PERIODICO MENSILE DELLA CONFARTIGIANATO IMPRESE PROVINCIA DI LODI ANNO XXXIV N° 9 SETTEMBRE 2012 Italia, ci sei o ci fai? MASSIMO FORLANI* C he il nostro sia un Paese difficile per fare impresa è per molti, me compreso, un fatto oggettivo. Una burocrazia che serve solo a giustificare il fatto di avere 10 dipendenti pubblici quando ne basterebbero 3, una tassazione fra le più elevate al mondo, una giustizia civile a cui ormai molti rinunciano perché a fronte di costi certi i risultati arrivano, se arrivano, post mortem, adempimenti inutili e ripetitivi, regolamenti che si scontrano o si sovrappongono fra loro, una scarsissima volontà della politica di cambiare le cose, fa di questo Paese uno fra i peggiori al mondo dove intraprendere. Una classe politica vecchia di età e di idee, che negli ultimi 30 anni è cambiata poco e male, un arcobaleno di governi i cui risultati in termini di azioni, e soprattutto di visioni sul futuro, sono davanti agli occhi di tutti noi, a dimostrazione che i politici di casa nostra sono un esempio di incompetenza e incapacità che ha pochi eguali al mondo. Un Paese il nostro che fino ad ora ha fatto di tutto per essere il più inospitale possibile per le imprese, inospitale per chi vuole intraprendere, inospitale soprattutto per le nuove generazioni. Una situazione questa che è nostra responsabilità, visto che i governi di cui sopra li abbiamo votati noi, tutti noi, nessuno escluso. Un declino che abbiamo il dovere di interrompere perché l’alternativa è l’impoverimento di risorse, di prospettive, di voglia di fare, in poche parole la scomparsa del futuro. Una situazione che si può ribaltare, ripartendo dai giovani, dall’innovazione, dai giovani innovatori. Persone che intravedono opportunità dove altri vedono solo problemi, persone con entusiasmo e voglia di metterMassimo Forlani si in gioco, che riescono a intercettare i nuovi bisogni o soddisfare i vecchi in modo nuovo. Dobbiamo dare loro la possibilità di concretizzare la loro visione, aiutarli a investire le loro energie, fare anche nostri i loro sogni, e anche i loro errori. Perché il rischio oggi non è quello di sbagliare, ma quello di non poter imparare perché non c’è nulla che si può fare. Far emergere queste risorse è un dovere di tutti noi, dobbiamo rendere la vita facile a questi innovatori, stendere loro un tappeto rosso, reale, con interventi incisivi e concreti delle Istituzioni, modificando le procedure e i regolamenti, dando una via preferenziale a queste giovani imprese e un occhio di riguardo a chi in queste imprese investe. Interventi soprattutto dei territori, perché ci si deve mettere in gioco davvero e non aspettare che siano sempre gli altri ad iniziare, investendo tutti i capitali possibili in queste nuove imprese innovative, facendo in modo di creare un ecosistema fertile che possa attrarre queste idee, queste imprese. Imprese chiamate, come fanno in tutto il mondo, start up. Lodigiano e agroalimentare, non basta un'agricoltura di qualità per entrare nel futuro Servizi da pagina 2 a pagina 7 *Presidente Confartigianato Imprese Provincia di Lodi SOMMARIO Al Parco Tecnologico la nuova “università’’ per gli imprenditori della gastronomia Paolo Massobrio e Benedetta Parodi tengono a battesimo Le Forme del Gusto SERVIZIO A PAGINA 8 SERVIZIO A PAGINA 9 Appalti, ancora troppe gare finiscono fuori provincia SERVIZI ALLE PAGINE 10-12 Per gli artigiani una convenzione per risparmiare con Poste Italiane SERVIZIO A PAGINA 15 Formazione, bandi, novità legislative, tempo libero, servizi e news SERVIZI ALLE PAGINE 20-23 2 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Primo Piano Settembre 2012 Bisogna tornare a investire sulle aziende di trasformazione L’agroalimentare lodigiano cresce ma adesso serve una vera filiera LORENZO RINALDI N el Lodigiano scorre un fiume di latte, eppure le più grandi aziende di trasformazione del territorio lo acquistano altrove. E ci sono decine e decine di porcilaie nelle quali vengono allevati centinaia di migliaia di suini, eppure in tutta la provincia i salumifici di un certo livello si contano sulle dita di una mano. Al tempo stesso, e qui c’è l’altra faccia della medaglia, le aziende artigiane dell’agroalimentare attive in provincia di Lodi sono quasi duecento e tra 2010 e 2011 hanno registrato un aumento significativo, in termini percentuali il più alto fra tutte le province italiane. La sensazione, tuttavia, è che manchi ancora qualcosa per il salto di categoria, per fare dell’agroalimentare uno dei punti di forza del territorio. Le speranze in questo senso sono rivolte a Expo 2015, alla quale la Provincia di Lodi e le associazioni di categoria hanno già iniziato a lavorare in sintonia con la Regione Lombardia. Per scattare una “fotografia” della situazione, mettere in evidenza i punti di forza e di debolezza e capire realmente se il Lodigiano è in grado di affrontare la sfida Expo 2015, il “Corriere Artigiano” ha messo a confronto Antonio Boselli, presidente della Confagricoltura di Milano-Lodi-Monza e Brianza, Carlo Franciosi, presidente di Coldiretti di Milano-Lodi, Pietro Foroni, presidente della Provincia di Lodi e Vittorio Boselli, segretario di Confartigianato Imprese della Provincia di Lodi. Quattro personalità spiccate, capaci di leggere il territorio, la sua economia e le dinamiche che lo contraddistinguono. Ne è nato un dibattito intenso, dal quale sono emersi spunti di riflessione interessanti. A partire dalle troppe occasioni perse per avviare nel territorio una vera filiera dell’agroalimentare, con aziende locali in grado di lavorare e vendere i prodotti della terra e delle cascine. Per contro, in questo momento siamo costretti a vendere i nostri prodotti (ad esempio il latte) alle industrie che operano fuori provincia e spesso gli allevatori lodigiani sono vittima di “ricatti” e trattative snervanti sui prezzi corrisposti alla materia prima. Qual è l’attuale stato di salute dell’agroalimentare nel Lodigiano e quali sono le sue possibilità di crescita? Antonio Boselli: “Nel Lodigiano abbiamo perso il treno 30-40 anni fa, quando ogni azienda aveva il suo piccolo caseificio. A quei tempi il mondo cooperativo non era così sviluppato come è oggi e non si sentiva la necessità di un’unione tra produttori: questo ci ha fatto purtroppo perdere decine di piccoli caseifici. A quel punto gli allevatori hanno dato il latte alle industrie, senza invece aggregarsi in realtà più grandi, e questo ha segnato un primo passo del decadimento del settore agroalimentare lodigiano. Ci sono state poi le vicende della Polenghi, che era l’industria principale di Lodi, con marchi prestigiosi, pensiamo ad esempio alle Galatine, conosciute in tutta Europa, ma anche latte e mascarpone. Le vicissitudini di questa azienda purtroppo hanno allontanato la grande industria dal territo- rio lodigiano. E’ rimasto qualche caseificio, ma rispetto ad altre province come Mantova o Brescia, la nostra è una realtà molto differente”. Cosa dobbiamo imparare dagli errori? Antonio Boselli: “Restando al latte, le realtà che negli ultimi anni hanno funzionato meglio sono le cooperative che trasformano il Grana e altri tipi di formaggi, penso a Soresina, che tuttavia non è nel nostro territorio. Sotto questo aspetto noi purtroppo abbiamo perso il treno. Nel Lodigiano abbiamo invece tre cooperative di raccolta del latte, che poi viene comunque venduto fuori provincia all’industria di trasformazione. Sostanzialmente le nostre aziende agricole, pur passando attraverso le cooperative di raccolta, sono in mano alla grande industria. Oggi invertire la rotta non è così facile, ma se vogliamo valorizzare l’economia del territorio l’obiettivo deve essere quello di trasformare i nostri Boselli presidente di Confagricoltura: «Se vogliamo valorizzare l’economia del territorio l’obiettivo è di trasformare i nostri prodotti a livello locale” prodotti a livello locale”. Ci sono margini affinché le cooperative lodigiane di raccolta del latte possano avviare sul territorio un’attività di trasformazione? Franciosi: “In questa fase si tratta di un’ipotesi remota, perché credo che il Lodigiano abbia perso l’ennesimo treno. Pochi anni fa c’era infatti la possibilità di rilevare la Stella Bianca di Ossago, poi comprata dalla Mila. Si aprono comunque de- gli scenari, se non proprio nel Lodigiano, almeno intorno: ci sono delle realtà che possono essere acquisite, certo gli investimenti non sono cosa da poco. Occorre trovare caseifici già pronti e con le quote, perché oggi il Grana lo si può produrre solo se si hanno le quote e acquistarle è molto costoso: l’esempio della corsa a rilevare quelle del fallito caseificio Meneghin è significativo. Negli anni abbiamo perso realtà importanti come la Polenghi e la Galbani, a due passi da noi, che sono finite in mani non lodigiane. Le nostre cooperative invece sono rimaste realtà perlopiù di raccolta. La Santangiolina di San Colombano si è avventurata nel settore della trasformazione, ma acquistando un caseificio, già avviato, nel Mantovano”. Come può agire la Provincia di Lodi per trainare uno sviluppo agroalimentare del territorio? Foroni: “Dobbiamo ragionare su due livelli: il piano locale e il piano nazionale, quest’ultimo influenzato dalle politiche del Governo e dell’Unione europea. Oggi le politiche agricole italiana e lombarda sono il frutto della politica italiana in Europa: negli anni scorsi è mancata la lungimiranza e l’agricoltura è stata vista in modo secondario, quasi come un segno di arretratezza del Paese. In Europa si è barattata l’agricoltura italiana con altri tipi di politiche: da lì nascono le difficoltà attuali, penso all’importazione del latte da altri Paesi, esempio di una mancanza di tutela del mondo agricolo. Oggi occorre raccogliere i cocci, che per fortuna sono rappresentati da realtà agricole molto importanti, e capire come ricominciare”. Che ruolo deve avere oggi l’agricoltura? Foroni: “Dal mio punto di vista deve avere un ruolo strategico per il Paese, al pari di altri settori, pensiamo all'energia. Altrimenti rischiamo di continuare a buttare via le nostre produzioni per importare dall’estero. La Provincia di Lodi, che peraltro ha competenze limitate, cerca di assecon- Alla tavola rotonda hanno partecipato, da sinistra, Vittorio Boselli di Confartigianato Imprese, Carlo Franciosi di Coldiretti, il moderatore Lorenzo Rinaldi, il presidente della Provincia Pietro Foroni e Antonio Boselli di Confagricoltura dare le esigenze del mondo agricolo, a volte imbattendosi nella burocrazia che ne frena l’azione. Il nostro grande sforzo è rivolto alla promozione del mondo agricolo, passando anche per una serie di manifestazioni e occasioni di incontro. Riteniamo l’agricoltura un settore strategico per il Lodigiano ed è per questo che abbiamo preso la palla al balzo di Expo 2015”. L’Expo di Milano può rappresentare la chiave di volta per il settore agroalimentare lodigiano? Foroni: “L’Expo 2015 punta a migliorare l’agricoltura a livello mondiale e penso che il Lodigiano abbia voce in capitolo, abbia insomma qualcosa da insegnare. Non a caso abbiamo firmato un protocollo di intesa con la società Expo 2015 e manteniamo stretti contatti con la Regione. Puntiamo a forti investimenti per la promozione territoriale, cito le azioni emblematiche IL CORRIERE ARTIGIANO DEL LODIGIANO Periodico mensile di informazione della Confartigianato Imprese Provincia di Lodi Inviato gratuitamente a tutti i soci ANNO XXXIV n° 9 SETTEMBRE 2012 DIRETTORE RESPONSABILE Renato Goldaniga DIRETTORE EDITORIALE Vittorio Boselli COORDINATORE DI REDAZIONE Mauro Parazzi COMITATO DI REDAZIONE Luigi Albertini, Lino Barbesta, Claudio Bianchessi, Domenico Staffieri, Gianpiero Brunelli, Alberto Ciusani, Laura Ferrari, Antonio Gallinari, Enrico Grassi, Emanuele Lupi, Nicola Peloso, Paolo Roda, Antonio Scarcella, Lorenzo Rinaldi, Andrea Bagatta, Francesco Cancellato, Aldo Caserini, Paola Roverselli, Paola Rota DIREZIONE REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE Codogno Via Garibaldi, 40 [email protected] STAMPA Sigraf Spa Treviglio (Bg) FOTOGRAFIE Archivio Confartigianato Archivio Il Cittadino REGISTRAZIONE Autorizzazione tribunale di Lodi n. 128 del 28/03/1980 IDEAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICA Pmp Srl Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 3 Settembre 2012 Primo Piano Il territorio dovrà sfruttare la carta del Parco Tecnologico Expo, sfida da cogliere al volo per ridare forza al sistema locale della Fondazione Cariplo, i progetti di va- no integri tutti i soggetti, dai Comuni alla lorizzazione della Via Francigena e del Po. Camera di Commercio, dalle Associazioni Vogliamo investire sul Lodigiano, rimar- di categoria alle realtà economiche, fino cando l’importanza del settore agroalimentare come vetrina del territorio. Tempo fa sono stato Boselli segretario di attaccato da un sindacalista, il quale mi ha ricordato che la competitività del nostro terri- Confartigianato Imprese: torio non si può unicamente basare sulla “raspadura”: è vero, ma d’altro canto è im- «La nuova edizione delle possibile pensare a uno sviluppo del territorio che non Forme del Gusto è un tenga conto degli aspetti storici. Piaccia o no, il Lodigiano è passo di avvicinamento terra di agricoltori”. Facciamo un passo avanti: qual è lo stato di salute, nel corale del territorio Lodigiano, delle circa duecento imprese artigiane a Expo 2015» dell’agroalimentare? Vittorio Boselli: “Il numero delle imprese è in crescita ed è un dato alla Provincia, quella che c’è e quella che ci molto significativo. Ma c’è anche un sarà e nella quale il nostro territorio dovrà aspetto qualitativo: i nostri panifici, pa- essere protagonista. Da questo punto di sticcerie, gelaterie, caseifici, salumifici in vista la manifestazione “Le Forme del Guquesti ultimi anni hanno perseguito politi- sto”, che ci apprestiamo a ripetere a Lodi il che di sicurezza e di attenzione agli aspetti 29 e 30 settembre, è un segnale, una banorganolettici del prodotto. Ci sono aziende diera di questa coralità: ci siamo tutti ed è che anche grazie a un progetto della Con- un passo di avvicinamento a Expo 2015”. fartigianato si sono avvalse del centro di Cosa occorre aspettarsi concretaricerca del Parco Tecnologico Padano. Ci mente da Expo 2015? sono aziende che sono state molto più at- Antonio Boselli: “L’agricoltura italiana è tente all’immagine, al marketing, al con- un esempio per tutte le altre agricolture fezionamento dei prodotti. E ancora, ab- mondiali, ha elevati livelli di rendimento e biamo nuove attività che si stanno occu- di qualità e la possibilità di esportare in tutpando della salute dei cittadini, ad esem- to il mondo i suoi prodotti trasformati. pio di quelli con problemi di celiachia e di Expo 2015 rappresenta dunque un’opporintolleranze alimentari. E c’è un’attenzio- tunità. Occorre poi considerare le ricadute ne ai prodotti del territorio, abbiamo gela- dirette: il Lodigiano è il territorio più vicino terie e altre attività che acquistano nel Lo- a Milano e dunque per i nostri spacci e agridigiano, ma non unicamente per conve- turismi si aprono prospettive molto positinienza economica o perché è di moda il ve per i sei mesi dell’esposizione universale. Chiaramente l’offerta dovrà essere lechilometro zero”. Come interpretare l’aumento delle gata alla cultura del territorio. Expo 2015 deve essere una base di partenza per i noaziende del settore “food”? Vittorio Boselli: “E’ un dato incoraggian- stri agriturismi, deve servire per creare dei te. Si tratta di un comparto che in tempo percorsi di fruizione che poi saranno utilizdi crisi ha offerto nuove opportunità di in- zabili anche negli anni futuri. Il problema sarà la scarsità delle risorse, per cui italicavestimento”. Ci sono i requisiti per fare dell’agroali- mente dovremo cercare di arrangiarci”. mentare il motore dello sviluppo del nostro territorio? Vittorio Boselli: “Il Lodigiano Franciosi presidente ha una lunga tradizione agroalimentare, penso alle realtà di Coldiretti: «C’è chi produttive attive tra Ottocento e Novecento, importanti anche dal punto di vista dimensionale dice che dobbiamo e di cui oggi spesso si è persa memoria. Oggi c’è molto ramessere concorrenziali con marico per la gracilità di questa filiera e per le ricadute che pole agricolture mondiali, trebbe offrire. I requisiti per fare meglio ci sarebbero: qualità e volume dei prodotti agricoli, io dico che dobbiamo un centro di ricerca come il Parco Tecnologico Padano, differenziarci» scuole di buon livello in grado di formare nuovi operatori e una storia importante alle spalExpo 2015 come opportunità per le”. uscire dalla crisi? Cosa manca? Franciosi: “Expo deve essere prima di Vittorio Boselli: “Negli anni recenti la tutto un’occasione per rilanciare la nostra vocazione imprenditoriale del nostro terri- agricoltura e il nostro settore agroalimentorio è stata drenata dalla crescita del ter- tare, che tutto il mondo riconosce coziario e delle costruzioni: chi aveva capita- me positivi. Non è un caso che tutte le li, li ha investiti forse in quei settori che grandi industrie straniere stiano vefornivano occasioni di maggior rendimen- nendo ad acquistare le aziende italiato. La crisi, tuttavia, offre adesso opportu- ne, la Galbani e la Parmalat ad esempio nità di ripensamento e la possibilità di sono state comprate dai francesi, intecambiare guardando alla storia e al futu- ressati ai nostri marchi”. ro. Ciò può avvenire a patto che il Lodigia- Siamo ancora in grado di offrire tuazione sarà definita, perché ormai i tasmodelli di eccellenza? Franciosi: “Sì, basta pensare che selli ci sono e le idee su come muoversi sol’agricoltura italiana produce per ettaro il no state messe in campo: al Lodigiano doppio dell’agricoltura fran- servono due-tre progetti all’interno del cese, tedesca e spagnola e il Parco Tecnologico che possano fungere da triplo di quella inglese; ha tre catalizzatori di pubblico, legati ovviamenvolte gli occupati per ettaro te all’agricoltura lombarda e lodigiana”. dell’agricoltura francese, te- A quali sfide è chiamato il mondo desca e spagnola e quattro agricolo? volte di quella inglese. Vuol Foroni: “L’agroalimentare lodigiano dedire che c’è una capacità da ve saper fare rete, perché nel territorio ci sfruttare. C’è chi dice che sono i negozi di quartiere, i mercati a chidobbiamo essere concorren- lometro zero, ma poi c’è la grande distriziali alle agricolture mondiali, buzione, con la quale occorre inevitabilio dico che dobbiamo diffe- mente confrontarsi. Nella grande distrirenziarci. La sola Lombardia, buzione arrivano la frutta del Marocco e il che ha meno di un milione di latte dall’Ungheria, solo per fare due ettari coltivati, produce il 40 esempi, e dunque occorre lavorare per per cento del latte italiano e il portare sugli scaffali anche i prodotti lo50 per cento dei suini del Pae- cali. Per centrare l’obiettivo i piccoli prose. Questo grazie all’acqua, al duttori lodigiani devono organizzarsi, clima, al territorio e al lavoro. perché la grande distribuzione vuole parE’ questa l’agricoltura che lare con un solo interlocutore, in grado di dobbiamo far conoscere attraverso Expo garantire determinate quantità”. 