Rosa Pinto & Francesca Crescenzo
PAGINA 11
NOI
E IL TERRITORIO
Alla ricerca del passato di NICHELINO!
L
a classe 2a A nel mese di ottobre ha effettuato una ricerca
sulle origini di Nichelino.
Niccolò Manfredo Occelli nacque il
feudo di Nichelino, il 22 giugno 1694,
separando i suoi territori dalle terre di
Moncalieri.
Ecco le notizie più curiose che
sono emerse sul CASTELLO DEGLI
OCCELLI O VILLA SEGRE; il castello fu
costruito dall’avvocato Manfredo Occelli, nonno del più famoso Conte Niccolò, nel 1619 dagli eredi Bassano Rua.
Dal 1972 il conte cominciò a firmarsi
“Conte Ussel del Nichelino”, mentre lo
stemma della famiglia era diventato lo
stemma dell’intero comune, il cui motto
recitava “Prudentia et Simplicitate”.
Intorno al 1200 venne trasformato in
casa-forte e nel 1500 si svilupparono i
cascinali; nel 1694 Niccolò divenne
feudatario di Nichelino e, inseguito, fu
investito del titolo di conte.
La morte del Conte nel 1742 aprì la
strada alle cariche pubbliche della famiglia Umoglio che, nonostante possedessero un quinto dell’intero territorio
di Nichelino, si erano ritrovati a subire il
potere del Conte Occelli.
Andate a visitarlo!
La casa-forte assunse i connotati di villa
e il borgo vecchio divenne il cuore
della futura città. Ma solo con il Conte
Mara Dal Zilio & Sabrina Carnevale
Il castello dei Conti Occelli a Nichelino
CON il BIKE SHARING NICHELINO diventa più europea
H
a preso il via il bike sharing
il servizio che permette
anche ai nichelinesi di spostarsi dal un lato all’altro
della città.
Gli utenti possono noleggiare e 40
biciclette comunali tramite una tessera
magnetica e lasciarle, dopo averle
usate, in uno dei cinque parcheggi
collocati in diversi punti della città:
vicino alla stazione ferroviaria, in Via
Juvarra, al boschetto, in Piazza Camandona e in viale Kennedy.
Resta ora da vedere i nichelinesi alle
bike sharing,
sharing anche se pare abbastanza difficile che il servizio possa essere
utilizza da chi non si trova il posteggio
sotto casa. Accanto ai
commenti positivi sull’iniziativa che si propone di
incentivare l’uso dell’ecologica bicicletta per spostamenti brevi serpeggia
anche un filo di scetticismo con domande del
tipo: quanto dureranno
le 40 bici, così esposte
alle intemperie? Il sistema
non è troppo macchinoso? Con 135 mila euro
non si potevano acquistare 3000 biciclette da assegnare in custodia a chi
ne facesse richiesta?
Simone Cannella
Coro Anch’io
Al Teatro Nuovo di Torino accompagnati da una vera orchestra
L
e classi 1aB e 1aG della plesso Martiri della Resistenza di
Nichelino e le classi quarte della Scuola Elementare
Cairoli di Torino partecipano al Progetto Diderot della
Fondazione CRT di Torino denominato “CORO ANCH’IO”.
Il 28 Gennaio 2009 si è svolto il primo incontro che è stato molto entusiasmante, perché anche chi pensava di essere
stonato, dopo aver cantato, si è rivelato un buon cantante. È venuto un professore di musica che ha consegnato ad
ognuno di noi dei libretti in cui ci sono dodici canzoni che canteremo il 19 maggio 2009 al Teatro Nuovo di Torino,
dove saremo accompagnati da un’orchestra di musicisti professionisti.
Le canzoni che ci sono piaciute di più sono: Que sera, sera; Boum; Con un poco di zucchero; Yellow Submarine e
molte altre, una più bella dell’ altra. Le classi della professoressa Basso si esibiranno al Teatro Superga di Nichelino in
uno spettacolo in cui canteranno alcune di queste canzoni e altre elaborate da loro durante le ore di musica.
