Il piano di zona 2015/2017
distretti di Lodi, Casalpusterlengo e
Sant’Angelo Lodigiano
Orientamenti e obiettivi della programmazione
socio-assistenziale alla luce della DGR 2941/2014
Primi esiti dal percorso di consultazione
marzo /aprile 2015
Ufficio di Piano
Distretti sociosanitari
Casalpusterlengo, Lodi e Sant’Angelo Lodigiano
Territorio lodigiano specificità
• Unico Piano di zona dal 2009 per tre distretti e 62 Comuni Capofila Comune Lodi con rappresentanza dei tre distretti
• Ruolo dell’Ufficio di Piano :coordinamento delle attività
zonali e delle reti presenti
• Due Aziende Speciali dei Comuni per la gestione dei servizi
in delega :
– Azienda speciale Consortile servizi alla persona → 55
Comuni
– Azienda Speciale di Casalpusterlengo → 7 Comuni
• Sistema dei servizi : mix gestione diretta dei Comuni e di
servizi acquistati tramite Aziende ( per un terzo della spesa
sociale complessiva )
• Numerosità e grandi differenziazioni fra Comuni all’interno
dell’Ambito per dimensioni, presenza servizi e spesa sociale
Rete unità d’offerta
Comuni in cui è presente almeno un’UdO per
servizi prima infanzia
Rete unità d’offerta
Comuni in cui è presente almeno
un’UdO in ambito disabilità
Rete unità d’offerta
Comuni in cui sono presenti Residenze
Sanitario Assistenziali
Territorio lodigiano specificità
• Esperienza di integrazione ASL Comuni nel
Cead
• Alto numero protocolli in essere fra Asl e
Comuni ( area disabilità e minori )
• Alta presenza di associazionismo e reti
• Tavolo unificato per Terzo settore ( sociosanitario e socio-assistenziale )
Nuovo Piano di Zona 2015-2017
• Piano delle priorità sociali del territorio e degli
indirizzi di politiche sociali
• Accordo di programma : adesione e
sottoscrizione degli attori del territorio alla
programmazione socio-assistenziale dei
Comuni
Alcuni esiti della programmazione
triennio 2012-2014
Incremento della co-programmazione e convergenza fra i
Comuni su temi quali :
• Inserimento lavorativo a favore di disabili e persone in
condizione di svantaggio sociale ( borse lavoro )
• Prevenzione disagio e rischio sociale per minori e
famiglia ( in scuola e nel territorio), in rete con servizi
sociali e agenzie educative e terzo settore e parrocchie
• Criteri zonali per l’assegnazione dei titoli sociali
• La partecipazione a bandi e ricerca finanziamenti
• Individuazione di priorità sociali , es il contrasto alla
povertà per attivare azioni di sistema e di rete ( Bando
Fondazione Cariplo)
Alcuni esiti della programmazione
triennio 2012-2014
Nel rapporto con gli interlocutori del territorio :
• Bando di co-progettazione per area servizi educativi e
costituzione di ATI fra cooperative nel rapporto con ente
pubblico
• Istituzione di ATS pubblico e privato per il Centro Raccolta
solidale del Cibo
• Costruzione di una rete ampia : enti locali, privato sociale,
Associazioni datoriali e Fondazioni locali per il progetto
territoriale «Welfare di Comunità» Fondazione Cariplo
Piano di lavoro per la stesura del
Nuovo piano di zona 2015-2017
Avvio gruppi di lavoro/incontri per attivare partecipazione
nell’individuazione di priorità e problemi rilevanti in ambito
sociale
• piano di comunicazione e dialogo con i Comuni
• incontri con le unità d’offerta
• Incontri con Terzo settore e associazionismo
• Incontri istituzionali
Coinvolgimento nuovi attori del territorio:
• Associazioni di categoria e datoriali
• Aziende profit
Seminari con testimonianze esperienza altri territori
• “Cittadini senza casa e case da ri-abitare”- 13 novembre 2014
• “Innovazioni e sperimentazioni nei servizi per minori e famiglie” 11 giugno 2014
• “Conflitto genitoriale” - 18 novembre 2014
Incontri con Amministrazioni
calendario micro ambiti
MICROAMBITO ZONA CENTRO
MICROAMBITO ZONA SUD
MICROAMBITO ZONA NORD
MICROAMBITO DISTRETTO SAL
02/03/2015 - SEDE Livraga
04/03/2015 - SEDE Codogno
03/03/2015 -SEDE Lodivecchio
05/03/2015 - SEDE Borghetto Lod.