2015. Tutto il mondo deve sapere che In vista di Expo, il territorio è chiaogni singolo ettaro di terreno può dare mato a un cambio di passo. Condimolto se ben coltivato e può diventare vide? una risorsa per tanti: è un messaggio im- Vittorio Boselli: “Forse all’inizio ci portante, specie per i Paesi african i a n c o ra a l l e Foroni presidente della prese con la denutrizione”. Provincia di Lodi: «Non La sensazione è che nel Lodigiano, in vista è in ritardo la struttura di Expo 2015, molte delle organizzativa di Expo, né energie siano concentrate sul tantomeno la Provincia Parco Tecnologico Padano, che tuttavia redi Lodi, che si è mossa sta una realtà ancora troppo da subito» avulsa rispetto al territorio. Foroni: “Vista la siamo posti in un atteggiamento un tematica di Expo, “Nutrire il pianeta”, il po’ lucrativo rispetto a Expo: ci siamo Lodigiano può giocare un ruolo fonda- sempre solo chiesti, anche legittimamentale attraverso la qualità della sua mente, cosa avremmo potuto otteneagricoltura e il Parco Tecnologico Pada- re da questo evento. Con l’avvicinarsi no. Quest’ultimo può essere del 2015, tuttavia, il Lodigiano semun catalizzatore di eventi, bra interrogarsi su cosa può rappreperché lì si fa ricerca per sentare dentro Expo: si tratta di una l’agricoltura. Per questo al- domanda molto stimolante. Se riuscil’interno del protocollo con remo a dare una risposta seria, Expo Regione Lombardia c’è uno non sarà solo una grande piattaforma specifico protocollo con il promozionale, ma i suoi effetti si diParco Tecnologico. Certo si spiegheranno sul nostro territorio netratterà di verificare se il gli anni a venire”. Parco è in grado di supporta- L’annunciata cancellazione della re un’organizzazione di que- Provincia di Lodi potrebbe però sto tipo, ma lo stiamo già fa- rappresentare un ostacolo… cendo: pur senza sbandie- Vittorio Boselli: “Paradossalmente il rarlo ai quattro venti, sono venir meno dello scudo protettivo rapfrequentissimi i rapporti con presentato dalla Provincia, che rappreil Pirellone. Mi auguro che fra senta comunque un fattore negativo, tre-quattro mesi si chiuda potrebbe maggiormente responsabilizpositivamente il dialogo av- zare molti attori del nostro territorio”. viato con la Regione, affin- Per il Lodigiano Expo si annuncia ché questa riservi un’attenzione molto come una partita impegnativa… particolare al Parco Tecnologico. Le pro- Vittorio Boselli: “Concordo con il prespettive e le potenzialità ci sono, basti sidente Foroni sul ruolo del Parco Tecpensare all’iniziativa avviata dal gruppo nologico, che sarà determinante come Alimenta all’interno del Parco, con leva di sviluppo ma dovrà essere magl’obiettivo di aprire una scuola di cucina giormente a servizio dell’economia del territorio: serve un cambio di passo e italiana”. Non manca però chi sostiene che il questo è evidente. Tuttavia non guardo Paese è drammaticamente in ritar- solo al Parco, perché Expo coinvolgerà l’intero Lodigiano. In questo senso i condo all’appuntamento con Expo. Foroni: “Non è in ritardo la struttura or- tatti a livello territoriale sono avviati e ganizzativa di Expo, né tantomeno la Pro- Confartigianato è disponibile a dare il provincia di Lodi. Tra 2013 e inizio 2014 la si- prio contributo”. 4 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Settembre 2012 Primo Piano La crescita percentuale sul territorio è la più alta d’Italia Il settore “food” oltre la crisi, il Lodigiano guida la riscossa LORENZO RINALDI Q uasi 90mila imprese per un totale di oltre 260mila addetti. Sono i numeri dell’artigianato alimentare italiano, un “gigante” economico che talvolta ha più fortuna all’estero che nel nostro Paese, ma che rappresenta senza dubbio una delle carte da giocare per intraprendere la strada della crescita e dello sviluppo sostenibile, incrementando ulteriormente le esportazioni e facendo leva sulla tradizione gastronomica del Belpaese. La cucina italiana, insomma, è già una realtà capace di muovere cifre importanti, ma ha davanti a sé margini di crescita notevoli. E questo vale non solo per i grandi territori a marcata vocazione agroalimentare, dove spiccano marchi di qualità apprezzati in tutto il mondo, ma anche in province piccole come quella di Lodi. Non è un caso se proprio il Lodigiano ha fatto registrare nel 2011 una delle migliori performance in termini di crescita di aziende artigiane attive nel settore agroalimentare. Lo certifica un approfondito studio di Confartigianato Imprese, esteso all’intero territorio nazionale, dal quale emerge che nel terzo trimestre 2011 a Lodi erano attive 198 imprese artigiane alimentari contro le 182 del terzo trimestre 2010. In un anno le La qualità e l’esclusività imprese sono cresciute di 16 unità, l’8,8 in termini percentuali. E prodei nostri prodotti vanno difese prio l’incremento percentuale fatto segnare in sede europea, contrastando da Lodi colloca il nostro territorio in cima all’elenco delle province in l’importazione di “tarocchi” cui la crescita delle aziende artigiane alimentari è stata più marcata. Dopo Lodi ci so- gliere al volo non soltanto per il Lodigiano, no Milano (+6,9 per cento), Enna (+6,3 per ma per l’intero Paese. La “fotografia” agcento), Monza e Brianza (+5,1 per cento), giornata al terzo trimestre 2011 scattata da Pesaro e Urbino (+5 per cento), Cremona Confartigianato parla chiaro: in Italia si (+4,5 per cento) e Firenze (+3,9 per cento) solo per citare i territori che hanno evidenziato i risultati più interessanti. Il Paese dei “campanili gastronomici” L’alimentare appare una scommessa da co- IMMAGINATO, c il quotidiano Sn Il Lodigiano: una piccola realtà in crescita Cosa dicono questi freddi numeri? Dicono che l’alimentare lodigiano è una realtà di tutto rispetto, la cui crescita può garantire benessere e occupazione a un territorio piccolo ma che punta sulla qualità della vita e sul corretto rapporto tra uomo e ambiente. In provincia di Lodi, alla fine del terzo trimestre 2011, si contano 83 attività artigianali di pasticceriapanificazione, una realtà del settore del cioccolato, 12 imprese artigiane della pasta, 13 aziende di lavorazione della carne, 4 artigiani lattiero-caseari, 3 ditte di lavorazione di granaglie, a cui seguono numeri limitati (una unità per settore) per quanto concerne i comparti distillerie-vini-bevande, cacao-cioccolato, lavorazione pesce-frutta-ortaggi. Sono invece 79 le imprese artigiane che offrono servizi di ristorazione. I margini di crescita, come si nota chiaramente dai numeri appena elencati, sono dunque interessanti. contano quasi 89mila imprese artigiane attive nell’alimentare, a cui occorre aggiungere le imprese di natura industriale. Nel comparto artigianale, a farla da padrone sono pasticcerie e panifici (48 per cento sul totale del settore alimentare), seguiti da quelle realtà che offrono servizi di ristorazione (35,9 per cento). Nel complesso, il settore alimentare artigiano ha registrato una crescita (+1,4 per cento) del numero delle imprese fra il terzo trimestre 2010 e il terzo trimestre 2011. Questo nonostante il contesto globale italiano parlasse di crisi. Un altro numero può essere interessante: il comparto alimentare artigianale italiano Progettazione e realizzazione MARCHI STAMPATI FISCALI STAMPATI COMMERCIALI ETICHETTE OPUSCOLI CATALOGHI VOLANTINI PARTECIPAZIONI INVITI CALENDARI MANUALI LIBRI MAILING LOCANDINE MANIFESTI POSTER CARTELLETTE ASTUCCI STAMPA CD STAMPA DIGITALE Castiglione d’Adda Via Roma, 126 Å 0377901281 Æ 0377909642 Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 5 Settembre 2012 Primo Piano I margini per un ulteriore sviluppo del settore esistono Puntare su qualità e trasformazione con un occhio a marketing ed export impiega quasi l’8 per cento del totale degli addetti del settore artigiano. E anche in questo caso è evidente l’esistenza di margini di crescita, essendo l ’ I t a l i a i l Pa e s e d e i m a r c h i d i qualità, delle ricette tradizionali, dei mille “campanili gastronomici” e della Dieta Mediterranea. La Lombardia: un “gigante” anche a tavola Puntare sull’alimentare per far crescere il “sistema Paese” e più in piccolo il Lodigiano? Si deve e si può. In Lombardia, ad esempio, sono attive quasi 11mila aziende alimentari di carattere artigianale (12 per cento sul totale nazionale) e fra il terzo trimestre 2010 e il terzo trimestre 2011 il loro numero è cresciuto del 4 per cento, facendo registrare la miglior performance tra le regioni italiane. In un anno in Lombardia sono “spuntate” 410 nuove aziende alimentari, in tutta Italia 1.227: Milano e le altre province lombarde, insomma, hanno fatto la “parte del leone”. Lodi, come già ampiamente descritto, ha dato il suo contributo, mostrando interessanti segnali di dinamicità. Panifici e pasticcerie: Lodi nella “top ten” A livello nazionale panifici e pasticcerie artigianali si ritagliano uno spazio importantissimo. Nel terzo trimestre 2011 si contano 42.633 attività di questo tipo da Trento a Palermo. La regione con il più alto numero di attività è la Sicilia (5.641), seguita dalla Lombardia (4.934). A far registrare la crescita maggiore è stata però la Puglia (+2,1 per cento tra settembre 2010 e settembre 2011, 3.128 attività artigianali). La Lombardia segue a ruota: +2 per cento. Le province che hanno evidenziato maggior dinamismo sono Fe r m o ( + 8 p e r cento), Enna (+6,2 per cento), Pesaro e Urbino (+6 per cento), Milano (+5,5 per cento) e A r e zzo (+4 , 6 per cento). Lodi entra nella “top t e n ”, c o l l o c a n dosi al sesto posto: le aziende artigiane di panificazione e pasticceria nel Lodigiano sono cresciute del 3,8 per cento; erano 80 nel settembre 2010, sono 83 nel settembre 2011. d’Aosta (+ 23,8 per cento) e Abruzzo (+ 18,6 per cento). In questa speciale classifica la Lombardia è 15esima: le sue esportazio n i, c h e in te r m in i a s s o lu ti n o n h a n n o eguali in Italia, sono però cresciute “solo” del 9,2 per cento. E’ chiaro tuttavia che partendo da numeri già molto grandi, l’incremento (sebbene molto interessante) si “stempera” a livello percentuale. In generale i dati appena illustrati mostrano che il “made in Italy” alimentare riscuote un eccezionale successo all’estero. Una ragione è certamente riconducibile ai 219 prodotti di qualità che il nostro Paese può vantare: 135 Dop (Denominazione di origine protetta), 82 Igp (Indicazione geog ra f i c a p r o t e t t a ) , 2 Stg (Specialità tradizionale garantita). ne, 79.530 produttori e 84.580 lavoratori (dati 2010). Il Lodigiano e le eccellenze da gustare I settori con il maggior numero di prodotti di qualità sono tre: olii extravergine di oliva, formaggi e preparazione delle carni. Se nel primo caso il Lodigiano non ha voce in capitolo, negli altri due può fare la sua parte. Basta pensare al latte che esce dalle cascine lodigiane per ra g g i u n g e r e i caseifici del Grana Padano, oppure ai suini lodigiani utilizzati per il Prosciutto di Parma e sottoposti a regole r igidis s im e di a l l e va m e n t o . In termini ass o l u t i , i l Pa r m i g i a n o Re g giano vanta 456 imprese di trasformazione, il Grana Padano 202, il Gorgonzola 1 0 3 , i l Ta l e g gio 55, il Prosciutto di Parma 344. La regione con il maggior numero di trasformatori di prodotti agroalimentari di qualità è l’Emilia Romagna (1.315 imprese, 20 per cento del totale), seguita da Toscana (954 imprese, 14,5 per cento) e Lombardia (535 imprese, 8,1 per cento). Il Lodigiano deve continuare a credere in questo filone, soprattutto perché in Lombardia prevalgono i trasformatori di formaggi e insaccati e la provincia di Lodi, quanto a latte e suini, non ha molti competitori sul territorio. Lodi, quanto a latte Nel corso di un anno e suini, non ha molti le imprese competitori del settore in Lombardia, agroalimentare ma servono lodigiano sono trasformatori cresciute di 16 di qualità unità, l’8,8 per cento L’export, “strada maestra” per il successo La ricerca di Confartigianato sull’alimentare “tricolore” dice molte altre cose interessanti. Dice, ad esempio, che la regione italiana che nella prima metà del 2011 presenta la crescita più accentuata delle esportazioni è l’Umbria, che vende all’estero il 25,8 per cento di prodotti alimentari in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Seguono Valle La classifica della qualità in tavola Dall’alto dei suoi 219 prodotti di qualità, l’Italia guida la speciale classifica europea, seguita da Francia (182), Spagna (146) e Portogallo (116). L’Italia detiene quasi un quarto (22,1 per cento) dei prodotti di qualità europei: ecco perché è necessario puntare con decisione sulle esportazioni e difendere in tutti i modi la qualità e l’esclusività dei nostri prodotti in sede europea, contrastando “tarocchi” che arrivano dai nostri vicini di casa. Questo perché occorre innanzitutto difendere le imprese e i posti di lavoro: basta pensare che la filiera italiana dei prodotti alimentari di qualità conta circa 6.570 imprese di trasformazio- 6 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Primo Piano Settembre 2012 Puntare su marchi Igp e Dop per uscire dalla crisi Quella vocazione all’agricoltura (quasi) sacrificata al cemento FRANCESCO CANCELLATO* “L’ idea di sviluppo perseguita (...) vede nella vocazione agricola e naturale del territorio provinciale i propri punti di forza”. Così recita testuale il PTCP della Provincia di Lodi. Un documento che dovrebbe essere la pietra angolare dello sviluppo economico e sociale del territorio. E che invece finisce per esserne l’impietosa parodia. Eravamo la “provincia del latte”, ma abbiamo perso, senza batter ciglio, aziende eccellenti come Polenghi Lombardo e Stella Bianc a . E rava m o l a p r o v i n c i a d e i “verdi silenzi” e abbiamo consumato più suolo agricolo di chiunque in Lombardia, cedendo al richiamo delle palazzine, delle logistiche, degli ipermercati e degli oneri di urbanizzazione che rimpinguano le casse comunali. Eravamo - e siamo ancora, a parole “terra buona” di prodotti alimentari, ma non abbiamo un solo prodotto Dop o Igp che possa fungere da volano di immagine per il nostro territorio (come ad esempio l’aceto balsamico per Modena). Avevamo un’agricoltura forte e competitiva, che ora sopravvive adattando le proprie produzioni facendo la conta degli incentivi comunitari che ognuna di esse permette di incassare. Può piacere o non piacere, ma è questo il fardello con cui ci presentiamo all’Expo. Quello di una terra che probabilmente aveva una vocazione agricola. E che ha business park - ora, per ragioni fatto di tutto per gettarla alle or- d’immagine, Bio & Food Park tiche. Oggi, del resto, il valore che dovrebbe ospitare le aziende aggiunto dell’agricoltura a Lodi è interessate a insediarsi vicino a di 173 milioni tanta intellidi euro - il genza accade3,28% del PIL mica. provinciale In assenza di mentre a Pagrandi realtà via è di 278 industriali, c’è milioni, a Creun artigianato mona di 400, alimentare a M a n t ova d i che, nono492. Come distante la crisi, re: forse la sta crescendo vocazione nei numeri, agricola sta nelle dimenaltrove. sioni e sopratSe ancora siatutto nella camo qui a parpacità di prolare di futuro muovere e agricolo - mecommercializglio: agroalizare i propri mentare - del prodotti. C’è territorio è anche un Expo pe r c h é qu a lalle porte, cosa sta sucche, se ben cedendo. C’è sfruttato, pol a Fa c o l t à d i Francesco Cancellato, ricercatore Aaster trà offrire al Agraria e Veterritorio la terinaria dell’Università di Milano possibilità di attrarre visitatori e che presto - finalmente, dopo potenziali investitori. Soprattutdecenni d’attesa - si insedierà a to però - e questa è la cosa più Lodi, nei pressi del Parco Tecno- importante - pare ci sia ancora la logico Padano e, si spera, di quel voglia di battere questa strada. Nella consapevolezza che sarà Il rilancio del Lodigiano passa anche dalla più facile uscire dalla crisi con certificazione della tradizionale “raspadura’’ uno sviluppo qualitativo, incardinato sui concetti di tutela, di li- due prodotti tipicamente lodigiamite, di valorizzazione delle tra- ni). Senza dimenticare quanto il dizioni, piuttosto che su un mo- Lodigiano, a differenza di altre dello volto a consumare suolo, a realtà, sconti l’assenza, sopratcementificare i campi, a produr- tutto nel