Gianluca Ruggiero & Paolo Garino
PAGINE
DEL BUON UMORE
PAGINA 12
Risat e a crepapell e
Api superstar
- Qual è l’ape musicista?
L’apercussionista!
- Cosa fa un’ape con una biro?
L’apenna!
- L’ape che non ha la macchina?
L’apedona!
- Cosa fa un’ape sul tetto?
L’apettegola
- Cosa fa un’ape in tribunale?
L’apentita
Tu dici sempre di sapere tutti i miei lati…
e se io fossi un cerchio?
Sono due mesi che ti vengo dietro: se ti
scansi passo!
Era così sfigato che quando entrò nel
pagliaio si punse con l’ago!
Cosa fa un pesciolino rosso in una bottiglia di acqua frizzante?
Lo squalo… perché si gasa!
Indovinelli…!
- Qual è l’ape più dolce?
Qual è il polpo più veloce del mare?
Il polposition!
L’aperugina!
Cosa fa un cappello su una testa calva?
- L’ape cuoca?
Il monumento ai caduti!
Cos’è Plutone? Il cane di Topolone!
L’apentola!
Perché?
Perché i gatti sono uguali alle donne?
Perché passano ore e ore davanti allo
specchio a lavarsi e a pettinarsi...!
Perché i cani sono uguali agli uomini?
Perché prendono troppo spazio nel
letto e...russano...!
...a crepapelle
Ci sono due pecore che si fissano per
istanti interminabili. Alla fine una fa
all’altra, con aria di sfida: “Beh?”.
Perché Dio ci ha fatto con un solo mento?
- Perché non poteva fare altri… menti!
Come ha fatto Eva a capire che Adamo
era un uomo?
- Ha… mangiato la foglia!
Perché le donne vanno sempre al bagno in due?
Perché le amiche si vedono nel momento del bisogno!
Valeria Migliore & Federica Borio
Il colmo per...
• Qual è il colmo per un
milionario? Parlare in parole
povere!
• Qual è il colmo per un
frate? Cucinare il pollo alla
diavola!
• Qual è il colmo per un
bruco? Sentirsi un verme!
...All’ultimo minuto
Dal col di nava
Immagini
di un soggiorno
IL SO L ITO PIERIN O!
“Pierino, qual è la formula del triangolo
equilatero?” “Base per altezza” - “No,
Pierino, è base per altezza diviso 2!”
“Signor Maestro, ma di-viso ne basta
uno!”
“Papà, ma tu hai un fratello?” “Sì, tuo zio
Roberto. Perché me lo chiedi, Pierino?”
“Oggi a scuola abbiamo letto la storia di
Caino e Abele…” “Tranquillo, tra di noi
non succederà mai niente di simile”
“Perché ne sei così convinto papà?”
“Beh, quando mio padre
ha ucciso suo fratello ha
avuto l’ergastolo!”
Pierino a sua madre:
“Al maestro oggi, durante
la lezione, è suonato il
cellulare ed uscito dalla
classe”. - E perché me lo
racconti? “Perché quando
è suonato a me mi hanno
fatto uscire, ma per andare in presidenza!
Ad una festa in maschera, Pierino si traveste da
rino torna con il diamante in mano. La
maestra stupita esclama: “Bravissimo
Pierino! Non sapevo che eri così bravo!
Come premio ti do il permesso di rubare gli zainetti ai tuoi compagni. Ah, solo
una piccola cosa, tu non hai visto niente!”
Pierino ad un suo amico: “Di che colore
hai la bicicletta?” - “Rossa, perché?”
“Io ce l’ho color oro!” - E” dove l’hai
comprata?” - “Nell’oreficeria!” “E dove
hai trovato i soldi?” “Mio
nonno è ricco e ha 80 anni… basta solo dire che gli
vuoi bene!”
Il maestro di Matematica a
Pierino:
“Se tu hai 10 euro e tuo
fratello te ne prende 6, cosa
ti rimane?”
“4 euro e un fratello ladro!”
