pane vino Parrocchia San Francesco d’Assisi oratorio Ieri era un terreno arido ed incolto, oggi è un campo di grano … Domani … Abbiamo apparecchiato il nostro tavolo … Siamo in un oratorio salesiano e siamo qui per seguire gli insegnamenti di Don Bosco … !!!!!! ?????? Parliamone un po’ …. Io credo fosse uno che parlava con il cuore E i ragazzi lo capivano ed imparavano ad amarsi l’un l’altro … … E noi? Giovannino Bosco nasce il 16 agosto 1815 in una piccola frazione di Castelnuovo D'Asti, in Piemonte, chiamata popolarmente “i Becchi” (oggi Castelnuovo Don Bosco). Ancora bambino, la morte del padre gli consente di sperimentare il dolore di tanti poveri orfanelli. Nella mamma, Margherita, trova un esempio di vita cristiana, che segna profondamente il suo animo. Per poter attirare a sé i compagni e tenerli lontani dal peccato Giovanni diventa saltimbanco, prestigiatore, cantore, giocoliere. "Se stanno con me, diceva alla mamma, non parlano male". A 11 anni la Prima Comunione (1826). A nove anni ha un sogno profetico: gli sembra di essere in mezzo a una moltitudine di fanciulli intenti a giocare, alcuni però bestemmiano. Subito Giovannino si getta sui bestemmiatori con pugni e calci per farli tacere; ma ecco farsi avanti un Personaggio che gli dice: Il personaggio è Gesù e la Maestra Maria Santissima, alla cui guida si abbandona per tutta la vita e che onorò col titolo di "Ausiliatrice dei cristiani". A Torino Il 5 giugno 1841 Giovanni Bosco è consacrato sacerdote, a ventisei anni, dall'Arcivescovo di Torino Don Bosco inizia a radunare poveri ragazzi abbandonati, spesso orfani e fonda il Primo Oratorio a Valdocco. Nell'Oratorio i ragazzi trovano vitto e alloggio, studiano o imparano un mestiere, ma soprattutto imparano ad amare il Signore Il 25 marzo 1855 Michele Rua fa voto di povertà, castità e obbedienza nelle mani di don Bosco. È il primo Salesiano. Nel 1857 Don Bosco comincia a scrivere le Regole dei Salesiani Il 18 dicembre 1859 nasce ufficialmente la Congregazione Salesiana. Con don Bosco, i primi salesiani sono diciotto. Stremato di forze per l'incessante lavoro, si ammala gravemente. Molti giovani offrono al Signore la propria vita per lui. Sul nostro “DIARIO di BORDO” ricorderemo questo giorno 31 gennaio 2010