PERIODICO MENSILE DELLA CONFARTIGIANATO IMPRESE PROVINCIA DI LODI ­ ANNO XXXIV ­ N° 9 ­ SETTEMBRE 2012
Italia, ci sei o ci fai?
MASSIMO FORLANI*
C
he il nostro sia un Paese difficile per fare impresa è per molti, me compreso, un fatto oggettivo.
Una burocrazia che serve solo a giustificare il
fatto di avere 10 dipendenti pubblici quando ne basterebbero 3, una tassazione fra le più elevate al
mondo, una giustizia civile a cui ormai molti rinunciano perché a fronte di costi certi i risultati arrivano, se arrivano, post mortem, adempimenti inutili e
ripetitivi, regolamenti che si scontrano o si sovrappongono fra loro, una scarsissima volontà della politica di cambiare le cose, fa di questo Paese uno fra
i peggiori al mondo dove intraprendere. Una classe
politica vecchia di età e di idee, che negli ultimi 30
anni è cambiata poco e male, un arcobaleno di governi i cui risultati in termini di azioni, e soprattutto
di visioni sul futuro, sono davanti agli occhi di tutti
noi, a dimostrazione che i politici di casa nostra sono un esempio di incompetenza e incapacità che ha
pochi eguali al mondo.
Un Paese il nostro che fino ad ora ha fatto di tutto
per essere il più inospitale possibile per le imprese,
inospitale per chi vuole intraprendere, inospitale
soprattutto per le nuove generazioni.
Una situazione questa
che è nostra responsabilità, visto che i governi di cui sopra li abbiamo votati noi, tutti noi,
nessuno escluso.
Un declino che abbiamo il dovere di interrompere perché l’alternativa è l’impoverimento di risorse, di
prospettive, di voglia
di fare, in poche parole
la scomparsa del futuro.
Una situazione che si
può ribaltare, ripartendo dai giovani, dall’innovazione, dai giovani
innovatori. Persone
che intravedono opportunità dove altri vedono solo problemi,
persone con entusiasmo e voglia di metterMassimo Forlani
si in gioco, che riescono a intercettare i nuovi bisogni o soddisfare i vecchi in modo nuovo. Dobbiamo dare loro la possibilità di concretizzare la loro
visione, aiutarli a investire le loro energie, fare anche nostri i loro sogni, e anche i loro errori. Perché il
rischio oggi non è quello di sbagliare, ma quello di
non poter imparare perché non c’è nulla che si può
fare. Far emergere queste risorse è un dovere di
tutti noi, dobbiamo rendere la vita facile a questi innovatori, stendere loro un tappeto rosso, reale, con
interventi incisivi e concreti delle Istituzioni, modificando le procedure e i regolamenti, dando una via
preferenziale a queste giovani imprese e un occhio
di riguardo a chi in queste imprese investe. Interventi soprattutto dei territori, perché ci si deve mettere in gioco davvero e non aspettare che siano
sempre gli altri ad iniziare, investendo tutti i capitali
possibili in queste nuove imprese innovative, facendo in modo di creare un ecosistema fertile che possa attrarre queste idee, queste imprese. Imprese
chiamate, come fanno in tutto il mondo, start up.
Lodigiano e agroalimentare,
non basta un'agricoltura
di qualità per entrare nel futuro
Servizi da pagina 2 a pagina 7
*Presidente Confartigianato
Imprese Provincia di Lodi
SOMMARIO
Al Parco Tecnologico
la nuova “università’’
per gli imprenditori
della gastronomia
Paolo Massobrio
e Benedetta Parodi
tengono a battesimo
Le Forme del Gusto
SERVIZIO A PAGINA 8
SERVIZIO A PAGINA 9
Appalti, ancora
troppe gare
finiscono
fuori provincia
SERVIZI ALLE PAGINE 10-12
Per gli artigiani
una convenzione
per risparmiare
con Poste Italiane
SERVIZIO A PAGINA 15
Formazione, bandi,
novità legislative,
tempo libero,
servizi e news
SERVIZI ALLE PAGINE 20-23
2 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Primo Piano
Settembre 2012
Bisogna tornare a investire sulle aziende di trasformazione
L’agroalimentare lodigiano cresce
ma adesso serve una vera filiera
LORENZO RINALDI
N
el Lodigiano scorre un fiume di latte, eppure le più grandi aziende di
trasformazione del territorio lo acquistano altrove. E ci sono decine
e decine di porcilaie nelle quali vengono
allevati centinaia di migliaia di suini, eppure in tutta la provincia i salumifici di un
certo livello si contano sulle dita di una
mano. Al tempo stesso, e qui c’è l’altra
faccia della medaglia, le aziende artigiane dell’agroalimentare attive in provincia
di Lodi sono quasi duecento e tra 2010 e
2011 hanno registrato un aumento significativo, in termini percentuali il più
alto fra tutte le province italiane. La sensazione, tuttavia, è che manchi ancora
qualcosa per il salto di categoria, per fare
dell’agroalimentare uno dei punti di forza del territorio. Le speranze in questo
senso sono rivolte a Expo 2015, alla quale la Provincia di Lodi e le associazioni di
categoria hanno già iniziato a lavorare in
sintonia con la Regione Lombardia.
Per scattare una “fotografia” della situazione, mettere in evidenza i punti di forza
e di debolezza e capire realmente se il Lodigiano è in grado di affrontare la sfida
Expo 2015, il “Corriere Artigiano” ha messo a confronto Antonio Boselli, presidente della Confagricoltura di Milano-Lodi-Monza e Brianza, Carlo Franciosi, presidente di Coldiretti di Milano-Lodi, Pietro Foroni, presidente
della Provincia di Lodi e Vittorio Boselli, segretario di Confartigianato
Imprese della Provincia di Lodi. Quattro personalità spiccate, capaci di leggere
il territorio, la sua economia e le dinamiche che lo contraddistinguono. Ne è nato
un dibattito intenso, dal quale sono emersi spunti di riflessione interessanti. A partire dalle troppe occasioni perse per avviare nel territorio una vera filiera dell’agroalimentare, con aziende locali in grado di
lavorare e vendere i prodotti della terra e
delle cascine. Per contro, in questo momento siamo costretti a vendere i nostri
prodotti (ad esempio il latte) alle industrie
che operano fuori provincia e spesso gli allevatori lodigiani sono vittima di “ricatti” e
trattative snervanti sui prezzi corrisposti
alla materia prima.
Qual è l’attuale stato di
salute dell’agroalimentare nel Lodigiano e quali
sono le sue possibilità di
crescita?
Antonio Boselli: “Nel Lodigiano abbiamo perso il treno
30-40 anni fa, quando ogni
azienda aveva il suo piccolo
caseificio. A quei tempi il
mondo cooperativo non era
così sviluppato come è oggi e
non si sentiva la necessità di
un’unione tra produttori:
questo ci ha fatto purtroppo
perdere decine di piccoli caseifici. A quel punto gli allevatori hanno dato il latte alle
industrie, senza invece aggregarsi in realtà più grandi, e questo ha
segnato un primo passo del decadimento
del settore agroalimentare lodigiano. Ci
sono state poi le vicende della Polenghi,
che era l’industria principale di Lodi, con
marchi prestigiosi, pensiamo ad esempio
alle Galatine, conosciute in tutta Europa,
ma anche latte e mascarpone. Le vicissitudini di questa azienda purtroppo hanno
allontanato la grande industria dal territo-
rio lodigiano. E’ rimasto qualche caseificio, ma rispetto ad altre province come
Mantova o Brescia, la nostra è una realtà
molto differente”.
Cosa dobbiamo imparare dagli errori?
Antonio Boselli: “Restando al latte, le
realtà che negli ultimi anni hanno funzionato meglio sono le cooperative che trasformano il Grana e altri tipi di formaggi,
penso a Soresina, che tuttavia non è nel
nostro territorio. Sotto questo aspetto noi
purtroppo abbiamo perso il treno. Nel Lodigiano abbiamo invece tre cooperative di
raccolta del latte, che poi viene comunque
venduto fuori provincia all’industria di trasformazione. Sostanzialmente le nostre
aziende agricole, pur passando attraverso
le cooperative di raccolta, sono in mano
alla grande industria. Oggi invertire la rotta non è così facile, ma se vogliamo valorizzare l’economia del territorio l’obiettivo
deve essere quello di trasformare i nostri
Boselli presidente
di Confagricoltura:
«Se vogliamo valorizzare
l’economia del territorio
l’obiettivo è di
trasformare i nostri
prodotti a livello locale”
prodotti a livello locale”.
Ci sono margini affinché le cooperative lodigiane di raccolta del latte possano avviare sul territorio un’attività
di trasformazione?
Franciosi: “In questa fase si tratta di
un’ipotesi remota, perché credo che il Lodigiano abbia perso l’ennesimo treno. Pochi anni fa c’era infatti la possibilità di rilevare la Stella Bianca di Ossago, poi comprata dalla Mila. Si aprono comunque de-
gli scenari, se non proprio nel Lodigiano,
almeno intorno: ci sono delle realtà che
possono essere acquisite, certo gli investimenti non sono cosa da poco. Occorre trovare caseifici già pronti e con le quote,
perché oggi il Grana lo si può produrre solo se si hanno le quote e acquistarle è molto costoso: l’esempio della corsa a rilevare
quelle del fallito caseificio Meneghin è significativo. Negli anni abbiamo perso realtà importanti come la Polenghi e la Galbani, a due passi da noi, che sono finite in
mani non lodigiane. Le nostre cooperative
invece sono rimaste realtà perlopiù di raccolta. La Santangiolina di San Colombano
si è avventurata nel settore della trasformazione, ma acquistando un caseificio,
già avviato, nel Mantovano”.
Come può agire la Provincia di Lodi
per trainare uno sviluppo agroalimentare del territorio?
Foroni: “Dobbiamo ragionare su due livelli: il piano locale e il piano nazionale,
quest’ultimo influenzato dalle
politiche del Governo e dell’Unione europea. Oggi le politiche agricole italiana e lombarda
sono il frutto della politica italiana in Europa: negli anni scorsi è
mancata la lungimiranza e
l’agricoltura è stata vista in modo secondario, quasi come un
segno di arretratezza del Paese.
In Europa si è barattata l’agricoltura italiana con altri tipi di
politiche: da lì nascono le difficoltà attuali, penso all’importazione del latte da altri Paesi,
esempio di una mancanza di tutela del mondo agricolo. Oggi
occorre raccogliere i cocci, che
per fortuna sono rappresentati
da realtà agricole molto importanti, e capire come ricominciare”.
Che ruolo deve avere oggi l’agricoltura?
Foroni: “Dal mio punto di vista deve avere un ruolo strategico per il Paese, al pari
di altri settori, pensiamo all'energia. Altrimenti rischiamo di continuare a buttare
via le nostre produzioni per importare dall’estero. La Provincia di Lodi, che peraltro
ha competenze limitate, cerca di assecon-
Alla tavola rotonda hanno partecipato, da sinistra,
Vittorio Boselli di Confartigianato Imprese, Carlo
Franciosi di Coldiretti, il moderatore Lorenzo
Rinaldi, il presidente della Provincia Pietro Foroni
e Antonio Boselli di Confagricoltura
dare le esigenze del mondo agricolo, a
volte imbattendosi nella burocrazia che ne
frena l’azione. Il nostro grande sforzo è rivolto alla promozione del mondo agricolo,
passando anche per una serie di manifestazioni e occasioni di incontro. Riteniamo
l’agricoltura un settore strategico per il
Lodigiano ed è per questo che abbiamo
preso la palla al balzo di Expo 2015”.
L’Expo di Milano può rappresentare
la chiave di volta per il settore agroalimentare lodigiano?
Foroni: “L’Expo 2015 punta a migliorare
l’agricoltura a livello mondiale e penso che
il Lodigiano abbia voce in capitolo, abbia
insomma qualcosa da insegnare. Non a
caso abbiamo firmato un protocollo di intesa con la società Expo 2015 e manteniamo stretti contatti con la Regione. Puntiamo a forti investimenti per la promozione
territoriale, cito le azioni emblematiche
IL CORRIERE ARTIGIANO
DEL LODIGIANO
Periodico mensile di informazione
della Confartigianato Imprese Provincia di Lodi
­ Inviato gratuitamente a tutti i soci ­
ANNO XXXIV ­ n° 9 ­ SETTEMBRE 2012
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DIRETTORE EDITORIALE
Vittorio Boselli
COORDINATORE DI REDAZIONE
Mauro Parazzi
COMITATO DI REDAZIONE
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Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 3
Settembre 2012
Primo Piano
Il territorio dovrà sfruttare la carta del Parco Tecnologico
Expo, sfida da cogliere al volo
per ridare forza al sistema locale
della Fondazione Cariplo, i progetti di va- no integri tutti i soggetti, dai Comuni alla
lorizzazione della Via Francigena e del Po. Camera di Commercio, dalle Associazioni
Vogliamo investire sul Lodigiano, rimar- di categoria alle realtà economiche, fino
cando l’importanza del settore agroalimentare come vetrina del territorio. Tempo fa sono stato
Boselli segretario di
attaccato da un sindacalista, il
quale mi ha ricordato che la
competitività del nostro terri- Confartigianato Imprese:
torio non si può unicamente
basare sulla “raspadura”: è
vero, ma d’altro canto è im- «La nuova edizione delle
possibile pensare a uno sviluppo del territorio che non
Forme del Gusto è un
tenga conto degli aspetti storici. Piaccia o no, il Lodigiano è
passo di avvicinamento
terra di agricoltori”.
Facciamo un passo avanti:
qual è lo stato di salute, nel
corale del territorio
Lodigiano, delle circa duecento imprese artigiane
a Expo 2015»
dell’agroalimentare?
Vittorio Boselli: “Il numero
delle imprese è in crescita ed è un dato alla Provincia, quella che c’è e quella che ci
molto significativo. Ma c’è anche un sarà e nella quale il nostro territorio dovrà
aspetto qualitativo: i nostri panifici, pa- essere protagonista. Da questo punto di
sticcerie, gelaterie, caseifici, salumifici in vista la manifestazione “Le Forme del Guquesti ultimi anni hanno perseguito politi- sto”, che ci apprestiamo a ripetere a Lodi il
che di sicurezza e di attenzione agli aspetti 29 e 30 settembre, è un segnale, una banorganolettici del prodotto. Ci sono aziende diera di questa coralità: ci siamo tutti ed è
che anche grazie a un progetto della Con- un passo di avvicinamento a Expo 2015”.
fartigianato si sono avvalse del centro di Cosa occorre aspettarsi concretaricerca del Parco Tecnologico Padano. Ci mente da Expo 2015?
sono aziende che sono state molto più at- Antonio Boselli: “L’agricoltura italiana è
tente all’immagine, al marketing, al con- un esempio per tutte le altre agricolture
fezionamento dei prodotti. E ancora, ab- mondiali, ha elevati livelli di rendimento e
biamo nuove attività che si stanno occu- di qualità e la possibilità di esportare in tutpando della salute dei cittadini, ad esem- to il mondo i suoi prodotti trasformati.
pio di quelli con problemi di celiachia e di Expo 2015 rappresenta dunque un’opporintolleranze alimentari. E c’è un’attenzio- tunità. Occorre poi considerare le ricadute
ne ai prodotti del territorio, abbiamo gela- dirette: il Lodigiano è il territorio più vicino
terie e altre attività che acquistano nel Lo- a Milano e dunque per i nostri spacci e agridigiano, ma non unicamente per conve- turismi si aprono prospettive molto positinienza economica o perché è di moda il ve per i sei mesi dell’esposizione universale. Chiaramente l’offerta dovrà essere lechilometro zero”.
Come interpretare l’aumento delle gata alla cultura del territorio. Expo 2015
deve essere una base di partenza per i noaziende del settore “food”?
Vittorio Boselli: “E’ un dato incoraggian- stri agriturismi, deve servire per creare dei
te. Si tratta di un comparto che in tempo percorsi di fruizione che poi saranno utilizdi crisi ha offerto nuove opportunità di in- zabili anche negli anni futuri. Il problema
sarà la scarsità delle risorse, per cui italicavestimento”.
Ci sono i requisiti per fare dell’agroali- mente dovremo cercare di arrangiarci”.
mentare il motore dello sviluppo del nostro territorio?
Vittorio Boselli: “Il Lodigiano
Franciosi presidente
ha una lunga tradizione agroalimentare, penso alle realtà
di Coldiretti: «C’è chi
produttive attive tra Ottocento
e Novecento, importanti anche
dal punto di vista dimensionale
dice che dobbiamo
e di cui oggi spesso si è persa
memoria. Oggi c’è molto ramessere concorrenziali con
marico per la gracilità di questa
filiera e per le ricadute che pole agricolture mondiali,
trebbe offrire. I requisiti per fare meglio ci sarebbero: qualità
e volume dei prodotti agricoli,
io dico che dobbiamo
un centro di ricerca come il
Parco Tecnologico Padano,
differenziarci»
scuole di buon livello in grado
di formare nuovi operatori e
una storia importante alle spalExpo 2015 come opportunità per
le”.
uscire dalla crisi?
Cosa manca?
Franciosi: “Expo deve essere prima di
Vittorio Boselli: “Negli anni recenti la tutto un’occasione per rilanciare la nostra
vocazione imprenditoriale del nostro terri- agricoltura e il nostro settore agroalimentorio è stata drenata dalla crescita del ter- tare, che tutto il mondo riconosce coziario e delle costruzioni: chi aveva capita- me positivi. Non è un caso che tutte le
li, li ha investiti forse in quei settori che grandi industrie straniere stiano vefornivano occasioni di maggior rendimen- nendo ad acquistare le aziende italiato. La crisi, tuttavia, offre adesso opportu- ne, la Galbani e la Parmalat ad esempio
nità di ripensamento e la possibilità di sono state comprate dai francesi, intecambiare guardando alla storia e al futu- ressati ai nostri marchi”.
ro. Ciò può avvenire a patto che il Lodigia- Siamo ancora in grado di offrire
tuazione sarà definita, perché ormai i tasmodelli di eccellenza?
