LABORATORIO DI GIORNALISMO L’urLo Period DI VIA SA Primo Grado i d ia ar d n ola Seco ico della Scu ichelino NGONE - N Anno Secondo - Numero 2 Maggio 2009 Abruzzo, LA terra trema ancora! A Sommario BRUZZO, L’Aquila: lunedì 6 aprile 2009, ore3.32, scossa tellurica del 6,8° della scala Richter. Nel raggio di 30 Km interi paesi rasi al suolo, 298 morti, 50 mila sfollati nelle tendopoli e negli alberghi della costa. Per imparare a cooperare 2 Esilarante gita 3 Incontro con l’autore 5 È giusto sfruttare gli animali? 6 Ancora una riforma! 7 Call of duty war at world 9 Ricerchiamo Nichelino 11 Notizie di rilievo • Concorso Ser.T. Pag. 2 • Giochiamo con la storia Pag. 3 • Incontro con l’autore: Immagini simbolo della tragedia del terremoto in Abruzzo: la cupola della cattedrale de L’Aquila , il salvataggio di un superstite , i funerali di stato nel piazzale della scuola della Finanza P o d c a s t R a d i o M o ro o n l i n e S programma gratuito di lettura mp3 iTunes e installarlo sul proprio pc.. del podcast al centro della schermata 2. Accedere dal menu di sinistra alla sezione iTunes Store in corrispondenza della scritta RADIO MORO. Chi volesse ascoltarli segua la seguente procedura: 3. Immettere nel motore di ricerca di iTunes store le parole: “radio moro”. 5. Cliccare sugli episodi elencati. 1. Cercare su GOOGLE il 4. Cliccare sull’immagine i comunica ai gentili colleghi e agli allievi che sono in rete i primi podcast prodotti dagli allievi della 1 A e della 3 C della nostra scuola. BUON ASCOLTO! prof. Domenico DI LORENZO Giovanni Del Ponte Pag. 5 • La povertà e la pace Pag. 7 • Triathlon e Hitball Pag. 8 • La banca del tempo Pag. 10 • Bike Sharing a Nichelino Pag. 11 • Coro anch’io Pag. 10 • Pagina del buonumore Pag. 12 Immagine del PODCAST RADIO MORO ON LINE su cui cliccare per ascoltare i podcast dei ragazzi della 1^ A e 3^ C VITA DELLA SCUOLA PAGINA 2 25 aprile, Lettera al partigiano C ampi di concentramento? Cosa sono? Una domanda che in quegli anni molti si facevano, ma a cui nessuno sapeva trovare una risposta. Solo chi ne era protagonista conosceva la realtà di quell’incubo infinito che tormentava chi ne usciva anche dopo la liberazione. Noi oggi abbiamo molte testimonianze di quello che è successo all’epoca in quei campi, ma immedesimarsi nei deportati mentre sentivano la morte avvicinarsi è veramente impossibile. Purtroppo la morte non avveniva solo nei campi ma anche nelle rappresaglie durante la guerra di Resistenza, periodo molto importante che ha lasciato un’ impronta notevole per la formazione culturale dell’Italia. I partigiani furono protagonisti di questo movimento e noi, fortunatamente, ne abbiamo avuto la testimonianza grazie alle informazioni di Paolo Ruffino, partigiano che ci ha accompagnato nel viaggio della Memoria a Trieste. Col suo discorso ha toccato la sensibilità di tutti noi giovani, facendoci riflettere sulle sofferenze e su quanto è accaduto nel periodo della guerra. Ci ha colpito particolarmente quan- do ci ha fatto capire che nella vita bisogna avere il coraggio di scegliere, non fermarsi alla prima difficoltà e andare avanti per noi stessi. Queste parole le abbiamo ascoltate veramente col cuore e con molta attenzione perché sappiamo che non tutti dopo di noi riusciranno ad avere questo privilegio, cioè una testimonianza diretta dei protagonisti di quegli anni terribili. Possiamo dire che, riferendoci al Viaggio della Memoria, le sensazioni provate sono state forti e incisive forse perché abbiamo visto con i nostri occhi le sofferenze provate da uomini, donne, anziani, bambini e le cattiverie disumane compiute dai nazifascisti. É veramente difficile immaginare che uomini come noi siano riusciti a tirar fuori così tanta malvagità verso altri uomini solo perché avevano idee diverse dalle loro o solo perché erano ebrei, zingari, omosessuali, handicappati e malati mentali. Speriamo che queste testimonianze col tempo non volino via ma che si preservino per sempre nella nostra memoria e nei nostri cuori. Beatrice Ciniero & Simone Boldreghini C o m e e v i ta r e l a n o i a a s c u o l a P erché i professori a volte sono noiosi? Perché si ostinano a darci sempre tanti compiti? Secondo noi sono noiosi perché quando spiegano ci fanno addormentare; le lezioni dovrebbero essere più divertenti! Sarebbe bello fare le lezioni con dei giochi, in modo da imparare gli argomenti in maniera molto briosa. I prof. invece questo discorso non lo capiscono e, al contrario, ci danno tanti compiti perché credono che in questo modo impariamo più cose, e che dobbiamo farli per noi stessi. Un altro motivo per cui la scuola è noiosa è perchè i professori non ci mandano mai in bagno durante le lezioni; questo, infatti, per la maggior parte di loro è incomprensibile, perché dà molto fastidio essere interrotti durante la lezione per un motivo così futile. Non capiscono che così facendo, ottengono esattamente l’effetto opposto, perché è veramente difficile restare calmi e concentrati quando ti scappa! Inoltre, secondo noi due intervalli di dieci e cinque minuti sono troppo pochi per riposarsi e tirare un po’ il fiato. Anche l’orario scolastico influisce molto sulla nostra voglia di andare e restare a scuola; le materie sono molte e per questo motivo entriamo alle 8.00, troppo presto! Non sarebbe meglio togliere qualche ora e entrare un po’ più tardi?! Quindi, cari prof. anche se capiamo che volete insegnarci molte cose per il nostro bene, cercate di farlo in modo più piacevole e soprattutto interessante! C TEMPO DI soggiorni • • • • Soggiorno in Umbria: 1^ B e G, 2^ B Soggiorno a Pra Catinat: Soggiorno al Col di Nava Soggiorno a Mantova PER NON DIMENTICARE Le classi terze al Viaggio della Memoria La scuola media DI VIA SANGONE, con il patrocinio del Comune di Nichelino, anche quest’anno ha vissuto l’esperienza del Viaggio della Memoria. Tre le tappe più significative che hanno permesso a noi ragazzi di ripercorrere idealmente il cammino della sofferenza degli ebrei e degli antifascisti verso il sacrificio anche della loro vita: il Campo di concentramento di Fossoli (Modena), il Museo del deportato di Carpi (Modena) e, infine, l’unico campo di sterminio che i nazifascismi avevano creato in Italia, la Risiera di San Sabba, all’interno della città di Trieste. Un’esperienza per non dimenticare! Cristian Mesiano & Noemi Monaco Un gioco per Imparare a cooperare on la mia classe abbiamo seguito un laboratorio chiamato “Imparare a cooperare insieme attraverso il gioco”. E’ stato condotto da due persone, un’italiana e un’egiziana. Il corso si è svolto in classe ed è durato 10 ore. In questo laboratorio, abbiamo condotto alcuni giochi, tra cui quello della macchina: disposti in cerchio, ognuno doveva eseguire un movimento con il proprio corpo. Ci siamo vergognati tutti, ma ciò ci ha spinto ad essere un gruppo. Un altro è stato quello dei nodi dei bastoncini e infine uno fatto alla lavagna, in cui occorreva ragionare, è stato molto complicato. A ogni gioco è seguita la discussione, in Deposizione di una corona al campo di sterminio della Risiera di San Sabba cui si poteva esprimere o meno il proprio parere. Tutti ascoltavano il parere degli altri e qualcuno condivideva mentre altri no, ma il mondo è bello perché è vario! I discorsi sono stati utili a tutti, ed io ho cambiato l’opinione su qualche mio compagno. Questo corso ha variato non tutto ma abbastanza i nostri rapporti: non escludere gli altri, fare amicizia, non prendersi in giro ecc. Noi possiamo trasmettere quello che abbiamo fatto ai nostri amici affinché possa servirci nella vita. Spero che ciò si diffonda: avere idee diverse è bello quanto saperle confrontare! Adriana Maio Concorso Ser.T. Quest’anno