SERVIZI L’INTERVENTO Calogero Murgia e Pietro Foderà Esercitazione internazionale “ ” Air Brake Trapani 19 febbraio 2004 schieramenti di forze “Air Brake”: la prima direzione italiana e la prima a simulare il trasporto di materiale WMD con l’utilizzo di un vettore aereo FRANCIA UNGHERIA CONTROLLO RADAR AUSTRIA FRANCESE FUORI SVIZZERA DAL PROPRIO SPAZIO AEREO RO CROAZIA BOSNIA JUGOSLA CONTROLLO RADAR SPAGNA PORTOGHESE/SPAGNOLO ROTTA PREPIANIFICATA ITALIA DECOLLO INTERCETTORE ITALIANO PASSAGGIO DEL CONTROLLO DEL TRAFFICO AEREO FRANCIA/ITALIA ALGERIA INTERCETTORE TUNISIA PER SCORTA AL BERSAGLIO FINO ALL’ISPEZIONE A TERRA ALBANIA G Il 31 maggio del 2003 il Presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, durante una visita in Polonia, ha proposto di stabilire intese internazionali PS I (proliferation security initiative) per contrastare l’accresciuta minaccia determinata dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa, dei sistemi di lancio, delle tecnologie e materiali ad esse collegati WMD (weapons of mass destruction). Il 4 settembre 20 03, a Parigi, i rappresentanti di Australia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Polonia, Por togallo, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, hanno sottoscritto le linee giuda della P S I. Le nazioni che hanno aderito si sono impegnate a cooperare e attivare esercitazioni congiunte per sviluppare conoscenze e procedure univoche idonee ad ostacolare e bloccare il flusso di WMD. L’esercitazione “Air Brake” nasce in tale ottica ed è stata la sesta ad essere organizzata dopo le intese della PSI, la prima a direzione italiana e la prima a simulare il traspor to di materiale WMD con l’utilizzo di un vettore aereo. Obiettivo dell’esercitazione “Air Brake” è stata la verifica dei meccanismi decisionali di ver tice e la rapidità d’attuazione delle azioni di contrasto e di sicurezza nel corso di un traspor to di WMD per via aerea. All’esercitazione hanno preso par te, con l’incarico di osservatori, trentasei rappresentanti di diciotto nazioni. Gli osservatori internazionali hanno avuto modo di assistere alle sinergie poste in essere dagli enti coinvolti ed alle procedure operative di sicurezza attuate dall’aviazione militare e civile, dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco per porre in sicurezza il sito aeroportuale e recuperare il pericoloso carico a bordo dell’aereo. ESERCITAZIONE “AIR BRAKE” - FASI L’esercitazione, concepita anche per verificare i meccanismi dei processi decisionali di ver tice, si è svolta in tre distinte fasi: 23 obiettivo sicurezza SERVIZI Esercitazione internazionale “Air Brake” fase 1: responsabile Presidenza del consiglio dei ministri; fase 2: responsabile ministero della Difesa; fase 3: responsabile ministero dell’Interno. In sintesi, lo sviluppo sulle fasi è il seguente: l’intelligence degli Stati Uniti d’America, ha segnalato la presenza di plutonio destinato ad organizzazione terroristica, a bordo di un aereo cargo. A seguito della segnalazione (fase 1) i Governi aderenti alla PSI si sono consultati ed hanno assunto le decisioni: due caccia italiani FI-16 della base aerea di Trapani Birgi si sono alzati in volo per intercettare sui cieli della Sardegna l’aereo cargo, che è stato accompagnato fino all’atterraggio a Birgi (fase 2). E’ iniziata così, la terza fase dell’esercitazione NBCR “Air Brake” diretta dal capo dipar timento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, prefetto Mario Morcone. Nell’esercitazione, la terza fase ha avuto inizio alle 7,30. A quell’ora la Presidenza del consiglio, riunito il nucleo politico militare, ha avver tito il ministero dell’Interno della decisione di fare atterrare presso all’aeropor to di Trapani Birgi l’aereo cargo con il plutonio. In rapida successione, il centro operativo del dipar timento dei vigili del fuoco ha aller tato il comando VVF di Trapani e la direzione regionale informandoli degli eventi in corso. La direzione regionale ha disposto l’immediata mobilitazione dei nuclei regionali di Catania e Palermo, nonché l’aller tamento dei restanti nuclei provinciali. Nello stesso tempo il direttore regionale con il suo staff (i responsabili regionali dei nuclei N B C R e T LC ed il medico della direzione) si è diretto verso Trapani per suppor tare il comandante VVF di Trapani. Questi ha già 24 obiettivo sicurezza assunto, su incarico del prefetto, il ruolo di direttore tecnico del soccorso. Il dispositivo d’intervento sullo scenario ipotizzato ha previsto che le operazioni di monitoraggio del livello di radioattività e quelle di recupero dell’involucro contenente il plutonio per opera dei vigili del fuoco fossero successive a quelle delle forze dell’ordine. Ciò perché a bordo avrebbero potuto esserci congegni a protezione del prezioso carico. Il piano d’inter vento ha previsto tre momenti: prima dell’arrivo dell’aereo; durante la fase d’atterraggio dell’aereo; dopo l’atterraggio dell’aereo. 