Franciosi: “Sì, basta pensare che selli ci sono e le idee su come muoversi sol’agricoltura italiana produce per ettaro il no state messe in campo: al Lodigiano
doppio dell’agricoltura fran- servono due-tre progetti all’interno del
cese, tedesca e spagnola e il Parco Tecnologico che possano fungere da
triplo di quella inglese; ha tre catalizzatori di pubblico, legati ovviamenvolte gli occupati per ettaro te all’agricoltura lombarda e lodigiana”.
dell’agricoltura francese, te- A quali sfide è chiamato il mondo
desca e spagnola e quattro agricolo?
volte di quella inglese. Vuol Foroni: “L’agroalimentare lodigiano dedire che c’è una capacità da ve saper fare rete, perché nel territorio ci
sfruttare. C’è chi dice che sono i negozi di quartiere, i mercati a chidobbiamo essere concorren- lometro zero, ma poi c’è la grande distriziali alle agricolture mondiali, buzione, con la quale occorre inevitabilio dico che dobbiamo diffe- mente confrontarsi. Nella grande distrirenziarci. La sola Lombardia, buzione arrivano la frutta del Marocco e il
che ha meno di un milione di latte dall’Ungheria, solo per fare due
ettari coltivati, produce il 40 esempi, e dunque occorre lavorare per
per cento del latte italiano e il portare sugli scaffali anche i prodotti lo50 per cento dei suini del Pae- cali. Per centrare l’obiettivo i piccoli prose. Questo grazie all’acqua, al duttori lodigiani devono organizzarsi,
clima, al territorio e al lavoro. perché la grande distribuzione vuole parE’ questa l’agricoltura che lare con un solo interlocutore, in grado di
dobbiamo far conoscere attraverso Expo garantire determinate quantità”.
2015. Tutto il mondo deve sapere che In vista di Expo, il territorio è chiaogni singolo ettaro di terreno può dare mato a un cambio di passo. Condimolto se ben coltivato e può diventare vide?
una risorsa per tanti: è un messaggio im- Vittorio Boselli: “Forse all’inizio ci
portante, specie
per i Paesi african i a n c o ra a l l e
Foroni presidente della
prese con la denutrizione”.
Provincia di Lodi: «Non
La sensazione
è che nel Lodigiano, in vista
è in ritardo la struttura
di Expo 2015,
molte delle
organizzativa di Expo, né
energie siano
concentrate sul
tantomeno la Provincia
Parco Tecnologico Padano,
che tuttavia redi Lodi, che si è mossa
sta una realtà
ancora troppo
da subito»
avulsa rispetto
al territorio.
Foroni: “Vista la
siamo posti in un atteggiamento un
tematica di Expo, “Nutrire il pianeta”, il po’ lucrativo rispetto a Expo: ci siamo
Lodigiano può giocare un ruolo fonda- sempre solo chiesti, anche legittimamentale attraverso la qualità della sua mente, cosa avremmo potuto otteneagricoltura e il Parco Tecnologico Pada- re da questo evento. Con l’avvicinarsi
no. Quest’ultimo può essere del 2015, tuttavia, il Lodigiano semun catalizzatore di eventi, bra interrogarsi su cosa può rappreperché lì si fa ricerca per sentare dentro Expo: si tratta di una
l’agricoltura. Per questo al- domanda molto stimolante. Se riuscil’interno del protocollo con remo a dare una risposta seria, Expo
Regione Lombardia c’è uno non sarà solo una grande piattaforma
specifico protocollo con il promozionale, ma i suoi effetti si diParco Tecnologico. Certo si spiegheranno sul nostro territorio netratterà di verificare se il gli anni a venire”.
Parco è in grado di supporta- L’annunciata cancellazione della
re un’organizzazione di que- Provincia di Lodi potrebbe però
sto tipo, ma lo stiamo già fa- rappresentare un ostacolo…
cendo: pur senza sbandie- Vittorio Boselli: “Paradossalmente il
rarlo ai quattro venti, sono venir meno dello scudo protettivo rapfrequentissimi i rapporti con presentato dalla Provincia, che rappreil Pirellone. Mi auguro che fra senta comunque un fattore negativo,
tre-quattro mesi si chiuda potrebbe maggiormente responsabilizpositivamente il dialogo av- zare molti attori del nostro territorio”.
viato con la Regione, affin- Per il Lodigiano Expo si annuncia
ché questa riservi un’attenzione molto come una partita impegnativa…
particolare al Parco Tecnologico. Le pro- Vittorio Boselli: “Concordo con il prespettive e le potenzialità ci sono, basti sidente Foroni sul ruolo del Parco Tecpensare all’iniziativa avviata dal gruppo nologico, che sarà determinante come
Alimenta all’interno del Parco, con leva di sviluppo ma dovrà essere magl’obiettivo di aprire una scuola di cucina giormente a servizio dell’economia del
territorio: serve un cambio di passo e
italiana”.
Non manca però chi sostiene che il questo è evidente. Tuttavia non guardo
Paese è drammaticamente in ritar- solo al Parco, perché Expo coinvolgerà
l’intero Lodigiano. In questo senso i condo all’appuntamento con Expo.
Foroni: “Non è in ritardo la struttura or- tatti a livello territoriale sono avviati e
ganizzativa di Expo, né tantomeno la Pro- Confartigianato è disponibile a dare il provincia di Lodi. Tra 2013 e inizio 2014 la si- prio contributo”.
4 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Settembre 2012
Primo Piano
La crescita percentuale sul territorio è la più alta d’Italia
Il settore “food” oltre la crisi,
il Lodigiano guida la riscossa
LORENZO RINALDI
Q
uasi 90mila imprese per un
totale di oltre 260mila addetti. Sono i numeri dell’artigianato alimentare italiano, un “gigante” economico
che talvolta ha più fortuna all’estero che nel nostro Paese, ma
che rappresenta senza dubbio una
delle carte da giocare per intraprendere la strada della crescita e
dello sviluppo sostenibile, incrementando ulteriormente le esportazioni e facendo leva sulla tradizione gastronomica del Belpaese.
La cucina italiana, insomma, è già
una realtà capace di muovere cifre
importanti, ma ha davanti a sé
margini di crescita notevoli. E questo vale non solo per i grandi territori a marcata vocazione agroalimentare, dove spiccano marchi di
qualità apprezzati in tutto il mondo, ma anche in province piccole
come quella di Lodi. Non è un caso
se proprio il Lodigiano ha fatto registrare nel 2011 una delle migliori
performance in termini di crescita
di aziende artigiane attive nel settore agroalimentare. Lo certifica
un approfondito studio di Confartigianato Imprese, esteso all’intero
territorio nazionale, dal quale
emerge che nel terzo trimestre
2011 a Lodi erano attive 198 imprese artigiane alimentari contro
le 182 del terzo trimestre 2010. In un anno le
La qualità e l’esclusività
imprese sono cresciute
di 16 unità, l’8,8 in termini percentuali. E prodei nostri prodotti vanno difese
prio l’incremento percentuale fatto segnare
in sede europea, contrastando
da Lodi colloca il nostro
territorio in cima all’elenco delle province in
l’importazione di “tarocchi”
cui la crescita delle
aziende artigiane alimentari è stata più marcata. Dopo Lodi ci so- gliere al volo non soltanto per il Lodigiano,
no Milano (+6,9 per cento), Enna (+6,3 per ma per l’intero Paese. La “fotografia” agcento), Monza e Brianza (+5,1 per cento), giornata al terzo trimestre 2011 scattata da
Pesaro e Urbino (+5 per cento), Cremona Confartigianato parla chiaro: in Italia si
(+4,5 per cento) e Firenze (+3,9 per cento)
solo per citare i territori che hanno evidenziato i risultati più interessanti.
Il Paese dei “campanili
gastronomici”
L’alimentare appare una scommessa da co-
IMMAGINATO,
c
il quotidiano
Sn
Il Lodigiano: una piccola
realtà in crescita
Cosa dicono questi freddi numeri? Dicono che
l’alimentare lodigiano è una realtà di tutto rispetto, la cui crescita può garantire benessere e occupazione a un territorio piccolo ma
che punta sulla qualità della vita e sul corretto rapporto tra uomo e ambiente. In provincia
di Lodi, alla fine del terzo trimestre 2011, si
contano 83 attività artigianali di pasticceriapanificazione, una realtà del settore del cioccolato, 12 imprese artigiane della pasta, 13
aziende di lavorazione della carne, 4 artigiani
lattiero-caseari, 3 ditte di lavorazione di granaglie, a cui seguono numeri limitati (una
unità per settore) per quanto concerne i comparti distillerie-vini-bevande, cacao-cioccolato, lavorazione pesce-frutta-ortaggi. Sono invece 79 le imprese artigiane che offrono servizi di ristorazione. I margini di crescita, come si nota chiaramente dai numeri appena
elencati, sono dunque interessanti.
contano quasi 89mila imprese artigiane attive nell’alimentare, a cui occorre aggiungere le imprese di natura industriale. Nel
comparto artigianale, a farla da padrone
sono pasticcerie e panifici (48 per cento sul
totale del settore alimentare), seguiti da
quelle realtà che offrono servizi di ristorazione (35,9 per cento). Nel complesso, il
settore alimentare artigiano ha registrato
una crescita (+1,4 per cento) del numero
delle imprese fra il terzo trimestre 2010 e il
terzo trimestre 2011. Questo nonostante il
contesto globale italiano parlasse di crisi.
Un altro numero può essere interessante: il
comparto alimentare artigianale italiano
Progettazione e
realizzazione
MARCHI
STAMPATI FISCALI
STAMPATI COMMERCIALI
ETICHETTE
OPUSCOLI
CATALOGHI
VOLANTINI
PARTECIPAZIONI
INVITI
CALENDARI
MANUALI
LIBRI
MAILING
LOCANDINE
MANIFESTI
POSTER
CARTELLETTE
ASTUCCI
STAMPA CD
STAMPA DIGITALE
Castiglione d’Adda Via Roma, 126 Å
0377901281 Æ
0377909642
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 5
Settembre 2012
Primo Piano
I margini per un ulteriore sviluppo del settore esistono
Puntare su qualità e trasformazione
con un occhio a marketing ed export
impiega quasi l’8 per cento del
totale degli addetti del settore
artigiano. E anche in questo caso è evidente l’esistenza di
margini di crescita, essendo
l ’ I t a l i a i l Pa e s e d e i m a r c h i d i
qualità, delle ricette tradizionali, dei mille “campanili gastronomici” e della Dieta Mediterranea.
La Lombardia: un “gigante”
anche a tavola
Puntare sull’alimentare per far
crescere il “sistema Paese” e più
in piccolo il Lodigiano? Si deve e
si può. In Lombardia, ad esempio, sono attive quasi 11mila
aziende alimentari di carattere
artigianale (12 per cento sul totale nazionale) e fra il terzo trimestre 2010 e il terzo trimestre
2011 il loro numero è cresciuto
del 4 per cento, facendo registrare la miglior performance
tra le regioni italiane. In un anno in Lombardia sono “spuntate” 410 nuove aziende alimentari, in tutta Italia 1.227: Milano
e le altre province lombarde, insomma, hanno fatto la “parte
del leone”. Lodi, come già ampiamente descritto, ha dato il
suo contributo, mostrando interessanti segnali di dinamicità.
Panifici e pasticcerie:
Lodi nella “top ten”
A livello nazionale panifici e pasticcerie artigianali si ritagliano uno spazio importantissimo. Nel terzo trimestre 2011 si contano
42.633 attività di questo tipo da Trento a Palermo. La regione con il più alto numero di
attività è la Sicilia (5.641), seguita dalla
Lombardia (4.934). A far registrare la crescita maggiore è stata però la Puglia (+2,1 per
cento tra settembre 2010 e settembre 2011,
3.128 attività artigianali). La Lombardia segue a ruota: +2 per cento. Le province che
hanno evidenziato maggior
dinamismo sono
Fe r m o ( + 8 p e r
cento), Enna
(+6,2 per cento), Pesaro e Urbino (+6 per
cento), Milano
(+5,5 per cento)
e A r e zzo (+4 , 6
per cento). Lodi
entra nella “top
t e n ”, c o l l o c a n dosi al sesto posto: le aziende
artigiane di panificazione e pasticceria nel Lodigiano sono
cresciute del 3,8
per cento; erano
80 nel settembre 2010, sono 83 nel settembre 2011.
d’Aosta (+ 23,8 per cento) e Abruzzo (+
18,6 per cento). In questa speciale classifica la Lombardia è 15esima: le sue esportazio n i, c h e in te r m in i a s s o lu ti n o n h a n n o
eguali in Italia, sono però cresciute “solo”
del 9,2 per cento. E’ chiaro tuttavia che partendo da numeri già molto grandi, l’incremento (sebbene molto interessante) si
“stempera” a livello percentuale. In generale i dati appena illustrati mostrano che il
“made in Italy” alimentare riscuote un eccezionale successo all’estero. Una ragione
è certamente riconducibile ai 219 prodotti di qualità che il
nostro Paese può
vantare: 135 Dop
(Denominazione di
origine protetta), 82
Igp (Indicazione geog ra f i c a p r o t e t t a ) , 2
Stg (Specialità tradizionale garantita).
ne, 79.530 produttori e 84.580 lavoratori
(dati 2010).
Il Lodigiano
e le eccellenze da gustare
I settori con il maggior numero di prodotti di
qualità sono tre: olii extravergine di oliva,
formaggi e preparazione delle carni. Se nel
primo caso il Lodigiano non ha voce in capitolo, negli altri due può fare la sua parte.
Basta pensare al latte che esce dalle cascine
lodigiane per
ra g g i u n g e r e i
caseifici del
Grana Padano,
oppure ai suini
lodigiani utilizzati per il
Prosciutto di
Parma e sottoposti a regole
r igidis s im e di
a l l e va m e n t o .
In termini ass o l u t i , i l Pa r m i g i a n o Re g giano vanta
456 imprese di
trasformazione, il Grana
Padano 202, il
Gorgonzola
1 0 3 , i l Ta l e g gio 55, il Prosciutto di Parma 344. La regione con il maggior numero di trasformatori di prodotti
agroalimentari di qualità è l’Emilia Romagna (1.315 imprese, 20 per cento del totale), seguita da Toscana (954 imprese, 14,5
per cento) e Lombardia (535 imprese, 8,1
per cento). Il Lodigiano deve continuare a
credere in questo filone, soprattutto perché
in Lombardia prevalgono i trasformatori di
formaggi e insaccati e la provincia di Lodi,
quanto a latte e suini, non ha molti competitori sul territorio.
Lodi, quanto a latte
Nel corso di un anno
e suini, non ha molti
le imprese
competitori
del settore
in Lombardia,
agroalimentare
ma servono
lodigiano sono
trasformatori
cresciute di 16
di qualità
unità, l’8,8 per cento
L’export, “strada maestra”
per il successo
La ricerca di Confartigianato sull’alimentare
“tricolore” dice molte altre cose interessanti. Dice, ad esempio, che la regione italiana
che nella prima metà del 2011 presenta la
crescita più accentuata delle esportazioni è
l’Umbria, che vende all’estero il 25,8 per
cento di prodotti alimentari in più rispetto
allo stesso periodo del 2010. Seguono Valle
La classifica
della qualità
in tavola
Dall’alto dei suoi 219
prodotti di qualità,
l’Italia guida la speciale classifica europea, seguita da Francia (182), Spagna
(146) e Portogallo (116). L’Italia detiene
quasi un quarto (22,1 per cento) dei prodotti di qualità europei: ecco perché è necessario puntare con decisione sulle esportazioni e difendere in tutti i modi la qualità e
l’esclusività dei nostri prodotti in sede europea, contrastando “tarocchi” che arrivano
dai nostri vicini di casa. Questo perché occorre innanzitutto difendere le imprese e i
posti di lavoro: basta pensare che la filiera
italiana dei prodotti alimentari di qualità
conta circa 6.570 imprese di trasformazio-
6 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Primo Piano
Settembre 2012
Puntare su marchi Igp e Dop per uscire dalla crisi
Quella vocazione all’agricoltura
(quasi) sacrificata al cemento
FRANCESCO CANCELLATO*
“L’
idea di sviluppo perseguita (...) vede nella
vocazione agricola e
naturale del territorio
provinciale i propri punti di forza”. Così recita testuale il PTCP
della Provincia di Lodi. Un documento che dovrebbe essere la
pietra angolare dello sviluppo
economico e sociale del territorio. E che invece finisce per esserne l’impietosa parodia.
Eravamo la “provincia del latte”,
ma abbiamo perso, senza batter
ciglio, aziende eccellenti come
Polenghi Lombardo e Stella Bianc a . E rava m o l a p r o v i n c i a d e i
“verdi silenzi” e abbiamo consumato più suolo agricolo di chiunque in Lombardia, cedendo al richiamo delle palazzine, delle logistiche, degli ipermercati e degli
oneri di urbanizzazione che rimpinguano le casse comunali. Eravamo - e siamo ancora, a parole “terra buona” di prodotti alimentari, ma non abbiamo un solo
prodotto Dop o Igp che possa
fungere da volano di immagine
per il nostro territorio (come ad
esempio l’aceto balsamico per
Modena). Avevamo un’agricoltura forte e competitiva, che ora
sopravvive adattando le proprie
produzioni facendo la conta degli
incentivi comunitari che ognuna
di esse permette di incassare.
Può piacere o non piacere, ma è
questo il fardello con cui ci presentiamo all’Expo. Quello di una
terra che probabilmente aveva
una vocazione agricola. E che ha business park - ora, per ragioni
fatto di tutto per gettarla alle or- d’immagine, Bio & Food Park tiche. Oggi, del resto, il valore che dovrebbe ospitare le aziende
aggiunto dell’agricoltura a Lodi è interessate a insediarsi vicino a
di 173 milioni
tanta intellidi euro - il
genza accade3,28% del PIL
mica.
provinciale In assenza di
mentre a Pagrandi realtà
via è di 278
industriali, c’è
milioni, a Creun artigianato
mona di 400,
alimentare
a M a n t ova d i
che, nono492. Come distante la crisi,
re: forse la
sta crescendo
vocazione
nei numeri,
agricola sta
nelle dimenaltrove.
sioni e sopratSe ancora siatutto nella camo qui a parpacità di prolare di futuro
muovere e
agricolo - mecommercializglio: agroalizare i propri
mentare - del
prodotti. C’è
territorio è
anche un Expo
pe r c h é qu a lalle porte,
cosa sta sucche, se ben
cedendo. C’è
sfruttato, pol a Fa c o l t à d i Francesco Cancellato, ricercatore Aaster
trà offrire al
Agraria e Veterritorio la
terinaria dell’Università di Milano possibilità di attrarre visitatori e
che presto - finalmente, dopo potenziali investitori. Soprattutdecenni d’attesa - si insedierà a to però - e questa è la cosa più
Lodi, nei pressi del Parco Tecno- importante - pare ci sia ancora la
logico Padano e, si spera, di quel voglia di battere questa strada.