Il Progetto Ser.T. prevede una GRAN SERATA FINALE Mercoledì 27 maggio Mostra delle creazioni artistiche degli allievi della Martiri della Resistenza nei locali del Comune di Nichelino e Premiazione del Concorso IL TEMPO DELLA FAMIGLIA Tra lavoro, scuola e famiglia Saranno presenti le autorità scolastiche, il Sindaco e gli Assessori del Comune di Nichelino PAGINA 3 VITA DELLA SCUOLA U NA gita a c aval lo L e classi 1ªC e 1ªA il si sono recate all’ippodromo di Vinovo. La gente pensa che andare all’ippodromo sia solo vedere cavalli gareggiare, ma non è così! Si possono fare molte altre cose, come conoscere il mondo, le abitudini e i comportamenti di questi stupendi animali. Appena arrivati, una guida ci ha fatto vedere dei filmati e abbiamo scoperto alcune curiosità; ad esempio, se i cavalli ti vengono vicino è perché ti vogliono conoscere; oppure, quando hanno le orecchie basse, vuol dire che sono agitati, invece, quando le hanno alte, vuol dire che sono felici. La guida ci ha parlato delle persone che si prendono cura di loro e di come vengono allevati; per esempio, un cavallo inizia a gareggiare all’età di due anni, per finire la sua carriera di corridore verso i sette. Successivamente, siamo andati a vedere anche un piccolo pony di colore marroncino con la criniera bionda; credo che questo sia stato il momento migliore della giornata! con le pareti piene di foto d’epoca, che rappresentavano la storia dell’ippodromo; naturalmente c’erano anche foto di cavalli vissuti molto tempo fa e che hanno passato una carriera da veri campioni, tra cui l’attuale che vale circa 2.000.000 di euro. Come tutti gli animali anche i cavalli hanno il loro rifugio, la stalla, composta da una piccola “stanza” con della paglia sul “pavimento”. Quel rifugio era una vera e propria “casa” perché, in quella piccola stanza c’era “cucina, letto e bagno”… tutto insieme! La nostra ultima tappa è stata dal maniscalco che ci ha fatto vedere come si ferrano gli zoccoli dei cavalli: prendendo un ferro qualunque, con l’aiuto del fuoco lo si modella, facendogli assumere la forma di un ferro; infine si fanno dei buchi con un martello e lo si fissa, con dei chiodi, allo zoccolo. È stata un’uscita all’insegna del divertimento, dove abbiamo imparato tanto sul mondo dei cavalli e dove ci siamo divertiti molto!! Subito dopo ci siamo recati in una sala Serena Pinto & Martina Merlino MONFORTE, una lezione particolare L e classi 1a e 2a A nel mese di ottobre hanno effettuato un’uscita didattica, a Monforte d’Alba (CN). Appena arrivate alla cascina, le due classi hanno incontrato la fattrice Monia Rullo che le ha guidate per tutto il giorno insegnandole la vita e il lavoro in mezzo alla campagna; le ha portate in un percorso di lunghi filari dove hanno osservato come e quando avviene la potatura, si tolgono tutti i rami che non servono alla vite per crescere regolarmente senza intralci. Dopo un sostanzioso pranzo in un locale di color glicine, un giro in fattoria e subito tutti pronti per una nuova scampagnata! Dopo un po’ di salite ripide e filari attraversati da alcuni contadini, le classi in compagnia di Monia si sono recate in città per osservare il centro storico di Monforte, costruito dai Catari nell’XI secolo per difendere la loro autonomia religiosa, in luogo di pace hanno ascoltato la storia che raccontava delle persecuzioni e dell’assedio subito dai Catari nel secolo XIII proprio a Monforte. Dopo aver visitato la fabbrica del vino e dell’uva, le due classi hanno potuto acquistare del vino da portare a casa. B r e v i d i s po rt Giochi sportivi di NUOTO e di HIT BALL Il 13 marzo 2009, presso la piscina comunale PARRI di via TIZIANO 39 a TORINO, si è svolta la finale provinciale dei giochi sportivi studenteschi di nuoto. Gli allievi partecipanti, erano per il Plesso MORO: Matteo Palazzo, 50 m dorso; Mattia Zarrelli, 50 m rana; Chiara Zarrelli, 50 m farfalla; Daniele Graziano, 50 m stile libero. Per il Plesso MARTIRI: Paolo Garino, 50 m stile libero; Gabriele Sammarco, 50 m farfalla; Arianna Campione, 50 m rana; Valentina Granella, 50 m stile libero; Arianna Sciarrillo, 50 m dorso; le ragazze, inoltre, hanno partecipato alla staffetta 4x50. stile libero femminile e Graziano, Sammarco, Palazzo e Garino alla staffetta 4x50 stile libero maschile. I risultati: 3 medaglie di bronzo, una coppa nella staffetta femminile e tre classificate assolute. Un’esperienza bellissima! Il 23 aprile 2009, presso la palestra di via Sanso- ne a Torino, si è svolta la fase distrettuale dei giochi sportivi di Hit Ball. La scuola media DI VIA SANGONE era rappresentata da allievi dei tre plessi: Kazani della 2a C, Genero, Ciniero e Giovinazzo della 3a B, Ronchi, Fanigliulo e Rettegno della 3a F, Sinatra della 3a D,Vitello della 3a H, Sansanelli della 3a L e Visaggi della 3a I Ai giochi hanno partecipato anche le scuole medie di Pecetto e La Loggia. Per la nostra scuola è stato un vero trionfo! Abbiamo vinto entrambe le partite con un punteggio superiore ad ogni aspettativa: 15 a 10 contro Pecetto e 16 a 6 contro La Loggia. Disputeremo ancora una partita per le semifinali e se ivinciamo ci ritroveremo al PALAHIT per le finali. Forza ragazzi!!! Andrea Gai A GOZO (Malta) PER IL GEMELLAGGIO Dal 25 al 29 aprile a Victoria nell’isola di Gozo (MALTA) si svolgerà la cerimonia ufficiale per il gemellaggio con la Città di Nichelino. Oltre alle autorità cittadine, saranno presenti rappresentanze della parrocchia della SS Trinità, del G.S. Don Bosco e di tutte le altre associazioni culturali, scolastiche, sociali, economiche e sportive della città. A rappresentare la Scuola Secondaria di Primo Grado DI VIA SANGONE ci sarà il Vice Preside prof. Lorenzo Bizzotto. Sabrina Carnevale & Mara Dal Zilio GIOCHIAMO A FARE GLI STORICI I l progetto “Diderot”, della Fondazione CRT, offre agli studenti di tutti gli istituti di istruzione primaria e secondaria di I e II grado del Piemonte e della Valle d’Aosta l'opportunità di conoscere ed avvicinarsi all’arte e alla storia, alla matematica ed alla tecnologia, alla conoscenza del territorio ed alla tutela dell’ambiente. Nelle classi seconde della nostra scuola il progetto Diderot, “ARTE E STORIA - Piemonte e Valle d’Aosta nel Seicento”, è servito a farci diventare dei “piccoli storici”. Con l’utilizzo di documenti e visite guidate nella città di Torino, abbiamo ricostruito la storia della Torino del ‘600. Dopo aver consultato in classe schede e documenti vari, abbiamo visitato Torino barocca per vedere i posti in cui erano am- bientate le storie dei nostri personaggi. In classe, invece, abbiamo ambientato la scena e risposto ad alcune domande a tema. I temi erano: scienza e scoperta, controriforma, vita quotidiana e arte. Alessandro Rizzuti PAGINE DELLA CULTURA PAGINA 4 Dall’AVANPOSTO della Biblioteca LIBRI LIBERI del Plesso MARTIRI FEBBRE 1793 E ’ quasi per caso che la piccola Mattie Cook viene a sapere della “Febbre”. La sua amica Polly muore improvvisamente: tra gli avventori della caffetteria che i Cook gestiscono si spargono voci di malanni insoliti, di persone strappate alla vita dal giorno alla notte. Dicerie: ma otto giorni dopo i morti cominciano a fare notizia. Poco a poco, sotto gli occhi di Mattie la città si trasforma in una trappola. re da Filadelfia, ma solo per venirvi ricacciata dalla paura del contagio nei paesi vicini. Sola nella città malata, la ragazza deve affrontare la paura e la fame, e impara- LOGO Biblioteca LIBRI LIBERI re la più dura delle lezioni: quella di resistere, con coraggio e determinazione, senza mai perdere la speranza. Limpida, incalzante, la voce di Mattie racconta un frammento di storia insieme alle vicende drammatiche che la vedono protagonista