IV
Zone di protezione istituite lungo le rotte di migrazione dell’avifauna, finalizzate al
mantenimento ed alla sistemazione, conforme alle esigenze ecologiche degli habitat
interni a tali zone e ad essi limitrofi. Attuazione della direttiva 2009/147/CE.
1. Premessa giuridica.
L’art. 1, comma 4, della L.R. 16.08.1993, n. 26, dispone che “in attuazione delle direttive
79/409/CEE, 85/411/CEE e 91/244/CEE (oggi dir. 2009/147/CE) sono istituite lungo le
rotte di migrazione dell’avifauna, segnalate dall’Istituto nazionale per la fauna selvatica
(oggi ISPRA), zone di protezione finalizzate al mantenimento ed alla sistemazione,
conforme alle esigenze ecologiche, degli habitat interni a tali zone e ad esse limitrofi e si
provvede al ripristino dei biotopi distrutti e alla creazione di biotopi. Tali attività concernono
particolarmente e prioritariamente le specie elencate nell’allegato I delle citate direttive”.
In coerenza con la sentenza del TAR Lombardia, Brescia, n. 1573/2011, le 15 zone di
protezione lungo le rotte di migrazione già individuate nel PFV 2006, identificate con una
circonferenza avente 100 metri di raggio, sono riperimetrate nella presente pianifcazione
secondo confini identificabili e individuabili con un confine poligonale.
Detto confine è individuato lungo confini naturali, sentieri e/o manufatti, tenendo conto
della presenza di habitat idonei alla sosta della fauna selvatica migratoria. Viene altresì
istituita la Zona di protezione lungo le rotte di migrazione “Crocetta di Zambla” nella quale
è previsto il solo divieto di caccia alla selvaggina migratoria.
2. Rotte di migrazione.
Ai fini della pianificazione generale del territorio agro-silvo-pastorale, la Provincia di
Bergamo, ai sensi dell’art. 14 della L.R. 16.08.1993, n. 26 e succ. mod., ha altresì
provveduto ad individuare, oltre ai tradizionali istituti di protezione faunistica in cui è vietato
l’esercizio venatorio (Oasi di protezione e Zone di ripopolamento e cattura) anche Zone di
protezione lungo le rotte di migrazione dell’avifauna finalizzate, come dispone l’art. 1, c. 4
della medesima Legge regionale, anche al mantenimento ed alla sistemazione degli
habitat interni a tali zone e ad esse limitrofi, con particolare riferimento alle specie elencate
nell’allegato I della sopracitata direttiva.
Nell’area alpina la migrazione è evidentemente condizionata dall’orografia del territorio.
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I contingenti migratori, che decidono di attraversare le Alpi, anziché aggirarle, utilizzano
quali linee di penetrazione i grandi solchi vallivi e si concentrano in coincidenza di valichi
alpini e montani.
Per quanto concerne il territorio provinciale, il quadro complessivo ricavato dalle
indicazioni fornite a suo tempo dall’INFS (oggi ISPRA) e dalle ricatture di esemplari presso
le stazioni di inanellamento a scopo scientifico dimostra l’esistenza di un crocevia
prealpino-orobico che si sviluppa lungo le grandi direttrici vallive.
In linea generale si possono individuare tre vie di penetrazione principali:
1. un primo flusso di migratori proveniente da nord-ovest con ingresso dal Passo di Cà
San Marco in alta Valle Brembana, che raccoglie gli uccelli provenienti dalla
Valtellina discende la Valle Brembana e si divide in due sottoflussi, il primo devia
verso ovest, passando per l’alta Valle Imagna, mentre il secondo prosegue verso i
colli di Bergamo e si disperde nella pianura;
2. un secondo flusso di migratori proveniente da nord-est con ingresso dal Passo del
Giovo e dal Passo del Vivione in Valle di Scalve aggira il massiccio montuoso della
Presolana seguendo la direttrice nord che attraversa il Passo della Manina, il Passo
di Portula e il Passo di Val Sanguigno, unendosi al flusso discendente dalla Val
Brembana.