capoluogo, di un adere trinciato per le centrali a bio- guato circuito di ristoranti di gas. In altre parole - per quanto qualità in grado di fare da vetrina fino a qualche anno fa potesse gastro-turistica alle nostre tipicisuonare folle - è più facile che sa- tà. rà la raspadura a tirarci fuori dal- Motore immobile di tutto quanto, la crisi, piuttosto che il mattone. tuttavia, è l’approccio competitiPer farlo, tuttavia, mancano an- vo da adottare. Che, anche se va cora diversi ingredienti. E’ ne- molto di moda, non può essere cessario, innanzitutto, che le pic- quello da decrescita serena e dei cole realtà locali comincino a fare mercati a km zero. Né tantomerete per proporre i propri prodot- no quello della corsa all’incentivo ti al cliente finale, attraverso una comunitario o alla variante di grande distribuzione che vuole piano regolatore per costruire grandi quantità e pochi interlo- villette dove cresceva il mais. cutori. Così com’è necessario che Piuttosto occorre finalmente che a ciò si accompagni una più effi- l’agricoltura lodigiana abbandoni cace azione promozionale per le con coraggio ogni tentazione di nostre produzioni per aprirne i percepire essa stessa come sogmercati oltre la ridotta dei confi- getto di rendita e si batta, così ni provinciali. E ancora, occorre come ogni impresa manifatturieche le istituzioni territoriali lavo- ra o terziaria fa, per il profitto. Ed rino, insieme alle associazioni allo stesso modo, occorre che fra degli agricoltori, alla certificazio- le istituzioni politiche ed econoni di quelle produzioni Dop e Igp miche del territorio si parli meno che già esistono sul territorio di vocazioni e si faccia di più per (penso alla raspadura stessa, o renderle concretamente tali. *ricercatore Aaster al pannerone, giusto per citare Settembre 2012 Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 7 Primo Piano Una struttura di livello internazionale, anche per la ricerca agroalimentare Il Parco Tecnologico Padano, lo sviluppo lodigiano passa di qui I l Polo della ricerca di Lodi costituisce una delle realtà su cui il Lodigiano ha in questi anni investito maggiormente in termini di aspettative. Per capire cosa è successo fino ad oggi oltre la tangenziale abbiamo intervistato Luigi Tarenzi, padre del progetto e responsabile della gestione e dell’animazione dello sviluppo del cluster. Il Parco Tecnologico e il Polo della ricerca di Lodi sono ormai una realtà per il Lodigiano. Da dove nascono e cosa ci ha portato fin qui? “Il progetto parte da lontano. All’inizio degli anni ‘90 l’allora Sindaco Marco Magrini sognava di fare di Lodi una città universitaria. Mi aveva chiamato per seguire il trasferimento del corso in Scienze della Riproduzione Animale dell’Università di Milano. L’operazione aveva un costo complessivo di 7 miliardi di lire. Siamo giunti nel 1998 a un accordo di programma, promosso dal Comune di Lodi, che coinvolgeva anche l’Università, Regione Lombardia, Provincia e Camera di Commercio, per realizzare un Ospedale Veterinario per grandi animali e un Centro Zootecnico Didattico Sperimentale. A partire da lì, su sollecitazione del rettore, si è poi deciso di studiare il trasferimento a Lodi dell’intera Facoltà di Medicina Veterinaria e di alcuni dipartimenti di quella di Agraria, realizzando un Cluster dedicato alle biotecnologie agroalimentari. La Regione ha quindi promosso altri due accordi che hanno portato, tra l’altro, alla nascita del Parco Tecnologico Padano cui è stata affidata la triplice missione di attrarre e coordinare nuovi insediamenti; realizzare un centro di ricerca di livello internazionale; avviare un incubatore per imprese agrobiotecnologiche. Questo con un investimento complessivo sul territorio di circa 190 milioni di euro tra Università, Regione, Enti locali e Fondazione Cariplo. Il Parco, l’ospedale veterinario e il centro zootecnico sono già in funzione, mentre per il completamento delle strutture universitarie (83 milioni dei 190) siamo in fase di chiusura, con la selezione del costruttore. Lodi ha inoltre saputo attrarre, grazie a questo progett o, a n c h e d u e c e n t r i d e l C N R , l’Istituto Spallanzani, l’Istituto Zooprofilattico per la Lombardia e l’Emilia-Romagna, gruppi di ricerca della Facoltà di Agraria e del CRA di Vercelli. Hanno poi trovato casa presso di noi i distretti regionali della filiera del latte, dei suini, delle agro-energie, il Consorzio italiano Biogas. Non nego vi siano state difficoltà, anche politiche, per la realizzazione di alcuni degli insediamenti, come la Casa dell’Agricoltura e la sede per gli istituti lombardi del CRA. Nonostante i diversi accordi, i progetti di massima e l’individuazione delle risorse, questi insediamenti sono ancora al palo’’. Lodi, una città per ricercatori? “Nel progetto è stata senza dubbio fondamentale la collaborazione di Francesco Salamini, scienziato lodigiano fra i più apprezzati a livello internazionale, che rice- Luigi Tarenzi, responsabile del Parco Tecnologico Padano di Lodi verà in ottobre il premio Galileo Galilei. Con lui abbiamo costruito una squadra di giovani ricercatori, alcuni con importanti esperienze internazionali, che lavorano per offrirci piante e animali sani, cibi sicuri e strumenti per la competitività delle nostre imprese. Ora Salamini presiede il comitato scientifico internazionale, mentre la direzione scientifica è affidata a John Williams, ricercatore proven i e n t e d a l Ro s l i n I n s t i t u t e d i Edimburgo. Williams però non è l’unico “straniero”: sono decine i ricercatori che da tutto il mondo hanno scelto Lodi come tappa nella loro carriera. Un segno della qualità del centro ricerche che, in meno di 10 anni, ha prodotto oltre 200 pubblicazioni, partecipato a 8 progetti genoma e ora ha oltre 20 progetti europei attivi attraverso cui crea innovazioni che rispondano ai bisogni del territorio, che è poi l’obiettivo ultimo del Parco. Molto importante è stato anche l’avvio di un incubatore d’impresa dedicato agli aspiranti imprenditori nel settore delle biotecnologie e dell’agroalimentare. Più di 20 aziende sono state aiutate a crescere. Alcune di queste però, raggiunta la dimensione sufficiente per essere autonome, non essendo pronto il Bio&Food Park, si sono trasferite altrove’’. Ecco, il Bio&Food Park. È un’utopia o esiste la possibilità che venga realizzato? “Non è assolutamente un’utopia. Abbiamo uno studio di fattibilità con un business plan che prevede la costituzione di un fondo immobiliare chiuso per il conferimento delle aree, di proprietà degli enti locali, e la scelta di una SGR per la gestione dell’iniziativa. Ad oggi abbiamo raccolto diverse manifestazioni di interesse, anche internazionali. Ci vengono però richiesti dettagli sulle condizioni di insediamento e i tempi. È a questo che dobbiamo rispondere. Il Polo della ricerca rappresenta l’occasione, la precondizione, ma il vero progetto per lo sviluppo del nostro territo- r i o è i l Bio&Food Park, che sarà il vero motore per la ripresa economica anche di tutto l’ind o t t o . Un’occasione come questa non si ripresenterà facilmente’’. Quali sono dunque ora le vostre priorità? “La prima è certamente completare il trasferimento dell’Università. Poi c’è la ricerca. Abbiamo appena lanciato, assieme al CNR, il progetto GenHome per creare un laboratorio d’avanguar- dia nello studio del DNA e attrarre progetti e ricercatori. Ci prepariamo a Horizon, il prossimo programma quadro europeo per la ricerca, che stanzia 84 miliardi di euro. È lì che dobbiamo trovare le risorse per sostenere la ricerca, anche quella delle imprese. Abbiamo predisposto un piano industriale per il 2012-2015 e stiamo potenziando l’incubatore quale embrione del Bio&Food Park. Infine c’è Expo 2015, un’opportunità per attrarre cervelli e investimenti nel Lodigiano’’. Quindi anche Expo rientra nei vostri obiettivi? “Senza dubbio. Per il suo tema, Expo ci riguarda direttamente. Da anni stiamo lavorando con la società di gestione. Per loro stiamo realizzando, ad esempio, un portale per valorizzare le realtà lombarde legate ai temi dell’esposizione. Questo per consentire ai visitatori di conoscere l’agroalimentare e le nostre eccellenze: dall’agriturismo alla ricerca. Tra i visitatori di Expo, sono certo, ci saranno anche ricercatori e imprenditori interessati a sapere che cosa possiamo offrire loro. Starà a noi fornire buone risposte’’. 8 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Primo Piano Settembre 2012 Al Parco Tecnologico la sede della Work Academy Alimenta Italia Imprenditori gastronomici si diventa grazie all’ “università’’ della cucina D appertutto si trovano scuole di cucina italiana. Però chi vuole non solo imparare a cucinare piatti tipici, ma anche diventare un professionista della gastronomia italiana, come imprenditore o manager, come può apprendere i segreti del mestiere? Per dare una risposta a questa domanda è nata Alimenta Italia, la prima Work Academy per fare azienda e diventare professionisti della ristorazione italiana, aperta a studenti di ogni Paese. Da settembre 2012, partono i corsi rivolti sia ai professionisti del settore, sia a chi è alle prime armi e vuole trovare un nuovo lavoro o creare un nuovo business attraverso l'eccellenza della cultura culinaria italiana. Situata in uno dei distretti più importanti dell’agroalimentare del Bel Paese, a circa 30 km da Milano, Alimenta Italia nasce col supporto del Parco Tecnologico Padano di Lodi, dove ha sede, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, del Consorzio Italbiotec, del Comune di Milano e di prestigiosi marchi del settore, tra i q u a l i C A S TA l i menti. Un'iniziativa che si presenta con un duplice scopo. Il primo è quello di favorire la formazione di nuove imprese e moltiplicare le opportunità di lavoro e di fare business in un settore, oggi più che m a i s t ra t e g i c o, anche in prospettiva di Expo 2015. L'altro è quello di svolgere il ruolo di importante vetrina del Made in Italy e soprattutto della cultura culinaria italiana e delle imprese di eccellenza ad essa correlate. La Work Academy si avvale della collaborazione di un corpo docente tra i più qualificati - chef stellati, campioni italiani, innovatori di prodotti e processi e grandi professionisti del mestiere: Roberto Carcangiu, Giunetto Cardelli, Diego Crosara, Piergiorgio Giorilli, Gianluca Guagneli, Pierpaolo Magni, Igignio Massari, Raimondo Mendolia, Francesco Palmieri, Achille Zoia, e tanti altri formano una squadra d’eccezione. Quattro le discipline di specializzazione: pasta-gastronomia, pane-pizza, gelato, dolci. Il percorso di formazione snello, innovativo e operativo, con numero limitato di partecipanti, prevede corsi intensivi da 5 a 10 giorni, a cui segue un training a distanza costituito da e-learning e attività di coaching per seguire lo studente passo passo nella sua carriera. Disponibili lezioni in italiano, inglese o altre lingue di interesse a gruppi omogenei. Adibiti alla formazione teorica e pratica, i 1.000 m 2 di laboratori specialistici di Alimenta Italia sono dotati di macchinari e attrezzature tecniche e didattiche all’avanguardia. Sotto la guida dei grandi maestri, i partecipanti imparano a conoscere prodotti e materie prime, sperimentano tecniche di preparazione di piatti e possibili errori nell'esecuzione di essi, hanno contatto di- retto con le attrezzature e le metodologie più nuove per preparare le pietanze più importanti e conosciute della cultura alimentare italiana di altissima qualità, secondo standard e ricette originali. Sono inoltre approfonditi l’organizzazione della cucina e la razionalizzazione dei processi di produzione, le fonti di approvvigionamento delle materie prime, le loro caratteristiche sensoriali ed organolettiche, le proprietà nutrizionali e il rapporto con la salute, i costi di approvvigionamento e di produzione dei piatti. Vengono forniti tutti gli elementi di carattere economico per avviare, migliorare e accelerare un business indipendente, oltre ai contatti con fornitori e agevolazioni. Per chi vuole migliorare la propria professionalità, ampliare l’offerta e il menù del proprio business, mettersi in proprio, dare una nuova identità alla propria attività, l’eccellenza della cucina italiana e dell’Italian Style possono funzionare come una marcia in più e un’occasione di innovare il proprio portfolio prodotti e servizi. Ma anche per chi è stanco del proprio lavoro o lo ha perso e vuole rimettersi in gioco aprendo una gelateria, una pizzeria, una pasticceria o un ristorante, Alimenta Italia offre la possibilità e il know how per creare nuove imprese nel settore. Per maggiori informazioni e per le iscrizioni: www.alimentaitalia.org telefono 0371 092002 [email protected] Settembre 2012 Primo Piano Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 9 Il 29 e 30 settembre la seconda edizione de “Le Forme del Gusto’’ Torna per due giorni a Lodi la vetrina dell’agroalimentare RENATO GOLDANIGA A ncora una volta il gusto trova casa nel Lodigiano. Per due giorni, il 29 e 30 settembre, Lodi ospiterà le eccellenze enogastronomiche del territorio, e non solo. Tanti appuntamenti in cartellone: incontri, approfondimenti, dimostrazioni dal vivo, degustazioni, esposizioni e vendita di prodotti che potranno degnamente rappresentare questa provincia all'appuntamento con il mondo. Infatti, ''Le Forme del Gusto – Festival delle eccellenze agroalimentari'', prima ancora che un appuntamento di successo dopo appena un'edizione e una suggestiva vetrina per operatori della filiera della tavola, è soprattutto – ad oggi – il più concreto progetto già avviato di avvicinamento a Expo 2015, il primo tentativo – riuscito – di mettere intorno a un'idea l'intero sistema agroalimentare del Lodigiano. E la seconda edizione della rassegna promossa da Confartigianato Imprese Provincia di Lodi con Provincia di Lodi, Comune capoluogo, Camera di Dopo il successo ottenuto nella prima edizione, il 29 e 30 settembre torna nel cuore di Lodi la rassegna ‘’Le Forme del Gusto’’, festival delle eccellenze agroalimentari lodigiane. Commercio, Confagricoltura, Coldiretti, Confcommercio, Parco di essere veicolato al grande pubblico na- dei temi sui quali il settore deve comin- Senza nulla togliere al folklore, che pure Tecnologico Padano, Associazione zionale, e quale migliore occasione della ciare a interrogarsi e a soprattutto a fare fa parte dell'identità di questa terra, la Macellai della Provincia di Lodi, Fe- scelta di testimonial d'eccezione, cono- sistema per affrontare compatto le logi- rassegna che si svolgerà a Lodi a fine derazione Italiana Sommelier Alber- sciuti al grande pubblico e ritenuti dei che della Gdo). Ma anche per l'esperto settembre non è la solita sagra strapagatori Ristoratori delegazione di Lo- punti di riferimento preziosi anche dagli più smaliziato, che della filiera vuol cono- esana o il mercatino dei produttori lodi, la Work Academy Alimenta Italia, esperti del settore gastronomico? Ecco scere l'intero percorso in presa diretta, cali. E' piuttosto il tentativo meglio riuDelegazione del Lodigiano dalla produzione alla tra- scito di un festival che presenta e fa codi Slow Food Lombardia, sformazione, passando noscere a fondo la realtà del comparto Paolo Massobrio, con il contributo della Banattraverso la scelta di ma- agroalimentare lodigiano, ne costituica Popolare di Lodi, di terie prime di qualità e il sce una sintesi azzeccata, contribuisce giornalista e critico Astem Spa e de “Il Cittadimarketing. Per il gour- a costruirne il futuro, avvicinando più no”, quotidiano del Lodimet, che vorrà deliziare il soggetti con i medesimi interessi. E' enograstronomico, giano e del Sudmilano e il palato con le sempre atte- una sorta di incubatore di un modello di patrocinio di Regione se degustazioni, gastro- fare impresa e di fare rete sul territorio sarà presente Lombardia e della società nomiche ed enologiche, in che vuole consentire anche ai ''piccoli'' promotrice di Expo Milano, un percorso di sapori e di competere nel mercato dei ''grandi'', all’inaugurazione dimostra innanzitutto la vosensazioni che fa della con le loro specificità che sono un valolontà di crescere. Non una repassione per la cucina una re aggiunto, ma anche con alle spalle del Festival plica, dunque, del programma ricerca di quel ''bello'' e di istituzioni di ricerca che garantiscano che tanti consensi aveva raclodigiano in piazza quel ''buono'' che la socie- qualità e sicurezza ai consumatori e colto un anno fa, ma la propotà di oggi ha davvero la una rete di istituzioni e associazioni che diventino i motori di una comunicaziosta di nuove iniziative e temi, della Vittoria necessità di riscoprire. per guardare avanti. Ma l'appuntamento de ne che sappia varcare i confini provinIntanto, le location: non più ''Le Fome del Gusto'' è ri- ciali. soltanto due, ma addirittura allora che dopo la partecipazione 2011 di volto anche agli stessi operatori, alle im- Expo è il primo traguardo cui tendere, quattro, quella principale in piazza della Edoardo Raspelli, il testimonial della se- prese del settore, opportunità unica di ri- ma la ''forma'' che deve assumere il guVittoria, cuore storico, architettonico e ci- conda edizione, presente all'inaugurazio- trovare tutte insieme produzioni concor- sto in salsa lodigiana è quella di un sistema virtuoso di cui le piccole e medie vile del capoluogo, affiancata dalla vicina ne ufficiale dell'evento – sabato 29 set- renti o allepiazza Broletto, l'ex Convento di San Cri- tembre alle ore 11.00 – sarà Paolo ate, metostoforo in via Fanfulla, sede della Provincia Massobrio, notissimo critico enogastro- dologie di Benedetta Parodi, e dimostrazione concreta dell'apertura nomico, autore di guide assai gettonate e produzione all'intero