Aggiornamenti Sintesi del rapporto Donne e Farmaci, progetto ARNO Donne e farmaci: per un’epidemiologia della visibilità Gruppo di lavoro Coordinamento: Marisa De Rosa Gruppo di scrittura: A. Berti, E. Rossi, I. Domenichini, M. Romero, G. Tognoni. Gruppo di lavoro CINECA, Settore Sistemi Informativi e servizi per la sanità: P. Busca, M. Alessi, V. Colussi, L. Demattè, E. Fedozzi, M. Mazzoli. Gruppo di lavoro Consorzio Mario Negri Sud: V. Lepore, V. Scurti. Gruppo di lavoro Istituto Mario Negri di Milano: M. Bonati, A. Clavenna, L. Monesi. Gruppo di lavoro ASL: (27 ASL) delle Regioni Abruzzo, Campania, Lazio, Liguria, Marche, Toscana, Veneto. 28 L’ottica di analisi di una farmacoepidemiologia centrata sulle donne (preceduta da una che ha visto protagonisti l’età pediatrica1, e poi gli anziani2). è scaturita dallo studio di quanto ed in che termini la produzione scientifica abbia affrontato l’argomento specifico negli ultimi anni: a) nella farmacoepidemiologia, così come più in generale nella medicina, l’universo femminile compare per lo più (con l’eccezione delle situazioni cliniche che gli sono esclusive) in termini di “differenza” rispetto al maschile: quasi che il maschile fosse la categoria di riferimento, rispetto alla quale classificare ciò che è comparabile e ciò che è diverso, con dati ed interpretazioni che cercano di spiegare-giustificare le diversità, invece che concentrarsi in modo specifico su una realtà che ha una sua autonomia, e che richiede una attenzione indipendente; b) Dare attenzione- di informazione-ricerca al femminile, nel campo dei farmaci, significa rendere sufficientemente visibile le non-risposte, riconoscerle, parlarne, dare ad esse priorità di investimento (tempo e risorse), da parte soprattutto di operatori ed autorità sanitarie, che sono responsabili di garantire ai cittadini risposte proporzionali ai bisogni. c) È prioritario esplorare e comprendere la specificità dei problemi che hanno come soggetto-protagoniste le donne: anche perché la crescita contemporanea della cultura della EBM porta facilmente a constatare che le “evidenze”, relative alla efficacia ed alla sicurezza dei farmaci, sono molto più scarse e spesso malamente esplorate da trial dove la componente maschile è dominante (basti pensare a tutto il capitolo cardiovascolare). Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 Guardando ciò che in questi anni è stato prodotto nel campo cardiovascolare, in quello della gestione del disagio e della depressione, attraverso studi clinici controllati come quelli emersi dalla Women Health Initiative, o attraverso le ricerche che hanno approfondito (con approcci combinati di epidemiologia, di valutazione, di appropriatezza) le variabili che determinano le “diseguaglianze di genere” e le dinamiche di domanda-offerta di prestazioni mediche, si ha la conferma che il contributo di visibilità che la farmacoepidemiologia può offrire all’universo femminile ha tutti i titoli per divenire uno dei capitoli più interessanti-innovativi dei prossimi anni. Lo schema del rapporto è illustrato nella Tabella 1. Tabella 1 – Schema del rapporto Donne e Farmaci, Progetto ARNO. Donne e Piano Sanitario Farmacoepidemiologia e Salute Pubblica Le età della donna Adolescenza L’età adulta Il tempo della pre-post menopausa L’età anziana Terapie e problemi traccianti Terapia Ormonale La depressione Sintomi e cronicità infiammatoria ed osteoarticolare La cronicità cardiovascolare L’importanza dei contesti assistenziali: problemi metodologici Le “realtà” territoriali Il “genere” di chi prescrive Il contesto locale Dalla epidemiologia che descrive alla valutazione prospettica degli interventi Sintesi del rapporto Donne e Farmaci, progetto ARNO Più a fondo, è importante tuttavia ricordare, ed applicare alla farmacoepidemiologia al femminile, le ragioni – che sono di metodo, ma ancor più di cultura – che hanno guidato la serie di rapporti ARNO. 1) La realtà prescrittiva – descritta attraverso i suoi indicatori essenziali – è espressione di tanti fattori, macroscopici e microcontestuali, che devono essere approfonditi, compresi, interpretati, utilizzati da parte di operatori sanitari che vivono situazioni dove si incrociano nei modi più diversi: • le tante variabili dei tanti mercati; • le competenze-ignoranze dei prescrittori; • le attese ed i vissuti – culturali, sanitari, socio-economici – delle popolazioni. 