Le leggi trascendentali
dell’essere
Considerazioni preliminari
I principi dichiarativi dell’essere
I principi esplicativi dell’essere
Considerazioni preliminari


Principi primi e leggi trascendentali
Leggi fondamentali dell’essere

principi dichiarativi
 principio di identità
 principio di non contraddizione
 principio del terzo escluso

principi esplicativi: principio di ragion sufficiente
 principio di causalità
 principio di finalità
 principio di esemplarità

Rapporto tra principi dichiarativi ed esplicativi
Principi dichiarativi dell’essere

Formulazione dei principi dichiarativi
 Critiche ai principi dichiarativi

principio di identità
 visione monista e statica del reale?
 formulazione tautologica?

principio di non contraddizione





critiche in nome dell’istanza divenirista
critiche in nome dell’istanza cartesiana
critiche in nome dell’istanza empirista
critiche in nome dell’istanza kantiana
principio del terzo escluso
 formulazione fantasiosa
 formulazione errata
Valore ontologico dei principi dichiarativi

Correttezza delle formulazioni classiche




principio di identità
principio di non contraddizione
principio del terzo escluso
Argomentazione a favore

valore ontologico
 l’insegnamento dell’esperienza ontologica
 insostenibilità teoretica della negazione


valore universale ed analogico
Inconsistenza delle critiche
Il principio di ragion d’essere

I principi esplicativi dell’essere


ricerca dell’intelligibilità delle cose
formulazioni
 indirette nella filosofia antica e medievale
 dirette a partire da Leibniz

Critiche contro il valore
del principio di ragion d’essere


critiche indirette ed implicite
critiche dirette ed esplicite
 Schopenhauer
 Sartre, Camus
Valore ontologico
del principio di ragion d’essere

Argomentazione

valore ontologico
 motivazione diretta
 motivazione indiretta


valore trascendentale
valore analogico
 nell’ambito degli esistenti finiti
 nell’ambito dell’Assoluto

Articolazione del principio



principio di causalità
principio di finalità
principio di esemplarità
Principio di causalità

Considerazioni preliminari



la ricerca dei principi intrinseci
dell’intelligibilità degli enti
la ricerca della causa efficiente
Formulazioni del principio di
causalità



formulazione comune
formulazione aristotelica
formulazioni tomiste
Critiche contro il valore
del principio di causalità


Cenni di contestazione nell’antichità e nel medioevo
Critiche classiche moderne

la critica di Hume
 negazione del valore ontologico, necessario ed universale
 «hoc post hoc», non «hoc propter hoc»
 il ruolo dell’abitudine

la critica di Kant
 riconoscimento del valore universale e necessario, ma non ontologico
 giudizio sintetico a priori
l’apporto dell’esperienza fenomenica
 l’apporto della categoria a priori


Nella scia di Hume e Kant
Valore ontologico
del principio di causalità

Precisazioni iniziali



esigenza di trascendere il piano fisico
esigenza di maturare un’intuizione fondata del reale
A favore del valore del principio di causalità

valore ontologico
 argomentazione relativa alla contingenza
 argomentazione relativa al divenire


valore universale e necessario
Riflessioni finali



circa il pensiero aristotelico
circa la prospettiva humana
circa la prospettiva razionalistica
Considerazioni finali
circa la causa efficiente

Concetto di causa efficiente e sue suddivisioni


principio produttivo di novità d’essere
forme di causalità efficiente
 «secundum fieri» e «secundum esse»
 causa prima e cause seconde
 causa principale e causa strumentale

Corollari concernenti il principio di causalità



ogni agente agisce in quanto è in atto
ogni agente, in quanto agisce, per sé non cambia
ogni agente produce effetti simili a sé
Principio di finalità

Considerazioni iniziali



testimonianza dell’esperienza
interrogativi teoretici emergenti
Posizioni storiche


fautori del finalismo
fautori del finalismo riduttivo
 riduzionismo volontarista
 riduzionismo trascendentale
 riduzionismo progressivo

negatori del finalismo
 meccanicisti antichi e moderni
 Spinoza
Precisazioni
sul principio di finalità

Tre tipi di finalità




Due formulazioni del principio di finalità



finis operis
finis operantis
finis operationis
ogni ente ha un fine
ogni agente agisce per un fine
Per una retta comprensione del principio di
finalità


esigenza di trascendere il livello fisico
esigenza relativa di consapevolezza
Valore ontologico
del principio di finalità

Argomentazione a favore del principio di finalità


valore ontologico
valore universale e necessario
 trova applicazione in ogni ambito dell’esistenza

relativamente agli enti finiti
 relativamente all’essere divino
 non esclude la possibilità di eventi casuali

Riflessioni finali

la finalità in senso metafisico
 «finis in ordine intentionis»
 non «finis in ordine executionis»

la finalità esercita un vero influsso causativo
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