1. La torre di controllo ha attuato quanto occorrente per la chiusura al traffico civile dell’aeroporto, dirottando gli aerei verso altri scali. 2. L’aerostazione, su disposizione del prefetto, è stata fatta evacuare (nello scenario esercitativo tale azione è stata solo simulata per non interferire sull’attività commerciale dello scalo); In seguito, conformemente a quanto indicato nella circolare ministeriale n.6 del 2002: 3. le squadre dei vigili del fuoco disponibili e le forze dell’ordine si sono schierate sul sedime aeropor tuale attuando le procedure previste nel piano d’emergenza dell’aeropor to integrate con le misure di sicurezza per lo scenario NBCR approntate dal comandante VVF di Trapani. 4. Sono state eseguite misure di monitoraggio del livello di radioattività ambientale (radioattività di fondo naturale) per confrontarle con quelle rilevate durante lo svolgersi dell’inter vento. PRIMA DELL’ARRIVO DELL’AEREO 25 obiettivo sicurezza 5. Sono stati assegnati i ruoli ed i compiti ai responsabili delle squadre d’inter vento; personale VVF aeroportuale. In ottemperanza al piano d’emergenza aeropor tuale gli uomini e i mezzi sono stati schierati lungo la pista assicurando un pronto inter vento in caso d’incidente durante l’atterraggio dell’aereo; nucleo NBCR di Trapani. Sul piazzale dell’aeropor to, ha eseguito, utilizzando la catena Beta, le misurazioni del livello di radioattività del fondo naturale. Ha predisposto la strumentazione radioattiva del fondo naturale. Ha predisposto la strumentazione campale per il rilevamento delle radiazioni alfa, beta e gamma; personale del comando VVF di Trapani. Ha allestito la stazione di decontaminazione collettiva ed una squadradi riser va con APS pronta all’inter vento in caso di necessità. nucleo NBCR di Ragusa. Il personale della squadra è anche specializzato in TPSS (tecniche primo soccorso sanitario). Nell’esercitazione è stato traspor tato a Trapani insieme alle dotazioni sanitarie con l’elicottero AB 412 VF 62 in dotazione al nucleo di Catania. La funzione affidata ai vigili del fuoco di Ragusa è stata quella di predisporre una squadra di riserva disponibile a bordo campo, pronta ad inter venire con le tute di massima protezione “tipo la ET”, non potendo escludere totalmente la presenza a bordo di congegni atti al rilascio di agenti chimici convenzionali e non convenzionali; il direttore regionale con il suo staff ha verificato la validità delle predisposizioni attuate ed ha sviluppato le misure di sicurezza anche di natura sanitaria, per tutti gli operatori preposti al soccorso. Ha mantenuto i collegamenti con gli altri enti interessati dall’evento, raccordandosi 26 obiettivo sicurezza con il ser vizio sanitario nazionale e regionale; nucleo TLC della Sicilia Occidentale. E’ stato chiamato per garantire le telecomunicazioni radio e satellitari, tra l’unità di crisi istituita presso la prefettura ed il centro di coordinamento dei soccorsi istituito presso l’aerostazione. A tale scopo ha collocato oppor tunamente il ponte radio mobile ed installato due telefoni satellitari: uno in prefettura ed uno presso l’unità di crisi; personale del laboratorio di difesa atomica. Giunto in aeropor to con l’aereo del Dipar timento V F181 ha preparato le sonde di rilevamento di neutroni e di rilevazione in continuo della contaminazione ambientale e fornito consulenza sulle caratteristiche e sui rischi del plutonio; nucleo NBCR di Catania. Giunto a Trapani sotto scor ta della polizia stradale, ha approntato ACT/NUC (autocarro nucleare) e le attrezzature in dotazione all’effettuazione delle misure del livello di radioattività eventualmente derivanti dall’aereo. 