08/04/2015 - SEDE Comune di
Casalpusterlengo
09/04/2015 - SEDE Comune di
Cornegliano Laudense
13/04/2015 - SEDE Somaglia
14/04/2015 - SEDE Sant'Angelo
Lodigiano
BERTONICO
CODOGNO
ABBADIA CERRETO
SANT'ANGELO LOD.NO
BREMBIO
CASELLE LANDI
BOFFALORA D'ADDA
BORGHETTO LODIGIANO
CAMAIRAGO
CASTELNUOVO B. A
CRESPIATICA
BORGO SAN GIOVANNI
CASALPUSTERLENGO
CASTIGLIONE D'ADDA
CAVACURTA
CERVIGNANO D'ADDA
CASALETTO LODIGIANO
CORNO GIOVINE
CASALMAIOCCO
CASELLE LURANI
CAVENAGO D'ADDA
CORNO VECCHIO
CORTE PALASIO
CASTIRAGA VIDARDO
LIVRAGA
FOMBIO
LODIVECCHIO
GRAFFIGNANA
MAIRAGO
MACCASTORNA
CORNEGLIANO LAUDENSE
MARUDO
ORIO LITTA
MALEO
COMAZZO
SALERANO SUL LAMBRO
OSPEDALETTO LODIGIANO
MELETI
GALGAGNANO
SAN COLOMBANO AL
LAMBRO
OSSAGO LODIGIANO
SAN MARTINO IN STRADA
GUARDAMIGLIO
MASSALENGO
PIEVE FISSIRAGA
SAN FIORANO
MERLINO
VALERA FRATTA
SECUGNAGO
SAN ROCCO AL PORTO
MONTANASO LOMBARDO
VILLANOVA DEL SILLARO
TERRANOVA DEI PASSERINI
SANTO STEFANO LOD.NO
MULAZZANO
TURANO LODIGIANO
SENNA LODIGIANA
LODI
SOMAGLIA
SORDIO
TAVAZZANO CON VILLAVESCO
ZELO BUON PERSICO
Piano di incontri marzo aprile 2015
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17 marzo 2015 ore 16.30 presso il Comune di Lodi – Incontro con i Sindacati
19 marzo 2015 ore 9.30 presso il Comune di Lodi – Incontro con le
cooperative sociali compenenti dell’ATI di co-progettazione in ambito minori
26 marzo 2015 ore 14.30 presso la Sala Pace del Comune di Lodi – Incontro
con gli enti del terzo settore del Distretto di Lodi
27 marzo 2015 ore 14.30 presso la Sala Pace del Comune di Lodi – Incontro
sul tema povertà
31 marzo 2015 ore 14.30 presso la Sala Pace del Comune di Lodi – Incontro
sul tema prima infanzia
31 marzo 2015 ore 14.30 presso l’Azienda Ospedaliera di Lodi – Incontro con
la Dirigenza del Dipartimento Salute Mentale
9 aprile 2015 – Incontro con la Conferenza dei Dirigenti Scolastici
14 aprile 2015 ore 16.00 presso Comune Sant’Angelo Lodigiano Incontro
con gli enti del terzo settore del Distretto di Sant’Angelo
15 aprile 2015 – Incontro con il Prefetto di Lodi
16 aprile 2015 – Incontro con il Presidente camera di Commercio
16 aprile 2015 ore 9.30 presso la Sala Pace del Comune di Lodi – incontro
con gli enti gestori servizi disabili
Momenti conclusivi del percorso di
costruzione partecipata del Piano di zona
• Sito dell’Ufficio di Piano : possibilità di inviare
contributi e consultare bozza del documento
• 22 aprile: Convegno “Rigenerare valore
sociale nel lodigiano – Il nuovo Piano di zona
2015-2017”
• 27 aprile: Assemblee Distrettuali per
approvazione e sottoscrizione documenti
Indicazioni dal territorio in termini di priorità
il punto di vista dei Comuni
questioni più segnalate
• la mancanza di lavoro e di prospettive occupazionali
• la numerosità di casi di morosità abitativa (sfratti)
• la difficoltà a reperire case pur in presenza di molte
abitazioni libere, in particolare per genitori separati
• continuare azione di prevenzione minori e famiglia e
educativa di strada minori
• potenziare l’azione delle borse lavoro
• il tema anziani soli al domicilio
• proseguire Cead come esperienza
• il nuovo Isee e la proposta di un regolamento d’ambito
Indicazioni dal territorio in termini di priorità
il punto di vista dei Comuni
questioni più segnalate :
• Accoglienza migranti e i minori stranieri non
accompagnati
• il rapporto con la scuola che richiede sostegno per la
gestione dei BES e dei casi comportamentali /sociali
• il gioco d’azzardo
• conciliazione: servizi per le famiglie che lavorano,
valorizzazione delle risorse presenti sul territorio tramite
voucher ( anche ludoteche ecc.. )
• trasporto disabili e trasporto sociale
Indicazioni dal territorio in termini di priorità
il punto di vista delle Associazioni
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DOPOSCUOLA :Necessità di sostenere i doposcuola, crescente bisogno
di doposcuola
CONCILIAZIONE .conciliare tempi famiglia-lavoro nel periodo estivo ,
esperienza di associazioni volontariato
GIOVANI E MINORI Aggregazione giovanile→ potenziamento rete
esistente; mediazione culturale per intercettare le famiglie; scuole di
quartiere
FAMIGLIA : necessità di fare rete per rispondere più efficacemente ai
bisogni, le family group conference sono uno strumento nuovo per
costruire progetti con le famiglie e i ragazzi coinvolti.