Nella consapevolezza che sarà Il rilancio del Lodigiano passa anche dalla
più facile uscire dalla crisi con certificazione della tradizionale “raspadura’’
uno sviluppo qualitativo, incardinato sui concetti di tutela, di li- due prodotti tipicamente lodigiamite, di valorizzazione delle tra- ni). Senza dimenticare quanto il
dizioni, piuttosto che su un mo- Lodigiano, a differenza di altre
dello volto a consumare suolo, a realtà, sconti l’assenza, sopratcementificare i campi, a produr- tutto nel capoluogo, di un adere trinciato per le centrali a bio- guato circuito di ristoranti di
gas. In altre parole - per quanto qualità in grado di fare da vetrina
fino a qualche anno fa potesse gastro-turistica alle nostre tipicisuonare folle - è più facile che sa- tà.
rà la raspadura a tirarci fuori dal- Motore immobile di tutto quanto,
la crisi, piuttosto che il mattone. tuttavia, è l’approccio competitiPer farlo, tuttavia, mancano an- vo da adottare. Che, anche se va
cora diversi ingredienti. E’ ne- molto di moda, non può essere
cessario, innanzitutto, che le pic- quello da decrescita serena e dei
cole realtà locali comincino a fare mercati a km zero. Né tantomerete per proporre i propri prodot- no quello della corsa all’incentivo
ti al cliente finale, attraverso una comunitario o alla variante di
grande distribuzione che vuole piano regolatore per costruire
grandi quantità e pochi interlo- villette dove cresceva il mais.
cutori. Così com’è necessario che Piuttosto occorre finalmente che
a ciò si accompagni una più effi- l’agricoltura lodigiana abbandoni
cace azione promozionale per le con coraggio ogni tentazione di
nostre produzioni per aprirne i percepire essa stessa come sogmercati oltre la ridotta dei confi- getto di rendita e si batta, così
ni provinciali. E ancora, occorre come ogni impresa manifatturieche le istituzioni territoriali lavo- ra o terziaria fa, per il profitto. Ed
rino, insieme alle associazioni allo stesso modo, occorre che fra
degli agricoltori, alla certificazio- le istituzioni politiche ed econoni di quelle produzioni Dop e Igp miche del territorio si parli meno
che già esistono sul territorio di vocazioni e si faccia di più per
(penso alla raspadura stessa, o renderle concretamente tali.
*ricercatore Aaster
al pannerone, giusto per citare
Settembre 2012
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 7
Primo Piano
Una struttura di livello internazionale, anche per la ricerca agroalimentare
Il Parco Tecnologico Padano,
lo sviluppo lodigiano passa di qui
I
l Polo della ricerca di Lodi costituisce una delle realtà su cui il
Lodigiano ha in questi anni investito maggiormente in termini di aspettative. Per capire cosa è successo fino ad oggi oltre la
tangenziale abbiamo intervistato
Luigi Tarenzi, padre del progetto e
responsabile della gestione e dell’animazione dello sviluppo del
cluster.
Il Parco Tecnologico e il Polo
della ricerca di Lodi sono ormai una realtà per il Lodigiano. Da dove nascono e cosa ci
ha portato fin qui?
“Il progetto parte da lontano. All’inizio degli anni ‘90 l’allora Sindaco Marco Magrini sognava di fare di Lodi una città universitaria.
Mi aveva chiamato per seguire il
trasferimento del corso in Scienze
della Riproduzione Animale dell’Università di Milano. L’operazione aveva un costo complessivo di
7 miliardi di lire. Siamo giunti nel
1998 a un accordo di programma,
promosso dal Comune di Lodi, che
coinvolgeva anche l’Università,
Regione Lombardia, Provincia e
Camera di Commercio, per realizzare un Ospedale Veterinario per
grandi animali e un Centro Zootecnico Didattico Sperimentale. A
partire da lì, su sollecitazione del
rettore, si è poi deciso di studiare
il trasferimento a Lodi dell’intera
Facoltà di Medicina Veterinaria e
di alcuni dipartimenti di quella di
Agraria, realizzando un Cluster
dedicato alle biotecnologie agroalimentari.
La Regione ha quindi promosso
altri due accordi che hanno portato, tra l’altro, alla nascita del Parco Tecnologico Padano cui è stata
affidata la triplice missione di attrarre e coordinare nuovi insediamenti; realizzare un centro di ricerca di livello internazionale; avviare un incubatore per imprese
agrobiotecnologiche. Questo con
un investimento complessivo sul
territorio di circa 190 milioni di
euro tra Università, Regione, Enti
locali e Fondazione Cariplo. Il Parco, l’ospedale veterinario e il centro zootecnico sono già in funzione, mentre per il completamento
delle strutture universitarie (83
milioni dei 190) siamo in fase di
chiusura, con la selezione del costruttore. Lodi ha inoltre saputo
attrarre, grazie a questo progett o, a n c h e d u e c e n t r i d e l C N R ,
l’Istituto Spallanzani, l’Istituto
Zooprofilattico per la Lombardia e
l’Emilia-Romagna, gruppi di ricerca della Facoltà di Agraria e del
CRA di Vercelli. Hanno poi trovato
casa presso di noi i distretti regionali della filiera del latte, dei suini, delle agro-energie, il Consorzio italiano Biogas. Non nego vi
siano state difficoltà, anche politiche, per la realizzazione di alcuni degli insediamenti, come la Casa dell’Agricoltura e la sede per gli
istituti lombardi del CRA. Nonostante i diversi accordi, i progetti
di massima e l’individuazione delle risorse, questi insediamenti sono ancora al palo’’.
Lodi, una città per ricercatori?
“Nel progetto è stata senza dubbio fondamentale la collaborazione di Francesco Salamini, scienziato lodigiano fra i più apprezzati
a livello internazionale, che rice-
Luigi Tarenzi,
responsabile del
Parco Tecnologico
Padano di Lodi
verà in ottobre il premio Galileo
Galilei. Con lui abbiamo costruito
una squadra di giovani ricercatori, alcuni con importanti esperienze internazionali, che lavorano
per offrirci piante e animali sani,
cibi sicuri e strumenti per la competitività delle nostre imprese.
Ora Salamini presiede il comitato
scientifico internazionale, mentre
la direzione scientifica è affidata a
John Williams, ricercatore proven i e n t e d a l Ro s l i n I n s t i t u t e d i
Edimburgo. Williams però non è
l’unico “straniero”: sono decine i
ricercatori che da tutto il mondo
hanno scelto Lodi come tappa nella loro carriera.
Un segno della qualità del centro
ricerche che, in meno di 10 anni,
ha prodotto oltre 200 pubblicazioni, partecipato a 8 progetti genoma e ora ha oltre 20 progetti europei attivi attraverso cui crea innovazioni che rispondano ai bisogni del territorio, che è poi l’obiettivo ultimo del Parco. Molto importante è stato anche l’avvio di
un incubatore d’impresa dedicato
agli aspiranti imprenditori nel
settore delle biotecnologie e dell’agroalimentare. Più di 20 aziende sono state aiutate a crescere.
Alcune di queste però, raggiunta
la dimensione sufficiente per essere autonome, non essendo
pronto il Bio&Food Park, si sono
trasferite altrove’’.
Ecco, il Bio&Food Park. È
un’utopia o esiste la possibilità che venga realizzato?
“Non è assolutamente un’utopia.
Abbiamo uno studio di fattibilità
con un business plan che prevede
la costituzione di un fondo immobiliare chiuso per il conferimento
delle aree, di proprietà degli enti
locali, e la scelta di una SGR per la
gestione dell’iniziativa. Ad oggi
abbiamo raccolto diverse manifestazioni di interesse, anche internazionali.
Ci vengono però richiesti dettagli
sulle condizioni di insediamento e
i tempi. È a questo che dobbiamo
rispondere. Il Polo della ricerca
rappresenta l’occasione, la precondizione, ma il vero progetto
per lo sviluppo del nostro territo-
r i o è i l
Bio&Food
Park, che
sarà il vero
motore per
la ripresa
economica
anche di
tutto l’ind o t t o .
Un’occasione come
questa non
si ripresenterà facilmente’’.
Quali sono
dunque
ora le vostre priorità?
“La prima è
certamente
completare
il trasferimento dell’Università. Poi c’è la ricerca. Abbiamo appena lanciato, assieme
al CNR, il progetto GenHome per
creare un laboratorio d’avanguar-
dia nello studio del DNA e attrarre
progetti e ricercatori. Ci prepariamo a Horizon, il prossimo programma quadro europeo per la ricerca, che stanzia 84 miliardi di
euro. È lì che dobbiamo trovare le
risorse per sostenere la ricerca,
anche quella delle imprese. Abbiamo predisposto un piano industriale per il 2012-2015 e stiamo
potenziando l’incubatore quale
embrione del Bio&Food Park. Infine c’è Expo 2015, un’opportunità
per attrarre cervelli e investimenti nel Lodigiano’’.
Quindi anche Expo rientra nei
vostri obiettivi?
“Senza dubbio. Per il suo tema,
Expo ci riguarda direttamente. Da
anni stiamo lavorando con la società di gestione. Per loro stiamo
realizzando, ad esempio, un portale per valorizzare le realtà lombarde legate ai temi dell’esposizione. Questo per consentire ai
visitatori di conoscere l’agroalimentare e le nostre eccellenze:
dall’agriturismo alla ricerca. Tra i
visitatori di Expo, sono certo, ci
saranno anche ricercatori e imprenditori interessati a sapere
che cosa possiamo offrire loro.
Starà a noi fornire buone risposte’’.
8 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Primo Piano
Settembre 2012
Al Parco Tecnologico la sede della Work Academy Alimenta Italia
Imprenditori gastronomici si diventa
grazie all’ “università’’ della cucina
D
appertutto si trovano scuole
di cucina italiana. Però chi
vuole non solo imparare a
cucinare piatti tipici, ma anche diventare un professionista
della gastronomia italiana, come
imprenditore o manager, come
può apprendere i segreti del mestiere? Per dare una risposta a
questa domanda è nata Alimenta
Italia, la prima Work Academy per
fare azienda e diventare professionisti della ristorazione italiana,
aperta a studenti di ogni Paese. Da
settembre 2012, partono i corsi rivolti sia ai professionisti del settore, sia a chi è alle prime armi e
vuole trovare un nuovo lavoro o
creare un nuovo business attraverso l'eccellenza della cultura culinaria italiana. Situata in uno dei
distretti più importanti dell’agroalimentare del Bel Paese, a circa 30
km da Milano, Alimenta Italia nasce col supporto del Parco Tecnologico Padano di
Lodi, dove ha sede, del Consiglio
Nazionale delle
Ricerche, del
Consorzio Italbiotec, del Comune
di Milano e di prestigiosi marchi
del settore, tra i
q u a l i C A S TA l i menti. Un'iniziativa che si presenta
con un duplice
scopo. Il primo è
quello di favorire
la formazione di
nuove imprese e
moltiplicare le opportunità di lavoro e di fare business in un settore, oggi più che
m a i s t ra t e g i c o,
anche in prospettiva di Expo 2015.
L'altro è quello di
svolgere il ruolo
di importante vetrina del Made in
Italy e soprattutto della cultura
culinaria italiana e delle imprese di
eccellenza ad essa correlate. La
Work Academy si avvale della collaborazione di un corpo docente
tra i più qualificati - chef stellati,
campioni italiani, innovatori di
prodotti e processi e grandi professionisti del mestiere: Roberto
Carcangiu, Giunetto Cardelli, Diego Crosara, Piergiorgio Giorilli,
Gianluca Guagneli, Pierpaolo Magni, Igignio Massari, Raimondo
Mendolia, Francesco Palmieri,
Achille Zoia, e tanti altri formano
una squadra d’eccezione. Quattro
le discipline di specializzazione:
pasta-gastronomia, pane-pizza,
gelato, dolci. Il percorso di formazione snello, innovativo e operativo, con numero limitato di partecipanti, prevede corsi intensivi da 5
a 10 giorni, a cui segue un training
a distanza costituito da e-learning
e attività di coaching per seguire
lo studente passo passo nella sua
carriera. Disponibili lezioni in italiano, inglese o altre lingue di interesse a gruppi omogenei. Adibiti
alla formazione teorica e pratica, i
1.000 m 2 di laboratori specialistici
di Alimenta Italia sono dotati di
macchinari e attrezzature tecniche e didattiche all’avanguardia.
Sotto la guida dei grandi maestri, i
partecipanti imparano a conoscere prodotti e materie prime, sperimentano tecniche di preparazione
di piatti e possibili errori nell'esecuzione di essi, hanno contatto di-
retto con le attrezzature e le metodologie più nuove per preparare
le pietanze più importanti e conosciute della cultura alimentare italiana di altissima qualità, secondo
standard e ricette originali. Sono
inoltre approfonditi l’organizzazione della cucina e la razionalizzazione dei processi di produzione, le fonti di approvvigionamento
delle materie prime, le loro caratteristiche sensoriali ed organolettiche, le proprietà nutrizionali e il
rapporto con la salute, i costi di
approvvigionamento e di produzione dei piatti. Vengono forniti
tutti gli elementi di carattere economico per avviare, migliorare e
accelerare un business indipendente, oltre ai contatti con fornitori e agevolazioni. Per chi vuole migliorare la propria professionalità,
ampliare l’offerta e il menù del
proprio business, mettersi in proprio, dare una nuova identità alla
propria attività,
l’eccellenza della cucina italiana e dell’Italian
Style possono
funzionare come
una marcia in
più e un’occasione di innovare il proprio portfolio prodotti e
servizi. Ma anche per chi è
stanco del proprio lavoro o lo
ha perso e vuole
rimettersi in
gioco aprendo
una gelateria,
una pizzeria,
una pasticceria
o un ristorante,
Alimenta Italia
offre la possibilità e il know how
per creare nuove imprese nel
settore.
Per maggiori informazioni
e per le iscrizioni:
www.alimentaitalia.org
telefono 0371 092002
[email protected]
Settembre 2012
Primo Piano
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 9
Il 29 e 30 settembre la seconda edizione de “Le Forme del Gusto’’
Torna per due giorni a Lodi
la vetrina dell’agroalimentare
RENATO GOLDANIGA
A
ncora una volta il gusto trova casa
nel Lodigiano. Per due giorni, il 29 e
30 settembre, Lodi ospiterà le eccellenze enogastronomiche del territorio, e non solo. Tanti appuntamenti in
cartellone: incontri, approfondimenti, dimostrazioni dal vivo, degustazioni, esposizioni e vendita di prodotti che potranno
degnamente rappresentare questa provincia all'appuntamento con il mondo.
Infatti, ''Le Forme del Gusto – Festival delle eccellenze agroalimentari'',
prima ancora che un appuntamento di
successo dopo appena un'edizione e una
suggestiva vetrina per operatori della filiera della tavola, è soprattutto – ad oggi
– il più concreto progetto già avviato di
avvicinamento a Expo 2015, il primo tentativo – riuscito – di mettere intorno a
un'idea l'intero sistema agroalimentare
del Lodigiano.
E la seconda edizione della rassegna promossa da Confartigianato Imprese
Provincia di Lodi con Provincia di Lodi, Comune capoluogo, Camera di
Dopo il successo ottenuto nella prima edizione, il 29 e 30 settembre torna nel cuore di Lodi la rassegna ‘’Le Forme del Gusto’’, festival delle eccellenze agroalimentari lodigiane.
Commercio,
Confagricoltura,
Coldiretti, Confcommercio, Parco di essere veicolato al grande pubblico na- dei temi sui quali il settore deve comin- Senza nulla togliere al folklore, che pure
Tecnologico Padano, Associazione zionale, e quale migliore occasione della ciare a interrogarsi e a soprattutto a fare fa parte dell'identità di questa terra, la
Macellai della Provincia di Lodi, Fe- scelta di testimonial d'eccezione, cono- sistema per affrontare compatto le logi- rassegna che si svolgerà a Lodi a fine
derazione Italiana Sommelier Alber- sciuti al grande pubblico e ritenuti dei che della Gdo). Ma anche per l'esperto settembre non è la solita sagra strapagatori Ristoratori delegazione di Lo- punti di riferimento preziosi anche dagli più smaliziato, che della filiera vuol cono- esana o il mercatino dei produttori lodi, la Work Academy Alimenta Italia, esperti del settore gastronomico? Ecco scere l'intero percorso in presa diretta, cali. E' piuttosto il tentativo meglio riuDelegazione del Lodigiano
dalla produzione alla tra- scito di un festival che presenta e fa codi Slow Food Lombardia,
sformazione, passando noscere a fondo la realtà del comparto
Paolo Massobrio,
con il contributo della Banattraverso la scelta di ma- agroalimentare lodigiano, ne costituica Popolare di Lodi, di
terie prime di qualità e il sce una sintesi azzeccata, contribuisce
giornalista e critico
Astem Spa e de “Il Cittadimarketing. Per il gour- a costruirne il futuro, avvicinando più
no”, quotidiano del Lodimet, che vorrà deliziare il soggetti con i medesimi interessi. E'
enograstronomico,
giano e del Sudmilano e il
palato con le sempre atte- una sorta di incubatore di un modello di
patrocinio di Regione
se degustazioni, gastro- fare impresa e di fare rete sul territorio
sarà presente
Lombardia e della società
nomiche ed enologiche, in che vuole consentire anche ai ''piccoli''
promotrice di Expo Milano,
un percorso di sapori e di competere nel mercato dei ''grandi'',
all’inaugurazione
dimostra innanzitutto la vosensazioni che fa della con le loro specificità che sono un valolontà di crescere. Non una repassione per la cucina una re aggiunto, ma anche con alle spalle
del Festival
plica, dunque, del programma
ricerca di quel ''bello'' e di istituzioni di ricerca che garantiscano
che tanti consensi aveva raclodigiano in piazza
quel ''buono'' che la socie- qualità e sicurezza ai consumatori e
colto un anno fa, ma la propotà di oggi ha davvero la una rete di istituzioni e associazioni che
diventino i motori di una comunicaziosta di nuove iniziative e temi,
della Vittoria
necessità di riscoprire.
per guardare avanti.