di quella memorabile estate. La voce di un’adolescente che diventa adulta troppo in fretta, e che ci rimane impressa per la sua forza, per la sua fame di vita, per la sua generosità. MI È PIACIUTO PERCHÉ... Mi è piaciuto La malattia è un nemico invisibile che si propaga come un incendio, bruciando tutto ciò che è vivo; che getta nel panico i sopravvissuti e li spinge a imbracciare le armi, a razziare le case in cerca di cibo e oggetti preziosi; che trasforma gli amici in sciacalli. perché nonostante tutti i problemi avuti, Mattie ha continuato ad andare ad avanti, senza demoralizzarsi e senza cedere alla paura del contagio, stando a contatto anche con gente malintenzionata. CONSIGLI: Questo libro, fantastico, è adatto a chi ha voglia di leggere, a chi è interessato a leggere un libro storico, ma soprattutto a chi riesce a farsi contagiare in una storia molto emozionante. La speranza di rendere la caffetteria il locale più elegante di Filadelfia si infrange contro una realtà da incubo. Quando anche sua madre cade vittima della Febbre, Mattie è costretta a fuggi- Scazzi Alessia Lo zio ha fatto l’uovo Q uesto libro esprime molti sentimenti ed emozioni. Lo consiglio a chi, come me, ama le storie a lieto fine e anche un po’ di mistero… “Lo zio ha fatto l’uovo” è un libro per ragazzi scritto da Lois Lowry e fa parte della serie “Salani Gl’Istrici”. loro nulla. Nel frattempo, in città arriva una forte alluvione e per giorni gli abitanti temono per le loro case e anche per le loro vite. Tom, il fratello maggiore, ha addirittura un incidente molto grave che lo lascia in coma per mesi. Solo quando finalmente si risveglia e torna a casa, la vita della famiglia sembra ritornare normale. La vicenda si svolge in un periodo che va da Pasqua a metà estate, in vari luoghi di una città imprecisata. I protagonisti sono uno zio, di nome Claude, i suoi due nipotini, Louise e Marcus, e la loro famiglia. I personaggi principali della vicenda hanno 10 anni e frequentano la quinta elementare. La loro famiglia è formata dalla madre Hallie, dal padre Matt, dal fratello maggiore Tom, di 14 anni, e dalla sorellina Stephie, di due anni e mezzo. Lo zio Claude dopo vari anni va a trovare i nipoti. All’inizio non è molto apprezzato da loro ma diventa presto uno zio speciale per Louise e Marcus. Arrivato all’improvviso nella loro vita, sostiene di aver portato con sè un regalo per loro, un dono fragile e inestimabile. Una notte lo zio parte misteriosamente lasciando un biglietto dove sostiene di aver nascosto il regalo. Su quel foglio c’è anche una frase misteriosa. Che cosa significano quelle parole? Esiste davvero un dono? Dove si trova? I due ragazzi iniziano a cercare il dono speciale. Passa molto tempo e Louise e Marcus, stanchi di cercare a vuoto un regalo che forse nemmeno esiste, iniziano a pensare che lo zio sia un bugiardo e che non abbia portato Louise e Marcus, solo dopo questi avvenimenti diventano finalmente consapevoli del dono dello zio: Claude voleva che si accorgessero dell’amore che c’era in quella famiglia e dell’affetto che provavano per Tom, cosa che prima non sapevano bene. Questo era sicuramente un dono inestimabile per lo zio. Ora Louise e Marcus sono certi che nulla li dividerà! Infine scopriranno anche il significato della frase misteriosa, parole che legheranno veramente la famiglia. Antonella Picardo PAGINA 5 PAGINE DELLA CULTURA Speciale Avamposto LIBRI LIBERI La recensione: a cura di Ivan Sosso d e l p o n t e c o n t i n u a a d a f fa s c i n a r e i s u o i l e t to r i L ’avvertimento, gridato dagli altoparlanti, è di stare lontano dall’acqua. Ma è difficile quando si è immersi in un parco acquatico, anzi il parco acquatico più grande del mondo. Siamo tra le pagine fitte di misteri, suspence e avventura del nuovo libro di Giovanni Del Ponte “Acqua Acqua tagliente”. te Un libro molto atteso dai ragazzini, fans di Del Ponte dalla saga degli Invisibili in poi. La storia vede protagonisti i WebTvBoyZ, un gruppo di giovani cyber attivisti, sensibili alle problematiche ecologiche. Sono ragazzi di età diverse, che provengono da storie e vite non così semplici, appartengono infatti ad una casa – famiglia organizzata e curata da una psicologa. Ma sarà proprio la loro diversità, e il loro bagaglio di vita, ad aiutarli a risolvere un pericoloso mistero. In pieno deserto dell’Arizona infatti viene trovata una fonte d’acqua. Invece che utilizzarla per aiutare le popolazioni della riserva (i Navajo) si costruisce un immenso e meraviglioso parco acquatico. Ma proprio i Navajo (in realtà gli Hopi – i pacifici, minoranza tribale della riserva) avvertono dei rischi, la fonte è portatrice di sventura. E la sventura si abbatte, come un’onda, sul pubblico del parco appena inaugurato. Ancora una volta la scrittura di Del Ponte conquista e affascina, incolla il lettore alle pagine, che vanno lette senza fermarsi mai anche un po’ preoccupati dalla dimensione e vastità di que- st’acqua tagliente. Rispetto al target degli Invisibili queste pagine forse sono per ragazzi da 10 anni in su, e possono essere apprezzate anche da un pubblico adulto. L’intreccio tocca molti argomenti: leggende, spunti fantasy, problemi ecologici e di ecosistemi, attualità. Le personalità dei ragazzi sono tracciate con intelligenza e coinvolgimento, sono simpatici antieroi che si muovono partendo dai propri limiti per scoprire enormi risorse. Il libro è stato definito così da Grazia Orsi, della Libreria dei Ragazzi di Torino, dove “Acqua tagliente” è stato presentato al pubblico: “Un libro molto adatto anche per gli adolescenti, per il suo sapiente uso di elementi di fantasy e fantascienza senza però trascurare la storia dei protagonisti e l’attinenza ad una possibile realtà. Questo libro, che segue più “L’enigma di Gaia” che gli Invisibili, è ancora una volta una buona proposta di lettura per una fascia d’età non così facile da accontentare. Insomma a questo punto aspettiamo la prossima”. Ivan Sosso G i ova n n i d e l p o n t e c i s v e l a i s e g r e t i d e l l a s c r i t t u r a U n v i ag g i o c o n l ’ a u t o re t ra l e p ag i n e d e i l i b r i d e “ G L I I N V I S I B I L I ” I l giorno 29 aprile è venuto a trovarci a scuola lo scrittore Giovanni Del Ponte, autore molto amato da noi ragazzi, il quale ha gentilmente risposto alle nostre domande. Ha dichiarato che il suo lavoro lo appassiona e che mette molto impegno nello scrivere i suoi libri. Non nega di leggerne altri di autori diversi per prendere ispirazione. Prima di scrivere la serie de “Gli Invisibili” aveva già proposto alle case editrici alcune storie, che però non sono state pubblicate. Il titolo della serie è legato al fatto che i protagonisti combattono contro le forze del male agendo di nascosto. Le storie sono quasi tutte ambientate in America, in quanto luogo che stimola la sua immaginazione, o in posti inventati in modo che i lettori possano giocare con la loro fantasia o addirittura sognare leggendo un suo libro. Giovanni Del Ponte chiude il suo intervento assicurando che con la sua creatività stupirà ancora i suoi fans scrivendo altri libri, chissà, magari ambientati in Italia. Alla fine dell’incontro gli abbiamo donato, a nome di tutti i ragazzi della scuola, una bottiglia di barolo con un’etichetta davvero speciale, un attestato e un quaderno pieno di coloratissime dediche. Noi del gruppo Avamposto, a nome di tutti i ragazzi che hanno partecipato all’incontro, vogliamo ringraziarlo per averci fatto sognare ed invitarlo a tornare ancora nella nostra scuola. Roberta Deargo e Alice Guida Immagini dell’incontro con l’autore Giovanni Del Ponte PAGINA 6 I PROBLEMI DEL MONDO Au s t r a l i a i n f i a m m e , u n a