Le Grand Raid International du Cro-Magnon Da Limone Piemonte a Cap d’Ail Côte d’Azur Dalle nevi delle Alpi al mare Mediterraneo Il Cro-Magnon è un trail in linea, di circa 1142 km, con dei dislivelli totali di 5900 m positivi e 6900 m negativi. Molto alpino nella sua prima metà, il percorso, per il 91% su sentieri e piste di montagna, porta i partecipanti su numerose cime, colli, creste, ad altitudini variabili fino a 2500m, e ad attraversare il Parco Nazionale del Mercantour. Dopo aver valicato le Alpi, il Cro-Magnon entra poi, progressivamente, nella zona mediterranea con il suo clima, la sua vegetazione, i suoi fiori ed i suoi profuni, che vi accompagneranno fino al mare, à Cap d’Ail. Il Cro-Magnon prende il via da Limone Piemonte, rinomata stazione di sci, una delle più antiche delle Alpi, ove all’inizio del 1900 ebbero luogo le prime gare di sci. Il percorso si inerpica verso le creste che separano l’Italia dalla Francia. Lassù, intorno al 1880 il Re d’Italia fece costruire un sistema di sei forti per proteggere la strada del Col di Tenda ed il tunnel ferroviario, entrambi di grande importanza strategica. E’ per il Col di Tenda che transitava sin dall’antichità la carovaniera detta la “via del sale”. Nel 1679 iniziarono poi i lavori per trasformare in strada questa mulattiera, strada che avrebbe collegato Nizza a Torino (230km). Il percorso passa per quattro dei forti: il forte Pepino, il Centrale, il Pernante, il Giaura, imponenti testimoni silenziosi e misteriosi di un intenso passato, a 2000m e più di altitudine. E vi lascerà ammirare dall’alto i Forti Tabourde e Margaria. Il Cro-Magnon raggiunge in seguito la vallata di Casterino, grazioso centro di sci di fondo e punto di partenza di escursioni nella Valle delle Meraviglie, famosa per le migliaia di incisioni rupestri preistoriche. Più in basso, dopo aver sfiorato il Lago delle Mesches, si passa per la Miniera di Vallaura, sfruttata sin dall’età del bronzo per i suoi giacimenti di zinco e di piombo argentifero. Un complesso di case in pietra dall’aspetto di monastero tibetano testimonia la lunga storia della miniera. Recentemente restaurato è la sede del rifugio “Neige et Merveilles” Da li’ si sale verso il rifugio delle Merveilles . Dirimpetto, dall’altra parte della valle, si erge misterioso il Mont Bego, la montagna sacra, dimora del Dio della folgore. Circa 4500 anni fa gli abitanti delle Alpi del Sud salivano fino ai piedi di questa montagna per esprimere i loro voti, sotto forma di migliaia di incisioni rupestri. Poi più su, costeggiando i laghi residui dell’ultima glaciazione, fino al punto culminante del Grand Raid, il Pas du Diable, Passo del Diavolo, 2437 m. Dal Passo si scende al Col de Raus e si arriva nel massiccio dell’Authion, passando per la Cima dei 3 Comuni . Il Fort della Redoute ci ricorda che le numerose e sanguinose battaglie che in questa zona si sono succedute dal 1793 fino al 1945. Poco lontano, la stazione di sci del Camp d’Argent accoglie i trailers con un ricco rifornimento a "l'Estive du Mercantour". Il percorso scende al Col du Turini, sale sulla Cime de la Calmette, e seguendo le creste arrriva al Pas de l’Escous. Poi, per il Col de l’Orme, le Mont de l’Ablé, le Grand Braus, si arriva al rifornimento del Col de Braus. Il percorso continua fino al Col de Ségra, sale alla Baisse du Loup ed al Col du Verroux, scende al Col des Banquettes. Dal colle l’ultima (?) grande fatica : il percorso sale, anche ripidamente, fin sulla Cime de Baudon, spettacolare punto di vista panoramico sul mare e sulle Alpi Sfiorando il famoso Monte-Carlo Golf Club si discende à La Turbie. Qui passava la VIA JULIA, che univa Roma alla Gallia Meridionale e all’Hiberia. E’ a La Turbie che si entrava nella Gallia. La Turbie è ancor oggi dominata dal Trofeo delle Alpi, una delle meraviglie del patrimonio architetturale delle Alpi Marittime, eretto 2000 anni fà ( nel 6 e 7 a.c.) e dedicato dal Senato e dal popolo Romano a Ottaviano Augusto. Questo grande imperatore Romano, figlio adottivo di Giulio Cesare, aveva finalmente imposto l’autorità di Roma a 45 tribù dei Celti-Liguri delle Alpi che si rifiutavano di sottomettersi ed aveva cosi portato la pace in tutta la catena delle Alpi, da Est a Ovest. La grande fontana al centro del villaggio della cittadina è da allora alimentata dall’acquedotto romano. Da La Turbie, di cui scrisse anche Dante, si scende passando sotto l’imponente