I pidocchi.......questi sconosciuti ! Cosa è la Pediculosi del capo E' una patologia infettiva causata da insetti solenofagi, cioè parassiti che si nutrono di sangue umano La saliva che l'insetto riversa nella ferita è antigenica, cioè causa una reazione infiammatoria del cuoio capelluto che si esprime di solito con prurito e dermatite Perchè la pediculosi è un problema di Sanità pubblica Diagnosi errata Utilizzo di prodotti non idonei Scarsa compliance al trattamento Sviuluppo di resistenze Reinfestazioni EZIOLOGIA Pediculus Humanus Capitis è : Ectoparassita obbligato specie – specifico Ematofago che succhia il sangue ogni 2-3 ore Agente eziologico che non trasmette malattie Insetto che risiede nel cuoio capelluto e sopravvive al di fuori dell'ospite soltanto 1-3 giorni Insetto che vive meglio a 29° - 30°C e non depone uova a < di 25°C Il pidocchio del capo La lendine Come vive Il ciclo vitale di PHC dura circa un mese e passa attraverso 3 stadi : Uova Ninfa Adulto Dove vive PHT si è ancestralmente adattato a vivere soprattutto sui capelli cilindrici a sezione rotondeggiante, come quelli dei Caucasici Come si trasmette La trasmissione dell'infestazione è nella stragrande maggioranza dei casi diretta Meno comunemente può essere mediata da oggetti Diagnosi Ispezione dei capelli e del cuoio capelluto Pettine a denti stretti (distanza tra i singoli denti di 0.3 mm) Lente di ingrandimento e sorgente luminosa adeguata Prodotti pediculociti La valutazione dell'efficacia di un insetticida è difficile, in quanto i risultati dei test in vitro sono non raramente diversi rispetto a quanto si osserva clinicamente I prodotti pediculociti topici comunemente utilizzati (permetrina, piretrine naturali sinergizzate, malathion) hanno un'efficacia superiore al 95% Meccanismo di azione dei pediculociti Nessun agente topico è risultato essere ovicida al 100% In genere, il trattamento va ripetuto dopo 10-15 giorni, al fine di uccidere le ninfe che siano nel frattempo fuoriuscite dall'uovo Effetto “Knock down” : agiscono sulle membrane neuronali dell'insetto impedendogli in breve tempo ogni movimento In genere non sono tossici per i mammiferi, che hanno un efficiente meccanismo di detossificazione epatica Piretrine naturali Sostanze naturali ricavate dai fiori di crisantemo Di solito associate con piperonil-butossido che conferisce loro stabilità e ne potenzia l'effetto Agiscono in 10 minuti e non hanno attività residua Possono raramente causare dermatiti da contatto, riniti allergiche, asma allergico Descritti insuccessi terapeutici Permetrina Trattamento di scelta nella pediculosi della testa Dotata di attività residua Lo shampoo si applica per 3-5 min. ; il gel per 10-15 min.; le polveri 3-6 ore (ripetere in genere dopo 7 giorni, con tutte e 3 le formulazioni) Come gli altri piretroidi non è correlata ad un aumento di malformazioni del nascituro se utilizzata per via topica in gravidanza Può causare alterazioni della sensibilità autolimitanti Malathion Gel allo 0.5% va applicato sui capelli asciutti per circa 10 min. (ripetere dopo 8 giorni) Non utilizzabile in bambini < 6 mesi Casi di resistenza documentati Rischio di depressione respiratoria grave in caso di ingestione accidentale Possibile eccesso di attività colinergica e possibili dermatiti da contatto Trattamento Non utilizzare contemporaneamente o mescolare insieme prodotti diversi Non trattare il soggetto infestato più di 3 volte con lo stesso prodotto Controllare i capelli e passarli con un pettine a denti fini ogni 2-3 giorni per 2-3 settimane sino a che non si è sicuri di aver eliminato completamente insetti e uova Sorveglianza sanitaria dei contatti (effetto pingpong) Gestione della pediculosi in ambito scolastico Circolare Ministero della Sanità 13 marzo 1998 (Misure di profilassi per esigenze di Sanità Pubblica) : “In caso di infestazione da Pediculus Humanus Capitis, restrizione della frequenza di collettività fino all'avvio di idoneo trattamento disinfestante,certificato dal medico curante” Cosa fare 1) In caso di sospetta pediculosi (per visione diretta dei pidocchi o delle uova o per frequente grattamento della testa) gli insegnanti daranno tempestiva comunicazione alla famiglia e l'alunno potrà rientrare a scuola con autocertificazione dei genitori che è stato effettuato il trattamento Cosa fare 2) Nel caso si siano verificati casi sospetti nella classe gli insegnanti, oltre alla procedura prima descritta, inviteranno gli altri genitori ad una particolare attenzione al fenomeno, controllando il capo dei propri figli Cosa fare 3) In caso di frequenti recidive, legate sopratutto alla scarsa sensibilità al problema da parte di alcune famiglie, è necessario che per poter frequentare la comunità, i casi accertati e quelli sospetti esibiscano certificazione medica di non contagiosità (in situazioni di particolare gravità tale documentazione potrà essere richiesta da parte del Dirigente Scolastico per intere classi) GRAZIE ! “ Quando curi una malattia puoi vincere o perdere...quando ti prendi cura di una persona vinci sempre.” (Patch Adams) A cura della dottoressa M. D’Antonio, in occasione di un incontro con i genitori presso l’IC F Berni di Lamporecchio