2) La farmacoepidemiologia della visibilità mira a delineare in modo quantitativo e qualitativo mappe e scenari che permettono di dare una prima idea di: • quale è l’estensione e la gerarchia dei problemi (consumi, costi, proposte di risposta a bisogni…); • quante e quali sono le popolazioni che si nascondono-intravedono attraverso il processo prescrittivo; • dove e perché può essere più importante-interessante attivare progetti non generici, strutturati in funzione di obiettivi di intervento (i dati possono essere solo punto di partenza). 3) La variabilità – documentata con particolare evidenza in questo rapporto, esplicita ed implicita, tra farmaci e ASL, tra età e geografie, tra anni e problemi – è la chiave di volta per rendere visibile ciò che succede in popolazioni e realtà assistenziali rappresentative di una realtà nazionale (basta vedere i numeri, e la “dispersione” delle ASL che partecipano al gruppo): • non un dato che genera curiosità e sorprese fin troppo facili, ma una provocazione a formulare quesiti “intelligenti” di approfondimento-verifica; • non l’occasione per improvvisare o commentare “seriosamente” i più ed i meno, le variazioni percentuali ed assolute, ma per verificare i perché ci possono essere, per sotto-popolazioni omogenee, differenze che sembrano suggerire epidemiologie di bisogni, o di attese, o di risposte profondamente diverse; • non un esercizio di soddisfazione (“consumiamo meno”) o di rivendicazione (“curiamo di più”) o di denuncia (“riduciamo l’iperprescrizione”, “controlliamo le pressioni di mercato”), ma una occasione per accettare-prendere sul serio la complessità (o la banalità-leg- Tabella 2 - Il Data Base ARNO: Principali caratteristiche. DATI ANNO 2003 - Descrizione del campione Attivo dal 1988, serie storica disponibile on line dal 1995 - a ggiornamento mensile Numero ASL 28 Regioni 7 Popolazione totale 9.273.295 Numero Medici di Base 7.104 Numero Medici Pediatri 1.016 DATI ANNO 2003 - Indicatori Attivo dal 1988, serie storica disponibile on line dal 1995 - a ggiornamento mensile % trattati/assistibili 68,8 Numero medio di ricette annue per abitante 7,3 Costo medio per ricetta 28,17 † Spesa media per abitante 205,70 † Numero medio di pezzi per abitante 14,6 Campione utilizzato per le seguenti elaborazioni: 8.052.380 assistibili, di cui 5.540.158 (68,8%) sono stati tr attati con almeno un farmaco. 25 ASL delle seguenti regioni: Veneto, Toscana, Liguria, Marche, Abruzzo, Campania Popolazione utilizzata per le analisi 7.175.479 assistibili di età superiore a 11 anni che rappresentano l’89,1% della popolazione complessiva. Tra tutti gli adulti (≥12 anni) esposti (donne+uomini), 4.961.875 (69,2%) sono stati tr attati con almeno un farmaco di qualsiasi tipo nell’anno 2003 <3.747.175 donne che rappresentano il 52,2% della popolazione ≥12 anni Donne ( ≥12 anni) Tra tutte le donne esposte, 2.788.995 (74,4%) sono state tr attate con almeno un farmaco di qualsiasi tipo nell’anno 2003 Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 29 Aggiornamenti Tabella 3 - Descrizione del campione ARNO - Anno 2003. Valori di riferimento Donne ( ≥12 anni) Numero ASL (Regioni: Veneto, Toscana, Liguria, Abruzzo, Campania, Marche) Uomini ( ≥12 anni) 25 25 Popolazione di riferimento/Assistibili 3.747.175 (52,2%) 3.428.304 (47,8%) Pazienti Trattati 2.788.995 (56,2%) 2.172.880 (43,8%) 6.405 6.405 N. medici di medicina generale (da anagrafica) N. medici