Ma l'appuntamento de ne che sappia varcare i confini provinIntanto, le location: non più
''Le Fome del Gusto'' è ri- ciali.
soltanto due, ma addirittura
allora che dopo la partecipazione 2011 di volto anche agli stessi operatori, alle im- Expo è il primo traguardo cui tendere,
quattro, quella principale in piazza della Edoardo Raspelli, il testimonial della se- prese del settore, opportunità unica di ri- ma la ''forma'' che deve assumere il guVittoria, cuore storico, architettonico e ci- conda edizione, presente all'inaugurazio- trovare tutte insieme produzioni concor- sto in salsa lodigiana è quella di un sistema virtuoso di cui le piccole e medie
vile del capoluogo, affiancata dalla vicina ne ufficiale dell'evento – sabato 29 set- renti o allepiazza Broletto, l'ex Convento di San Cri- tembre alle ore 11.00 – sarà Paolo ate, metostoforo in via Fanfulla, sede della Provincia Massobrio, notissimo critico enogastro- dologie di
Benedetta Parodi,
e dimostrazione concreta dell'apertura nomico, autore di guide assai gettonate e produzione
all'intero territorio, e la sede del Parco Tec- fondatore del Club di Papillon, che sarà in e strategie
notissimo volto
nologico a Cascina Codazza, per sottoline- piazza tra autorità ed espositori per trac- di comuniare come il gusto non sia solo la riscoperta ciare un ideale percorso del gusto e a se- cazione, o
televisivo,
di sapori tradizionali ma si sposi anche con gnalare quale ruolo in questo itinerario anche solo
la ricerca e l'innovazione. Del resto, pro- nazionale potranno ricavarsi il pannero- per parlare,
parteciperà
prio il Parco si candida a fare di Lodi una ne, la ''raspadura'' e magari i prodotti discutere e
delle mete irrinunciabili della vicina Expo ''Lodigiano Terra Buona''.
a un incontro
confrontarsi
milanese: qui sta già prendendo corpo Il giorno dopo, invece, sempre alle su come fal'agricoltura del futuro, si lavora sulla sicu- 11.00, ma al Parco Tecnologico, sarà di re davvero
sui piaceri del cibo
rezza alimentare, si offrono contributi scena Benedetta Parodi, ormai vera e s i s t e m a e
al Parco Tecnologico
scientifici alla grande sfida che sottende propria icona della cucina in tv, prima sul- rete. Con il
l'intera ragione d'essere dell'Esposizione le reti Mediaset e ora su La7. Parlerà sui c o n c o r s o
Padano
Universale, chiamata a interrogarsi sulle piaceri del cibo e della cucina.
delle istitusoluzioni a una sfida planetaria come In mezzo, tante occasioni per ogni gene- zioni e il coquella dell'alimentazione.
re di pubblico. Per il semplice curioso – ordinamento
imprese del territorio, nell'artigianato,
Se ''Le Forme del Gusto'' rappresentano il ma che in fondo rappresenta di fatto il delle associazioni di categoria.
tentativo, ormai più che embrionale, di ''consumatore'' ultimo, soggetto a cui è Come bene hanno riassunto i promotori nell'agricoltura e nel commercio, utilizdare corpo e sostanza a una rete agroali- rivolto tutto lo sforzo della filiera – l'op- della manifestazione lodigiana, la due zano il valore aggiunto del ''buono'' per
mentare lodigiana che possa rappresen- portunità di conoscere da vicino il vero giorni de ''Le Forme del Gusto'' ha l'ambi- creare ricchezza e lavoro ben oltre il
tare uno dei pilastri su cui costruire il fu- ''made in Italy'' e più ancora l'originale zione di raccontare questo territorio e i 2015. ''Le Forme del Gusto'' sono un
turo economico della provincia, o di ciò ''made in Lodigiano'', che purtroppo non suoi sapori, mettendo al centro gli ingre- banco di prova per tutta la filiera. Per
che ne resterà dopo la spending review e ha ancora la possibilità frequente di rico- dienti più semplici e importanti per nutri- come si presentano anche quest'anno,
una scommessa già vinta in partenza.
il riordino dei territori lombardi, un tale noscere e ritrovare sugli scaffali della
re la vita: l'uomo, la terra e il saper fare
[email protected]
sforzo ha però la necessità, fin da subito, grande distribuzione (e questo è un altro
impresa.
10 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Appalti
Settembre 2012
Osservatorio
Prosegue l’inchiesta sui lavori delle stazioni appaltanti del territorio
Tenere il lavoro nel territorio?
Tema indigesto in molti Comuni
ANDREA BAGATTA
T
anti appalti a ditte lodigiane,
per fortuna, ma anche qualche
massimo ribasso, gare in procedura negoziata con sole
aziende di fuori territorio, ricerche di
mercato propedeutiche a gare ristrette: è stata un’estate in chiaroscuro per gli appalti lodigiani. C’eravamo lasciati con il caso limite dell’intervento di riqualificazione della
strada comunale 837 della Gervasina, da Bargano all’innesto sulla rotatoria della Lodi-Sant’Angelo, da parte del Comune di Villanova Sillaro.
Lavori per poco meno di un milione
di euro aggiudicati con una gara a
procedura negoziata con 15 inviti, di
cui 14 aziende provenienti da fuori
territorio! Così un milione di euro di
lavoro se ne è andato lontano dal Lodigiano, e in tempi di crisi non è poco. Anche perché le difficoltà economiche continuano a bloccare tanti
cantieri: gli enti pubblici, tra incertezze sul proprio futuro e ristrettezze delle casse pubbliche, non hanno
fatto la corsa ad aprire i cantieri.
Nemmeno in previsione di un’obbligata stretta in arrivo l’anno prossimo: i limiti del patto di stabilità saranno applicati anche ai comuni sotto i 5 mila abitanti e questo comporterà molta più attenzione anche nelle spese di investimento. Tuttavia,
chi si aspettava una corsa all’appalto
libero in questi ultimi mesi dell’anno
per anticipare la normativa blocca-
A Codogno la gara per la pulizia degli edifici pubblici è
stata affidata a una cooperativa di Casale
A Casalpusterlengo è andata a una ditta locale la sistemazione degli accessi alle scuole elementari
spese, è rimasto probabilmente deluso. Cantieri in abbondanza si sono
visti a Lodi e, in parte, a Casale,
mentre nel resto del Lodigiano i lavori pubblici sono rimasti abbastanza al palo. Ecco una carrellata di alcuni tra i principali e più significativi
interventi. E senza volere entrare
nel merito delle singole questioni, in
tanti casi ci si accorgerà che la prete-
sa volontà politica di tutelare e mantenere il lavoro nel Lodigiano ha bisogno di una registrata…
Nella Bassa, vizi e virtù
Codogno continua nella sua politica
schizofrenica rispetto alla tutela del
territorio. Gli indirizzi politici sarebbero sempre orientati a privilegiare
le forme di gara a procedura ristret-
ta, con priorità alle aziende territoriali. A fine luglio la gara d’affidamento della manutenzione di vialetti, marciapiedi e manti stradali cittadini è andata in procedura negoziata
alla ditta Gervasi Mario di Codogno.
La gara ha avuto base d’asta a 36
mila euro e aggiudicazione con un
ribasso del 41 per cento. La scelta
del massimo ribasso continua a Codogno, se è vero che anche la manutenzione straordinaria della segnaletica stradale orizzontale è stata
aggiudicata in quel modo. L’esito
però non ha favorito il territorio e
l’appalto è andato alla Compagnoni
Fiore di Bozzolo in provincia di Mantova che ha offerto un ribasso del
62,2 per cento su base d’asta di 34
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Stefano Lodigiano, Somaglia, Zorlesco.
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Settembre 2012
Appalti
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 11
Osservatorio
Anche per capoluogo e Provincia gare in chiaroscuro
A Casale l’asfalto parla lodigiano,
Codogno salvaguarda le pulizie
mila, di fatto un appalto da poco più
di 21 mila euro. Davvero non c’erano altri modi di costruire l’appalto e
non si trovavano cinque ditte lodigiane in grado di eseguire i lavori?
Da apprezzare invece la gara in procedura negoziata per il servizio di
pulizia degli edifici comunali per due
anni, con un importo a base d’asta a
187 mila euro e aggiudicazione alla
cooperativa Il Ponte di Casale. Solo
un anno fa a Brembio analogo appalto era andato fuori territorio. La
vicina Casale si conferma attenta al
lavoro nel territorio e ha aperto una
raffica di cantieri con esiti positivi
per il Lodigiano. Dopo il nuovo ingresso di via Don Giussani eseguito
dalla ditta Camanini di Codogno nella tarda primavera, in estate si è dato il via alla riqualificazione di via
Trento e Cavour per 218 mila euro
assegnati in procedura negoziata e
finiti alla ditta Baronio Scavi di Casale. La stessa ditta si è aggiudicata
alcuni lavori di sistemazione delle
aree esterne degli edifici scolastici
per un importo di circa 120 mila euro. La manutenzione delle strade,
50 mila euro l’anno per tre anni, è
andata in procedura
negoziata alla ditta
Tecno Afes di Codogno. Altri piccoli lavori
in affidamento diretto
sono andati a ditte del
territorio, e nuovi cantieri si apriranno ancora nei mesi di settembre e ottobre. In un
quadro positivo e di
grande attenzione al
territorio, stona ancora di più l’appalto del
verde andato all’azienda G.B. Snc di
Paré in provincia di
Como, a due passi da
Chiasso. Gara aperta
con offerta economicamente più vantaggiosa, vedeva un premio però per il ribasso
economico (che pesava per il 60 per cento
di graduatoria) piuttosto che per la parte Da fuori territorio arrivano molte delle ditte partecipanti a una gara per la manutenzione stradale decisa dalla Provincia
tecnica. L’offerta economica complessiva di aggiudica- te le procedure sono state poste in Gervasi di Codogno. Le altre cinque
zione è stata di 245 mila euro a fron- essere successivamente ad una ri- arrivavano da Fidenza in provincia di
te di una base di gara di 433 mila eu- cerca di mercato con inviti a estra- Parma, da Ferrara, da Treviglio, da
Talamona in provincia di Sondrio.
ro con uno sconto di quasi 190 mila zione.
Ancora in estate sono stati aggiudieuro per tre anni e mezzo, oltre il 40
cati i lavori per la nuova sede della
per cento. Da segnalare infine la Lodigiano in chiaroscuro
grande attività del Comune di Livra- Se la Bassa alterna elementi positivi scuola materna Giardino che sono
ga durante l’estate. I lavori di riqua- e meno, il capoluogo non è da meno. andati alla ditta Fenini Srl di Pieve
lificazione della facciata del munici- A Lodi sono partiti tanti cantieri, ma Emanuele che ha presentato un ripio sono andati in procedura nego- sulle modalità d’appalto si potrebbe basso del 19,2 per cento su base
ziata con taglio delle ali alla ditta discutere a lungo, a partire dalla ma- d’asta di 922 mila euro. Gara in proFerri di Garbagna Novarese (in pro- nutenzione stradale, due appalti da cedura aperta e criterio dell’offerta
vincia di Novara), con ribasso del circa 500 mila euro affidati in proce- economicamente più vantaggiosa,
25,025% sulla base di 84 mila 751 dura negoziata. Il primo lotto di la- 40 partecipanti. Ancora, i lavori alla
euro. La riqualificazione delle vie vori, dal quadro economico di 500 materna Akwaba per 500 mila euro
cittadine invece è appannaggio della mila euro circa, è andato alla Colom- circa di base d’asta sono finiti alla Elditta lodigiana S.I.L.C.E.I. con un bo Severo Srl di Borgo San Giovanni, cotem Srl di Novate Milanese che ha
ribasso unico percentuale del 24,79 che ha presentato un'offerta con un offerto un ribasso del 27,4 per cento.
per cento sulla base di circa 100 mila ribasso del 30,69 per cento rispetto Il nuovo Bar del Paesaggio con lavori
euro. Infine all’idraulica Zambelli Srl alla base d'asta. Il secondo lotto per 167 mila euro sarà eseguito dalla
di Capriano del Colle in provincia di d’intervento (455 mila euro) invece ditta Edil Pcr di Sordio che ha offerto
Brescia è andato l’intervento di raf- è andato alla ditta B.E. Srl di Crema un ribasso del 18,9 per cento. Il
frescamento e riscaldamento del con un ribasso del 30,15 per cento completamento del Parco Isolabella
centro prolifunzionale con un ribas- sulla base d'asta. In questa seconda (nuovo piazzale, cura del verde e poso del 25 per cento su base di 36 mi- gara sono pervenute sei offerte di sa di arredi e illuminazione per 90
la euro in procedura negoziata. Tut- cui solo una da una ditta lodigiana, la mila euro circa) sarà invece seguito
A Lodi i lavori stradali se li sono divisi imprese lodigiane
e del Cremasco
dall’impresa Berlinghieri Srl di Colere con un ribasso del 18,5 per cento.
Infine, la riqualificazione di via Fanfulla e altre sono stati aggiudicati per
361 mila euro alla Gervasi Mario di
Codogno in seguito all’offerta di ribasso del 41,80 per cento. La riqualificazione di via Marsala però è andata alla ditta Tecnostrade Srl di Treviglio con il ribasso del 41,26 per
cento e importo totale di 54 mila euro.
Se il capoluogo non sorride troppo
alle ditte lodigiane, la Provincia non
fa meglio: è vero che la nuova rotatoria di Orio Litta viene eseguita dall’azienda lodigiana Strade e Servizi
(con un ribasso del 22,88 per cento
per un importo di aggiudicazione di
724 mila euro), ma è vero anche che
la manutenzione della segnaletica
orizzontale scappa dal Lodigiano: il
comparto Nord è stato assegnato alla ditta Gubela Spa di Castiglione
delle Stiviere con ribasso dell’11,35
per cento su base d’asta di 121 mila
euro circa, mentre il comparto sud è
finito alla ditta Sias Spa di Esine in
provincia di Brescia con ribasso dell’11,55 per cento su importo a base
di 121 mila circa anche in questo caso. Le assegnazioni sono avvenute
in procedura negoziata dopo indagine di mercato. Va da sé infine che i
subappalti consentiti per norma
escono anch’essi dal territorio: Gubela subappalta a Eurostrade di Vernate in provincia di Milano, Sias a
G&G Srl di Angolo Terme in provincia
di Brescia. E sul fronte della Provincia non è finita: è infatti in corso una
gara a procedura negoziata per il rifacimento delle pavimentazioni stradali dal valore dei lavori di circa 400
mila euro. La scelta è stata quella di
invitare 18 ditte tra quelle che avevano già effettuato la manifestazione d’interessi seguente a indagine di
mercato effettuata negli scorsi mesi,
con imprese lodigiane, ma anche
con imprese in arrivo da Milano, Pavia, Bergamo, Sondrio, Treviso.
Nel centro lodigiano non resta che
consolarsi con San Colombano, che
ha mandato in procedura negoziata
l’ampliamento e la riqualificazione
della rete d’illuminazione pubblica
per un valore da 500 mila euro. La
scelta della procedura è stata correttamente motivata con la «necessità
di adottare misure di semplificazione
ed accelerazione delle procedure di
affidamento dei contratti pubblici,
come evidenziato anche dall’Autorità
di Vigilanza sui Contratti Pubblici con
determinazione n. 8 del 14.12.2011,
in modo da consentire, da un lato,
una rapida cantierizzazione degli interventi infrastrutturali e, dall’altro,
una riduzione dell’enorme mole di
contenzioso esistente in materia».
Alla faccia di chi si ostina con ricerche
di mercato che allungano i tempi e
annacquano le procedure. A fronte di
questa scelta condivisibile e dell’esito buono per il territorio (se l’è aggiudicata la ditta Forlani Impianti di
Cornegliano con subappalto delle
opere stradali alla ditta Cesari di San
Colombano) rimane qualche dubbio
sulla scelta degli invitati, ben 16,
quasi tutti fuori dal Lodigiano.
12 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Appalti
Settembre 2012
Osservatorio
Il Comune tiene fede alla scelta annunciata prima del voto
A Caselle Landi 800mila euro
investiti nelle imprese lodigiane
ANDREA BAGATTA
A
Caselle Landi gli appalti
parlano lodigiano. In uno
dei Comuni di confine del
nostro territorio, un lembo di terra sospeso tra Cremona e Piacenza, di cui sente le influenze, la scelta dell’amministrazione guidata da Pierluigi
Bianchi è stata sempre chiara,
fin dalla campagna elettorale:
l’indirizzo per i tecnici è quello
di attuare all’interno della norm a t i va p e r g l i a p p a l t i q u e l l e
scelte che consentano di mantenere il lavoro nel Lodigiano.
«Questa è una scelta consapevole che ci ha visti in prima fila
da subito – spiega il sindaco
Pierluigi Bianchi -. Intendiamoci, la normativa va sempre
rispettata e i funzionari godono
della necessaria autonomia rispetto alla responsabilità del
procedimento, che è in capo a
loro, ci mancherebbe. Ma i funzionari sono chiamati a sviluppare l’azione politica indicata
d a l l ’ a m m i n i s t ra z i o n e e d a l l a
maggioranza, e per noi questo
indirizzo politico è sempre stato chiaro, fin dalla campagna
elettorale. Ogni elettore di Cas e l l e s e h a c o n s e r va t o i l d e plia n t de l n o s tr o pr o gra m m a
può ritrovarlo nero su bianco».
Una precisa volontà politica che
nasce dall’analisi del territorio
e dei suoi bisogni, non da capricci improvvisati o da prese di
posizione ideologiche. Una
scelta voluta dal sindaco Pierluigi Bianchi e condivisa da tutta la maggioranza, con il vicesindaco Roberto Tantardini in
prima fila per interfacciarsi con
i funzionari sulle linee
guida e sugli orientamenti politici da perseguire con il lavoro
dell’ufficio tecnico.
« G l i a m m i n i s t ra t o r i
non sono insensibili di
fronte a quanto sta
accadendo, la comunità ci rivolgeva un
appello chiaro e i politici non sono miopi –
continua Bianchi -. La
crisi era ed è ancora
oggi pesante, e la
gente ci chiedeva misure per contenere il
d i s a g i o o s u p e ra r l o.
Noi abbiamo aderito
con convinzione al
fondo di solidarietà, e
la scelta di indirizzare
l e n o s t r e p o l i t i c h e n e i l avo r i
pubblici a tenere il lavoro nel
Lodigiano è solo l’altra faccia
della medaglia. Il lavoro è sempre meno, la crisi incombe e c’è
il rischio che imprese lodigiane
e famiglie lodigiane rimangano
a terra. Gli amministratori locali fanno quello che possono per
superare le difficoltà, e tra
La sede del Comune di Caselle Landi. Nel riquadro sotto, il sindaco Pierluigi Bianchi
servizi rimasti
nel territorio.
