Congresso SIA Società Italiana di Andrologia Sezione Marche, Emilia-Romagna e RSM SOCIETA’ MULTIETNICA ED ANDROLOGIA: vecchi e nuovi problemi TAVOLA ROTONDA “MULTIETNICITÀ NEL MONDO CHE CAMBIA” Culture e Sessualità Aldo Morrone Istituto Nazionale per la promozione della salute dei Migranti e il contrasto delle malattie della Povertà (INMP), Roma I tre filosofi, Giorgione La sessuologia ha in sé contemporaneamente qualcosa di molto antico e qualcosa di molto recente. La riflessione sull'uomo e la sua sessualità come mistero ha pervaso tutte le religioni e tutte le culture di ogni tempo e luogo. I primi sessuologi sono stati poeti e filosofi, non scienziati. "Per non rimanere incinta (…) escrementi di coccodrillo, mescolarli con pasta di pane, inumidire…”. Comincia così la prima di tre ricette, che indicano la più antica testimonianza di un farmaco anticoncezionale, comparsa su un papiro medico egizio datato al 1850 a.C Il coccodrillo, nell’Antico Egitto, era associato al dio Seth, detentore del potere di serrare l’utero, provocando emorragie ed aborti e di schiuderlo favorendo le mestruazioni, il concepimento ed il parto. Il sesso e le sue interpretazioni hanno condizionato il costume di tutte le società umane. Inserire immagine del possedersi a vicenda La sessualità in Occidente è stata qualcosa di non dicibile, un aspetto da tenere nascosto nel silenzio, inespresso. L’atto sessuale non era esplicitato ma si esprimeva attraverso l’allusività A seconda dei periodi storici il grado di allusività variava: nel mondo greco era meno accentuato che nel mondo romano; nel mondo classico era meno forte del mondo cristiano; nel medioevo era molto più esplicitato che nell’età moderna. L’età di maggiore censura fu quella Vittoriana, nell’800 L’EDUCAZIONE DELLE FANCIULLE IN OCCIDENTE Qualsiasi forma di conoscenza sessuale era bandita. Le fanciulle occidentali non dovevano avere alcuna nozione al riguardo. Le conversazioni riguardanti il sesso erano considerate sconvenienti ed immorali. L’ideale femminile corrispondeva all’ingenuità e le giovani spose erano solite arrivare alla prima notte di nozze senza avere alcuna idea di cosa fosse l’atto sessuale L’EDUCAZIONE DELLE FANCIULLE IN ORIENTE La conoscenza della sessualità e l’arte di amare erano elementi fondamentali nell’educazione delle fanciulle. Unitamente all’arte del mantenere e gestire la casa, veniva insegnata l’arte amatoria, poiché considerata un elemento basilare nella buona riuscita di un matrimonio Sessualità e cultura musulmana Nei Paesi musulmani l’attitudine islamica verso la sessualità femminile non si radica nella repressione, ma in un forte senso del privato rispetto al pubblico. L’incontro tra le donne crea una discussione ed una curiosità sul tema. C’è interesse sull’attrazione, sulla seduzione e sul piacere proprio come fanno tutte le altre donne del mondo. Cultura e sessualità: le MGF Oltre 132 milioni di donne e ragazze sono state sottoposte a qualche forma di MGF Circa 2 milioni di ragazze sono a rischio di mutilazione fonte: WHO, Female genital mutilation, WHO Fact Sheet, n. 241, 2000 “Per Mutilazione Genitale Femminile (MGF) si fa riferimento a tutte le forme di rimozione parziale o totale dei genitali femminili esterni o altre modificazioni indotte agli organi genitali femminili, effettuate per ragioni culturali o altre ragioni non terapeutiche” (WHO,female genital mutilation, Fact sheet n°241, giugno 2000) ORIGINE Inizio in un luogo (penisola araba o Egitto) e successiva diffusione in altri luoghi Inizio separato in luoghi diversi e in momenti storici differenti FONTI STORICHE Ankh-Ma Hor della sesta dinastia (23402180 a.C.) Strabone (25 a.C.) Erodoto (484-424 a.C.) LETTERATURA MEDICA ANTICA Soranus (8 d.C. circa) fornisce una descrizione dettagliata dell’intervento e degli arnesi utilizzati in Egitto, sostenendo che veniva praticata per diminuire il desiderio sessuale femminile ESPLORATORI E VIAGGIATORI Carsten Niebuhr (1733-1815) riporta la notizia di una escissione dei genitali femminili avvenuta nel 1767 ESPLORATORI E VIAGGIATORI Sir Richard Burton (1821- 1890) Notò che mentre l’intento della pratica era quello di inibire il desiderio sessuale femminile, i suoi effetti si rivelavano opposti. CLITORIDECTOMIA TERAPEUTICA (XIX secolo) Germania, Francia, Inghilterra, Stati Uniti Deviazioni sessuali (“masturbazione eccessiva”, “ninfomania”) Disturbi del pensiero (isteria, epilessia, catalessi, malinconia, demenza) Graefe, 1822 (Lancet) utilizzò la clitoridectomia per curare una ragazza affetta da “masturbazione eccessiva e ninfomania” CLITORIDECTOMIA TERAPEUTICA (XIX secolo) Questa mutilazione cosiddetta “terapeutica” si inscrive in una opinione diffusa nel XIX secolo, specie in Inghilterra, che attribuiva alla masturbazione, una serie di disturbi funzionali del sistema nervoso e che riponeva nell’intervento di clitoridectomia la possibilità di guarigione. Infatti a partire dalla seconda metà del XIX secolo il puritanesimo vittoriano aveva trasformato la questione morale della masturbazione in una condizione medica. Da allora in poi soprattutto in Francia, Germania ed Inghilterra si è assistito ad una vera e propria diffusione della pratica della clitoridectomia, per curare sia i disturbi sessuali (ninfomania e masturbazione eccessiva) che i disturbi del pensiero (isteria, epilessia, catalessi, melanconia e follia). Isak Baker Brown (Medical Society of London, Inghilterra, 1865) “…la masturbazione causa eccitamento periferico del nervo pubico, che a sua volta causa malattia e morte nei seguenti otto stadi: isteria, irritazione spinale, crisi epilettoidi, crisi catalettiche, crisi epilettiche, idiozia, follia e morte...” A.J. Block, Sexual perversion in Female, New Orleans Med Surg J (new series), 22, 1-7, 1894-1895 guarigione di una studentessa di 14 anni che soffriva di “nervosismo” e “pallore” mediante la “liberazione del clitoride dalle sue aderenze” e ammonendola circa i pericoli della masturbazione Infibulazione dal latino fibula = spilla utilizzata per agganciare la toga OMS TIPO I -Escissione del prepuzio con o senza escissione di parte o tutto il clitoride TIPO II -Escissione del clitoride con parte delle o tutte le piccole labbra TIPO III -Escissione di parte o tutti i genitali esterni con chiusura dell’apertura vaginale (infibulazione) TIPO IV (non classificati) perforazione, penetrazione, incisione del clitoride stiramento di clitoride e/o piccole labbra scorticamento del tessuto circostante l’orifizio vaginale introduzione di sostanze corrosive o erbe “angurya cuts” e “gishiri cuts” qualsiasi altra procedura di MGF (introcisione, trachelotomia rituale, infibulazione inversa,ecc.) ETÀ Etiopia Arabia Somalia 8 giorni 10 sett. 3-4 anni (circoncisione e clitoridectomia) 8-10 anni (infibulazione) Sudan 5-8 anni tribù Masai dopo il matrimonio 5 5 555 5 5 5 5 5 55 5 5 5 5 5 55 5 5 55 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 55 5 5 Stima della prevalenza della MGF in55Africa 5 Egit t o Mali Niger CHAD Sudan Erit rea Burkina Faso Sierra Leone Valori % Nigeria Et iopia Repubblica Cent ro Africana Camerun (N. di Paesi) 20 40 60 70 80 85 89 90 94 97 98 (2) (2) (1) (1) (1) (1) (1) (2) (1) (1) (1) Fonte: WHO, Female genital mutilation, An overview, Geneva, 1998 Somalia EPIDEMIOLOGIA Guinea 99% Benin 50% Egypt 97% Cote d’Ivoire 45% Mali 94% Eritrea 90% Sudan 89% Ethiopia 73% Burkina Faso 72% Central Afr.Rep. 43% Kenya 38% Mauritania, Nigeria 25% Yemen 23% Tanzania 18% Niger 5% TOUBIA NF, SHARIEF EH, Female genital mutilation: have we made progress?, Int J Gym Obst, 2003,251-61 MGF: Prevalence among women 15-49 yrs Egypt 97% Djibouti 98% Chad 60% 18.2 Sudan 89% Burkina Faso 60% Eritrea 90% 0.7 Benin 50% Liberia 60% Guinea 50% Togo 50% 2.3 0.3 0.3 1.9 1.1 0.8 Kenya 50% Central AR 43% 2.6 2.5 1.9 2.7 1.1 1.6 3.6 Somalia 98% 0.2 27.2 3.9 5 Ethiopia 85% 0.9 14.9 0.9 Sierra Leone 90% 2.1 Mali 94% Gambia 80% 11.5 