pediatri (da anagrafica) Numero di ricette Spesa totale Numero totale di pezzi 944 944 30.704.589 (56,1%) 24.063.960 (43,9%) 779.209.464,93 (52,9%) 692.969.397,30 (47,1%) 57.793.515 (55,4%) 46.616.120 (44,6%) Donne ( ≥12 anni) Uomini ( ≥12 anni) Tra parentesi è indicata la percentuale sul totale Donne+Uomini Indicatori % Pazienti Trattati sugli assistibili: 74,4 63,4 8,1 7 11 11,1 Numero medio di ricette per assistibile: Numero medio di ricette per trattato: Costo medio per ricetta: 25,38 28,8 Spesa media annua per assistibile: 207,9 202,13 Spesa media annua per trattato: 279,39 318,92 N. medio di pezzi per assistibile: 15,4 13,6 N. medio di pezzi per trattato: 20,7 21,5 Indicatori Uomini ( ≥12 anni) Totale principi attivi prescritti: 1.158 1.301 Totale specialità prescritte: 5.176 6.246 gerezza?) delle pratiche mediche e delle (dis)attese che le accompagnano, le provocano, le subiscono. Gli studi di farmacoepidemiologia dimostrano che la proporzione di trattati aumenta all’aumentare dell’età e c’è un significativo trend di aumento durante gli anni di vita fertile della donna. Le ipotesi fatte per spiegare questo fenomeno sono che: A. le donne sarebbero più inclini a prestare attenzione ai propri sintomi e richiedere cure, rispetto agli uomini; B. lo stato riproduttivo della donna porta ad un’aumentata esposizione al sistema sanitario, 30 Donne ( ≥12 anni) Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 e di conseguenza, al numero di trattamenti cui la donna viene esposta. C. un aumento della consapevolezza della propria condizione patologica, soprattutto se si tratta di malattie croniche; D. la più alta morbilità delle donne, soprattutto per le patologie croniche non fatali, si tramuterebbe in un più alto ricorso alle terapie mediche. I dati vengono presentati e strutturati secondo le età fisiologiche (adolescenza, età adulta, perimenopausa, età anziana) proprio per dare maggiore visibilità ai diversi problemi e caratteristiche delle diverse fasi della vita. Sintesi del rapporto Donne e Farmaci, progetto ARNO Tabella 4 - I primi 10 gruppi terapeutici più prescritti alle donne e relativi consumi negli uomini in ordine decrescente della % trattati/ass. Pop. femminile (assistibili): Pop. maschile (assistibili): RANK codice SGT 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 J01 M01 C09 A02 B01 R03 G03 N06 H02 C03 3.747.175 3.428.304 Trattate: Trattati: 2.788.995 2.172.880 Descrizione Antibatterici ad uso sistemico Farmaci antinfiammatori ed antireumatici Sostanze ad azione sul sistema renina-angiotensina Antiacidi, antimeteorici ed antiulcera peptica Antitrombotici Antiasmatici Ormoni sessuali e stimolanti del sistema genitale Psicoanalettici Corticosteroidi sistemici Diuretici prev F= %tr at/ ass.li prev M= %tr at/ ass.li 42,9 25,6 18,0 15,2 11,8 11,5 9,1 9,1 8,7 8,6 37,1 18,1 15,6 12,7 11,5 10,3 0,4 4,6 7,3 5,3 prev F/ prev M 1,16* 1,42 1,16 1,19 1,03 1,12 24,88 1,99 1,19 1,61 Guida alla lettura Prev F = rapporto di prevalenza- misura la percentuale di donne che nel 2003 hanno ricevuto prescrizioni di farmaci appartenenti a un certo gruppo terapeutico. Viene calcolato come rapporto tra il numero di donne trattate all’interno di ogni gruppo terapeutico ed il numero di donne esposte al consumo di farmaci (assistibili). Prev F/Prev M = prevalenza di donne trattate con farmaci di ogni gruppo terapeutico/ prevalenza di uomini trattati con farmaci dello stesso gruppo terapeutico. Il valore dell’indicatore varia tra 0 e1. Quando è pari ad 1 significa che non c’è alcuna differenza tra uomini e donne nel consumo di farmaci di quel gruppo terapeutico, quando questo valore è >1 significa che le donne sono più trattate con farmaci di quel gruppo rispetto agli uomini. * Il valore Rap F/Rap M è pari a 1,16 ciò significa che le donne assumono antibatterici nella misura del 16% in più rispetto agli uomini. Tabella 5 - Consumi farmaceutici