parete della Tête de Chien a strapiombo su Monaco. Sotto, la visione del Principato è sbalorditiva, con i porti turistici e la Rocca su cui erge il Palazzo Principesco. Si arriva finalmente in Cap d’Ail, ricca di belle ville e splendidi giardini, che hanno avuto ospiti illustri, tra i quali il re Giorgio VI d’Inghilterra con la famiglia reale, Winston Churchill (che ne fu sindaco onorario), le Tzaréwitch Giorgio di Russia, i fratelli Lumière, André Malraux, Jean Cocteau, Sacha Guitry, Cronin, Salvator Dali, Greta Garbo, Joséphine Baker, l’impératrice Soraya, Sandro Pertini et tanti altri. .. E improvvisamente si sbocca sul magnifico sentier du bord de mer, ove il profumo del mare e le onde che si frangono sugli scogli accompagnano i concorrenti fino all’Arrivo, tra due catamarani sulla Plage Marquet E qui si conclude questo magnifico trail, unico nel suo genere. Una transizione indimenticabile dal rigore della alte Alpi alla dolcezza del Mediterraneo. E’ stato Olivier Ginesty, trailer di valore e membro dell’Association Cap d’Ail Macadam ad « inventare » nel 2000 questo grand raid per celebrare il gemellaggio tra le tue cittadine di Limone Piemonte e Cap d’Ail Côte d’Azur. Da quel momento la manifestazione si afferma internazionalmente creandosi una grande fama al punto che il Cro-Magnon è considerato tra i più bei trail . Parteciparvi è l’aspirazione di tanti e le domande d’iscrizione eccedono largamente il numero dei pettorali (400) messi a disposizione. La prova si svolge ogni anno verso metà giugno, quando ancora non è iniziata la stagione dei possibili temporali in alta montagna. L’Association Cap d’Ail Macadam assicura la non semplice organizzazione di tutte le operazioni necessarie per il successo della manifestazione. Infatti il percorso in linea, in un ambiente naturale selvaggio offre ben pochi accessi stradali. I trasporti sia che servano ai rifornimenti che agli eventuali soccorsi, al recupero dei ritirati, al posizionamento dei controlli e dei segnalatori, etc, richiedono una sincronizzazione rigorosa. Il « balisaggio » (segnalazione del percorso) che permette al concorrente di orientarsi, deve esser fatto a piedi per il 95% del percorso, nella settimana che precede la prova. Per sicurezza, degli “ouvreurs” (apripista) percorrono tutto il tracciato poche ore prima del passaggio dei concorrenti. Un “balai” (uomo “scopa”), in contatto radio continuo con la Direzione di Corsa, chiude poi la corsa accompagnando l’ultimo concorrente. Nei punti difficili del percorso sono inoltre presenti decine di volontari segnalatori. Nei tre giorni successivi al Cro-Magnon, dei gruppi di volontari ripercorrono tutto il percorso e lo ripuliscono per lasciarlo di nuovo nelle sue condizioni naturali. La sicurezza e l’assistenza medica sono curate dal Soccorso Alpino Italiano, dall’associazione AMSAR, specialista in materia, coadiuvata dall'UNASS, distribuendo lungo il percorso una quarantina di persone, tra le quali medici ed infermieri. Essi sono dotati di ambulanze 4x4 e di attrezzature speciali. AMSAR gestisce anche la rete radio che copre tutto il percorso, che invece nelle sue parti più isolate non è coperto da reti di telefonia mobile. In totale più di 150 persone sono impegnate per assicurare lo svolgimento del Grand Raid. La partenza del Grand Raid è alle 5 da Limone, in modo che tutti i concorrenti superino le parti più isolate e delicate ed arrivino a metà percorso (al Camp d’Argent) prima che cali la notte. Al Camp d'Argent, sulla seconda parte del percorso, dopo il passaggio dei primi concorrenti, viene data la partenza del trail notturno del Neander-Trail, di 56 km Un servizio di autobus trasporta i concorrenti da Cap d’Ail ai punti di partenza delle prove. A Limone, il venerdi sera, viene offerto un pasta party, mentre a Cap d’Ail è in funzione dal sabato pomeriggio un buffet permanente. Un servizio trasporta i sacchi dei concorrenti dai luoghi di partenza all’Arrivo, ed anche al Camp d’Argent, per il CRO. All'arrivo sulla spiaggia di Cap d'Ail, i concorrenti trovano un buffet caldo, permanente, dei servizi di kinesiterapia e di altri. Degli sponsor tra i quali i Comuni di Limone e di Cap d'Ail, sostengono il CRO con la fornitura di mezzi, di servizi, di ricompense, di viveri, di bevande,. Le iscrizioni, ed il cronometraggio, sono gestiti dalla società WEDOSPORT, specialista in Italia in questo campo. Cap d'Ail, 15 novembre 2011