territorio, e la sede del Parco Tec- fondatore del Club di Papillon, che sarà in e strategie notissimo volto nologico a Cascina Codazza, per sottoline- piazza tra autorità ed espositori per trac- di comuniare come il gusto non sia solo la riscoperta ciare un ideale percorso del gusto e a se- cazione, o televisivo, di sapori tradizionali ma si sposi anche con gnalare quale ruolo in questo itinerario anche solo la ricerca e l'innovazione. Del resto, pro- nazionale potranno ricavarsi il pannero- per parlare, parteciperà prio il Parco si candida a fare di Lodi una ne, la ''raspadura'' e magari i prodotti discutere e delle mete irrinunciabili della vicina Expo ''Lodigiano Terra Buona''. a un incontro confrontarsi milanese: qui sta già prendendo corpo Il giorno dopo, invece, sempre alle su come fal'agricoltura del futuro, si lavora sulla sicu- 11.00, ma al Parco Tecnologico, sarà di re davvero sui piaceri del cibo rezza alimentare, si offrono contributi scena Benedetta Parodi, ormai vera e s i s t e m a e al Parco Tecnologico scientifici alla grande sfida che sottende propria icona della cucina in tv, prima sul- rete. Con il l'intera ragione d'essere dell'Esposizione le reti Mediaset e ora su La7. Parlerà sui c o n c o r s o Padano Universale, chiamata a interrogarsi sulle piaceri del cibo e della cucina. delle istitusoluzioni a una sfida planetaria come In mezzo, tante occasioni per ogni gene- zioni e il coquella dell'alimentazione. re di pubblico. Per il semplice curioso – ordinamento imprese del territorio, nell'artigianato, Se ''Le Forme del Gusto'' rappresentano il ma che in fondo rappresenta di fatto il delle associazioni di categoria. tentativo, ormai più che embrionale, di ''consumatore'' ultimo, soggetto a cui è Come bene hanno riassunto i promotori nell'agricoltura e nel commercio, utilizdare corpo e sostanza a una rete agroali- rivolto tutto lo sforzo della filiera – l'op- della manifestazione lodigiana, la due zano il valore aggiunto del ''buono'' per mentare lodigiana che possa rappresen- portunità di conoscere da vicino il vero giorni de ''Le Forme del Gusto'' ha l'ambi- creare ricchezza e lavoro ben oltre il tare uno dei pilastri su cui costruire il fu- ''made in Italy'' e più ancora l'originale zione di raccontare questo territorio e i 2015. ''Le Forme del Gusto'' sono un turo economico della provincia, o di ciò ''made in Lodigiano'', che purtroppo non suoi sapori, mettendo al centro gli ingre- banco di prova per tutta la filiera. Per che ne resterà dopo la spending review e ha ancora la possibilità frequente di rico- dienti più semplici e importanti per nutri- come si presentano anche quest'anno, una scommessa già vinta in partenza. il riordino dei territori lombardi, un tale noscere e ritrovare sugli scaffali della re la vita: l'uomo, la terra e il saper fare [email protected] sforzo ha però la necessità, fin da subito, grande distribuzione (e questo è un altro impresa. 10 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Appalti Settembre 2012 Osservatorio Prosegue l’inchiesta sui lavori delle stazioni appaltanti del territorio Tenere il lavoro nel territorio? Tema indigesto in molti Comuni ANDREA BAGATTA T anti appalti a ditte lodigiane, per fortuna, ma anche qualche massimo ribasso, gare in procedura negoziata con sole aziende di fuori territorio, ricerche di mercato propedeutiche a gare ristrette: è stata un’estate in chiaroscuro per gli appalti lodigiani. C’eravamo lasciati con il caso limite dell’intervento di riqualificazione della strada comunale 837 della Gervasina, da Bargano all’innesto sulla rotatoria della Lodi-Sant’Angelo, da parte del Comune di Villanova Sillaro. Lavori per poco meno di un milione di euro aggiudicati con una gara a procedura negoziata con 15 inviti, di cui 14 aziende provenienti da fuori territorio! Così un milione di euro di lavoro se ne è andato lontano dal Lodigiano, e in tempi di crisi non è poco. Anche perché le difficoltà economiche continuano a bloccare tanti cantieri: gli enti pubblici, tra incertezze sul proprio futuro e ristrettezze delle casse pubbliche, non hanno fatto la corsa ad aprire i cantieri. Nemmeno in previsione di un’obbligata stretta in arrivo l’anno prossimo: i limiti del patto di stabilità saranno applicati anche ai comuni sotto i 5 mila abitanti e questo comporterà molta più attenzione anche nelle spese di investimento. Tuttavia, chi si aspettava una corsa all’appalto libero in questi ultimi mesi dell’anno per anticipare la normativa blocca- A Codogno la gara per la pulizia degli edifici pubblici è stata affidata a una cooperativa di Casale A Casalpusterlengo è andata a una ditta locale la sistemazione degli accessi alle scuole elementari spese, è rimasto probabilmente deluso. Cantieri in abbondanza si sono visti a Lodi e, in parte, a Casale, mentre nel resto del Lodigiano i lavori pubblici sono rimasti abbastanza al palo. Ecco una carrellata di alcuni tra i principali e più significativi interventi. E senza volere entrare nel merito delle singole questioni, in tanti casi ci si accorgerà che la prete- sa volontà politica di tutelare e mantenere il lavoro nel Lodigiano ha bisogno di una registrata… Nella Bassa, vizi e virtù Codogno continua nella sua politica schizofrenica rispetto alla tutela del territorio. Gli indirizzi politici sarebbero sempre orientati a privilegiare le forme di gara a procedura ristret- ta, con priorità alle aziende territoriali. A fine luglio la gara d’affidamento della manutenzione di vialetti, marciapiedi e manti stradali cittadini è andata in procedura negoziata alla ditta Gervasi Mario di Codogno. La gara ha avuto base d’asta a 36 mila euro e aggiudicazione con un ribasso del 41 per cento. La scelta del massimo ribasso continua a Codogno, se è vero che anche la manutenzione straordinaria della segnaletica stradale orizzontale è stata aggiudicata in quel modo. L’esito però non ha favorito il territorio e l’appalto è andato alla Compagnoni Fiore di Bozzolo in provincia di Mantova che ha offerto un ribasso del 62,2 per cento su base d’asta di 34 www.centropadana.bcc.it Da tanti anni lavoriamo per offrire SOLUZIONI sempre all’avanguardia Finanziamenti agevolati a breve medio e lungo termine Previdenza Integrativa per un domani sicuro Servizi evoluti alle Imprese Differente per Forza Servizi di Home Banking e Trading on Line …Non solo banca ma infinite e piacevoli iniziative per il nostro territorio e la nostra gente. e molto altro ancora... Sede in Guardamiglio (LO) P.zza IV Novembre 11 Filiali nel Lodigiano: Lodi, Boffalora d’Adda, Casalpusterlengo, Castiglione d’Adda, Codogno, Corno Giovine, Livraga, Maleo, Meleti, Montanaso Lombardo, Orio litta, Ospedaletto Lodigiano, San Colombano al Lambro, San Fiorano, Santo Stefano Lodigiano, Somaglia, Zorlesco. La nostra esperienza: la Vostra tranquillità! Settembre 2012 Appalti Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 11 Osservatorio Anche per capoluogo e Provincia gare in chiaroscuro A Casale l’asfalto parla lodigiano, Codogno salvaguarda le pulizie mila, di fatto un appalto da poco più di 21 mila euro. Davvero non c’erano altri modi di costruire l’appalto e non si trovavano cinque ditte lodigiane in grado di eseguire i lavori? Da apprezzare invece la gara in procedura negoziata per il servizio di pulizia degli edifici comunali per due anni, con un importo a base d’asta a 187 mila euro e aggiudicazione alla cooperativa Il Ponte di Casale. Solo un anno fa a Brembio analogo appalto era andato fuori territorio. La vicina Casale si conferma attenta al lavoro nel territorio e ha aperto una raffica di cantieri con esiti positivi per il Lodigiano. Dopo il nuovo ingresso di via Don Giussani eseguito dalla ditta Camanini di Codogno nella tarda primavera, in estate si è dato il via alla riqualificazione di via Trento e Cavour per 218 mila euro assegnati in procedura negoziata e finiti alla ditta Baronio Scavi di Casale. La stessa ditta si è aggiudicata alcuni lavori di sistemazione delle aree esterne degli edifici scolastici per un importo di circa 120 mila euro. La manutenzione delle strade, 50 mila euro l’anno per tre anni, è andata in procedura negoziata alla ditta Tecno Afes di Codogno. Altri piccoli lavori in affidamento diretto sono andati a ditte del territorio, e nuovi cantieri si apriranno ancora nei mesi di settembre e ottobre. In un quadro positivo e di grande attenzione al territorio, stona ancora di più l’appalto del verde andato all’azienda G.B. Snc di Paré in provincia di Como, a due passi da Chiasso. Gara aperta con offerta economicamente più vantaggiosa, vedeva un premio però per il ribasso economico (che pesava per il 60 per cento di graduatoria) piuttosto che per la parte Da fuori territorio arrivano molte delle ditte partecipanti a una gara per la manutenzione stradale decisa dalla Provincia tecnica. L’offerta economica complessiva di aggiudica- te le procedure sono state poste in Gervasi di Codogno. Le altre cinque zione è stata di 245 mila euro a fron- essere successivamente ad una ri- arrivavano da Fidenza in provincia di te di una base di gara di 433 mila eu- cerca di mercato con inviti a estra- Parma, da Ferrara, da Treviglio, da Talamona in provincia di Sondrio. ro con uno sconto di quasi 190 mila zione. Ancora in estate sono stati aggiudieuro per tre anni e mezzo, oltre il 40 cati i lavori per la nuova sede della per cento. Da segnalare infine la Lodigiano in chiaroscuro grande attività del Comune di Livra- Se la Bassa alterna elementi positivi scuola materna Giardino che sono ga durante l’estate. I lavori di riqua- e meno, il capoluogo non è da meno. andati alla ditta Fenini Srl di Pieve lificazione della facciata del munici- A Lodi sono partiti tanti cantieri, ma Emanuele che ha presentato un ripio sono andati in procedura nego- sulle modalità d’appalto si potrebbe basso del 19,2 per cento su base ziata con taglio delle ali alla ditta discutere a lungo, a partire dalla ma- d’asta di 922 mila euro. Gara in proFerri di Garbagna Novarese (in pro- nutenzione stradale, due appalti da cedura aperta e criterio dell’offerta vincia di Novara), con ribasso del circa 500 mila euro affidati in proce- economicamente più vantaggiosa, 25,025% sulla base di 84 mila 751 dura negoziata. Il primo lotto di la- 40 partecipanti. Ancora, i lavori alla euro. La riqualificazione delle vie vori, dal quadro economico di 500 materna Akwaba per 500 mila euro cittadine invece è appannaggio della mila euro circa, è andato alla Colom- circa di base d’asta sono finiti alla Elditta lodigiana S.I.L.C.E.I. con un bo Severo Srl di Borgo San Giovanni, cotem Srl di Novate Milanese che ha ribasso unico percentuale del 24,79 che ha presentato un'offerta con un offerto un ribasso del 27,4 per cento. per cento sulla base di circa 100 mila ribasso del 30,69 per cento rispetto Il nuovo Bar del Paesaggio con lavori euro. Infine all’idraulica Zambelli Srl alla base d'asta. Il secondo lotto per 167 mila euro sarà eseguito dalla di Capriano del Colle in provincia di d’intervento (455 mila euro) invece ditta Edil Pcr di Sordio che ha offerto Brescia è andato l’intervento di raf- è andato alla ditta B.E. Srl di Crema un ribasso del 18,9 per cento. Il frescamento e riscaldamento del con un ribasso del 30,15 per cento completamento del Parco Isolabella centro prolifunzionale con un ribas- sulla base d'asta. In questa seconda (nuovo piazzale, cura del verde e poso del 25 per cento su base di 36 mi- gara sono pervenute sei offerte di sa di arredi e illuminazione per 90 la euro in procedura negoziata. Tut- cui solo una da una ditta lodigiana, la mila euro circa) sarà invece seguito A Lodi i lavori stradali se li sono divisi imprese lodigiane e del Cremasco dall’impresa Berlinghieri Srl di Colere con un ribasso del 18,5 per cento. Infine, la riqualificazione di via Fanfulla e altre sono stati aggiudicati per 361 mila euro alla Gervasi Mario di Codogno in seguito all’offerta di ribasso del 41,80 per cento. La riqualificazione di via Marsala però è andata alla ditta Tecnostrade Srl di Treviglio con il ribasso del 41,26 per cento e importo totale di 54 mila euro. Se il capoluogo non sorride troppo alle ditte lodigiane, la Provincia non fa meglio: è vero che la nuova rotatoria di Orio Litta viene eseguita dall’azienda lodigiana Strade e Servizi (con un ribasso del 22,88 per cento per un importo di aggiudicazione di 724 mila euro), ma è vero anche che la manutenzione della segnaletica orizzontale scappa dal Lodigiano: il comparto Nord è stato assegnato alla ditta Gubela Spa di Castiglione delle Stiviere con ribasso dell’11,35 per cento su base d’asta di 121 mila euro circa, mentre il comparto sud è finito alla ditta Sias Spa di Esine in provincia di Brescia con ribasso dell’11,55 per cento su importo a base di 121 mila circa anche in questo caso. Le assegnazioni sono avvenute in procedura negoziata dopo indagine di mercato. Va da sé infine che i subappalti consentiti per norma escono anch’essi dal territorio: Gubela subappalta a Eurostrade di Vernate in provincia di Milano, Sias a G&G Srl di Angolo Terme in provincia di Brescia. E sul fronte della Provincia non è finita: è infatti in corso una gara a procedura negoziata per il rifacimento delle pavimentazioni stradali dal valore dei lavori di circa 400 mila euro. La scelta è stata quella di invitare 18 ditte tra quelle che avevano già effettuato la manifestazione d’interessi seguente a indagine di mercato effettuata negli scorsi mesi, con imprese lodigiane, ma anche con imprese in arrivo da Milano, Pavia, Bergamo, Sondrio, Treviso. Nel centro lodigiano non resta che consolarsi con San Colombano, che ha mandato in procedura negoziata l’ampliamento e la riqualificazione della rete d’illuminazione pubblica per un valore da 500 mila euro. La scelta della procedura è stata correttamente motivata con la «necessità di adottare misure di semplificazione ed accelerazione delle procedure di affidamento dei contratti pubblici, come evidenziato anche dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici con determinazione n. 8 del 14.12.2011, in modo da consentire, da un lato, una rapida cantierizzazione degli interventi infrastrutturali e, dall’altro, una riduzione dell’enorme mole di contenzioso esistente in materia». Alla faccia di chi si ostina con ricerche di mercato che allungano i tempi e annacquano le procedure. A fronte di questa scelta condivisibile e dell’esito buono per il territorio (se l’è aggiudicata la ditta Forlani Impianti di Cornegliano con subappalto delle opere stradali alla ditta Cesari di San Colombano) rimane qualche dubbio sulla scelta degli invitati, ben 16, quasi tutti fuori dal Lodigiano. 12 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Appalti Settembre 2012 Osservatorio Il Comune tiene fede alla scelta annunciata prima del voto A Caselle Landi 800mila euro investiti nelle imprese lodigiane ANDREA BAGATTA A Caselle Landi gli appalti parlano lodigiano. In uno dei Comuni di confine del nostro territorio, un lembo di terra sospeso tra Cremona e Piacenza, di cui sente le influenze, la scelta dell’amministrazione guidata da Pierluigi Bianchi è stata sempre chiara, fin dalla campagna elettorale: l’indirizzo per i tecnici è quello di attuare all’interno della norm a t i va p e r g l i a p p a l t i q u e l l e scelte che consentano di mantenere il lavoro nel Lodigiano. «Questa è una scelta consapevole che ci ha visti in prima fila da subito – spiega il sindaco Pierluigi Bianchi -. Intendiamoci, la normativa va sempre rispettata e i funzionari godono della necessaria autonomia rispetto alla responsabilità del procedimento, che è in capo a loro, ci mancherebbe. Ma i funzionari sono chiamati a sviluppare l’azione politica indicata d a l l ’ a m m i n i s t ra z i o n e e d a l l a maggioranza, e per noi questo indirizzo politico è sempre stato chiaro, fin dalla campagna elettorale. Ogni elettore di Cas e l l e s e h a c o n s e r va t o i l d e plia n t de l n o s tr o pr o gra m m a può ritrovarlo nero su bianco». Una precisa volontà politica che nasce dall’analisi del territorio e dei suoi bisogni, non da capricci improvvisati o da prese di posizione ideologiche. Una scelta voluta dal sindaco Pierluigi Bianchi e condivisa da tutta la maggioranza, con il vicesindaco Roberto Tantardini in prima fila per interfacciarsi con i funzionari sulle linee guida e sugli orientamenti politici da perseguire con il lavoro dell’ufficio tecnico. « G l i a m m i n i s t ra t o r i non sono insensibili di fronte a quanto sta accadendo, la comunità ci rivolgeva un appello chiaro e i politici non sono miopi – continua Bianchi -. La crisi era ed è ancora oggi pesante, e la gente ci chiedeva misure per contenere il d i s a g i o o s u p e ra r l o. Noi abbiamo aderito con convinzione al fondo di solidarietà, e la scelta di indirizzare l e n o s t r e p o l i t i c h e n e i l avo r i pubblici a tenere il lavoro nel Lodigiano è solo l’altra faccia della medaglia. Il lavoro è sempre meno, la crisi incombe e c’è il rischio che imprese lodigiane e famiglie lodigiane rimangano a terra. Gli amministratori locali fanno quello che possono per superare le difficoltà, e tra La sede del Comune di Caselle Landi. Nel riquadro sotto, il sindaco Pierluigi Bianchi servizi rimasti nel territorio. L’unico appalto di servizi andaPierluigi Bianchi: to fuori dal Lodigiano è quello “La legge pluriennale per la mensa scolava rispettata stica da circa 3 0 0 m i l a e u r o, finito come ma i funzionari spesso accade nella Bassa Losono chiamati digiana alla ditta Copra di Piaa sviluppare cenza. Per un piccolo centro l’azione politica che non arriva a 1.700 abitanti è indicata dalla giunta’’ di sicuro un bel risultato, un esempio positiquello che possono fare c’è an- vo di come l’azione politica posche l’orientamento a mantene- sa incidere, nel rispetto della re il lavoro nel territorio». legge, sulle dinamiche lavoratiQuesta scelta a Caselle ha pro- ve locali. dotto cantieri per poco meno di Nel dettaglio, l’ultimo cantiere 700 mila euro di importi con- concluso solo poche settimane t r a t t u a l i t o t a l i i n t r e a n n i e fa è quello relativo alla scuola mezzo di mandato, tutti a van- e l e m e n t a r e p e r 8 3 m i l a e u r o taggio di ditte lodigiane, e altri circa, realizzato dalla Esseci Srl 1 0 0 m i l a e u r o d i a p p a l t i p e r di Caselle Landi. Il più grande Il sindaco lavoro invece è stato di certo il percorso ciclopedonale da quasi 360 mila euro che è finito alla Colombo Severo di Borgo San Giovann i . E a n c o ra q u a s i 120 mila euro sono q u e l l i d e i l avo r i a l centro sportivo, realizzati dalla ditta Bacchiocchi di Somaglia e infine i 120 mila della sistemazione dell’area mercatale aggiudicata alla ditta Camanini di Codogno. «E oltre a questi ci sono anche altri interventi concordati t ra c o m u n e e a l t r i enti territoriali e svolti da questi ultimi, come una tombinatura di fossato necessaria per le ciclabili, altri 200 mila euro che sono rimasti nel territorio finendo al Consorzio Muzza, o interventi che abbiamo chiesto a Sal – prosegue il S in da c o -. E po i c i sono i servizi, che sono meno consistenti magari come cifre ma che sono per noi altrettanto importanti. In questo caso è uscito dal territorio l’appalto per la mensa, ma alle nostre richieste non hanno risposto ditte lodigiane e invece si è presentata la Copra, che nel Piacentino e nella Bassa Lodigiana ha una presenza molto forte. Mi piace però sottolineare la scelta fatta per l’affidamento del servizio caldaie sugli stabili comunali, poco meno di 50 mila euro per un servizio della durata di nove anni affidato a Eal Service. È un appalto che dà continuità, per quanto nel suo piccolo, al lavoro sul territorio». Tutti i lavori sono andati in affidamento diretto oppure in appalto con il sistema della procedura negoziata con inviti rivolti a sole ditte lodigiane. Per i lavori p u b b l i c i , i c i n q u e i nv i t i s o n o sempre finiti al territorio. «La procedura negoziata è proprio lo strumento pienamente legittimo che consente di orientare il lavoro al territorio, nel pieno rispetto dei criteri indicati dalla normativa – conclude Bianchi -. Nel Lodigiano ci sono d i t t e p r e p a ra t e , s o l i d e e c h e eseguono lavori di qualità a giusti prezzi. Convocare le nostre aziende è una scelta assolutamente logica per un’amministrazione». Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 13 Settembre 2012 Estero Un nuovo servizio di Confartigianato dedicato all’internazionalizzazione Un software disponibile on line per capire la vocazione all’export L e micro, piccole e medie imprese (MPMI) rappresentano la base dell’economia italiana e la crescita economica tanto attesa deve necessariamente passare attraverso di loro. Il 99,4% delle aziende del nostro Paese hanno dimensioni, per così dire, “medio - piccole” e il 74,8% degli addetti è occupata in queste realtà produttive; questo semplice dato ne consente di cogliere in modo immediato l’importanza. La maggior parte delle MPMI, ha una “vocazione nazionale” con una scarsa propensione verso i mercati esteri, nonostante l’Italia sia il sesto Paese al mondo per esportazioni. In un contesto globalizzato e in un periodo critico a causa della congiuntura economica mondiale, per tutte le imprese italiane è giunto il momento di cambiare visione, anche in considerazione del fatto che il mercato nazionale offre attualmente poche opportunità di crescita. Le imprese italiane si trovano di fronte a nuove sfide legate ad una concorrenza sempre più serrata con la quale è impossibile non misurarsi; si pensi ad esempio alla concorrenza asiatica che ha orientato il suo sviluppo verso il settore manifatturiero, grazie ad un basso costo del lavoro. La reazione delle nostre aziende si è basata sull’esternalizzazione, sulla delocalizzazione della produzione e sui prodotti di qualità, da sempre punto di forza dell’economia italiana. Ma non basta. Si assiste infatti ad un continuo evolversi dei mercati esteri che vengono via via a costituire nuove potenzialità di sbocco. Le imprese del Lodigiano stanno sempre più seguendo questa nuova via per uscire dalla crisi. I dati del 2011 parlano di un incremento delle esportazioni pari al 59% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un dato importante, anche se va preso con le dovute cautele essendo il Lodigiano un territorio di piccole dimensioni per il quale possono verificarsi notevoli oscillazioni percentuali, magari legate all’incidenza di singole commesse occasionali; in termini assoluti infatti i valori raggiunti sono ancora modesti. In ogni caso, giova notare la tendenza delle nostre imprese a cercare nell’export la via per uscire dalla crisi. I settori che hanno registrato una maggiore crescita sono quello meccanico, chimico, farmaceutico, ed Attraverso la rete la Confartigianato mette a disposizione un portale e un software per aiutare le aziende a capire le loro potenzialità in chiave estera elettronico. Le esportazioni si rivolgono principalmente verso Paesi europei come Spagna, Francia e Germania; si considerano tuttavia nuove opportunità per il Lodigiano anche grandi mercati come quello cinese, russo, indiano e sudamericano. È da queste considerazioni ed esigenze che nasce il progetto “Interexperts” di Confartigianato co-finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico sul tema dell’internazionalizzazione, su cui la Confederazione nazionale di Confartigianato, in collaborazione con le delegazioni territoriali, ha investito per irrobustire le conoscenze delle aziende, sotto il profilo dell’autodiagnosi, sul tema dell’internazionalizzazione. Il progetto ha infatti quale principale finalità quello di fornire uno “strumento diagnostico e di orientamento” in grado di sviluppare le potenzialità di ciascuna impresa in ambi- to organizzativo, commerciale, comunicativo e promozionale, anche al fine di avviarne o rafforzarne la presenza sui mercati esteri. Attraverso il portale “Interexperts” e il software “YouTool”, Confartigianato si pone l’obiettivo di offrire un programma di accompagnamento sui mercati esteri realizzato attraverso il supporto di un network tra i funzionari delle associazioni provinciali caratterizzato da procedure e strumenti uniformi. Il progetto è articolato attraverso moduli. Il programma “YouTool” permette all’impresa di procedere ad un check-up completo per scoprire e analizzare meglio i propri punti di forza e di debolezza, le capacità e le competenze necessarie all’internazionalizzazione, di ottenere suggerimenti utili per migliorare le strategie intraprese ed affrontare in maniera consapevole i mercati globali. Il questionario è suddiviso in quattro sezioni corrispondenti a diverse aree tematiche. Alla fine di ogni sezione, sulla base delle risposte rese, si potrà ottenere un feedback (anche grafico) illustrante la posizione dell’azienda rispetto ad una posizione “mediana” e ad una ottimale sotto il profilo delle strategie di internazionalizzazione; una volta completato il questionario, si potrà avere anche un grafico e un commento sulla situazione complessiva dell’azienda con consigli per migliorare e sviluppare le proprie capacità e competenze. Per ulteriori informazioni: Ufficio Internazionalizzazione, tel. 0371.439197. Francesco Loardi 14 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Credito Settembre 2012 Mezzalira, presidente di Artigianfidi Lombardia: «La fiducia sconfiggerà la crisi» Moratoria, garanzia e banche: tutti i successi del maxiconfidi R innovato l’accordo tra ABI e asso- prenditori si offre l’opportunità di conciazioni di categoria per la mora- centrarsi sulla tenuta della competitivitoria sui debiti bancari delle im- tà della loro attività. prese. Un impegno che vede Arti- Qualche numero? gianfidi Lombardia in prima linea, se- Nel 2011 abbiamo autorizzato 101 pracondo la logica che vuole il maxi-confidi tiche; al mese di agosto del 2012 eraal fianco degli imprenditori anche, e so- vamo circa a 200. Sono numeri generaprattutto, nei momenti di maggiore dif- ti dalla fiducia che lega le imprese al ficoltà economica. In un momento in maxi-confidi lombardo. E si tratta di cui l’Europa si complimenta con l’Italia performance che Artigianfidi vuole porper le scelte e il lavoro fatto, Mario Dra- tare ad un livello sempre più alto: per ghi “spunta” risultati importanti dalla giocare il suo ruolo di attore attivo sul Bce e Angela Merkel sostiene il nostro territorio e per sostenere le imprese impegno, Artigianfidi Lombardia ha de- nelle loro sfide quotidiane. Questa fiduciso di essere fiducioso. E, come sem- cia nello strumento, ci fa pensare di popre, realista. Perché i numeri non in- ter arrivare presto alle 300 pratiche rigannano: l’83% degli sportelli delle guardanti la moratoria. banche di tutto il territorio italiano ha Grazie alla vostra “forza” con gli aderito al rinnovo della moratoria. In istituti di credito? occasione dell’accordo precedente, gli Si tratta di una “corsia preferenziale” istituti di credito hanno sospeso circa che ci permette di fare “numeri” impor260mila mutui, pari a 70 miliardi di de- tanti: 18mila operazioni di garanzia in bito residuo con una liquidità liberata essere con un finanziamento garantito superiore a 15 miliardi di euro. Ne par- di 670 milioni di euro e una quota Artiliamo con Lorenzo Mezzalira, presiden- gianfidi che supera i 370 milioni. Sono te di Artigianfidi indicatori – sopratLombardia. tutto quello legato Presidente, l’Itaagli investimenti – lia ce la farà? che ci dicono della Non sono un ecodeterminazione nomista, ma le didell’imprenditoria co una cosa: basta del nostro territocon il pessimismo, rio. Quella che trala retorica dello scina, ancora una sfascio sociale ed volta, questa Lomeconomico e dello ba r dia “ m o to r e spread. Siamo read’Europa”. A quelisti, ovvio, e come sto motore, Artitutti percepiamo e gianfidi vuole dare viviamo la crisi, ma il carburante giusto l’Italia è arrivata al con una garanzia, punto di poter esminima, del 50%. sere positiva. Gli E il flusso delle imprenditori sono operazioni nel reattivi e ci sono 2012? realtà imprenditoIn linea con i dati riali che vanno be- Lorenzo Mezzalira, presidente di Artigianfidi Lombardia d e l l ’ e s e r c i z i o ne. Che hanno idee 2011. Il flusso dele le mettono in pratica. Che si muovo- le nuove erogazioni ha visto 4.561 nuono. Però investono poco: perché? Per- vi interventi per un volume di oltre 240 ché la paura è contagiosa. Ciò che dob- milioni di euro: un importo che supera biamo fare è “massificare” la fiducia: di oltre 8 milioni il risultato ottenuto nel sistema ma anche in noi stessi. nello stesso periodo del 2011. Le sembra facile? Come interpretiamo questi dati? Certo che no! Però l’esperienza di Arti- Nascono dall’impegno con il quale pergianfidi Lombardia dimostra che le diffi- seguiamo la nostra mission: dare credicoltà si possono superare. Con questo to alle imprese con piglio pratico e dinanon voglio dire che la burrasca è passa- mico. In un periodo economico così difta, ma dobbiamo credere nella riqualifi- ficile e complicato, nel quale non esistocazione del debito italiano. Siamo con- no porti sicuri, Artigianfidi Lombardia vinti che sia finito il tempo della specu- riesce ancora a soddisfare i bisogni etelazione e che si possa fare qualcosa di rogenei dell’impresa. Ecco, questo siimportante, per il nostro futuro, tutti in- gnifica aver raggiunto la nostra missieme. sion. Le imprese, Artigianfidi Lombardia Voi vi presentate al mercato come e la moratoria: un legame forte? “pronti e veloci”: una promessa alDire di sì. A maggior ragione dal mo- le imprese? mento in cui l’Abi ha chiarito che la mo- Una promessa che manteniamo, perratoria riguarda le piccole e medie im- ché traduciamo la fiducia che ci riservaprese che operano in qualsiasi settore. no gli imprenditori in scelte che vanno a Condizione necessaria per l’accesso al- loro vantaggio. Abbiamo deciso di essel’iniziativa è che l’impresa sia sana, re un volano di opportunità importanti, quindi “con adeguate prospettive eco- di dare fiducia al sistema e di scegliere nomiche e di continuità aziendale, no- assumendoci sempre maggiori rischi. nostante le difficoltà finanziarie tempo- La garanzia? ranee dovute all’attuale congiuntura Sì. E si tratta di una garanzia di sempre negativa”. maggiore peso che arriva, in alcuni caQuindi? si, anche all’80%. Ma in tutto questo Quindi, da parte delle imprese c’è gran- entra in gioco anche il concetto di filiede interesse perché con la moratoria si ra. possono sospendere i debiti dell’impre- Come? sa verso le banche, allungando la dura- Artigianfidi conduce negoziati di caratta dei finanziamenti per permettere di tere strategico nei quali è fondamentale proseguire le attività avendo a disposi- lo “stare insieme” delle parti. Alcuni zione il capitale. Così facendo, agli im- esempi: gli accordi con Confapi, Elba e CREDITO – CONDIZIONI DELLE OPERAZIONI A BREVE: ANTICIPI FATTURE, FIDO DI CASSA, SMOBILIZZO Si riporta qui di seguito il prospetto illustrativo relativo ai tassi bancari praticati da alcuni Istituti di credito alle imprese con garanzie prestate da Artigianfidi Lombardia. BANCA INTESA SAN PAOLO apertura di credito in c/c anticipo sbf anticipo fatture UBI BANCO DI BRESCIA apertura di credito in c/c anticipo sbf anticipo fatture BANCA POPOLARE DI LODI apertura di credito in c/c anticipo sbf 2,95% - 4,00% anticipo fatture CARIPARMA apertura di credito in c/c anticipo sbf anticipo fatture 3,10% - 2,85% BANCA CENTRO PADANA apertura di credito in c/c 4,25% - 4,25% anticipo sbf 2,75% - 2,75% anticipo fatture EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,60% - 4,50% 2,95% - 4,85% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 1,90% - 3,80% 2,25% - 4,15% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 1,90% - 3,80% 2,25% - 4,15% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,50% - 9,10% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,40%- 7,60% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,70% - 8,10% 3,85% - 9,45% 2,75% - 7,95% 3,05% - 8,45% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 4,95% - 11,55% 4,15% - 6,30% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,65% - 9,10% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,65% - 9,10% 2,95% - 4,00% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,875 - 5,00% 4,23% - 5,35% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,25% - 3,00% 2,60% - 3,35% EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,75% - 3,50% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 3,90% - 3,90% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,40% - 2,40% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,40% - 2,40% 2,75% - 2,75% BCC LAUDENSE apertura di credito in c/c anticipo sbf anticipo fatture EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,50% - 4,75% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,00% - 4,25% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,00% - 4,25% 4,10% - 6,35% 3,60% - 5,85% 3,60% - 5,85% UNICREDIT apertura di credito in c/c anticipo sbf anticipo fatture EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,70% - 9,45% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 4,00% - 6,75% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 4,50% - 7,55% 6,05% - 9,80% 4,35% - 7,10% 5,85% - 7,90% MONTE PASCHI SIENA apertura di credito in c/c anticipo sbf anticipo fatture EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,50% - 8,00% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,00% - 6,75% EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,00% - 6,75% 5,85% - 8,35% 5,35% - 7,10% 5,35% - 7,10% Consulta l’elenco completo degli Istituti di credito convenzionati nello spazio Artigianfidi Lombardia su www.confartigianato.lodi.it Legenda: MMP = media mese precedente FEI. Ma anche quelli con i Comuni lombardi per poter agire – insieme – sui territorio. Facciamo leva su questo per rendere il credito più fluido. E per la moratoria, quali consigli date alle imprese? Di passare da Artigianfidi Lombardia e toccare con mano la qualità delle nostre offerte fatte di tassi più che competitivi e di linee di finanziamento adatte a qualunque esigenza. Nelle nostre sedi si ragiona, ci si confronta, si valuta con attenzione la storia delle imprese. Perché è sempre meglio poter contare su una struttura che vanta esperienza, professionalità e conoscenza dell’imprenditoria del territorio. Nel confronto quotidiano con le imprese, si genera il vero circuito virtuoso del credito. Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 15 Settembre 2012 Credito Per i soci Confartigianato tante opportunità di risparmio Agevolazioni su conti e spedizioni, al via la convenzione con le Poste C onfartigianato e Poste Italiane hanno stipulato un’importante convenzione che offre agli aderenti all’Associazione la possibilità di avvalersi, a condizioni agevolate, di alcuni prodotti/servizi erogati dal Gruppo Poste Italiane, di particolare interesse per le aziende di riferimento. Ecco, di seguito, alcuni dei vantaggi per gli associati. Conto BancoPosta “In Proprio” e “Prontissimo Affari” Conto BancoPosta “In Proprio” è il conto creato per venire incontro ai bisogni specifici delle imprese, con offerte personalizzate e soluzioni atte a soddisfare i diversi bisogni legati al tipo di attività svolta . S o n o pr e v is te 5 tipo lo gie di Conto “In proprio”: Base, Web, Pos, No Profit, Condominio. Gli associati a Confartigianato che sottoscriveranno il Conto “In proprio” (nuova apertura), opzione Web e POS, avranno il canone mensile di Conto corrente gratuito per 6 mesi. “Prontissimo Affari” è il prodotto di finanziamento a medio-lungo termine dedicato a Liberi Professionisti, Ditte Individuali e persone fisiche con partita Iva, offerto in collaborazione con Compass e collocato da Poste Italiane S.p.A., nato per rispondere alle esigenze di sviluppo dell’attività imprenditoriale o professionale. “Prontissimo Af- fari” offre finanziamenti fino a 30.000€, erogabili in tempi rapidi. Gli associati a Confartigianato che sottoscriveranno un contratto di finanziamento “Prontissimo Affar i ” , u s u f r u i ra n n o d i u n c a n o n e mensile del Conto corrente “In Proprio”, opzione Web e Pos, gratuito per 6 mesi. Quindi, in caso di apertura di un nuovo conto e di un contratto di finanziamento “Prontissimo Affari”, avranno 12 mesi di canone conto gratuito. Spedizioni internazionali Postexport Il servizio Postexport è la nuova gamma di spedizioni internaziona- li per inviare documenti e merci in tutto il mondo. Si compone della linea Minibox (per spedizioni fino a 2 kg) e della linea Box (per gli invii fino a 30 kg). La prima soluzione è utile per spedire in particolare documenti, con tempi di consegna da 3 a 6 giorni lavorativi, a seconda del servizio prescelto. La seconda soluzione è utile per la spedizione di pacchi, con tempi di consegna da 2 a 5 giorni lavorativi, a seconda del servizio prescelto. Gli associati a Confartigianato usufruiranno di tabelle prezzi specifiche che prevedono notevoli vantaggi economici rispetto alle tariffe base. Spedizioni nazionali - Home Box Il servizio Home Box è la soluzione messa in campo dal Gruppo Poste che permette di effettuare spedizioni fino a 20Kg su tutto il territorio nazionale con tempi di consegna di 4 giorni lavorativi (escluso sabato e festivi), e con il pick-up gratuito dei pacchi. Gli associati a Confartigianato usufruiranno di tabelle prezzi specifiche che prevedono notevoli vantaggi economici rispetto alle tariffe base. Come usufruire dell’accordo Gli associati a Confartigianato possono rivolgersi all’ufficio Posteimpresa, con la tessera associativa, presso la sede di Poste Italiane di Lodi, in via Fascetti 1. Con noi maturano nuovi frutti. Fidi a breve termine: Fidi a breve termine: » Fido di cassa » Sconto portafoglio » Anticipi fatture » Anticipi export e import » FEI » ELBA » Affidamento Pool Confidi Artigianfidi Lombardia Società Cooperativa - Via della Marescalca 6 - Lodi - T_0371 439197 - [email protected] Sedi territoriali Codogno - Via Garibaldi, 40 _ Sant’Angelo Lodigiano - Piazza Libertà, 2 _ Casalpusterlengo - Via Emilia, 32 _ Lodi Vecchio - Via San Rocco, 21 Castiglione d’Adda - Via della Vittoria, 5 _ San Colombano al Lambro - Via Monti, 70 _ San Giuliano Milanese - Via Vespucci, 1/3 www.artigianfidi.net 16 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Vetrina d’Impresa Settembre 2012 A Retegno la nuova sfida dei fratelli Malabarba La cura dell’auto entra nel futuro, ecco la nuova frontiera del lavaggio LUIGI ALBERTINI L a voglia di misurarsi con nuove attività professionali, mettendo a fuoco una serie di progetti proiettati nel futuro. La risposta, per certi versi, al momento poco felice dell'economia in generale, il coraggio di "voltare pagina" per contribuire alla ricerca di un domani più tranquillo. E' questa la precisa sensazione che si ricava conversando con Mattia Malabarba, classe 1978, residente a Somaglia, ma "codognino", e comunque "bassaiolo" Doc, operativo con i suoi fratelli Enrico e Simone. I quali, titolari in gruppo del negozio di gomme a Codogno, l'azienda "Start Gomme", viale Trento n. 2, telefono 0377-431973, una attività del tutto normale e per certi versi appagante, hanno deciso di allargare il lavoro acquisendo dallo scorso 13 agosto 2012 il distributore di carburanti "Total" in via Boccaserio n. 1 a Retegno, in pratica sul confine tra la città codognese e la frazione retegnese. Un eccellente punto di rifornimento lungo una arteria particolarmente battuta dal traffico, destinato a diventare, ecco la voglia di fare dei fratelli Malabarba, il luogo di "maquillage" delle vetture del territorio, vale a dire il servizio di lavaggio. Attenzione, però: non il semplice lavaggio e basta, ma una cura completa, al bisogno, e con criteri moderni e sofisticati, proiettati appunto nel futuro. Un "maquillage" in piena regola, come dicevamo. Mattia Malabarba, ma adesso vediamo soltanto pompe di carburanti... "Tranquilli, il progetto è già pronto e l'installazione inizierà appena possibile: contiamo di aprire il servizio completo ad ottobre, quindi il tempo necessario per mettere a punto le attrezzature e vedrà che il servizio sarà operativo in tutti i sensi. Ci comporterà un investimento non indifferente, ma noi abbiamo deciso di fare delle scelte capaci di guardare al futuro con fiducia. Non sarà una "americanata", come magari si potrebbe pensare, senza nulla togliere peraltro ai progetti tecnici molti interessanti messi in atto negli Stati Uniti, sarà invece un servizio capace di abituare la clientela a un nuovo criterio di approccio al servizio di lavaggio e cura della propria vettura". Un investimento consistente, diceva. "Sì, un grosso impegno finanziario, che però abbiamo deciso di affrontare con fiducia. Siamo giovani e quindi riteniamo sia necessario affrontare l'attività professionale con il piglio di chi intende migliorare, anche se il momento della economia in generale non è dei più sereni: in un certo senso, ci fidiamo anche della nostra affezionata clientela visto che come gommisti ci siamo fatti un confortante “giro”. A questi nostri clienti mi permetto, un po' provocatoriamente, di suggerire una vecchia e cara massima: provate per credere". Provate, d'accordo, ma quando l'impianto sarà in funzione... "Naturalmente: stiamo preparando il montaggio dell'intero sistema di lavaggio vetture, qui negli spazi del distributore “Total”, dotato anche di sistema "self service" con gettone o tessera (che si potranno acquisire qui nelle apposite macchinette in grado di restituire l'eventuale resto di moneta), comprensivo del servizio di pulizia degli interni delle vetture mediante l'acquisizione dalla gettoniera degli speciali strumenti riservati alla pulizia dell'abitacolo. Come può capire, si tratta di un servizio decisamente innovativo, che tra l'altro consente al cliente di utilizzarlo in qualsiasi ora del giorno e mettere in pratica i suoi desideri di pulire la propria vettura in un certo senso con l'affetto che di solito si nutre per essa. Naturalmente, nelle ore di lavoro normale, noi saremo a disposizione sostituendo il "self service", lavaggio a mano che effettueremo nella maniera più accurata ed impeccabile, lo posso garantire. Insomma, abbiamo tanta voglia di incominciare: non ne vediamo il momento... Le preciso che avremo sistemi di lavaggio a rullo antigraffio e ad alta pressione, quest'ultimo sistema riservato ai più raffinati". Sono prevedibili delle complicazioni, nel caso del "self service"? "Niente affatto: le procedure saranno di una semplicità sconvolgente e a proposito della tessera informiamo che essa è utilizzabile come una qualsiasi carta ricaricabile: ci penseremo noi alla bisogna. Ripeto: per gettone o tessera ci sarà un semplicissimo distributore automatico, in grado di fornire anche il resto in moneta". Diciamolo: una simpatica "americanata". "Se proprio vuole chiamarla così, però aggiungerei una "americanata" nel senso più nobile e positivo del servizio. Oltre al distributore di carburanti e il lavaggio vetture, nei modi che abbiamo descritto, il "punto-ristoro" per automobili prevede anche una vasta scelta di prodotti: lucida cruscotti, detergente per vetri, nero per le gomme per farle brillare, profumi per l'abitacolo, tappetini e quant'altro che si rende utile per abbellire la propria vettura. Mi permetta di ribadire un altro importante concetto: accanto ai mezzi apparentemente sofisticati, e comunque molto semplici, per il "self service", persisterà la possibilità di avvalersi del personale di servizio, nelle ore di lavoro, per un lavaggio a regola d'arte e professionale. Questo nuovo "centro di bellezza" rappresenta, se vogliamo, un po' la novità della Bassa, grazie proprio agli elementi di ultima generazione. Un grosso investimento, certo, ma siamo sicuri che ne valga la pena". Settembre 2012 Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 17 Imprese in rosa Con le figlie gestisce attività ormai collaudate a Castiraga Due aziende e una sola famiglia, la sfida vinta da Emilia Zacchetti ANDREA BAGATTA D ue aziende, una famiglia, tutto al femminile: è la ricetta di Emilia Zacchetti e delle figlie Alessandra ed Elena, che da sette anni gestiscono insieme le aziende artigiane di Castiraga Vidardo create a inizio anni Novanta dalla stessa Emilia e dal marito Giuseppe Bartolotta, scomparso prematuramente nel 2005. Donne imprenditrici in un settore tradizionalmente appannaggio degli uomini come quello metalmeccanico, donne che hanno dovuto vincere la diffidenza e la perplessità di chi da sempre era abituato a trattare con gli uomini al comando. «E anche per noi non è stato facile, per tanti motivi – dice Emilia Zacchetti con le figlie Alessandra ed Elena -. Anche se tutte e tre lavoravamo già da tanto tempo, io da oltre 20 anni, l’anima delle due ditte di famiglia era mio marito, inutile negarlo. Quando è mancato repentinamente ci siamo ritrovate a dover rimetterci in discussione per prendere in mano completamente le redini delle aziende, e in più dall’altra parte abbiamo trovato diffidenza rispetto alla nuova situazione. Tre donne, da sole, che cosa avrebbero mai potuto combinare senza la guida di un uomo? Invece ci siamo rimboccate le maniche e dove non potevamo arrivare con l’esperienza siamo arrivate con l’organizzazione e il metodo, che ci siamo date. E abbiamo avuto tante soddisfazioni, la prima delle quali tenere la barra dritta in un periodo difficile come questo». Le due imprese in rosa nascono secondo un percorso tipico di tante attività artigianali. Dopo un’esperienza da dipendenti, all’inizio degli anni Ottanta Emilia Zacchetti e il marito Giuseppe Bartolotta intraprendono l’avventura da artigiani nel settore metalmeccanico. Dopo gli inizi l’attività, nata già con il nome Zacchetti Emilia, si consolida nel settore dei cavi con un grosso cliente lodigiano, e il rapporto dura per diversi anni. La ditta Zacchetti Emilia si specializza poi nel tempo nell’assemblaggio e nell’avvolgimento lavorando come contoterzista in esclusiva per l’azienda Atam Windings. Dal 1994 l’attività si sposta a Castiraga Vi- ai dipendenti, perché crediamo molto nella motivazione: condividiamo le buone notizie e i buoni risultati così come le incertezze e le difficoltà. Siamo davvero una grande famiglia in questo, e i risultati ci danno ragione perché abbiamo dipendenti che sono con noi da 20 anni e che si impegnano tantissimo per l’attività. Per far funzionare un’azienda ci vogliono buoni imprenditori, o buone imprenditrici per meglio dire, ma anche buoni lavoratori, e per fortuna noi li abbiamo». Certo, in periodo di crisi non è sufficiente la buona volontà. «Per noi l’organizzazione e il metodo sono fondamentali, e oggi la programmazione avviene non più di mese in mese ma di settimana in settimana, quasi di giorno in giorno – proseguono Emilia, Alessandra ed Elena -. Abbiamo una divisione dei compiti precisa, ma abbiamo anche la capacità e la duttilità perché si possa fare un po’ Emilia Zacchetti con le figlie Alessandra ed Elena. Insieme gestiscono due aziende con dodici dipendenti a Castiraga Vidardo. di tutto in azienda, a partire da noi stesse: ci occupiamo dardo nell’allora nuova zona artigianale, scelte di fondo e i metodi gestionali sono di amministrazione e di personale, ma dove occupa un ampio capannone. condivisi da tutta la famiglia. È uno stile Nel frattempo, le due figlie Elena e Ales- che funziona fino all’improvvisa scom- guidiamo il muletto e lavoriamo sulle sandra, rispettivamente classe 1975 e parsa del marito e papà Giuseppe, avve- macchine. Oggi le nostre ditte sono qua1977, mentre studiano da ragioniera e nuta nel 2005. Lui era punto di riferi- si completamente automatizzate ma condividiamo con il cliente non solo da segretaria d’azienda, fanno esperien- mento e anima dell’attività. za in azienda secondo le direttive di pa- Le ragazze con la mamma però si rim- l’esecuzione del lavoro, ma anche la sua pà: per imparare bisogna provare. Os- boccano le maniche, non vogliono lasciar ideazione e persino la progettazione». servano il lavoro alle macchine, scopro- perdere quanto di buono è stato fatto, e La più grande soddisfazione però rimano la contabilità aziendale, si prestano a si applicano fino a sopperire con l’orga- ne il riconoscimento del proprio lavoro. un po’ di tutto, fino all’ingresso ufficiale nizzazione e il metodo al vuoto lasciato «Ce n’è voluta e c’è sempre da confronin azienda una volta terminati gli studi. dalla figura cardine delle due attività. tarsi – concludono le tre donne -. Noi laNel 1997 nasce come costola della Zac- Oggi in Zacchetti lavorano 10 dipenden- voriamo in qualità, la scelta di essere chetti Emilia una seconda ditta che si oc- ti, nella Bartolotta due. Tutte donne tran- artigiane non è solo nella dimensione cupa di un’attività affine a quella princi- ne il caporeparto della Zacchetti, un tec- d’azienda ma anche nell’idea di un lavoro vissuto in prima persona e curato pale e prende il nome dalla titolare e si nico che lavora qui da 20 anni ormai. chiama Bartolotta Elena. Alessandra in- «Le due ditte hanno vite e amministra- in ogni fase e ogni dettaglio. E da donne vece va ad occuparsi di amministrazione zioni rigorosamente separate, ma le riu- è ancora più difficile. Quando però ti e contabilità alla Zacchetti. Va da sé che nioni di famiglia sono all’ordine del gior- viene riconosciuto, ti dà uno stimolo e le due aziende, pur rigorosamente sepa- no per studiare strategie, affrontare pro- una gratifica davvero grande, che ti dà rate per contabilità, manodopera e atti- blemi, organizzare produzione e lavoro la forza di andare avanti, per te stesso, vità, vivono per così dire nella stessa ca- al meglio – dicono le tre donne -. E spes- per la famiglia e per tutti i collaboratosa e nella stessa famiglia: le strategie, le so allarghiamo questo confronto proprio ri». “La sapienza è figlia dell’esperienza” PROGETTO IMPRESA IDEA ARTIGIANI Quattro conti correnti realizzati su misura per la tua impresa artigiana. Scopri il conto che cresce con te. INFO filiale numero verde 800 997 997 poplodi.it Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Per le condizioni contrattuali fanno riferimento i Fogli Informativi disponibili sul sito web e presso le filiali della Banca. Ed. 09/2011 BANCO POPOLARE - Comunicazione di Prodotto, Pubblicità, Eventi. Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 19 Settembre 2012 Assicurazioni Nella sede Confartigianato prodotti studiati per ogni singola categoria Polizze su misura delle imprese costruite dagli esperti Assiprime P olizze uguali per tutti? Sconti più o meno larghi per accaparrarsi i clienti su prodotti che devono adattarsi alle esigenze di questo utente come di quell'altro? Installatori trattati come edili, carrozzieri come alimentaristi? No. Decisamente tutto questo non appartiene alla filosofia del Gruppo Assiprime... e di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, che infatti ha sottoscritto a suo tempo una convenzione con un leader nel settore assicurativo, che garantisce attenzione, prezzi assolutamente concorrenziali ma soprattutto professionalità e capacità di adeguare perfettamente i prodotti alle esigenze dei clienti. Prodotti nati dalla conoscenza delle dinamiche dei diversi settori, dal confronto quotidiano con chi, all'interno di Confartigianato Imprese, conosce necessità e vincoli di chi fa impresa, ma soprattutto dalla volontà di rappresentare gli interessi della clientela, al di là della compagnia assicurativa. PRODOTTI SU MISURA Assiprime opera come un sarto, costruendo un abito su misura non solo della categoria cui appartiene il cliente, ma sulla base delle necessità del singolo imprenditore. Mettendo anche in concorrenza le compagnie pur di trovare condizioni e prezzi adeguati a chi si affida a un partner preparato come il Gruppo guidato da Renato Casoni. IL CLIENTE PRIMA DI TUTTO Normalmente i prodotti assicurativi sono standardizzati. Ormai li emette, uno uguale all'altro, il computer, e sono solo ritoccabili nel prezzo. Da un'agenzia ASSIPRIME EURO BROKERING SRL Via Gorra, 55/A - Piacenza FIDEJUSSIONI UN’ALTERNATIVA ALLA BANCA (NO CENTRALE RISCHI) Grazie ad Assiprime per ogni categoria di imprese vengono costruite polizze su misura, in grado di coprire tutti i rischi all'altra come da una compagnia a un'altra, le polizze rappresentano uno "standard"; le uniche differenze – minime – si possono riscontrare solo sulla scontistica applicata ai singoli casi. ''Assiprime, invece, ha creato prodotti assicurativi su misura per le esigenze dei clienti e che vengono poi sottoposti ad alcune compagnie che hanno dato il benestare in esclusiva per Confartigianato Imprese – spiega Renato Casoni -, fatti ad hoc per le diverse categorie di associati, dagli edili agli installatori, dagli autoriparatori agli alimentaristi, e così via. Sono tutti prodotti assolutamente unici e originali'', frutto di una consulenza che d'ora in poi, per essere ancora più costante offre l'opportunità di uno sportello all'interno della stessa sede della Confartigianato a Lodi, in via della Marescalca. UNA CONSULENZA