5.3 7.9 Guinea 98% Nigeria 40% Ghana 30% 8.7 Cote d’Ivoire 43% Mauritania 25% Uganda 5% DR of Congo 5% Tanzania 10% Cameroon 20% Niger 20% Senegal 20% Figures in countries are total numbers of women in millions Le tendenze di sviluppo del fenomeno In alcuni paesi, tra i quali Egitto, Guinea e Mali, è in aumento la "medicalizzazione" della MGF, che è effettuata da personale medico in strutture sanitarie invece che da praticanti tradizionali. L'importanza degli aspetti cerimoniali associati alla MGF è in declino in molte comunità. Questa tendenza può anche essere in parte collegata all'esistenza di leggi che la proibiscono scoraggiando le celebrazioni pubbliche dell'evento. ANATOMIA NORMALE MGF DI TIPO I OMS (Sunna) asportazione del prepuzio o dell’intero clitoride MUTILAZIONE DI TIPO II OMS (khefad o tahara) asportazione di clitoride e piccole labbra MGF DI TIPO III OMS (circoncisione faraonica o sudanense) asportazione quasi completa di clitoride, grandi e piccole labbra MGF DI TIPO III OMS (infibulazione) sutura MGF DI TIPO I MGF DI TIPO II MGF DI TIPO III CHI ESEGUE LE MUTILAZIONI? il barbiere (di norma circoncide i maschi) “el daida” (corrisponde alla levatrice) “tamargheia” (corrisponde all’infermiera-ausiliaria) COME VENGONO ESEGUITE STRUMENTI DI TAGLIO lame improvvisate (coltelli, lamette da barba,ecc.) pezzi di vetro cocci lattine pietre affilate SUTURE fili di seta catgut spine d’acacia gundura (stecca di legno di palma a forma di V) COME VENGONO ESEGUITE SOSTANZE USATE PER CICATRIZZARE mal-mal (una mistura di pasta composta da zucchero e gomma), pasta di merissa (una bevanda alcoolica locale) asal (erbe aromatiche tradizionali arse) tuorlo d’ uovo e zucchero succo di limone, olio caldo, the, infusi di acacia o miscugli di erbe, sterco di animali MGF in pluripara e candidiasi vaginale MGF e dermatite lichenificata vulvare INTERVENTO DI DEINFIBULAZIONE Sutura delle grandi labbra dopo intervento di deinfibulazione COMPLICANZE IMMEDIATE Morte lesioni muscolari, Emorragia ossee, tendinee danni ai tessuti adiacenti (vescica, uretra, pareti vaginali, sfintere anale, ghiandole del Bartolini) Shock Ritenzione urinaria Infezioni COMPLICANZE TARDIVE TIPI I e II Impossibilità di guarigione Ascessi Cisti epidermoidi Cheloidi Infezioni urinarie Malattie infettive TIPO III Infezioni genitali Dismenorrea Stenosi dell’orifizio vaginale Complicanze del parto Danni agli organi vicini Effetti di tipo psicologico Effetti di tipo sessuale La mutilazione genitale femminile aumenta il rischio di contrarre la malattia da HIV BRADY M., Female genital mutilation: complications and risk of HIV transmission AIDS Patient Care STDS, 1999,13(12),709-16 MOTIVAZIONI PROPOSTE costumi e tradizioni igiene e pulizia identità di genere aumentato piacere religione sessuale per l’ uomo bellezza onore familiare aumento della fertilità mantenimento di verginità/castità accettazione sociale MOTIVI PSICO-SESSUALI Garanzia di castità e di fedeltà Vantaggio nelle società poligamiche Certezza della paternità della prole Maggior piacere da una vulva resa artificialmente stenotica MOTIVI MEDICO-ESTETICI I genitali femminili sono considerati “sporchi” e brutti, per cui lo scopo dell’infibulazione è rendere la superficie liscia e più “pulita” Il clitoride è un organo aggressivo, che può danneggiare il pene e causare danni al bambino durante il parto CONVINZIONI SPIRITUALI E RELIGIOSE MGF vengono praticate dalla comunita’ Cristiana (copti, cattolici e protestanti), Animista ed Ebrea (Falasha in Etiopia). MGF si praticano per motivi culturali e non sono legate a nessun credo religioso. MOTIVI MITOLOGICI E ANTROPOLOGICI Ognuno nasce con un’anima maschile e femminile allo stesso tempo L’anima femminile nei bambini sarebbe localizzata nel prepuzio e quella maschile nelle bambine si troverebbe nel clitoride La mutilazione diventa pertanto indispensabile per l’identità sessuale MOTIVI SOCIALI Le FGM sono praticate da operatrici tradizionali, in