Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia Principi di una riforma urgente per la crescita e per il rilancio dei traffici Propeller, Brindisi 27 Maggio 2011 Prof. Avv. Maurizio Maresca Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 2 Per la crescita: liberare efficienza per il rilancio dei traffici e la realizzazione delle infrastrutture strategiche La realizzazione delle infrastrutture strategiche (corridoi, porti ed interporti ecc.) ed il rilancio dei traffici svolgono una funzione biunivoca. I traffici sono indispensabili per realizzare le infrastrutture in una fase in cui lo Stato non possiede le risorse necessarie; le infrastrutture (davvero necessarie) garantiscono il collegamento con il mondo del tessuto industriale e produttivo del Paese. E pertanto indispensabile superare le inefficienze tipiche di un sistema dei trasporti che, non avendo ancora conosciuto la “regolazione economica” di origine comunitaria, è tuttora impostato su strumenti e metodi consociativi, scarsamente trasparenti e che favoriscono rendite di posizione e situazioni abusive nocive per il sistema paese. Limitarsi a intervenire rimuovendo norme di dettaglio per realizzare le infrastrutture è inutile, anche se molto più facile. Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 3 I. Il buon funzionamento del mercato condizione per il rilancio dei traffici Perché i capitali scelgano investimenti in Italia ed in infrastrutture occorre un mercato funzionante secondo le regole europee Soppressione degli aiuti di stato (aiuti anche nel caso di infrastrutture -che si costruiscono con il traffico) Soppressione delle misure di effetto equivalente a restrizioni alla libera circolazione di servizi (caso Porto di Genova) e capitali (caso Abertis) Promuovere trasparenza separando gestione delle infrastrutture dalla gestione del servizio e amministrazione pubblica da attività di impresa Promuovere il rispetto delle norme in materia di concorrenza Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 4 I. Segue il buon funzionamento del mercato. L’Autorità di regolazione L’Autorità di regolazione dei trasporti è equiparata alle Autorità di cui alla l.481 del 1995. E composta da 5 membri di comprovata ed assoluta indipendenza e terzietà nella materia del diritto dell’economia e dell’amministrazione. Pone in essere atti di regolazione del mercato con poteri simili a quelli dell’Autorità dell’energia e del gas nel caso di fattispecie di concorrenza nel mercato e fissa i bandi di gara ed i disciplinari per il caso di concorrenza per il mercato. Garantisce l’applicazione del diritto europeo e dei relativi principi, gestisce le dinamiche tariffarie. Una alternativa a breve è affidare la regolazione ad una sezione Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 5 II. Principi di Certezza e Legittimo affidamento Non sono in principio modificabili contratti di utilizzazione di infrastruttura di lunga durata stipulati a seguito di una gara trasparente coerente con il diritto europeo. Contemperamento con tutela ambiente e tutela consumatori. Strumenti di tutela dell’operazione economica (rischio politico e rischio di regolazione): arbitrato all’estero, applicazione del diritto europeo, legge applicabile straniera. In ogni caso le relative misure dovranno essere adottate sulla base di un procedimento in contraddittorio e comunque dovranno dare luogo ad adeguate forme di riparazione. Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 6 III. Misure in materia ferroviaria Rilancio/ Riorganizzazione di FS Cargo Oltre alla misure di regolazione di cui sub I è indispensabile ed urgente un processo di riorganizzazione e potenziamento di FS Cargo attraverso a) l’individuazione di uno o più partners internazionali, b) l’acquisizione di base logistiche all’interno dei mercati stranieri (specie in Baviera, Svizzera e centro-Est Europa) e c) dare luogo ad un operatore globale della logistica in grado di servire l’Europa dai porti del Sud in competizione con i principali players europei. Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 7 IV. Una riforma della portualità 1. Autorità di amministrazione dei porti più forti: rimozione dei conflitti interni (ad esempio un organo unicamente “pubblico” ed un organo consultivo costituito da operatori); le autorità portuali hanno poteri atipici e generali di garanzia del buon funzionamento salvo il ruolo dell’Autorità di regolazione 2. Libertà di accesso al mercato salvo il rispetto delle norme adottate dalla singola amministrazione portuale per la tutela della sicurezza e dell’ambiente (la legge fissa un principio, ma rinvia ai regolamenti fissati da ciascuna autorità). Soppressione di aiuti stato e armonizzazione delle regole tariffarie in coerenza con il mercato. 3. Il piano regolatore varia con il regime del silenzio assenso e comunque entro 6 mesi. Decorso tale termine il Ministro nomina un commissario ad acta. 4. Misure per realizzare e pianificare le infrastrutture: condizione auto sostenibilità. 5. Porti corridoio. Poteri speciali Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 8 V. Revisione ed accelerazione dei corridoi Preliminarmente smettere di usare risorse pubbliche che non producono traffico. Quindi spngere sui corridoi nelle tratte realmente necessarie. Corridoio XXIV Genova, Alessandria/ Rivalta,/Novara terminals, Simplon, Loetchberg,Basel (Milano, Gottard,Zurich/Munich),Rotterdam/Centre Europe Corridoio XXIII - Adriatico Baltico Venezia – Monfalcone – Tarvisio – Koralm Semmering - Wien Danzica . Aternativa Koper/Maribor Corridoio VI – Nizza, Genova, Alessandria/Rivalta/Novara terminals,Milano Padova,Verona,Venezia, Monfalcone, Tarvisio (Trieste, Koper, Lubiana), Maribor, Centre Europe Corridoio I -Napoli,Verona,Brenner,Munich,Berlin Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 9 V segue. Revisione ed accelerazione dei corridoi Intese Stato Regione per favorire norme ad hoc (art.117 C.). Misure di accelerazione. Alleanza Fondazioni/ Istituti bancari – Operatori di infrastrutture – operatori di traffico – autorità locali . Società di corridoio: caso del Nord Est (progetto Monfalcone) e del Nord Ovest Costituzioni di gestori di infrastrutture locali (Sussidiarietà infrastrutturale – Accordi con Rfi o Anas) N.b. Necessità : i traffici sono essenziali, altrimenti non vi è la massa critica Scuola Superiore di Diritto Europeo dell’Economia 10 VI - Federalismo infrastrutturale Alcune misure sono indispensabili Ogni territorio è libero di scegliere il proprio futuro salvo l’interesse del Paese – Schema dell’ Intesa Stato Regione Criteri per stabilire le infrastrutture strategiche in modo che si tenga conto della disponibilità dei territori Costituiscono criteri preferenziali (a) la circostanza che il territorio partecipi finanziariamente alla realizzazione dell’opera e (b) la circostanza che la popolazione del territorio sia favorevole e cooperativa.