Seminario di Salute Donna Milano, 21 gennaio 2011 L’Importanza di una cura a 360° La personalizzazione della cura : la diagnostica Dott. Claudio Ferranti COSA SI PUO’ DIAGNOSTICARE IPERPLASIA ATIPICA lesioni ad alto rischio CARCINOMA IN SITU precursori non obbligati CARCINOMA INVASIVO malattia con potenzialità metastatiche COME SI FA DIAGNOSI DIAGNOSI STRUMENTALE ( MX,ECO,RM) donne asintomatiche, lesioni non palpabili DIAGNOSI CLINICA donne sintomatiche, lesioni palpabili DIAGNOSI INTERVENTISTICA (biopsia percutanea e chirurgica) citologia, microistologia, istologia DIAGNOSTICA del CA MAMMARIO Ai fini diagnostici, le indagini strumentali si basano su parametri morfologici, quindi con possibili difficoltà : percettive (tipo di lesione, sede, dimensioni) in relazione alla struttura mammaria interpretative non c’è divisione netta tra lesioni benigne e maligne DIAGNOSTICA del CA MAMMARIO BENIGNITA’ MALIGNITA’ FORMA ovalare MARGINI netti tondeggiante, irregolare sfumati, bozzoluti, spiculati disomogenea omogenea, tessuto adiposo CALCIFICAZIONI grossolane STRUTTURA microscopiche polimorfe raggruppate o segmentarie DIAGNOSTICA del CA MAMMARIO Oltre ai parametri morfologici le lesioni possono essere valutate per altre caratteristiche che orientano per la benignità o la malignità : Ecografia vascolarizzazione ( COLOR-POWER DOPPLER ) consistenza ( ELASTOGRAFIA ) Risonanza Magnetica comportamento dopo m.d.c. ( DCE-MRI ) densità cellulare ( DWI-MRI ) DIAGNOSTICA del CA MAMMARIO apparecchiature di elevata qualità metodologia ottimale specifica competenza e preparazione degli operatori “La Mammografia non tollera la mediocrità” (C. Gros) MAMMOGRAFIA E’ l’unica metodica convalidata per lo screening del Ca mammario in persone asintomatiche. Screening programmato o o o o o o invito per lettera ai residenti fasce di età ( 50 – 69 anni) cadenza dei controlli ( biennale) presente solo il TSRM, non c’è visita lettura differita da parte del radiologo nessun referto (Test Negativo / Positivo > richiamo) Screening spontaneo / mammografia clinica MAMMOGRAFIA panoramicità confronto con precedenti maggiore accuratezza nei seni adiposi e voluminosi guida x prelievi su microcalcificazioni ECOGRAFIA MAMMARIA facilità di esecuzione e ripetibilità maggiore accuratezza nei seni densi utilissima in donne giovani, in gravidanza e allattamento preziosa guida x manovre interventistiche ma ESAME OPERATORE - DIPENDENTE RISONANZA MAGNETICA elevata sensibilità per carcinomi invasivi indipendentemente da età e struttura mammaria precisa stadiazione loco-regionale dei Ca mammari già accertati (progr. terapeutica) ricerca Ca mammari occulti ( N+, M+ ) valutazione pz operate e con protesi sorveglianza donne ad alto rischio “Timing” degli esami l’ Ecografia mammaria è eseguibile sempre la Mammografia in donne in età fertile va eseguita dopo il mestruo e prima della ovulazione la Risonanza Magnetica va eseguita : 2-3° settimana del ciclo mestruale 2 mesi dopo sospensione della terapia ormonale sostitutiva 6 mesi dopo chirurgia 6-12 mesi dopo radioterapia meglio prima di una biopsia Lesioni non palpabili STRATEGIA di ACCERTAMENTO Fino agli anni ’80 Semeiotica mammografica ( ecografica ) Selezione casi da accertare CENTRATURA PREOPERATORIA BIOPSIA CHIRURGICA Lesioni non palpabili STRATEGIA di ACCERTAMENTO Anni ’90 - 2000 Semeiotica mammo - ecografica Selezione casi da accertare AGOBIOPSIA PERCUTANEA Chirurgia o Follow-up CITOLOGIA Svantaggi % di risultati inadeguati variabile utilità solo se evidenzia CTM non differenzia tra carcinomi in situ e invasivi in relazione a tipo e diametro della lesione, esperienza dell’ operatore e del citologo AGOBIOPSIA PERCUTANEA La dimostrazione di invasività è necessaria se : la paziente è candidata a biopsia del linfonodo sentinella o a mastectomia la paziente deve essere