genere donne anziane molto influenti, per cui rappresentano un’importante fonte di reddito Solo con un cambiamento delle prospettive sociali si è notata una riduzione delle mutilazioni La percentuale di donne che fa infibulare le proprie figlie scende al 5% di quelle istruite contro l’80% delle analfabete UNFPA, Lo stato della popolazione nel mondo, 1997 TERMINI LOCALI tahur, tahara (purificazione) tizian (bellezza) gaad (tagliare per rendere uniforme) khefad (riduzione) L'escissione è una sevizia, una violazione dei diritti fondamentali, ma è anche la discriminante fra onore e disonore. Si può chiedere a una madre di non fare del male a sua figlia, ma come chiederle di condannarla all'emarginazione sociale?” Sylla Habibatou Diallo ASDAP Quadro normativo in vigore in Italia Le MGF sono considerate una minaccia all’integrità psico-fisica della persone e per tale ragione illegittime D.L. 7/2006 “disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile” Linee guida per realizzare attività di prevenzione, assistenza e riabilitazione delle donne e delle bambine già sottoposte a tali pratiche MGF in Italia 38.000 donne con MGF vivono in Italia e oltre 2.000 ragazze sono a rischio di essere mutilate ogni anno Casi osservati all’INMP –San Gallicano Negli ultimi 10 anni abbiamo osservato e studiato 768 casi di donne e ragazze affette da diverse forme di mutilazione genitale: 426 casi di tipo I 244 casi di tipo II 88 casi di tipo III “Abolire la chirurgia genitale ha profonde implicazioni sociali. Alle femministe africane, l’ indignazione occidentale per la MGF appare spesso fuori luogo. In un continente dove milioni di donne non hanno accesso ai beni primari della vita - acqua, cibo, igiene, sanità e istruzione - la MGF non è necessariamente una priorità assoluta…” Rogai Mustafa Abisharaf University of Connecticut Quello che per una data cultura costituisce un fenomeno barbaro e inammissibile, una dolorosa modificazione dell’integrità del corpo umano, in un’altra è l’elemento essenziale per corrispondere a un ideale morale e sociale di buona umanità FABIETTI U., REMOTTI R., Dizionario di antropologia, Zanichelli, Bologna, 1997 Le persone cambiano il loro comportamento quando comprendono quali siano i rischi e l’oltraggio che alcune pratiche dannose comportano, e quando capiscono che è possibile abbandonare tali pratiche senza abbandonare gli aspetti qualificanti e significativi della propria cultura. Dichiarazione congiunta OMS, UNICEF, UNFPA Considerando che la sessualità è Un ambito difficile da decifrare, perché investe una varietà di fenomeni e richiede lo sforzo interpretativo da parte di diverse figure Sono molteplici le difficoltà manifestate dagli immigrati riguardanti la sfera soma-psico-sessuale. Compito del clinico sarà quello di “conoscere” la cultura dell’altro Necessità di un lavoro focalizzato sui principi della comunicazione tra diversità Mercurio, Chagall Si tratta di un silenzio e di una sofferenza molto frequenti anche oggi, dove la condizione dei migranti rispetto alla sessualità è caratterizzata da estrema solitudine, difficoltà negli incontri e nella realizzazione Ci si preoccupa di tante cose … ma forse l’aspetto sessuale è un tema non adeguatamente considerato L’INMP sceglie la via dell’incontro e della comunicazione tra saperi e diversità culturali. L’intento è quello fornire alle persone uno spazio di possibile ascolto ed accoglienza, che tenga conto presti attenzione alle provenienze ed impari dall’altro nuove forme d’amore Servizio Interdisciplinare Integrato di Fisiopatologia vulvare INMP Roma La persona viene visitata contemporaneamente dai diversi specialisti: ginecologo, dermatologo, psicologo, antropologo, mediatore culturale Compito del clinico è quello di considerare l’identità della persona come primo passo del processo di cura. E’ necessario far emergere i retroterra culturali e religiosi attraverso un complesso processo di elaborazione. GRAZIE DELL’ATTENZIONE!