Una seconda direttrice che attraverso il Passo della Presolana raggiunge la Piana
di Clusone e da qui discende la Valle Seriana.
L’esistenza di quest’ultima direttrice migratoria è provata da numerose ricatture e
dalla concentrazione di impianti di cattura, sia tradizionali che a scopo scientifico,
nonché di appostamenti fissi.
3. un terzo flusso di migratori proveniente da nord-est con ingresso dalla Val
Camonica si disperde lungo tre principali direttrici: la prima che scavalcando la
Valle Borlezza sfiora il Monte Fogarolo e discende la Val Gandino, la seconda che
discende la Val Cavallina sorpassando il Lago di Endine e dirigendosi verso sudovest si unisce al flusso della Valle Seriana. Infine, una terza che sfiora la sponda
occidentale del Sebino, supera il Corno di Predore e discendendo il Monte
Bronzone e la Val Calepio si disperde nella pianura sottostante.
Nella parte planiziale del territorio bergamasco dove la maggior parte dei contingenti
migratori si disperde, i principali flussi di migrazione sono distribuiti lungo le vie fluviali
dell’Oglio, del Serio e dell’Adda.
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A seguito delle precedenti considerazioni, la presente pianificazione istituisce le seguenti
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione, ai sensi dell’art. 1, c. 4, della L.R.
16.08.1993, n. 26, riperimetrate secondo un confine poligonale individuato su confini
naturali, sentieri, e/o manufatti, tenuto conto della presenza di habitat idonei alla sosta
della fauna selvatica migratoria.
1. la Passada (interclusa in Oasi di Protezione)
2. il Passo del Pertus (interclusa in Oasi di Protezione)
3. la Passata Miragolo S. Marco (interclusa in Oasi di Protezione)
4. il Canto Basso
5. la Forcella
6. il Forcellino
7. la Forca
8. Ganda
9. il Colletto Monte di Nese
10. i Prati alti
11. Campo d’avena
12. il Colletto di Monte S. Fermo
13. Colle Croce
14. Colle Traì
15. Colle Dedine
Nelle sopracitate Zone di protezione lungo le rotte di migrazione è vietata ogni forma di
caccia.
E’ inoltre istituita una ulteriore zona di protezione lungo le rotte di migrazione, denominata
Crocette di Zambla perimetrata con un confine poligonale come le precedenti, nella quale
è vietata esclusivamente la caccia alla selvaggina migratoria.
Tutte le sopracitate Zone di protezione sono individuate in apposita cartografia parte
integrante della presente pianificazione.
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#
Y
Passo Crocette
#
Y
La passata (Passada)
#
Y
Forcellino
#
Y
Passo del Pertus
#
Y
#
Y
#
Y
La passata di Miragolo (Zogno)
#
Y
Canto Basso
#
Y
Campo D'avena
La Forcella
La Forca
#
Y
Ganda
#
Y
S. Fermo
Colletto Monte di Nese
#
Y
Colle Trai
#
Y
#
Y
Dedine
#
Y
Prati Alti
#
Y
Colle Croce
N
Zone di protezione istituite lungo le rotte di migrazione dell'avifauna
O
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
0
6000
E
12000 metri
S
#
Y
La passata (Passada)
#
Y
Passo del Pertus
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
#
Y
La passata di Miragolo (Zogno)
#
Y
Colletto Monte di Nese
Canto Basso
#
Y
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
#
Y
Forcellino
#
Y
La Forcella
#
Y
La Forca
Ganda
#
Y
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
#
Y
Campo D'avena
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
#
Y
Colle Trai
Dedine
#
Y
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
Colle Croce
#
Y
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
S. Fermo
#
Y
Dedine
#
Y
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
#
Y
Prati Alti
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
Passo Crocette
#
Y
Zone di protezione istituite
lungo le rotte di migrazione
dell'avifauna
Zone di protezione lungo le rotte di migrazione
N
Zona di divieto di caccia alla migratoria lungo le rotte di migrazione
O
0
1
E
2 chilometri
S
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