sottoposta a chemioterapia primaria MICROISTOLOGIA CNB = core - needle biopsy VAB = vacuum - assisted biopsy accuratezza diagnostica quasi pari alla biopsia chirurgica ( sottostima !!) complicanze assai contenute per frequenza ed entità non lascia alterazioni locali tali da inficiare i successivi controlli mammografici 20 mm 15-22 mm 9G 11G 14G 21G Carcinomi mammari La maggior parte dei casi di carcinoma mammario sono “sporadici”, ovvero insorgono in donne senza una significativa storia familiare per questa patologia. Solo una minoranza dei casi (15 %) sono definiti “familiari”, e tra questi il 5-10 % sono casi “ereditari”, cioè dovuti a mutazioni in geni oncosoppressori (BRCA 1-2), le quali sono trasmissibili alla prole e determinano una maggiore suscettibilità a tale patologia. Rischio di sviluppare un Ca mammario nella popolazione generale Entro i 25 anni Entro i 30 anni Entro i 35 anni Entro i 40 anni Entro i 45 anni Entro i 50 anni Entro i 60 anni Entro i 70 anni Entro gli 80 anni Rischio cumulativo 1 /19.608 1/2.525 1/622 1//217 1/93 1/50 1/24 1/14 1/10 1/8 (dati NCI Surveillance Program ) POPOLAZIONE GENERALE donne asintomatiche ES. CLINICO MAMMOGRAFIA ECOGRAFIA Età < 40 consigliato 40-49 consigliato > 35; prima di pazienti ad alto stimolazioni rischio ormonali /protesi ogni 12-18 mesi complementare > 50 ogni 18-24 mesi consigliato complementare Protocollo FONCAM POPOLAZIONE GENERALE pazienti sintomatiche ES. CLINICO MAMMOGRAFIA ECOGRAFIA primo approccio casi sospetti dopo es. clinico se patol. focale 40-49 sempre sempre complementare > 50 sempre complementare Età < 40 sempre Protocollo FONCAM Carcinomi mammari ereditari In caso di mutazione BrCa1/2 accertata, il rischio di sviluppare un Ca MAMMARIO entro i 70 anni è in media del 60%. Tali mutazioni conferiscono anche un rischio di sviluppare un Ca OVARICO o TUBARICO nel corso della vita in media del 20-40 %. RISCHIO DI MALATTIA PZ MERITEVOLI di CONSULENZA GENETICA Pz che abbiano sviluppato, indipendentemente dalla storia familiare : Ca mammario < 36 anni Ca mammario + ovarico a qualunque età Ca mammario bilaterale < 50 anni Ca mammario maschile a qualunque età Ca ovarico o tubarico < 45 anni PZ MERITEVOLI di CONSULENZA GENETICA o Pz con Ca mammario < 50 anni e che hanno o Pz con Ca mammario > 50 anni e che hanno o Pz con Ca ovarico / tubarico e che hanno 1 familiare di I grado con Ca mammario < 50 anni o bilaterale o Ca ovarico a qualunque età 2 familiari di I grado qualunque età con Ca mammario a 1 familiare di I grado con Ca ovarico / tubarico a qualunque età Carcinomi mammari ereditari alta probabilità di insorgenza in età precoce frequente multicentricità e bilateralità aspetto iconografico spesso simil-benigno maggiore aggressività e fattori prognostici meno favorevoli MUTAZIONE ACCERTATA nei geni BRCA o parenti di 1° grado di pazienti mutate o probabilità di mutazione > 30 % ETA’ VISITA MX ECO RM 20-25 annuale/ semestrale - annuale - 25-30 semestrale - semestrale annuale 30-35 semestrale annuale (1p) semestrale annuale 35-50 semestrale annuale (2p) annuale/ semestrale annuale 50-65 semestrale annuale giudizio radiologo annuale > 65 annuale/ semestrale annuale giudizio radiologo giudizio radiologo MUTAZIONE BRCA NON ACCERTATA ma probabilità di mutazione < 30 % ETA’ VISITA MX ECO RM 20-25 annuale - giudizio senologo - 25-30 annuale - annuale - 30-35 annuale - annuale - 35-50 annuale annuale annuale - 50-65 annuale annuale giudizio radiologo - > 65 annuale annuale giudizio radiologo - Sorveglianza ovarica visita ginecologica ecografia trans-vaginale o addomino - pelvica dosaggio CA 125 A partire dai 30 anni, con cadenza semestrale nelle pz mutate o ad alto rischio di mutazione A partire dai 35 anni, con cadenza annuale nelle pz a basso - medio rischio di mutazione con storia familiare positiva per Ca ovarico