1. L’aereo, scor tato dai due caccia F16, è stato fatto atterrare. 2. I caccia sono restati in volo nello spazio aereo dell’aeroporto sino al momento in cui le forze dell’ordine non hanno bloccato il cargo rendendone impossibile il movimento. 3. I mezzi VVF aeropor tuali hanno seguito a distanza il cargo durante l’atterraggio, pronti all’inter vento in caso di necessità. 4. All’arrivo del cargo sul piazzale di sosta, i mezzi aeropor tuali si sono fermati a distanza di sicurezza, circondandolo da quattro lati. DURANTE LA FASE D’ATTERRAGGIO DELL’AEREO SERVIZI Esercitazione internazionale “Air Brake” Quando il cargo ha fermato i motori, le forze dell’ordine sono inter venute con uomini e mezzi per impedire all’aereo di muoversi per raggiungere la pista di decollo. I caccia F16 sono stati autorizzati a lasciare la zona avendo terminato il loro compito. DOPO L’ATTERRAGGIO DELL’AEREO INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE 1. Hanno bloccato il cargo con due fuoristrada per impedirne i movimenti ed hanno effettuato con il personale una doppia cinturazione dell’aeromobile. 2. Un mediatore della polizia è stato presente presso la torre di controllo per intraprendere eventuali trattative con l’equipaggio per consentire l’ispezione del carico. 3. L’equipaggio è stato sottoposto dalle forze dell’ordine a misure di cautela ed è stato condotto, per ragioni di sicurezza, alla stazione di decontaminazione dei VVF per verificare la presenza d’eventuale contaminazione radioattiva. 4. Gli ar tificieri hanno ispezionato l’aeromobile per garantire l’assenza di “trappole” od ordigni esplosivi. Dichiarato l’aereo sicuro, anch’essi sono stati controllati dai VVF per verificare un’eventuale contaminazione. 5. Posto in sicurezza l’aereo e scongiurata la presenza a bordo di malintenzionati e di ordigni, le forze dell’ordine si sono allontanate e hanno lasciato il campo all’intervento dei vigili del fuoco. INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO 1. Un primo nucleo NBCR è stato preposto alla verifica strumentale dell’eventuale contaminazione da polveri radioattive dell’equipaggio del cargo e degli uomini delle forze dell’ordine penetrati a bordo dell’aereo. 2. Il nucleo NBCR di Catania con l’ACT/NUC pressurizzato, ha effettuato un sopralluogo intorno al cargo e ha verificato con la strumentazione di bordo, l’eventuale presenza di radiazioni, confrontando i dati con quelli di fondo misurati prima dell’arrivo dell’aereo. Completati i controlli all’esterno dell’aereo, ha autorizzato il gruppo di radiometristi ad entrare in azione. 3. I radiometristi, muniti di sonde atte alla rilevazione di ogni tipo di sorgente emittente (alfa, beta, gamma, X e neutroni) sono saliti a bordo alla ricerca del plutonio. 4. Individuato il contenitore del plutonio per mezzo della sonda di rilevazione di radiazioni X, il plutonio è stato prelevato e riposto all’interno di un contenitore a chiusura ermetica per evitare l’eventuale dispersione di polveri radioattive. 5. Il contenitore è stato ricoverato in luogo recintato ed affidato alla custodia delle forze dell’ordine e della magistratura per il prosieguo delle azioni di polizia giudiziaria. 6. Nel frattempo sono state effettuate misure ambientali per verificare l’eventuale innalzamento della radiazione di fondo nonché controlli a mezzo di “Smear.test” nella stiva per verificare la presenza di polveri radioattive. 7. Al termine delle operazioni di verifica dell’aeromobile, il personale VVF è stato sottoposto a controlli di contaminazione. L’esercitazione ha confermato, qualora fosse stato necessario dimostrarlo, l’elevata professionalità raggiunta dal personale in materia NBCR nonché il notevole livello delle conoscenze acquisite in materia di procedure operative e nell’impiego d’attrezzature sofisticate quali quelle in dotazione ai nuclei NBCR della regione. L’esercitazione “Air Brake” ha costituito un importante test di “polizia internazionale”, del piano provinciale di difesa civile predisposto dalla prefettura di Trapani e della capacità di mobilitazione del Dipar timento dei vigili del fuoco. Ha reso possibile testare: l’attivazione e le relazioni tra le sale operative; l’identificazione e l’attivazione delle aree dei presidi di soccorso; la capacità operativa dei par tecipanti. 27 obiettivo sicurezza