secondo il Gruppo Anatomico Principale (GAP) in ordine decrescente della % Tratt/ Assistibili totali. Spesa totale1† : Pezzi totali1: Rank GAP 1 2 3 4 5 J C M A B 6 H 7 8 9 10 11 12 13 14 Totale N R G S D L P V 772.777.293,87 57.619.835 Assistibili: Trattate: Gruppo anatomico principale Antimicrobici generali per uso sistemico Sistema cardiovascolare Sistema muscolo-scheletrico Apparato gastrointestinale e metabolismo Sangue ed organi emopoietici Prepar ati ormonali sistemici, esclusi gli ormoni sessuali Sistema nervoso centr ale Sistema respiratorio Sistema genito-urinario ed ormoni sessuali Organi di senso Dermatologici Farmaci antineoplastici ed immunosoppressori Farmaci antiparassitari, insetticidi e r epellenti Vari 3.747.175 2.788.995 % Tratt./Assistibili 2 Totale Adolescenza Età Pre-post adulta menopausa 44,8 29,6 26,7 25,3 16,2 40,9 1,0 2,5 4,7 3,5 43,4 5,1 11,5 11,6 7,8 45,0 33,9 33,0 29,1 12,1 Età anziana 47,7 69,6 49,3 47,4 36,5 13,4 5,7 9,5 16,7 17,6 12,6 11,6 10,0 2,5 1,6 1,4 0,9 0,1 74,4 1,9 9,9 2,8 0,2 0,8 0,1 0,4 0,0 49,9 7,9 9,8 12,9 0,5 1,2 0,5 1,0 0,0 63,8 13,9 11,7 13,6 2,2 1,8 1,9 1,1 0,1 79,4 21,2 14,6 3,6 6,5 2,3 2,6 0,9 0,3 91,6 Guida alla lettura Il gruppo terapeutico più prescritto alle donne (≥ 12 anni) considerate nel complesso è quello degli Antimicrobici generali per uso sistemico prescritto al 44,8% della popolazione. Questa percentuale si mantiene relativamente costante in tutte le fasce di età. Maggiore squilibrio tra le fasce giovani e quelle anziane si ha per tutti gli altri gruppi terapeutici, soprattutto per i farmaci cardiovascolari la cui prescrizione è concentrata dopo i 45 anni. Da evidenziare un alto uso di farmaci del Sistema Nervoso Centrale anche nelle fasce adolescenziali . Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 31 Aggiornamenti Figura 1 - % Trattate/ assistibili per fasce di età da gennaio 1998 a dicembre 2003. Figura 2 - Spesa media mensile per assistibile per fasce di età da gennaio 1998 a dicembre 2003. I dati che riportiamo in questo rapporto sono solo una minima parte di quelli del rapporto originale. La Tabella 5 consente di osservare alcune differenze tra le diverse fasce di età e fare alcuni commenti. Adolescenza. L’adolescenza è l’età di passaggio caratterizzata da profondi cambiamenti fisici e psicologici, che si riflettono anche sul profilo di consumo dei farmaci. Dall’analisi epidemiologica delle prescrizioni effettuate ad adolescenti emerge che, in generale, vengono prescritti meno frequentemente far32 Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 maci rispetto ai bambini e agli adulti; che si verifica un’inversione nella differenza di genere e l’impiego di farmaci diventa maggiore nelle ragazze; gli antiinfettivi e i farmaci respiratori sono le classi di farmaci più prescritte, mentre, rispetto all’età pediatrica, aumentano, quasi esclusivamente nella popolazione femminile, le prescrizioni di farmaci genitourinari e di ormoni sessuali (contraccettivi orali), di muscolo-scheletrici, di ematopoietici e di farmaci del sistema nervoso centrale. In un ambito di salute pubblica assume particolare rilievo il monitoraggio epidemiologico Sintesi del rapporto Donne e Farmaci, progetto ARNO di due classi di farmaci in quanto possibili indicatori “primari” di bisogni di salute o di attenzione peculiari delle ragazze adolescenti: gli antidepressivi e i contraccettivi orali. Nel 2002 all’1% delle adolescenti italiane sono stati prescritti antidepressivi (un tasso doppio rispetto ai ragazzi); il tasso di ragazze trattate con antidepressivi è considerevolmente aumentato negli ultimi anni, a indicare un maggior disagio e una maggior richiesta di attenzione/cura a cui si cerca di rispondere in maniera non del tutto sufficiente/appropriata con il farmaco. Il monitoraggio dell’impiego di contraccettivi orali potrebbe essere di aiuto nella valutazione della percezione/attenzione/tutela