La mamma sta rimproverando Pierino, però decide di
non dargli nessuna punizione. Ad un tratto si accorge
ladro, e ruba tutti gli zaiche il figlio non la sta ascolnetti dei compagni di La caricatura di Berlusconi tando e gli chiede:
classe. La maestra, ad un
di Simone Rossotto “Cosa ho detto Pierino?” certo punto, se ne accorEhm, che sono in punizione
ge e gli dice:
per un mese?
“Pierino! Non si rubano le cose degli - Pierino, non mi stavi ascoltando! Coaltri!” - “Ma io sono un ladro… è il mio munque per questo non ti punirò.
lavoro!” “Va bene se sei così bravo allo- - Davvero? Grazie mamma!!!
ra vai a rubare il diamante al dito della Sarai solo in punizione per un mese!
Andrea Gai
signora Savoia” Dopo pochi minuti Pie-
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
queste immagini della classe 2a A del
Plesso Aldo Moro e della classe 3a L del
Plesso Pellico dal soggiorno in località
COL DI NAVA. Durante il soggiorno le
classi sono state impegnate in attività
varie e hanno girato nelle località dei
dintorni: Albenga con visita al borgo
antico e alla chiesa romanico-barocca,
Alassio, Porto Cervo con il suo classico
“muretto” e Imperia con l’immancabile
visita al museo dell’olio. Hanno accompagnato le classi il prof. Mantovani, la
prof.ssa Cappa e le guide Matteo, Sonia e Tangui. A loro il nostro grazie!
PAGINE
DEI GIOCHI
PAGINA 13
RUMMIKUB… LA SFIDA PER CHI HA I NUMERI GIUSTI!
U
n grande torneo per la
scuola italiana. E la possibilità di ricevere in omaggio il
gioco più coinvolgente
degli ultimi tempi. Solo con Ravensburger ed…Okay!
Ci sarà un torneo di rummikub, grazie
alla collaborazione di okay! e Ravensburger, in tutte le scuole elementari
(classi III, IV, V) e medie di tutta Italia.
Tantissime scuole hanno già aderito a
questo torneo che si svolgerà in settembre 2009 presso “Minitalia Leolandia Park”.
Park Questo torneo ha lo scopo
di avvicinare i ragazzi ai giochi di società.
Regole del gioco: un giocatore ha a
disposizione 14 tessere numerate e
deve impostarle in modo da formare
delle serie di numeri e colori consecutivamente.
Chi finisce prima le caselle a disposizione vince.
Ogni scuola è chiamata a eleggere il
proprio “campione” che parteciperà
alla finalissima nazionale. La scuola
deve richiedere il kit omaggio per la
classe interessata alla Ravensburger.
Ogni classe entro il 15 maggio 2009
dovrà segnalare il proprio finalista.
Infine i campioni s’incontreranno a
settembre.
LO SAPEVATE CHE...
...se si potessero mettere in fila tutte le
tessere manufatte di Rummikub, queste formerebbero una linea così lunga
da circondare la terra due volte e mezzo;
...si stima che nel mondo ci siano circa
un miliardo di appassionati di Rummikub.
In base alle confezioni di Rummikub
vendute si è calcolato che ci sono in
circolazione più di 40.000.000 di tessere jolly.
Sono stati organizzati campionati di
Rummikub persino sulla Torre Eiffel, su
navi da crociera e all’interno di una
miniera.
Anche la star di Hollywood Elizabeth
Taylor ama giocare a Rummikub.
Per maggiori informazioni visitate il
sito internet di okay!
www.scuolaokay.org/
Partecipate numerosissimi!!!