SCUOLA: molti ragazzi con disagi momentanei (stranieri, famiglie
impoverite, BES ), si ha necessità di figure educative in maniera più
strutturale che supportino le famiglie e i ragazzi
CASA : Proposta di ritiro degli immobili di proprietà delle società edilizie
fallite da parte dei Comuni destinandoli ad housing sociale. Disponibilità di
alloggi per nuove progettualità sociali
PENALE : nuova normativa area penale con messa alla prova e lavori di
utilità sociale mette a disposizione forze e risorse nei territori
Indicazioni dal territorio in termini di priorità
il punto di vista delle Associazioni
• DISABILITA’: difficoltà ad intercettare famiglie con
amministratore di sostegno, dopo di noi; ; integrazione sociosanitaria in area disabilità; Richiesta da parte delle famiglie di
disabili di iniziare percorsi di autonomia per i ragazzi, anche da
un punto di vista lavorativo
• DISABILITA’ e povertà delle famiglie con disabili
• ANZIANI anziani soli che rischiano isolamento si potrebbero
individuare figure che mappino e individuino i diversi soggetti
• SALUTE MENTALE : necessità di case per vita autonoma
• IMPOVERIMENTO . Esigenza di lavoro, casa, generi prima
necessità incrementale
• GOVERNANCE : importante ricomposizione, coordinamento e
raccordo ; importante lavorare in rete unendo le forze con altre
realtà anche per accedere a finanziamenti; sostenere scuole
aperte come centri aggreganti; tavolo di coordinamento per
incrocio domanda-offerta inserimenti lavorativi e condivisione
Indicazioni dal territorio in termini di priorità
il punto di vista della rete servizi grave emarginazione
• nell’integrazione socio sanitaria è possibile inserire «LEA»; (es. senza
fissa dimora, finiscono nei servizi sociali anche se hanno un bisogno
sanitario….)
• Cronicizzazione dei casi, trovare nuove forme di accoglienza, (pochi spazi
abitativi nel Lodigiano… problema alcool, non esistono percorsi di
fuoriuscita dalla strada…); non ci sono opportunità di fare (spazio diurno)
oltre allo stare sulla strada; borsa lavoro come strumento per recuperare
dignità; mancanza di spazi e di risposte. Difficoltà portare a buon esito
reinserimento sociale.
• padri separati nuove povertà intercettate da educatori di strada
• Introdurre modelli di autoproduzione a livello territoriale … (orto produttivo
e la distribuzione dei beni alimentari- GAP)
• Si può investire in nuove attività e differenziare target (chi da accogliere e
assistere, chi può lavorare aiutare ed essere produttivo.
Indicazioni dal territorio
punto di vista della rete dei nidi e servizi prima infanzia
• Criteri regionali restrittivi (funzionamento)
• Bisogno di costruire reti sociali tra famiglie (utilizzo di spazi
per socializzazione, apertura spazi gioco, luogo
polifunzionale)
• Costruire reti con Comuni limitrofi, capire quanto le famiglie
sono disposte a spendere, utilizzo spazi già esistenti
• Costruire reti anche per condividere consulenze, ridurre costi,
spese comuni (es. corsi di formazione)…
• Convenzioni con aziende per dipendenti
• Creare tavolo permanente che ragioni su tematiche, risorse
che ognuno può mettere in campo, modalità di
convenzionamento con aziende…coordinamento area
infanzia…
Le linee guida regionali
DGR 2941/2014
• Livelli di integrazione Enti locali e ASL,
pubblico e privato
• Ricomposizione conoscenza servizi e
risorse
– Livello locale
– Livello regionale
• Integrazione policy, casa, lavoro, scuola,
sanità
Obiettivi del Piano di zona
Strategici
• Ricomporre le risorse, informazioni e servizi fra Comuni
all’interno dell’ambito e fra Comuni e ASL
• Ridisegnare il sistema dei servizi per diversificare
risposte e assicurare la sostenibilità, in particolare
disabilità e minori e progettare in ambito salute mentale e
grave emarginazione
• Dar risposta alle priorità sociali con azioni di sistema e
di rete
• Introdurre la metodologia e la prassi del lavoro di
comunità
• Ricerca strutturata e professionale di fondi su bandi
europei per progetti territoriali
Obiettivi del Piano di zona
Specifici
• Contrasto all’impoverimento ( questione abitativa, lavorativa e
sostegno prima necessità)
• Incrementare integrazione ASL /Comuni per la non
autosufficienza e disabilità al domicilio ( Cead)
• Grandi anziani al domicilio senza rete
• Prevenzione minori e famiglia, rapporto con scuola
• Famiglie : conciliazione
• Giovani e lavoro ( in uscita da scuola, comunità educative e
penale minorile)
• Grave emarginazione e estrema povertà
• Immigrazione e cittadinanza : prima accoglienza migranti e
minori stranieri non accompagnati e gestione della postaccoglienza
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