del corpo, della sessualità, della salute riproduttiva e nella pianificazione e valutazione di interventi educativi e sanitari. Peri-post menopausa. La peri-post menopausa è nella vita di una donna un periodo di passaggio caratterizzato da molteplici cambiamenti (fisiologici, biologici, psicologici,…) che ne possono influenzare considerevolmente la qualità di vita. La sintomatologia che accompagna questi eventi fisiologici per alcune donne risulta severa, talvolta distruttiva, mentre per altre è di entità media. Il modo con cui una donna si adatta a tali cambiamenti è determinato e influenzato da tanti fattori, non da ultimo quelli socio-demografici, per cui il “vissuto femminile” si configura come espressione di condizioni fisiopatologiche, ma anche di contesti socio-culturali. Sono tante le conoscenze che devono essere acquisite sulla perimenopausa e sul come le donne vivono questo periodo di transizione. I dati, clinici ed epidemiologici, disponibili sono molto limitati. La post-menopausa è sicuramente il periodo a cui è stata data maggiore attenzione e molto spesso i dati acquisiti sulla salute delle donne in postmenopausa e sulla efficacia delle terapie somministrate sono stati estrapolati alle donne in perimenopausa, senza tener conto che i due periodi possono e sono diversi rispetto al tipo di cambiamento, ovviamente al momento in cui tale cambiamento si verifica e soprattutto dal modo in cui viene vissuto. Il contributo di una epidemiologia del farmaco, dedicata a questo periodo della vita delle donne diventa perciò particolarmente importante, soprattutto se riferito popolazioni epidemiologicamente significative e la cui visibilità attraverso l’analisi delle prescrizione ne permette una valutazione anche in termini di rilevanza clinica. L’identificazione della popolazione costituisce infatti il punto di partenza per identificare i problemi (più diffusi, più rilevanti), per definirne l’entità e la specificità, in sottogruppi di pazienti (al di là della variabile età), in contesti particolari. Descrivere cosa succede nella realtà prescrittiva significa fornire una visione d’insieme di quali sono le risposte farmacologiche che vengono fornite ai bisogni, clinici-sociali-psicologici, che le donne in peri-postmenopausa sicuramente esprimono ma che non necessariamente sono capiti, interpretati nel modo più appropriato. La popolazione di 1.044.812 donne, a cui fanno riferimento le elaborazioni, con età compresa tra 45 e 64 anni (identificata come l’età che corrisponde al periodo peri-postmenopausa) presenta un livello di esposizione ai farmaci superiore rispetto al campione generale, situazione non evidente nelle classi “più giovani” e che si mantiene stabile lungo l’arco di 5 anni (1998- 2003). La prescrizione ai farmaci cardiovascolari in questa popolazione diventa evidente e significativa (34 donne su 100 ricevono almeno un farmaco cardiovascolare contro le 5 donne su 100 dell’ età adulta). Nel periodo peri-postmenopausa l’esposizione ai farmaci muscoloscheletrici si triplica e quella ai farmaci del sistema nervoso centrale si raddoppia rispetto alle donne con età compresa tra 19 e 44 anni (età adulta). Approfondire l’esame dell’atto prescrittivo, attraverso gli indicatori essenziali della farmacoepidemiologia, l’analisi per sottogruppi di pazienti e/o per contesti assistenziali e/o per genere del prescrittore, significa identificare situazioni, definire percorsi e valutare interventi che contribuiscono a comprendere meglio quali sono i fattori (clinici, culturali, sociali,…) che maggiormente concorrono al manifestarsi della sintomatologia peri-postmenopausa e quale è il modo migliore per studiarli al fine di trovare delle risposte appropriate a specifiche per le diverse tipologia di bisogni e di attese. La comprensione di cosa accade nella vita delle donAssistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 33 Aggiornamenti