Simone Rossotto
Tut ti a giocare a metin2
N
ella nostra scuola sta prendendo piede una nuova
mania: quella di giocare a
Metin2. Questo gioco di
ruolo è in rete, per poter giocare c’è
bisogno di una connessione a
internet, e di registrarsi nel sito
italiano. Dopo aver installato il
gioco e dopo aver effettuato
l’accesso il primo passo sarà
quello di creare un personaggio
che più rispecchia le nostre capacità potendo naturalmente
scegliere; i personaggi giocabili
sono: il Guerriero, classico personaggio di ogni gioco di ruolo
con alti punti vita e infinita forza
fisica, il Ninja, il personaggio più
veloce del gruppo specializzato
nella lotta a distanza ma anche
nel corpo a corpo, il Sura, classico personaggio ibrido, forse il
più equilibrato che può utilizzare
magia e spade potenti in grado
di sconfiggere temibili nemici, l’ultimo
ma non per importanza è lo Sciamano,
il personaggio che da forza extra e
poteri a tutti, non usa armi molto forti
(può utilizzare solo ventagli e campanelle), ma nella magia non ha rivali, il
suo incantesimo più scarso potrebbe
sconfiggere qualsiasi personaggio in
battaglia. Dopo aver scelto il vostro
compagno di avventura (che non potrà essere cambiato durante la storia),
verrete catapultati in un fenomenale
mondo orientale e subito partirà la
vostra campagna di missioni. Le missioni all’inizio del gioco potranno risultare
molto semplici e alcune volte banali,
ma non bisogna prenderla sotto gamba perché man mano che si andrà
avanti compiti diventeranno sempre
più difficili e molte volte dovrete ritentare per arrivare alla vittoria. Le vostre
missioni vi permetteranno di ricostruire
la storia del gioco fino a diventare parte di essa, l’obbiettivo principale sarà
quello di distruggere le malvagie Metin
cadute dal cielo, pietre demoniache
che hanno scombussolato i tre
regni del mondo di Metin2. Il vostro personaggio cambierà col
passare del tempo, passerete da
avere un equipaggiamento scadente ad averne uno nuovo che
tutti nel gioco vi invidieranno. La
cosa migliore di questo gioco e
che se sarete in gravi situazioni
potrete sempre chiamare dei vostri amici per farvi aiutare, proprio
così, potrete comunicare anche a
distanza con tutti i vostri compagni sempre che siano connessi. E
se qualcuno se stesse chiedendo
se tutto questo è a pagamento io
rispondo…. È TUTTO GRATIS! Esatto in né la registrazione né il download del gioco vi costeranno,
solo l’eventuale acquisto di pacth aggiuntivi che non sono tuttavia indispensabili al divertimento.
Che ci fate ancora qui? Su forza andate
a provare Metin2 e vi assicuro che non
ve ne pentirete!
Ivan Sosso
LABORATORIO DI GIORNALISMO
L’URLO - LA REDAZIONE
DIRETTORI
Ivan Sosso , Roberto Stella , Giulia Caratozzolo, Fabrizio Leanti
Redazione - VITA DELLA SCUOLA
Noemi Monaco, Roberta Sirica, Simone Cannella, Roberto Albanese, Andrea Esposito,
Andrea Gai, Sabrina Carnevale, Mara Dal Zilio
Redazione - LE PAGINE DELLA CULTURA
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Redazione - I PROBLEMI DEL MONDO
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Redazione - I GIOCHI
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Responsabili GRAFICA & Fotografia
Denis Visaggi, Fabrizio Leanti, Lucia Valentina Verdolino, Christian Troisi, Alessandra Campoccio, Simone Rossotto
E o r a s i v a i n v a c a n z a , L e R E D A Z I O n i d e L’ U R LO
vi daNNO appuntamento al prossimo anno scolastico!
La Redazione del Plesso MARTIRI
La Redazione del Plesso MORO
L’URLO: e due !
C
on il NUMERO 2, Anno secondo del Giornalino
della scuola L’URLO, si conclude per quest’anno
l’esperienza del laboratorio di giornalismo.
È stata ancora una volta un’esperienza positiva per ragazzi e insegnanti di tutti e tre i plessi della scuola. Non
abbiamo raggiunto la perfezione, siamo riusciti con il
lavoro e una grossa dose di buona volontà a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ancora un
grazie ai ragazzi che ci hanno sempre supportato con
entusiasmo e creatività e un grazie finale al Centro
Stampa del Comune di Nichelino per la stampa delle
copie del L’U RLO .
I coordinatori del laboratorio: Loredana Caradonna del
Plesso Pellico, Domenico Di Lorenzo del Plesso Moro,
Lorenzo Bizzotto e Cosimo Bernalda del Plesso Martiri.
La Redazione del Plesso PELLICO
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L`URLO N.2 - SMS Sangone