QUOTIDIANA AEB Brokering è il partner di grande esperienza scelto da Assiprime per affiancare i soci Confartigianato nella nuova sede dell'organizzazione. Una presenza costante, dove nascono quei prodotti che puntano a garantire le imprese e le loro famiglie a trecentossessanta gradi. Dalla scelta della polizza migliore al prezzo migliore, fino a un eventuale contenzioso. Sempre a disposizione. Ogni giorno. - Contratto di locazione commerciale - Anticipo per acquisto abitazione (D.L. N. 122/2005) - Anticipo per acquisto locali ad uso commerciale - Garanzia di pagamento - Rimborso I.V.A. - Oneri di costruzione ed urbanizzazione - Cauzione provvisorie per gare d'appalto - Cauzioni definitive - Attestazione di capacità finanziaria Massimo Cerri cell. 328.3386175 [email protected] 20 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Settembre 2012 ConfartigianatoNews Le date da non scordare Lavoro e fisco, tutte le scadenze per un autunno sotto controllo Scadenziario del lavoro Scadenziario fiscale SETTEMBRE SETTEMBRE Martedì 25 Presentazione richiesta autorizzazione inps per cig/cigs mese precedente. OTTOBRE Lunedì 1 Obbligo di stampa del libro unico del lavoro o, nel caso di soggetti gestori, di consegna della copia al soggetto obbligato alla tenuta, in relazione al periodo di paga precedente. Cassa edile: versamento contributi. Inps: invio telematico uniemens individuale aggregato. Mercoledì 10 Versamento contributi INPS lavoro domestico dovuti per il trimestre luglio – settembre. Martedì 16 Versamento ritenute Irpef operate nel mese precedente su compensi per lavoro dipendente ed assimilato, lavoro autonomo e provvigioni. Versamento contributi Inps lavoro dipendente dovuti sulle retribuzioni relative al mese precedente. Versamento contributi Inps Gestione Separata sui compensi erogati nel mese precedente ad amministratori, sindaci, associati in partecipazione, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori a progetto. Versamento contributi mensili ai fondi di assistenza sanitaria (Est ecc.). Versamento contributi mensili agli Enti Bilaterali (Elba ecc). Versamento contributi mensili fondi di previdenza complementare. Cassa edile: trasmissione telematica denuncia mensile. Lunedì 22 Fon.Te. – dipendenti iscritti: trasmissione telematica distinta, versamento trattamento di fine rapporto e contributi riferiti al trimestre luglio 2012 – settembre 2012. Giovedì 25 Inps: presentazione richiesta autorizzazione per cig/cigs mese precedente. Mercoledì 31 Obbligo di stampa del libro unico del lavoro o, nel caso di soggetti gestori, di consegna della copia al soggetto obbligato alla tenuta, in relazione al periodo di paga precedente. Cassa edile: versamento contributi. Inps: invio telematico uniemens individuale aggregato. a cura di Emanuele Lupi Consulente del Lavoro [email protected] Martedì 25 1. IVA – ELENCHI RIEPILOGATIVI CESSIONI E/ O ACQUISTI – PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI I soggetti interessati devono trasmettere in via telematica il prospetto riepilogativo delle cessioni e/o acquisti e prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di agosto (operatori mensil) ad uno qualsiasi degli uffici doganali della circoscrizione territorialmente competente in base alla sede del soggetto obbligato. OTTOBRE Lunedì 1 1. IMPOSTE DI REGISTRO – LOCAZIONE DI IMMOBILI - Scade oggi il termine per la registrazione ed il versamento relativo ai contratti di locazione che hanno avuto inizio, o sono stati tacitamente rinnovati, con decorrenza 01/09/2012 per i soggetti che non hanno optato per la cedolare secca. 2. VERSAMENTO MODELLO UNICO - Termine entro il quale, contribuenti persone fisiche, non titolari di partita iva, possono effettuare il versamento risultante dalla dichiarazione, se hanno scelto la rateizzazione delle seguenti imposte: IRPEF ( saldo 2011 e I acconto 2012); ADD. REGIONALE/COMUNALE IRPEF; INPS (Contributi gestione artigiani eccedente il minimale). 3. MODELLO UNICO 2012 - Termine per l’invio telematico, diretto o tramite intermediari abilitati, del Mod. Unico 2012 relativo ai redditi anno 2011 di Persone Fisiche, Società di Persone e soggetti IRES. 4. DICHIARAZIONE ICI - Presentazione della dichiarazione ICI relativa alle variazioni verificatesi nel 2011 quando vi sono delle modifiche relative alla determinazione dell’imposta da segnalare all’Ufficio Comunale per evidenziare i calcoli effettuati per l’anno precedente. 5. IVA ELENCHI “BLACK LIST” MENSILI - Termine per l’invio telematico del Modello di comunicazione delle operazioni con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in paesi a fiscalità privilegiata per le operazioni registrate o soggette a registrazione del mese di agosto da parte dei soggetti mensili. 6. MODELLO IVA 2012 - Termine per l’invio telematico, diretto o tramite intermediari abilitati, della Dichiarazione Iva relativa all’anno 2011 di Persone Fisiche, Società di Persone e soggetti IRES in forma autonoma. 7. MODELLO IRAP 2012 - Termine per l’invio telematico, diretto o tramite intermediari abilitati, della Dichiarazione Irap relativa all’anno 2011 di Persone Fisiche, Società di Persone e soggetti IRES . Martedì 16 1. VERSAMENTO UNIFICATO IVA - Entro oggi deve essere effettuato il versamento unificato dell’ IVA liquidata nel mese di settembre per i contribuenti mensili. 2. IVA DICHIARAZIONI D’INTENTO - Presentazione in via telematica della comunicazione dei dati relati- Come contattare i nostri uffici 8 LODI - Via della Marescalca, 6 - Tel. 0371.439197 - Fax 0371.431139 [email protected] CODOGNO - Via Garibaldi, 40 - Tel. 0377.41541 - Fax 0377.431578 [email protected] S. ANGELO LODIGIANO - Piazza Libertà Tel. 0371.217010 - Fax 0371.935478 [email protected] CASALPUSTERLENGO - Via Emilia - Tel. 0377.46401 - Fax 0377.919338 [email protected] CASTIGLIONE D'ADDA - Via della Vittoria, 5 - Tel./Fax 0377.900005 [email protected] S. COLOMBANO AL LAMBRO - Via Monti, 70 - Tel. 0371.899002 [email protected] S. GIULIANO MILANESE - Via Vespucci, 1/3 - Tel. 02.98240516 [email protected] LODI VECCHIO - Via S. Rocco, 21 - Tel. 0371.460643 [email protected] vi alle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese di settembre (soggetti mensili). 3. VERSAMENTO MODELLO UNICO 2012 - Termine entro il quale effettuare i versamenti risultanti dalla dichiarazione relativi ai contribuenti titolari di reddito d’impresa e persone fisiche, i quali hanno scelto la rateizzazione: IRPEF ( saldo 2011 e primo acconto 2012); Add.le Regionale / Comunale Irpef saldo 2011; Add.le Comunale Irpef acconto 2012; IVA ( per i contribuenti che hanno scelto di versarla in Unico); IRAP ( saldo 2011 e primo acconto 2012); INPS (contributi gestione artigiani eccedente il minimale saldo 2011 e primo acconto 2012); IRES ( saldo 2011 e primo acconto 2012);Versamento dell’IVA dovuta sui maggiori ricavi da parte dei soggetti che si adeguano agli studi di settore e/o parametri. 4. RITENUTE SUI DIVIDENDI - Le società di capitali devono versare le ritenute sui dividendi corrisposti nel trimestre solare precedente. Giovedì 25 IVA – ELENCHI RIEPILOGATIVI CESSIONI E/O ACQUISTI – PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI - I soggetti interessati devono trasmettere in via telematica il prospetto riepilogativo delle cessioni e/o acquisti e prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di settembre (operatori mensili) e del terzo trimestre (operatori trimestrali) ad uno qualsiasi degli uffici doganali della circoscrizione territorialmente competente in base alla sede del soggetto obbligato. Martedì 30 IMPOSTE DI REGISTRO – LOCAZIONE DI IMMOBILI - Scade oggi il termine per la registrazione ed il versamento relativo ai contratti di locazione che hanno avuto inizio, o sono stati tacitamente rinnovati, con decorrenza 01/10/2012 per i soggetti che non hanno optato per la cedolare secca. Mercoledì 31 1. IVA ELENCHI “BLACK LIST” MENSILI E TRIMESTRALI - Termine per l’invio telematico del Modello di comunicazione delle operazioni con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in paesi a fiscalità privilegiata per le operazioni registrate o soggette a registrazione del mese di settembre da parte dei soggetti mensili e nel terzo trimestre da parte dei soggetti trimestrali. 2. VERSAMENTO MODELLO UNICO - Termine entro il quale, contribuenti persone fisiche, non titolari di partita iva, possono effettuare il versamento risultante dalla dichiarazione, se hanno scelto la rateizzazione delle seguenti imposte: IRPEF ( saldo 2011 e I acconto 2012); ADD. REGIONALE/COMUNALE IRPEF; INPS (Contributi gestione artigiani eccedente il minimale). Laura Ferrari Addetta servizio fiscale - Contabilità semplificata [email protected] Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 21 Settembre 2012 ConfartigianatoNews C’è ancora poco tempo per adempiere Formazione Sicurezza Decreto 81/2008, la scadenza entro cui adeguarsi è prossima L o scorso 21 dicembre la Conferenza Stato-Regioni ha siglato un accordo in cui è precisata l’articolazione “minima” del percorso formativo che ciascun Datore di lavoro deve garantire ai propri dipendenti, ai dirigenti ed ai preposti. In merito alla formazione dei lavoratori, in particolare, è importante sottolineare alcuni degli aspetti definiti dall’accordo. Requisiti dei docenti I docenti devono possedere esperienza documentata almeno triennale nel campo della sicurezza sul lavoro. Organizzazione, contenuti, durata dei corsi di formazione La durata ed i contenuti dei corsi di formazione dei lavoratori dovranno essere differenziati in base all’attività svolta ed ai livelli di rischio. A livello organizzativo deve essere individuato un soggetto responsabile del progetto formativo. Sulla base del Codice Ateco 2002 – 2007 (del macrosettore ATECO di appartenenza) le attività lavorative sono classificate dall’accordo come segue: - Classe di rischio BASSO (Es: alberghi, ristoranti, servizi domestici, attività ricreative – culturali e sportive). - Classe di rischio MEDIO (es. pubblica amministrazione, assistenza sociale non residenziale, agricoltura). - Classe di rischio ALTO (es. costruzioni, industria tessile, sanità, industria della gomma e della plastica, lavorazione metalli, lavorazione legno). - La durata MINIMA dei corsi di formazione dei lavoratori viene così stabilita: Livello di rischio BASSO MEDIO ALTO Durata minima del corso 8 ore così suddivise: 4 ore di formazione generale + 4 ore di formazione specifica 12 ore così suddivise: 4 ore di formazione generale + 8 ore di formazione specifica 16 ore così suddivise: 4 ore di formazione generale + 12 ore di formazione specifica E’ importante precisare che nella “Durata minima” del corso non sono comprese le ore dedicate a tutte quelle operazioni che richiedono un addestramento quale, ad esempio: uso dei carrelli elevatori, formazione antincendio /di primo soccorso, movimentazione manuale dei carichi etc. Per i preposti sono previste ulteriori azioni formative che consentano loro di esercitare un’efficace azione di controllo. Documentazione attestante l’avvenuta formazione Al termine del corso, a patto che sia documentata la presenza ad almeno il 90% delle ore di formazione previste, viene rilasciato un attestato di formazione. Per i preposti è richiesto anche il “superamento” di una prova di valutazione finale. Adeguamento della formazione già impartita ed aggiornamento periodico Indipendentemente dal livello di rischio è previsto un aggiornamento minimo pari a 6 ore, da svolgersi con periodicità quinquennale. La formazione già impartita in Azienda deve essere adeguata ai contenuti dell’accordo in oggetto entro il 31 dicembre 2012. La stessa conferenza ha inoltre modificato la formazione necessaria per lo svolgimento diretto da parte del Datore di lavoro dei compiti di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Sempre sulla base del Codice Ateco 2002 - 2007 (del macrosettore Ateco di appartenenza) le attività lavorative sono classificate sui tre livelli di rischio Basso, Medio e Alto in base ai quali sono definiti i percorsi formativi la cui durata è così stabilita: Livello di rischio BASSO MEDIO ALTO Durata minima del corso 16 ore 32 ore 48 ore Come operare: la risposta di Confartigianato Alla luce di quanto descritto, è necessario che ciascuna Azienda provveda rapidamente a verificare, eventualmente con il supporto di specialisti, i propri bisogni formativi definendo in tal modo un programma formativo adeguato ai requisiti di Legge. In ogni caso, Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, in collaborazione con Assistudio, ha approntato un programma di corsi (a cominciare da quelli relativi alle 4 ore di formazione generale), che avranno luogo presso le sedi di Lodi e Codogno. Ventisette edizioni, per quasi 700 partecipanti complessivamente coinvolti, hanno già avuto luogo tra aprile e settembre. Nuove edizioni del modulo di formazione Generale sono previste per il mese di ottobre. Per quanto riguarda invece la formazione specifica, al fine di garantire la possibilità di concludere il percorso formativo entro i termini di legge, i corsi partiranno dal prossimo mese di ottobre. Per maggiori informazioni: Laura Meazzi (0377 – 41541 oppure [email protected]) o Giusy Negri ( 0371 – 439197 oppure [email protected]) Agenda associativa CATASTO UNICO REGIONALE DEGLI IMPIANTI TERMICI: CONFARTIGIANATO LODI È CENTRO C.A.I.T. Con la costituzione del Catasto Unico Regionale degli Impianti Termici (C.U.R.I.T.), Regione Lombardia ha definito le modalità di caricamento dei dati relativi agli impianti termici sul proprio territorio. Agli inserimenti a Catasto sono OBBLIGATI i MANUTENTORI, gli INSTALLATORI e gli AMMINISTRATORI DI CONDOMINIO; queste figure possono provvedere a tale attività o in modo autonomo (registrandosi al sito www.curit.it), o appoggiandosi a un C.A.I.T. (Centro Assistenza Impianti Termici). Il servizio C.A.I.T. offre agli impiantisti termici, agli installatori manutentori ed anche agli amministratori di condominio il servizio di trasmissione per via telematica al Catasto Unico Regionale dei dati relativi alla dichiarazione di avvenuta manutenzione, delle schede identificative, delle nomine e delle revoche di responsabilità degli impianti, così come previsto dalla recente legge. Confartigianato Imprese Provincia di Lodi opera come centro C.A.I.T.: aderendo al C.A.I.T. l’impresa si solleva da tutti gli obblighi di inserimento e dalla consegna della documentazione ai vari Enti. Per maggiori informazioni contattare il Sig. Nicola Peloso, Responsabile del Servizio, al tel. 0377/41541 oppure per e-mail [email protected]. ABBONAMENTO SPECIALE CANONE RAI: AGGIORNAMENTI La RAI sta inviando alle aziende una nuova comunicazione rielaborata alla luce della nota interpretativa del Ministero dello Sviluppo Economico. Come saprete, è prassi consolidata da parte della RAI considerare ogni soggetto un “potenziale utente non abbonato”, quindi, presumendo il possesso di apparecchi soggetti al pagamento di tale tassa sta, inviando una nuova lettera a tutte le aziende, creando di nuovo allarme. Ribadiamo che in base alla nota ministeriale sono esplicitamente esclusi dal pagamento dell'Abbonamento Speciale i PC senza sintonizzatore TV nonché i monitor per computer. Tale orientamento è stato ampiamente discusso e condiviso con la RAI stessa durante l'incontro del 3 aprile scorso, al quale Confartigianato ha partecipato insieme alle altre Organizzazioni confederate. Per questa ragione, è ormai chiaro che devono pagare il Canone di Abbonamento Speciale coloro che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radio-televisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o comunque fuori dell'ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto. A chiunque non possieda tali apparecchiature l'indicazione che diamo è di rispondere (come peraltro richiesto al terzo paragrafo della lettera RAI) attraverso la cartolina preaffrancata, specificando nello spazio 'eventuali altre comunicazioni', di non essere tenuti al pagamento della tassa in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti. FIERE 2012: MOLTO INTENSA LA RIPRESA AUTUNNALE SETTEMBRE / OTTOBRE - 29 e 30 settembre: 2a edizione di “Le Forme del Gusto”, a Lodi, Piazza della Vittoria – Piazza Broletto - Ex Convento di San Cristoforo – Parco Tecnologico Padano; - Domenica 14 ottobre: “Artigiani in piazza” a Graffignana, in occasione della Fiera della Vittorina; - Domenica 28 ottobre: “Artigiani in piazza” a Lodi Vecchio, in occasione della Festa del Ringraziamento. NOVEMBRE / DICEMBRE - Domenica 4 novembre: “Artigiani in piazza” a Lodi, piazza della Vittoria; - Martedì 13 e mercoledì 14 novembre: a Codogno, partecipazione alla Fiera Regionale; - (data da definire) mercato di Natale a Casalpusterlengo, Piazza del Popolo. Le aziende associate interessate a partecipare ad uno o a più eventi sono invitate a contattare Laura Meazzi, Responsabile del settore fiere ed eventi promozionali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, allo 0377 - 41541 oppure mandando una e-mail a: [email protected]. Si precisa inoltre che, come ogni anno, è condizione per la partecipazione l’avvenuto e regolare versamento a Confartigianato della quota associativa 2012. Le date indicate nel precedente calendario potrebbero subire delle modifiche. ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO: CORSO DI AGGIORNAMENTO Confartigianato Imprese Provincia di Lodi promuove la realizzazione di un “Corso di aggiornamento dell’Addetto al primo soccorso”. Il corso, della durata di 6 ore, avrà luogo presso la sede associativa di Codogno (via G. Garibaldi, 40) con le seguenti modalità: Date: - Mercoledì 26 settembre 2012 (3 ore) - Mercoledì 3 ottobre 2012 (3 ore) Orario: dalle ore 17.30 alle ore 20.30 [email protected] Vista la breve durata del corso, si informa che non saranno ammesse assenze. Il costo di partecipazione al corso è stabilito in € 70,00 per gli associati e € 115,00 per i non associati. Per partecipare, o per maggiori informazioni, è necessario contattare la Sig.ra Laura Meazzi al numero 0377/41541 oppure, via e-mail, [email protected]. 