L’unico appalto
di servizi andaPierluigi Bianchi:
to fuori dal Lodigiano è quello
“La legge
pluriennale per
la mensa scolava rispettata
stica da circa
3 0 0 m i l a e u r o,
finito come
ma i funzionari
spesso accade
nella Bassa Losono chiamati
digiana alla ditta Copra di Piaa sviluppare
cenza. Per un
piccolo centro
l’azione politica
che non arriva a
1.700 abitanti è
indicata dalla giunta’’ di sicuro un bel
risultato, un
esempio positiquello che possono fare c’è an- vo di come l’azione politica posche l’orientamento a mantene- sa incidere, nel rispetto della
re il lavoro nel territorio».
legge, sulle dinamiche lavoratiQuesta scelta a Caselle ha pro- ve locali.
dotto cantieri per poco meno di Nel dettaglio, l’ultimo cantiere
700 mila euro di importi con- concluso solo poche settimane
t r a t t u a l i t o t a l i i n t r e a n n i e fa è quello relativo alla scuola
mezzo di mandato, tutti a van- e l e m e n t a r e p e r 8 3 m i l a e u r o
taggio di ditte lodigiane, e altri circa, realizzato dalla Esseci Srl
1 0 0 m i l a e u r o d i a p p a l t i p e r di Caselle Landi. Il più grande
Il sindaco
lavoro invece è stato di certo il percorso ciclopedonale da
quasi 360 mila euro
che è finito alla Colombo Severo di
Borgo San Giovann i . E a n c o ra q u a s i
120 mila euro sono
q u e l l i d e i l avo r i a l
centro sportivo, realizzati dalla ditta
Bacchiocchi di Somaglia e infine i 120
mila della sistemazione dell’area mercatale aggiudicata
alla ditta Camanini
di Codogno.
«E oltre a questi ci
sono anche altri interventi concordati
t ra c o m u n e e a l t r i
enti territoriali e
svolti da questi ultimi, come una tombinatura di fossato necessaria per le ciclabili, altri 200 mila
euro che sono rimasti nel territorio finendo al Consorzio
Muzza, o interventi
che abbiamo chiesto
a Sal – prosegue il
S in da c o -. E po i c i
sono i servizi, che
sono meno consistenti magari come
cifre ma che sono
per noi altrettanto
importanti. In questo caso è uscito dal
territorio l’appalto
per la mensa, ma alle nostre richieste
non hanno risposto
ditte lodigiane e invece si è presentata
la Copra, che nel Piacentino e
nella Bassa Lodigiana ha una
presenza molto forte. Mi piace
però sottolineare la scelta fatta
per l’affidamento del servizio
caldaie sugli stabili comunali,
poco meno di 50 mila euro per
un servizio della durata di nove
anni affidato a Eal Service. È un
appalto che dà continuità, per
quanto nel suo piccolo, al lavoro
sul territorio».
Tutti i lavori sono andati in affidamento diretto oppure in appalto con il sistema della procedura negoziata con inviti rivolti a
sole ditte lodigiane. Per i lavori
p u b b l i c i , i c i n q u e i nv i t i s o n o
sempre finiti al territorio.
«La procedura negoziata è proprio lo strumento pienamente
legittimo che consente di orientare il lavoro al territorio, nel
pieno rispetto dei criteri indicati
dalla normativa – conclude
Bianchi -. Nel Lodigiano ci sono
d i t t e p r e p a ra t e , s o l i d e e c h e
eseguono lavori di qualità a giusti prezzi. Convocare le nostre
aziende è una scelta assolutamente logica per un’amministrazione».
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 13
Settembre 2012
Estero
Un nuovo servizio di Confartigianato dedicato all’internazionalizzazione
Un software disponibile on line
per capire la vocazione all’export
L
e micro, piccole e medie imprese (MPMI) rappresentano la base dell’economia italiana e la crescita
economica tanto attesa deve necessariamente
passare attraverso di loro. Il 99,4% delle aziende
del nostro Paese hanno dimensioni, per così dire, “medio - piccole” e il 74,8% degli addetti è occupata in queste realtà produttive; questo semplice dato ne consente
di cogliere in modo immediato l’importanza. La maggior
parte delle MPMI, ha una “vocazione nazionale” con una
scarsa propensione verso i mercati esteri, nonostante
l’Italia sia il sesto Paese al mondo per esportazioni. In
un contesto globalizzato e in un periodo critico a causa
della congiuntura economica mondiale, per tutte le imprese italiane è giunto il momento di cambiare visione,
anche in considerazione del fatto che il mercato nazionale offre attualmente poche opportunità di crescita.
Le imprese italiane si trovano di fronte a nuove sfide legate ad una concorrenza sempre più serrata con la quale è impossibile non misurarsi; si pensi ad esempio alla
concorrenza asiatica che ha orientato il suo sviluppo
verso il settore manifatturiero, grazie ad un basso costo
del lavoro. La reazione delle nostre aziende si è basata
sull’esternalizzazione, sulla delocalizzazione della produzione e sui prodotti di qualità, da sempre punto di forza dell’economia italiana. Ma non basta. Si assiste infatti ad un continuo evolversi dei mercati esteri che vengono via via a costituire nuove potenzialità di sbocco.
Le imprese del Lodigiano stanno sempre più seguendo
questa nuova via per uscire dalla crisi. I dati del 2011 parlano di un incremento delle esportazioni pari al 59% rispetto
all’anno precedente. Si tratta di un dato importante, anche
se va preso con le dovute cautele essendo il Lodigiano un
territorio di piccole dimensioni per il quale possono verificarsi notevoli oscillazioni percentuali, magari legate all’incidenza di singole commesse occasionali; in termini
assoluti infatti i valori raggiunti sono ancora modesti.
In ogni caso, giova notare la tendenza delle nostre imprese a cercare nell’export la via per uscire dalla crisi.
I settori che hanno registrato una maggiore crescita
sono quello meccanico, chimico, farmaceutico, ed
Attraverso la rete la Confartigianato
mette a disposizione un portale e un
software per aiutare le aziende a capire le
loro potenzialità in chiave estera
elettronico. Le esportazioni si rivolgono principalmente verso Paesi europei come Spagna, Francia e Germania; si considerano tuttavia nuove opportunità per il
Lodigiano anche grandi mercati come quello cinese,
russo, indiano e sudamericano.
È da queste considerazioni ed esigenze che nasce il
progetto “Interexperts” di Confartigianato co-finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico sul tema
dell’internazionalizzazione, su cui la Confederazione
nazionale di Confartigianato, in collaborazione con le
delegazioni territoriali, ha investito per irrobustire le
conoscenze delle aziende, sotto il profilo dell’autodiagnosi, sul tema dell’internazionalizzazione. Il progetto
ha infatti quale principale finalità quello di fornire uno
“strumento diagnostico e di orientamento” in grado di
sviluppare le potenzialità di ciascuna impresa in ambi-
to organizzativo, commerciale,
comunicativo e promozionale, anche al fine di avviarne o rafforzarne la presenza sui mercati esteri.
Attraverso il portale “Interexperts”
e il software “YouTool”, Confartigianato si pone l’obiettivo di offrire un
programma di accompagnamento
sui mercati esteri realizzato attraverso il supporto di un network tra i
funzionari delle associazioni provinciali caratterizzato da procedure
e strumenti uniformi.
Il progetto è articolato attraverso
moduli. Il programma “YouTool”
permette all’impresa di procedere
ad un check-up completo per scoprire e analizzare meglio i propri
punti di forza e di debolezza, le capacità e le competenze necessarie
all’internazionalizzazione, di ottenere suggerimenti
utili per migliorare le strategie intraprese ed affrontare
in maniera consapevole i mercati globali. Il questionario è suddiviso in quattro sezioni corrispondenti a diverse aree tematiche. Alla fine di ogni sezione, sulla base
delle risposte rese, si potrà ottenere un feedback (anche grafico) illustrante la posizione dell’azienda rispetto ad una posizione “mediana” e ad una ottimale sotto il
profilo delle strategie di internazionalizzazione; una
volta completato il questionario, si potrà avere anche
un grafico e un commento sulla situazione complessiva
dell’azienda con consigli per migliorare e sviluppare le
proprie capacità e competenze.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Internazionalizzazione, tel.
0371.439197.
Francesco Loardi
14 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Credito
Settembre 2012
Mezzalira, presidente di Artigianfidi Lombardia: «La fiducia sconfiggerà la crisi»
Moratoria, garanzia e banche:
tutti i successi del maxiconfidi
R
innovato l’accordo tra ABI e asso- prenditori si offre l’opportunità di conciazioni di categoria per la mora- centrarsi sulla tenuta della competitivitoria sui debiti bancari delle im- tà della loro attività.
prese. Un impegno che vede Arti- Qualche numero?
gianfidi Lombardia in prima linea, se- Nel 2011 abbiamo autorizzato 101 pracondo la logica che vuole il maxi-confidi tiche; al mese di agosto del 2012 eraal fianco degli imprenditori anche, e so- vamo circa a 200. Sono numeri generaprattutto, nei momenti di maggiore dif- ti dalla fiducia che lega le imprese al
ficoltà economica. In un momento in maxi-confidi lombardo. E si tratta di
cui l’Europa si complimenta con l’Italia performance che Artigianfidi vuole porper le scelte e il lavoro fatto, Mario Dra- tare ad un livello sempre più alto: per
ghi “spunta” risultati importanti dalla giocare il suo ruolo di attore attivo sul
Bce e Angela Merkel sostiene il nostro territorio e per sostenere le imprese
impegno, Artigianfidi Lombardia ha de- nelle loro sfide quotidiane. Questa fiduciso di essere fiducioso. E, come sem- cia nello strumento, ci fa pensare di popre, realista. Perché i numeri non in- ter arrivare presto alle 300 pratiche rigannano: l’83% degli sportelli delle guardanti la moratoria.
banche di tutto il territorio italiano ha Grazie alla vostra “forza” con gli
aderito al rinnovo della moratoria. In istituti di credito?
occasione dell’accordo precedente, gli Si tratta di una “corsia preferenziale”
istituti di credito hanno sospeso circa che ci permette di fare “numeri” impor260mila mutui, pari a 70 miliardi di de- tanti: 18mila operazioni di garanzia in
bito residuo con una liquidità liberata essere con un finanziamento garantito
superiore a 15 miliardi di euro. Ne par- di 670 milioni di euro e una quota Artiliamo con Lorenzo Mezzalira, presiden- gianfidi che supera i 370 milioni. Sono
te di Artigianfidi
indicatori – sopratLombardia.
tutto quello legato
Presidente, l’Itaagli investimenti –
lia ce la farà?
che ci dicono della
Non sono un ecodeterminazione
nomista, ma le didell’imprenditoria
co una cosa: basta
del nostro territocon il pessimismo,
rio. Quella che trala retorica dello
scina, ancora una
sfascio sociale ed
volta, questa Lomeconomico e dello
ba r dia “ m o to r e
spread. Siamo read’Europa”. A quelisti, ovvio, e come
sto motore, Artitutti percepiamo e
gianfidi vuole dare
viviamo la crisi, ma
il carburante giusto
l’Italia è arrivata al
con una garanzia,
punto di poter esminima, del 50%.
sere positiva. Gli
E il flusso delle
imprenditori sono
operazioni nel
reattivi e ci sono
2012?
realtà imprenditoIn linea con i dati
riali che vanno be- Lorenzo Mezzalira, presidente di Artigianfidi Lombardia d e l l ’ e s e r c i z i o
ne. Che hanno idee
2011. Il flusso dele le mettono in pratica. Che si muovo- le nuove erogazioni ha visto 4.561 nuono. Però investono poco: perché? Per- vi interventi per un volume di oltre 240
ché la paura è contagiosa. Ciò che dob- milioni di euro: un importo che supera
biamo fare è “massificare” la fiducia: di oltre 8 milioni il risultato ottenuto
nel sistema ma anche in noi stessi.
nello stesso periodo del 2011.
Le sembra facile?
Come interpretiamo questi dati?
Certo che no! Però l’esperienza di Arti- Nascono dall’impegno con il quale pergianfidi Lombardia dimostra che le diffi- seguiamo la nostra mission: dare credicoltà si possono superare. Con questo to alle imprese con piglio pratico e dinanon voglio dire che la burrasca è passa- mico. In un periodo economico così difta, ma dobbiamo credere nella riqualifi- ficile e complicato, nel quale non esistocazione del debito italiano. Siamo con- no porti sicuri, Artigianfidi Lombardia
vinti che sia finito il tempo della specu- riesce ancora a soddisfare i bisogni etelazione e che si possa fare qualcosa di rogenei dell’impresa. Ecco, questo siimportante, per il nostro futuro, tutti in- gnifica aver raggiunto la nostra missieme.
sion.
Le imprese, Artigianfidi Lombardia Voi vi presentate al mercato come
e la moratoria: un legame forte?
“pronti e veloci”: una promessa alDire di sì. A maggior ragione dal mo- le imprese?
mento in cui l’Abi ha chiarito che la mo- Una promessa che manteniamo, perratoria riguarda le piccole e medie im- ché traduciamo la fiducia che ci riservaprese che operano in qualsiasi settore. no gli imprenditori in scelte che vanno a
Condizione necessaria per l’accesso al- loro vantaggio. Abbiamo deciso di essel’iniziativa è che l’impresa sia sana, re un volano di opportunità importanti,
quindi “con adeguate prospettive eco- di dare fiducia al sistema e di scegliere
nomiche e di continuità aziendale, no- assumendoci sempre maggiori rischi.
nostante le difficoltà finanziarie tempo- La garanzia?
ranee dovute all’attuale congiuntura Sì. E si tratta di una garanzia di sempre
negativa”.
maggiore peso che arriva, in alcuni caQuindi?
si, anche all’80%. Ma in tutto questo
Quindi, da parte delle imprese c’è gran- entra in gioco anche il concetto di filiede interesse perché con la moratoria si ra.
possono sospendere i debiti dell’impre- Come?
sa verso le banche, allungando la dura- Artigianfidi conduce negoziati di caratta dei finanziamenti per permettere di tere strategico nei quali è fondamentale
proseguire le attività avendo a disposi- lo “stare insieme” delle parti. Alcuni
zione il capitale. Così facendo, agli im- esempi: gli accordi con Confapi, Elba e
CREDITO – CONDIZIONI DELLE OPERAZIONI A BREVE:
ANTICIPI FATTURE, FIDO DI CASSA, SMOBILIZZO
Si riporta qui di seguito il prospetto illustrativo relativo ai tassi bancari praticati da alcuni
Istituti di credito alle imprese con garanzie prestate da Artigianfidi Lombardia.
BANCA INTESA SAN PAOLO
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
anticipo fatture
UBI BANCO DI BRESCIA
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
anticipo fatture
BANCA POPOLARE DI LODI
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
2,95% - 4,00%
anticipo fatture
CARIPARMA
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
anticipo fatture
3,10% - 2,85%
BANCA CENTRO PADANA
apertura di credito in c/c
4,25% - 4,25%
anticipo sbf
2,75% - 2,75%
anticipo fatture
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,60% - 4,50% 2,95% - 4,85%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 1,90% - 3,80% 2,25% - 4,15%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 1,90% - 3,80% 2,25% - 4,15%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,50% - 9,10%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,40%- 7,60%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,70% - 8,10%
3,85% - 9,45%
2,75% - 7,95%
3,05% - 8,45%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 4,95% - 11,55% 4,15% - 6,30%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,65% - 9,10%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,65% - 9,10%
2,95% - 4,00%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 3,875 - 5,00% 4,23% - 5,35%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,25% - 3,00% 2,60% - 3,35%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD DA 2,75% - 3,50%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 3,90% - 3,90%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,40% - 2,40%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,40% - 2,40%
2,75% - 2,75%
BCC LAUDENSE
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
anticipo fatture
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,50% - 4,75%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,00% - 4,25%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 2,00% - 4,25%
4,10% - 6,35%
3,60% - 5,85%
3,60% - 5,85%
UNICREDIT
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
anticipo fatture
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,70% - 9,45%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 4,00% - 6,75%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 4,50% - 7,55%
6,05% - 9,80%
4,35% - 7,10%
5,85% - 7,90%
MONTE PASCHI SIENA
apertura di credito in c/c
anticipo sbf
anticipo fatture
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,50% - 8,00%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,00% - 6,75%
EURIBOR 3 MESI + SPREAD 5,00% - 6,75%
5,85% - 8,35%
5,35% - 7,10%
5,35% - 7,10%
Consulta l’elenco completo degli Istituti di credito convenzionati
nello spazio Artigianfidi Lombardia su www.confartigianato.lodi.it
Legenda: MMP = media mese precedente
FEI. Ma anche quelli con i Comuni lombardi per poter agire – insieme – sui
territorio. Facciamo leva su questo per
rendere il credito più fluido.
E per la moratoria, quali consigli
date alle imprese?
Di passare da Artigianfidi Lombardia e
toccare con mano la qualità delle nostre offerte fatte di tassi più che competitivi e di linee di finanziamento
adatte a qualunque esigenza. Nelle
nostre sedi si ragiona, ci si confronta,
si valuta con attenzione la storia delle
imprese. Perché è sempre meglio poter contare su una struttura che vanta
esperienza, professionalità e conoscenza dell’imprenditoria del territorio. Nel confronto quotidiano con le imprese, si genera il vero circuito virtuoso del credito.
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 15
Settembre 2012
Credito
Per i soci Confartigianato tante opportunità di risparmio
Agevolazioni su conti e spedizioni,
al via la convenzione con le Poste
C
onfartigianato e Poste Italiane
hanno stipulato un’importante
convenzione che offre agli aderenti all’Associazione la possibilità di avvalersi, a condizioni agevolate, di alcuni prodotti/servizi
erogati dal Gruppo Poste Italiane, di
particolare interesse per le aziende
di riferimento.
Ecco, di seguito, alcuni dei vantaggi
per gli associati.
Conto BancoPosta “In Proprio”
e “Prontissimo Affari”
Conto BancoPosta “In Proprio” è
il conto creato per venire incontro
ai bisogni specifici delle imprese,
con offerte personalizzate e soluzioni atte a soddisfare i diversi bisogni legati al tipo di attività svolta . S o n o pr e v is te 5 tipo lo gie di
Conto “In proprio”: Base, Web,
Pos, No Profit, Condominio. Gli associati a Confartigianato che sottoscriveranno il Conto “In proprio”
(nuova apertura), opzione Web e
POS, avranno il canone mensile di
Conto corrente gratuito per 6 mesi.
