…provare ad andarsene, per trovare qualcosa al di là dell’orizzonte… per cercare fortuna, fuggire… e farsi una nuova vita... la difficoltà, la paura, il coraggio di tutte quelle persone che sono fuggite all’orizzonte… che sono emigrate. …abbiamo messo in moto le nostre menti e abbiamo iniziato a <<viaggiare>> …cercando tutte le informazioni possibili per capire perché si emigrava... Gli italiani, grandi protagonisti dell’emigrazione, partirono in cerca di migliori condizioni di vita e di un lavoro in vari paesi, come Belgio, Francia, Svizzera e nelle Americhe ! Testimonianza di una vita <<Travailler dans les mines c’était une vrais et propre torture..en souterrain, avec ces casques, avec un chaud atroce, avec l’anxiété et l’impossibilitè de se déplacer...>> Testimonianza di una vita <<Travailler dans les mines c’était une vrais et propre torture..en souterrain, avec ces casques, avec un chaud atroce, avec l’anxiété et l’impossibilité de se déplacer...>> <<Dante a (...) décrit l’enfer Dans la Divine Comédie, prouvez-vous a immaginer l’enfer et bien la mine, selon moi, est pire...>> Questo grafico mostra le frequenze percentuali dei bardigiani, degli emiliano – romagnoli e degli italiani partiti e ancora residenti all'estero rispetto alla popolazione non emigrata e residente nell'area geografica d'origine. Più della metà dei bardigiani è residente all'estero. La percentuale degli emigrati bardigiani è molto più alta della migrazione italiana ed emiliana. Da ciò capiamo che il nostro territorio era ridotto malissimo, c'era povertà e non si trovava lavoro. Estendendo lo sguardo oltre Bardi si vede che la percentuale di emigrati dal territorio emiliano romagnolo è più bassa rispetto a quella italiana. Le miniere L’emigrazione ha portato molti italiani ad emigrare in Belgio, che offriva opportunità di lavoro nelle miniere. IL DISASTRO DI MARCINELLE fu una catastrofe avvenuta la mattina dell'8 agosto 1956 in una miniera di carbone situata a Marcinelle, in Belgio. L'incidente provocò 262 morti su un totale di 274 uomini presenti nella miniera. Intervista ad un ex emigrante How did people treat them? What were the migrants’ conditions like during the early immigration stages? As far as you know, have there been any tragic events related to immigration in the past? “People treated them well. They didn’t have many possessions to start as they travelled light and they relied on family who had arrived before them. ” Have your family - or the Italian migrants in general - ever been discriminated? “The only time my family was really discriminated was as soon as it was announced that war had broken out, the majority of their British friends turned against them, and threw objects at their businesses breaking windows and ransacking their shops…. The men were taken by the police and the women and children were left to fend for themselves. My grandmother was lucky that she had 1 welsh friend who gave her and my mother a room in her house.” In few words, what are the main differences between British people and Italians? “In my experience the British are probably more open socially .” Would you recommend today’s youngsters to migrate to Wales? “I’m not sure because opportunities have changed in every country.” <<...Il coraggio di partire, la voglia di tornare, l’ansia di viaggiare non sapendo dove arrivare...>> Progetto << Nero Profondo: storie di uomini e carbone >> Questa presentazione è stata realizzata da : Martina Pontremoli Cindy Castagnoli Samuele Bracchi Fabio Bertorelli Giorgio Cordani