s t r ag e c o n 2 0 0 m o rt i R ecentemente l’Australia è stata colpita da numerosi e violenti incendi, 31 per la precisione, che hanno causato all’incirca 200 morti e ingenti danni al territorio. Fiamme alte come una casa di quattro piani che avanzano veloci, pioggia di cenere dal cielo, cittadine di campagna rase al suolo. È un disastro in Australia, nella zona rurale a nord di Melbourne. Domare gli incendi sarà un compito estremamente arduo: infatti sono stati mandati più di sessanta pompieri ed addirittura elicotteri Elvis Air Crane . L’area dello stato di Victoria è stata quella più colpita. Si suppone che gli incendi siano di natura dolosa, inoltre i venti stanno peggio- rando la situazione. Il fuoco ha devastato 30.000 ettari di territorio e distrutto almeno 640 case, lasciandone 14.000 senza corrente. A Melbourne, seconda città dell'Australia, sabato scorso la temperatura ha superato i 46 gradi. Il primo ministro australiano Kevin Rudd ha affermato: “Una strage, non ci sono altre parole per descrivere tutto ciò, un orrore che pochi di noi potevano prevedere”. Il premier dello Stato del South Australia Mike Rann ha dato la sua disponibilità allo stato adiacente (Victoria) offrendo un contributo non solo economico. Addirittura, Barack Obama ha offerto il suo sostegno al premier australiano. "Nell'esprimere le proprie condoglianze" ha detto il portavoce della Casa Bianca, Robert Gibbs, "il presidente ha chiesto se gli Stati Uniti possono in qualche modo offrire aiuti al Governo e al popolo australiano". Più di una trentina di vigili del fuoco statunitensi sono già partiti alla volta dello stato di Victoria. Fortunatamente sono state arrestate le due persone responsabili, speriamo la situazione migliori… Leanti Fabrizio É g iu sto sfru t tare g l i an imali? M olti non sanno che per testare alcuni prodotti cosmetici, come saponi e profumi, si utilizzano gli animali e che spesso questo non viene indicato sul retro delle confezioni. Ci sono alcune leggi che limitano lo sfruttamento animale e la gran parte degli ambientalisti si batte per ridurlo completamente, ma alcune persone non ne sono consapevoli o non si interessano alla questione. Secondo noi sfruttare gli animali è sbagliato. Anche se non dotati della “ragione”, gli animali sono comunque esseri viventi e vanno considerati alla pari degli esseri umani. Quindi gli esperimenti compiuti sugli animali per la ricerca scientifica sono sbagliati, perché spesso portano alla loro morte. Ad esempio per studiare meglio i tumori, nei laboratori, spesso si utilizzano topi ed altri roditori come cavie. Dopo aver inserito dei batteri nei loro organismi, questi provocano agli animali i tumori da studiare, riducendo la loro vita a qualche settimana o pochi mesi. Dagli ambientalisti questi vengono considerati veri e propri omicidi, ed hanno ragione, perché come esistono delle leggi che non permettono di testare alcuni medicinali o prodotti sugli uomini, ne dovrebbero esistere altre che dovrebbero evitare di generare tumori su degli animali innocenti. Ma queste idee vengono sempre giudicate come insensate dagli scienziati che si chiedono: se non possiamo provare i nostri medicinali né sugli uomini né sugli animali, come mandiamo avanti la ricerca? Noi che siamo contro lo sfruttamento animale, però, non ci siamo lasciati intimorire da questa affermazione e abbiamo prova- to a formulare un’altra ipotesi: se l’animale manipolato dagli scienziati sfuggisse al loro controllo, e iniziasse a riprodursi trasmettendo queste malattie, non ci sarebbe la possibilità che la sua specie si estingua modificando un intero ecosistema? Gli scienziati, e tutti coloro che sono a favore dello sfruttamento, si sono difesi dicendo che i laboratori sono super controllati e quindi la probabilità che un animale si allontani dal laboratorio sono pochissime. Un altro esempio di sfruttamento animale è il circo, dove questi vengono utilizzati per far divertire la gente con numeri bizzarri e ridicoli. Gli animali più sfruttati sono quelli ricercati maggiormente dal pubblico, come gli elefanti, le tigri, i leoni, le foche, i cavalli, insomma gli animali che non si immaginerebbe mai di incontrare. Ma la maggior parte dei bambini che ridono ad ogni acrobazia di questi animali, non sanno che vengono tenuti in gabbie per ore intere e che per un elefante non è così piacevole alzarsi su due zampe ad ogni frustata del fantino. Per fortuna esistono molte associazioni che praticano del circo ugualmente divertente, ma senza servirsi degli animali. Altre associazioni, come il WWF e Lega Ambiente, si battono per eliminare gli abusi nei confronti degli animali, cercando di recuperarli da circhi e laboratori, per riportarli nel loro habitat naturale e cercando di restituire loro una vita normale. Possiamo riaffermare che sfruttare gli animali è sbagliato perché anche loro sono esseri viventi e hanno i nostri stessi bisogni; pensate se un animale sfruttasse voi cosa pensereste? Ci auguriamo che quest’abuso nei confronti degli animali finisca al più presto! Rosa Pinto & Francesca Crescenzo I PROBLEMI DEL MONDO PAGINA 7 L A povertà e la pac e C ento dieci milioni di bambini nei Paesi in via di sviluppo rischiano di perdere la vista per una terribile malattia agli occhi: il tracoma! La causa principale di contagio è la chlamydia trachomatis, un germe che si propaga in mancanza di igiene e di acqua. Nelle zone aride e calde dell’Africa, dell’Asia e dell’ America Latina la popolazione deve spesso accontentarsi dell’acqua dei fiumi e degli stagni quasi dissecati o di sorgenti molto distanti. L’ assenza di acqua diventa quindi il principale fattore di diffusione della malattia stessa che si propaga velocemente, colpendo intere famiglie e comunità, mettendo in pericolo la vita stessa di centinaia di migliaia di innocenti. Si, perché, nelle regioni più povere del mondo, diventare ciechi rappresenta una condizione di emarginazione e di abbandono che può portare alla morte. Dopo tutto, però, i bambini meno fortunati, non sono spazzatura come tanti credono ma sono persone come noi. Per arrivare alla pace, l’ uomo deve prima Vincere la battaglia che è dentro di lui, rispettando i diritti degli altri. Guardo le foto in bianco e nero, coloro i visi in rosa e sfumo celeste nel petto di chi non conosce il cielo!!! La pace è… Proteggiamo tutto ciò che è in vita, Salviamo tutto ciò che è amore, combattiamo la povertà. Sul volto dell’ umanità un sorriso e poi tre sole parole Ovunque e sempre pace. E chi non ha fogli per scrivere, con ritagli di giornale ha scritto: Invece i bambini che meno male sanno scrivere compongono frasi molto significative, di pace come: in questo momento abbiamo bisogno di credere che il futuro ci riservi la PACE. Alessia Scazzi R I F O R M A G E L M I N I : u n R I T O R N O A L L ’ « E T À D E L L ’ O RO » ! N el novembre del 2008 è stata approvata la legge che prevede una nuova riforma per le scuola italiana, proposta da ministro all’Istruzione Mariastella Gelmini. La legge parla chiaro: al posto dei giudizi ci saranno i numeri da 1 a 10, con un 5 in condotta e un’insufficienza si è respinti. Infine si utilizzerà la via telematica, e-mail , sms e il web per comunicare ai genitori le pagelle, i provvedimenti disciplinari, le assenze e altre informazioni utili. La maggior parte degli studenti è contraria a questa legge, per questo motivo ha deciso di ribellarsi, occupando le scuole e riunendosi nelle maggiori piazze, con cartelloni di protesta, gridando contro questa legge. Per noi alunni delle medie e alle elementari A I bambini delle elementari faranno fatica a comprendere le lezioni, avendo un solo insegnante, molti ragazzi verranno bocciati