“Prontissimo Affari” è il prodotto di
finanziamento a medio-lungo termine dedicato a Liberi Professionisti, Ditte Individuali e persone fisiche con partita Iva, offerto in collaborazione con Compass e collocato
da Poste Italiane S.p.A., nato per
rispondere alle esigenze di sviluppo dell’attività imprenditoriale o
professionale. “Prontissimo Af-
fari” offre finanziamenti fino a
30.000€, erogabili in tempi rapidi.
Gli associati a Confartigianato che
sottoscriveranno un contratto di finanziamento “Prontissimo Affar i ” , u s u f r u i ra n n o d i u n c a n o n e
mensile del Conto corrente “In
Proprio”, opzione Web e Pos, gratuito per 6 mesi. Quindi, in caso di
apertura di un nuovo conto e di un
contratto di finanziamento “Prontissimo Affari”, avranno 12 mesi
di canone conto gratuito.
Spedizioni internazionali
Postexport
Il servizio Postexport è la nuova
gamma di spedizioni internaziona-
li per inviare documenti e merci in
tutto il mondo. Si compone della
linea Minibox (per spedizioni fino
a 2 kg) e della linea Box (per gli invii fino a 30 kg). La prima soluzione è utile per spedire in particolare documenti, con tempi di consegna da 3 a 6 giorni lavorativi, a seconda del servizio prescelto. La
seconda soluzione è utile per la
spedizione di pacchi, con tempi di
consegna da 2 a 5 giorni lavorativi, a seconda del servizio prescelto. Gli associati a Confartigianato
usufruiranno di tabelle prezzi specifiche che prevedono notevoli
vantaggi economici rispetto alle
tariffe base.
Spedizioni nazionali - Home Box
Il servizio Home Box è la soluzione
messa in campo dal Gruppo Poste
che permette di effettuare spedizioni
fino a 20Kg su tutto il territorio nazionale con tempi di consegna di 4
giorni lavorativi (escluso sabato e
festivi), e con il pick-up gratuito dei
pacchi. Gli associati a Confartigianato usufruiranno di tabelle prezzi specifiche che prevedono notevoli vantaggi economici rispetto alle tariffe
base.
Come usufruire dell’accordo
Gli associati a Confartigianato possono rivolgersi all’ufficio Posteimpresa, con la tessera associativa,
presso la sede di Poste Italiane di
Lodi, in via Fascetti 1.
Con noi maturano nuovi frutti.
Fidi a breve termine:
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» Fido di cassa
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Artigianfidi Lombardia Società Cooperativa - Via della Marescalca 6 - Lodi - T_0371 439197 - [email protected]
Sedi territoriali
Codogno - Via Garibaldi, 40 _ Sant’Angelo Lodigiano - Piazza Libertà, 2 _ Casalpusterlengo - Via Emilia, 32 _ Lodi Vecchio - Via San Rocco, 21
Castiglione d’Adda - Via della Vittoria, 5 _ San Colombano al Lambro - Via Monti, 70 _ San Giuliano Milanese - Via Vespucci, 1/3
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16 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Vetrina d’Impresa
Settembre 2012
A Retegno la nuova sfida dei fratelli Malabarba
La cura dell’auto entra nel futuro,
ecco la nuova frontiera del lavaggio
LUIGI ALBERTINI
L
a voglia di misurarsi con nuove
attività professionali, mettendo
a fuoco una serie di progetti proiettati nel futuro. La risposta,
per certi versi, al momento poco felice dell'economia in generale, il coraggio di "voltare pagina" per contribuire alla ricerca di un domani più
tranquillo. E' questa la precisa sensazione che si ricava conversando con
Mattia Malabarba, classe 1978, residente a Somaglia, ma "codognino", e
comunque "bassaiolo" Doc, operativo con i suoi fratelli Enrico e Simone. I
quali, titolari in gruppo del negozio di
gomme a Codogno, l'azienda "Start
Gomme", viale Trento n. 2, telefono
0377-431973, una attività del tutto
normale e per certi versi appagante,
hanno deciso di allargare il lavoro acquisendo dallo scorso 13 agosto 2012 il
distributore di carburanti "Total" in via
Boccaserio n. 1 a Retegno, in pratica
sul confine tra la città codognese e la
frazione retegnese. Un eccellente punto di rifornimento lungo una arteria
particolarmente battuta dal traffico,
destinato a diventare, ecco la voglia di
fare dei fratelli Malabarba, il luogo di
"maquillage" delle vetture del territorio, vale a dire il servizio di lavaggio.
Attenzione, però: non il semplice lavaggio e basta, ma una cura completa,
al bisogno, e con criteri moderni e sofisticati, proiettati appunto nel futuro.
Un "maquillage" in piena regola, come
dicevamo.
Mattia Malabarba, ma adesso vediamo soltanto pompe di carburanti...
"Tranquilli, il progetto è già pronto e
l'installazione inizierà appena possibile: contiamo di aprire il servizio completo ad ottobre, quindi il tempo necessario per mettere a punto le attrezzature e vedrà che il servizio sarà operativo in tutti i sensi. Ci comporterà un investimento non indifferente, ma noi
abbiamo deciso di fare delle scelte capaci di guardare al futuro con fiducia.
Non sarà una "americanata", come
magari si potrebbe pensare, senza nulla togliere peraltro ai progetti tecnici
molti interessanti messi in atto negli
Stati Uniti, sarà invece un servizio capace di abituare la clientela a un nuovo
criterio di approccio al servizio di lavaggio e cura della propria vettura".
Un investimento consistente, diceva.
"Sì, un grosso impegno finanziario, che
però abbiamo deciso di affrontare con
fiducia. Siamo giovani e quindi riteniamo sia necessario affrontare l'attività
professionale con il piglio di chi intende
migliorare, anche se il momento della
economia in generale non è dei più sereni: in un certo senso, ci fidiamo anche della nostra affezionata clientela
visto che come gommisti ci siamo fatti
un confortante “giro”. A questi nostri
clienti mi permetto, un po' provocatoriamente, di suggerire una vecchia e
cara massima: provate per credere".
Provate, d'accordo, ma quando
l'impianto sarà in funzione...
"Naturalmente: stiamo preparando il
montaggio dell'intero sistema di lavaggio vetture, qui negli spazi del distributore “Total”, dotato anche di sistema
"self service" con gettone o tessera
(che si potranno acquisire qui nelle apposite macchinette
in grado di restituire
l'eventuale resto di
moneta), comprensivo del servizio di
pulizia degli interni
delle vetture mediante l'acquisizione
dalla gettoniera degli
speciali strumenti riservati alla pulizia
dell'abitacolo. Come
può capire, si tratta
di un servizio decisamente innovativo,
che tra l'altro consente al cliente di
utilizzarlo in qualsiasi ora del giorno e
mettere in pratica i
suoi desideri di pulire
la propria vettura in
un certo senso con
l'affetto che di solito
si nutre per essa.
Naturalmente, nelle
ore di lavoro normale, noi saremo a disposizione sostituendo il "self service", lavaggio a mano
che effettueremo
nella maniera più accurata ed impeccabile, lo posso garantire. Insomma, abbiamo tanta voglia di incominciare:
non ne vediamo il momento... Le preciso che avremo sistemi di lavaggio a rullo antigraffio e ad alta pressione,
quest'ultimo sistema riservato ai più
raffinati".
Sono prevedibili delle complicazioni, nel caso del "self service"?
"Niente affatto: le procedure saranno
di una semplicità sconvolgente e a proposito della tessera informiamo che essa è utilizzabile come una qualsiasi
carta ricaricabile: ci penseremo noi
alla bisogna. Ripeto: per gettone o
tessera ci sarà un semplicissimo distributore automatico, in grado di
fornire anche il resto in moneta".
Diciamolo: una simpatica "americanata".
"Se proprio vuole chiamarla così, però aggiungerei una "americanata"
nel senso più nobile e positivo del
servizio. Oltre al distributore di carburanti e il lavaggio vetture, nei modi
che abbiamo descritto, il "punto-ristoro" per automobili prevede anche
una vasta scelta di prodotti: lucida
cruscotti, detergente per vetri, nero
per le gomme per farle brillare, profumi per l'abitacolo, tappetini e
quant'altro che si rende utile per abbellire la propria vettura. Mi permetta di ribadire un altro importante
concetto: accanto ai mezzi apparentemente sofisticati, e comunque molto semplici, per il "self service", persisterà la possibilità di avvalersi del
personale di servizio, nelle ore di lavoro, per un lavaggio a regola d'arte
e professionale. Questo nuovo "centro di bellezza" rappresenta, se vogliamo, un po' la novità della Bassa,
grazie proprio agli elementi di ultima
generazione. Un grosso investimento, certo, ma siamo sicuri che ne valga la pena".
Settembre 2012
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 17
Imprese in rosa
Con le figlie gestisce attività ormai collaudate a Castiraga
Due aziende e una sola famiglia,
la sfida vinta da Emilia Zacchetti
ANDREA BAGATTA
D
ue aziende, una famiglia, tutto al
femminile: è la ricetta di Emilia
Zacchetti e delle figlie Alessandra
ed Elena, che da sette anni gestiscono insieme le aziende artigiane di Castiraga Vidardo create a inizio anni Novanta dalla stessa Emilia e dal marito
Giuseppe Bartolotta, scomparso prematuramente nel 2005.
Donne imprenditrici in un settore tradizionalmente appannaggio degli uomini
come quello metalmeccanico, donne che
hanno dovuto vincere la diffidenza e la
perplessità di chi da sempre era abituato
a trattare con gli uomini al comando.
«E anche per noi non è stato facile, per
tanti motivi – dice Emilia Zacchetti con le
figlie Alessandra ed Elena -. Anche se tutte e tre lavoravamo già da tanto tempo,
io da oltre 20 anni, l’anima delle due ditte
di famiglia era mio marito, inutile negarlo. Quando è mancato repentinamente ci
siamo ritrovate a dover rimetterci in discussione per prendere in mano completamente le redini delle aziende, e in più
dall’altra parte abbiamo trovato diffidenza rispetto alla nuova situazione. Tre
donne, da sole, che cosa avrebbero mai
potuto combinare senza la guida di un
uomo? Invece ci siamo rimboccate le maniche e dove non potevamo arrivare con
l’esperienza siamo arrivate con l’organizzazione e il metodo, che ci siamo date. E
abbiamo avuto tante soddisfazioni, la
prima delle quali tenere la barra dritta in
un periodo difficile come questo».
Le due imprese in rosa nascono secondo
un percorso tipico di tante attività artigianali. Dopo un’esperienza da dipendenti, all’inizio degli anni Ottanta Emilia
Zacchetti e il marito Giuseppe Bartolotta
intraprendono l’avventura da artigiani
nel settore metalmeccanico. Dopo gli inizi l’attività, nata già con il nome Zacchetti Emilia, si consolida nel settore dei cavi
con un grosso cliente lodigiano, e il rapporto dura per diversi anni. La ditta Zacchetti Emilia si specializza poi nel tempo
nell’assemblaggio e nell’avvolgimento
lavorando come contoterzista in esclusiva per l’azienda Atam Windings. Dal
1994 l’attività si sposta a Castiraga Vi-
ai dipendenti, perché crediamo molto nella motivazione:
condividiamo le buone notizie e i buoni risultati così come le incertezze e le difficoltà. Siamo davvero una grande famiglia in questo, e i risultati ci danno ragione perché abbiamo dipendenti che
sono con noi da 20 anni e che
si impegnano tantissimo per
l’attività. Per far funzionare
un’azienda ci vogliono buoni
imprenditori, o buone imprenditrici per meglio dire,
ma anche buoni lavoratori, e
per fortuna noi li abbiamo».
Certo, in periodo di crisi non
è sufficiente la buona volontà. «Per noi l’organizzazione
e il metodo sono fondamentali, e oggi la programmazione avviene non più di mese
in mese ma di settimana in
settimana, quasi di giorno in
giorno – proseguono Emilia,
Alessandra ed Elena -. Abbiamo una divisione dei
compiti precisa, ma abbiamo
anche la capacità e la duttilità perché si possa fare un po’
Emilia Zacchetti con le figlie Alessandra ed Elena. Insieme gestiscono due aziende con dodici dipendenti a Castiraga Vidardo.
di tutto in azienda, a partire
da noi stesse: ci occupiamo
dardo nell’allora nuova zona artigianale, scelte di fondo e i metodi gestionali sono
di
amministrazione
e di personale, ma
dove occupa un ampio capannone.
condivisi da tutta la famiglia. È uno stile
Nel frattempo, le due figlie Elena e Ales- che funziona fino all’improvvisa scom- guidiamo il muletto e lavoriamo sulle
sandra, rispettivamente classe 1975 e parsa del marito e papà Giuseppe, avve- macchine. Oggi le nostre ditte sono qua1977, mentre studiano da ragioniera e nuta nel 2005. Lui era punto di riferi- si completamente automatizzate ma
condividiamo con il cliente non solo
da segretaria d’azienda, fanno esperien- mento e anima dell’attività.
za in azienda secondo le direttive di pa- Le ragazze con la mamma però si rim- l’esecuzione del lavoro, ma anche la sua
pà: per imparare bisogna provare. Os- boccano le maniche, non vogliono lasciar ideazione e persino la progettazione».
servano il lavoro alle macchine, scopro- perdere quanto di buono è stato fatto, e La più grande soddisfazione però rimano la contabilità aziendale, si prestano a si applicano fino a sopperire con l’orga- ne il riconoscimento del proprio lavoro.
un po’ di tutto, fino all’ingresso ufficiale nizzazione e il metodo al vuoto lasciato «Ce n’è voluta e c’è sempre da confronin azienda una volta terminati gli studi. dalla figura cardine delle due attività. tarsi – concludono le tre donne -. Noi laNel 1997 nasce come costola della Zac- Oggi in Zacchetti lavorano 10 dipenden- voriamo in qualità, la scelta di essere
chetti Emilia una seconda ditta che si oc- ti, nella Bartolotta due. Tutte donne tran- artigiane non è solo nella dimensione
cupa di un’attività affine a quella princi- ne il caporeparto della Zacchetti, un tec- d’azienda ma anche nell’idea di un lavoro vissuto in prima persona e curato
pale e prende il nome dalla titolare e si nico che lavora qui da 20 anni ormai.
chiama Bartolotta Elena. Alessandra in- «Le due ditte hanno vite e amministra- in ogni fase e ogni dettaglio. E da donne
vece va ad occuparsi di amministrazione zioni rigorosamente separate, ma le riu- è ancora più difficile. Quando però ti
e contabilità alla Zacchetti. Va da sé che nioni di famiglia sono all’ordine del gior- viene riconosciuto, ti dà uno stimolo e
le due aziende, pur rigorosamente sepa- no per studiare strategie, affrontare pro- una gratifica davvero grande, che ti dà
rate per contabilità, manodopera e atti- blemi, organizzare produzione e lavoro la forza di andare avanti, per te stesso,
vità, vivono per così dire nella stessa ca- al meglio – dicono le tre donne -. E spes- per la famiglia e per tutti i collaboratosa e nella stessa famiglia: le strategie, le so allarghiamo questo confronto proprio ri».
“La sapienza
è figlia
dell’esperienza”
PROGETTO IMPRESA
IDEA ARTIGIANI
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Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 19
Settembre 2012
Assicurazioni
Nella sede Confartigianato prodotti studiati per ogni singola categoria
Polizze su misura delle imprese
costruite dagli esperti Assiprime
P
olizze uguali per tutti? Sconti più o
meno larghi per accaparrarsi i
clienti su prodotti che devono adattarsi alle esigenze di questo utente
come di quell'altro? Installatori trattati
come edili, carrozzieri come alimentaristi? No. Decisamente tutto questo non
appartiene alla filosofia del Gruppo Assiprime... e di Confartigianato Imprese
Provincia di Lodi, che infatti ha sottoscritto a suo tempo una convenzione con un
leader nel settore assicurativo, che garantisce attenzione, prezzi assolutamente concorrenziali ma soprattutto professionalità e capacità di adeguare perfettamente i prodotti alle esigenze dei clienti.
Prodotti nati dalla conoscenza delle dinamiche dei diversi settori, dal confronto
quotidiano con chi, all'interno di Confartigianato Imprese, conosce necessità e
vincoli di chi fa impresa, ma soprattutto
dalla volontà di rappresentare gli interessi della clientela, al di là della compagnia
assicurativa.
PRODOTTI SU MISURA
Assiprime opera come un sarto, costruendo un abito su misura non solo della categoria cui appartiene il cliente, ma sulla base delle necessità del singolo imprenditore.
Mettendo anche in concorrenza le compagnie pur di trovare condizioni e prezzi adeguati a chi si affida a un partner preparato
come il Gruppo guidato da Renato Casoni.
IL CLIENTE PRIMA DI TUTTO
Normalmente i prodotti assicurativi sono
standardizzati. Ormai li emette, uno
uguale all'altro, il computer, e sono solo
ritoccabili nel prezzo. Da un'agenzia
ASSIPRIME EURO
BROKERING SRL
Via Gorra, 55/A - Piacenza
FIDEJUSSIONI
UN’ALTERNATIVA ALLA BANCA
(NO CENTRALE RISCHI)
Grazie ad Assiprime per ogni categoria di imprese vengono costruite polizze su misura, in grado di coprire tutti i rischi
all'altra come da una compagnia a un'altra, le polizze rappresentano uno "standard"; le uniche differenze – minime – si
possono riscontrare solo sulla scontistica
applicata ai singoli casi.
''Assiprime, invece, ha creato prodotti assicurativi su misura per le esigenze dei
clienti e che vengono poi sottoposti ad alcune compagnie che hanno dato il benestare in esclusiva per Confartigianato Imprese – spiega Renato Casoni -, fatti ad
hoc per le diverse categorie di associati,
dagli edili agli installatori, dagli autoriparatori agli alimentaristi, e così via. Sono
tutti prodotti assolutamente unici e originali'', frutto di una consulenza che d'ora in
poi, per essere ancora più costante offre
l'opportunità di uno sportello all'interno
della stessa sede della Confartigianato a
Lodi, in via della Marescalca.
UNA CONSULENZA QUOTIDIANA
AEB Brokering è il partner di grande esperienza scelto da Assiprime per affiancare i
soci Confartigianato nella nuova sede
dell'organizzazione. Una presenza costante, dove nascono quei prodotti che
puntano a garantire le imprese e le loro
famiglie a trecentossessanta gradi. Dalla scelta della polizza migliore al prezzo
migliore, fino a un eventuale contenzioso. Sempre a disposizione. Ogni giorno.