ne in questo periodo di transizione e, al tempo stesso, la definizione delle fasi cliniche che lo caratterizzano, dei bisogni e delle (non)risposte che si determinano, sono ancora molto parziali, oggetto di enorme dibattito ed interesse medico-scientifico. Attraverso la farmacoepidemiologia si possono evidenziare-analizzare le condizioni caratterizzanti questo periodo di transizione come ad esempio il rischio aumentato di malattie croniche, quali l’osteoporosi e la patologia cardiaca; la presenza e la gravità, soprattutto nella fase iniziale ed in quella finale, di una sintomatologia specifica; la maggiore frequenza e rilevanza, nella menopausa piuttosto che nella perimenopausa, di sintomi quali l’ansia e “l’umore depresso”. Età anziana. Il percorso d’analisi delle pratiche prescrittive relative a circa un milione di donne con età superiore a 65 anni traccia il profilo della quotidianità dei problemi di questa specifica popolazione che più di ogni altra è protagonista del sistema sanitario nazionale in termini di: – esposizione ai trattamenti (le donne anziane trattate raggiungono il 99% contro il 97,5% degli uomini con la stessa età ed il 69% delle donne adulte); – risorse assorbite (il 56% della spesa è assegnata al 26% della popolazione). La farmacoepidemiologia in questo contesto diventa esplicitamente un capitolo centrale della epidemiologia, i farmaci diventano sempre più traccianti che rimandano e chiedono di guardare ai bisogni e alle storie assistenziali delle donne anziane. All’interno dell’ ”anzianità” ci sono gradienti e variabilità importanti per età e sesso. L’indicatore-farmaco è una buona guida per mappare i problemi, per identificare le specificità all’interno di sottopopolazioni, stratificate per età ed incrociate con i tanti contesti istituzionali. Nell’età anziana ragionare per “medie generali” e per “omogeneità”, stabilite secondo raggruppamenti funzionali, non corrisponde alla realtà dei dati disponibili. Esiste una notevole disomogeneità e variabilità che va evidenziata e, quindi, analizzata. La prima informazione coincide con una apparente ma, nello specifico delle sottopopolazioni, non scontata ovvietà: 34 Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 gli anziani sono più malati dei non-anziani, ma le donne anziane ancor più degli uomini anziani. Confronti tra ASL. Per consentire un confronto diretto tra le ASL e le relative aree territoriali di appartenenza, la spesa, i pezzi ed il numero di trattate sono stati depurati della parte attribuibile ai farmaci ad erogazione diretta. Infatti, non tutte le ASL applicano la stessa politica di distribuzione dei farmaci con duplice via di distribuzione (presso le farmacie Esterne e presso le farmacie Ospedaliere: i cosiddetti farmaci dell’Allegato 2 D.M. 11/12/2000). La Tabella 6 confronta la prevalenza (% trattate/assistibili) per singola ASL e relativa area territoriale di appartenenza. Poiché la variabilità territoriale è funzione non solo dei comportamenti prescrittivi, ma può essere anche influenzata dalla diversa composizione per età e sesso della popolazione, si è proceduto alla pesatura della popolazione utilizzando il sistema di “pesi” predisposti dal Dipartimento della Programmazione del Ministero della Salute per la ripartizione della quota capitarla del Fondo Sanitario Nazionale (FSN). Ogni peso è stato applicato alla relativa fascia di popolazione, e la somma dei valori ottenuti è stata proporzionalmente riportata alla popolazione femminile. I gruppi terapeutici più prescritti ed altri particolarmente significativi, per via della loro alta variabilità territoriale, sono stati esaminati secondo la classificazione terapeutica ATC. Gli indicatori scelti per questo tipo di analisi (che non vengono riportati in questo contributo) sono stati: – spesa media per trattata: fornisce indicazioni sulla spesa pro capite di ogni paziente effettivamente trattata con