più facilmente anche a causa dei 5 in condotta; infine i genitori, quelli che non hanno né cellulari, né posta elettronica, non potranno ricevere avvisi, novità scolastiche, ecc. E i professori, invece che ne pensano? Leggete di seguito i risultati dell’indagine di nostri compagni del plesso Martiri. Federica Migliore & Valeria Borio che cosa cambia? bbiamo condotto una piccola indagine tra i nostri compagni e alcuni insegnanti, questi i risultati. PER I NOSTRI COMPAGNI: molti non sono d’accordo sulla bocciatura per una sola insufficienza. Mettere il 5 in condotta ad un ragazzo che non ha un comportamento corretto è giusto, ma bocciarlo per questo no! PER GLI INSEGNANTI INTERPELLATI: alcuni sottolineano che, oltre al voto di condotta bisognerebbe valorizzare il comportamento dei ragazzi, evitando la repressione. Inoltre sostengono che l’aver eliminato le compresenze che permettono di adottare una didattica per il recupero e il potenziamento, fa ritornare la scuola media indietro di sessant’anni. Altri ribadiscono che con questa riforma il ministro Gelmini peggiora la riforma Moratti che prevedeva, fra l’altro, momenti di autovalutazione da parte degli alunni inseriti nel portfolio che accompagnava il loro percorso scolastico. Più che di riforma, come ha ribadito più volte recentemente lo stesso Ministro Gelmini nella trasmissione REPORT su RAI TRE, si tratta di tagli di fondi alla scuola pubblica alla quale si tolgono insegnanti e personale non docente e, come sempre, chi ci rimette sono i ragazzi ai quali viene di fatto negata la possibilità di un’istruzione di qualità. Qualcuno, infine, aggiunge che il giudizio era preferibile al voto numerico, altro grosso passo indietro anche dal punto di vista pedagogico, soprattutto nella scuola elementare e media. In Europa e nel mondo non esiste più una scuola di questo tipo, sono andati avanti, il ministro Gelmini e il suo governo, invece, pensano che per risolvere i problemi della scuola basta tornare a quell’età che ritengono essere l’«Età dell’oro», con il voto di condotta, con i voti in decimi e con il maestro unico o prevalente. Alla faccia delle scienze dell’educazione! PAGINA 8 NOI E LO SPORT IL t riath lo n vien e a sc uo la I l 15 gennaio è venuto alla scuola media Moro, invitato dal prof. Di Lorenzo, Andrea Gabba, responsabile della nazionale italiana di Triathlon e ci ha spiegato in cosa consiste questa disciplina sportiva... o meglio trisciplina! Si perché in questo sport bisogna percorrere una frazione a nuoto, una frazione di corsa e una in bicicletta, tutte di seguito, senza mai fermarsi! Andrea è anche allenatore e marito di Nadia Cortassa, campionessa italiana e olimpica di Triathlon; con lei ha preparato le Olimpiadi di Atene 2004 e di Pechino 2008, quest’ ultima, purtroppo, compromessa da un incidente in bicicletta, durante un allenamento sulla collina Torinese. Ci ha insegnato che il Triathlon si corre su diverse distanze: quella per i ragazzi della nostra età prevede 300 metri di nuoto, 2 chilometri in bicicletta e 500 metri di corsa. Le gare dei grandi, invece vanno dalla distanza più corta (750 metri di nuoto, 20 chilometri in bici e 5 chilometri di corsa), all’ Ironman in cui si nuota per 3,8 chilometri, si fanno 180 chilometri in bici e 42 chilometri di corsa! Tutto questo sembra una fatica imma- ne ma in realtà ci si diverte tantissimo e ci si muove a contatto con una natura meravigliosa. Le gare, infatti, si svolgono quasi sempre al mare o dove c’è un lago… Andrea, a questo proposito, ci ha fatto vedere due video hanno mostrato come si svolgono queste gare: sono veramente spettacolari! Alla fine alcuni di noi hanno chiesto l’autografo e informazioni su come iscriversi. Buon Triathlon a tutti! Christian Mesiano Rugby, l’altro calcio ! Hitball, uno sport targato torino U no sport di cui si sente parlare!!! E di cui si è parlato molto a Torino durante le Olimpiadi Invernali del 2006. Ma chi conosce le vere regole del rugby? Abbiamo fatto un’intervista ad una ragazza di 13 anni che ha giocato per quasi due anni. L’adolescente (di cui non diciamo il nome per privacy) ci ha spiegato alcune semplici regole… “Tutti pensano che il rugby sia uno sport identico al football americano” dichiara lei. La giovane ci ha raccontato che ci sono delle diversità tra i due sport come, ad esempio, le protezioni: nel football ci sono le protezioni per le spalle, nel rugby invece no!! Altre protezioni di questo sport sono i paradenti e il caschetto mentre di uso opzionale sono i parastinchi e i guanti. La fanciulla ci ha riferito che durante una partita ci sono due modi di attacco uno strategico e uno di gruppo,il primo si chiama TUSCH,mentre l’altro è la MISCHIA. squadra che con le teste formano un incastro mentre un settimo posa la palla fra i loro piedi. Chi riesce a spingere la palla nella propria metà campo ha il possesso di palla. Per concludere affermiamo ancora una volta che il football americano è molto diverso dal rugby! Francesca Crescenzo Durante la tusch due giocatori per squadra si dispongono in due file indiane, poi il giocatore che ha la palla (il quinto) la lancia tra le file e… chi la prende, la prende! Durante la mischia, invece, ci sono tre giocatori per ogni L ’HITBALL è uno sport che nasce circa quindici anni fa in un liceo di Torino, inventato da due professori di educazione fisica. La struttura in cui si gioca e chiamata Pala-Hit e de circondato da mura di plexiglass una plastica che sembra vetro, è obbligatorio usare le protezioni per colpire meglio la palla. Dinamico,continuo e veloce, l’HITBALL stimola i giocatori ad una concentrazione continua e alla massima reattività e velocità. Caratterizzato da gesti per lo più naturali e istintivi che facilitano l’approccio a livello amatoriale, richiede in chiave agonistica coordinazione, prontezza di riflessi, agilità e rapidità di movimento, velocità e potenza nell’esecuzione dei colpi e buone doti di resistenza. Consigliato a tutti! Mara Dal Zilio e Sabrina Carnevale INTERNET-CINEMA E TV PAGINA 9 VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA R ecentemente è arrivato in Italia il film “Viaggio al centro della terra” ispirato al libro di Jules Verne. La storia è ambientata ai giorni nostri; il protagonista, Trevor, è interpretato da Brendan Fraiser, famoso per aver recitato nel film “La mummia”. Nella sua ultima pellicola, Brendan interpreta la parte di un professore che da tempo studia gli eventi sismici nel mondo; durante una spedizione scientifica in Islanda, il visionario scienziato Trevor Anderson (Brendan Fraser), suo nipote Sean (Josh Hutcherson) e la loro affascinante guida locale Hannah (Anita Briem) si ritrovano inaspettatamente intrappolati in una caverna, in cui l’ unica via di fuga è la discesa sempre più in profondità negli abissi della terra. Viaggiando attraverso dei mondi mai visti, il terzetto si ritrova a fronteggiare delle creature inimmaginabili e irreali, tra cui delle piante che divorano gli esseri umani, dei piranha volanti giganti, dei volatili splendenti e dei terribili dinosauri provenienti dal passato. E, visto che l’attività vulcanica intorno a loro aumenta senza sosta, i tre esploratori capiscono rapidamente che devono trovare il modo di tornare sulla superficie terrestre prima che sia troppo tardi. Il resto dovrete scoprirlo voi andando al cinema a vedere questo film in 3D, avvincente e sempre emozionante e divertente. A mio giudizio, è un film assolutamente da andare a vedere perché combina azione e divertimento; solo l’inizio è un pò noioso perché e molto descrittivo ma quando inizia l’ avventura vi inchioderà alla sedia fino alla fine! Riccardo Piano I simpson, ancora un fenomeno I Simpsons sono