- Contratto di locazione
commerciale
- Anticipo per acquisto abitazione
(D.L. N. 122/2005)
- Anticipo per acquisto locali ad uso
commerciale
- Garanzia di pagamento
- Rimborso I.V.A.
- Oneri di costruzione
ed urbanizzazione
- Cauzione provvisorie
per gare d'appalto
- Cauzioni definitive
- Attestazione di capacità
finanziaria
Massimo Cerri
cell. 328.3386175
[email protected]
20 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Settembre 2012
ConfartigianatoNews
Le date da non scordare
Lavoro e fisco, tutte le scadenze
per un autunno sotto controllo
Scadenziario del lavoro
Scadenziario fiscale
SETTEMBRE
SETTEMBRE
Martedì 25
Presentazione richiesta autorizzazione inps per cig/cigs mese
precedente.
OTTOBRE
Lunedì 1
Obbligo di stampa del libro unico del lavoro o, nel caso di
soggetti gestori, di consegna della copia al soggetto obbligato
alla tenuta, in relazione al periodo di paga precedente.
Cassa edile: versamento contributi.
Inps: invio telematico uniemens individuale aggregato.
Mercoledì 10
Versamento contributi INPS lavoro domestico dovuti
per il trimestre luglio – settembre.
Martedì 16
Versamento ritenute Irpef operate nel mese precedente su
compensi per lavoro dipendente ed assimilato, lavoro autonomo e provvigioni.
Versamento contributi Inps lavoro dipendente dovuti
sulle retribuzioni relative al mese precedente.
Versamento contributi Inps Gestione Separata sui compensi erogati nel mese precedente ad amministratori, sindaci,
associati in partecipazione, collaboratori coordinati e continuativi, lavoratori a progetto.
Versamento contributi mensili ai fondi di assistenza sanitaria (Est ecc.).
Versamento contributi mensili agli Enti Bilaterali (Elba ecc).
Versamento contributi mensili fondi di previdenza complementare.
Cassa edile: trasmissione telematica denuncia mensile.
Lunedì 22
Fon.Te. – dipendenti iscritti: trasmissione telematica distinta, versamento trattamento di fine rapporto e contributi riferiti
al trimestre luglio 2012 – settembre 2012.
Giovedì 25
Inps: presentazione richiesta autorizzazione per cig/cigs mese
precedente.
Mercoledì 31
Obbligo di stampa del libro unico del lavoro o, nel caso di
soggetti gestori, di consegna della copia al soggetto obbligato
alla tenuta, in relazione al periodo di paga precedente.
Cassa edile: versamento contributi.
Inps: invio telematico uniemens individuale aggregato.
a cura di Emanuele Lupi
Consulente del Lavoro
[email protected]
Martedì 25
1. IVA – ELENCHI RIEPILOGATIVI CESSIONI E/
O ACQUISTI – PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI
I soggetti interessati devono trasmettere in via telematica il prospetto riepilogativo delle cessioni e/o acquisti e
prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese
di agosto (operatori mensil) ad uno qualsiasi degli uffici
doganali della circoscrizione territorialmente competente in base alla sede del soggetto obbligato.
OTTOBRE
Lunedì 1
1. IMPOSTE DI REGISTRO – LOCAZIONE DI IMMOBILI - Scade oggi il termine per la registrazione ed il
versamento relativo ai contratti di locazione che hanno
avuto inizio, o sono stati tacitamente rinnovati, con decorrenza 01/09/2012 per i soggetti che non hanno optato
per la cedolare secca. 2. VERSAMENTO MODELLO
UNICO - Termine entro il quale, contribuenti persone fisiche, non titolari di partita iva, possono effettuare il versamento risultante dalla dichiarazione, se hanno scelto la
rateizzazione delle seguenti imposte: IRPEF ( saldo
2011 e I acconto 2012); ADD. REGIONALE/COMUNALE IRPEF; INPS (Contributi gestione artigiani eccedente il minimale). 3. MODELLO UNICO 2012 - Termine per l’invio telematico, diretto o tramite intermediari
abilitati, del Mod. Unico 2012 relativo ai redditi anno 2011
di Persone Fisiche, Società di Persone e soggetti IRES. 4.
DICHIARAZIONE ICI - Presentazione della dichiarazione ICI relativa alle variazioni verificatesi nel 2011
quando vi sono delle modifiche relative alla determinazione dell’imposta da segnalare all’Ufficio Comunale per evidenziare i calcoli effettuati per l’anno precedente. 5. IVA
ELENCHI “BLACK LIST” MENSILI - Termine per l’invio telematico del Modello di comunicazione delle operazioni con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in paesi a fiscalità privilegiata per le operazioni registrate o
soggette a registrazione del mese di agosto da parte dei
soggetti mensili. 6. MODELLO IVA 2012 - Termine per
l’invio telematico, diretto o tramite intermediari abilitati,
della Dichiarazione Iva relativa all’anno 2011 di Persone
Fisiche, Società di Persone e soggetti IRES in forma autonoma. 7. MODELLO IRAP 2012 - Termine per l’invio telematico, diretto o tramite intermediari abilitati, della Dichiarazione Irap relativa all’anno 2011 di Persone Fisiche,
Società di Persone e soggetti IRES .
Martedì 16
1. VERSAMENTO UNIFICATO IVA - Entro oggi deve
essere effettuato il versamento unificato dell’ IVA liquidata nel mese di settembre per i contribuenti mensili.
2. IVA DICHIARAZIONI D’INTENTO - Presentazione in via telematica della comunicazione dei dati relati-
Come contattare
i nostri uffici
8
LODI - Via della Marescalca, 6 - Tel. 0371.439197 - Fax 0371.431139
[email protected]
CODOGNO - Via Garibaldi, 40 - Tel. 0377.41541 - Fax 0377.431578
[email protected]
S. ANGELO LODIGIANO - Piazza Libertà
Tel. 0371.217010 - Fax 0371.935478
[email protected]
CASALPUSTERLENGO - Via Emilia - Tel. 0377.46401 - Fax 0377.919338
[email protected]
CASTIGLIONE D'ADDA - Via della Vittoria, 5 - Tel./Fax 0377.900005
[email protected]
S. COLOMBANO AL LAMBRO - Via Monti, 70 - Tel. 0371.899002
[email protected]
S. GIULIANO MILANESE - Via Vespucci, 1/3 - Tel. 02.98240516
[email protected]
LODI VECCHIO - Via S. Rocco, 21 - Tel. 0371.460643
[email protected]
vi alle dichiarazioni d’intento ricevute nel mese di settembre (soggetti mensili). 3. VERSAMENTO MODELLO UNICO 2012 - Termine entro il quale effettuare i versamenti risultanti dalla dichiarazione relativi ai
contribuenti titolari di reddito d’impresa e persone fisiche, i quali hanno scelto la rateizzazione: IRPEF ( saldo 2011 e primo acconto 2012); Add.le Regionale /
Comunale Irpef saldo 2011; Add.le Comunale Irpef acconto 2012; IVA ( per i contribuenti che hanno
scelto di versarla in Unico); IRAP ( saldo 2011 e primo
acconto 2012); INPS (contributi gestione artigiani eccedente il minimale saldo 2011 e primo acconto 2012);
IRES ( saldo 2011 e primo acconto 2012);Versamento dell’IVA dovuta sui maggiori ricavi da parte dei
soggetti che si adeguano agli studi di settore e/o parametri. 4. RITENUTE SUI DIVIDENDI - Le società di
capitali devono versare le ritenute sui dividendi corrisposti nel trimestre solare precedente.
Giovedì 25
IVA – ELENCHI RIEPILOGATIVI CESSIONI E/O
ACQUISTI – PRESTAZIONI DI SERVIZI INTRACOMUNITARI - I soggetti interessati devono trasmettere
in via telematica il prospetto riepilogativo delle cessioni
e/o acquisti e prestazioni di servizi intracomunitari effettuati nel mese di settembre (operatori mensili) e del terzo trimestre (operatori trimestrali) ad uno qualsiasi degli
uffici doganali della circoscrizione territorialmente competente in base alla sede del soggetto obbligato.
Martedì 30
IMPOSTE DI REGISTRO – LOCAZIONE DI IMMOBILI - Scade oggi il termine per la registrazione ed il
versamento relativo ai contratti di locazione che hanno
avuto inizio, o sono stati tacitamente rinnovati, con decorrenza 01/10/2012 per i soggetti che non hanno optato per la cedolare secca.
Mercoledì 31
1. IVA ELENCHI “BLACK LIST” MENSILI E TRIMESTRALI - Termine per l’invio telematico del Modello di
comunicazione delle operazioni con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in paesi a fiscalità privilegiata
per le operazioni registrate o soggette a registrazione
del mese di settembre da parte dei soggetti mensili e
nel terzo trimestre da parte dei soggetti trimestrali.
2. VERSAMENTO MODELLO UNICO - Termine entro il
quale, contribuenti persone fisiche, non titolari di partita
iva, possono effettuare il versamento risultante dalla dichiarazione, se hanno scelto la rateizzazione delle seguenti imposte: IRPEF ( saldo 2011 e I acconto 2012);
ADD. REGIONALE/COMUNALE IRPEF; INPS (Contributi gestione artigiani eccedente il minimale).
Laura Ferrari
Addetta servizio fiscale - Contabilità semplificata
[email protected]
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 21
Settembre 2012
ConfartigianatoNews
C’è ancora poco tempo per adempiere
Formazione Sicurezza Decreto 81/2008,
la scadenza entro cui adeguarsi è prossima
L
o scorso 21 dicembre la Conferenza Stato-Regioni ha siglato un accordo in cui è precisata
l’articolazione “minima” del percorso formativo
che ciascun Datore di lavoro deve garantire ai
propri dipendenti, ai dirigenti ed ai preposti. In
merito alla formazione dei lavoratori, in particolare,
è importante sottolineare alcuni degli aspetti definiti
dall’accordo.
Requisiti dei docenti
I docenti devono possedere esperienza documentata almeno triennale nel campo della sicurezza sul
lavoro.
Organizzazione, contenuti,
durata dei corsi di formazione
La durata ed i contenuti dei corsi di formazione dei lavoratori dovranno essere differenziati in base all’attività
svolta ed ai livelli di rischio. A livello organizzativo deve
essere individuato un soggetto responsabile del progetto formativo.
Sulla base del Codice Ateco 2002 – 2007 (del macrosettore ATECO di appartenenza) le attività lavorative sono
classificate dall’accordo come segue:
- Classe di rischio BASSO (Es: alberghi, ristoranti,
servizi domestici, attività ricreative – culturali e sportive).
- Classe di rischio MEDIO (es. pubblica amministrazione, assistenza sociale non residenziale, agricoltura).
- Classe di rischio ALTO (es. costruzioni, industria
tessile, sanità, industria della gomma e della plastica,
lavorazione metalli, lavorazione legno).
- La durata MINIMA dei corsi di formazione dei lavoratori viene così stabilita:
Livello di rischio
BASSO
MEDIO
ALTO
Durata minima del corso
8 ore così suddivise:
4 ore di formazione generale +
4 ore di formazione specifica
12 ore così suddivise:
4 ore di formazione generale +
8 ore di formazione specifica
16 ore così suddivise:
4 ore di formazione generale +
12 ore di formazione specifica
E’ importante precisare che nella “Durata minima” del
corso non sono comprese le ore dedicate a tutte quelle
operazioni che richiedono un addestramento quale, ad
esempio: uso dei carrelli elevatori, formazione antincendio /di primo soccorso, movimentazione manuale
dei carichi etc. Per i preposti sono previste ulteriori azioni formative che consentano loro di esercitare un’efficace azione di controllo.
Documentazione attestante
l’avvenuta formazione
Al termine del corso, a patto che sia documentata la
presenza ad almeno il 90% delle ore di formazione previste, viene rilasciato un attestato di formazione. Per i
preposti è richiesto anche il “superamento” di una prova
di valutazione finale.
Adeguamento della formazione già impartita
ed aggiornamento periodico
Indipendentemente dal livello di rischio è previsto un
aggiornamento minimo pari a 6 ore, da svolgersi con
periodicità quinquennale.
La formazione già impartita in Azienda deve essere adeguata ai contenuti dell’accordo in oggetto entro il 31 dicembre 2012.
La stessa conferenza ha inoltre modificato la formazione necessaria per lo svolgimento diretto da parte del
Datore di lavoro dei compiti di Responsabile del
Servizio di Prevenzione e Protezione.
Sempre sulla base del Codice Ateco 2002 - 2007 (del
macrosettore Ateco di appartenenza) le attività lavorative sono classificate sui tre livelli di rischio Basso, Medio e Alto in base ai quali sono definiti i percorsi formativi la cui durata è così stabilita:
Livello di rischio
BASSO
MEDIO
ALTO
Durata minima del corso
16 ore
32 ore
48 ore
Come operare: la risposta di Confartigianato
Alla luce di quanto descritto, è necessario che ciascuna
Azienda provveda rapidamente a verificare, eventualmente con il supporto di specialisti, i propri bisogni formativi definendo in tal modo un programma formativo
adeguato ai requisiti di Legge.
In ogni caso, Confartigianato Imprese Provincia di
Lodi, in collaborazione con Assistudio, ha approntato un programma di corsi (a cominciare da quelli
relativi alle 4 ore di formazione generale), che
avranno luogo presso le sedi di Lodi e Codogno.
Ventisette edizioni, per quasi 700 partecipanti
complessivamente coinvolti, hanno già avuto luogo tra aprile e settembre. Nuove edizioni del modulo di formazione Generale sono previste per il
mese di ottobre.
Per quanto riguarda invece la formazione specifica, al fine di garantire la possibilità di concludere il percorso
formativo entro i termini di legge, i corsi partiranno dal
prossimo mese di ottobre.
Per maggiori informazioni: Laura Meazzi (0377 –
41541 oppure [email protected]) o
Giusy Negri ( 0371 – 439197 oppure [email protected])
Agenda associativa
CATASTO UNICO REGIONALE DEGLI IMPIANTI TERMICI:
CONFARTIGIANATO LODI È CENTRO C.A.I.T.
Con la costituzione del Catasto Unico Regionale degli Impianti
Termici (C.U.R.I.T.), Regione Lombardia ha definito le modalità
di caricamento dei dati relativi agli impianti termici sul proprio
territorio. Agli inserimenti a Catasto sono OBBLIGATI i MANUTENTORI, gli INSTALLATORI e gli AMMINISTRATORI DI
CONDOMINIO; queste figure possono provvedere a tale attività o in modo autonomo (registrandosi al sito www.curit.it), o appoggiandosi a un C.A.I.T. (Centro Assistenza Impianti Termici).
Il servizio C.A.I.T. offre agli impiantisti termici, agli installatori
manutentori ed anche agli amministratori di condominio il servizio di trasmissione per via telematica al Catasto Unico Regionale
dei dati relativi alla dichiarazione di avvenuta manutenzione,
delle schede identificative, delle nomine e delle revoche di responsabilità degli impianti, così come previsto dalla recente legge. Confartigianato Imprese Provincia di Lodi opera come centro
C.A.I.T.: aderendo al C.A.I.T. l’impresa si solleva da tutti gli obblighi di inserimento e dalla consegna della documentazione ai
vari Enti.
Per maggiori informazioni contattare il Sig. Nicola Peloso, Responsabile del Servizio, al tel. 0377/41541 oppure per e-mail [email protected].
ABBONAMENTO SPECIALE CANONE RAI:
AGGIORNAMENTI
La RAI sta inviando alle aziende una nuova comunicazione rielaborata alla luce della nota interpretativa del Ministero dello
Sviluppo Economico. Come saprete, è prassi consolidata da
parte della RAI considerare ogni soggetto un “potenziale utente
non abbonato”, quindi, presumendo il possesso di apparecchi
soggetti al pagamento di tale tassa sta, inviando una nuova lettera a tutte le aziende, creando di nuovo allarme. Ribadiamo
che in base alla nota ministeriale sono esplicitamente esclusi
dal pagamento dell'Abbonamento Speciale i PC senza sintonizzatore TV nonché i monitor per computer. Tale orientamento è stato ampiamente discusso e condiviso con la RAI
stessa durante l'incontro del 3 aprile scorso, al quale Confartigianato ha partecipato insieme alle altre Organizzazioni confederate. Per questa ragione, è ormai chiaro che devono pagare il
Canone di Abbonamento Speciale coloro che detengono uno o
più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni
radio-televisive in esercizi pubblici, in locali aperti al pubblico o
comunque fuori dell'ambito familiare, o che li impiegano a scopo di lucro diretto o indiretto. A chiunque non possieda tali apparecchiature l'indicazione che diamo è di rispondere (come
peraltro richiesto al terzo paragrafo della lettera RAI) attraverso la cartolina preaffrancata, specificando nello spazio 'eventuali altre comunicazioni', di non essere tenuti al pagamento
della tassa in quanto sprovvisti degli apparecchi ad essa soggetti.
FIERE 2012: MOLTO INTENSA LA RIPRESA AUTUNNALE
SETTEMBRE / OTTOBRE
- 29 e 30 settembre: 2a edizione di “Le Forme del Gusto”, a
Lodi, Piazza della Vittoria – Piazza Broletto - Ex Convento di
San Cristoforo – Parco Tecnologico Padano;
- Domenica 14 ottobre: “Artigiani in piazza” a Graffignana, in
occasione della Fiera della Vittorina;
- Domenica 28 ottobre: “Artigiani in piazza” a Lodi Vecchio, in
occasione della Festa del Ringraziamento.
NOVEMBRE / DICEMBRE
- Domenica 4 novembre: “Artigiani in piazza” a Lodi, piazza della
Vittoria;
- Martedì 13 e mercoledì 14 novembre: a Codogno, partecipazione alla Fiera Regionale;
- (data da definire) mercato di Natale a Casalpusterlengo,
Piazza del Popolo.
Le aziende associate interessate a partecipare ad uno o a più
eventi sono invitate a contattare Laura Meazzi, Responsabile
del settore fiere ed eventi promozionali di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi, allo 0377 - 41541 oppure mandando
una e-mail a: [email protected]. Si precisa inoltre che, come ogni anno, è condizione per la partecipazione
l’avvenuto e regolare versamento a Confartigianato della quota
associativa 2012. Le date indicate nel precedente calendario
potrebbero subire delle modifiche.
ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO:
CORSO DI AGGIORNAMENTO
Confartigianato Imprese Provincia di Lodi promuove la realizzazione di un “Corso di aggiornamento dell’Addetto al primo soccorso”. Il corso, della durata di 6 ore, avrà luogo presso
la sede associativa di Codogno (via G. Garibaldi, 40) con le seguenti modalità:
Date:
- Mercoledì 26 settembre 2012 (3 ore)
- Mercoledì 3 ottobre 2012 (3 ore)
Orario: dalle ore 17.30 alle ore 20.30
[email protected]
Vista la breve durata del corso, si informa che non saranno ammesse assenze. Il costo di partecipazione al corso è stabilito in
€ 70,00 per gli associati e € 115,00 per i non associati.
Per partecipare, o per maggiori informazioni, è necessario contattare la Sig.ra Laura Meazzi al numero
0377/41541 oppure, via e-mail, [email protected].
22 - Il Corriere Artigiano del Lodigiano
Settembre 2012
ConfartigianatoNews
Scaricabile dal sito www.confartigianato.lodi.it
Premio “Bruno Lenta”: pubblicato
il Bando dell’ottava edizione
P
er l’ottavo anno consecutivo, Confartigianato Imprese Provincia di
Lodi istituisce il “Premio Bruno Lenta per la Responsabilità Sociale
dell’Impresa”. Il Premio sarà assegnato dalla Giunta esecutiva dell’Associazione, a maggioranza assoluta dei componenti e con giudizio insindacabile, all’impresa in grado di dimostrare di aver raggiunto elevati standard di Responsabilità Sociale, secondo quanto indicato nel testo integrale del Bando (scaricabile dal sito www.confartigianato.lodi.it)
I vincitori delle passate edizioni
Nelle precedenti edizioni il Premio è stato assegnato alla ditta Vezzoli di
Caselle Lurani (2005), alla Orlandi snc di Maleo (2006), alla Dolce Lodi
snc di Lodi (2007), alla Tbt snc di Terni Guido di Lodivecchio (2008), alla
F. lli Cighetti snc di Castiglione d’Adda (2009), alla Senna Inox di Graffignana (2010) e alla Audio Ohm di Codogno (2011).
La Responsabilità Sociale dell’Impresa (CSR)
Al concetto di CSR non corrisponde ancora una univoca definizione ufficiale. Spesso si parla, con significato affine, di “etica di impresa”, di “cittadinanza aziendale”, di “sviluppo sostenibile”, di “sviluppo durevole”.
Nel Libro Verde pubblicato nel 2001 dalla Commissione Europea, la CSR
(Corporate Social Responsability) è definita come “l’integrazione, nelle
operazioni commerciali delle imprese e nei loro rapporti con le parti interessate, di preoccupazioni di carattere sociale ed ecologico, attraverso
un processo volontario di autoregolamentazione”.
Requisiti per la partecipazione
Possono concorrere all’assegnazione del Premio tutte le imprese, quindi
non solo quelle dell’artigianato, aventi sede legale o unità operativa nella Provincia di Lodi, purchè iscritte alla Camera di Commercio entro il 31
dicembre 2010.
Partecipazione al Premio
La partecipazione al Premio è gratuita. Le candidature devono essere
segnalate per iscritto alla Segreteria Generale di Confartigianato Imprese Provincia di Lodi entro e non oltre le ore 12 di venerdì 12 ottobre
2012, secondo una delle seguenti modalità:
a) consegna della domanda presso una delle sedi associative;
b) invio postale alla sede legale (via della Marescalca 6, Lodi) o amministrativa (via Garibaldi 40, Codogno);
c) trasmissione via fax (0371 – 431139 oppure 0377 – 431578);
d) inoltro della domanda via e-mail all’indirizzo: [email protected].
PEC, è tempo di rinnovi
Informiamo gli Associati che hanno attivato gratuitamente, attraverso Confartigianato Imprese
della provincia di Lodi, una casella di Posta Elettronica Certificata che sono ormai prossime le
scadenze per il rinnovo. Sarà, nel dettaglio, così
possibile provvedere al rinnovo:
1) Dall’1/10/2012 AL 30/10/2012 è stabilito il
periodo per il rinnovo della casella PEC al prezzo
in convenzione con TELECOM ITALIA (6,00 euro
+ IVA);
2) Le modalità di
pagamento saranno indicate
tramite l’invio all’attivata casella
di un messaggio
con la descrizione
della procedura di
rinnovo. Le forme
di pagamento
previste consentiranno sia il pagamento on-line con
carta di credito sia
il pagamento con
addebito su contratto di linea fissa
TELECOM ( se in essere);
3) Segnaliamo, per ulteriori informazioni, la possibilità di chiamare il numero verde 800
862822.
Il rinnovo coinvolge, al di là della forma giuridica
dell’attività, tutte le imprese che hanno attivitato la citata casella PEC attraverso la convenzione
Confartigianato-TELECOM. Le imprese che non
provvederanno al rinnovo, nelle modalità e nei
termini descritti in precedenza, subiranno l’annullamento delle già attivate caselle PEC. Le imprese saranno successivamente, nel caso di annullamento, obbligate all’attivazione di un’altra
casella PEC a pagamento e alla necessaria comunicazione di variazione in Camera di Commercio.
Il 25 settembre un importante
workshop per i termoidraulici
C
onfartigianato Imprese Provincia di Lodi ha organizzato,
nella giornata di martedì 25
settembre, un importante incontro formativo tecnico professionale per titolari, soci, dipendenti delle imprese artigiane di
impiantistica termoidraulica. L’appuntamento, dalle 16.30 alle 20.00,
è previsto presso la sala conferenze
della nuova sede associativa di Lodi
in via della Marescalca 6. Relatore
dell’incontro sarà il Perito Termotecnico Gino De Simoni, Termotecnico,
Libero professionista, Consigliere
ANTA e Coordinatore Commissione
Termotecnici Collegio Periti Industriali Milano e Lodi. Il costo per la
partecipazione è di € 60,00 + I.V.A. a
partecipante. Programma del
workshop è il seguente:
• Installazione di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione unifamiliare: obblighi, scadenze, modalità di installazione e problemi connessi alla installazione;
• Legge Regione Lombardia n. 3 del
21 febbraio 2011 - modifica legge regionale 24/2006, che prevede ulteriori obblighi in materia di impianti
termici, al fine di favorire la riduzione
dei consumi energetici;
• Delibera Regione Lombardia
IX/2601 del 30 novembre 2011 - disposizioni per l’esercizio, il controllo,
la manutenzione e l’ispezione degli
impianti termici nel territorio regionale;
• Delibera Regione Lombardia IX/3522 del 23
maggio 2012 - termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore: modifiche ed integrazioni alle disposizioni approvate con dgr
2601/2011;
• Delibera Regione Lombardia IX/3855 del 25
luglio 2012 - termoregolazione e contabilizzazione autonoma del calore: ulteriori integrazioni alle disposizioni approvate con dgr
2601/2011
• D.G. ambiente, energia e reti D.D.U.O. 13 lu-
glio 2012 - n. 6260 - disposizioni tecnico-operative per l’esercizio, la manutenzione, il controllo e ispezione degli impianti termici e per la
gestione del relativo catasto.
Per questioni organizzative si prega di
confermare la propria partecipazione
entro e non oltre lunedì 24 settembre al
Sig. Nicola Peloso ([email protected]) e alla Sig.ra Paola Rota
([email protected] - tel.
0371 43.91.97 fax 0371 43.11.39).
9° censimento generale
dell’industria e dei servizi
La Camera di Commercio di Lodi ha comunicato l’avvio delle operazioni relative al 9°
Censimento generale dell’industria e dei
servizi e del Censimento delle istituzioni
non-profit.
Presso la Camera di Commercio di Lodi è
stato quindi costituito l’Ufficio Provinciale di Censimento (UPC) che si occuperà
della rilevazione sul territorio per conto di
Istat. L’UPC si avvarrà della collaborazione
di 9 rilevatori che avranno un contatto diretto con le unità presenti nelle liste censuarie e che dovranno recuperare i 2.541
questionari presso le unità di rilevazione
individuate da Istat. Si precisa che non tutte le imprese del territorio riceveranno il
questionario. Istat ha infatti selezionato un
campione di 987 unità, le restanti 1.554
rappresentano l’universo delle istituzioni
non-profit. Per le Imprese si tratterà di una
rilevazione multiscopo con domande poste
su proprietà/controllo/gestione, risorse
umane, relazioni d’impresa, innovazione
internazionalizzazione, strategie di mercato e accesso ai finanziamenti.
Dal 10 settembre scorso l’UPC è aperto
tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.30. Il personale sarà a disposizione per fornire informazioni in merito alla compilazione, affinché, come auspicato dall’Istat, imprese ed
istituzioni possano rispondere direttamente.
Considerato che il Censimento è definito
da una Legge (Piano Generale del Censimento), per le unità di rilevazione vi è l’obbligo di risposta.
Per ulteriori informazioni: Ufficio Provinciale di Censimento tel. 0371/4505.212
– 256 – 252 [email protected], [email protected]
Settembre 2012
Il Corriere Artigiano del Lodigiano - 23
ConfartigianatoNews
Lunedì 1 ottobre, ore 17.30, a Lodi
“Aspetti rilevanti della Riforma del Lavoro”:
Seminario sulle novità della “Legge Fornero”
U
n importante incontro proposto alle
aziende, promosso da Confartigianato in
collaborazione con l’Ordine dei Consulenti
del Lavoro della Provincia di Lodi.
Il Seminario di studio si svolgerà lunedì 1
ottobre presso la sala riunioni della nuova sede di
Lodi di Confartigianato, Via della Marescalca 6.
Inizio del Seminario: ore 17.30 (conclusioni
entro le ore 20).
I consulenti del Lavoro dell’Associazione svolgeranno i seguenti temi:
1. I contratti di lavoro: lavoro a progetto, lavoro autonomo (partite iva), contratto a termine,
contratto di inserimento, apprendistato, contratto part time, contratto a chiamata.
2. Le dimissioni: la nuova procedura di convalida.
3. Licenziamento e ASPI: le modifiche all’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e nuovo ammortizzatore sociale che sostituirà l’indennità di
disoccupazione.
Seguirà il question time, con la possibilità per gli
imprenditori presenti di intervenire con osservazioni e domande.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la segreteria organizzativa presso la
sede di Lodi - tel. 0371.439197 - [email protected]
La nuova Riforma del Lavoro in sintesi
CONTRATTO
A TERMINE
· Il primo rapporto a termine può essere senza la
“causale” ma non deve durare più di 12 mesi e non è · I datori di lavoro possono sfruttare la nuova tipologia di
prorogabile.
contratto a termine senza dover fornire le ragioni giustifi· Il contratto può proseguire oltre la scadenza per un catrici: occorrerà però verificare che si tratti del primo
massimo di 30 o 50 giorni a seconda che la durata
rapporto di lavoro a termine.
iniziale del rapporto fosse inferiore o superiore ai 6 · L’allungamento dei tempi di prosecuzione del contratto
mesi.
telematicamente (con modalità da definire).
· Tra un contratto a termine e un altro devono passare · Per il calcolo del tetto massimo dei 36 mesi effettuabili
60 giorni per i rapporti fino a 6 mesi e 90 per quelli ol- con rapporto a termine presso la stessa azienda si devono
tre i 6 mesi ma gli emendamenti al Dl Sviluppo puntano computare anche i periodi di somministrazione.
a una riduzione per i lavori stagionali.
APPRENDISTATO
· La durata minima del contratto non può essere inferiore a 6 mesi, fatte salve le attività stagionali.
· I datori di lavorodovranno prestareattenzione alla veri· L’assunzione di nuovi apprendisti è subordinata alla fica della percentuale di conferma, per non incorrere nelconferma di almeno il 30% dei rapporti di apprendi- la trasformazione del rapporto di lavoro in contratto sustato cessati nei 36 mesi precedenti la data di as- bordinato a tempo indeterminato, fin dalla sua costitusunzione.
zione e con esclusione dei benefici legati all’apprendista· La percentuale di cui sopra passa al 50% dal 18
to.
luglio 2015.
· Nel calcolo della percentuale non contano i rapporti ces· I datori di lavoro che occupano fino a 9 addetti sono sati per recesso durante il periodo di prova, per dimissioesclusi dalla disposizione della percentuale minima di ni o per il licenziamento per giusta causa.
conferma.
Riforma lavoro: dimissioni
più complicate dal 13 luglio 2012
Il datore di lavoro che abusi del foglio firmato in
bianco dalla lavoratrice o dal lavoratore al fine di
simularne le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto, è punito con la sanzione amm i n i s t ra t i va d a e u r o 5 . 0 0 0 , 0 0 a d e u r o
30.000,00. Anche per contrastare tale fenomeno, quello delle dimissioni in bianco, la riforma
Fornero detta una nuova procedura da seguire
per le dimissioni, complicandone l'iter burocratico.
L'efficacia delle dimissioni, presentate dai
lavoratori dipendenti a partire dal 18 luglio
2012, sarà sospesa fino a quando le stesse
non saranno convalidate.
Il datore di lavoro che riceve la lettera di dimissioni o in alternativa sottoscrive l'accordo di risoluzione consensuale, deve invitare entro 30 giorni (in forma scritta allegando copia della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro inviata al Centro Provinciale per l'impiego) il lavoratore a confermare la risoluzione del rapporto di
lavoro. In caso contrario, le dimissioni sono prive
di effetto e il rapporto resta in essere.
Il lavoratore, nei sette giorni successivi alla ricezione della comunicazione, ha a disposizione differenti opzioni. Può aderire all'invito del datore di lavoro e recarsi presso il Centro Provinciale per l'impiego oppure sottoscrivere la ricevuta della comunicazione. In tal caso viene meno l'effetto sospensivo delle dimissioni, che
quindi decorrono dalla data stabilita precedentemente. Il lavoratore può, in alternativa, non aderire all'invito del datore di lavoro. Anche in questo caso, decorsi i sette giorni, viene meno l'effetto sospensivo delle dimissioni e il rapporto si
considera risolto alla data stabilita.
Il lavoratore può infine decidere di revocare le dimissioni.
Per ulteriori informazioni o chiarimenti, è
possibile contattare Emanuele Lupi, Consulente del Lavoro e Responsabile Area Lavoro di Confartigianato Imprese Provincia
di Lodi, allo 0377 46401 oppure via e-mail
all'indirizzo [email protected]
PROGETTO
E PARTITE IVA
LICENZIAMENTO
“ECONOMICO”
· I contratti a progetto non possono essere stipulati
per attività che ripetano l’oggetto sociale del committente né per compiti esecutivi e ripetitivi. Inoltre,
deve essere garantito un compenso “minimo” fissato
da futuri Ccnl di settore ovvero parametrato alle paghe di figure analoghe individuate dai Ccnl esistenti.
· Sono introdotti, per le collaborazioni autonome,
vincoli di subordinazione sui contratti che vengono
stipulati dopo l’entrata in vigore della riforma.
· La riforma introduce una sorta di tentativo obbliga- · Il datore di lavoro che intende procedere a un licenziatorio di conciliazione in merito al licenziamento per mento “economico” deve far precedere il recesso da una
motivi economici.
comunicazione alla Dtl, con indicazione dei motivi del
· A differenza della procedura in atto fino all’entrata licenziamento e delle eventuali misure di ricollocazione.
in vigore del collegato lavoro, quella introdotta dalla La Dtl convocherà le parti entro 7 giorni.
riforma deve precedere l’atto di recesso da parte del · La procedura si deve concludere entro 20 giorni, salvo il
datore di lavoro.
caso di proroga richiesta dalle parti per accordarsi: de· La nuova procedura riguarda solo i datori di lavoro corso questo termine (o se la conciliazione fallisce) il reche superano la soglia di 15 lavoratori (ai fini dell’ap- cesso può essere intimato.
plicazione della “tutela reale”).
· La riforma introduce sette fattispecie di invalidità
del licenziamento, ciascuna correlata a uno specifico
regime sanzionatorio: discriminatorio, disciplinare
con previsioni di reintegro, disciplinare con correINVALIDITA’
sponsione di sola indennità, invalido a causa di vizi
DEL LICENZIAMENTO
formali, di tipo economico, legato a motivazioni di
inidoneità fisica o psichica, collettivo (licenziamento,
effettuato da aziende con più di 15 lavoratori, che
riguarda almeno 5 lavoratori nell’arco di 120 giorni).
DIMISSIONI
· I committenti di lavoro a progetto dovranno rispettare
le regole della riforma per la stipula dei nuovi contratti.
L’attenzione dovrà anche concentrarsi sulle clausole di
recesso da parte dell’azienda, che potranno essere legate solo a ragioni di giusta causa o di inidoneità professionale del lavoratore.
· Per le partite Iva in essere, esclusi gli iscritti agli Albi
per le attività inerenti, i committenti dovranno adeguare
i rapporti alle nuove regole, nel termine di legge indicato.
· Le novità introdotte sui licenziamenti riguardano solo i
datori di lavoro che occupano più di 15 lavoratori.
· Occorrerà prestare attenzione a rispettare le procedure
in merito all’intimazione del recesso sia esso individuale
o collettivo, per non incorrere nei regimi sanzionatori.
· Nei licenziamenti disciplinari si dovranno osservare con
scrupolo le tipizzazioni contrattuali poiché assumono valore dirimente ai fini della valutazione giudiziale della
legittimità del recesso.
· I datori di lavoro dovranno informare i lavoratori circa le
· Viene allungato fino a tre anni di vita del bambino il
nuove procedure
periodo entro il quale la lavoratrice madre deve far
· Nell’ipotesi in cui il lavoratore non si adegui alle nuove
convalidare le proprie dimissioni presso la Dtl. Lo
regole, il datore di lavoro (entro 30 giorni dalle dimissiostesso vale per il lavoratore.
ni) dovrà invitarlo a convalidare le stesse – mediante
· In tutti gli altri casi, le dimissioni o la risoluzione
comunicazione scritta – entro 7 giorni dalla ricezione(duconsensuale non è valida se non segue la convalida
rante questo periodo il recesso potrà anche essere revopresso i Cpi o le Dtl ovvero non è apposta dichiaracato).
zione in calce alla comunicazione online di cessazio· Se il lavoratore non risponde all’invito scritto nei terne (ulteriori modalità possono essere previste con
mini indicati, le dimissioni si ritengono valide.
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FormeGusto2012_280X414mm.indd 1
Con il contributo di
14-09-2012 12:44:10
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Primo Piano - Confartigianato della Provincia di Lodi