farmaci appartenenti al gruppo terapeutico analizzato; – ddd/1000 abitanti die: rappresenta il numero di DDD (dosi giornaliere di farmaco) consumate giornalmente da 1000 abitanti. Si è preferito utilizzare questo indicatore piuttosto che la % trattate/assistibili per consentire un confronto con altre realtà italiane ed un confronto anche a livello internazionale. È da notare, come principio metodologico essenziale, che differenze estreme devono essere ricondotte ed indagate a partire dalla cono- Sintesi del rapporto Donne e Farmaci, progetto ARNO Tabella 6 - % trattate/assistibili delle ASL a confronto esclusi i farmaci ad erogazione diretta donne ≥ 12 anni. ASL 01 Belluno 03 Bassano 05 Ovest Vicentino 06 Vicenza 14 Chioggia 15 Alta Padovana 16 Padova 17 Este 18 Rovigo 19 Adria 20 Verona 22 Bussolengo Tot.Campione Veneto 01 Imperia 03 Genova 04 Chiavari 05 La Spezia Tot.Campione Liguria 02 Lucca 03 Pistoia 06 Livorno 10 Firenze 12 Viareggio Tot.Campione Toscana 06 Napoli 1 09 Napoli 4 Tot.Campania 07 Ancona 06 Teramo Campione ARNO Donne Totale1 68,8 67,9 72,0 70,7 75,4 65,9 71,1 74,9 75,6 72,8 70,6 69,9 71,0 75,3 76,4 89,5 77,0 78,1 75,9 74,4 78,0 76,4 73,0 76,0 71,9 74,1 72,6 80,9 77,9 74,3 Adolescenza 36,2 40,2 46,7 43,6 49,6 39,8 40,3 50,5 52,2 52,5 44,2 45,5 44,3 44,9 47,6 52,5 50,1 48,1 54,2 52,9 56,1 52,4 50,4 53,2 52,1 54,2 52,9 58,5 55,2 49,8 Età adulta Pre-post menopausa Età anziana 56,6 57,3 63,4 61,0 63,4 54,3 58,9 64,4 65,1 62,8 58,2 58,6 59,7 60,5 65,5 69,9 63,6 64,9 64,3 63,2 67,0 64,5 60,3 64,4 64,9 67,9 66,0 70,4 69,0 63,6 71,5 72,7 77,2 75,6 79,6 73,0 76,9 79,6 78,7 75,6 75,5 76,0 76,0 77,2 80,4 93,7 79,9 81,3 80,1 78,5 81,2 78,8 76,5 79,2 79,8 84,5 81,2 83,3 83,4 79,2 89,2 91,4 89,9 90,9 98,8 91,1 91,7 93,3 90,8 88,7 91,6 93,8 91,8 95,2 87,7 98,8 93,8 93,3 90,8 89,5 93,4 93,4 92,1 92,4 84,3 90,6 85,9 98,6 93,7 91,7 1Totale: donne ≥ 12 anni scenza dei dati di contesto che non possono qui essere spiegati. Per dare un’idea della variabilità si riportano i dati sulla diversa spesa di prescrizione di antidepressivi per fascia di età ed asl (Tabella 7). Conclusioni e proposte di lettura Il grado di non-noto che caratterizza il femminile in medicina è un’occasione particolarmente “obbligante” a fare della visibilità-variabilità un esercizio di ricerca: sui dati, ed a partire dai dati. Nella logica di una epidemiologia che attraverso le procedure rende visibili le po- polazioni, le ASL sono richiamate ad essere laboratori che si prendono la responsabilità della condi-visibilità dei dati, per farne strumento di dialogo. Un rapporto che entra nella letteratura – medica e culturale – per iniziare a colmare un vuoto: • non può essere solo un argomento di lettura-intervento da parte di esperti, sanitari od economici o gestionali; • può divenire un’occasione ed uno strumento di aggregazione-collaborazione di diverse “competenze”: quelle degli esperti-poco-esperti (perché finora non abituati alla visibilità di questi Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 35 Aggiornamenti Tabella 7 - Spesa media per trattata (esclusi farmaci ad erogazione diretta) per fascia di età e ASL. GRUPPON06A Totale1 Adolescenza Età adulta Pre-post menopausa Età anziana 01 Belluno 03 Bassano 05 Ovest Vicentino 06 Vicenza 14 Chioggia 15 Alta Padovana 16 Padova 17 Este 18 Rovigo 19 Adria 20 Ve rona 22 Bussolengo Tot.Campione Veneto 01 Imperia 03 Genova 04 Chiavari 05 La Spezia Tot.Campione Liguria 02 Lucca 03 Pistoia 06 Livorno 10 Firenze 12 Viareggio Tot.Campione Toscana 06 Napoli1 09 Napoli4 Tot.Campione Campania 07 Ancona 06 Teramo Campione ARNO Donne 145,66 165,11 158,74 160,19 144,82 160,15 165,17 165,55 162,36 147,55 157,03 167,22 160,14 145,41 143,45 132,17 159,06 145,65 155,93 157,91 158,05 155,41 163,5 157,18 122,48 110,26 118,37 133,11 138,09 149,56 131,54 102,65 121,08 150,73 53,01 110,60 160,79 124,56 153,40 92,05 77,19 91,39 120,81 169,71 