nati da una felice idea di Matt Groening, l'8 Settembre del 1986 e sono una parodia satirica della società e dello stile di vita statunitensi. Dopo 4 anni di particolari apparizioni televisive, finalmente nel 1990 Homer e la famiglia Simpson divennero un vero e proprio fenomeno televisivo, battendo il record di ascolti dell'emittente Fox Network. La famiglia degli “omini gialli” prese vita in una serie di corti animati di un minuto, da mandare in onda durante il Tracey Ullman Show; la loro prima apparizione nel talk show si ebbe il 19 aprile 1987 in un corto intitolato "Good Night". Da quel momento, per tre anni, I Simpson andarono in onda durante gli intermezzi pubblicitari dello show ottenendo un buon successo. Il numero del magazine Time del 31 dicembre 1999 lo ha acclamato come "miglior serie televisiva del secolo", infatti è, tutt'oggi, la più lunga sitcom e serie animata statunitense mai trasmessa!!! visivo"sono una famiglia americana formata dal capo famiglia Homer Simpson (Homer J. Simpson), la moglie Marge Simpson (Marjorie Bouvier - Simpson), i figli Bart Simpson (Bartholomew Jojo) Simpson, Lisa Simpson (Elisabeth Marie Simpson) e Maggie Simpson (Margaret Simpson). La famiglia ha anche due animali: Piccolo aiutante di Babbo Natale, un cane, e Palla di neve, il gatto. Questa fiction parla di una famiglia americana diversa dal normale e ridicola, ma forse è proprio questo che invoglia gli spettatori a vederla. I personaggi di questa fiction eseguono azioni “stupide” che agli spettatori possono sembrare divertenti; infatti, ogni componente della famiglia ha un carattere diverso: il padre è stupido, la figlia maggiore è la più intelligente, il fratello è un ribelle, la madre è saggia e la figlia minore è una pasticciona, e ne combinano di tutti i colori…! I personaggi di questo "fenomeno tele- Martina Merlino & Serena Pinto Call of duty war at world C all of duty war at world (detto anche Call of duty 5) è il nuovo gioco per ps3, ps2, psp, xbox360, che è ambientato nella seconda guerra mondiale. Esso presenta la campagna con i russi e con gli americani. I nemici come nella storia sono i tedeschi e i giapponesi che hanno molti armamenti e di vario tipo. Il gioco ha tre diverse difficoltà: recluta, che è la più semplice, poi c’è la difficoltà intermedia che è soldato, e la fase più difficile, il veterano. Gli appassionati del macabro possono usufruire della modalità “nazizombies” che non c’entra nulla con la guerra ma i creatori hanno comunque deciso di inserirla. Questa modalità si sbloccherà automaticamente dopo la fine del gioco, cioè dopo aver piantato la bandiera russa e quella americana quale segno di vittoria . Parlando di questo capolavoro della tecnologia dobbiamo sottolineare anche la modalità online che è veramente utile se ti vuoi confrontare con persone molto più esperte della normalissima modalità “campagna”. Nell’on-line si può aumentare di livello e gareggiare con armi che si è in grado di sbloccare man mano che si sale di livello. Vi sono armi a colpo singolo e mitragliatori che permettono di uccidere gli avversari con facilità. Inoltre, cosa che non c’è mai stata negli altri cod, e la modalità cooperativa che permette di fare la “campagna” a qualsiasi difficoltà con un compagno, sia in rete che con un solo televisore. Beh! bisogna dire che come sempre i giapponesi non ci hanno deluso programmando questo bellissimo videogioco e che con l’andare degli anni comparirà sempre di più sulle console dei ragazzi. Roberto Stella NOI PAGINA 10 E IL TERRITORIO L A BANC A D EL T EM PO CO M PIE D IEC I AN N I U ltimamente nel mondo c’è una situazione di una grossa crisi economica. Avete mai sentito parlare della banca del tempo? Noi a scuola l’abbiamo conosciuta grazie a due socie onorarie Erminia e Maria che stanno visitando tutte le classi terze della media inferiore di Nichelino. Queste signore ci hanno spiegato che esiste una banca dove non esiste denaro ma tempo. La banca del tempo nasce 10 anni fa per valorizzare il nostro tempo, la nostra vita. È un progetto realizzato da alcuni anziani della Cigl di Nichelino, prendendo però l’idea da altri paesi europei. Addirittura, in un paesino della Sarde- gna sono tutti soci della banca del tempo! Questa si basa su uno scambio reciproco di prestazioni, dove i soci mettono a disposizione ciò che sanno fare meglio in cambio di quello di cui hanno bisogno. La banca del tempo (bdt) è fondata su un principio di reciprocità, disponibilità e fiducia tra persone, per risolvere in questo modo, i piccoli e i grandi problemi quotidiani. Si utilizza semplicemente il tempo come strumento di baratto al posto del denaro. In questa banca possono iscriversi tutti, uomini, donne e bambini di ogni età. La bdt si può trovare in via Damiano Chiesa 12 a Nichelino, il lunedì dalle 15.00 alle 18.00 per chiedere informazioni o di- ventare soci. Il 6 marzo ci sarà presso la sede una gran festa, tutti gli alunni della scuola possono inviare qualche poesia oppure disegno sul tema per arricchire ed ornare questo magico posto che ha saputo valorizzare, in questo difficile momento, un grande dono: il tempo! Allora cosa aspetti?ti manca del tempo? Diventa socio della BDT! Milone, Campoccio, Verdolino D rog a, sem pre un en o rm e pro b l em a I l fenomeno della droga è purtroppo sempre più diffuso nella nostra società, in particolare fra i giovani che se ne lasciano attrarre per molteplici motivi: fragilità caratteriale, insicurezza, spirito di trasgressione o di imitazione verso i più grandi, frequentazione di cattive compagnie, “tendenza” del momento o, semplicemente, per curiosità. L’unico modo per difendersi, secondo noi, è la conoscenza. Ecco perché abbiamo deciso di offrirvi un po’ di informazioni sull’argomento. Le droghe si distinguono in naturali e sintetiche. Tra quelle naturali sono dette droghe leggere l’hashish e la marijuana, che derivano dalla canapa indiana; come droghe pesanti ricordiamo la cocaina, l’oppio e l’eroina: la prima si ricava dalle foglie della pianta di coca, l’oppio viene estratto da un particolare tipo di papavero e da esso si ricava l’eroina. Le droghe sintetiche invece sono: LSD ( acido lisergico), ecstasy, crack, ovvero prodotti chimici realizzati artificialmente in laboratorio. Il fenomeno-droga ruota intorno a tre figure: il tossicodipendente, cioè colui che consuma abitualmente sostanze stupefacenti; lo spacciatore, che vende al dettaglio i vari tipi di droghe richiesti; e i grandi trafficanti, che gestiscono il trasporto degli stupefacenti dai Paesi produttori a quelli di maggior consumo. Se il tossicodipendente, è la vittima dell’infernale circuito della droga, lo spacciatore e il trafficante ne sono gli artefici. La produzione delle droghe si concentra in alcuni Paesi dell’America Latina, dell’Asia e dell’ Africa, dove la povertà e il sottosviluppo costringono tanti contadini a coltivare, sotto il controllo della malavita organizzata, le piante da cui si ricava la materia prima per le droghe più diffuse. Però le rotte del grande traffico della droga sono in continuo mutamento, per sfuggire ai controlli delle forse di polizia, e interessano tutti i continenti, come si addice ad un mercato della droga globalizzato. Il Mondo non è indifferente a questo fenomeno infatti esiste “la guerra alla droga“ che va combattuta su vari fronti contemporaneamente, impegnando le istituzioni pubbliche, la scuola, le forze dell’ordine, i magistrati, gli operatori sociali e sanitari, nonché le “comunità di recupero”, le associazioni di volontariato, le famiglie, i cittadini tutti. A nostro parere, è necessario, in primo luogo, bloccare la produzione delle materie prime, lottando contro la povertà e il