22 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano Settembre 2012 ConfartigianatoNews Scaricabile dal sito www.confartigianato.lodi.it Premio “Bruno Lenta”: pubblicato il Bando dell’ottava edizione P er l’ottavo anno consecutivo, Confartigianato Imprese Provincia di Lodi istituisce il “Premio Bruno Lenta per la Responsabilità Sociale dell’Impresa”. Il Premio sarà assegnato dalla Giunta esecutiva dell’Associazione, a maggioranza assoluta dei componenti e con giudizio insindacabile, all’impresa in grado di dimostrare di aver raggiunto elevati standard di Responsabilità Sociale, secondo quanto indicato nel testo integrale del Bando (scaricabile dal sito www.confartigianato.lodi.it) I vincitori delle passate edizioni Nelle precedenti edizioni il Premio è stato assegnato alla ditta Vezzoli di Caselle Lurani (2005), alla Orlandi snc di Maleo (2006), alla Dolce Lodi snc di Lodi (2007), alla Tbt snc di Terni Guido di Lodivecchio (2008), alla F. lli Cighetti snc di Castiglione d’Adda (2009), alla Senna Inox di Graffignana (2010) e alla Audio Ohm di Codogno (2011). La Responsabilità Sociale dell’Impresa (CSR) Al concetto di CSR non corrisponde ancora una univoca definizione ufficiale. Spesso si parla, con significato affine, di “etica di impresa”, di “cittadinanza aziendale”, di “sviluppo sostenibile”, di “sviluppo durevole”. Nel Libro Verde pubblicato nel 2001 dalla Commissione Europea, la CSR (Corporate Social Responsability) è definita come “l’integrazione, nelle operazioni commerciali delle imprese e nei loro rapporti con le parti interessate, di preoccupazioni di carattere sociale ed ecologico, attraverso un processo volontario di autoregolamentazione”. Requisiti per la partecipazione Possono concorrere all’assegnazione del Premio tutte le imprese, quindi non solo quelle dell’artigianato, aventi sede legale o unità operativa nella Provincia di Lodi, purchè iscritte alla Camera di Commercio entro il 31 dicembre 2010. Partecipazione al Premio La partecipazione al Premio è gratuita. Le candidature devono essere segnalate per iscritto alla Segreteria Generale di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi entro e non oltre le ore 12 di venerdì 12 ottobre 2012, secondo una delle seguenti modalità: a) consegna della domanda presso una delle sedi associative; b) invio postale alla sede legale (via della Marescalca 6, Lodi) o amministrativa (via Garibaldi 40, Codogno); c) trasmissione via fax (0371 – 431139 oppure 0377 – 431578); d) inoltro della domanda via e-mail all’indirizzo: [email protected]. PEC, è tempo di rinnovi Informiamo gli Associati che hanno attivato gratuitamente, attraverso Confartigianato Imprese della provincia di Lodi, una casella di Posta Elettronica Certificata che sono ormai prossime le scadenze per il rinnovo. Sarà, nel dettaglio, così possibile provvedere al rinnovo: 1) Dall’1/10/2012 AL 30/10/2012 è stabilito il periodo per il rinnovo della casella PEC al prezzo in convenzione con TELECOM ITALIA (6,00 euro + IVA); 2) Le modalità di pagamento saranno indicate tramite l’invio all’attivata casella di un messaggio con la descrizione della procedura di rinnovo. Le forme di pagamento previste consentiranno sia il pagamento on-line con carta di credito sia il pagamento con addebito su contratto di linea fissa TELECOM ( se in essere); 3) Segnaliamo, per ulteriori informazioni, la possibilità di chiamare il numero verde 800 862822. Il rinnovo coinvolge, al di là della forma giuridica dell’attività, tutte le imprese che hanno attivitato la citata casella PEC attraverso la convenzione Confartigianato-TELECOM. Le imprese che non provvederanno al rinnovo, nelle modalità e nei termini descritti in precedenza, subiranno l’annullamento delle già attivate caselle PEC. Le imprese saranno successivamente, nel caso di annullamento, obbligate all’attivazione di un’altra casella PEC a pagamento e alla necessaria comunicazione di variazione in Camera di Commercio. Il 25 settembre un importante workshop per i termoidraulici C onfartigianato Imprese Provincia di Lodi ha organizzato, nella giornata di martedì 25 settembre, un importante incontro formativo tecnico professionale per titolari, soci, dipendenti delle imprese artigiane di impiantistica termoidraulica. L’appuntamento, dalle 16.30 alle 20.00, è previsto presso la sala conferenze della nuova sede associativa di Lodi in via della Marescalca 6. Relatore dell’incontro sarà il Perito Termotecnico Gino De Simoni, Termotecnico, Libero professionista, Consigliere ANTA e Coordinatore Commissione Termotecnici Collegio Periti Industriali Milano e Lodi. Il costo per la partecipazione è di € 60,00 + I.V.A. a partecipante. Programma del workshop è il seguente: • Installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione unifamiliare: obblighi, scadenze, modalità di installazione e problemi connessi alla installazione; • Legge Regione Lombardia n. 3 del 21 febbraio 2011 - modifica legge regionale 24/2006, che prevede ulteriori obblighi in materia di impianti termici, al fine di favorire la riduzione dei consumi energetici; • Delibera Regione Lombardia IX/2601 del 30 novembre 2011 - disposizioni per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici nel territorio regionale; • Delibera Regione Lombardia IX/3522 del 23 maggio 2012 - termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore: modifiche ed integrazioni alle disposizioni approvate con dgr 2601/2011; • Delibera Regione Lombardia IX/3855 del 25 luglio 2012 - termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore: ulteriori integrazioni alle disposizioni approvate con dgr 2601/2011 • D.G. ambiente, energia e reti D.D.U.O. 13 lu- glio 2012 - n. 6260 - disposizioni tecnico-operative per l’esercizio, la manutenzione, il controllo e ispezione degli impianti termici e per la gestione del relativo catasto. Per questioni organizzative si prega di confermare la propria partecipazione entro e non oltre lunedì 24 settembre al Sig. Nicola Peloso ([email protected]) e alla Sig.ra Paola Rota ([email protected] - tel. 0371 43.91.97 fax 0371 43.11.39). 9° censimento generale dell’industria e dei servizi La Camera di Commercio di Lodi ha comunicato l’avvio delle operazioni relative al 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi e del Censimento delle istituzioni non-profit. Presso la Camera di Commercio di Lodi è stato quindi costituito l’Ufficio Provinciale di Censimento (UPC) che si occuperà della rilevazione sul territorio per conto di Istat. L’UPC si avvarrà della collaborazione di 9 rilevatori che avranno un contatto diretto con le unità presenti nelle liste censuarie e che dovranno recuperare i 2.541 questionari presso le unità di rilevazione individuate da Istat. Si precisa che non tutte le imprese del territorio riceveranno il questionario. Istat ha infatti selezionato un campione di 987 unità, le restanti 1.554 rappresentano l’universo delle istituzioni non-profit. Per le Imprese si tratterà di una rilevazione multiscopo con domande poste su proprietà/controllo/gestione, risorse umane, relazioni d’impresa, innovazione internazionalizzazione, strategie di mercato e accesso ai finanziamenti. Dal 10 settembre scorso l’UPC è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30. Il personale sarà a disposizione per fornire informazioni in merito alla compilazione, affinché, come auspicato dall’Istat, imprese ed istituzioni possano rispondere direttamente. Considerato che il Censimento è definito da una Legge (Piano Generale del Censimento), per le unità di rilevazione vi è l’obbligo di risposta. Per ulteriori informazioni: Ufficio Provinciale di Censimento tel. 0371/4505.212 – 256 – 252 [email protected], [email protected] Settembre 2012 Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 23 ConfartigianatoNews Lunedì 1 ottobre, ore 17.30, a Lodi “Aspetti rilevanti della Riforma del Lavoro”: Seminario sulle novità della “Legge Fornero” U n importante incontro proposto alle aziende, promosso da Confartigianato in collaborazione con l’Ordine dei Consulenti del Lavoro della Provincia di Lodi. Il Seminario di studio si svolgerà lunedì 1 ottobre presso la sala riunioni della nuova sede di Lodi di Confartigianato, Via della Marescalca 6. Inizio del Seminario: ore 17.30 (conclusioni entro le ore 20). I consulenti del Lavoro dell’Associazione svolgeranno i seguenti temi: 1. I contratti di lavoro: lavoro a progetto, lavoro autonomo (partite iva), contratto a termine, contratto di inserimento, apprendistato, contratto part time, contratto a chiamata. 2. Le dimissioni: la nuova procedura di convalida. 3. Licenziamento e ASPI: le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e nuovo ammortizzatore sociale che sostituirà l’indennità di disoccupazione. Seguirà il question time, con la possibilità per gli imprenditori presenti di intervenire con osservazioni e domande. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa presso la sede di Lodi - tel. 0371.439197 - [email protected] La nuova Riforma del Lavoro in sintesi CONTRATTO A TERMINE · Il primo rapporto a termine può essere senza la “causale” ma non deve durare più di 12 mesi e non è · I datori di lavoro possono sfruttare la nuova tipologia di prorogabile. contratto a termine senza dover fornire le ragioni giustifi· Il contratto può proseguire oltre la scadenza per un catrici: occorrerà però verificare che si tratti del primo massimo di 30 o 50 giorni a seconda che la durata rapporto di lavoro a termine. iniziale del rapporto fosse inferiore o superiore ai 6 · L’allungamento dei tempi di prosecuzione del contratto mesi. telematicamente (con modalità da definire). · Tra un contratto a termine e un altro devono passare · Per il calcolo del tetto massimo dei 36 mesi effettuabili 60 giorni per i rapporti fino a 6 mesi e 90 per quelli ol- con rapporto a termine presso la stessa azienda si devono tre i 6 mesi ma gli emendamenti al Dl Sviluppo puntano computare anche i periodi di somministrazione. a una riduzione per i lavori stagionali. APPRENDISTATO · La durata minima del contratto non può essere inferiore a 6 mesi, fatte salve le attività stagionali. · I datori di lavorodovranno prestareattenzione alla veri· L’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla fica della percentuale di conferma, per non incorrere nelconferma di almeno il 30% dei rapporti di apprendi- la trasformazione del rapporto di lavoro in contratto sustato cessati nei 36 mesi precedenti la data di as- bordinato a tempo indeterminato, fin dalla sua costitusunzione. zione e con esclusione dei benefici legati all’apprendista· La percentuale di cui sopra passa al 50% dal 18 to. luglio 2015. · Nel calcolo della percentuale non contano i rapporti ces· I datori di lavoro che occupano fino a 9 addetti sono sati per recesso durante il periodo di prova, per dimissioesclusi dalla disposizione della percentuale minima di ni o per il licenziamento per giusta causa. conferma. Riforma lavoro: dimissioni più complicate dal 13 luglio 2012 Il datore di lavoro che abusi del foglio firmato in bianco dalla lavoratrice o dal lavoratore al fine di simularne le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto, è punito con la sanzione amm i n i s t ra t i va d a e u r o 5 . 0 0 0 , 0 0 a d e u r o 30.000,00. Anche per contrastare tale fenomeno, quello delle dimissioni in bianco, la riforma Fornero detta una nuova procedura da seguire per le dimissioni, complicandone l'iter burocratico. L'efficacia delle dimissioni, presentate dai lavoratori dipendenti a partire dal 18 luglio 2012, sarà sospesa fino a quando le stesse non saranno convalidate. Il datore di lavoro che riceve la lettera di dimissioni o in alternativa sottoscrive l'accordo di risoluzione consensuale, deve invitare entro 30 giorni (in forma scritta allegando copia della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro inviata al Centro Provinciale per l'impiego) il lavoratore a confermare la risoluzione del rapporto di lavoro. In caso contrario, le dimissioni sono prive di effetto e il rapporto resta in essere. Il lavoratore, nei sette giorni successivi alla ricezione della comunicazione, ha a disposizione differenti opzioni. Può aderire all'invito del datore di lavoro e recarsi presso il Centro Provinciale per l'impiego oppure sottoscrivere la ricevuta della comunicazione. In tal caso viene meno l'effetto sospensivo delle dimissioni, che quindi decorrono dalla data stabilita precedentemente. Il lavoratore può, in alternativa, non aderire all'invito del datore di lavoro. Anche in questo caso, decorsi i sette giorni, viene meno l'effetto sospensivo delle dimissioni e il rapporto si considera risolto alla data stabilita. Il lavoratore può infine decidere di revocare le dimissioni. Per ulteriori informazioni o chiarimenti, è possibile contattare Emanuele Lupi, Consulente del Lavoro e Responsabile Area Lavoro di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, allo 0377 46401 oppure via e-mail all'indirizzo [email protected] PROGETTO E PARTITE IVA LICENZIAMENTO “ECONOMICO” · I contratti a progetto non possono essere stipulati per attività che ripetano l’oggetto sociale del committente né per compiti esecutivi e ripetitivi. Inoltre, deve essere garantito un compenso “minimo” fissato da futuri Ccnl di settore ovvero parametrato alle paghe di figure analoghe individuate dai Ccnl esistenti. · Sono introdotti, per le collaborazioni autonome, vincoli di subordinazione sui contratti che vengono stipulati dopo l’entrata in vigore della riforma. · La riforma introduce una sorta di tentativo obbliga- · Il datore di lavoro che intende procedere a un licenziatorio di conciliazione in merito al licenziamento per mento “economico” deve far precedere il recesso da una motivi economici. comunicazione alla Dtl, con indicazione dei motivi del · A differenza della procedura in atto fino all’entrata licenziamento e delle eventuali misure di ricollocazione. in vigore del collegato lavoro, quella introdotta dalla La Dtl convocherà le parti entro 7 giorni. riforma deve precedere l’atto di recesso da parte del · La procedura si deve concludere entro 20 giorni, salvo il datore di lavoro. caso di proroga richiesta dalle parti per accordarsi: de· La nuova procedura riguarda solo i datori di lavoro corso questo termine (o se la conciliazione fallisce) il reche superano la soglia di 15 lavoratori (ai fini dell’ap- cesso può essere intimato. plicazione della “tutela reale”). · La riforma introduce sette fattispecie di invalidità del licenziamento, ciascuna correlata a uno specifico regime sanzionatorio: discriminatorio, disciplinare con previsioni di reintegro, disciplinare con correINVALIDITA’ sponsione di sola indennità, invalido a causa di vizi DEL LICENZIAMENTO formali, di tipo economico, legato a motivazioni di inidoneità fisica o psichica, collettivo (licenziamento, effettuato da aziende con più di 15 lavoratori, che riguarda almeno 5 lavoratori nell’arco di 120 giorni). DIMISSIONI · I committenti di lavoro a progetto dovranno rispettare le regole della riforma per la stipula dei nuovi contratti. L’attenzione dovrà anche concentrarsi sulle clausole di recesso da parte dell’azienda, che potranno essere legate solo a ragioni di giusta causa o di inidoneità professionale del lavoratore. · Per le partite Iva in essere, esclusi gli iscritti agli Albi per le attività inerenti, i committenti dovranno adeguare i rapporti alle nuove regole, nel termine di legge indicato. · Le novità introdotte sui licenziamenti riguardano solo i datori di lavoro che occupano più di 15 lavoratori. · Occorrerà prestare attenzione a rispettare le procedure in merito all’intimazione del recesso sia esso individuale o collettivo, per non incorrere nei regimi sanzionatori. · Nei licenziamenti disciplinari si dovranno osservare con scrupolo le tipizzazioni contrattuali poiché assumono valore dirimente ai fini della valutazione giudiziale della legittimità del recesso. · I datori di lavoro dovranno informare i lavoratori circa le · Viene allungato fino a tre anni di vita del bambino il nuove procedure periodo entro il quale la lavoratrice madre deve far · Nell’ipotesi in cui il lavoratore non si adegui alle nuove convalidare le proprie dimissioni presso la Dtl. Lo regole, il datore di lavoro (entro 30 giorni dalle dimissiostesso vale per il lavoratore. ni) dovrà invitarlo a convalidare le stesse – mediante · In tutti gli altri casi, le dimissioni o la risoluzione comunicazione scritta – entro 7 giorni dalla ricezione(duconsensuale non è valida se non segue la convalida rante questo periodo il recesso potrà anche essere revopresso i Cpi o le Dtl ovvero non è apposta dichiaracato). zione in calce alla comunicazione online di cessazio· Se il lavoratore non risponde all’invito scritto nei terne (ulteriori modalità possono essere previste con mini indicati, le dimissioni si ritengono valide. Dm). www.leformedelgusto.com Evento con il patrocinio di Mostra mercato, laboratori del gusto, incontri ed eventi per valorizzare le tradizioni e i prodotti del Lodigiano e della Lombardia. Lodi, 29-30 settembre 2012 Piazza della Vittoria - Ex Convento di San Cristoforo (Via Fanfulla 14) Piazza Broletto - Parco Tecnologico Padano (Via Einstein - Loc. Cascina Codazza) orario 9.00 / 20.00 Promosso da In collaborazione con FormeGusto2012_280X414mm.indd 1 Con il contributo di 14-09-2012 12:44:10