87,80 121,19 128,68 115,50 97,75 118,08 90,56 84,01 123,07 97,46 84,51 59,24 72,55 81,51 102,04 102,18 146,43 169,73 141,92 150,63 138,22 152,57 156,40 172,26 167,15 149,24 138,56 157,34 153,07 142,06 131,06 134,92 156,79 138,74 149,66 150,68 155,12 150,67 159,59 152,37 125,83 112,32 120,59 121,12 136,09 143,73 151,57 169,99 155,78 162,40 141,40 163,62 162,64 165,04 169,59 162,46 163,38 169,18 162,45 155,03 151,67 141,91 161,94 153,11 159,86 166,93 164,09 163,15 171,72 164,35 127,96 113,66 123,18 138,08 140,15 154,74 140,88 158,94 171,84 164,89 153,02 163,06 172,04 162,50 154,74 137,89 161,41 171,60 162,96 140,57 143,56 125,22 158,68 144,17 157,34 155,95 156,06 153,50 160,69 155,56 115,45 105,93 112,68 137,28 138,69 149,68 1Totale: donne ≥12 anni dati), e quella delle “utenti”, che possono divenire (specie per problemi dove il “vissuto” è almeno importante quanto la diagnosi “oggettiva”) un po’ di più soggetti-interlocutori; • è un “indice” di progetti e di iniziative che possono andare dalla formazione permanente, alla 36 Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 informazione partecipata con gruppi omogenei ed interattivi di donne e prescrittori. Può essere utile immaginare percorsi di analisi, approfondimento, ricerca capaci di dare contenuto e senso al progetto generale di condi-visibilità che ci si augura possa prendere for- Sintesi del rapporto Donne e Farmaci, progetto ARNO ma a partire da questo rapporto. La dispersione dei temi proposti qui di seguito è voluta, proprio per dare l’idea che lo spettro delle possibilità è molto ampio: • qual è il carico assistenziale complessivo dell’insieme delle terapie antinfettive (specifiche e no per la donna) nelle diverse stagioni della vita; • come si può definire-descrivere-interpretare-gestire l’insieme delle terapie “sintomatiche” (dagli antinfiammatori ai gastrointestinali, ai …), che sono tanto spesso segnalate come problema caratterizzante l’esperienza femminile del disagio (in alcune- tutte le età?); • l’epidemiologia (combinata o meno) dei trattamenti (quanto occasionali? quanto cronici?) di cefalea/emicrania e/o con antidepressivi; • c’è un peso specifico di variabilità attribuibile a culture/contesti assistenziali più o meno urbani? E per che problemi? • c’è una specificità femminile dal lato delle “prescrittici”? per quali problemi? per quali gruppi di età? Questo rapporto conclude un percorso che si giustifica soprattutto per voler dare visibilità al- le persone e alle loro storie: gli si può solo augurare di essere coerente con l’ipotesi iniziale: favorire al di là dell’informazione ai gestori dei farmaci, la moltiplicazione di gruppi partecipativi di donne, capaci di usare in modo libero, interrogante, esigente il mondo informativo e gli intrecci culturali di cui questi dati sono l’involucro. I farmaci con cui le donne qui sono confrontate, sono, culturalmente, molto banali: la loro onnipresenza nel quotidiano, con logiche ambivalenti tra mercato e bisogni reali, rende tuttavia questa banalità pervasiva, come un suggerimento subliminale a ritenere scambiabili e preferibili risposte tecniche a processi di presa di coscienza, e di quanto da ciò può nascere. L’augurio è che tutte/i coloro che incrociano questo rapporto, possano tradurlo in tanti cammini di ricerca partecipazione, dove il rigore delle variabili farmacoepidemiologiche sia comparabile a quello dell’intelligenza socio-culturale nell’immaginare interventi, proposte, risposte capaci di arrivare, in modo complementare, alle persone singole e alle diverse collettività. Bibliografia 01 Progetto ARNO. Osservatorio sulla prescrizione farmaceutica pediatrica. Rapporto 2000. Bologna: CINECA, 2000. 02 Progetto ARNO. Rapporto sul profilo prescrittivo della popolazione anziana. Rapporto 2001. Bologna: CINECA, 2001. 03 Progetto ARNO. Donne e Farmaci. Bologna: CINECA, 2004. Assistenza infermieristica e ricerca, 2005, 24, 1 37