Ludovico Antonio Muratori
Lezioni d'Autore
Ludovico Antonio
Muratori, da
www.gonnelli.it
Un talento precoce
Muratori nasce a Vignola (Modena) nel 1672
da una famiglia di modeste condizioni ed è
avviato agli studi in una scuola dei Gesuiti.
1695
- Viene ordinato sacerdote.
- Diventa prefetto della Biblioteca
Ambrosiana a Milano.
1700
Ottiene l’incarico di storiografo e archivista
della famiglia d’Este a Modena.
Muore a Modena nel 1750.
Erudito e uomo di fede
- Intensa attività di ricercatore e di
erudito
- Grande scrupolo nella missione
sacerdotale:
acuta sensibilità per i problemi economici
e sociali delle classi meno abbienti e per
questioni di equità giuridica e fiscale.
Una Repubblica d’ingegni
Primi disegni della repubblica letteraria
d’Italia (1703)
Progetto di un’accademia nazionale che
raduni i maggiori intelletti della cultura
italiana, associandoli in una “repubblica di
ingegni” che promuova il progresso letterario e
culturale dell’intera penisola.
La poesia
Della perfetta poesia italiana (1706)
Lo sviluppo della storia letteraria dal
Petrarca
 gli scopi educativi e morali della poesia
La poesia ha un posto di rilievo nella
formazione dell’individuo, a patto che non
sia considerata più importante della
conoscenza storica e filosofica.
La poesia può essere uno strumento per
istruire attraverso “il piacevole” ma, essendo
frutto della fantasia, ha un ruolo meno
rilevante rispetto alla ricerca guidata
dalla ragione.
La nozione di “buon gusto”
Riflessioni sopra il buon gusto nelle
scienze e nelle arti (1708)
Muratori delinea un ampio progetto
culturale per rinnovare gli “animi
impigriti degli Italiani”.
Alla base del suo metodo il Muratori pone la
nozione di “buon gusto”:
“il conoscere e il poter giudicare ciò che sia
difettoso o imperfetto o mediocre nelle scienze
e nell’arti, per guardarsene, e ciò che sia il
meglio e il perfetto per seguirlo a tutto
potere”.
Le ricerche d’archivio
Antichità estensi ed italiane (1717-1733)
Informazioni storiche per ricostruire le
origini della casa d’Este e dimostrare che
essa ha pieno diritto al possesso di Comacchio
e Ferrara, rivendicate dallo Stato della Chiesa.
Rerum Italicarum Scriptores (1723-1751)
Informazioni storiche sul periodo compreso
tra il VI e il XVI secolo.
Antiquitates italicae medii aevi (1738-1742)
Ricostruzione della vita italiana del
Medioevo nei suoi vari aspetti: lingua, usi
e costumi, leggi e milizia, commercio e
monete, atteggiamenti morali e religiosi.
Interpretazione dei fatti in base a rigorose
testimonianze storiche:
non accetta spiegazioni
provvidenzialistiche.
posizione fortemente critica verso la
Chiesa e i papi.
Annali della storia d’Italia (1744-1749):
divulgare la storia presso i lettori comuni
Le vicende italiane dall’inizio dell’era
volgare alla Pace di Aquisgrana (1748).
L’autore lascia in secondo piano l’indagine
sulle cause e si limita a narrare gli
avvenimenti;
 Vuole rispettare la verità per offrire
motivi di riflessione sulla storia passata e
presente e insegnamenti per il futuro.
Stile chiaro e discorsivo e linguaggio
semplice per farsi comprendere da molti e
contribuire a un’ampia diffusione della
conoscenza storica.
Della pubblica felicità, oggetto de’ buoni
prìncipi (1749)
Ai principi illuminati il compito di
garantire la felicità dei sudditi con
l’applicazione dei criteri di utilità e di
moralità.
Nel singolo individuo è una spinta
naturale verso il bene privato  è
socialmente necessario e indice di virtù
saper rinunciare a una parte di esso in
nome di un più ampio bene pubblico.
L’opera come anello di congiunzione con le
moderne teorie dell’Illuminismo (Cfr.
Pietro Verri, Discorso sulla felicità, 1781).
FINE
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