sottosviluppo. In secondo luogo, bisogna colpire il narcotraffico mondiale gestito dalle grandi mafie organizzate ed il vertiginoso giro d’affari che ne consegue e bisogna realizzare un efficace coordinamento, tra tutti i governi e fra le forze di polizia di tutti gli Stati; ma soprattutto non bisogna dimenticare che la droga si vince anche combattendo la corruzione di tanti funzionari e uomini di governo di Stati del Sud (e del Nord!) del mondo, che fingono di non vedere le tonnellate di hashish, marijuana, eroina e cocaina che vengono esportate dai loro Paesi, nonché impegnando i Paesi occidentali ad affrontare con maggiore determinazione la criminalità organizzata ed a sconfiggerla. In terzo luogo, si deve contrastare il degrado sociale presente in tante realtà dell’ Occidente ricco e industrializzato. Per finire speriamo che l’argomento non vi renda indifferenti di fronte a questa grossa questione e che tutti, in futuro, cerchiate di combattere contro la droga. Rosa Pinto & Francesca Crescenzo PAGINA 11 NOI E IL TERRITORIO Alla ricerca del passato di NICHELINO! L a classe 2a A nel mese di ottobre ha effettuato una ricerca sulle origini di Nichelino. Niccolò Manfredo Occelli nacque il feudo di Nichelino, il 22 giugno 1694, separando i suoi territori dalle terre di Moncalieri. Ecco le notizie più curiose che sono emerse sul CASTELLO DEGLI OCCELLI O VILLA SEGRE; il castello fu costruito dall’avvocato Manfredo Occelli, nonno del più famoso Conte Niccolò, nel 1619 dagli eredi Bassano Rua. Dal 1972 il conte cominciò a firmarsi “Conte Ussel del Nichelino”, mentre lo stemma della famiglia era diventato lo stemma dell’intero comune, il cui motto recitava “Prudentia et Simplicitate”. Intorno al 1200 venne trasformato in casa-forte e nel 1500 si svilupparono i cascinali; nel 1694 Niccolò divenne feudatario di Nichelino e, inseguito, fu investito del titolo di conte. La morte del Conte nel 1742 aprì la strada alle cariche pubbliche della famiglia Umoglio che, nonostante possedessero un quinto dell’intero territorio di Nichelino, si erano ritrovati a subire il potere del Conte Occelli. Andate a visitarlo! La casa-forte assunse i connotati di villa e il borgo vecchio divenne il cuore della futura città. Ma solo con il Conte Mara Dal Zilio & Sabrina Carnevale Il castello dei Conti Occelli a Nichelino CON il BIKE SHARING NICHELINO diventa più europea H a preso il via il bike sharing il servizio che permette anche ai nichelinesi di spostarsi dal un lato all’altro della città. Gli utenti possono noleggiare e 40 biciclette comunali tramite una tessera magnetica e lasciarle, dopo averle usate, in uno dei cinque parcheggi collocati in diversi punti della città: vicino alla stazione ferroviaria, in Via Juvarra, al boschetto, in Piazza Camandona e in viale Kennedy. Resta ora da vedere i nichelinesi alle bike sharing, sharing anche se pare abbastanza difficile che il servizio possa essere utilizza da chi non si trova il posteggio sotto casa. Accanto ai commenti positivi sull’iniziativa che si propone di incentivare l’uso dell’ecologica bicicletta per spostamenti brevi serpeggia anche un filo di scetticismo con domande del tipo: quanto dureranno le 40 bici, così esposte alle intemperie? Il sistema non è troppo macchinoso? Con 135 mila euro non si potevano acquistare 3000 biciclette da assegnare in custodia a chi ne facesse richiesta? Simone Cannella Coro Anch’io Al Teatro Nuovo di Torino accompagnati da una vera orchestra L e classi 1aB e 1aG della plesso Martiri della Resistenza di Nichelino e le classi quarte della Scuola Elementare Cairoli di Torino partecipano al Progetto Diderot della Fondazione CRT di Torino denominato “CORO ANCH’IO”. Il 28 Gennaio 2009 si è svolto il primo incontro che è stato molto entusiasmante, perché anche chi pensava di essere stonato, dopo aver cantato, si è rivelato un buon cantante. È venuto un professore di musica che ha consegnato ad ognuno di noi dei libretti in cui ci sono dodici canzoni che canteremo il 19 maggio 2009 al Teatro Nuovo di Torino, dove saremo accompagnati da un’orchestra di musicisti professionisti. Le canzoni che ci sono piaciute di più sono: Que sera, sera; Boum; Con un poco di zucchero; Yellow Submarine e molte altre, una più bella dell’ altra. Le classi della professoressa Basso si esibiranno al Teatro Superga di Nichelino in uno spettacolo in cui canteranno alcune di queste canzoni e altre elaborate da loro durante le ore di musica. Gianluca Ruggiero & Paolo Garino PAGINE DEL BUON UMORE PAGINA 12 Risat e a crepapell e Api superstar - Qual è l’ape musicista? L’apercussionista! - Cosa fa un’ape con una biro? L’apenna! - L’ape che non ha la macchina? L’apedona! - Cosa fa un’ape sul tetto? L’apettegola - Cosa fa un’ape in tribunale? L’apentita Tu dici sempre di sapere tutti i miei lati… e se io fossi un cerchio? Sono due mesi che ti vengo dietro: se ti scansi passo! Era così sfigato che quando entrò nel pagliaio si punse con l’ago! Cosa fa un pesciolino rosso in una bottiglia di acqua frizzante? Lo squalo… perché si gasa! Indovinelli…! - Qual è l’ape più dolce? Qual è il polpo più veloce del mare? Il polposition! L’aperugina! Cosa fa un cappello su una testa calva? - L’ape cuoca? Il monumento ai caduti! Cos’è Plutone? Il cane di Topolone! L’apentola! Perché? Perché i gatti sono uguali alle donne? Perché passano ore e ore davanti allo specchio a lavarsi e a pettinarsi...! Perché i cani sono uguali agli uomini? Perché prendono troppo spazio nel letto e...russano...! ...a crepapelle Ci sono due pecore che si fissano per istanti interminabili. Alla fine una fa all’altra, con aria di sfida: “Beh?”. Perché Dio ci ha fatto con un solo mento? - Perché non poteva fare altri… menti! Come ha fatto Eva a capire che Adamo era un uomo? - Ha… mangiato la foglia! Perché le donne vanno sempre al bagno in due? Perché le amiche si vedono nel momento del bisogno! Valeria Migliore & Federica Borio Il colmo per... • Qual è il colmo per un milionario? Parlare in parole povere! • Qual è il colmo per un frate? Cucinare il pollo alla diavola! • Qual è il colmo per un bruco? Sentirsi un verme! ...All’ultimo minuto Dal col di nava Immagini di un soggiorno IL SO L ITO PIERIN O! “Pierino, qual è la formula del triangolo equilatero?” “Base per altezza” - “No, Pierino, è base per altezza diviso 2!” “Signor Maestro, ma di-viso ne basta uno!” “Papà, ma tu hai un fratello?” “Sì, tuo zio Roberto. Perché me lo chiedi, Pierino?” “Oggi a scuola abbiamo letto la storia di Caino e Abele…” “Tranquillo, tra di noi non succederà mai niente di simile” “Perché ne sei così convinto papà?” “Beh, quando mio padre ha ucciso suo fratello ha avuto l’ergastolo!” Pierino a sua madre: “Al maestro oggi, durante la lezione, è suonato il cellulare ed uscito dalla classe”. - E perché me lo racconti? “Perché quando è suonato a me mi hanno fatto uscire, ma per andare in presidenza! Ad una festa in maschera, Pierino si traveste da rino torna con il diamante in mano. La maestra stupita esclama: “Bravissimo Pierino! Non sapevo che eri così bravo! Come premio ti do il permesso di rubare gli zainetti ai tuoi compagni. Ah, solo una piccola cosa, tu non hai visto niente!” Pierino ad un suo amico: “Di che colore hai la bicicletta?” - “Rossa, perché?” “Io ce l’ho color oro!” - E” dove l’hai comprata?” - “Nell’oreficeria!” “E dove hai trovato i soldi?” “Mio nonno è ricco e ha 80 anni… basta solo dire che gli vuoi bene!” Il maestro di Matematica a Pierino: “Se tu hai 10 euro e tuo fratello te ne prende 6, cosa ti rimane?” “4 euro e un fratello ladro!” La mamma sta rimproverando Pierino, però decide di non dargli nessuna punizione. Ad un tratto si accorge ladro, e ruba tutti gli zaiche il figlio non la sta ascolnetti dei compagni di La caricatura di Berlusconi tando e gli chiede: classe. La maestra, ad un di Simone Rossotto “Cosa ho detto Pierino?” certo punto, se ne accorEhm, che sono in punizione ge e gli dice: per un mese? “Pierino! Non si rubano le cose degli - Pierino, non mi stavi ascoltando! Coaltri!” - “Ma io sono un ladro… è il mio munque per questo non ti punirò. lavoro!” “Va bene se sei così bravo allo- - Davvero? Grazie mamma!!! ra vai a rubare il diamante al dito della Sarai solo in punizione per un mese! Andrea Gai signora Savoia” Dopo pochi minuti Pie- Riceviamo e volentieri pubblichiamo queste immagini della classe 2a A del Plesso Aldo Moro e della classe 3a L del Plesso Pellico dal soggiorno in località COL DI NAVA. Durante il soggiorno le classi sono state impegnate in attività varie e hanno girato nelle località dei dintorni: Albenga con visita al borgo antico e alla chiesa romanico-barocca, Alassio, Porto Cervo con il suo classico “muretto” e Imperia con l’immancabile visita al museo dell’olio. Hanno accompagnato le classi il prof. Mantovani, la prof.ssa Cappa e le guide Matteo, Sonia e Tangui. A loro il nostro grazie! PAGINE DEI GIOCHI PAGINA 13 RUMMIKUB… LA SFIDA PER CHI HA I NUMERI GIUSTI! U n grande torneo per la scuola italiana. E la possibilità di ricevere in omaggio il gioco più coinvolgente degli ultimi tempi. Solo con Ravensburger ed…Okay! Ci sarà un torneo di rummikub, grazie alla collaborazione di okay! e Ravensburger, in tutte le scuole elementari (classi III, IV, V) e medie di tutta Italia. Tantissime scuole hanno già aderito a questo torneo che si svolgerà in settembre 2009 presso “Minitalia Leolandia Park”. Park Questo torneo ha lo scopo di avvicinare i ragazzi ai giochi di società. Regole del gioco: un giocatore ha a disposizione 14 tessere numerate e deve impostarle in modo da formare delle serie di numeri e colori consecutivamente. Chi finisce prima le caselle a disposizione vince. Ogni scuola è chiamata a eleggere il proprio “campione” che parteciperà alla finalissima nazionale. La scuola deve richiedere il kit omaggio per la classe interessata alla Ravensburger. Ogni classe entro il 15 maggio 2009 dovrà segnalare il proprio finalista. Infine i campioni s’incontreranno a settembre. LO SAPEVATE CHE... ...se si potessero mettere in fila tutte le tessere manufatte di Rummikub, queste formerebbero una linea così lunga da circondare la terra due volte e mezzo; ...si stima che nel mondo ci siano circa un miliardo di appassionati di Rummikub. In base alle confezioni di Rummikub vendute si è calcolato che ci sono in circolazione più di 40.000.000 di tessere jolly. Sono stati organizzati campionati di Rummikub persino sulla Torre Eiffel, su navi da crociera e all’interno di una miniera. Anche la star di Hollywood Elizabeth Taylor ama giocare a Rummikub. Per maggiori informazioni visitate il sito internet di okay! www.scuolaokay.org/ Partecipate numerosissimi!!! Simone Rossotto Tut ti a giocare a metin2 N ella nostra scuola sta prendendo piede una nuova mania: quella di giocare a Metin2. Questo gioco di ruolo è in rete, per poter giocare c’è bisogno di una connessione a internet, e di registrarsi nel sito italiano. Dopo aver installato il gioco e dopo aver effettuato l’accesso il primo passo sarà quello di creare un personaggio che più rispecchia le nostre capacità potendo naturalmente scegliere; i personaggi giocabili sono: il Guerriero, classico personaggio di ogni gioco di ruolo con alti punti vita e infinita forza fisica, il Ninja, il personaggio più veloce del gruppo specializzato nella lotta a distanza ma anche nel corpo a corpo, il Sura, classico personaggio ibrido, forse il più equilibrato che può utilizzare magia e spade potenti in grado di sconfiggere temibili nemici, l’ultimo ma non per importanza è lo Sciamano, il personaggio che da forza extra e poteri a tutti, non usa armi molto forti (può utilizzare solo ventagli e campanelle), ma nella magia non ha rivali, il suo incantesimo più scarso potrebbe sconfiggere qualsiasi personaggio in battaglia. Dopo aver scelto il vostro compagno di avventura (che non potrà essere cambiato durante la storia), verrete catapultati in un fenomenale mondo orientale e subito partirà la vostra campagna di missioni. Le missioni all’inizio del gioco potranno risultare molto semplici e alcune volte banali, ma non bisogna prenderla sotto gamba perché man mano che si andrà avanti compiti diventeranno sempre più difficili e molte volte dovrete ritentare per arrivare alla vittoria. Le vostre missioni vi permetteranno di ricostruire la storia del gioco fino a diventare parte di essa, l’obbiettivo principale sarà quello di distruggere le malvagie Metin cadute dal cielo, pietre demoniache che hanno scombussolato i tre regni del mondo di Metin2. Il vostro personaggio cambierà col passare del tempo, passerete da avere un equipaggiamento scadente ad averne uno nuovo che tutti nel gioco vi invidieranno. La cosa migliore di questo gioco e che se sarete in gravi situazioni potrete sempre chiamare dei vostri amici per farvi aiutare, proprio così, potrete comunicare anche a distanza con tutti i vostri compagni sempre che siano connessi. E se qualcuno se stesse chiedendo se tutto questo è a pagamento io rispondo…. È TUTTO GRATIS! Esatto in né la registrazione né il download del gioco vi costeranno, solo l’eventuale acquisto di pacth aggiuntivi che non sono tuttavia indispensabili al divertimento. Che ci fate ancora qui? Su forza andate a provare Metin2 e vi assicuro che non ve ne pentirete! Ivan Sosso LABORATORIO DI GIORNALISMO L’URLO - LA REDAZIONE DIRETTORI Ivan Sosso , Roberto Stella , Giulia Caratozzolo, Fabrizio Leanti Redazione - VITA DELLA SCUOLA Noemi Monaco, Roberta Sirica, Simone Cannella, Roberto Albanese, Andrea Esposito, Andrea Gai, Sabrina Carnevale, Mara Dal Zilio Redazione - LE PAGINE DELLA CULTURA Ivan Sosso, Roberto Stella, Rosa Pinto, Jessica Milone, Scazzi Alessia, Simone Rossotto Redazione - I PROBLEMI DEL MONDO Ivan Sosso, Rosa Pinto,Valeria Miglione, Luca Venerussi, Adriana Maio Redazione - NOI E LO SPORT Ivan Sosso, Simone Cannella, Serena Pinto, Roberto Albanese, Lucia Valentina Verdolino, Denis Visaggi, Christian Troisi Redazione - NOI E IL TERRITORIO Serena Pinto, Martina Merlino, Elisa Brescia, Idris Haouass, Serena Pinto Redazione - Internet-Cinema e Tv Roberto Albanese, Beatrice Ciniero, Roberto Stella, Alessandra Campoccio, Antonella Picardo Redazione - I GIOCHI Ricardo Piano, Cristian Mesiano, Federica Borio, Simone Guidi, Alma Salvagno Responsabili GRAFICA & Fotografia Denis Visaggi, Fabrizio Leanti, Lucia Valentina Verdolino, Christian Troisi, Alessandra Campoccio, Simone Rossotto E o r a s i v a i n v a c a n z a , L e R E D A Z I O n i d e L’ U R LO vi daNNO appuntamento al prossimo anno scolastico! La Redazione del Plesso MARTIRI La Redazione del Plesso MORO L’URLO: e due ! C on il NUMERO 2, Anno secondo del Giornalino della scuola L’URLO, si conclude per quest’anno l’esperienza del laboratorio di giornalismo. È stata ancora una volta un’esperienza positiva per ragazzi e insegnanti di tutti e tre i plessi della scuola. Non abbiamo raggiunto la perfezione, siamo riusciti con il lavoro e una grossa dose di buona volontà a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ancora un grazie ai ragazzi che ci hanno sempre supportato con entusiasmo e creatività e un grazie finale al Centro Stampa del Comune di Nichelino per la stampa delle copie del L’U RLO . I coordinatori del laboratorio: Loredana Caradonna del Plesso Pellico, Domenico Di Lorenzo del Plesso Moro, Lorenzo Bizzotto e Cosimo Bernalda del Plesso Martiri. La Redazione del Plesso PELLICO